Il rancore femminile
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  • 1) Sì, le donne rinfacceranno sempre agli uomini "il passato che non passa" e continueranno a ricordarsi solo di quello che gli fa comodo, anche quando saranno diventate "il primo sesso"
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  • 3) Non so/non risponde
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  • 2) No, in futuro il loro rancore svanirà. Il tempo è un gran dottore
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Il rancore femminile

è indelebile?

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  1. silverback
     
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    http://it.eurosport.yahoo.com/tacchetti-a-spillo/article/24/
    CITAZIONE
    I tifosi dello Zenit: veri uomini (da evitare)

    lun mar 02 10:26


    Qualche giorno fa ho letto una notizia che mi ha fatto rizzare i capelli in testa: i tifosi MASCHI dello Zenit San Pietroburgo non vogliono più che le donne abbiano accesso allo stadio.

    Ho riletto la pagina più volte, non poteva essere vero... E cercando qua e là su Internet mi sono accorta che non solo la notizia è purtroppo vera, ma che addirittura sembra che il club russo sia disposto ad assecondare questa richiesta da parte dei suoi sostenitori.

    Quali motivazioni si celano dietro questa proposta assurda anche senza una giustificazione? Le ragioni sono principalmente due: le ragazze più giovani sono un motivo di distrazione dalla partita, mentre il gentil sesso più in generale, senza distinzioni di età o avvenenza, funziona da deterrente. Deterrente per che cosa?

    Tenetevi bene alla sedia, perché potreste tonfare a terra per lo shock: i tifosi uomini, se ci sono donne sugli spalti, non possono saltare, urlare ma soprattutto insultarsi liberamente!!!

    Se c'è una donna in giro l'insulto è meno spontaneo: come fai a dare del figlio di vicino a una che magari i figli li ha davvero, non fa quel mestiere e potrebbe anche prenderla mare? Insomma, più che un deterrente siamo diventate un freno inibitore.

    Molto meglio insultatori, bestemmiatori, violenti, molesti, purché non abbiano alcun controllo. E siano liberi di lasciarsi andare a qualsiasi turpiloquio: visto che a parlare di calcio civilmente non sono capaci

    A questo punto mi vengono spontanee alcune considerazioni che vorrei condividere con voi.

    1) Una bella ragazza si siede in tribuna? Sicuramente non è colpa sua se è nata con un dono della natura e non si può certo ghettizzarla solo per il suo aspetto fisico. In compenso in tribuna ci sono tanti uomini orrendi. Ma proprio tanti, sudati, urlanti, con l'ascella pesante e l'alito fetido. Una ragazza in un contesto del genere possiamo garantire che non si nota neppure.

    2) Ti fai distrarre dalla sua bellezza? Forse vuol dire che il tuo interesse non è totalmente rivolto alla tua squadra e che non sei abbastanza concentrato. Mi verrebbe proprio da dire che non sei un vero tifoso. Ma potresti essere un buon cliente per un locale di lap dance...

    3) Ti senti inibito e non puoi comportarti come ti piacerebbe? Magari certi comportamenti sono più consoni allo zoo che a uno stadio. Pensa: se ti mettono in gabbia e ti lasci andare davvero qualcuno potrebbe anche pagare un biglietto e tireresti su qualche soldo.

    Vorrei soffermarmi proprio sul terzo punto, perché i primi due rappresentano qualcosa che fa sorridere e che mette in luce quanto possano a volte essere infantili certi esseri umani.

    Ma quella del comportamento negli stadi è una cosa grave. Cerchiamo di capirci: in un momento in cui si cerca di riformare il calcio per renderlo meno pericoloso e più civile, c'è chi si lamenta perché con le donne accanto non può fare lo scalmanato. Questo è fuori da ogni logica ed è anche preoccupante: magari a qualche rappresentante di quello che alcuni uomini considerano ancora il "sesso debole" è necessario spiegare più volte la regola del fuorigioco prima che la faccia sua, ma sulle norme comportamentali credo che certi uomini debbano proprio imparare da noi. Tifare non significa necessariamente scannarsi e tirare fuori il peggio di sé: tifare può voler dire partecipare ai cori che sostengono la squadra (e non quelli contro quella avversaria, che da molte di noi sono decisamente visti come un atto di antisportività), mostrare orgogliose la propria sciarpa e esultare se i propri beniamini segnano, senza gestacci ai sostenitori opposti, ma con tanta gioia per il proprio risultato.

    Non c'è bisogno di diventare degli animali, devastare seggiolini, sputare sulla testa degli spettatori dell'anello sottostante, urlare frasi irripetibili, entrare allo stadio armati per dimostrare che la propria squadra è migliore dell'altra. Probabilmente, se in ogni stadio ci fossero un po' più donne - invece di vietare definitivamente loro l'ingresso - gli incontri sarebbero più educati, più godibili e meno pericolosi.

    D'altro canto possiamo anche allargare il concetto: vietiamo lo stadio alle donne, e poi anche ai bambini; immediatamente dopo agli ultrasessantenni e subito in successione stop a laureati e persone che parlano più di una lingua correttamente.

    Non so che razza di tifosi abbia lo Zenit San Pietroburgo; ma vedo quelli di casa nostra. Non sono molto migliori: a volte mi fanno vergognare della mia squadra. Forse è davvero il caso di pensarci: se non ricordo male i tifosi dello Zenit furono gli stessi che furono definiti i più razzisti d'Europa dopo gli ululati scimmieschi a un giocatore del Marsiglia ribaditi qualche mese dopo a un giocatore di colore dello Spartak Mosca. E sempre se non ricordo male, lo Zenit è la stessa squadra che non ha mai tesserato un brasiliano, o africano, o comunque un giocatore di colore: "E' meglio di no - aveva detto il tecnico Advocaat - i nostri tifosi non capirebbero".

    Razzisti, ignoranti e maschilisti: bell'esempio da proteggere....

     
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150 replies since 7/3/2007, 01:15   6805 views
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