Oggi, in Occidente, la misoginia maschile
  • Poll choices
    Statistics
    Votes
  • 1) Sì, assolutamente
    58.62%
    17
  • 2) In gran parte, non del tutto
    27.59%
    8
  • 4) Pochissimo
    6.90%
    2
  • 3) Poco
    3.45%
    1
  • 5) No, perché gli uomini odiano le donne a prescindere
    3.45%
    1
Guests cannot vote (Voters: 29)

Oggi, in Occidente, la misoginia maschile

è un prodotto della misandria femminile?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. silverback
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (e-manuel @ 6/3/2007, 23:10)
    CITAZIONE (Davide.4. @ 6/3/2007, 20:47)
    *STRIDER*
    CITAZIONE
    quali danni provochi agli uomini, a livello emotivo.

    Non ho presente i danni emotivi.
    Esempio?

    Personalmente, ritengo che il machismo abbia una buona parte in causa nella competizione tra uomini (dover dimostrare agli altri di saperci fare colle donne più degli altri, così si verrà considerati più virili), sia nel considerarsi maschio (più che uomo) principalmente in base alla capacità, appunto, di apparire un vero duro nei confronti di esse.
    Ciò contribuisce quindi non solo a far sì che non vi sia una compiuta empatia - o quantomeno instabile - tra gli uomini, ma che ci si senta davvero compiutamente virili solo in relazione alla conquista di varie donne. Quindi una visione principalmente fallocratica della propria virilità (oltrechè deificante la donna e quindi sottomessa a essa), scevra da altri aspetti.
    Potrei comunque sbagliarmi e confondere il semplice machismo con una forma di esibizionismo / sbruffoneria.

    http://www.forumfree.net/?t=12678742
     
    Top
    .
  2. Scienziato apocrifo
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (silverback @ 6/3/2007, 21:12)
    CITAZIONE (Scienziato apocrifo @ 6/3/2007, 16:59)
    Sai qual è la differenza? non sono stati educati a "pane e FEMMINISMO".

    Beh, diciamo pure che in Arabia vivono ancora nel...1600...
    Noi abbiamo avuto l'Illuminismo, la Rivoluzione industriale, i Diritti Umani, etc.; e loro...?
    Solo in questo fertile contesto il femminismo poteva attecchire.

    Infatti, nonostante sia molto comune il pensiero che attribuisce al femminismo il progressivo sgretolamento del Patriarcato (in Occidente), a un'analisi più attenta risulta chiaro che questo processo ha avuto inizio già nell'Ottocento, con la nascita delle democrazie basate sul princìpio di uguaglianza e sulla lotta contro il sistema di potere fondato sul presupposto di gerarchie naturali tra gli esseri umani.

    Benché utopico, il princìpio di uguaglianza ha contribuito a modificare in modo profondo i rapporti tra gli uomini, tanto che nel XX secolo la questione dell'"uguaglianza" tra i sessi balza all'ordine del giorno, e non solo sull'onda delle rivendicazioni delle donne.
    L'ampliamento del lavoro femminile, uno dei principali fattori di modificazione dello status sociale della donna, non può essere ricondotto solo a una battaglia di suffragette, ma piuttosto alle mutate esigenze del mercato del lavoro.


    Oggi i politici fanno semplicemente i loro interessi, badando a conservare il più a lungo possibile le poltrone; ed è per questo che, paradossalmente, per noi uomini bianchi del XXI secolo, sarebbe meglio essere governati da delle femmine.
    Se non altro avremmo un certo potere morale; in un certo senso saremmo i "nuovi neri"... (*)

    _____________________________________

    (*) Negli Stati Uniti, anche una potentissima ultra-femminista come Hillary Clinton, deve stare attenta a quello che dice nei confronti dei neri, per non rischiare qualche accusa di razzismo.
    Infatti, il potere morale dei suddetti è superiore a quello delle femministe occidentali, e il motivo è da ricercare nel "passato che non passa".
    Non a caso, in più di una occasione, mi è capitato di leggere degli articoli scritti da alcune femministe (occidentali e bianche), le quali sostenevano che "solo i neri sono stati più oppressi delle donne".

    No Silver.. con tutto il rispetto ma ti sbagli di grosso.

    L'uccisone del Patriarcato è stata una pacchia per le femministe perchè ha creato l'humus, ma non è la causa della situazione attuale.

    Lo dimostra il fatto che il Patriarcato in Russia è morto da quasi 100 anni eppure lì la misandria femminista non ha - almeno per ora - attecchito. (*)

    Quello che differenzia i nostri "potenti" dai potenti dei paersi arabi è l'ETOSFERA.

    I valori etici, qui da noi, hanno smesso di essere un argomento di dibattito tra gli uomini e sono diventati una prerogativa esclusivamente femminile.

    Facci caso.. in tutti quei paesi dove non c'è femminismo, gli uomini hanno voce in capitolo sulle scelte morali delle loro società.

    (*) le donne russe possono protestare quanto vogliono con i loro mariti, ma se osano troppo, magari alzando le mani, 4 sganassoni non glieli toglie nessuno.... e a ben poco valgono le denunce.
     
    Top
    .
  3. silverback
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Scienziato apocrifo @ 10/3/2007, 16:06)
    No Silver.. con tutto il rispetto ma ti sbagli di grosso.

    No, S.A., non mi sbaglio.
    Ma tu, ovviamente, sei libero di dissentire.

    Tra l'altro la parte orientale del mondo europeo si porta dietro una storia diversa da quella della parte occidentale; pertanto il problema non può essere ricondotto solo alla questione dell'Etosfera. (*)
    Troppo riduttivo.

    (*) Questo è pure uno dei punti sui quali sono solo parzialmente d'accordo con Rino (pur stimandolo moltissimo).
    Per me le cause sono molteplici; nondimeno ritengo che gli uomini abbiano la loro bella parte di responsabilità.
    Niente di strano, per carità.
    E' normale avere dei punti di vista differenti pur stando dalla stessa parte.

    _________________________________


    P.S. Se ci rifletti un attimo, ti renderai conto che, in realtà, non esiste neppure un solo Occidente, bensì due.
    Gli Stati Uniti e l'Europa.
    Due mondi diversi e parimenti realtà differenti.

    Edited by silverback - 10/3/2007, 19:16
     
    Top
    .
  4. silverback
     
    .

    User deleted


    Come funziona la coscienza collettiva?
    E in che modo dà l'impronta alla nostra società e ai suoi cambiamenti?
    Nel libro L'ombra del potere (1998), Claudio Bonvecchio e Claudio Risé mettono in luce le possibili analogie fra coscienza individuale e collettiva.

    Anche nella "psiche sociale" esiste una zona oscura, che Carl Gustav Jung denominava Ombra: lo spazio interiore in cui viene esiliato non solo il male, ma anche sentimenti, desideri, pulsioni che rischiano di minare il predominio della coscienza vigile e dell'Io.
    E che tendiamo a rimuovere.

    Una delle grandi intuizioni del secolo scorso, la convivenza di Dr. Jekyll e Mr. Hyde, della razionalità e dell'inconscio, si ripropone così anche sullo scenario sociale.
    Dove ormai da tempo il "maschile" è un'ombra rifiutata e rimossa.
    Ma come tutte le rimozioni genera una nevrosi collettiva, che si esprime nel disagio di una "società senza padri".

    Infatti i sentimenti dell'uomo occidentale verso il proprio sesso sono nella stragrande maggioranza dei casi negativi.
    L'immagine dell'uomo "brutto, sporco e cattivo" che ha cominciato a diffondersi dopo la seconda guerra mondiale, non ha le sue origini nel femminismo, ma nell'inconscio dell'uomo occidentale.
    Questo per almeno due buoni motivi:
    1) Per la prima volta nella storia (*), egli non è stato iniziato al mondo maschile dal padre o da altri uomini. Ma dalla madre. Un uomo quindi che non ama il padre, una figura che gli è mancata, né il maschile, un universo che conosce poco.
    Certo, la progressiva scomparsa della figura paterna dalla scena familiare ha le sue cause: se prima era la guerra ad allontanare i padri da casa, poi è stato il lavoro sempre più vorace, da "grande azienda", ad assorbire tutto il loro tempo.
    In ogni caso ormai da molto non sono più loro ad iniziare il figlio al mondo maschile.

    2) Nel dopoguerra, l'aggressività umana era l'apparenza e la sostanza di ogni dibattitto fra psicologi, psichiatri, criminologi, etologi, ecc.
    Con le camere a gas, le esecuzioni di massa e la distruzione programmata il comportamento umano(=maschile) aveva dato il peggio di sé.
    Per di più, quando il mondo occidentale tirò le somme, una volta calmate le acque, non fu più possibile non tener conto delle efferatezze commesse nel cuore dell'Europa da parte di persone per altri versi civilizzate.
    I paragoni con gli animali spuntavano da tutte le parti: si sosteneva che gli animali sono privi di inibizioni, che non hanno cultura, e che quindi doveva essere stato qualcosa di animale, qualcosa di presente nel nostro corredo genetico a infrangere la patina di civiltà e a mettere da parte ogni forma di decenza umana.
    Questa "teoria della patina", come la chiamano alcuni scienziati, divenne un tema dominante della discussione post-bellica.
    Nel profondo, noi uomini siamo violenti e amorali: una marea di libri popolari indagava questa questione sostenendo che abbiamo un'incontenibile spinta aggressiva che cerca uno sbocco nella guerra, nella violenza e nello sport.
    Un'altra teoria sosteneva che la nostra aggressività è una cosa nuova, che siamo gli unici primati a uccidere i propri simili e che la nostra specie non aveva mai avuto il tempo di sviluppare le inibizioni appropriate e per questo non riusciamo a tenere sotto controllo il nostro istinto alla lotta come fanno invece i "predatori di professione", i lupi o i leoni.
    Siamo prigionieri di un temperamento violento che non abbiamo gli strumenti per padroneggiare.
    Non è difficile riconoscere in tutto questo il profilarsi di una razionalizzazione della violenza umana in generale e della Shoà in particolare, e il fatto che la voce più eminente dell'epoca parlasse tedesco non agevolò le cose.
    L'austriaco Konrad Lorenz (un uomo), esperto di pesci e oche rinomato in tutto il mondo, era il grande sostenitore dell'idea che l'aggressività, la violenza è scritta nei nostri geni.
    Ammazzare divenne il "marchio" di Caino dell'uomo.
    Al di là dell'Atlantico, una visione analoga veniva propagandata da Robert Ardrey (un uomo), un giornalista americano che prendeva spunto dall'ipotesi che l'Australopithecus fosse un carnivoro che inghiottiva la sua preda viva, smembrandola pezzo per pezzo e dissetandosi col suo sangue ancora caldo.
    Ricavata da studi relativi e poche ossa del cranio, era una ricostruzione piena di fantasia, ma Ardrey ne fece la base del suo mito dell'antropomorfa assassina.
    Nel libro African Genesis ("L'istinto di uccidere: le origini e la natura animali dell'uomo"), ritrasse il nostro progenitore come un predatore mentalmente disturbato che sconvolgeva il precario equilibrio della natura.
    Secondo la prosa demagocica di Ardrey "non discendiamo da angeli caduti, ma da scimmie antropomorfe che si sono raddrizzate e che erano delle assassine armate. E allora di cosa ci meravigliamo? Dei nostri omicidi, dei massacri, dei missili e dei nostri eserciti sempre in conflitto?".
    ______________________________________________________________________________

    ... questo tanto per evidenziare, una volta di più, come il pestaggio morale e i guai degli uomini di oggi abbiano una origine "multifattoriale", e non possano essere ricondotti al solo neofemminismo.




    (*) Gli storici fanno risalire l'origine di ciò a duecento anni fa, alla rivoluzione industriale, quando gli uomini hanno iniziato a trascorrere la giornata lontano dalle donne e dai bambini.
    Tuttavia, solo dopo la seconda guerra mondiale e in particolar modo negli anni Sessanta, le forze economiche e la moderna ondata femminista hanno avuto l'effetto convergente di infliggere un colpo paralizzante al sistema familiare dominato dalla figura paterna.
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Ex pugile del web

    Group
    Member
    Posts
    26,097
    Location
    Ring ma non The ring...

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (silverback @ 11/3/2007, 11:09)
    ... questo tanto per evidenziare, una volta di più, come il pestaggio morale e i guai degli uomini di oggi abbiano una origine "multifattoriale", e non possano essere ricondotti al solo neofemminismo.

    Diciamo che il neofemminismo ne ha cavalcato l'onda.
    Ma nelle antiche tribù che rapporti c'erano tra uomini e bambini?
     
    Top
    .
  6. Scienziato apocrifo
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (silverback @ 11/3/2007, 11:09)
    Infatti i sentimenti dell'uomo occidentale verso il proprio sesso sono nella stragrande maggioranza dei casi negativi.
    L'immagine dell'uomo "brutto, sporco e cattivo" che ha cominciato a diffondersi dopo la seconda guerra mondiale, non ha le sue origini nel femminismo, ma nell'inconscio dell'uomo occidentale.

    A parte l'epoca dell'antica Grecia, in cui un certo numero di intellettuali omosessuali e non, ha fatto l'elogio della maschilità in tutte le sue forme, non ricordo epoche in cui gli uomini siano stati considerati "belli" da altri uomini.
    Non esistono epoche in cui gli uomini non abbiano accusato e combattuto altri uomini per i più svariati motivi. Questa è una caratteristica globale (la si può notare nei popoli asiatici come in quelli africani ed in quelli pre-colombiani) e non del solo mondo occidentale.
    E' anche - se non soprattutto - per questo motivo che sono nate certe regole morali ed il concetto di onore.
    Chi non rispettava questi principi era "brutto, sporco e cattivo".

    CITAZIONE
    Per la prima volta nella storia (*), egli non è stato iniziato al mondo maschile dal padre o da altri uomini. Ma dalla madre. Un uomo quindi che non ama il padre, una figura che gli è mancata, né il maschile, un universo che conosce poco.
    Certo, la progressiva scomparsa della figura paterna dalla scena familiare ha le sue cause: se prima era la guerra ad allontanare i padri da casa, poi è stato il lavoro sempre più vorace, da "grande azienda", ad assorbire tutto il loro tempo.
    In ogni caso ormai da molto non sono più loro ad iniziare il figlio al mondo maschile.

    Giusto per precisare:
    Tutto (o quasi) l'Islam, da Maometto fino all'Impero Ottomano (quindi più di 1 millennio), è stata una società guerriera e poligama.
    La maggior parte degli uomini rimaneva lontano da casa per anni, a volte per decenni, senza aver l'opportunità di veder crescere i suoi figli.
    Il compito di allevarli era esclusivamente femminile.
    ..e ancora, in Marocco, durante il regno di Mullay Ismail, il suddetto sovrano aveva più di 2000 tra mogli e concubine, e alcune migliaia di figli. Dubito che avesse le energie per allevarli ed educarli tutti e la quasi totalità dei suoi bambini. maschi e femmine, cresceva in un gineceo.
    Chi si occupava della loro crescita erano le singole madri.
    Quindi forse, la scusa delle guerre che hanno tolto di mezzo i padri e che per questo motivo non potendo educare al meglio i loro figli, sono diventati tutti misandrici (sia i maschi che le femmine), regge proprio pochino... anzi, direi per niente.

    Nell'africa sub-sahariana, gli uomini passano la maggior parte del loro tempo a trovare i pascoli per le capre di cui sono proprietari. Si assentano spesso per settimane o anche per mesi senza la possibilità di vedere le loro famiglie, attraversando lande desolate cercando di evitare incontri indesidrati con i grandi predatori di quelle terre.
    Le donne non stanno con le mani in mano. E' loro il compito di curare la terra e crescere il raccolto. Buona parte dei lavori più pesanti li compiono loro.
    Sono loro che vanno a raccogliere l'acqua dalle fonti, facendo spesso alcuni chilometri con la brocca sulla testa. Insomma, sono loro che portano la maggior parte del cibo e dell'acqua a casa.
    Sono loro che allevano i figli, li educano e li crescono.
    Ai fini dell'alimentazione, la parte che deriva dalla coltivazione dei campi è sufficiente per evitare la malnutrizione. In questa situazione le donne hanno quello che noi chiameremmo "autosufficienza".
    Nell'U.R.S.S., come ho già fatto notare, le donne erano totalmente indipendenti dagli uomini, dato che, se benestanti, vivevano in modo più che adeguato con il loro reddito, se erano povere, lo Stato le assisteva e le manteneva.
    Quindi forse, non è l'indipendenza femminile che ha creato la misandria ed il pestaggio antimaschile, visto che in questi popoli queste condizioni erano identiche ma non hanno prodotto gli stessi frutti.... anzi, io toglierei pure quel "forse".

    In generale, come abbiamo già notato, per gli uomini è sempre stato così: il maschio che non fa parte del gruppo o si assoggetta all'autorità degli altri o viene combattuto. Questa è forse confondibile con la misandria ma non lo è.

    Quello che contraddistingue l'occidente moderno dagli altri luoghi della Terra e dalle altre epoche è ancora una volta uno ed uno solo: la sola e unica volontà che da noi conta; quella del genere femminile che può decidere del bene e del male; quella che ha la voce in capitolo per giudicare in modo "obiettivo" le malefatte del presente e del passato dell'altro genere; che può decidere autonomamente se e quando rimanere gravida, ma ancor di più, se un bambino nascerà o morirà.

    Penso che tutti ricordino il famoso parlamentare che disse la frase "queste donne stanno iniziando a scassare un po' troppo la minchia".
    Se quest'uomo, in quanto parlamentare, fosse veramente più potente del femminismo, non credo che si sarebbe abbassato a scusarsi mille volte su tutti i giornali e su tutte le TV. Se lo ha fatto è proprio perchè sà che il suo è un potere effimero, perchè senza l'approvazione di chi detiene il potere morale, lui fa una brutta fine (politicamente parlando).

    Ecco che cosa ha provocato il fenomeno del "pestaggio morale antimaschile"(*) ....il femminismo, e la consegna dell'etica (e dei propri testicoli) nelle mani femminili.

    (*)ho indicato solo il male-bashing e non la misandria perchè è presumibile che quest'ultima sia sempre esistita in modo più latente, benchè non sia mai stata sfoggiata come in quest'epoca, in queste latitudini.

    P.S. Indipendentemente dalle divergenze di vedute che ci sono su questioni poco più che marginali sulla QM, è fuor di dubbio che l'alta stima ed i mio rispetto per te e per Strider rimangono invariati.
     
    Top
    .
  7. silverback
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Se quest'uomo, in quanto parlamentare, fosse veramente più potente del femminismo, non credo che si sarebbe abbassato a scusarsi mille volte su tutti i giornali e su tutte le TV. Se lo ha fatto è proprio perchè sà che il suo è un potere effimero, perchè senza l'approvazione di chi detiene il potere morale, lui fa una brutta fine (politicamente parlando).

    Ed è proprio per questo che, paradossalmente (e provocatoriamente, aggiungo), sarebbe meglio per noi uomini occidentali del XXI secolo essere governati dalle femmine, piuttosto che da questi bambocci.
    E' per questo che "trasformandoci" nei "nuovi neri" avremmo un po', almeno un po', di potere morale...

    CITAZIONE
    ho indicato solo il male-bashing e non la misandria perchè è presumibile che quest'ultima sia sempre esistita in modo più latente, benchè non sia mai stata sfoggiata come in quest'epoca, in queste latitudini

    http://www.forumfree.net/?t=10146973


    CITAZIONE
    è fuor di dubbio che l'alta stima ed i mio rispetto per te e per Strider rimangono invariati.

    Anche per me nei tuoi confronti.
     
    Top
    .
  8. Davide.4.
     
    .

    User deleted


    Scienziato apocrifo
    CITAZIONE
    A parte l'epoca dell'antica Grecia, in cui un certo numero di intellettuali omosessuali e non, ha fatto l'elogio della maschilità in tutte le sue forme, non ricordo epoche in cui gli uomini siano stati considerati "belli" da altri uomini.
    Non esistono epoche in cui gli uomini non abbiano accusato e combattuto altri uomini per i più svariati motivi. Questa è una caratteristica globale (la si può notare nei popoli asiatici come in quelli africani ed in quelli pre-colombiani) e non del solo mondo occidentale.
    E' anche - se non soprattutto - per questo motivo che sono nate certe regole morali ed il concetto di onore.
    Chi non rispettava questi principi era "brutto, sporco e cattivo

    D'accordo al 100x100
     
    Top
    .
  9. silverback
     
    .

    User deleted


    Scrive Steven Pinker, nel suo libro intitolato TABULA RASA:
    <<... L'imperialismo, l'immigrazione, il nazionalismo e il lascito dello schiavismo rendevano le differenze fra i gruppi etnici fin troppo evidenti. Alcuni apparivano colti e raffinati, altri ignoranti e arretrati; alcuni, per tutelare la propria sicurezza, usavano pugni e bastoni, altri si dotavano di una polizia e di un esercito. Insomma, la tentazione di pensare che i nordeuropei costituissero una razza più progredita e idonea a dominare le altre era forte. Come era comodo pensare che le donne fossero costituzionalmente fatte per la cucina, la chiesa e i figli, convinzione avallata da "studi" che mostravano come il lavoro cerebrale nuocesse alla loro salute fisica e mentale. Anche il pregiudizio razziale aveva una patina scientifica. La teoria dell'evoluzione di Darwin veniva interpretata, fraintendendola, come una spiegazione del progresso intellettuale e morale, piuttosto che del processo di adattamento degli esseri viventi a una determinata nicchia ecologica. Era quindi facile pensare che, sulla scala dell'evoluzione, le razze non bianche rappresentassero gradini intermedi fra le scimmie e gli europei. Peggio ancora, il darwinista Herbert Spencer scrisse che i filantropi non avrebbero fatto altro che interferire nel progresso dell'evoluzione, se avessero cercato di migliorare la sorte delle classi e razze povere, che, secondo lui, erano biologicamente meno adatte. Com'era prevedibile, la dottrina del darwinismo sociale - o, più propriamente, dello "spencerismo sociale", dato che Darwin non volle avervi niente a che fare - attrasse personaggi quali John D. Rockfeller e Andrew Carnegie, che se ne fecero portavoce. Francis Galton, cugino di Darwin, aveva suggerito di dare una mano all'evoluzione umana scoraggiando i meno adatti dal procreare, una politica che chiamò "eugenetica". Nel giro di qualche decennio furono promulgate leggi sulla sterilizzazione coatta di delinquenti e "deboli di mente" in Canada, nei paesi scandinavi, in trenta Stati americani e, sinistramente, in Germania. Più tardi l'ideologia nazista sulle classi inferiori sarebbe stata usata per giustificare lo sterminio di milioni di ebrei, zingari e omosessuali.
    Abbiamo fatto molta strada. Benché atteggiamenti ben peggiori di quello di Jespersen allignino tuttora in gran parte del mondo e in settori della nostra società, essi non hanno più diritto di cittadinanza nella cultura delle democrazie occidentali. Oggi nessun personaggio pubblico che si rispetti degli Stati Uniti, della Gran Bretagna e dell'Europa occidentale può disinvoltamente insultare le donne o permettersi odiosi stereotipi su altri gruppi etnici. Le persone colte cercano di rendersi consapevoli dei propri pregiudizi nascosti e di misurarli sui fatti e sulla sensibilità altrui. Tentiamo di distinguere la forza dal diritto e i nostri gusti soggettivi dal merito oggettivo, perciò rispettiamo le culture diverse o più povere della nostra. Sappiamo che nessun mandarino è abbastanza saggio da potergli affidare la guida dell'evoluzione della specie e che, in ogni caso, non è bene che il governo interferisca in una decisione così personale come quella di avere un figlio. L'idea stessa che i membri di un gruppo etnico siano perseguitati a causa della loro costituzione biologica ci ripugna. A farci cambiare hanno contribuito le amare lezioni dei linciaggi, delle guerre mondiali, delle sterilizzazioni forzate e dell'Olocausto, che mise in piena luce le gravi conseguenze che poteva avere la denigrazione di un gruppo etnico>>.


    E ancora (in sintesi):
    <<... Il cambiamento di status delle donne ha diverse cause. Una è l'inesorabile logica dell'espandersi del cerchio morale, che ha portato anche all'abolizione del dispotismo, della schiavitù, del feudalesimo e della segregazione razziale.
    Un'altra causa del cambiamento di status delle donne è il progresso tecnologico ed economico.
    Altra grande causa del progresso delle donne è, naturalmente, il femminismo: i movimenti politici, letterari e accademici che hanno convogliato quegli sviluppi in tangibili mutamenti di politiche e nuovi modi di pensare>>
    .

    http://it.wikipedia.org/wiki/Steven_Pinker
     
    Top
    .
  10. *STRIDER*
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Scienziato apocrifo @ 11/3/2007, 18:25)
    A parte l'epoca dell'antica Grecia, in cui un certo numero di intellettuali omosessuali e non, ha fatto l'elogio della maschilità in tutte le sue forme, non ricordo epoche in cui gli uomini siano stati considerati "belli" da altri uomini.
    Non esistono epoche in cui gli uomini non abbiano accusato e combattuto altri uomini per i più svariati motivi. Questa è una caratteristica globale (la si può notare nei popoli asiatici come in quelli africani ed in quelli pre-colombiani) e non del solo mondo occidentale.
    E' anche - se non soprattutto - per questo motivo che sono nate certe regole morali ed il concetto di onore.
    Chi non rispettava questi principi era "brutto, sporco e cattivo".

    Secondo me, invece, sono due cose diverse.
    Ossia sono del parere che per gli uomini di un tempo i propri simili fossero meno "brutti, sporchi e cattivi" di quanto lo siano considerati oggi, dalle attuali generazioni di uomini occidentali.
    Il motivo è semplice: i primi nascevano, vivevano e combattevano in un mondo molto più brutale, violento e maschile; pertanto il loro rapporto con la vita e la morte (soprattutto con quest'ultima) era ben diverso, e direi pure molto meno drammatico di quanto lo sia o lo possa essere per noi, uomini di oggi.
    Viceversa, gli attuali appartenenti al sesso maschile, nascono, crescono e vivono in una società civilizzata, anestetizzata, molto più morbida, delicata, sensibile (anche al rispetto dei diritti degli animali...) e femminilizzata, dove i valori maschili non contano più niente.
    Perciò è normale che la violenza e le brutalità dei loro simili li colpiscano, li feriscano, li disgustino molto di più dei loro antenati. E' scontato, ovvio, che giudichino e percepiscano gli altri uomini in maniera ancora più negativa.

    CITAZIONE
    La maggior parte degli uomini rimaneva lontano da casa per anni, a volte per decenni, senza aver l'opportunità di veder crescere i suoi figli.
    Il compito di allevarli era esclusivamente femminile.

    Non sono un esperto in materia, ma da quello che mi risulta in molte società di un tempo (cosi' come ancora oggi in altri luoghi del pianeta), a una certa età, a un certo punto della vita, i giovani maschi venivano separati dalle madri dagli uomini adulti, e introdotti al mondo maschile attraverso delle prove cruente. Successivamente venivano addestrati all'arte della guerra e quant'altro. O no? O forse storici e antropologi raccontano solo frottole?

    CITAZIONE
    ma noIn generale, come abbiamo già notato, per gli uomini è sempre stato così: il maschio che non fa parte del gruppo o si assoggetta all'autorità degli altri o viene combattuto. Questa è forse confondibile con la misandria ma non lo è.

    Mah, guarda, sarò una voce fuori dal coro, ma qui c'entra anche e parecchio la misandria maschile, che a mio avviso è sempre stata ed è superiore alla misandria femminile...

    CITAZIONE
    Se quest'uomo, in quanto parlamentare, fosse veramente più potente del femminismo, non credo che si sarebbe abbassato a scusarsi mille volte su tutti i giornali e su tutte le TV. Se lo ha fatto è proprio perchè sà che il suo è un potere effimero, perchè senza l'approvazione di chi detiene il potere morale, lui fa una brutta fine (politicamente parlando).

    Non sono d'accordo.
    Scusa ma non credo che si possano sempre accampare certe scuse. Basta con questo femminismo in ogni dove. La realtà è che questo signore è un povero maleducato, scarsamente intelligente e privo di attributi (come tutti i suoi colleghi maschi parlamentari), che ha avuto soltanto quello che si meritava.
    Perchè i tonti senza palle, meritano soltanto di essere trattati a pesci in faccia.
    Io non ho il minimo rispetto di certa gente.

    CITAZIONE
    Ecco che cosa ha provocato il fenomeno del "pestaggio morale antimaschile"(*) ....il femminismo, e la consegna dell'etica (e dei propri testicoli) nelle mani femminili.

    In realtà qualcuno gliel'ha consegnata l'etica alle femministe...
    Vedi, tu continui ad attribuire loro un potere che in gran parte non possiedono, e che deriva soprattutto dalla pochezza intellettiva/intellettuale/morale di certe generazioni di politici e intellettuali...
    Rifletti un attimo: se di fronte ad esse avessero avuto (ed avessero) dei politici e degli intellettuali che ragionavano, si ponevano e agivano come U3000 - o in modo simile - credi che sarebbe stata la stessa storia?
    Io dico di no, nella maniera più assoluta.
    (Certo, mi si potrebbe altresi' rispondere che "se mio nonno avesse avuto la carriola"... va be', ma ci siamo capiti...).

    CITAZIONE
    Indipendentemente dalle divergenze di vedute che ci sono su questioni poco più che marginali sulla QM, è fuor di dubbio che l'alta stima ed i mio rispetto per te e per Strider rimangono invariati.

    Idem.
    Del resto le divergenze di vedute fanno parte del tutto, nonchè della vita stessa, ma nello specifico, cioè la QM, sono marginali.
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Ex pugile del web

    Group
    Member
    Posts
    26,097
    Location
    Ring ma non The ring...

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (*STRIDER* @ 12/3/2007, 13:28)
    Ossia sono del parere che per gli uomini di un tempo i propri simili fossero meno "brutti, sporchi e cattivi" di quanto lo siano considerati oggi, dalle attuali generazioni di uomini occidentali.
    Il motivo è semplice: i primi nascevano, vivevano e combattevano in un mondo molto più brutale, violento e maschile; pertanto il loro rapporto con la vita e la morte (soprattutto con quest'ultima) era ben diverso, e direi pure molto meno drammatico di quanto lo sia o lo possa essere per noi, uomini di oggi.
    Viceversa, gli attuali appartenenti al sesso maschile, nascono, crescono e vivono in una società civilizzata, anestetizzata, molto più morbida, delicata, sensibile (anche al rispetto dei diritti degli animali...) e femminilizzata, dove i valori maschili non contano più niente.
    Perciò è normale che la violenza e le brutalità dei loro simili li colpiscano, li feriscano, li disgustino molto di più dei loro antenati. E' scontato, ovvio, che giudichino e percepiscano gli altri uomini in maniera ancora più negativa.

    Sono d'accordo! Secondo me apprezzare la maschilità non è prerogativa degli omosessuali e non è indice di omossessualità.
    Per iò che riguarda i valori "tradizionali" della maschilità, qui in effetti la questione è ardua: supponiamo che la società vada sempre più verso un modello pacifico, in cui la guerra, se non messa al badno, sarà sempre meno "fisica", i lavori pesanti sempre più meccanizzati, etc, mi sa che la crisi di un modello di maschilità fondato su questi valori sia piuttosto normale. E forse il femminismo o peggio il neofemminismo è una delle conseguenza e non la causa.
    In questo caso voler recuperare un modello tradizionale rischia di essere fuorviante, quanto il tentativo becero e ancora più assurdo di voler fare del maschio una variante un po' più "hard" (ma neanche troppo però...) della femmina.
    Capire cosa, chi e come potrà essere il maschio umano in una società in cui la forza sarà solo un optional e non più una necessità sarà una sfida piuttosto ardua.

    Edited by Giubizza - 12/3/2007, 14:35
     
    Top
    .
  12. Scienziato apocrifo
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (*STRIDER* @ 12/3/2007, 13:28)
    CITAZIONE
    La maggior parte degli uomini rimaneva lontano da casa per anni, a volte per decenni, senza aver l'opportunità di veder crescere i suoi figli.
    Il compito di allevarli era esclusivamente femminile.

    Non sono un esperto in materia, ma da quello che mi risulta in molte società di un tempo (cosi' come ancora oggi in altri luoghi del pianeta), a una certa età, a un certo punto della vita, i giovani maschi venivano separati dalle madri dagli uomini adulti, e introdotti al mondo maschile attraverso delle prove cruente. Successivamente venivano addestrati all'arte della guerra e quant'altro. O no? O forse storici e antropologi raccontano solo frottole?

    Ma guarda che la leva obbligatoria l'hanno tolta da pochi anni. Quasi tutta la nostra generazione è cresciuta con l'esperienza di un anno di militare
    Anzi. ti dirò di più. Ci sono state epoche in cui neanche esisteva una leva obbligatoria e questo non impediva di crescere con un'identità decisamente maschile.
    In fondo questo è un altro esempio che dimostra come non è sufficiente essere distaccati dalla madre ed essere educati da uomini per prevenire l'odio antimaschile.

    CITAZIONE
    CITAZIONE
    ma noIn generale, come abbiamo già notato, per gli uomini è sempre stato così: il maschio che non fa parte del gruppo o si assoggetta all'autorità degli altri o viene combattuto. Questa è forse confondibile con la misandria ma non lo è.

    Mah, guarda, sarò una voce fuori dal coro, ma qui c'entra anche e parecchio la misandria maschile, che a mio avviso è sempre stata ed è superiore alla misandria femminile...

    Se fosse vero quello che dici allora non sarebbero mai nati eserciti nazioni, imperi.
    All'interno di una comunità esistono dei forti legami che uniscono in modo indelebile i maschi che vi appartengono. Quest'unione per certi gruppi è stata così forte da dedicarvi la vita, fino all'estremo sacrificio.
    Per un compagno di lotta ci si butta nella mischia.
    La solidarietà tra uomini non è un'invenzione. E' una cosa che esiste ed è sempre esistita.
    I brutti, sporchi e cattivi sono gli altri. Quelli che non appartengono al proprio gruppo. Quelli che si vogliono distinguere o quelli che sono in qualche modo "diversi".
    CITAZIONE
    CITAZIONE
    Se quest'uomo, in quanto parlamentare, fosse veramente più potente del femminismo, non credo che si sarebbe abbassato a scusarsi mille volte su tutti i giornali e su tutte le TV. Se lo ha fatto è proprio perchè sà che il suo è un potere effimero, perchè senza l'approvazione di chi detiene il potere morale, lui fa una brutta fine (politicamente parlando).

    Non sono d'accordo.
    Scusa ma non credo che si possano sempre accampare certe scuse. Basta con questo femminismo in ogni dove. La realtà è che questo signore è un povero maleducato, scarsamente intelligente e privo di attributi (come tutti i suoi colleghi maschi parlamentari), che ha avuto soltanto quello che si meritava.
    Perchè i tonti senza palle, meritano soltanto di essere trattati a pesci in faccia.
    Io non ho il minimo rispetto di certa gente.

    ..e per quale motivo? solo perchè ha detto la parola "minchia"?
    La sua esternazione, per quanto ineducata aveva la sua ragion d'essere.
    Dopo che per 4 volte è stata messa al voto la richiesta per delle quote rosa in parlamento e per altrettante volte è stata rifiutata, ancora c'erano delle donne parlamentari che continuavano a riproporre la solita litanìa secondo cui gli uomini in parlamento sono i soliti "maschilisti" che se ne fregano delle donne e tutto il resto. Vuoi sapere cosa penso io? che quel parlamentare è stato fin troppo moderato!!!!
    Le sue colleghe parlamentari contrio gli uomini ne dicono di peggio e senza la minima decenza!
    CITAZIONE
    CITAZIONE
    Ecco che cosa ha provocato il fenomeno del "pestaggio morale antimaschile"(*) ....il femminismo, e la consegna dell'etica (e dei propri testicoli) nelle mani femminili.

    In realtà qualcuno gliel'ha consegnata l'etica alle femministe...
    Vedi, tu continui ad attribuire loro un potere che in gran parte non possiedono, e che deriva soprattutto dalla pochezza intellettiva/intellettuale/morale di certe generazioni di politici e intellettuali...
    Rifletti un attimo: se di fronte ad esse avessero avuto (ed avessero) dei politici e degli intellettuali che ragionavano, si ponevano e agivano come U3000 - o in modo simile - credi che sarebbe stata la stessa storia?
    Io dico di no, nella maniera più assoluta.
    (Certo, mi si potrebbe altresi' rispondere che "se mio nonno avesse avuto la carriola"... va be', ma ci siamo capiti...).

    Io attribuisco "loro" il potere che dimostrano quotidianamente di avere e di abusare, cioè la supremazia nel mondo dell'etosfera.
    Questo potere è superiore a quello dei politici.
    Gli unici che potrebbero annullarlo sarebbero i media, sempre se si mettessere tutti insieme a combatterlo a colpi di anti-propaganda e smontando la disinformazione galoppante che certi comitati ci propinano quasi quotidianamente.
    ....ma siccome neanche il mondo della TV e della carta stampata è immune dalla subordinazione dell'etica femminista, ci sono ben pochi margini di manovra.
    Questa è una lotta impari che verrà vinta dagli uomini ma con gran fatica e probabilmente i tempi saranno biblici.

    ~ ~ ~



    ma poi alla fin fine.. chi se ne frega della misandria maschile.
    Quello che più disturba è proprio la misandria femminile.
    Come ci si può aspettare di scegliersi come compagna di vita una persona che è cresciuta a "pane e odio nei confronti dei maschi"???
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Ex pugile del web

    Group
    Member
    Posts
    26,097
    Location
    Ring ma non The ring...

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Scienziato apocrifo @ 13/3/2007, 08:30)
    ma poi alla fin fine.. chi se ne frega della misandria maschile.
    Quello che più disturba è proprio la misandria femminile.
    Come ci si può aspettare di scegliersi come compagna di vita una persona che è cresciuta a "pane e odio nei confronti dei maschi"???

    Scusa Max, ma questa tua osservazione mi pare strana, in fondo sappiamo che la misandria maschile va ad appoggiare se non alimentare quella femminile e il femminismo.
    Io ho avuto modo di assaggiarlo in parte nella vita reale, ma in parte soprattutto nei forum.
     
    Top
    .
  14. *STRIDER*
     
    .

    User deleted


    S.A.
    CITAZIONE
    Anzi. ti dirò di più. Ci sono state epoche in cui neanche esisteva una leva obbligatoria e questo non impediva di crescere con un'identità decisamente maschile.

    Altri tempi, altre epoche. Era tutto diverso. Non è la stessa cosa.
    Tra l'altro, nel periodo in cui ho fatto parte della mailing list (2005-2006), mi ricordo che il selvatico Armando Ermini metteva in evidenza spesso quest'aspetto sottolineato anche da Silver.


    CITAZIONE
    Se fosse vero quello che dici allora non sarebbero mai nati eserciti nazioni, imperi.

    Ne sono straconvinto. Ma non pretendo che tu sia d'accordo con me.
    Diciamo che il discorso sarebbe lungo e complesso, e io di tempo ne ho sempre poco.


    CITAZIONE
    Vuoi sapere cosa penso io? che quel parlamentare è stato fin troppo moderato!!!!
    Le sue colleghe parlamentari contrio gli uomini ne dicono di peggio e senza la minima decenza!

    Ascolta, se quel parlamentare invece che dire "le donne hanno scassato la minchia", avesse detto "i froci hanno scassato la minchia", o "i negri hanno scassato la minchia", o "i musulmani hanno scassato la minchia", o (peggio!) "gli ebrei hanno scassato la minchia", sarebbe stato "costretto"... :-------: a "scusarsi" nello stesso modo...
    E sai perchè? Perchè anch'essi fanno parte di quelle "categorie" considerate discriminate e oppresse...

    CITAZIONE
    Io attribuisco "loro" il potere che dimostrano quotidianamente di avere e di abusare, cioè la supremazia nel mondo dell'etosfera.
    Questo potere è superiore a quello dei politici.

    Ripeto: se di fronte a loro avessero avuto e avessero un "nugolo" di STRIDER, Silverback, Scienziato apocrifo, Rino Barnart, Ventiluglio, Reduan, veromummio, ecc., le femministe non avrebbero avuto ne' avrebbero alcun potere! ;)

    CITAZIONE
    Gli unici che potrebbero annullarlo sarebbero i media,

    E pensa che i grandi capi sono tutti maschi...

    Edited by *STRIDER* - 13/3/2007, 18:22
     
    Top
    .
  15. Scienziato apocrifo
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Giubizza @ 13/3/2007, 10:11)
    Scusa Max, ma questa tua osservazione mi pare strana, in fondo sappiamo che la misandria maschile va ad appoggiare se non alimentare quella femminile e il femminismo.
    Io ho avuto modo di assaggiarlo in parte nella vita reale, ma in parte soprattutto nei forum.

    Io mi riferivo al fatto che se è vero che la misandria maschile è sempre esistita ed è sempre stata palese, è altrettanto vero che la misandria femminile forse è anch'essa sempre esistita ma non era mai stata sfoggiata come in questi ultimi decenni. Quindi, la grande differenza tra la situazione degli uomini di un secolo fa e quella degli uomini d'oggi è soprattutto causa della misandria femminile.

    CITAZIONE (*STRIDER* @ 13/3/2007, 17:56)
    S.A.
    CITAZIONE
    Anzi. ti dirò di più. Ci sono state epoche in cui neanche esisteva una leva obbligatoria e questo non impediva di crescere con un'identità decisamente maschile.

    Altri tempi, altre epoche. Era tutto diverso. Non è la stessa cosa.
    Tra l'altro, nel periodo in cui ho fatto parte della mailing list (2005-2006), mi ricordo che il selvatico Armando Ermini metteva in evidenza spesso quest'aspetto sottolineato anche da Silver.

    se è per questo, neanche io lo nego. La mia opinione però è che chi ha la gestione dell'etica ha ben più potere... e poco importa se gli è stata data o se se la sono presa con la forza. Chi ce l'ha ora non vuole più cedere questo diritto. Come glielo vuoi togliere, con la foza? i politici non ne sono in grado. I media sono divisi e non se la sentono di andare contro chi gli dà il pane.

    CITAZIONE (*STRIDER* @ 13/3/2007, 17:56)
    Ripeto: se di fronte a loro avessero avuto e avessero un "nugolo" di STRIDER, Silverback, Scienziato apocrifo, Rino Barnart, Ventiluglio, Reduan, veromummio, ecc., le femministe non avrebbero avuto ne' avrebbero alcun potere! ;)

    Certo... se ci fossimo noi al governo non cederemmo contro certe lobby ma alla fine, se lo scettro dell'etica non passa in altre mani, noi saremmo una meteora nel panorama politico nazionale o peggio ancora ci farebbero le scarpe di piombo nel giro di pochi mesi... e chi si è visto si è visto.
     
    Top
    .
71 replies since 8/2/2007, 01:40   3567 views
  Share  
.