Bibliografia sulla QM

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  1. ventiluglio
     
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    Uguali mai
    Quello che tutti sanno sulle differenze tra i sessi ma non osano dire

    di Steven S. Rhoads
    Traduttore: Mengo D.
    Editore: Lindau
    Data di Pubblicazione: 2006
    Collana: I Draghi
    Pagine: 456

    Oggi il dibattito sulla sessualità dà spesso per scontato che le differenze fra uomini e donne siano fondamentalmente insignificanti e "socialmente determinate", o che neppure esistano. Steven Rhoads, al contrario, afferma che, a dispetto di ciò che preferiamo credere, le distinzioni sessuali restano profondamente radicate nella natura umana. In questo testo, l'autore presenta un gran numero di prove scientifiche che dimostrano come queste differenze siano innate: a partire dalle distinzioni più sottili (istintivamente, le donne tengono in braccio i bambini dalla parte sinistra, vicino al cuore) per giungere a quelle più profonde (le donne con un alto livello di testosterone sono più promiscue, più competitive e più combattute nei confronti della maternità). Rhoads esplora le differenze maschioIfemmina per quanto riguarda l'aggressività e l'istinto di dominio, la sessualità e la cura dei figli. Spiega perché il rifiuto di riconoscere tali differenze ha condizionato fenomeni come la rivoluzione sessuale e le famiglie senza padri. Ma sostiene anche che la società diventa migliore se si scoraggiano alcune tendenze naturali, come l'inclinazione maschile al sesso predatorio, e se ne incoraggiano altre, come la passione e il talento femminili per la cura dei figli.



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    La regina rossa
    Sesso ed evoluzione

    di Matt Ridley
    2003, 364-LII p.
    Traduttore Parmigiani S.; Palanza P.
    Editore Instar Libri (collana Saggia/Mente)

    La regina Rossa di Matt Ridley, brillante figura di zoologo dedicatosi da più di un decennio interamente interamente alla divulgazione scientifica, è un libro denso di storie sul sesso, l'evoluzione, il regno animale e la natura umana. Ma per capire subito dove si vuole andare a parare bisogna saltare a pagina 214, dove si descrivono i risultati - descrive Ridley - di un sorprendente studio condotto nell'Europa occidentale, dal quale risulta che: le femmine sposate scelgono di avere relazioni sessuali con maschi dominanti, più vecchi, più attraenti fisicamente, di aspetto più simmetrico, e sposati; le femmine che hanno compagni subordinati, più giovani, fisicamentemeno attraenti e di aspetto più irregolare e sproporzionato hanno maggiori probabilità di avere relazioni extraconiugali; ricorrere alla chirurgia estetica raddoppia la possibilità di avere una relazione adulterina; più un maschio è attraente e meno sarà premuroso come padre; all'incirca un figlio su tre è frutto di un concepimento adulterino.
    Poco importa che la ricerca non riguardasse gli esseri umani, ma le rondini. Nè è possibile render conto delle singole descrizioni e risultati, spesso davvero sorprendenti, riportati da Ridley su monogamia e poligamia di esseri umani e dell'intero mondo animale. Ciò che rende appassionante questo libro è la tensione che l'autore riesce a creare intorno ad alcune domande fondamentali, mostrando i pro e i contro delle diverse risposte avanzate da biologi genetisti.
    La domanda decisiva è quella che gli scienzati cominciarono a porsi solo verso la fine dell'800, quando scoprirono che il sesso non è l'unico modo che in natura gli individui hanno per riprodursi, e che ne esistono di migliori: "Animaletti microscopici si dividono in due. I salici crescono dalle tale. I denti di leone producono semi che in realtà sono cloni di loro stessi. Un afide verde (pidocchio delle rose) genera, senza che la femmina venga fecondata, giovani vergini a loro volta già gravide di altre vergini". Da quel momento il sesso divenne un "problema", un "lusso inammissibile". E la domanda che si pone Ridley è perchè esiste, con tutte le sue combinazioni e complicazioni, fatte di corteggiamenti e di conflitti, visto che ci sarebbero modi più semplici ed efficaci per trasmettere il proprio patrimonio genetico?
    Chiedersi perchè non è del tutto innocente. In genere la scienza si limita a mostrarci come le cose funzionano, e non è poco. Ridley però pensa che non sia azzardato chiedersi perchè, soprattutto quando si ha a che fare con spiegazioni di tipo evoluzionistico. Così come non è sbagliato ritenere che, ad esempio, la complessita di un occhio debba spingerci a ritenere che esso sia stato "progettato" per vedere - ma non tutti gli evoluzionisti sarebbero d'accordo - egli ritiene che la complessità dell'attrazione e la competitività sessuale siano state progettate per favorire il commercio di geni.
    Si aggiunga che secondo Ridley, la gelosia, la considerazione della bellezza, l'aggressività maschile, il libero arbitrio, la stessa intelligenza sono indissolubilmente legate a questa "faccenda sessuale", e si capirà perchè è ai geni e alla loro storia evolutiva che dobbiamo guardare per comprendere la stessa "natura umana", con buona parte della sue caratteristiche psicologiche e culturali.
    La risposta di Ridley spiega anche il titolo del volume. In Alice attraverso lo specchio di Lewis Carroll, il personaggio della Regina Rossa è un pezzo del gioco degli scacchi che corre sempre senza mai andare da nessuna parte perchè il paesaggio si muove con lei. Ebbene, "il principio della Regina Rossa" - così è stato battezzato nel 1973 dal biologo van Valen - ci dice che le cose vanno nello stesso modo nell'evokluzione, dove "il progresso è sempre effimero, una sorta di fatica di Sisifo per rimanere, relativamente parlando, nella stessa posizione grazie a un continuo miglioramento delle cose". Così nel regno del vivente predatori e prede, parassiti e ospiti, maschi e femmine, sono costantemente nella situazione della Regina Rossa. A ogni mossa vincente, che permette di sconfiggere un parassita, o un batterio o un virus, corrisponderà una contromossa altrettanto efficace, in un gioco che non avrà mai fine e il cui scopo è lasciare le cose come stavano. E' per garantire una perenne variabilità genetica, e dunque per reagire efficacemente agli attacchi di sempre nuovi parassiti e nuove malattie, che la fecondazione per via sessuale sarebbe dunque preferibile alle altre forme di riproduzione.
    Uscito in edizione originale nel 1993 - e ora tradotto in italiano da Instar libri, che dello stesso autore ha proposto anche il recente Genoma - La Regina Rossa risente un po' degli anni trascorsi, che hanno visto un continuo susseguirsi di novità e di scoperte. Resta tuttavia un ottimo esempio di divulgazione scientifica, e una preziosa ricostruzione delle vicende della teoria dell'evoluzione degli anni '70 e '80 (spicca in particolare la figura di William Hamilton). Ridley si affida spesso, nelle sue spiegazioni, al "gene egoista" di Richard Dawkins, ma è nell' "inseparabilità tra cooperazione e conflitto" che egli vede una sorta di legge universale. Essa governa i rapporti sociali ed economici, il matrimonio e il rapporto tra i sessi, ed è già presente al livello dei geni. "La causa principale - scrive Ridley - è il sesso": come il matrimonio, esso è "un'impresa di cooperazione tra due combinazioni contrapposte di geni, e il nostro corpo è lo scenario di questa scomoda convivenza".

    Edited by ventiluglio - 8/4/2008, 11:27
     
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