Discussione permanente: Frequentare prostitute

sul fenomeno della prostituzione

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  1. Scienziato apocrifo
     
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    CITAZIONE (*STRIDER* @ 1/8/2006, 18:36)
    Purusha, Alexandros, resta sempre un dato di fatto: SE GLI UOMINI PAGANO DA MILLENNI UN MOTIVO C'E'.

    Io aggiungerei anche che il fenomeno dello "scambio di prestazioni sessuali con favori di altra natura" non è una prerogativa umana, ma appartiene alla quasi totalità delle specie viventi sulla terra, in particolare per i mammiferi.

    Sarà anche per loro una questione di tipo culturale o spirituale?
     
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  2. Purusha
     
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    Sarà anche per loro una questione di tipo culturale o spirituale?
    ----------------

    No di certo: ma è certo che tra animale e uomo - per quanti punti comuni si possano individuare - c'è uno scarto qualitativo che fa tutta la differenza.
    In ogni conto, è alle forme storiche che la prostituzione ha rivestito nel tempo che dovete rivolgere l'attenzione, per scoprire che il fenomeno aveva ragioni e proporzioni diverse, e che gli uomini delle società premoderne non dovevano pagare né pregare nessuna per godere sessualmente.
     
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  3. Scienziato apocrifo
     
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    CITAZIONE (Purusha @ 1/8/2006, 21:03)
    gli uomini delle società premoderne non dovevano pagare né pregare nessuna per godere sessualmente.

    Lo fanno i canidi ed i felini come lo facevano i loro antenati, lo fanno gli scimpanzè e i gorilla così come lo facevano i loro antenati, lo facevano (per induzione) i primi homo erectus, i primi neanderthalensis ed i primi sapiens, lo fanno gli homo sapiens moderni, ma secondo te c'è stato un periodo tra le società moderne (di tutte le culture) e le società primitive in cui non si faceva.... e da dove ti viene tutta questa certezza?
     
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  4. Scienziato apocrifo
     
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    CITAZIONE (cama-leo @ 1/8/2006, 18:59)
    CITAZIONE (KonKaz @ 27/7/2006, 23:38)
    Tutti sanno che la donna è un essere inferiore rispetto all'uomo però tu non la puoi toccare perchè se lo fai sei accusato di violenza, non pio dargli la pacca sul sedere e neppure toccargli il seno perche ti hanno educato in questo modo e se lo fai vai in galera.

    Io ancora non capisco se questo forum è finalizzato alla tutela degli uomini contro certi tipi di prevaricazione femminile o è un pretesto per tanti (non tutti! Per fortuna...) per sputare fuori il senso di superiorità, ingiusto e fasullo, dell'uomo sulla donna.

    Ci tengo a precisare che il concetto di "inferiorità della donna" è un'espressione di konkaz che non mi trova d'accordo (e che tra l'atro mi era sfuggita) ma soprattutto che non appartiene alle idee dei membri del movimento e che è, anzì, espressamente in disaccordo con i suoi principi.

    Tuttavia ci sono utenti che hanno diversamente espresso "l'inferiorità dell'uomo" (lo dicono in TV tutti i santi giorni), quindi non mi scandalizzo per questa frase (pur criticandola) come ormai non lo faccio per quelle porcherie di segno opposto.

    Tu piuttosto hai mai espresso dissenso per certe frasi sull'inferiorità maschile?

    C'è qualcuno a questo mondo (oltre noi e i MS) che ha manifestato dissenso per certe frasi denigratorie nei confronti degli uomini?
     
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  5. Purusha
     
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    ma secondo te c'è stato un periodo tra le società moderne (di tutte le culture) e le società primitive in cui non si faceva.... e da dove ti viene tutta questa certezza?
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    Caro S.A.
    prima di avanzare le tue osservazioni ti invito a leggere più attentamente quello che scrivo.
    Non ti ho detto che 'non si facesse', che non esistesse prostituzione in passato, ma che sussistevano cause, caratteristiche e proporzioni diverse dalle attuali.
    La 'certezza' mi proviene dallo studio delle fonti storiche (fonti archivistiche, narrative, legislative, giuridiche, etc.), in base alle quali sono stati poi scritte centinaia di saggi di taglio storiografico e antropologico la cui lettura può aiutare a comprendere meglio il fenomeno.
    Non è certo argomento da potersi esaurire in due battute.
     
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  6. Scienziato apocrifo
     
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    CITAZIONE (Purusha @ 1/8/2006, 21:34)
    ma secondo te c'è stato un periodo tra le società moderne (di tutte le culture) e le società primitive in cui non si faceva.... e da dove ti viene tutta questa certezza?
    -------------------

    Caro S.A.
    prima di avanzare le tue osservazioni ti invito a leggere più attentamente quello che scrivo.
    Non ti ho detto che 'non si facesse', che non esistesse prostituzione in passato, ma che sussistevano cause, caratteristiche e proporzioni diverse dalle attuali.
    La 'certezza' mi proviene dallo studio delle fonti storiche (fonti archivistiche, narrative, legislative, giuridiche, etc.), in base alle quali sono stati poi scritte centinaia di saggi di taglio storiografico e antropologico la cui lettura può aiutare a comprendere meglio il fenomeno.
    Non è certo argomento da potersi esaurire in due battute.

    ok, forse ho frainteso il tuo discorso, c'è però da dire che la frase
    CITAZIONE
    gli uomini delle società premoderne non dovevano pagare

    può lasciare intendere che per te ci sia stato un periodo "aureo" in cui le donne fossero tutte disponibili ad ogni esigenza maschile.

    In realtà anche io sono convinto che ci siano stati dei periodi storici in cui la prstituzione fosse un fenomeno meno esteso di quanto lo sia ora (come sono convinto che in altri periodi lo fosse ben di più di oggigiorno).
    Bisogna anche vedere le cause di queste differenze.
    Se guardiamo la svezia e la sua legislazione, possiamo benissimo pensare che uno dei motivi possa essere la repressione, e per repressione non intendo solo quella imposta dalle leggi dello stato ma anche da quella delle convenzioni morali.

    Altri motivi possono sicuramente essere dovuti al benessere e all'equilibrio che forse si instaurava nei rapporti di coppia di certe società, nelle quali il "dovere coniugale" forse era sentito come una occasione di amare il proprio compagno e non di ricambiare un favore.

    Tuttavia, mi riesce difficile pensare che "gli uomini delle società premoderne non dovessero pagare" in alcun modo e senza nessuna moneta di scambio. Tra l'altro le fonti storiche che conosco io dicono proprio il contrario. ...perchè non citi quei documenti di cui parli?
     
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  7. Purusha
     
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    Tuttavia, mi riesce difficile pensare che "gli uomini delle società premoderne non dovessero pagare" in alcun modo e senza nessuna moneta di scambio. Tra l'altro le fonti storiche che conosco io dicono proprio il contrario. ...perchè non citi quei documenti di cui parli?
    ----------------

    Caro S.A.
    ti prometto che affronterò insieme con te l'argomento, giustificadno ciascuna delle espressioni che ho utilizzato: ma lascia che lo faccia con calma e senza fretta.
    Per oggi sono sopraffatto dalla stanchezza e dall'afa soffocante: credo di meritarmi una buona dormita.
    Un caro saluto e a presto.
     
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  8. *STRIDER*
     
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    CITAZIONE (Scienziato apocrifo @ 1/8/2006, 22:08)
    Tuttavia, mi riesce difficile pensare che "gli uomini delle società premoderne non dovessero pagare" in alcun modo e senza nessuna moneta di scambio. Tra l'altro le fonti storiche che conosco io dicono proprio il contrario. ...perchè non citi quei documenti di cui parli?

    Riesce difficile, anzi difficilissimo pure a me pensare e credere che per gli uomini del passato il sesso fosse sempre gratis.
    Infatti anche al sottoscritto risulta il contrario (sono figlio di due insegnanti, quindi...).



    Edited by *STRIDER* - 2/8/2006, 07:05
     
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  9. *STRIDER*
     
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    Riguardo agli omosessuali faccio notare un particolare (che mi è stato riferito).
    Tolto il mondo occidentale, l'omosessualità è un reato ai quattro angoli del pianeta, dal Senegal alla Cina, da Cuba al Marocco, dal Camerun alla Giamaica. Con pene che vanno dai sei mesi ai dieci anni di reclusione.
    In Afghanistan, Arabia Saudita e Iran può andare anche peggio, visto che le legislazioni di quei tre paesi prevedono la pena di morte.
    Ebbene, nonostante questa violenta repressione, numerosi studi dimostrano che gli omosessuali maschi sono gli umani più promiscui e sessualmente attivi che esistano sul pianeta Terra.
    Viceversa, gli etero, che in tutti i paesi democratici sono liberi di fare quello che gli pare, fanno molto meno sesso; e la prostituzione anzichè diminuire aumenta.
    Se non sbaglio, lo stesso Reduan, ha riportato in passato delle ricerche, dei numeri che evidenziavano come nella sola Italia milioni di donne (single e non) facevano e fanno poco/pochissimo sesso, se non niente. (Di conseguenza anche gli uomini).
    ----------------------------------------
    E ancora: se il desiderio è lo stesso, perchè fin dai tempi antichi non è esistita - simmetricamente - la prostituzione maschile?
    O, meglio, esclusivamente quella maschile, giacchè da ogni dove si sostiene che le femmine hanno (e quindi avevano) un maggior bisogno di sesso?
    ----------------------------------------
    A proposito di DNA:
    http://ultimefile.forumfree.net/?t=2007445&st=180

    (Non ci capisco niente nemmeno io, ma sapere che cos'è fa sempre bene).



    Edited by *STRIDER* - 2/8/2006, 18:44
     
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  10. cama-leo
     
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    CITAZIONE (Scienziato apocrifo @ 1/8/2006, 21:33)
    Tu piuttosto hai mai espresso dissenso per certe frasi sull'inferiorità maschile?

    C'è qualcuno a questo mondo (oltre noi e i MS) che ha manifestato dissenso per certe frasi denigratorie nei confronti degli uomini?

    Confesso che, anche se non dubito della loro esistenza, non mi è mai capitato di imbattermi in questo forum in frasi che esaltino la superiorità femminile.
    Ma ti posso assicurare che quando sento dalla bocca o leggo dalla penna di una donne frasi del genere provo lo stesso senso di disgusto misto ad avvilimento che ho provato leggendo quel post.
    E' più che altro disarmante: quale arricchimento posso trarre dalla discussione con persone che hanno questi pregiudizi radicati?
    Oltretutto, visto la delicatezza degli argomenti e dei "conflitti" di cui qui si discute, non trovate controproducenti uscite del genere, che fanno solo male all'affermazione di certi vostri principi, che- lo ripeto- in parte io stessa condivido?

     
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  11. seiper1
     
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    CITAZIONE
    avere una vita sessuale soddisfacente non costituisce la fine (e il fine) della QM

    Mi spiace, sinceramente, caro Alexandros che tu abbia interpretato in termini così restrittivi il senso delle mie parole.
    Neanche io ho mai pensato che lo scopo della QM sia quello di assicurare agli uomini una vita sessuale soddisfacente; condizione che dipende da aspettative personali e ricade, come più volte osservato, nella valutazione soggettiva di ciascuno di noi (oltre che dalle possibilità effettive di azione riconosciuta agli uomini).
    Quello che, invece, ho teso a sottolineare, probabilmente in modo inefficace, è il fatto che vi sia una fondamentale connessione tra la "disparità erotica" tra i sessi ed alcuni fenomeni sociali che, a mio giudizio, qualificano una parte rilevante del senso della QM.
    In che modo, mi chiedo, si possono sindacare gli aspetti illiberali delle norme che, tanto sotto il profilo etico quanto sotto quello giuridico, governano oggi il rapporto tra i sessi?
    Penso alle deformazioni della disciplina sulle molestie sessuali, ad esempio, ma anche alle più severe norme sulla violenza sessuale (terreno minato, su cui ci sarebbe moltissimo da dire) e, in modo più indiretto ma non meno significativo, ai termini inaccettabili dell'odierno diritto di famiglia, per finire, appunto, alle modalità con le quali il fenomeno prostituzione viene definito (con il paradossale rovesciamento di significato etico che porta alla tutela della prostituta, contro la condanna e la colpevolizzazione del cliente).

    Quindi, la risposta che io dò alla mia stessa domanda è la seguente e, come spero di riuscire ad esplicitare, riguarda una profonda diversità di approccio alla QM:
    io faccio della QM innanzitutto una "questione sociale", ossia di norme ed istituzioni, che comprende al proprio interno sia i presupposti etici, sia quelli psicologici, sia quelli più ampiamente culturali, ma li osserva e li rende osservabili nell'ottica sociale (non in quella individuale, tutt'altro);
    tanto tu, quanto Purusha e molti altri, mi sembra vediate (e chiunque lo ritiene mi correggerà) la QM innanzitutto come una questione "morale", di deviazione da un alveo preesistente al quale si dovrebbe tornare per restituire dignità e valore all'essere maschio, secondo schemi di vita "naturali.

    Mi soffermo, per il momento, a queste sintetiche considerazioni che, tuttavia, hanno conseguenze importanti sugli obiettivi che la QM dovrebbe (nei diversi approcci) perseguire.
    Li accenno brevemente: da un lato c'è l'accettazione della modernità nelle sue dimensioni sostanziali, compresi i mutamenti sociali ai quali la QM deve (sempre a mio giudizio) contribuire per dargli una direzione adatta e conforme anche alle esigenze ed alla dignità maschili.
    Dall'altro c'è la negazione della modernità ed il richiamo alla tradizione come risposta e reazione a cambiamenti ritenuti dannosi e (appunto) innaturali.
    Chiudo augurandomi che questo intervento non venga letto come sterile "opposizione", bensì come sforzo di chiarezza di fondamentale importanza, almeno per quanto mi riguarda.
     
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  12. *ammi*
     
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    CITAZIONE (cama-leo @ 2/8/2006, 11:16)
    CITAZIONE (Scienziato apocrifo @ 1/8/2006, 21:33)
    Tu piuttosto hai mai espresso dissenso per certe frasi sull'inferiorità maschile?

    C'è qualcuno a questo mondo (oltre noi e i MS) che ha manifestato dissenso per certe frasi denigratorie nei confronti degli uomini?

    Confesso che, anche se non dubito della loro esistenza, non mi è mai capitato di imbattermi in questo forum in frasi che esaltino la superiorità femminile.
    Ma ti posso assicurare che quando sento dalla bocca o leggo dalla penna di una donne frasi del genere provo lo stesso senso di disgusto misto ad avvilimento che ho provato leggendo quel post.

    Be', nessuno mai ha visto una donna vomitare quando si dice la frase, che sembra universalmente accettata e cui e' vietato ribattere "le donne sono piu' intelligenti (degli uomini)".
    Pare un luogo comune inestirpabile.
    A me e' stato detto anche "le donne sono esseri superiori".
    Se un uomo dicesse "gli uomini sono esseri superiori", minimo gli capita un calcio sui genitali.
    Se lo dice una donna al massimo puoi ribattere con un sorriso, altrimenti sei uno zotico.
    In un test, penso di una sessuologa americana, per venire valutato come uomo ideale, avrei dovuto rispondere che mi sento vicino alle donne perche' deve essere dura venire trattati sempre da individui di serie B.
    Serie B?
    Dove? Quando? Anzi a me pare invece che una donna bella sia molto, ma molto piu' avvantaggiata di un uomo.
     
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  13. lozoppo
     
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    CITAZIONE (Scienziato apocrifo @ 1/8/2006, 21:17)
    CITAZIONE (Purusha @ 1/8/2006, 21:03)
    gli uomini delle società premoderne non dovevano pagare né pregare nessuna per godere sessualmente.

    Lo fanno i canidi ed i felini come lo facevano i loro antenati, lo fanno gli scimpanzè e i gorilla così come lo facevano i loro antenati, lo facevano (per induzione) i primi homo erectus, i primi neanderthalensis ed i primi sapiens, lo fanno gli homo sapiens moderni, ma secondo te c'è stato un periodo tra le società moderne (di tutte le culture) e le società primitive in cui non si faceva.... e da dove ti viene tutta questa certezza?

    Mah. secondo me stai commettendo un errore di semplificazione.
    I canidi e i felini non so s "godano" della copula, per loro più che altro è un "lavoro" in più da fare pilotato da un'insieme di impulsi olfattivi.
    Gli scimpanzè, probabilmente sono quelli a cui ti ispiri visto che sono prevalentemente promiscui.
    I gorilla sono poligami e le lotte per la conquista non mancano. Un solo maschio può tenere una mezza dozzina di femmine esclusivamente per lui, di conseguenza ci saranno un buon numero di maschi gorilla che si fanno le pippe.

    Insomma, il tuo punto di vista mi sembra più un miraggio che una realtà, anche tra gli animali.
    La selezione naturale lavora molto durante l'accoppiamento, ergo l'eden sta da un'altra parte....
     
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  14. Alexandros Basileus
     
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    CITAZIONE (seiper1 @ 2/8/2006, 12:18)
    Chiudo augurandomi che questo intervento non venga letto come sterile "opposizione", bensì come sforzo di chiarezza di fondamentale importanza, almeno per quanto mi riguarda.

    Ma ci mancherebbe altro, Seiper1!
    Non ci conosciamo personalmente, ma, avendo letto i tuoi post, conosco benissimo la tua serietà e la apprezzo (sia io che Purusha, se non erro, ti abbiamo già manifestato apertamente dei sentimenti di sincera stima).

    La questione che tu proponi è senza dubbio interessante e degna di chiarimenti e di approfondimenti.
    Il problema, come già ti dissi, è però che le mie forze sono limitate e che, dovendo al momento occuparmi dei thread su Maria e su Cristo, non posso risponderti come vorrei e come è giusto che ti risponda.
    Mi limito dunque a dire l'essenziale, con la speranza che in un prossimo futuro si produrrà l'occasione di parlare di queste cose in maniera più rigorosa e confacente.

    1. VITA EROTICA E ASPETTATIVE PERSONALI

    Hai colto benissimo quello che volevo dire: la misura di una vita sessuale soddisfacente è molto soggettiva e dipende dalle aspettative personali.
    Io non posso dunque dire di avere avuto una vita sessuale insoddisfacente perché, per i miei parametri soggettivi e personali, io sono molto soddisfatto del sesso che ho praticato (che è stato poco, ma buono e a me è senza dubbio bastato, tanto è vero che, almeno per il momento, non ne cerco affatto dell'altro).
    Un altro uomo potrà anche avere posseduto trecento donne e ritenersi comunque insoddisfatto, perché non ha ancora saziato la sua libido.

    Dunque: soggettività e relatività.

    Ognuno si regoli come vuole!

    2. NORME ILLIBERALI

    Tu affermi: è vero, ogni uomo deve regolare il suo eros come meglio crede, in base alle sue esigenze e alle sue aspettative (non ci sono norme oggettive in questo campo), ma è vero altresì che egli deve anche essere lasciato libero di farlo, libero cioè di avere una possibilità effettiva d'azione!

    Perfettamente d'accordo con te: io infatti ho sempre ribadito che la vita sessuale di ognuno deve essere regolata dal criterio del "libertarismo" e non da quello della "repressione" e che dunque bisogna battersi contro qualunque legge che reprima la sessualità.
    La legge è autorizzata a intervenire solo quando le esigenze sessuali deviano dal loro giusto corso e rischiano di produrre caos sociale o, addirittura, conducono ad abusi, crimini e delitti (sia che a commettere tali abusi e delitti sia un uomo nei confronti di una donna sia che invece a commetterli sia una donna nei confronti di un uomo).

    Mi trovi dunque concorde su tutto ciò che dici in relazione:
    1. alle deformazioni della disciplina sulle molestie sessuali,
    2. alle severe norme sulla violenza sessuale,
    3. ai termini inaccettabili dell'odierno diritto di famiglia,
    4. alle modalità con le quali il fenomeno prostituzione viene definito (con il paradossale rovesciamento di significato etico che porta alla tutela della prostituta, contro la condanna e la colpevolizzazione del cliente).

    Per parte mia, io:
    1. ho sempre sostenuto queste battaglie di U3000;
    2. ritengo che esse costituiscano una parte fondamentale della QM;
    3. sono pronto a inserire il mio nome in qualunque "raccolta firme" si faccia per modificare tali leggi in senso più "liberale" e meno "repressivo/oppressivo" o a partecipare a qualsiasi battaglia politica U3000 vorrà compiere in futuro in favore della "libera espressione della sessualità maschile" (chiedo venia se, per caso, non dovessi esprimermi con i termini adeguati. Suggeritemi espressioni migliori, se è il caso).

    3. "DISPARITÀ EROTICA"

    Quanto alla questione della connessione fra la "disparità erotica" fra i sessi e l'illiberalità delle norme a danno della sessualità maschile, il punto basilare a mio parere è questo: questa "disparità" è stata indotta storicamente o è naturale?

    A me sembra che è su questo che le nostre opinioni inizino a divergere, perché (correggetemi se sbaglio), vi sono due pareri contrastanti:

    1. da un lato io e Purusha sosteniamo che tale "disparità" (attenzione dico "disparità" - nel senso che gli uomini desidererebbero le donne mentre le donne non desidererebbero gli uomini - e non "differenza" e "diversità" nell'approccio al sesso, perché è chiaro che un uomo non è una donna e una donna non è un uomo e che dunque il loro approccio fisiologico e psicologico all'eros sarà differente) è dovuta ad una deviazione causata da fattori storici, sociali, culturali e psicologici - dunque modificabili e rettificabili - e che invece normalmente, pur nella diversità dell'approccio e delle modalità, uomini e donne sentono gli uni per le altre attrazione reciproca e bidirezionale;

    2. altri sostengono invece che la "disparità" sia dovuta a fattori naturali, costitutivi, ormonali e biologici - dunque immodificabili e non rettificabili -, nel senso che da sempre gli uomini hanno desiderato far sesso con le donne, mentre queste ultime non hanno mai desiderato far sesso con gli uomini e per sempre continuerà ad essere così, sicché il riequilibrio fra i sessi, in materia erotica, non potrà avvenire allorché si saranno curate le donne e si sarà ricollocata la libido che esse attualmente deviano sulla "volontà di potenza" (libido dominandi) nell'ambito che invece a tale libido giustamente pertiene, e cioè il coito e le effusioni erotiche fra maschi e femmine (libido amandi), ma solo allorché si sarà riequilibrato il "potere sessuale" che da sempre le donne possiedono (e che sempre possiederanno) nei confronti degli uomini con un potere equivalente, ma di tutt’altra natura, da parte maschile.

    In questo senso, come vedi, l'approccio mio e di Purusha e quello di altri è completamente opposto.

    Infatti, io e Purusha sosteniamo:

    1. che i sessi si attraggono reciprocamente;
    2. che le donne non sentono più attrazione verso gli uomini a causa di una patologia psichica che ha spostato la loro libido dal coito con l’uomo verso il potere (sicché la donna non desidererebbe più unirsi all’uomo e farsi penetrare e riempire dal suo Fallo, ma desidererebbe piuttosto dominare l’uomo e castrarlo);
    3. che nonostante oggi la maggioranza delle donne soffra di simile patologia, essa non ha tuttavia contaminato tutte le donne e che dunque ve ne sono alcune che amano l’uomo e il corpo maschile, che desiderano essere penetrate e possedute da un Fallo e che non pensano affatto a dominare, ridicolizzare o vessare l’uomo, ma solo ad amarlo (senza alcun secondo fine);
    4. che la malattia di cui soffrono le donne attuali non è affatto incurabile e che dunque la situazione è modificabile.

    Altri invece sostengono:
    1. che i sessi non si attraggono reciprocamente (almeno dal punto di vista erotico e sessuale) e che solo gli uomini desidererebbero fare sesso con le donne, mentre le donne, anche qualora facciano del sesso con gli uomini, vogliono sempre qualcos’altro (potere, denaro, status sociale, maternità, etc.) e giammai fanno sesso per il puro piacere di farlo [cosa che, fra l’altro, sono le mie stesse esperienze con quelle poche - ma buone - donne con cui sono stato a letto a smentire];
    2. che questa situazione è immodificabile e che non dipende da una patologia che le donne hanno maturato nel corso dei tempi, ma dalla natura delle cose e dalla costituzione psico-fisica dei sessi;
    3. che non si può fare nulla per rimediare a questa situazione se non equilibrare il potere sessuale delle donne con un potere maschile di natura del tutto differente e collocabile in tutt'altro ambito.

    4. DIFFERENZA DI APPROCCIO ALLA QUESTIONE MASCHILE

    Aldilà della questione tradizione/ modernità (che è senza dubbio pertinente, ma, almeno in questa sede, mi sembra secondaria) a me sembra che la differenza principale corra piuttosto su ciò:

    1. alcuni limitano la QM esclusivamente ad una "questione politico-sociale"( come dici tu; e mi pare che fra questi tu includa anche te stesso);
    2. io e Purusha invece, pur non dimenticando (anzi interessandocene in maniera costante e ricorrente) questo aspetto della questione (che comprende tutti i soprusi e le vessazioni che oggi gli uomini devono subire dal Sistema in sede politica, sociale, economica, finanziaria, giuridica, giudiziaria, etc. etc.), affermiamo che, anche qualora esso venisse risolto (o, perlomeno, reso meno gravoso e opprimente), non per questo la QM si risolverebbe e si esaurirebbe, perché gli uomini potrebbero sì dire di avere migliorato (o, perlomeno, reso meno pesanti) le loro condizioni di vita in questo basso e sporco mondo (pieno di stronze isteriche, di schifosi lecchini e di grandi bastardi sempre pronti a metterla loro nel sedere), ma non avrebbero ancora trovato se stessi!
    È chiaro dunque che, aldilà della pur legittima e primaria “questione sociale” (che va certamente tenuta nella giusta considerazione), per noi la QM è anche e soprattutto una questione identitaria, “simbolica” e spirituale, che ha insomma a che fare da un lato con gli Archetipi (intesi sia in senso platonico che in senso junghiano-neumanniano) e dall’altro con quel basilare precetto delfico (poi anche pitagorico e socratico) che, come ben saprai, affermava: GNOTI SEAUTON (“Conosci te stesso”)!...

    Credo che è proprio su questo punto che passi lo spartiacque principale fra due approcci veramente e radicalmente differenti alla QM.

    Un caro saluto

    Alexandros


    Edited by Alexandros Basileus - 2/8/2006, 15:36
     
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  15. cama-leo
     
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    CITAZIONE (*ammi* @ 2/8/2006, 13:20)
    Be', nessuno mai ha visto una donna vomitare quando si dice la frase, che sembra universalmente accettata e cui e' vietato ribattere "le donne sono piu' intelligenti (degli uomini)".
    Pare un luogo comune inestirpabile.
    A me e' stato detto anche "le donne sono esseri superiori".

    Se è per questo il primo ad affermare frasi del genere è il nostro premier Prodi: in una domanda sulle quote rosa ha affermato che "il contributo delle donne è fondamentale perchè è risaputo che loro sono...(ha fatto una pausa per pensare alla parola PIU' ADATTA)...sono superiori".
    Non ho parole.
    E' frequentissimo, lo so, ma vi posso garantire che una donna sana prova per queste affermazioni forte umiliazione, perchè rientrano nella classe de "I cani ti danno tanto affetto". Sono frasi fatte, che nella migliore delle ipotesi sono sentite ma prive di fondamento e nella peggiore delle ipotesi sono pure piene di ipocrisia e opportunismo.

     
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3491 replies since 7/5/2004, 09:09   84358 views
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