La tenerezza delle donne, via per la pace...e dell'amore

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  1. silverback
     
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    CITAZIONE
    ma non sono queste le prove da portare a carico....


    Tu dici, maxine?

    CITAZIONE
    è come se io vi elencassi gli innumerevoli casi di stupro che avvengono a danno delle donne come testimonianza a favore della " cattiveria " maschile .... !


    Maxine, non ce n'è alcun bisogno.
    In primis perché ne siamo a conoscenza, in secundis perché a questo pensano già i mass media ogni giorno.
     
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  2. tyrtix
     
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    Infatti maxine, questi articoli rispecchiano soltanto la miriade di situazioni che non vengono rese pubbliche in maniera esemplare come invece spessi si fa con quelle lato maschile... è, se vuoi, solo una controcronaca per far capire che la cattiveria non è solo maschile (e credimi, tante persone non credono possibile che le donne siano il maggior numero di sfruttatrici della pedofilia...).
    Infatti, noterai che raramente postiamo sotto i link dei commenti perchè... si commentano da sè gli articoli.
     
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  3. davide_v
     
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    CITAZIONE (tyrtix @ 27/1/2005, 22:13)
    Infatti maxine, questi articoli rispecchiano soltanto la miriade di situazioni che non vengono rese pubbliche in maniera esemplare come invece spessi si fa con quelle lato maschile... è, se vuoi, solo una controcronaca per far capire che la cattiveria non è solo maschile (e credimi, tante persone non credono possibile che le donne siano il maggior numero di sfruttatrici della pedofilia...).
    Infatti, noterai che raramente postiamo sotto i link dei commenti perchè... si commentano da sè gli articoli.

    Esattamente; è proprio questo lo scopo. Maxine, possibile che non lo avessi capito? Dubito... Sono piu' propenso a pensare che questi fatti di cronaca ti diano fastidio in quanto donna e che tu stia cercando di spazzarli sotto il tappeto (ad esempio quando dici che esulano dalla questione maschile) come fanno la gran parte dei media.
    La questione maschile passa anche attraverso la demolizione dei luoghi comuni a senso unico che ci bombardano quotidianamente, come scritto nel primo post di questo thread e in quello che lo ha originato (vedere Zapatero in Off Topic).

    Edited by davide_v - 29/1/2005, 12:17
     
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  4. Barnart
     
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    CITAZIONE (davide_v @ 29/1/2005, 12:16)
    La questione maschile passa anche attraverso la demolizione dei luoghi comuni a senso unico che ci bombardano quotidianamente, come scritto nel primo post di questo thread e in quello che lo ha originato (vedere Zapatero in Off Topic).

    Altroché, Davide.

    Il femminismo è filosofia, prassi, arte, leggi, giurisprudenza, costumi, credenze, interpretazioni, racconti e luoghi comuni. Luoghi comuni, cioè: modo universale di leggere la realtà.
    E la realtà letta è questa: ciò che è male è maschile e ciò che è maschile è male.

    Rino
     
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  5. ventiluglio
     
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    http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronach...o/09/punk.shtml
    Aveva una cresta da punk. Dimessa dopo un intervento chirurgico
    Usa, ragazza di 16 anni scotennata da un'amica
    Aggredita da una 26enne con un coltello di 10 centimetri.
    Il movente è la gelosia: frequentavano lo stesso gruppo


    NEW YORK - Una ragazzina di 16 anni dell'Idaho è stata scotennata con un coltello da dieci centimetri. La polizia ha fermato l'amica che l'aveva fatto per vendicarsi, Marianne Dahle, 26 anni, che si era costituita al commissariato della contea di Ada.
    La vittima prima dell'aggressione aveva la testa rasata con una cresta punk. E' stata dimessa dall'ospedale dopo un intervento chirurgico. La polizia ha trovato lo «scalpo» poco distante dal luogo dell'attacco, ma i medici non hanno potuto far nulla per riattaccarlo al cuoio capelluto. Marianne Dahle frequentava lo stesso gruppo di punk della ragazza aggredita e avrebbe agito per gelosia o per vendetta.
    09 febbraio 2005


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    Marianne Dahle, 26 anni:
    ha «scalpato» una 16enne (Ap)


    Edited by ventiluglio - 10/2/2005, 12:34
     
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  6. davide_v
     
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    Corriere.it, 15 febbraio:

    Un'ambiente familiare assai degradato

    Pedofilia, quattro arresti a Lecce

    Una delle donne fermate è la madre delle due bambine coinvolte nelle violenze

    LECCE - Una coppia di giovani conviventi di 23 e 24 anni, una donna di 41 anni e un uomo di 53 sono stati arrestati nel Salento dai carabinieri con l'accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di due bambine di otto e dieci anni. La donna di 41 anni - a quanto si è saputo - è la madre delle due piccole.

    Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di provvedimenti restrittivi disposti dal gip del tribunale di Lecce Vincenzo Scardia, su richiesta del pm Paola Gugliemi. Le violenze, secondo gli investigatori, sono maturate in un ambiente familiare assai degradato nel quale le piccole hanno anche subito maltrattamenti. I quattro arrestati sono stati rinchiusi nel carcere leccese di Borgo San Nicola


    http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronach...pedofilia.shtml
     
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  7. ventiluglio
     
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    http://www.repubblica.it/2005/b/sezioni/es.../hamburger.html

    Missouri, dopo due mesi la bambina confessa l'omicidio
    L'imputata è ricoverata in ospedale per cure psichiatriche

    12 anni, strozza la sorellina di 9
    Avevano litigato per un hamburger


    ST. LOUIS (Missouri) - Una bambina di 12 anni di St. Louis, nel Missouri, ha confessato alla polizia di aver strozzato la sorellina di nove anni dopo una lite per un hamburger.
    Lo ha reso noto l'ufficio legale della città, affermando che solo ora è riuscito a determinare la causa di morte della bimba il cui corpo senza vita era stato trovato disteso sul pavimento di casa il 22 dicembre scorso.
    Le autorità sono riuscite a stabilire la causa solo dopo la confessione della sorella più grande, resa inizialmente a un'assistente sociale dell'ospedale dove è ricoverata per problemi psichiatrici.
    La ragazzina è stata incriminata lunedì. Le autorità non hanno rivelato l'identità della vittima nè della presunta omicida, ma hanno ammesso che il movente dell'assassinio è stata una banale lite per un hamburger.
    (16 febbraio 2005)


    Edited by ventiluglio - 16/2/2005, 08:37
     
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  8. silverback
     
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    A proposito di serial killer in versione femminile...
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    Nata nel 1875 in un piccolo villaggio di pescatori della Francia settentrionale, Jeanne Weber se ne andò da casa diretta a Parigi all'età di 14 anni, facendo umili lavori fino al matrimonio nel 1893.
    Suo marito era un alcolizzato e nel 1905, dopo la morte recente di due dei loro tre figli, anche Jeanne cominciò a bere molto e si trasferì in un misero caseggiato popolare di Parigi con il marito e il figlio di sette anni. Il 2 marzo 1905 la Weber stava facendo la baby sitter per sua cognata quando una delle due figlie della donna, la piccola Georgette di 18 mesi, improvvisamente "si ammalò" e morì.
    Alcuni strani lividi sul collo furono ignorati dai medici che la visitarono e Jeanne fu di nuovo chiamata l'11 marzo. Suzanne di 2 anni non sopravvisse alla sua visita ma il dottore attribuì la causa della seconda morte a inspiegabili "convulsioni". Il 25 marzo la Weber stava occupandosi dei bambini del fratello quando una nipote, Germaine di 7 anni fu colta da un improvviso attacco di "soffocamento", con la comparsa di segni rossi sulla gola. La bambina sopravvisse all'episodio ma fu meno fortunata il giorno dopo quando tornò zia Jeanne. La difterite fu indicata come causa della sua morte e di quella del figlio della Weber, Marcel, appena quattro giorni dopo. Ancora una volta i segni evidenti di strangolamento furono ignorati.
    Il 5 aprile 1905 la Weber invitò a pranzo due sue cognate, restando a casa con il nipote Maurice di 10 anni mentre le altre donne uscivano a fare spese. Tornarono prima del previsto e trovarono Maurice rantolante sul letto, con la gola chiazzata dai lividi e Jeanne in piedi accanto a lui con un'espressione da folle sul viso.
    Formalmente imputata, il processo alla Weber cominciò il 29 gennaio 1906, con la dichiarazione da parte della pubblica accusa di otto omicidi (tra cui quelli dei tre bambini della Weber e di altri due bambini - Lucie Aleandre e Marcel Poyatos - deceduti mentre erano affidati a lei).
    La Weber fu accusata di aver ucciso il figlio a marzo per allontanare i sospetti, ma i giurati respingevano la terribile ipotesi di fronte a una madre addolorata, e la Weber fu prosciolta il 6 febbraio.
    Quattordici mesi dopo, il 7 aprile 1907, un medico di Villedieu fu chiamato a casa di un contadino di nome Bavouzet. Egli fu accolto da una baby sitter, una certa Madame Moulinet, che lo condusse al lettino dove Auguste Bavouzet di nove anni giaceva morto, con la gola piena di lividi.
    Causa della morte:"convulsioni". Ma il dottore cambiò la sua diagnosi il 4 maggio quando si scoprì che Madame Moulinet era Jeanne Weber. Trattenuta in carcere per essere processata, la Weber fu liberata in dicembre dopo che una seconda autopsia attribuì la morte del ragazzo alla febbre tifoidea.
    La Weber sparì rapidamente, per ricomparire poi come inserviente all'ospedale dei bambini di Faucombault, e spostarsi poi da lì in un istituto per l'infanzia abbandonata di Orgeville, gestito da amici che cercavano di "compensare i torti che la giustizia aveva inflitto a una donna innocente".
    Prestando servizio come Marie Lemoine, la Weber lavorava da meno di una settimana quando fu sorpresa nell'istituto a strangolare un bambino.
    Imbarazzati dalla loro stessa ingenuità i proprietari la licenziarono in fretta e l'"incidente" fu tenuto nascosto.
    Tornata a Parigi, la Weber fu arrestata per vagabondaggio e rinchiusa per qualche tempo nel manicomio di Nantere, ma i dottori la dichiararono sana di mente e la fecero uscire.
    Jeanne si diede alla prostituzione, prendendosi nel frattempo un amante con il quale l'8 maggio andò a vivere in una pensione di Commercy.
    Poco tempo dopo Jeanne fu scoperta mentre strangolava il figlio dell'albergatore, Marcel Poirot di 10 anni, con un fazzoletto insanguinato. Il padre della vittima dovette colpirla a pugni in faccia per ben tre volte con tutta la sua forza, prima che si decidesse a lasciare la presa del corpo senza vita.
    Fermata in attesa di processo per nuove accuse di omicidio, la Weber fu giudicata inferma di mente il 25 ottobre 1908, e internata in un manicomio di Mareville.
    Ritenuta responsabile di almeno dieci omicidi, "L'Ogresse de la Goutte d'Or" sopravvisse due anni in cattività, prima di strangolare se stessa nel 1910.
     
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  9. silverback
     
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    Nata nel 1892 a Montella, in provincia di Avellino, Leonarda Cianciulli (nota come "la saponificatrice di Correggio") ebbe un'infanzia difficile e quando si sposò restò incinta dodici volte, ma otto figli morirono.
    La Cianciulli disse che i piccoli perirono in seguito al malocchio lanciatole dalla madre il giorno del suo matrimonio. A seguito del terremoto abbattutosi, nel 1939, in Irpinia, si trasferì con la famiglia in Emilia, a Correggio. In breve, dopo essersi separata dal marito (formalmente ma non legalmente) diede vita ad un fiorente commercio di abiti usati; inoltre era piuttosto nota come fattucchiera e aveva molti clienti, in particolare donne, intenzionate a conoscere il loro futuro, sia dal punto di vista sentimentale che da quello professionale. In sogno ebbe la "visione" della Madonna la quale la "invitò" ad uccidere una vittima per ogni figlio: in questo modo i ragazzi si sarebbero salvati dalla maledizione che pendeva su di loro.
    Le vittime furono individuate in tre delle sue "clienti": Faustina Setti, Francesca Soavi e Virginia Cacioppo.
    A tutte diceva di aver trovato, in altre città, un potenziale marito o un lavoro.
    Le vittime vendevano i loro beni lasciandone la gestione per procura a Leonarda ma immediatamente dopo sparivano. In genere i corpi venivano sezionati, le parti più grandi fatte bollire con soda caustica e quindi buttati nel pozzo nero. Il sangue, mischiato a zucchero, margarina, farina e cioccolato, serviva per realizzare torte e pasticcini che erano offerti alle amiche.
    Secondo numerosi testimoni i dolci erano di notevole qualità! Altre parti erano utilizzate per produrre sapone. Quando venne arrestata, in seguito all'indagine avviata dopo la denuncia della parente di una delle donne scomparse, la Cianciulli si dimostrò quasi sempre consapevole dei propri crimini e non pentita di aver tolto la vita a tre innocenti.
    Fu però scandalizzata dalle accuse che la indicavano come un'assassina mossa dal solo interesse.
    Disse che gli omicidi si erano resi necessari per salvare i figli.
    Il tribunale la ritenne inferma di mente e la condannò al carcere e all'OPG dove morì, il 15 ottobre 1970, all'età di 78 anni.
     
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  10. ventiluglio
     
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    Israele, picchiava due gemellini di dieci mesi quando i genitori erano assenti
    Trentun anni, faccia pulita che ispira fiducia: è stata denunciata

    Telecamera nascosta smaschera tata violenta

    TEL AVIV - Una baby sitter violenta è stata smascherata da una telecamera nascosta nel salotto di casa: le immagini la riprendono mentre picchia due gemelli di dieci mesi che i loro genitori le avevano affidato.

    Le immagini che mostrano la bambinaia mentre scaglia con rabbia uno dei bebè su un divano e poi lo scuote senza pietà sono state mostrate a più riprese dalle televisioni israeliane, destando orrore e costernazione.
    Gli stessi inquirenti della polizia non credevano ai loro occhi quando hanno esaminato per la prima volta il video registrato dai genitori dei bebè.

    Oggi il volto della tata Galina Gurietkin, 31 anni, celibe, campeggia sulle prime pagine dei giornali: una faccia pulita, intelligente, "che ispira immediata fiducia".

    Fra molti genitori si è creato adesso un clima di preoccupazione. I giornali consigliano di verificare a fondo le credenziali della bambinaie prima di assumerle. E nei negozi specializzati già si segnala un netto aumento delle vendite di minitelecamere che possono essere nascoste in casa.

    (23 febbraio 2005)

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    Edited by ventiluglio - 26/2/2005, 02:10
     
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  11. davide_v
     
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    La Stampa, 23 febbraio

    Accoltellato a 16 anni a causa di una ragazza

    Non gradisce le sue attenzioni e organizza la spedizione punitiva
    In una decina lo hanno aggredito con coltelli e mazze da baseball


    di Lodovico Poletto

    A sedici anni non c'è questione che non si possa risolvere a parole. A sedici anni non puoi ragionare con il coltello in mano». E' stravolto il papa di Yuri e adesso passeggia nella corsiadel reparto di chirurgia dell'ospedale Maria Vittoria, dove, dall'altro giorno, suo figlio se ne sta intubato con una flebo infilata nel braccio e la cartella medica appoggiata al letto con su scritto «prognosi riservata». Yuri, 16 anni, l'altra sera, è stato accoltellato al ventre e ad un braccio da un ragazzo di qualche mese più giovane di lui. E non per un errore, ma per una ragazzina, tal Stefania, che avrebbe organizzato contro la vittima una vera e propria spedizione punitiva. Nove, dieci, o anche di più i «bulletti» di periferia che, lunedì sera sono andati sotto casa di Yuri con coltelli e mazze da baseball. E mentre aspettavano la loro vittima scherzavano e ridevano: «Stasera lo sfondiamo...». Per fortuna la mazza è rimasta nelle mani di uno dei bulli più grandi, inutilizzata. Ma, nel pugno di uno degli aggressori è apparso un coltello.Che ha spedito Yuri in ospedale,ove è stato operato d'urgenza. La lama ha perforato l'intestino ma ha sfiorato, per fortuna soltanto sfiorato, l'arteria femorale senza danneggiarla. Se l'avesse recisa Yuri sarebbe morto in pochi minuti. Se è vivo, dunque, è quasi un miracolo. Quattro degli aggressori adesso sono in carcere, bloccati dagli agenti delle volanti della questura.
    L'accoltellatore è minorenne: E.R. 16 anni, già al Ferrante Aporti. Il suo avvocato. Federica Roccatti non lo ha ancora incontrato. Dice: «Lo vedrò soltanto in giornata...». Gli altri tre- in stato di fermo - sono maggiorenni. Si tratta di Alessandro Rubano, 19 anni, ospite di una comunità famiglia; Simone Vetrano, diciannovenne di Collegno e Andrea Ferrari 21 anni, torinese.
    Il movente di questa storia è tanto folle e assurdo da non essere quasi credibile. Eppure è così: questa «Stefania» di cui si sa poco o nulla è la fidanzatina dell'accoltellatore. «Una tipa bruttina...» dicono gli amici del ferito che non avrebbe gradito le attenzioni che Yuri - o un suo cugino, sostiene qualcuno – le avrebbe riservato. Comunque non c'era niente di morboso oppure violento in tutto questo. Erano le solite attenzioni che si dedicano i ragazzi di quell'età, 16 anni. Per vendetta, però, lei avrebbe organizzato la spedizione punitiva. In nove o dieci o anche di più contro uno. Contro Yuri, studente di un istituto alberghiero, primogenito di una coppia di commercianti, mai finito nei guai, mai una rissa, mai un problema in famiglia.
    In gruppo sono andati sotto casa sua, in corso Potenza. «Lo sfondiamo, dai che stasera lo sfondiamo quello...» gridava Stefania. Hanno suonato il campanello, ma non c'era nessuno e allora si sono appostati. Un minuto o poco più è arrivata la mamma di Yuri. Ha intuito che c'era qualcosa di strano nell'aria ed è andata a parlare con i ragazzi. «La più esagitata di tutti - racconta la donna - era una ragazzina. Sembrava impazzita. Incitava gli altri, era lei che voleva vendetta a tutti i costi. Io mi sono spaventata. Ho cercato di capire cosa stava accadendo, di riportare un po' di calma. Ho anche detto che avrei chiamato la polizia. I più grandicelli mi hanno risposto che era tutto a posto, che dovevano soltanto chiarirsi, per questa storia di Stefania». Poi, da dietro l'angolo è sbucato Yuri, di ritorno dalla palestra. Gli si sono stretti tutti attorno. Un ragazzo gli è saltato addosso e lo ha colpito. C'è stato un po' di parapiglia. Stefania lanciava gridolini. Due minuti, anche meno è durata la rissa. Poi i ragazzi se ne sono andati e Yuri è salito in casa con la mamma e la zia. Era pallido. Aveva male. S'è sfilato il giubbotto ed era in un lago di sangue.
    «Questa è una storia di una violenza folle: mazza da baseball e coltelli in mano ad adolescenti sono inconcepibili» dice Deborah Abate, avvocato della famiglia di Yuri. Che spiega: «Bisognerà valutare se esistono anche altre responsabilità, perché una cosa è sicura: Yuri ha rischiato di morire».



    N.B. L'articolo è chiaro, ma è sempre bene evidenziare che gli arrestati sono solo "maschi".

    Edited by davide_v - 25/2/2005, 12:00
     
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  12. Paolo S.
     
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    Cmq bisogna prendere atto, una volta di piu', che gli uomini (soprattutto da giovani) sono facilmente manovrabili dalle donne, le quali istigano, ma quasi mai pagano per le loro malefatte.
    Bah...che mondo di m++++.

    Edited by Paolo S. - 26/2/2005, 00:00
     
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  13. ventiluglio
     
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    La Repubblica - 24 Febbraio 2005

    Arrestata la donna che soffre di crisi depressive: in cinque anni ha ammazzato i piccoli che avevano dai 3 anni ai nove mesi
    Madre uccide quattro figli
    l'Australia è sotto choc


    MELBOURNE - Un'australiana di 25 anni è stata accusata oggi dell'omicidio di quattro dei suoi cinque figli da un giudice del tribunale di Melbourne. La donna avrebbe ucciso i suoi bambini in circa cinque anni.

    Carol Matthey è stata arrestata stamane nella sua casa di Geelong, vicino a Melbourne, dopo un'indagine di oltre un anno da parte della polizia sulla morte dei suoi bambini, di età compresa tra le nove settimane e i tre anni.

    Un piccolo di sette mesi era stato trovato morto nel suo letto nel dicembre del '98 e il corpo di una neonata di nove settimane era stato trovato nelle stesse condizioni nel novembre del 2000. Gli inquirenti, pero', erano giunti alla conclusione che i due bambini erano stati uccisi dalla sindrome della morte improvvisa dei lattanti.

    Un altro piccolo di tre mesi era poi morto nel luglio 2002 in un parcheggio a causa di un raro tipo di infezione. Il quarto decesso è stato quello di una bambina di tre anni, morta nell'aprile 2003, il giorno dopo una caduta. Una morte sospetta sulla quale è stata avviata un'indagine.

    Il quinto figlio, un bambino di 7 anni, è stato sottratto alla sua famiglia dai servizi sociali nel 2003, come riportato dalla televisione Sky News.
    Carol Matthey, che seguiva un trattamento contro la depressione, è stata arrestata e comparirà nuovamente il 19 maggio dinanzi allo stesso tribunale.

    (24 febbraio 2005)


    Edited by ventiluglio - 26/2/2005, 02:09
     
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  14. ventiluglio
     
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    http://www.corriere.it/ultima_ora/agrnews....5-68B74E41CC4F}

    26 feb 09:42 M
    Milano: producevano documenti falsi, arrestati madre e figlio

    MILANO - Una donna e suo figlio sono stati arrestati a Milano con l'accusa di aver attratto in Italia alcune ragazze per poi costringerle a prostituirsi. I due sarebbero anche accusati di collaborare con una societa' creata per produrre documenti falsi utilizzati da extracomunitari per conseguire permessi di soggiorno e connazionali per ottenere mutui da parte di agenzie bancarie. (Agr)
     
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  15. davide_v
     
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    Ansa.it

    BR: ERGASTOLO A LAURA PROIETTI, 20 ANNI A CINZIA BANELLI

    ROMA - Ergastolo per Laura Proietti, 20 anni per Cinzia Banelli. Questa la sentenza del gup di Roma Luisanna Figliolia per le due ex Br accusate dell' omicidio di Massimo D' Antona, giudicate con il rito abbreviato.
    Il gup del tribunale di Roma Figliolia non ha concesso alla pentita Cinzia Banelli le attenuanti per la sua dissociazioni dalle Brigate Rosse e si e' riservato di decidere sulla concessione degli arresti domiciliari.
    Quella emessa oggi a conclusione di un' udienza tenutasi con il rito abbreviato (le posizioni di Proietti e Banelli erano state stralciate da quelle degli altri 15 imputati sotto processo in corte di assise per i fatti scaturiti dall' omicidio D' Antona), e' la prima sentenza pronunciata per l' agguato compiuto in via Salaria il 20 maggio 1999.
    Il dispositivo e' stato letto dal gup Figliolia dopo una camera di consiglio durata un' ora e mezza. Le decisioni del gup sono state addirittura superiori alle richieste dei pm Ionta e Saviotti. Se per la Proietti e' stata completamente accolta la sollecitazione dell' ergastolo, per la Banelli il gup ha inasprito di sei anni la richiesta di condanna a 14


    http://www.ansa.it/main/notizie/fdg/200503...2030189208.html
     
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