Fine del corteggiamento

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  1. bruno 62
     
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    se parliamo di 70-80 e passa anni fà come ha detto renato e condiviso pure io,magari esprimendomi in un altro modo le donne erano molto più limitate nelle uscite serali euscivanosolamente con un parente uomo che le proteggeva.una donna che mediamente a quei tempi era costretta a fare 7-8 figli senza lavatrice e tutte le comodità che oggi hanno,certamente da come erano impegnate,difficilmente trovavano il tempo per cercarsi un lavoro fuori casa,sempre poi che esisteva.erano altri tempi insomma e tutti cercavano di darsi una mano per poter andare avanti ed erano allora molto in uso le famose famiglie patriarcali.oggi tutto è cambiato,ma a tuttoggi esistono ancora gli uomini che malmenano le mogli e figli e non solo nelle famiglie modeste tuttaltro.accanto alle famiglie patriarcali cerano anche quelle matriarcali e pure costoro non è che scherzavano ,specialmente nell educazione dei figli.quindi anche le donne non sono tutte sante e non lo erano nemmeno 80-100 anni fà.adesso la famiglia per le donne è si importante,ma non per tutte.mettopno scuramente al primo posto il lavoro e la famiglia(ci pensano anche dopo i 30 anni)viene dopo.eppoi in fin dei conti i figli dentro i cassonetti ce li buttano le donne,sono sempre le donne a buttare i figli dai palazzi,cioè anche loro come malvagità non scherzano. se non mi sbaglio dopo il 45 cioè dopo la guerra,sono stati gli stessi uomini a abilitare le donne al voto e non c è stata mica una rivoluzione delle donne.dopo che hanno votato nel breve lasso di tempo di 60 anni ne hanno fatta di strada e specialmente nell istruzione e nella magistratura sono la maggioranza.il femminismo di oggi è solamente l espressione dell odio verso gli uomini in quanto talie non la risposta al maschilismo.cioè le lesbo-femministe vogliono fare tutto da sole,senza l ingombrante maschio e addirittura fare i figli da sole con l inseminazione artificiale da seme donato dallo stallone maschio.quindi per me è un fenomeno totalmente da abborrire.il maschilismo pure con qualche eccesso invece è un fenomeno al più positivo.natomoltissimi anni fà in cui viera una vera e proprio selezione naturale e l uomo doveva essere capobranco perche più forte fisicamente della donna e doveva proteggerla da altri uomini.oggi si è trasformato nella difesa dagli attacchi delle viscide femministe ,dei valori sani dell uomo vero.cioè farsi rispettaree mandare al diavolo le donne che ti vogliono comandare a bacchetta e ti vogliono imporre le proprie idee.
     
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  2. -Renato-
     
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    CITAZIONE
    cioè le lesbo-femministe vogliono fare tutto da sole,senza l ingombrante maschio e addirittura fare i figli da sole con l inseminazione artificiale da seme donato dallo stallone maschio


    bruno, non solo le lesbo... anche le eterosessuali...
     
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  3. WlaClioNokia
     
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    Caro Gianni,
    anche se appaio fra i più "duri" del forum, perchè, a dir la verità, sono anche fra i più sdegnati, ti chiedo una serie di cose.
    Hai parlato di limitazioni e di oppressione maschile.... ma, al giorno d'oggi, cosa cercano queste nuove donne "libere"?
    Inoltre, nel periodo in cui erano oppresse e tradite a piacimento dai mariti, i loro mariti erano tutti gay o andavano con altre *donne*?
    Hai mai passeggiato nei luoghi frequentati da giovani o letto di qualche rivista femminile?
     
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  4. WlaClioNokia
     
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    Rispondo inoltre a Tibisay.
    Cara Tibisay,
    dal mio punto di vista, uomini e donne sono *diversi* e *complementari*.
    Trovo fin troppo indisponente, ridicolo ed insensato il fatto che le donne *per forza* debbano fare *tutto quello* che fanno gli uomini o, peggio, rinunciare alla bellezza ed alla grazia femminili perchè aggressività=emancipazione.
    Poi, finiamola col vittimismo.
    Vero, pezzi di merda di "uomini" che hanno trattato peggio di schiave le loro donne ci sono stati, ma da qui ad criminalizzare il genere maschile ce ne vuole.
    Anche perchè alla fine *sempre* il denaro, ed ogni requisito indicante potere sociale, le donne hanno ricercato negli uomini.
    Perchè vi ricordate *solo quando vi fa comodo* che è la donna a scegliere?
    Piagnucolate per l'insensibilità e la cattiveria del vostro marito/compagno quando avete scartato come bestie immonde altri uomini privi di danaro-potere?
    Perchè poi, visto che tanto volete parità, mai, dico, mai, volete le seguenti cose:
    1) Diritto legale degli uomini a disconoscere i figli.
    2) Maggiore età alle donne in tema di sessualità dall'età di 14 anni
    3) Obbligo, in caso di divorzio-separazione, di mantenimento *separato* dei figli, vietando rigorosamente il passaggio di soldi da un coniuge all'altro. Se la donna non ha, vada a lavorare o si istituiscano categorie speciali ed agevolazioni. Se è agiata, li esca di tasca sua senza chiedere o pretendere nulla al/dal marito.
    4) Legalizzazione della prostituzione
    5) Abolizione di quella legge assurda sul turismo sessuale ad eccezione, ovviamente, delle situazioni di pedofilia.
    6) Riconoscimento giuridico della provocazione femminile per modo di vestire ed atteggiarsi, ed eliminare odiose corbellerie come le "molestie visive", se vi guardano "troppo", o pacche nel sedere equiparate a violenza sessuale. Smettetela di pretendere maschi *tranquilli e buoni* e poi camminare quasi a vulva di fuori.
    7) Totale illegalità di quote riservate alle donne per qualsiasi motivo
    8) Premere e lottare affinche le donne che fanno le casalinghe abbiano agevolazioni e tutele speciali come *lavoratrici di grande interesse sociale*

    Inoltre, dopo avere accettato senza riserve tali punti, ci sarebbe un altra dimostrazione di vera parità: casi "Notting-Hil" estremamente comuni ed estrema facilità per *qualsiasi* uomo etero di avere una vita sessuale gratificante.
    Buona riflessione, Tibi.
     
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  5. Barnart
     
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    CITAZIONE

    Poi, finiamola col vittimismo.

    Vero, pezzi di merda di "uomini" che hanno trattato peggio di schiave le loro donne ci sono stati, ma da qui ad criminalizzare il genere maschile ce ne vuole.


    Il femminismo ha combattuto fondamentalmente con le parole. Ha costruito il racconto della Vittima e del Carnefice.

    E lo ha raccontato al carnefice, il quale, convinto della verità di quel racconto ha incominciato ad espiare, ad arretrare, a pagare. Alle parole si è poi aggiunto lo smutandamento (dagli anni sessanta) coniugato alla lesina del sesso, alla nascita delle "molestie", alla soppressione di ogni diritto maschile in campo sessuale, etc. All'uso del potere sessuale a fini di sottomissione ed intimidazione.

    La proposta di interpretazione/azione di U3 non nasce dall'idea che gli uomini siano buoni ma che anche le donne siano cattive e cioè che possano fare e di fatto facciano il male cher possono fare. Con la differenza che esiste in ogni cosa tra l'azione maschile e quella femminile. Visibile e compromissoria la prima, invisibile ed autoprotettiva la seconda.

    Perciò affermare che le donne abbiano subìto e subiscano violenze e soprusi è una verità banale. Quel che invece non è banale è dire che anche gli uomini ne hanno subìti e ne subiscono. Ma è molto più difficile quantificarli per le ragioni sopraesposte e per molte altre.

    La violenza patita dalle donne viene moltiplicata per 10, per 100 e per 1000 (come le 500.000 stuprate e le 9.000.000 di molestate dei recenti dati Istat), quando non viene direttamente inventata, quella subita dagli uomini ...non si sa neppure che nome abbia ed inoltre non si vede perché dovrebbe venire raccontata. A chi? A che pro?

    La ragione di questa diversità è evidente: la vittimizzazione delle donne muove gli uomini e li fa correre in loro soccorso. La vittimizzazione maschile rende gli uomini ridicoli e non induce certo le donne a ...correre in loro aiuto.

    La donna può denunciare il male patito e ciò sia sul piano morale che (di conseguenza) su quello penale. Sul piano morale perché sa e sente che le sue parole saranno ascoltate, che il suo grido non cadrà nel vuoto. Di qui l'utilità di incrementare senza fine la ricerca delle violenze subite e di moltiplicarle.

    E' con le sole parole che il femminismo ha schiacciato gli uomini trasformandoli in debitori, umiliandone i sentimenti e liquidandone il valore.

    Perciò il femminismo parla sempre del passato ed esige sempre che anzitutto si parli del passato. Perché dal passato viene la colpa maschile e quindi il debito e quindi la soggezione morale e quindi il sentimento di espiazione. Per farla breve, la bancarotta.

    Quel racconto parte sempre da spicchi di verità ed è ovvio che deve essere così. Mai nessuna grande menzogna è stata priva di verità. Quali però esse siano è tutto da vedere. Tra quelle che gli uomini si sciroppano da sempre vi è quella del tradimento maschile a fronte della fedeltà femminile.

    Vediamola dunque questa verità.
    Nel passato:
    il matrimonio era universale,
    il matrimonio era precoce,
    le non vergini non trovavano marito
    gli anticoncezionali erano molto poco diffusi.
    Dunque: nubili disposte a farlo con uno sposato non ce n'erano.
    Quindi: i traditori potevano tradire solo con altre sposate.
    Ergo: tanti traditori ed altrettante traditrici.
    Quella verità immortale (il tradimento maschile) è dunque una menzogna immortale.

    Vediamone un'altra.

    La donna che non lavorava (=che non percepiva reddito autonomo) era sottomessa. Ossia tutte le donne che in ogni luogo ed in ogni tempo non avevano un reddito proprio erano e sono sottomesse (cioè schiave).
    Insomma: chi lavora è libero e chi non lavora è schiavo.

    Divide il reddito con colui che lo procura, mangia come lui, si scalda come lui, si veste come (e meglio di lui) e vive come (o più di lui). Ma è schiava. Ha il diritto, morale, legale e soprattutto fattuale (reale, storico, materiale) alla metà almeno del reddito di Lui. Ma è schiava.
    Ecco la verità femminista che tutti gli uomini si sono bevuti: chi deve mantere un altro è libero, chi è mantenuto è schiavo.

    Chi lavora perché deve è il padrone, chi lavora perché può è servo. La casalinga che ha il diritto a tutto senza avere alcun dovere è schiava. Lui è il padrone.
    Mi si indichi un dovere (un solo dovere) della casalinga venendo meno al quale essa subisca dannose conseguenze morali, civili e penali. Indicatemene uno.

    A suo tempo 'padrone' era colui che si faceva mantenere e 'schiavo' colui che mantevena il primo.
    Il femminismo ha rovesciato il significato dei termini e così la casalinga (che ha diritto al mantenimento a prescindere da quel che fa e che dà) è diventata "la schiava".

    Si è poi scoperto (ma guarda un po') che ci sono popoli nei quali non gli uomini, ma le donne portano a casa il reddito. E cioè che i maschi si fanno mantenere.

    Dove e quando i maschi portano a casa il reddito ciò implica che le femmine sono schiave. E quale prova migliore?

    Dove e quando a portare a casa il reddito sono le femmine ciò indica - e quale prova migliore? - che le femmine sono schiave ancora una volta.


    Perché nascono le menzogne? Perché sono utili.
    Qual è l'utilità di queste menzogne?

    A cosa serve quella grande menzogna universale che è il femminismo?

    Rino

    Edited by Barnart - 3/1/2005, 11:30
     
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  6. -Renato-
     
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    Rino le cose che hai scritto sono proprio vere.


    CITAZIONE
    Perché nascono le menzogne? Perché sono utili.
    Qual è l'utilità di queste menzogne?

    A cosa serve quella grande menzogna universale che è il femminismo?

    Per me la menzogna nasce per avere un proprio tornaconto.

    Il femminismo, che è un insieme di decine di menzogne, nasce per avere il proprio tornaconto: il potere sull'uomo

    Edited by LesPaul - 10/3/2009, 16:26
     
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    Lupus in fabula

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    Ma, domanda delle cento pistole: che vantaggio ultimo e reale può dare alle donne il potere (quel potere) sull'uomo ?
     
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  8. maxine
     
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    " il vantaggio " per eccellenza Red ...
    ammesso che le donne abbiano quel potere sull'uomo e che davvero gli uomini siano tutti cosi manovrabili ( e non è cosi senno' la mattina quando usciamo di casa noi donne ci cospargeremmo tutte col profumo del nostro sesso anzichè chanel ) quel potere ( che è quindi secondo me una bugia al pari di alcune del femminismo) ci consentirebbe di impostare la nostra vita a nostro totale aggrado. Ci consentirebbe di pilotare le situazioni e prendere le decisioni col pilota automatico ( l'uomo)...
    Ora ammetto che la tendenza delle generazioni più giovani di donzelle si creda davvero di possedere un "prodotto" di grande richiesta da vendere al miglior offerente e che ( per dirla alla Rino )" la sbattano in faccia " e questa è sicuramente una tendenza che va al più presto sradicata. E' anche vero che esempi di donne che hanno usato il loro potere seduttivo ce ne sono a bizzeffe nella storia e nei tempi contemporanei e che di sicuro IL VANTAGGIO è stato un potere totale di controllo sulla mente e sulle azioni dell'uomo ma io vertevo l'attenzione sulle situazioni quotidiane dove la donna quel potere secondo me è abbastanza discutibile ce l'abbia e comunque ( notare bene il complimento )sono molti gli uomini intelligenti da saper prendere distacco dall'uso mirato di "quel potere ".
     
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  9. Ganesha
     
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    CITAZIONE (maxine @ 5/1/2005, 11:00)
    ...e comunque ( notare bene il complimento ) sono molti gli uomini intelligenti da saper prendere distacco dall'uso mirato di "quel potere ".

    E infatti Maxine,
    non a caso è tutto un problema di PRESA DI COSCIENZA: gli uomini "intorpiditi" si lasciano dominare, i "ridestati" sono liberi.
    La vera “questione maschile” consiste dunque in questo: ACQUISIRE LA VERA VIRILITÀ - CHE È QUELLA SPIRITUALE - PER NON FARSI DOMINARE.
    Gli uomini che sono tutelari di una virilità semplicemente "animale" (“fallica” in senso basso e deleterio) si fanno dominare, quelli che invece si fanno portatori della virilità spirituale (“fallica” in senso alto e veritiero) – come ben sapeva il barone Evola - acquisiscono la libertà e il vero potere, che è ovviamente il potere su se stessi (non sugli altri) e il dominio sugli impulsi disordinati della nostra anima, che sono quelli che poi ci riducono in balia dei più furbi e dei più disonesti - uomini o donne che essi siano-.
    Sia detto poi per inciso, cara Maxine, che nonostante non condivida tutto quello che affermi, apprezzo molto la tua sincerità e le tue argomentazioni non condizionate dagli ipocriti schematismi ideologici del femminismo.
    Un saluto
    Ganesha
     
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    Lupus in fabula

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    CITAZIONE (maxine @ 5/1/2005, 11:00)
    " il vantaggio " per eccellenza Red ...
    ammesso che le donne abbiano quel potere sull'uomo e che davvero gli uomini siano tutti cosi manovrabili ( e non è cosi senno' la mattina quando usciamo di casa noi donne ci cospargeremmo tutte col profumo del nostro sesso anzichè chanel ) quel potere ( che è quindi secondo me  una bugia al pari di alcune del femminismo) ci consentirebbe di impostare la nostra vita a nostro totale aggrado. Ci consentirebbe di pilotare le situazioni e prendere le decisioni col pilota automatico ( l'uomo)...
    Ora ammetto che la tendenza delle generazioni più giovani di donzelle si creda davvero di possedere un "prodotto" di grande richiesta da vendere al miglior offerente e che ( per dirla alla Rino )" la sbattano in faccia " e questa è sicuramente una tendenza che va al più presto sradicata. E' anche vero che esempi di donne che hanno usato il loro potere seduttivo ce ne sono a bizzeffe nella storia e nei tempi contemporanei e che di sicuro IL VANTAGGIO è stato un potere totale di controllo sulla mente  e sulle azioni dell'uomo  ma io vertevo l'attenzione sulle situazioni quotidiane dove la donna quel potere secondo me è abbastanza discutibile ce l'abbia  e  comunque ( notare bene il complimento )sono  molti gli  uomini intelligenti  da saper  prendere distacco dall'uso mirato di "quel potere ".

    Maxine, io vedo la questione in maniera quasi del tutto differente.
    Sarà che io sono uomo e tu sei donna.
    Il fatto di essere "succubi" o meno di certi aspetti della donna (o della femminilità), il fatto cioè di essere disposti a farsi anche maltrattare da alcune per via di "quella cosa là" non dipende affatto da intelligenza, cultura o altre doti intellettive.
    Dipende da due fattori anzitutto, l'uno istintivo, innato, irrinunciabile e l'altro sociale:
    1- la disparità ormonale, che fa sì che l'uomo, quando è senza donna, provi maggior desiderio verso quest'ultima di quanto ne provi lei per lui. Ha effetto in questo caso il famoso e annoso concetto secondo cui "chi ha più bisogno è sempre quello che più deve penare".
    Ora, come funziona la cosa ? Poteva, la natura (o meglio, l'evoluzione naturale), far sì che si mantenesse nel tempo un simile disequilibrio, e potevano le regole umane (ad es. quelle religiose), soppravvissute per millenni, far si che si mantenesse un simile disequilibrio ? La risposta, ovviamente, è "no".
    Infatti accade che l'uomo, in una società naturalmente impostata, possa trovare all'interno di un rapporto di coppia l'equilibrio necessario a compensare il divario del desiderio. (in altre parole, più terra-terra: l'uomo sfoga il proprio desiderio, lo appaga e quindi sente meno la dipendenza dalla compagna dal punto di vista sessuale). Oggi le cose, in una società non più naturalmente impostata, non stanno più esattamente così e l'uomo deve penare prima dell'instaurarsi del rapporto e anche dopo, non avendo più, all'interno della coppia, alcun diritto socialmente e legalmente riconosciuto. Ciò non toglie che vi siano ancora numerose coppie in cui l'uomo benchè non gli venga riconosciuto alcun diritto se lo prende ugualmente riconquistando il famoso equilibrio di cui sopra; ovvio che in questo caso si assume automaticamente il ruolo di "maschio prevaricatore" e passa "dalla parte del torto". Per questi uomini non vi sono grossi problemi, fino a quando non si troveranno in qualche modo in difficoltà, (capita sempre nella vita), allora il maggior potere della donna si farà sentire in tutta la sua distruttività. (vedi le numerose tragedie familiari omicidio/suicido).

    2- La questione sociale, il giudizio delle altre persone, ovvero la passività/attività dei soggetti. E' palese infatti che, nonostante le chiacchiere di alcuni personaggi alquanto s*****i che impervesano sui media e si fanno chiamare "giornalisti", per il comune sentire è sempre e comunque l'uomo quello che deve accollarsi il lavoro e le responsabilità maggiori di un rapporto, a partire dall'approccio per continuare alla buona riuscita dello stesso, al mantenimento della eventuale prole, etc. etc.
    La donna, socialmente e legalmente non sembra avere alcun dovere nè alcuna responsabilità. Notare che questo non è un parere soggettivo ma è dimostrato e sostenuto dai numeri, dalle statistiche, che sono chiarissime al riguardo. L'uomo è quello che ha a tuttoggi la gran maggioranza delle responsabilità, da un punto di vista della comune opinione e non solo.
    Ecco che, quindi, egli si trova stretto tra incudine e martello, in stato di bisogno, accusato, giudicato, condannato.( L'uomo solo è "sfigato", la donna è "sola perchè sta meglio").
    Ma non è tutto. Tornando infatti alla domanda iniziale: "a cosa serve alla donna quel potere sull'uomo ?" .
    Si deduce infatti che un potere è vantaggioso quando lo si usa in maniera costruttiva. Quando cioè procura qualcosa di utile per sè stessi e per gli altri. Ora, non sarò certo io a dover provare che l'Italia primeggia per denatalità, che vi sono eserciti di singles (uomini e donne), inoltre che la donna non primeggia in alcun campo, non si assume il compito di mantenere la famiglia; che è, oggi, più sola, insoddisfatta e depressa che mai. Che la stato del rapporto tra i sessi è abbastanza allucinante.
    Ergo torno a chiedere, ora che la donna ha acquisito tutto quel potere sull'uomo, a cosa càspita le serve ??

    (Ma, aggiungo un'altra domanda ...forse che proprio non le doveva, (a lei, donna) alla fine dei conti, servire a nulla e che gli scopi erano altri ? Chissà, forse ai posteri l'ardua sentenza. Forse.)
     
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  11. Barnart
     
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    CITAZIONE (Reduan @ 5/1/2005, 15:05)
    quel potere ( che è quindi secondo me  una bugia al pari di alcune del femminismo) ci consentirebbe di impostare la nostra vita a nostro totale aggrado. Ci consentirebbe di pilotare le situazioni e prendere le decisioni col pilota automatico ( l'uomo)...

    Esiste una disimmiteria nella percezione di quel potere (e non solo di quello e non solo tra F/ ed M, ma anche in altri ambiti e sfere).
    Questo forma la base di una doppia verità, ancorché contraddittoria.

    Io sento su di me dei poteri che l'Altra non sa di avere o che non sente di avere in grado tanto forte. Vale anche il contrario.

    Perciò la donna dice, correttamente: "Se avessi veramente quel potere potrei far giostrare gli uomini a mio piacimento ed invece spesso ho l'impressione di essere io la giocata".

    Questa sera non ho tempo ma ci voglio ritornare sopra perché, se vogliamo capirci è necessario capire perché viviamo la stessa relazione in modo così diverso o persino opposto.

    Colgo l'occasione per ringraziare tutti e tutte ( anche se sembra esserne rimasta solo una) per i contributi.

    Rino













     
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  12. maxine
     
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    lusingata Ganesha dal tuo riferimento alla mia sincerità.... non condivido neanche io molto di quanto viene asserito qui dentro ma che i rapporti fra i sessi nel mondo corrente siano "deviati " e dannosi per tutti è un dato di fatto quindi sono realmente interessata alla questione e a capire il vostro punto di vista... non ho lo spessore e la preparazione culturale che molti di voi qui hanno pertanto mi perdonerete se mi succederà di scadere nelle banalità.

    Rino quando troverai il tempo per dilungarti sul perchè viviamo la stessa relazione in modo cosi diverso o opposto sarò ben contenta di leggerti ( ho letto il libro di Dietrich Schwanitz "uomini una specie sotto esame" e se l'hai letto mi piacerebbe sapere che ne pensi).

    Un saluto
     
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  13. Barnart
     
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    CITAZIONE (maxine @ 12/1/2005, 15:11)
    Rino quando troverai il tempo per dilungarti sul perchè viviamo la stessa relazione in modo cosi diverso o opposto sarò ben contenta di leggerti ( ho letto il libro di Dietrich Schwanitz "uomini una specie sotto esame" e se l'hai letto mi piacerebbe sapere che ne pensi).

    Un saluto

    Sulla asimmetrica percezione dei poteri certamente tornerò.
    Non ho letto il libro che citi e dubito che lo leggerò. Può forse essere interessante ma ... non è che appartiene al "filone del dileggio"!?. Il titolo non promette niente bene. Dice che c'è qualcuno sotto esame e che c'è quindi una esaminatrice. Chi le ha assegnato quel ruolo?
    Vuoi vedere che se l'è assegnato Essa stessa, dimenticando di aver giurato - con ragione - che Lei mai si sarebbe fatta giudicare!?
    Poi si parla di una specie esaminata e quindi si capisce che ve ne sono due.
    Ma perché allora quando io parlo di due specie mi viene risposto che vaneggio?
    Mah...

    Rino

     
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  14. Paolo S.
     
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    Non so perche', ma vi viene un po' da sorridere...:
    http://www.corriere.it/solferino/severgnin...05-01-20/07.spm
     
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  15. silverback
     
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    CITAZIONE (Paolo S. @ 20/1/2005, 19:37)
    Non so perche', ma vi viene un po' da sorridere...:
    http://www.corriere.it/solferino/severgnin...05-01-20/07.spm

    ...Diciamo pure che questa altro non è che una ulteriore prova (qualora vi fossero ancora dei dubbi in merito) di quanto le femmine abbiano bisogno di essere corteggiate dagli uomini..
    E di quanto, tale "mancanza", le faccia soffrire..
    Solo quando non si ha più quel che prima si aveva in abbondanza - ma che parimenti si criticava e si detestava -, si comincia a capirne l'importanza e ad apprezzarne il valore..
    (E le femminucce italiane tutto ciò lo hanno in abbondanza...ed è per questo che non riescono a vedere oltre il proprio naso...)

    Edited by silverback - 21/1/2005, 17:59
     
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180 replies since 25/11/2004, 12:03   8964 views
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