Il rancore femminile
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  • 1) Sì, le donne rinfacceranno sempre agli uomini "il passato che non passa" e continueranno a ricordarsi solo di quello che gli fa comodo, anche quando saranno diventate "il primo sesso"
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    37
  • 3) Non so/non risponde
    13.04%
    6
  • 2) No, in futuro il loro rancore svanirà. Il tempo è un gran dottore
    6.52%
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Il rancore femminile

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    http://loredanalipperini.blog.kataweb.it/l...et-semini-eius/
    CITAZIONE
    Venerdì, 12 Ottobre 2007
    ET SEMINI EIUS

    Nel giorno in cui si festeggia, felicemente, Doris Lessing, accade di leggere qualcosa che incrina lievemente il buon umore. Parlo delle polemiche sul giudice tedesco che ha concesso “attenuanti etniche e culturali” ad uno stupratore e torturatore, in quanto sardo. La levata di scudi è stata immediata e ovvia. E giusta, giustissima: certo.

    Eppure, una piccola riflessione NON sulla Sardegna, ma sull’Italia tutta, sarebbe opportuna. Siamo o no il paese con un numero impressionante di violenze domestiche sulle donne e di delitti in famiglia commessi da uomini a danno delle proprie fidanzate e compagne? Siamo o no il paese in assoluta, impressionante retroguardia per quanto riguarda l’occupazione femminile e la partecipazione maschile alla cura dei figli e della casa? Siamo o no il paese dove anche per pubblicizzare i maccheroni si utilizzano fanciulle nude e sospiranti?

    L’indignazione degli editorialisti (uomini), sinceramente, puzza di ipocrisia: e fa il bis con quella che accolse, pochi mesi fa, le accuse del Financial Times (chi, noi? Figurarsi!). Nella migliore delle ipotesi, si sventola il “matriarcato” vigente, secondo il quale le signore, ma certo, sono sempre state quelle che gestiscono il vero potere. In casa, naturalmente.


    Non riesco a pensare diversamente quando leggo le dichiarazioni di Salvatore Niffoi: «Mia moglie è la mia prima lettrice, è la mia editor più raffinata, il suo giudizio è fondamentale. Perché nella mia famiglia come nella maggioranza delle famiglie sarde vige ancora saldamente il matriarcato». Appunto.

    Peraltro, è bellissimo che la signora Niffoi sia l’editor del proprio marito. Quasi tutte le mogli degli scrittori sono le loro prime lettrici, le loro muse, le loro appassionate sostenitrici e, alle cene, ridono a tutte le loro battute. E’ il viceversa che scarseggia.

    Chissà cosa ne direbbe la nostra nuova Nobel. Che ebbe il coraggio di sostenere, nel 1983, cose assai scomode (una la riporta oggi Laura Lilli: “le femministe si sono autocastrate, limitandosi ai discorsi fra loro”). E che nel 2001 dichiarò, per esempio, di sentirsi disgustata dai libri “brutti e inutili” delle giovani scrittrici inglesi. Chick lit, per intenderci. Disse, esattamente, Lessing: “È doloroso, alla mia età, vedere tutte queste ragazze superficiali e ignoranti far finta di essere orgogliose della loro femminilità “. Da una delle autrici in questione arrivò la risposta : “Con i miei libri ho solo cercato di dare voce alle donne della mia generazione, non alle vecchie”. Era Helen Fielding, la creatrice di Bridget Jones.

     
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