Bibliografia sulla QM

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  1. ventiluglio
     
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    Le donne e la guerra - Ieri, oggi e domani
    (tit. orig.: Men, Women and War)

    di Martin Van Creveld

    Listino: € 20,00
    Editore: Editrice Goriziana
    Collana: Le Guerre
    Data uscita: 01/05/2007
    Pagine: 340

    Nel corso della storia, le donne sono rimaste lontano dalla linea del fronte. Con poche eccezioni, il ruolo della donna in guerra è sempre stato solo di ausilio per l’uomo cui era affidato il compito di combattere. Ora, all’inizio di un nuovo secolo, le cose stanno cambiando.
    Per la prima volta nella storia le donne hanno ottenuto un posto a fianco dell’uomo sul campo di battaglia. Negli Stati Uniti e in buona parte dell’Europa, le donne rappresentano circa il 12 per cento delle forze armate. A differenza dalle loro madri, le donne oggi possono prestare servizio militare in marina, sui caccia-bombardieri, e possono manovrare i pezzi d’artiglieria. In tutti i paesi sviluppati, stanno progressivamente occupando posizioni a livello di reggimento che un tempo erano riservate esclusivamente agli uomini. È in corso una rivoluzione celebrata dalle femministe di ogni nazione.
    L’autore, però, osserva che l’afflusso delle donne nelle forze armate può essere un interessante esperimento sociale, ma dal punto di vista militare costituisce un problema. Data la diversa costituzione fisica, le donne al fronte non possono offrire le stesse prestazioni dei maschi, e, soprattutto, sono più soggette a farsi male. Le donne che entrano a far parte dei reggimenti avanzati, hanno condizioni di accesso più facili, hanno compiti più leggeri e sono soggette ad una disciplina meno rigida. Se poi si aggiungono tutte le cause legali per molestia sessuale e per sessismo, si crea un quadro di circostanze che ha avvilito il morale delle unità miste ai minimi storici. Se dunque le donne entrano numerose nelle forze armate, ancor più numerosi sono gli uomini che ne escono.
    Martin van Creveld, con questo libro provocatorio e controverso, afferma che se la parità dei sessi è un valore desiderabile nella vita civile, il compito di fare la guerra deve esser lasciato agli uomini. Nelle forze armate i ruoli vengono attribuiti al genere maschile o femminile per ragioni ben precise, e la correttezza politica della parità non solo mette a rischio la sicurezza nazionale, ma rappresenta un pericolo anche per i soldati che sono chiamati a difenderci.

    Edited by ventiluglio - 10/4/2008, 11:37
     
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