Alla Ricerca di un Perchè
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Alla Ricerca di un Perchè

perchè oggi esiste una QM ?

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    Lupus in fabula

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    L'ipotesi N. 3 nasce essenzialmente dai tre seguenti presupposti, giusti o sbagliati che siano:

    A- che esista nel mondo sviluppato una gerarchia di poteri razionale e intelligente.

    B- che esista il problema esposto a suo tempo da T. R. Malthus, con tutte le sue conseguenze.

    C- che esista la possibilità di manipolare le masse coi mezzi di comunicazione e con leggi pensate ad hoc.


    Per il punto A: è l'ipotesi secondo cui la politica governa l'economia, la regola ed ha l'ultima parola, e alla lunga quasi sempre la spunta. Non deve essere viceversa.
    Si presuppone quindi che filosofia di Keynes la abbia avuta vinta su quella di Smith.

    Per il punto B: deve esistere il problema dell'eccessivo sviluppo demografico, il quale porta con sè problemi sia di rapido deterioramento ambientale che di indisponibilità di risorse sufficienti, quindi anche il problema economico.
    ...Partendo da un ipotetico anno zero, un paese il cui PIL cresca costantemente del 2% annuo, (ipotesi molto ottimista), e la cui popolazione cresca anch'essa con la stesso ritmo, vedrebbe mantenersi inalterato il reddito pro-capite e quindi non si avrebbe vero vantaggio per il paese.
    ...Il problema nella pratica è che mentre il PIL tenderà sempre a rimanere costante o caso mai a diminuire, la popolazione tende a crescere in maniera geometrica (2-4-8-16), quindi questo vanificherebbe presto il già sovrumano sforzo per mantenere in costante crescita il PIL.


    Per il punto C non commento...
     
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  2. wookyee
     
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    CITAZIONE (Reduan @ 12/3/2007, 22:37)
    [...]

    Per il punto C non commento...

    Robert S. Mc Namara
    discorso del 28 aprile 1977


    I mass media possono essere d’aiuto, particolarmente la radio, la televisione, e i film che non dipendono necessariamente dalla comprensione letteraria. Ma tutti i media possono essere utilizzati: giornali, esibizioni, poster, canzoni, giochi, pubblicità, volantini.
    [..]
    Ma cosa I media possono fare, e lo fanno molto bene, è aiutare le persone a cambiare le loro visuali indirettamente mettendole in contatto con un altro mondo, espandendo i loro orizzonti, stimolando la lo curiosità, e introducendoli ad una nuova idea, includendo l’idea dell’attrazione di uno stile di vita alternativo, con meno figli, ma più avvantaggiati.[..]


    [...]

    I leader politici, le celebrità nazionali, e le autorità religiose possono firmare traguardi nazionali e apparizioni pubbliche.

    Tutto questo è possibile, data la leadership, l’immaginazione e la guida.
    E tutto questo è veramente proficuo.

    Ma al di là di queste informazioni e sforzi nell’educazione, c’è un intero range di misure aggiuntive per i governi che possono servire come incentivi a posporre la data del matrimonio, per intraprendere il progetto di una famiglia, o per adottare nuove norme sulla dimensione della famiglia e disincentivi per mantenere norme inappropriate.


    ....è una parte della ricerca sui modelli di sterilità.
    http://www.forumfree.net/?t=12931233&st=15#entry129810931

     
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  3. *STRIDER*
     
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    CITAZIONE (Mustela_Erminea @ 10/3/2007, 23:52)
    STRIDER sostiene che "le donne hanno più che altro bisogno di un figlio, non di un uomo. E che senza quest'ultimo vivono bene lo stesso, perchè per loro un uomo ha un'importanza relativa. E' la loro natura"

    Ma quando una donna partorisce un figlio si deve porre il problema di come educarlo.
    Educando un figlio la donna ridefinisce la differenza maschio - femmina.
    La ridefinisce col passare del tempo, anche se prima della maternità non l'aveva considerata.
    Ridefinisce la propria femminilità e la virilità di suo figlio : è costretta a farlo dalle circostanze.
    Il maschile è lì a distanza zero e non può ignorarlo, o mortificarlo, od odiarlo, o far finta che sia qualcosa di differente da ciò che ha stabilito la Natura.
    Deve riscoprirlo, esaltandone le qualità.
    Quindi a questo punto l'uomo non ha più un importanza relativa.
    E se non ha più un importanza relativa nel caso del figlio per quale ragione dovrebbe averla nel caso del padre?

    Scacco Matto

    "Scacco Matto"
    Proprio sicuro?
    Il tuo ragionamento fila solo nel momento in cui una donna ha un figlio.
    Ma come ben sai, molte di loro non ne hanno nè mai ne avranno, e pertanto continueranno a campare, a lesbicare e a scopare con chi gli pare, facendo il bello e il cattivo tempo.
    Questo, naturalmente, fino a quando non comanderanno i musulmani, fra non molti lustri...
     
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    Non mi dite niente se pubblico questo post anche qui, è che mi pare sia in linea col topic a parte la validità o meno del testo:

    http://www.ccsg.it/Appendic.htm#3asd

    3) Metodi di istigazione all'odio contro il sesso maschile

    www.ccsg.it

    I) Introduzione: Diritti autentici e diritti corruttivi della donna
    I nostri oppressore si sono resi conto che è molto facile e redditizio (sotto il profilo della sterilizzazione delle masse subalterne), inculcare nelle donne il velenosissimo concetto di essere titolari di diritti assurdi per il solo fatto di appartenere al genere femminile.
    Si sente spesso parlare di "diritti della donna". La propaganda del regime ha trasformato questo argomento in uno dei suoi cavalli di battaglia.
    Senza voler redarre un trattato di filosofia, è opportuno ricordare che un diritto naturale si fonda, necessariamente, sulla giustizia, intesa come simmetria e reciprocità, che, in parole povere, vuol dire: non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te. E fai agli altri ciò che vorresti venisse fatto a te. Quindi, un diritto che non si basa sulla giustizia (sulla reciprocità, sulla simmetria) è un SOPRUSO.
    Inoltre, si deve riflettere sul fatto che esistono diritti autentici, e diritti falsi o CORRUTTIVI.
    Ogni diritto è realmente tale se implica, come naturale contrappeso, un dovere. Corrompere significa dunque attribuire diritti che non hanno il loro giusto bilanciamento nel dovere in questione o che, comunque, se un dovere vi fosse, questo sarebbe profondamente ingiusto (ovvero non reciproco, non simmetrico). Se, ad esempio, io regalo un milione ad un finanziere affinché "alleggerisca" un controllo fiscale sui miei libri contabili, non faccio altro che corromperlo, perché gli attribuisco il diritto a percepire una somma senza che questi abbia alcun dovere da adempiere in cambio del denaro percepito; e, se un dovere dovesse esistere, questo sarebbe il dovere di compiere un'ingiustizia, trattando me in modo asimmetrico rispetto agli altri.
    Da questo preambolo, che mi auguro non sia stato troppo noioso, intendo partire per definire meglio il concetto di corruzione della donna in analisi, che è di natura del tutto diversa dalla semplice corruzione sessuale indotta dalla propaganda in entrambi i sessi.
    La corruzione della quale sto parlando è di carattere comportamentale. Si tratta in sostanza di atteggiamenti inconsci, e di comportamenti apparentemente "ragionati", che non hanno alcuna pertinenza con la sfera sessuale. Ciò non di meno, i comportamenti in discorso sono tali da rendere le più corrotte sotto questo profilo, le più INSUPERBITE, le più forviate da questo genere di propaganda; assolutamente insopportabili; talmente insopportabili da risultare altrettanto inappetibili per il matrimonio di quanto non lo siano le donne più corrotte sotto il profilo sessuale.
    Quest'ultima affermazione può sembrare troppo apodittica, "fideistica" ed assolutamente non dimostrata.
    ...Non temete; tutto, PURTROPPO, verrà dimostrato nei paragrafi che seguiranno.

    II) Premessa
    Seconda per importanza ed efficacia solo alla corruzione sessuale, viene, come detto, un'altra formidabile arma di induzione alla denatalità: l'istigazione all'odio contro il sesso maschile.
    Come accennammo, quasi tutti i film, quasi tutti i telegiornali e TUTTI gli spettacoli di varietà contengono delle istigazioni, più o meno occulte, all'odio ed al disprezzo verso il genere maschile. Accade infatti che la donna viene mostrata sempre come vittima del maschio dipinto come essere puramente e semplicemente infame. Accade inoltre che, spesso, accanto all'immagine della donna vittima, compaia anche quella della donna come soggetto vincente; ma vincente contro chi? Naturalmente contro il ...maschio; il quale non può che essere, ovviamente ...infame...
    Ora riteniamo utile approfondire l'argomento partendo dai mezzi usati per ottenere lo scopo, fino ad analizzare gli indubitabili risultati ottenuti: VERI E PROPRI TRIONFI per i nostri nemici!

    III) Esempi di indottrinamento all'odio ed al disprezzo del genere maschile
    Un film ripetutamente trasmesso su reti televisive nazionali e che rappresenta una sorta di manifesto dell'odio antimaschile è "Thelma & Luise", film di Ridley Scott datato 1991. In detto film, TUTTE le figure maschili rappresentate, se esistessero nella realtà ...meriterebbero di esser uccise dopo lunga tortura...
    Ma parliamo di cose meno estreme e più conosciute e, DISGRAZIATAMENTE efficaci.
    Per indicare la rappresentazione del genere maschile, a fine antinatale, in assoluto più indovinata che sia mai stata posta in essere dalla propaganda, conieremo un nuovo termine: il "PORCOPECORO". Ovvero un uomo che sia certamente infedele, ALMENO NELLE INTENZIONI, ma che sia anche insicuro, leccapiedi, e vile.
    Avete mai visto un film con Paolo Villaggio, insomma, un film di "Fantozzi"? ...che ve ne pare delle figure maschili ivi presenti? Ce ne è forse qualcuna che vorreste vedere sull'Altare con vostra figlia?! Fantozzi è un insicuro e l'insicurezza è una delle poche cose che una donna non perdona mai al proprio uomo. Inoltre puzza, è brutto, è vile, servile, piaggioso etc. etc. Ma gli "altri"? Filini è peggio di Fantozzi; il loro collega meridionale è un gran donnaiolo, ma ...puzza... Senza contare che un donnaiolo è comunque inappetibile ai fini di un legame duraturo, e, quindi, potenzialmente prolifico... I direttori "extragalattici" sono dei sadici e gl'intellettuali sono brutti e puzzano...
    E' da notarsi, per inciso, che nei film di Fantozzi la "prole", insomma, la figura della figlia e (quando c'è) del(la) nipote, è sempre MOSTRUOSA; morale della favola?! GUAI A VOI SE FATE UN FIGLIO! Se lo fate, non può che venir fuori così!
    Considerazioni analoghe a quelle fatte per i film di Paolo Villaggio, possono esser ripetute per quelli di Alberto Sordi. In particolare vi invito a fare caso al modo in cui l'Albertone nazionale dipinge l'immagine dei figli: TUTTI, SEMPRE, raffigurati in negativo, ma più realistici di quelli mostratici da Villaggio, e, per questo, maggiormente disincentivanti la procreazione.
    Dicevamo, ...il "porcopecoro"... Esso ha una quantità elevata di "variabili". Talvolta non c'è la possibilità temporale di rappresentarlo nella sua "interezza" ed allora si ci deve accontentare di una delle due principali caratteristiche in questione, che, vorrei ricordarlo, sono le cose che una donna meno sopporta in un uomo.
    In moltissime pubblicità (il cui elenco sarebbe ben più lungo di quello del telefono), il porcopecoro è rappresentato solo con una delle sue peculiarità. Ad esempio, nella pubblicità della Nelsen, "lui" è soltanto insicuro: vi ricordate? "Con Nelsen Piatti li vuol lavare lui!"... Altrove il nostro eroe è rappresentato solo come un porco; come in quelle pubblicità (o film) dove "lui", mentre guida, per guardare "lei" va a sbattere... In detti filmati, sia pubblicitari che cinematografici o di varietà,, la figura femminile è sempre ... A TRE "B": Buona, Brava e Bella, ed è del tutto speculare alla rappresentazione del porcopecoro.
    Se il lettore vorrà divertirsi, potrà fare l'elenco di tutti quegli attori che rappresentano spessissimo nei loro film il maschio trasmutato geneticamente in in PorcoPecoro. Al momento mi vengono in mente solo i nomi di Carlo Verdone e Lando Buzzanca, ma so bene che ce ne sono tanti altri... trovateli voi... non sarà difficile...
    ___________________________

    Altre volte accade che la demonizzazione del genere maschile proceda per una via diversa da quella che lo indica come insicuro e\o corrotto sessualmente. Capita infatti che si debba indurre all'odio ed al disprezzo nei confronti del proprio uomo ANCHE quelle donne che abbiano la certezza di avere al loro fianco una persona fedele e sicura di se.
    Come fare dunque? Gli esperti della propaganda hanno escogitato mille tecniche, tutte quante in corso di rapido perfezionamento. Risulta oggettivamente complesso parlare di tutte le tecniche in questione, anche perché ...ne spunta una nuova al giorno, ma, non senza profitto, possono esservene indicate le più ricorrenti.

    1) "La COOP sei tu! Non lui!" Vi ricordate questo spot pubblicitario? E' Quello in cui "lei", incinta, sale su di un autobus con la figlioletta, ma tosto le viene "fregato" il posto a sedere da un uomo molto, molto, scortese e, dopo altre scortesie da lui compiute, accade che la "vittima del maschio infame" "vinca" contro lo stesso, entrando nel supermercato COOP subito prima della chiusura, mentre lui ci sbatte il grugno, beccandosi anche il "giusto" dileggio (la linguaccia) della figlia (piccola) della signora. Ed è a questo punto che si aggiunge la "ciliegina sulla torta" ...ovvero... l'epitaffio finale... la MORALE della favola..."La COOP sei tu! Non lui!"...
    In questo genere di rappresentazioni, che, ovviamente, non sono sempre pubblicitare, ma pure cinematografiche, di varietà, etc., etc., la figura maschile non viene dipinta come infedele, nè, tantomeno, come insicura... Però, all'untempo, la si definisce come infinitamente meschina e pronta a qualsiasi bassezza per ottenere anche degl'infimi risultati.
    Quello in questione è uno stereotipo USATISSIMO al fine d'indottrinare al disprezzo degli uomini che non hanno la pecca dell'insicurezza e/o della corruzione sessuale.
    Inoltre, vorrei, pur di sfuggita, fare notare che, anche nell'esempio trattato, la "figliolanza" (ricordo che, nello spot, lei è in stato interessante) CREA PROBLEMI...

    2) Il mostrare, continuamente, la violenza compiuta dal "maschio infame" contro la donna, tenera, dolce ed indifesa, oltre che BBB (buona, brava e bella) è un'altra tecnica di istigazione all'odio contro gli uomini. Essa è, in tempi recenti, persino più utilizzata dalla propaganda di quella descritta con l'esempio del "La COOP sei tu, non lui!". Insomma pare proprio che dipingere l'uomo come (ingiustamente) violento paghi più, in termini di denatalità, di quanto non accada nel mostrarlo come meschino e cinico.
    Anche per descrivere questa tipologia di demonizzazioni non è mai possibile essere esaustivi dell'argomento: ogni giorno viene inventato un nuovo modo per dire che gli uomini sono <<sempre AGGRESSIVI>>; oppure <<sempre BRUTI>> od ancora, <<sempre STUPRATORI>> e via deliriando.
    Si noti che, per battere questa via di demonizzazione del genere maschile, vengono spessissimo usate e deformate per la bisogna, notizie di cronaca nera, alle quali si da un'importanza smodata, quando non addirittura MORBOSA. In particolare, le storie di giovani donne che vengono uccise, spesso, albergano per mesi, quando non per ANNI, nelle pagine dei giornali. Si indicano come potenziali assassini INNANZITUTTO mariti e fidanzati, anche quando è ben noto che non possono essere stati loro. Ricordo, a puro titolo d'esempio, che quando morì la contessa Vacca Augusta, si cercò d'incolpare con ogni mezzo qualcuno dei suoi ex o neo-amanti; e questo, anche molto dopo che si era appurata la morte accidentale della stessa.
    A tutto questo fa da contraltare la pratica di "ASSOLUZIONE PREVENTIVA" di qualsiasi colpa attribuibile, anche con assoluta certezza, a donne ree di colpire mariti, fidanzati e/o amanti. Vi ricordate la vicenda di tale Lorena Bobbit, la donna che, a freddo, mentre lo sventurato dormiva, recise il pene del consorte?! Fu assolta per... l'eccessiva crudeltà del gesto! Insomma, la crudeltà non fu, come sempre prima d'allora, considerata un'aggravante del reato, bensì motivo d'assoluzione... si disse infatti: <<poooverina, chissà cos'ha dovuto soffrire per giungere a compiere un simile gesto!>>.
    In un perfetto gioco di squadra anche la magistratura fa del suo meglio.
    Gli obiettivi che si sono raggiunti con questo genere di propaganda, (per avere un saggio del quale consiglio la visione del citato film "Thelma & Luise") sono, come vedremo fra poco, assolutamente INCREDIBILI! Ha infatti dello stupefacente la presa che hanno, sulle masse femminili, queste forme di demonizzazione, pure molto grossolane.
    Per dovere di completezza è necessario segnalare l'unico ed il solo film in cui il regista si è divertito a rappresentare l'esatto contrario di ciò che sempre si rappresenta: ovvero un "lui" buono, ed una "lei" perfida fino all'inverosimile. Si tratta del film che in Italia è uscito col titolo "Incubo d'amore", realizzato nel 1994, negli Stati Uniti, dal regista ebreo Nicolas Kazan.
    La critica del regime parlò male di quel film, adducendo motivi puramente pretestuosi. Il motivo per il quale quel film non andava bene era dovuto ad un errore nella funzione sterilizzativa. Esso, infatti, pur essendo stato realizzato col solito intento di ridurre le nascite, pur risultando efficacissimo nel demonizzare le donne, nell'indurre all'odio ed al disprezzo nei confronti delle stesse, era in completa dissonanza rispetto a tutti quanti gli altri... col pericoloso effetto di fare diminuire la superbia nelle donne che lo vedevano. Fu per questo che l'esperimento non venne ripetuto, e l'alter ego di "Thelma & Luise" fu "figlio unico di madre vedova"...

    IV) Mutamenti comportamentali indotti dalla propaganda nelle donne.
    Perché una donna occidentale sia appetibile al matrimonio (e quindi potenzialmente prolifica), non è sufficiente che sia capace di fedeltà. Certo è NECESSARIO che lo sia, ma, contrariamente a quanto accade fuori dal mondo governato dalla lobby ebraica, ciò NON E' SUFFICIENTE.
    Come già detto, l'indottrinamento all'odio ed al disprezzo nei confronti del genere maschile è talmente forte qui da noi che, da solo, è capace di rendere una donna talmente insopportabile da essere egualmente inappetibile al matrimonio (o ad un qualsiasi legame duraturo) di una incapace di fedeltà.
    I più importanti effetti pratici di tale opera di lavaggio del cervello verranno esposti nei sei paragrafi che seguono.

    (1) AGGRESSIVITÀ INNATURALE (a riguardo di ritardi, indisposizioni etc.)

    Normalmente capita che il rancore antimaschile, inoculato nel subcosciente delle donne, irrompa in aggressioni alla benché minima occasione. Per quasi tutte le vittime di questa forma di indottrinamento, un'occasione privilegiata per "azzannare" i propri uomini è costituita dai ritardi agli appuntamenti che normalmente si verificano. Se il fidanzato fa dieci minuti di ritardo, si vede trattato come una specie di criminale... aggressioni continue, drammi, tragedie... talvolta si litiga per l'intera serata. Ed a ben poco valgono le ripetute scuse di lui: <<l'HA FATTA GROSSA E LA DEVE PAGARE!>> crede di pensare la poveretta, mentre altri, in realtà, l'hanno indotta a simili "ragionamenti".
    Tuttavia capita che... non sia sempre e soltanto LUI a fare ritardo...
    Di norma, specie quando si è solo fidanzati, è l'uomo a recarsi dalla donna, quindi è molto più frequente che sia il ragazzo a fare ritardo, ma... ma... qualche volta accade anche il contrario... cosa succede in questo caso?
    Se lei fa ritardo, anche di una buona mezz'ora, lui al massimo fa una domanda e la cosa finisce li. Ma se, ANCHE SOLO IL GIORNO DOPO, è il ragazzo a fare un quarto d'ora di ritardo... ecco il rancore pressato nel subcosciente della poveretta esplodere con tutta la più scellerata distruttività...
    Può succedere in questi casi che, se il fidanzato è molto paziente e ci tiene a restare con la propria compagna, cerchi il dialogo su questa faccenda, la quale, alla lunga, diventa veramente insopportabile, e che provi a spiegarle ciò che apparirebbe a chiunque ovvio: <<perché te la prendi tanto per un ritardo di dieci minuti, quando poi, se tu fai ritardo di venti, io non dico niente?>>. Se chi ascolta una simile domanda non è completamente plagiata, di norma, tenterà di ragionare ed ammetterà il proprio sbaglio... SENZA TUTTAVIA COMPRENDERE IL VERO MOTIVO CHE L'HA SPINTA A SBAGLIARE.
    È praticamente impossibile che essa comprenda la profonda scaturigine del suo odio subconscio. La stragrande maggioranza delle ragazze si sottopongono alla fruizione di film come "Thelma e Luisa" senza minimamente sospettare degli sfaceli comportamentali che essi generano.
    In questo modo il male continuerà a lavorare nell'animo della ragazza, ed essa troverà altri "motivi" per dare addosso con aggressioni, sempre più inaccettabili, l'uomo che, pure, essa ama...
    Più di frequente invece capita che la ragazza, di li a poche settimane (...o giorni), torni a maltrattare il proprio fidanzato per la questione dei ritardi, esattamente come prima del ragionamento nel quale aveva ammesso i propri sbagli.
    Per rappresentare il più efficacemente possibile la faccenda in questione, non v'è nulla di meglio che citare un'antichissima favola ebraica:
    __________________

    C'era una volta uno scorpione che voleva attraversare un ruscello e, non sapendo nuotare, chiese ad una rana di trasportarlo. Ma la rana disse:
    <<chi mi assicura che tu non mi ucciderai non appena ti avrò fatto salire sulla mia schiena?>>

    Lo scorpione rispose:
    <<ragiona, se ti uccido, poi, morirò affogato... che senso avrebbe?!>>
    A quel punto la rana si convinse, e caricò sulla schiena lo scorpione.
    Di li a poco i due si trovarono a metà del guado, ed ecco le chele affilate dello scorpione penetrare mortalmente la gola della rana sventurata.
    Dinanzi alla certezza della morte, la rana si rivolse allo scorpione con queste parole:
    <<perché lo hai fatto?! Ora moriremo entrambi!>>
    e lo scorpione le rispose
    <<lo so, ma non ho potuto farci nulla È LA MIA NATURA!>>
    __________________

    Proprio così cari amici. È la natura stessa dell'animo femminile ad essere stata mutata dalla propaganda. Ed anche se si ha la piena consapevolezza che determinati comportamenti hanno il solo risultato di provocare la rovina di un amore, quell'aggressività è assai difficile da moderare. Per retrovertire il processo di snaturamento subito bisognerebbe fare almeno una di queste due cose: spegnere il televisore o guardarlo con molto senso critico. Normalmente tuttavia succede che, se si assiste in modo critico ad uno spettacolo televisivo, e si ha la piena consapevolezza di quello che stanno tentando di propinarci, prima o poi si finisce per odiare talmente tanto la TV da non accenderla se non per leggere il Televideo...
    Vi è chi, tra le femministe, ha voluto ad ogni costo vedere, nell'aumentata aggressività femminile, una sorta di "rafforzamento del sesso debole".
    Sono tutte sciocchezze. Non crediate che questo processo di snaturamento renda le donne più forti. È tutto il contrario, le rende deboli, anzi anemiche. Tanto fiacche che, nella maggior parte dei casi, non riescono nemmeno a portare a termine ...una unica gravidanza... condannando se stesse, ed il proprio uomo, ad una vita fatta di vendette e di meschinità o, come sempre più spesso accade, di solitudine.
    Molto interessante infine è notare ciò che accade se si ci trova nella circostanza di dover aspettare INSIEME per il ritardo di una terza persona se questa è un familiare di lei.
    Anche dinanzi a ritardi consistenti la donna in questione al massimo porrà una domanda, senza dare alcun peso alla faccenda...
    Ma come?! Soprattutto in virtù della confidenza esistente, lei potrebbe malamente dare addosso al ritardatario, eppure...
    Perché accade ciò? Ma per il semplice fatto che il lavaggio del cervello colpisce l'immagine del fidanzato o del marito, non certo quella, ad esempio, del fratello o del padre di lei, che, per loro natura, non possono prolificare con la donna in questione.
    Ben diversamente la poverina si comporterebbe se a fare ritardo fosse un amico od un familiare di lui. Ma su questo punto torneremo nei prossimi tre paragrafi, quando delineeremo le tecniche di atomizzazione con le quali essa, inconsciamente, tenta di racchiudere in una sorta di "campana di vetro" il proprio uomo, separandolo da qualsiasi altro affetto o frequentazione.
    ________________

    La guerra infame condotta contro la capacità di convivenza civile fra fidanzati e coniugi produce, quasi sempre, anche un altro effetto: quello di ridurre la capacità di tollerare i problemi fisici del proprio uomo. Le malcapitate arrivano ad aggredire il loro compagno anche per il fatto di vederlo stanco, o lievemente ammalato. Non tollerano che questi possa essere ridotto ai minimi termini da una dura giornata di lavoro, o perché raffreddato.
    Così, per lo sventurato, ad un malessere se ne aggiunge un altro peggiore, e monta l'odio nei confronti di chi non ti ritiene degno di starle accanto, in quanto stanco od indisposto. Anche perché... non s'è mai visto il contrario... non s'è mai visto che, se lei è indisposta, lui l'aggredisce. E, normalmente, si ci attende di essere trattati nello stesso modo in cui si tratta...
    Talora accade che l'aggressione assume una veste "razionale": il subconscio di lei cerca un motivo per aggredire, e lo trova rimproverando al proprio uomo di lavorare troppo e/o male, oppure di non mettere la sciarpa etc. etc...
    E' solo un pretesto: la vera molla psicologica che scatta è quella dell' "INDEGNITÀ" del debole a star accanto alla "AUTODIVINIZZATA" di turno. Chi, inconsciamente, crede di essere BBB (Buona Brava e Bella) ritiene di VALERE TROPPO per aver al suo fianco, anche solo per una sera, un uomo che non si trovi in splendide condizioni psico-fisiche.
    Anche per questo genere di comportamenti deviati vale il discorso fatto poc'anzi per la questione dei ritardi. Se lui cerca di farla ragionare potrà anche sortire l'effetto voluto, ma questo solo MOMENTANEAMENTE ...Di li a pochi giorni se gli torna il raffreddore o il capo lo obbliga ad un paio d'ore di straordinario, verrà nuovamente "azzannato"...

    (2) ODIO NEI CONFRONTI DEGLI AMICI DI LUI
    La "rivalità", la gelosia, in condizioni naturali, dovrebbero essere rivolte contro le persone che possono insidiare la fedeltà di chi si ama. Infatti, nessun uomo sarebbe mai geloso delle amiche della propria donna. Ma è vero il contrario? Assolutamente NO!
    La prima cosa che una ragazza occidentale cerca di fare al proprio fidanzato è separarlo dagli amici. Questo normalmente accade dopo il primo mese di relazione. I metodi, i pretesti, le scuse utilizzate sono le più varie, talvolta veramente raffinate in perfidia, ma, più frequentemente, hanno la caratteristica di essere molto superficiali.
    Siccome, come detto, i pretesti che lei utilizza per separare il proprio uomo dai di lui amici sono quasi sempre banali e puerili, conviene parlare di quelli, dato che gli altri prendono spunto da situazioni specifiche, o da particolare inclinazioni caratteriali.
    Quasi sempre funziona in questo modo: l'amico "X" ha il difetto "1"; l'amico "Y" ha il difetto "2"; l'amico "Z" quello "3" etc. Naturalmente ogni difetto è motivo sufficiente per affievolire di molto l'amicizia, fino a farla morire del tutto.
    Per gli amici più intimi, s'inventano pretesti che non offendano troppo l'intelligenza del proprio uomo, mentre, per chi è solo un conoscente, può bastare una sentenza di questo tipo: <<mi sta antipatico! Non mi va di avere a che fare con lui>>.
    L'obbiettivo è uno solo: atomizzare, emarginare, mettere in una campana di vetro il poveraccio di turno.
    Perché questo accade? Per rispondere ad una simile domanda dobbiamo preliminarmente chiederci ...PER CHI QUESTO ACCADE?! Chi ha interesse ad atomizzare l'individuo? Chi si giova delle più moderne tecniche di convincimento occulto per far si che la maggioranza sia quanto più divisa possibile, affinché la minoranza organizzata riesca a comandare a piacimento il suo branco di "pecore matte", come ci chiamava Dante Alighieri?! (vedi nota 2)
    La lobby ebraica ed i suoi accoliti hanno tutto l'interesse a far si che i rapporti interpersonali si riducano al minimo: se avrai la TV e le canzonette come uniche consigliere, di sicuro farai SOLO ED ESCLUSIVAMENTE quel che vogliono loro. Penserai come vogliono loro, senza che nessuno possa "destabilizzarti".
    Ma ora riproponiamo la domanda primitiva: <<perché accade questo?>>. Solo questa volta riproponiamola nella sua giusta accezione: ovvero, in quale modo si riesce ad insinuare nella mente della donna il convincimento che sia suo supremo interesse separare il proprio uomo dagli amici?
    Ancora una volta, i nostri nemici fanno leva sull'amor proprio delle loro vittime. Esso viene dilatato, ingigantito fino all'estremo limite. Le malcapitate raggiungono un tale livello di superbia, che non solo non ritengono "degno" di stare loro accanto un uomo stanco od indisposto; ma suppongono che egli debba vivere in funzione ESCLUSIVA delle loro "grazie"...
    Questo genere di lavaggio del cervello viene operato prevalentemente con la propaganda musicale. Come già detto, la stragrande maggioranza delle canzoni melodiche non fanno altro che intessere le lodi della "musa ispiratrice" di turno. Elogi strampalati e sperticati; piaggerie inaudite, leccate di piedi che riescono a lavare anche il ginocchio! Etc.
    Tutto questo incenso, tutta questa pompa, tutta questa gloria ...inducono la poveretta a credere di meritare ...A SUO ESCLUSIVO USO E CONSUMO... l'uomo al quale "ella si degnò" di dire si.
    Per cui è il caso di parlare di una sorta di "diritto al possesso" sul proprio uomo, dello stesso tipo del diritto al possesso di un mobile od un frigorifero...
    Prestereste mai il vostro frigorifero?! Non credo, od ameno non volentieri. Ecco, nella stessa esatta misura, lei non ha intenzione di "prestare" il proprio "lui" ai suoi amici. E ci tengo a precisare che mi riferisco ad amici di sesso maschile. Questo anche se si tratta di andare a trovare uno di essi a casa sua, o di riceverlo per un'ora...
    I ricatti morali ai quali le sciagurate ricorrono pur di far troncare i rapporti di amicizia del proprio uomo sono sempre più intelligenti quanto più questi fa resistenza. Non sono rari i casi di coppie che hanno visto fallire la loro relazione per il fatto che lui non ne voleva sapere di rompere ogni legame coi suoi amici.
    Inutile dire che, salvo fondati motivi, non s'è mai visto un uomo che volesse rompere i legami fra la sua ragazza e le di lei amiche. E, normalmente, come già detto, chiunque apprezza il principio di reciprocità nei trattamenti.

    (3) I FAMILIARI
    Il desiderio di emarginare completamente dalla vita sociale il proprio uomo spinge le donne a separarlo anche dagli affetti familiari. Nella campana di vetro non c'è posto neanche per i genitori di lui...
    Naturalmente, le scuse utilizzate qui sono molto più intelligenti, ma non sempre riescono a sortire l'effetto voluto. Risultato?! Separazioni e divorzi a profusione...
    Tutto grasso che cola per i nostri oppressori... i quali hanno ritenuto di AGITARE BEN BENE IL COLTELLO NELLA PIAGA...
    Ditemi voi in quale film o telefilm la suocera, se è presente, non viene demonizzata all'ennesima potenza... Sono state inoltre utilizzate anche decine di "trasmissioni verità", nelle quali nuora e suocera litigano fino a prendersi per i capelli. Si tratta di programmi come "Forum", "Tempi moderni" etc. dove le storie sono sempre inventate, ed i personaggi lautamente pagati per andare a litigare in TV. Le storielle e le liti in questione sono, ovviamente, SEMPRE funzionali alle esigenze di sterilizzazione delle masse subalterne alla lobby ebraica: corruzzione sessuale, odio sessista ed anche... demonizzazione della suocera...
    Siamo giunti ad un tale livello di paranoia per il quale succede che la fidanzata, anche se non conosce ancora la madre di lui, già la teme, o, addirittura, la odia...
    E' ovvio e naturale che ogni madre sia gelosa del proprio figlio, e che quindi sia portata alla diffidenza nei confronti di una potenziale nuora... ma è ASSURDO IL CONTRARIO... è assurdo che si possa essere diffidenti della madre di lui, e che si ci attenda dalla stessa solo il peggio.
    Diffidenza per diffidenza, si può giungere facilmente all'odio, con tutto quello che ne consegue. E' bene inoltre notare che, SEMPRE, quello che lei sopporterebbe, senza alcun problema, da un estraneo, non riesce MAI a sopportarlo dalla propria suocera.
    Se, tuttavia, le cose vanno per il verso giusto e le due donne riescono a superare le reciproche diffidenze, comunque, i familiari di lui, madre inclusa, saranno sempre nell'elenco delle persone con le quali conviene ..."allentare" le frequentazioni...
    Certo! Il "frigorifero" non lo si presta a nessuno, neanche al padre ed alla madre dello "stesso"... Per non parlare poi di fratelli, cugini e zii...

    (4) I PASSATEMPI
    Conosco personalmente un uomo che aveva un unico passatempo: la moto. La "curava" come una figlia... mai un ingranaggio fuori posto... mai un po' di polvere sopra...
    Dopo essersi ufficialmente fidanzato, ruppe il fidanzamento perché non sopportava le continue aggressioni di lei dovute alla gelosia che essa nutriva nei confronti della ...di lui moto...
    La sciagurata arrivò ad urlargli <<o LA MOTO O ME!>>...
    Ora può capitare che un interesse hobbistico sia spinto fino al punto di diventare una mania, ma, di norma, non è così. Di solito accade che un uomo non venga meno ai propri doveri di buon marito per il fatto di collezionare francobolli, o di realizzare modellini di navi...
    Una donna dovrebbe anzi essere contenta del fatto che il proprio "lui", durante il tempo libero, eserciti l' intelletto e la perizia in attività non passive, non uggiose.
    ...Eppure no...
    Ancora una volta, la "campana di vetro" nella quale essa pretende di dover rinchiudere il suo uomo ESCLUDE non solo gli amici e, possibilmente, i familiari; ma anche gli hobby, anche i passatempi più innocui.
    La "divina" PRETENDE L'ESCLUSIVA ASSOLUTA! Il suo "lui" deve vivere SOLO in sua funzione...
    Analizzando la questione da un'ottica diversa, dovremmo in ogni caso notare che non sempre tutti i mali vengono per nuocere. Potrebbe infatti capitare che il di lui hobby fosse troppo dispendioso in termini propriamente economici e/o di tempo. Esistono passatempi dai quali la lobby ebraica non ha nessun interesse a separarci, ma si sa... per tutti, anche per i nostri oppressori, non tutte le ciambelle riescono col buco. In ogni caso, i danni che questa faccenda provoca a noi poveri sottomessi sono ben maggiori dei benefici.
    Infatti, nei pochi casi in cui un passatempo assurge a vera e propria mania, lei dovrebbe utilizzare garbo e miti consigli per fare desistere lui, e non ricatti morali ed aggressioni. Anche il banale ricatto morale del "muso lungo", o del non parlare, possono, dopo poche settimane, fiaccare la di lui sopportazione.
    Senza contare poi che una simile azione dovrebbe partire da un presupposto diverso dal desiderio di possedere il proprio uomo... nello stesso modo in cui si possiede un comodino... senza "prestarlo" a nulla ed a nessuno...

    (5) IL NON FIDARSI
    La diffidenza fra due persone che si sono da poco unite in un legame sentimentale, è salutare oltre che naturale. Entrambi "si studiano"; entrambi cercano di capire con chi hanno in realtà a che fare. Un tempo il fidanzamento era soltanto questo: uno studiarsi reciproco per capire se fosse stato possibile vivere una vita insieme... non si ci baciava nemmanco...
    Ma come sono lontani quei giorni... mio padre ottantasettenne talora me ne parla, ed io lo invidio... Nei nostri tempi sciagurati, prima si va a letto insieme e poi, FORSE, si ci conosce...
    Tuttavia, anche in tempi di massima corruzione sessuale, capita che un uomo ed una donna decidano di vivere insieme. Ma come si può vivere insieme se non si ci fida l'uno dell'altra? Di norma, nel giro di pochi mesi, la diffidenza fra i due dovrebbe venire meno, oppure il legame si dovrebbe sciogliere: se c'è qualcosa che davvero non va, di norma, lo si dovrebbe capire in tempi limitati... eppure... ancora una volta qualcuno ha interesse a mutare il naturale corso degli eventi, studiando con ogni mezzo di apparecchiare nuovi "motivi" per esser diffidenti o, meglio, MALFIDATI...
    In moltissimi film capita di sentir ripetere con grande enfasi frasi del tipo: <<io non mi fido di nessuno!>>, ma non è con queste affermazioni che è stato possibile trasformare tante donne, altrimenti normali, in malfidate "007".
    Le armi di cui si sono avvalsi i nostri nemici sono prevalentemente legate alla questione dell'infedeltà presentata come possibile in ogni salsa, in ogni posa... anche in circostanze assurde...
    Ad esempio, può capitare che in un film (od in una pubblicità) venga mostrata una scena nella quale una perfetta sconosciuta bacia, senza nessun pretesto, uno dei personaggi. Oppure può succedere che lui esce con la cravatta bene annodata e torna con il nodo malfatto e ...da questo dettaglio... si evince il ... tradimento. Ancora, lui dice di stare in riunione di lavoro ed invece... tradisce. Altri esempi classici sono quelli in cui lui, che sta a letto con una donna, risponde alla telefonata della ...cornuta...e lei ...poverina... non si avvede di nulla...
    Così può capitare che, quando lui la vai a prendere, se lei lo vede pettinarsi prima di scendere dall'auto, gli chieda stizzita: <<che FAI ?! TI PETTINI?!>>; intendendo dire <<chi è quella che ti ha spettinato?!!>>. Od ancora, se ti sente un profumo (maschile) forte addosso: <<perché usi questo profumo?! DEVI PER CASO COPRIRNE UN ALTRO?!>>.
    Ora analizziamo queste domande fatte nel classico modo aggressivo ed accusatorio, tipico di chi, indotta a non fidarsi dalla propaganda, "si sente le corna in fronte".
    Se uno si pettina prima di scendere dall'auto, normalmente lo fa perché il vento gli ha scombinato i capelli... in estate può accadere di frequente... Ma no, il condizionamento del quale stiamo parlando porta subito a pensare al peggio: <<ha fatto l'amore con un'altra, che, ovviamente, gli ha scombinato i capelli>>.
    Se uno si mette un profumo per la prima volta è normalissimo che lo si avverta maggiormente... eppure... il primo pensiero della sciagurata è <<ha fatto l'amore con una che aveva addosso un forte profumo femminile, ed ora, per nasconderlo, lo ha coperto con uno (maschile) più intenso>>.
    Se capita poi che l'influenza di questo genere di plagio aumenta, ecco la malfidata cominciare operazioni di ..."CONTROLLO"... ai danni del suo uomo. Gli fruga dentro al portafoglio alla ricerca di chissà quali bigliettini o numeri di telefono; se ne trova uno chiede subito informazioni, e lo fa usando il tono del tipo <<che fai?! Ti pettini?!>>.
    Veri e propri drammi, col rischio reale di rottura del legame fra i due, si possono verificare se, come si suol dire, "il diavolo ci mette le corna", ovvero quando si crea una situazione dove anche una persona normale chiederebbe spiegazioni. Ad esempio, se la madre o la sorella di lui dimentica una sciarpa, un cappello, o qualcosa del genere, nella di lui macchina e lei "scopre" l'oggetto in questione... succede il finimondo! In simili circostanze è davvero facile che lui decida di "gettare la spugna" e di arrendersi all'impossibilità di una vita in comune. Anche perché è NORMALE il verificarsi di simili fatti.
    Generalizzando l'esempio sopra esposto, potremmo rilevare che la distruzione della fiducia, imposta col convincimento occulto, implica l'impossibilità per lei di credere possibile, in positivo, ciò che si presenta come possibile in negativo. Pertanto, se è possibile che il cappello trovato nella di lui macchina non sia della madre o della sorella, bensì dell'amante, questo per lei significa che È CERTO CHE APPARTIENE ALLA SUA AMANTE, SALVO PROVA CONTRARIA... INSOMMA, L'ONERE DELLA PROVA GRAVA SOLO SUL SUO "LUI" ...È LUI CHE DEVE DIMOSTRARE DI NON ESSERE COLPEVOLE... di non essere un traditore. Ma, come ben sappiamo, simili "ragionamenti" rasentano la follia... chi può essere mai "pronto" a fornire simili prove?!
    Altro caso che frequentemente capita: si viaggia in treno od in autobus accanto ad una ragazza dalla fluente capigliatura e/o profumatissima... e lei rinviene il "corpo del reato" sotto forma di un lungo capello sulla di lui spalla e/o gli chiede di quale donna sia <<l'odore che ti è stato impresso addosso>>...
    ... Gli esempi come quello ora esposto sono infiniti come la scelleratezza incolpevole delle donne che li creano.
    Ovviamente, quando si ci sente accusati senza colpa alcuna, si esplode in reazioni che possono essere anche molto dure... e può capitare che si alzi il tono della voce, adirandosi non poco...
    Bene.. QUESTO, AGLI OCCHI DI LEI, È UN ULTERIORE.. "INDIZIO" DI COLPA!!!
    Capita così che il poveraccio trasecoli nel sentirsi dire: <<se TE LA PRENDI TANTO, VUOL DIRE CHE DAVVERO MI NASCONDI QUALCOSA!>>.
    E si, anche di questo sono state "convinte" le poverette... se lui si altera, se alza la voce, se proclama con durezza la propria innocenza... vuol dire che è ...davvero colpevole...
    Come sono "bravi" i nostri nemici... hanno pensato proprio a tutto. Fate caso al fatto che nei film, quando lui si adira... cerca solo di mascherare la propria colpevolezza. Succede, davvero SEMPRE così... Da cui l'ovvia trasposizione: se succede sempre nei film, vuol dire che accade così anche nella realtà. Le sciagurate non hanno dubbi al riguardo.
    ________________________

    Fin qui abbiamo parlato del non fidarsi sotto il profilo della fedeltà. Abbiamo visto che, se lei è stata condizionata da questo genere di plagio, il legame può facilmente sfaldarsi. Tuttavia, non esiste solo questo tipo di sfiducia indotta dalla propaganda.
    Esiste infatti una sfiducia meno dannosa che, da sola, non può condurre alla rovina di un legame; mi riferisco alla sfiducia svincolata dalla questione dell'infedeltà
    Intendo accennare anche a questo concetto per motivo di completezza dell'analisi, e per denunciare atteggiamenti che non hanno nulla di razionale.
    Ad esempio, può accadere che ai consigli inerenti l'arredo del marito architetto, lei preferisca quelli del fratello geometra, o, addirittura, quelli di un'amica ragioniera...
    La cosa può risultare, davvero, molto offensiva. E, poi, nessuno riesce a capire la reale, profonda, scaturigine di comportamenti simili. Cerchiamo di analizzarli meglio nel dettaglio.
    Se lei non si fida affatto di quello che lui dice o fa, se preferisce il parere di un parente o di un amico al suo, il motivo va fatto risalire alla vecchia faccenda del "porcopecoro", vi ricordate? Ne abbiamo parlato qualche paragrafo più su. Anche se lui non viene inquadrato nel di lei subconscio come un traditore, viene certamente focalizzato come ...insicuro... incapace... etc.
    Normalmente, tuttavia, accade che, se lei è malfidata sotto il profilo della fedeltà, lo sarà anche per queste altre faccende...
    Le uniche eccezioni a questa regola si riscontrano nelle coppie molto attempate; ovvero nelle coppie di coniugi anziani, in cui lui non è più in grado di tradire, per raggiunta andropausa.

    (6) IL DOVER COMANDARE
    Ogni giorno, in tutte le televisioni, su tutti i giornali, su tutte le riviste si cerca di fare credere alle donne di essere superiori agli uomini. Questo lo avevamo già detto, ma qual'è l'ovvio corollario di un simile lavaggio del cervello?
    ...Ma è ovvio: LE DONNE DEVONO COMANDARE E GLI UOMINI OBBEDIRE!
    Il dispotismo che le più plagiate assumono le SFIGURA. Non sono più nemmeno donne. Sono delle "guappe" di cartone, tronfie e pettorute.
    Per avere una rappresentazione "visiva" di questo genere di "donne", basta guardare le vetrine delle ginserie. I manichini che arredano le vetrine di abiti sportivi sono stati cambiati proprio al fine di usare anch'essi nell'opera di plagio. Ora ci sono delle manichine altere e severe, quando non furibonde. Guardatele quelle manichine, guardatele bene: è quella la "donna del futuro" che ci viene servita dai nostri dominatori. Vi ricordate i manichini di una volta? Vi ricordate come erano impersonali e serafici? Bene, ora, nei negozi che vendono abiti non classici, si possono vedere solo due tipi di manichini: quello con lei tronfia e pettoruta come un "guappo", oppure infuriata come una belva, e quello dov'è rappresentato "lui" nelle forme di un povero deficiente, un cretino assoluto...
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    Quando andavo al catechismo, mi veniva insegnato che esistevano sette peccati molto gravi, che prendevan il nome di "peccati capitali", e ricordo anche quale, fra quelli, era considerato il peggiore di tutti: LA SUPERBIA.
    Per inculcare la superbia nelle menti delle donne sono stati usati mille strumenti e mille altri ancora se ne inventeranno. Passiamo ora ad analizzarne alcuni, fermo restando l'impossibilità pratica di parlare di tutti gli stratagemmi posti in essere dalla lobby per questo scopo.
    Una cosa che mi ha particolarmente addolorato è stato recarmi in Chiesa a sentire la S. Messa ed ascoltare l'officiante mentre, anche lui, lavorava per insuperbire le donne.
    Proprio così! Anche lui, come tutti i politici italiani, ha cominciato a pronunciare l'espressione "donne e uomini". Normalmente, in italiano, si è sempre detto: "uomini e donne"... perché dunque questa "mutazione linguistica", se non per piaggeria, per leccare i piedi di coloro le quali debbono essere insuperbite?!
    Il sacerdote parlava usando l'espressione "sorelle e fratelli", anche al posto di un passo liturgico nel quale prima si utilizzava la parola "fratelli", intendendo parlare sia dei maschi che delle femmine... Insomma, invece di <<pregate fratelli perché il mio e vostro sacrificio sia gradito a Dio Padre Onnipotente(...)>>, ora viene detto: <<pregate sorelle e fratelli perché il mio e vostro sacrificio (...)>>.
    Anche la Gerarchia ecclesiale dunque cede a compromessi con i nostri dominatori.
    Il compromesso in questione non è isolato: molti ve ne sono stati in precedenza e chissà cosa ci aspetta nel domani. Comunque, non intendo dilungarmi ulteriormente su questa per me dolorosissima faccenda, dato che si finirebbe troppo fuoritema.
    ________________

    Una bugia che spesso viene ripetuta in TV e sui giornali è che <<le donne sanno guidare l'auto meglio degli uomini>>...
    Al riguardo, una volta vidi un servizio nel quale si affermava una mezza verità, che, come dice il testo sacro ebraico chiamato "Talmud", corrisponde sempre ad una bugia tutta intera... ma andiamo con ordine.
    Nel sevizio giornalistico, veniva affermato che molte compagnie assicurative praticano sconti alle donne, perché queste causano meno sinistri automobilistici. La qual cosa è vera. Proprio così: le donne fanno, in media, la metà degli incidenti degli uomini.
    Poi si tiravano le somme affermando che, se è vero, come è vero, che le donne in media provocano la metà degli incidenti automobilistici che, sempre in media, provocano gli uomini.... allora vuol dire che le donne guidano MOOOLTO meglio degli uomini. In particolare, s'incensava la pretesa loro maggiore prudenza.
    Certo i "numeri" darebbero ragione a quei giornalisti, ma...
    ...Ma quei poveri parolai sono bravi in italiano... non in matematica. I poveretti non sanno o, più probabilmente, fingono di non sapere che, in media, le donne percorrono meno di un quarto dei chilometri percorsi dagli uomini... per cui, a parità di distanze percorse, le femmine provocano più del doppio dei sinistri automobilistici provocati dai maschi. Ecco, come anticipato, un bell'esempio di sapienza talmudica applicata alla realtà... viene detta una mezza verità, ed, insieme, una bugia tutta intera!
    Inoltre questa bugia non regge nemmeno alle critiche più superficiali: come è possibile che le donne guidino meglio degli uomini se la resistenza fisica alla fatica delle prime è nettamente inferiore?! Mi spiego meglio: se si ci trova a dover guidare l'auto per molte ore, chi si stanca prima? Un uomo o una donna?! Ed ancora, chi fra i due sessi ha i riflessi più pronti?!
    ________________

    Una volta mi domandai l'espressione "nani e ballerine" da dove venisse. In genere ogni aforisma deriva da un qualcosa di concreto; ad esempio, l'espressione "calma e gesso" deriva dal mondo del bigliardo: quando il giocatore di bigliardo si trova a dover tirare una palla difficile, conviene che non abbia fretta di tirare e, mentre riflette, usi il gesso blu per uniformare la punta della stecca. Ma allora ...da dove viene l'espressione "nani e ballerine", con la quale vengono spesso additati i politici nostrani? La risposta è: dal mondo degli spettacoli di varietà.
    Negli spettacoli di varietà capita spessissimo di vedere conduttori vistosamente meno alti delle loro colleghe, o delle ballerine. Addirittura capita che si "importino" una miriade di presentatrici spilungone dai paesi nordici, per via della maggiore statura di quelle stirpi.
    Un esempio classico di quanto stiamo esaminando è dato dalle "veline" della trasmissione Mediaset "Stiscia la notizia". Esse, talvolta, lavorano con un "velino"; ma questo "uomo oggetto" è vistosamente meno alto delle sue colleghe. Che strano... non trovate? Ci sono decine di culturisti altissimi... perché è stato scelto quel "mini-macho"?!
    Ed è così che le donne, per natura ben più basse degli uomini, sono rappresentate come delle "giganti" rispetto ai minimaschietti che vengono loro messi accanto... Ancora una volta, dunque, le poverette vengono indotte alla solita sovrastima di se stesse.
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    Fino a trenta anni fa, i soli paesi che avevano un servizio militare femminile erano quelli in perenne stato di guerra: Vietnam del Nord, Israele ed USA.
    Ma oggi, le "conquiste" della donna nell'ambito lavorativo hanno creato le figure professionali della carabinierA, della polizziottA, dell'avierA, della bersaglierA, etc.
    Viene sempre ribadito come queste siano, appunto, delle ..."conquiste"... della donna, oltre che della nostra civiltà...
    Nessuno osa riflettere sul fatto che, per ovvie, gravissime, carenze fisiche, queste professionalità, in tempo di pace, dovrebbero essere precluse alle donne. Ed anche in caso di guerra, bisognerebbe mettere meno donne possibile dietro il grilletto, esattamente come accade in Israele, dato che è lapalissiano, evidentissimo che, in combattimento, valgono di meno.
    Ma l'imposizione del silenzio su queste scelte scellerate, l'eliminazione a fortiori di qualsiasi critica, non bastavano...
    Tutta la propaganda si è industriata a mostrarci la "donna poliziotto" o la soldatessa, molto più virile di qualsiasi uomo...
    Nei film non si vede quasi mai un uomo sparare ad una donna uccidendola; mentre il contrario lo si riscontra spessissimo. Non solo, quasi sempre capita che, se un uomo ed una donna hanno una colluttazione, ancora una volta, ad avere la peggio è quasi sempre lui...
    Si vedono donne minute che mettono al tappeto, con un solo colpo, anche uomini grandi e grossi... e scene del genere sono oramai considerate ..."NORMALI". Nessuno pare rendersi conto di quanto sia forviante una simile rappresentazione della realtà.
    La propaganda ha lavorato talmente tanto bene che, oramai, il sogno di moltissime ragazze è la carriera militare... ovvero quanto di più degradante possa esistere per una donna.
    Molto meglio sarebbe fare la "muratora"... infatti simili lavori prevedono continui spostamenti, notti in bianco, contatti con gente della peggiore specie, turni massacranti, concepiti per chi dispone di una resistenza fisica ben diversa da quella di una donna, etc.
    Alla domanda: <<non sarebbe MOOLTO meglio fare la commessa o l'insegnante?!>>, si ci sente rispondere: <<noo! Meglio fare la poliziotta!>> E se si ribatte:<<e se dovessi batterti contro criminali armati?>>, la cosa più normale è sentirsi rispondere che: <<oggi le donne sono più forti degli uomini!>>...
    Questa convinzione, più subconscia che razionale, viene alimentata ogni giorno dai nostri nemici. Insomma, molte donne, pur sapendo di essere meno forti fisicamente degli uomini, si comportano e ragionano come se le cose non stessero così.
    ________________

    Gli esempi trattati, sono solo un piccolissimo campione degli stratagemmi posti in essere dal regime per indurre le donne ad una SOVRASTIMA di se stesse, che porta ineluttabilmente alla superbia. Quest'ultima, come abbiamo già rilevato, determina un fare dispotico ai danni del proprio uomo, che, in breve, diventa assolutamente insopportabile.
    Quando l'indottrinamento alla superbia raggiunge i suoi massimi vertici, la donna finisce col diventare una "bastian contraria". Ovvero contrasta dialetticamente qualsiasi maschio (in età fertile) si trovi a parlare con lei, e questo accade anche se lui, nell'argomento in trattazione, si trova perfettamente d'accordo.
    Insomma, raggiunta questa soglia, che potremmo definire "terminale", qualsiasi maschio di età compresa fra i 14 e i 60 anni, che non sia un parente, non ha la possibilità nemmeno di dialogare del più e del meno con la poveretta. Questa, senza nessun motivo, passerebbe ad azzannarlo dopo i primi trenta secondi di conversazione. Oltre la soglia in questione vi sono le crisi di nervi, gli esaurimenti e la vera e propria pazzia.
    Fortunatamente sono poche le donne che subiscono il plagio fino a questo punto.
     
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    Ragazzi siamo qui per discutere e quindi per far evolvere le nostre idee e il nostro modo di pensare, sprecare questa oppurtunità mi sembra un pò un peccato.

    Guit è una persona indubbiamente intelligente e gli vorrei chiedere:
    posto che la questione demografica è (secondo me) sicuramente la più importante della nostra epoca, posto che il femminismo è in assoluto la miglior soluzione, posto che chi occupa le alte posizioni del potere non sia del tutto stupido e se ne sia accorto, posto che è un mezzo efficacissimo e quasi del tutto "invisibile"...

    Date per buone tutte queste cose, perchè mai chi ci governa -chi ha le responsabilità del pianeta- non dovrebbe utilizzare un tale splendido mezzo per risolvere il maggiore e più grave problema della attuale epoca ?
     
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  6. Guit
     
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    CITAZIONE (Reduan @ 24/10/2007, 20:54)
    Ragazzi siamo qui per discutere e quindi per far evolvere le nostre idee e il nostro modo di pensare, sprecare questa oppurtunità mi sembra un pò un peccato.

    Guit è una persona indubbiamente intelligente e gli vorrei chiedere:
    posto che la questione demografica è (secondo me) sicuramente la più importante della nostra epoca, posto che il femminismo è in assoluto la miglior soluzione, posto che chi occupa le alte posizioni del potere non sia del tutto stupido e se ne sia accorto, posto che è un mezzo efficacissimo e quasi del tutto "invisibile"...

    Date per buone tutte queste cose, perchè mai chi ci governa -chi ha le responsabilità del pianeta- non dovrebbe utilizzare un tale splendido mezzo per risolvere il maggiore e più grave problema della attuale epoca ?

    Perché è una logica non necessaria. Perché sulla base della stessa logica si potrebbe dare una spiegazione al genocidio nazista. Perché il rapporto di causalità dev'essere messo in secondo piano, per avere una efficacia politica, rispetto a quello di sincronicità. I fatti sono sincroni quindi correlati.

    La logica del fato è negata dalla tecnologia. La reductio ad unum di cui parla Animus non è un elemento centrale, da un punto di vista umanistico, perché assume la realizzazione di una soluzione fatale, realizzata per divenire tecnologico, quindi, per quel mezzo che ha nel suo mirino, l'annullamento del fato.
    Si tratterebbe di una vera e propria eterogenesi dei fini.

    Il problema è un altro. Nell'ipotetico mondo a due che ci aspetta, se Animus mi concede un minimo di elasticità dall'unum, potrebbero vivere due uomini, un uomo e una donna, due donne.

    La decisione del fine riguarda quindi tutti ed è di ordine puramente etico-filosofico. Culturale.

    Affermare una giustezza culturale, umanistica, della tesi dell'annullamento maschile è improponibile.
    Quindi il nostro fine è riproporre una etica, partecipare alla definizione del fine, rivendicare questo ruolo, perché se non svolgiamo questa mansione, si scatena una devianza che oggi si chiama femminismo e ginocentrismo.

    Per come la intendo io quindi, questione maschile è rivendicazione di un ruolo, nella decisione del fine. Non è lotta contro una estinzione fatale. Essenziale.

     
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    Non ho capito cosa intendi quando parli di sincronicità.

    E' verissimo che la lotta ai sintomi a volte è efficace quanto la lotta alle cause, e nel nostro caso cmq è probabilmente così.
    Ma è anche vero che una nave arriva prima da qualche parte se ha un punto fermo da seguire, se ha una bussola che funziona, se ha una stella polare.

    Altrimenti è più facile che giri in tondo come fece la Bismarck, che spari colpi a casaccio, ed infine affondi.
    Infatti è quello che accade a buona parte di quelli che approdano qui: arrivano, si sfogano, quando si sono sfogati abbastanza gli sembra che non esista più alcuna QM, e quindi se ne vanno.
    Se prendiamo invece a riferimento dati e vita di coppia, soddisfazione nel vivere insieme e valori, (un pò come fa la Chiesa, per intenderci) allora vediamo che la QM acquista decisamente concretezza, a prescindere dalla personale (transitoria) incazzatura di ognuno.


    Io cmq non ho capito buona parte del tuo intervento (non vorrei per questo che te ne andassi) vorrei però aggiungere che non volevo affatto giustificare culturalmente o umanisticamente etc, l'annullamento del maschile, io sto dicendo che molto probabilmente il tutto ha una spiegazione, il che non è ovviamente la stessa cosa.
     
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  8. animus
     
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    Guit, guarda che usi termini un po' complicati per la maggior parte degli utenti del forum, quì non siamo su riflessioni.it ...... se il tuo intento e' quello di non farti capire, ci riesci benissimo...


    CITAZIONE (Guit @ 24/10/2007, 22:46)
    Perché è una logica non necessaria. Perché sulla base della stessa logica si potrebbe dare una spiegazione al genocidio nazista.

    Esatto, pero' tu commetti ancora lo stesso errore che ti ha fatto inalberare con wookiee, quello di confondere spiegazione con approvazione, logica con etica.
    Non so perche' (in realta' lo immagino), ma per te sembrano coincidere.

    CITAZIONE (Guit @ 24/10/2007, 22:46)
    Perché il rapporto di causalità dev'essere messo in secondo piano, per avere una efficacia politica, rispetto a quello di sincronicità.

    Quì non concordo.
    Noi stiamo portando avanti i gender studies al maschile, indagine che non e' mai stata fatta ed e' quindi ovvio che tante relazioni non risultino, e non perche' non vi e' causalita', ma semplicemente perche' e' un terreno ancora inesplorato, va prima dipanata la matassa per quanto ci e' possibile.

    Io sono il primo ad essere infastidito dalla causalita', ne farei davvero a meno, giusto S.A.? (S.A. e' testimone del fatto che mi sono "lamentato" parecchie volte con lui su questa visione del mondo in cui il principio di causa-effetto regna supremo.. :D )


    CITAZIONE
    La logica del fato è negata dalla tecnologia.
    La reductio ad unum di cui parla Animus non è un elemento centrale, da un punto di vista umanistico, perché assume la realizzazione di una soluzione fatale, realizzata per divenire tecnologico, quindi, per quel mezzo che ha nel suo mirino, l'annullamento del fato.

    Ok, ed e' qui che va imposto un imperativo morale, perche' se la logica spiega, e' l'etica che legittima.
    Se la logica ci dice che la strada percorsa e' quella che ci sta conducendo al genocidio, non e' questa che va negata, ma e' chi si schiera a favore, se ne e' capace, che va combattuto.

    Zarathustra vide molti paesi e molti popoli: scoprì così il bene e il male di molti popoli. Né Zarathustra trovò una forza più grande sulla terra del bene e del male
    L'efficacia politica sta nell'etica, non nella logica.



    CITAZIONE
    Nell'ipotetico mondo a due che ci aspetta, se Animus mi concede un minimo di elasticità dall'unum, potrebbero vivere due uomini, un uomo e una donna, due donne.

    La decisione del fine riguarda quindi tutti ed è di ordine puramente etico-filosofico. Culturale.

    Si ma questo e' appunto un mondo immaginario, una tendenza al limite.
    Come diceva un mio professore di matematica: all'infinito non c'e' andato mai nessuno.


    CITAZIONE
    Affermare una giustezza culturale, umanistica, della tesi dell'annullamento maschile è improponibile.
    Quindi il nostro fine è riproporre una etica, partecipare alla definizione del fine, rivendicare questo ruolo, perché se non svolgiamo questa mansione, si scatena una devianza che oggi si chiama femminismo e ginocentrismo.

    Anche femminile se e' per questo.
    Per il discorso dell'etica ho gia' dato.
     
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  9. Guit
     
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    Ritengo che la spiegazione di causalità indebolisca la nostra denuncia e soprattutto che possa ammantare la situazione sociale di inevitabile fatalità, impossibile da cambiare quanto è impossibile cambiare il mondo.

    Risè sostiene che la scomparsa del padre abbia origine nelle multinazionali ma non credo che il padre non possa tornare perché troppo occupato a lavorare, così come le donne non credono che lavoro e maternità siano inconciliabili. La causalità sembra avere un effetto appagante, tranquilizzante: se è per questo motivo allora dev'essere così.

    Se accettassimo che il controllo demografico è un fatto positivo, nel suo indiretto fornire maggiori risorse ai vivi, e che il miglioramento sociale della donna è un passaggio inevitabile per arrivare a ciò, daremmo alle politiche di discriminazione una giustificazione e una ragione di esistere. Pur scalciando poi contro tali discriminazioni.
    Ma non è necessario che per il controllo demografico sia solo la donna a migliorare la condizione sociale, soprattutto, non è necessario che nel momento in cui si approntano tali politiche non ne venga fornita spiegazione là dove la dovremmo trovare, nell'informazione.

    E qui si arriva al punto. La discriminazione femminista non è giustificabile se non per devianza, strumentalizzazione del fine e ritorsione. E' un incidente dove si dà la colpa alla strada invece che al comportamento di chi guidava.
    La devianza si attua propagandisticamente e per via simbolica, senza bisogno di ricorrere alle spiegazioni di causalità che poi noi andiamo a cercare, soluzioni che risultano quindi sterili nel contesto. Addirittura controproducenti.

    Anche nel campo dei gender study al maschile, questo dovrebbe essere un punto chiaro, non essendo il nostro fine quello di cambiare il mondo bensì la condizione maschile.





    Con questo non voglio dire che non si può ragionare. Non interpretate in modo estremistico le mie affermazioni, anche se capisco che a volte sono troppo duro nell'esporle.



    Io credo e rivendico una società occidentale non femminilizzata. Dove non si dica che gli uomini pagano di più di assicurazione, perché le donne fanno pochi figli.
     
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  10. animus
     
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    CITAZIONE (Guit @ 25/10/2007, 19:10)
    Con questo non voglio dire che non si può ragionare. Non interpretate in modo estremistico le mie affermazioni, anche se capisco che a volte sono troppo duro nell'esporle.

    No, pero' oggi ho capito che trattare certi argomenti su un forum e' assolutamente inutile, una mera perdita di tempo.

    Non e' colpa di nessuno eh, intendiamoci, e' proprio lo strumento che non lo permette , il fatto che manca un interazione diretta fa si che alcuni aggiungano concetti non espressi, altri bypassino completamente i punti cruciali, etc, insomma e' un disastro, uno mettere giu qualcosa con la convinzione che serva a chiarire, e poi si accorge che chi per una ragione, chi per un'altra, non ha chiarito assolutamente nulla a nessuno e tutto continua a giacere com'era prima.

    Quindi, per me, la discussione e' chiusa.

    Ciauuu.
     
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    Se accettassimo che il controllo demografico è un fatto positivo, nel suo indiretto fornire maggiori risorse ai vivi, e che il miglioramento sociale della donna è un passaggio inevitabile per arrivare a ciò, daremmo alle politiche di discriminazione una giustificazione e una ragione di esistere.

    E qui sta il punto nodale della questione.
    Secondo me non è assolutamente come dici. Certe politiche funzionano solo fino a quando non vengono scoperte, poi non possono più funzionare.
    Vuoi sapere una cosa ? A me delle politiche demografiche importa abbastanza poco.
    E' mio diritto e dovere pensare anzitutto a me e al mio tempo. Datemi pure del cinico.
    Ma dico ad alta voce che a mio avviso le politiche pro-femmina che vengono portate avanti in più di mezzo mondo, altro fine non hanno che il controllo demografico.
    Della felicità delle donne, a chi detiene il potere, importa meno di un cappero sotto sale.
    Secondo me.

    Edited by Reduan - 25/10/2007, 20:38
     
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  12. Guit
     
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    CITAZIONE (animus @ 25/10/2007, 19:45)
    No, pero' oggi ho capito che trattare certi argomenti su un forum e' assolutamente inutile, una mera perdita di tempo.

    Io sono di tutto altro avviso.

    CITAZIONE
    Non e' colpa di nessuno eh, intendiamoci, e' proprio lo strumento che non lo permette , il fatto che manca un interazione diretta fa si che alcuni aggiungano concetti non espressi, altri bypassino completamente i punti cruciali, etc, insomma e' un disastro, uno mettere giu qualcosa con la convinzione che serva a chiarire, e poi si accorge che chi per una ragione, chi per un'altra, non ha chiarito assolutamente nulla a nessuno e tutto continua a giacere com'era prima.

    Questo secondo me è dovuto al fatto che si perde di vista il nucleo della questione. Io ho seguito, a parte il flame, una mia idea che contesta l'approccio causale alla polemica, che deve condursi a mio avviso avendo chiare determinate responsabilità.

    Esiste una precisa responsabilità politica all'origine della denigrazione e della svalutazione maschile, che si esercita prevalentemente per via propagandistica e solo dopo, come ovvia conseguenza dell'aver modificato la mitologia sociale, sul piano dei fatti concreti.

    L'apertura di una scuola per bambine è il risultato di un'alterazione mitologica da propaganda sessista, e la notizia della sua apertura, viene riutilizzata a sua volta come propaganda, in un circolo vizioso che più esiste più si autoalimenta.

    Parlare di demografia di fronte a una simile situazione è, questo sì, tempo perso.

    CITAZIONE
    Quindi, per me, la discussione e' chiusa.

    Sei libero di fare ciò che vuoi.




    L'aspetto più grave e denunciabile del tutto, è la notizia stessa, in termini di scelta editoriale.
    Cioè l'attribuzione di precise responsabilità direzionali e politiche.

     
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    Parlare di demografia di fronte a una simile situazione è, questo sì, tempo perso.

    Secondo me lo è solo se onn si hanno ben chiari i termini della questione, se non la si è analizzata in maniera sufficiente.
    Ma poi, vorrei precisare, la mia non è una sparata estemporanea e nata solo nella mia mente, è la stessa tesi che da lustri porta avanti Papa Ratzinger e la quasi totalità della Chiesa, ne parlano tra le righe i demografi; in un recente documento postato su queste pagine, la CIA affermava all'incirca la stessa cosa quando associava "patriarcato" a sviluppo demografico, "ginecocrazia" a calo demografico.
    La mia non è una tesi isolata, la QM in rete esiste da anni, se ne parla proprio dove si tratta tali argomenti (la demografia).

    http://questionemaschile.forumfree.net/?t=14897455
     
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  14. Guit
     
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    CITAZIONE (Reduan @ 25/10/2007, 20:44)
    CITAZIONE
    Parlare di demografia di fronte a una simile situazione è, questo sì, tempo perso.

    Secondo me lo è solo se onn si hanno ben chiari i termini della questione, se non la si è analizzata in maniera sufficiente.
    Ma poi, vorrei precisare, la mia non è una sparata estemporanea e nata solo nella mia mente, è la stessa tesi che da lustri porta avnti Papa Ratzinger, e la quasi totalità della Chiesa, ne parlano tra le riche i demografi, in un recente docomento postato su queste pagine, la CIA affermava all'incirca la stessa cosa, quando associava "patriarcato" a sviluppo demografico, "ginecocrazia" a calo demografico.
    La mia non è una tesi isolata, la QM in rete esiste da anni, se ne parla proprio dove si tratta tali argomenti (la demografia).

    So benissimo che la tua non è una sparata Reduan. E ti dico che ritengo tutta l'azione intellettuale causalista, incapace di modificare di una sola virgola la condizione maschile, proprio perché il causalizzare vuoi o non vuoi, giustifica. Anche quando non coincida per stessa ammissione degli autori, con un gesto di approvazione.

    La associazione calo demografico ginocrazia è l'inversione di un rapporto di causalità, laddove è il tempo liberato femminile, che le consente di entrare sul piano del fare sociale.
    Quindi non viene prima la ginocrazia e poi il calo, bensì, se proprio vogliamo parlare di causalità, il preciso contrario.
    Ma tutto ciò è un depistaggio dal fatto che umanisticamente parlando, nel piano dell'etica, la rimozione di ruolo maschile, in termini di valore, per come viene attuata, non è necessaria alla realizzazione di un mondo a natalità controllata.
    Non è possibile dire che il patriarcato è indissolubilmente legato ad alti tassi di natalità, perché non abbiamo conosciuto una epoca compiutamente patriarcale dove le donne fossero dotate di contraccettivi. Quindi, se di scienza si vuole parlare, tutte queste sono illazioni pseudoscientifiche che non possono essere provate.



     
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    proprio perché il causalizzare vuoi o non vuoi, giustifica.

    Perchè?
    Mi pare che su questi argomenti viaggiamo su binari opposti, ma questo è per me uno stimolo al confronto.

    CITAZIONE
    Quindi non viene prima la ginocrazia e poi il calo, bensì, se proprio vogliamo parlare di causalità, il preciso contrario.

    Il calo della natalità, in Italia, inizia con l'esplodere del neofemminismo, stessa cosa è avvenuta in tutti i paesi in cui si è ottenuta in qualche modo "l'emancipazione femminile". Questa non è un'invenzione o un parere soggettivo, ma un dato verificabile.
    Nei paesi mediorientali si è registrato un calo della (straripante) natalità, là dove la donna è stata "emancipata", (si veda l'Iran).
    In Cina si è scelta un'altra politica, ma è stata un mezzo fallimento (anzi, tre quarti).

    CITAZIONE
    Non è possibile dire che il patriarcato è indissolubilmente legato ad alti tassi di natalità, perché non abbiamo conosciuto una epoca compiutamente patriarcale dove le donne fossero dotate di contraccettivi

    Qui secondo me sarebbe necessario leggere un pò di Malthus e di maltusianesimo...

    Ciao


     
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186 replies since 5/3/2007, 00:58   3701 views
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