La tenerezza delle donne, via per la pace...e dell'amore

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  1. silverback
     
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    In Occidente, si dice spesso o si diceva fino a poco tempo fa:
    "I serial killer sono sempre uomini".
    Questa convinzione era così radicata che quando nel 1990 fu arrestata in Florida l'assassina di uomini Ailleen Wuornos, i giornalisti subito diedero notizia della "sconvolgente scoperta" del primo serial killer donna. Niente di più lontano dalla verità.
    In effetti, il primo serial killer di cui si hanno notizie fu una femmina, cioè Locusta l'avvelenatrice (di cui ho già parlato).
    Quando si parla di omicidio in serie le criminali sono una minoranza, come in tutti gli altri casi di omicidio: le femmine sono accusate nel 12% dei casi in cui sono stati identificati dei serial killer.
    (Complessivamente le femmine killer sono responsabili del 10% degli omicidi commessi in America ogni anno.)
    In termini di modus operandi, le femmine solitamente invertono la tendenza dei serial killer uomini: mentre i killer americani "stazionari" sono in media soltanto l'8% del totale, le assassine che rientrano in questa categoria sono ben il 29%, compresa la massa delle vedove nere e delle infermiere o aiuto infermiere, coinvolte negli omicidi in ambito medico.
    Per quanto riguarda i moventi, mentre soltanto il 14% dei serial killer americani uccide per motivi strettamente economici, ben il 41% delle donne pratica l'omicidio per denaro.
    Il resto condivide gli altri moventi con gli omologhi maschili, compresi gli omicidi per pietà o per eroismo, quelli per vendetta e i rari casi di sadismo sessuale.
    Quando le femmine agiscono come killer in squadra, esse uccidono il più delle volte in coppia con un altro uomo e si presume spesso (a volte contro ogni evidenza) che siano strumenti consenzienti nelle mani di maschi dominanti.
    Questo atteggiamento sessista, ha indotto molte serial killer che hanno agito con un complice, a difendersi in giudizio invocando "la sindrome della moglie maltrattata", ma le giurie sdegnate di fronte al tasso di criminalità in crescita vertiginosa, sono (o sarebbero...?) sempre meno inclini a tener conto di questi argomenti, infliggendo lunghe pene detentive - o la condanna a morte - senza badare al sesso.
    Le femmine assassine beneficiano, in realtà, di un senso di cavalleria e/o di una "diversa sensibilità" nei loro confronti quando si avvicina la data dell'esecuzione...
    Mentre circa cinquanta donne americane risultano attualmente condannate a morte (tra queste 6 serial killer), soltanto 3 sono state giustiziate da quando la pena di morte è stata ripristinata nel 1976.
    Due di queste erano "vedove nere": Velma Barfield e Judias Buenoano.

    Edited by silverback - 15/12/2006, 01:02
     
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826 replies since 6/8/2004, 10:04   26820 views
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