Discussione permanente: Frequentare prostitute

sul fenomeno della prostituzione

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  1. ilmarmocchio
     
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    Questo articolo di M. Fini e' interessante

    Le multe del sindaco: lucciole per lanterne
    Uscito su "Il Giorno" il 04/09/2009 04/09/2009 Massimo Fini
    Argomenti trattati: Politica Societa'
    Zone interessate: Italia
    Qualche giorno fa a un operaio cinquantenne «sorpreso in
    macchina con una prostituta», a Lentate sul Seveso, da due
    agenti della polizia locale è stata comminata una multa di 500
    euro. La multa non era per «atti osceni in luogo pubblico» (un
    fatto che, tra l’altro, appartiene al penale e vuole un
    processo) perché i due erano vestiti e non erano ancora
    entrati in azione. Nè poteva essere contestato loro di
    intralciare il traffico, che è l’escamotage con cui in alcuni
    comuni si tenta di fare la lotta alla prostituzione, perché la
    coppia si era appartata in una stradina sterrata e isolata. La
    colpa dell’uomo, meritevole di una sanzione salata, era
    puramente e semplicemente quella di essersi accompagnato con
    una prostituta. Lo stabilisce un’ordinanza del sindaco di
    Lentate. Ma in Italia la prostituzione non è un reato, nè per
    chi la pratica nè, tantomeno, per il cliente. E un’ordinanza
    comunale non può scavalcare la legge dello stato e il
    principio generale per cui «tutto ciò che non è proibito dalla
    legge è lecito». Come insegnano al primo anno di Giurispru-
    denza le norme hanno una gerarchia: i regolamenti devono
    subordinarsi alle leggi e queste ai principi costituzionali.
    Male ha fatto quindi il povero operaio, con

    quell’atteggiamento da
    «suddito» che ormai noi tutti stiamo assumendo in questa bella
    democrazia illiberale, a suppli-
    care gli agenti «giurando che era stato un momento di
    debolezza e che non ci sarebbe cascato
    più». Era nel pieno diritto di fare quello che stava facendo.
    L’operaio, che è di Como, ha anche cercato di giustificarsi
    dicendo che non era al corrente di
    quella ordinanza del sindaco di Lentate. Ora, è vero che
    l’ingoranza della legge «non excusat», ma se i sindaci vanno
    avanti di questo passo a mitragliare ordinanze, oltretutto in
    contrasto con le leggi dello Stato, fra poco potremo girare in
    Italia solo se muniti di un’Enciclopedia
    Treccani di tutti gli svariatissimi regolamenti comunali.
    Ma la sconcertante oridnanza del sindaco di Lentate suggerisce
    anche altre considerazioni.
    Chi stabilisce che la donna che è con me in macchina è una
    prostituta? Non esiste uno schedario come ai tempi dei casini.
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