Commenti a "MODELLI DI STERILITA' "

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  1. silverback
     
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    [CONTINUA]

    Poiché è in sostanza una passeggiata casuale nello spazio di tutte le possibilità genetiche, l'evoluzione biologica è stata molto lenta. La complessità, o numero di bit d'informazione, codificata nel Dna è pari all'incirca al numero di basi nella molecola. Per i primi due miliardi di anni l'aumento della complessità fu probabilmente dell'ordine di un singolo bit di informazione ogni cento anni.
    Negli ultimi tre o quattro milioni di anni il ritmo aumentò gradualmente, diventando di un bit all'anno: poi però, tra sei e ottomila anni fa, si registrò una nuova, grande rivoluzione: sviluppammo il linguaggio scritto. Così le informazioni cominciarono a essere trasmesse da una generazione all'altra senza bisogno che il lentissimo processo di mutazioni casuali e selezione naturale le codificasse nella sequenza del Dna. La complessità aumentò vertiginosamente. Un singolo romanzo potrebbe contenere il numero di informazioni equivalente alla differenza tra il Dna delle scimmie e quello degli esseri umani, e un'enciclopedia in trenta volumi potrebbe contenere quelle equivalenti all'intero genoma umano.
    Per di più, i dati dei libri si aggiornano in fretta. Il Dna umano viene aggiornato dall'evoluzione biologica di circa un bit all'anno, mentre ogni anno si pubblicano duecentomila nuovi libri, il che equivale a un ritmo di oltre un milione di bit al secondo. Certo, la maggior parte di tali dati è spazzatura, ma se anche uno solo su un milione fosse utile, il ritmo di aggiornamento resterebbe centomila volte più veloce dell'evoluzione biologica.
    Grazie alla trasmissione delle informazioni tramite mezzi esterni non biologici, il genere umano ha potuto dominare il mondo e avere una popolazione in costante, vertiginoso aumento. Ora però siamo agli inizi di una nuova era, nella quale riusciremo ad accrescere la complessità del nostro patrimonio genetico senza aspettare il lento processo dell'evoluzione biologica. Negli ultimi diecimila anni il Dna umano non ha registrato nessuna mutazione importante, ma è probabile che nei prossimi mille anni lo riprogettiamo integralmente. Va detto che secondo molti si dovrebbe proibire l'applicazione dell'ingegneria genetica agli esseri umani, ma è difficile che questo avvenga. L'ingegneria genetica vegetale e animale sarà consentita per motivi economici e alla fine, inevitabilmente, ci sarà chi sperimenterà le tecniche sull'uomo. A meno che non si instauri un ordine mondiale totalitario, qualcuno da qualche parte progetterà esseri umani con caratteristiche migliori. Senza dubbio creare esseri umani migliori provocherà gravi problemi sociali e politici, perché resteranno gli esseri umani non migliori. Non intendo qui sostenere che l'ingegneria genetica umana sia uno sviluppo auspicabile; mi limito a osservare che probabilmente diventerà una realtà quale che sia la nostra volontà.
    Ecco perché non credo alla fantascienza come quella di Star Trek, dove, in un futuro distante da noi quattro secoli, gli uomini sono sostanzialmente uguali a noi. Credo che la specie umana e il suo Dna diventeranno più complessi in tempi molto rapidi. E' bene riconoscere che una simile evoluzione è probabile e riflettere sul modo di farvi fronte. In un certo senso la specie umana sarà costretta a migliorare le proprie qualità fisiche e mentali se vorrà affrontare il mondo sempre più complesso in cui si trova e se vorrà accettare nuove sfide, come il viaggio spaziale. Gli umani dovranno incrementare la loro complessità anche per un altro motivo: continuare, come i sistemi biologici, a essere più avanzati dei sistemi elettronici. Gli odierni computer hanno il vantaggio della velocità, ma non mostrano segni di intelligenza. Non c'è da stupirsene, perché al momento il loro "cervello" è meno complesso di quello di un lombrico, specie che non brilla per le sue facoltà intellettive.
    Tuttavia i computer seguono la cosiddetta legge di Moore: raddoppiano di velocità e complessità ogni diciotto mesi. E' chiaro che nemmeno questa crescita esponenziale potrà durare in eterno, però probabilmente continuerà finché i computer diventeranno complessi come il cervello umano.
    Qualcuno dice che non potranno mai avere vera intelligenza (qualunque cosa sia la vera intelligenza), ma io credo che, se molecole chimiche assai complesse sono capaci di rendere intelligenti gli esseri umani, circuiti elettronici altrettanto complessi saranno capaci di rendere intelligenti i computer. E se diventeranno intelligenti, essi progetteranno probabilmente computer ancora più complessi e intelligenti.



    [CONTINUA]
     
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  2. Quinzio
     
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    Mi aspettavo che da un momento all'altro saltasse fuori la venere di Willendorf come prova che l'umanita' ha segretamente coltivato il mito della donna grassa e fertile.

    Vedendo effettivamente saltare fuori la suddetta venere, non mi posso trattenere da alcuni commenti.

    La venere di W. rappresenta una donna OBESA non fertile.
    Chi ci dice che la donna che ha ispirato la statuetta fosse effettivamente fertile ?
    Non e' stato detto in questo 3d che anche l'obesita' porta all'infertilita' ?
    Chi ci dic che l'autore della venere volesse rappresentare una donna fertile e non volesse solamente rappresentare una donna obesa ?

    Anche Botero raffigura uomini e donne irreali e obesi.
    Chi ha fatto le venere di W. non puo' essere semplicemente il "Botero della preistoria" ?

    Abbiamo una sola statuetta "cicciona" contro migliaia di altre statue dove donne e uomini sono rappresentati con un corpo ben fatto e non grasso (seppur neanche magro), diciamo un giusto peso corporeo.

    Si vada a vedere la venere di Milo, i bronzi di riace, il David di Michelangelo, ecc...
     
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  3. animus
     
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    Quinzio, non posso esimermi dal dirti che hai detto un sacco (ed una sporta) di stronzate, al quale non vale nemmeno la pena rispondere, pero' una domanda è (anch'essa) d'obbligo.

    Perchè invece di cercare di contrastare con tutte le tue forze le evidenze di wookiee, non ti sforzi un pochino per cercare prove a favore?

    Il tema di questa sezione, nel caso non te ne fossi ancora accorto, è "Verso una nuova alleanza", e non "la guerra dei sessi".

    Per il secondo tema, c'è tutto il resto del forum.
     
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  4. silverback
     
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    [CONTINUA]

    L'aumento delle complessità biologica ed elettronica proseguirà per sempre o esiste un limite naturale? Sul versante biologico il limite dell'intelligenza umana è stato finora rappresentato dalle dimensioni del cervello, che, chiuso all'interno del cranio, deve passare per il canale del parto.
    Avendo visto nascere i miei tre figli, so quanta fatica fa la testa a uscire. Tuttavia prevedo che entro i prossimi cento anni riusciremo a far sviluppare il feto all'esterno del corpo umano, sicché questo limite sarà eliminato. Se però da un lato accresceremo le dimensioni dell'encefalo grazie all'ingegneria genetica, dall'altra ci troveremo di fronte al problema dei messaggeri chimici che sono responsabili della nostra attività mentale e che si muovono con relativa lentezza. Ciò significa che ulteriori aumenti della complessità del cervello avverranno a spese della velocità. Potremo essere pronti di riflessi o molto intelligenti, ma non entrambe le cose. Credo però che diventeremo molto più intelligenti dei personaggi di Star Trek, il che d'altronde non è difficile.
    I circuiti elettronici hanno lo stesso problema dell'encefalo umano, per quanto riguarda il rapporto complessità/velocità. Nel loro caso, però, i segnali sono elettrici, non chimici, e viaggiano alla velocità della luce, che è assai maggiore. Ma la velocità della luce è già un limite pratico per la progettazione di computer più veloci. Si può migliorare la situazione abbreviando i circuiti, tuttavia alla fine ci si scontrerà con la barriera rappresentata dalla natura atomica della materia. E' in ogni caso certo che compiremo notevoli progressi prima di raggiungere la barriera.
    Anche in un altro modo i circuiti elettronici potrebbero accrescere la complessità pur conservando la velocità: copiando il cervello umano. Il cervello non ha un'unica Cpu, l'unità centrale di elaborazione che interpreta ed esegue le istruzioni in sequenza, ma ha milioni di processori che operano all'unisono. L'elaborazione parallela di un numero elevato di processori rappresenterà il futuro anche per l'intelligenza elettronica. Se nei prossimi cento anni non ci autodistruggeremo, forse raggiungeremo i pianeti del sistema solare e, successivamente, le stelle più vicine. Ma lo scenario non sarà quello di Star Trek o di Babylon 5, con una nuova specie di esseri quasi umani in ogni sistema stellare. Il genere umano ha assunto l'aspetto attuale solo da due milioni di anni, rispetto ai quindici miliardi di anni trascorsi dal Big Bang.
    Perciò, nel caso si evolvesse la vita in altri sistemi stellari, le probabilità di trovarla a uno stadio riconoscibilmente umano sarebbero trascurabili. Quando incontreremo una vita aliena, ci apparirà o assai più primitiva o assai più avanzata di noi. Se sarà più avanzata, sarà lecito chiedersi perché non si sia diffusa in tutta la galassia e non abbia visitato la terra. Se gli alieni fossero venuti qui, avrebbero dovuto lasciare chiare tracce, più alla maniera di Independence Day che di E.T.
    Come si spiega dunque la mancanza di visitatori extraterrestri? E' possibile che là, tra le stelle, vi sia una specie progredita che sa che esistiamo, ma ci lascia cuocere nel nostro brodo primitivo. Però è difficile che abbia tanti riguardi verso una forma di vita inferiore: forse che noi ci preoccupiamo di quanti insetti o lombrichi schiacciamo sotto i nostri piedi? Una spiegazione più plausibile è che vi siano scarsissime probabilità che la vita si sviluppi su altri pianeti o che, una volta sviluppatasi, diventi intelligente. Poiché ci definiamo intelligenti, anche se forse con motivi poco fondati, noi tendiamo a considerare l'intelligenza una conseguenza inevitabile dell'evoluzione, invece è discutibile che così sia: non è chiaro se abbia molto valore di sopravvivenza. I batteri se la cavano benissimo senza e ci sopravvivranno se la nostra cosiddetta intelligenza ci indurrà ad autodistruggerci in una guerra nucleare. Perciò, quando esploreremo la galassia, troveremo forme di vita primitive, ma è improbabile che incontreremo esseri come noi.
    Lo scenario del futuro non somiglierà a quello consolante dipinto da Star Trek, di un universo popolato da molte specie umanoidi, con una scienza e una tecnologia avanzate ma fondamentalmente statiche. Credo invece che saremo soli e che incrementeremo molto, e molto in fretta, la complessità biologica ed elettronica. Pochi dei futuri progressi si registreranno entro un secolo, e questa è l'unica previsione abbastanza attendibile che possiamo fare. Ma verso la fine del prossimo millennio, se mai vi arriveremo, la differenza rispetto a Star Trek sarà grandissima
    .


    "Quando gli embrioni si svilupperrano fuori del corpo umano,
    il volume cerebrale sarà più grande e l'intelligenza maggiore"


    "Un giorno, grazie a impianti neurali, si rafforzerà la memoria
    e si potranno assorbire interi pacchetti di informazioni; per esempio
    si apprenderà una lingua straniera o il contenuto di questo libro nel
    giro di pochi minuti. Esseri umani così potenziati avranno ben poca
    somiglianza con noi"


    "Grazie alla comprensione del genoma umano, registreremo
    senza dubbio grandi progressi medici, ma potremo anche accrescere
    parecchio la complessità del nostro Dna. Nei prossimi due o trecento
    anni, l'ingegneria genetica applicata all'uomo sostituirà l'evoluzione
    biologica, riprogettando la specie e ponendoci problemi etici totalmente
    nuovi"


    "Per il viaggio spaziale oltre il sistema solare, occorreranno
    astronauti geneticamente modificati oppure sonde prive di equipaggio
    umano"


    Stephen Hawking
     
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  5. Quinzio
     
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    CITAZIONE (animus @ 24/12/2006, 11:58)
    Quinzio, non posso esimermi dal dirti che hai detto un sacco (ed una sporta) di stronzate, al quale non vale nemmeno la pena rispondere, pero' una domanda è (anch'essa) d'obbligo.

    Perchè invece di cercare di contrastare con tutte le tue forze le evidenze di wookiee, non ti sforzi un pochino per cercare prove a favore?

    Il tema di questa sezione, nel caso non te ne fossi ancora accorto, è "Verso una nuova alleanza", e non "la guerra dei sessi".

    Per il secondo tema, c'è tutto il resto del forum.

    Non ricordo quale presidente americano (Franklin?) aveva detto che si riterrebbe fortunato se avesse ragione anche solo il 50% delle volte.

    Guarda, se fossi uno che da sempre ragione a tutto e a tutti, se mi inchinassi sempre davanti al potente (e alla potente) di turno, non sarei neanche qui su U3000 a postare ogni tanto qualche commento giusto o sbagliato che sia.
    Probabilmente sarei a spendere tempo, soldi e energie dietro la prima donnetta che capita e per inchinarmi davanti a sua maesta' La Donna.
    Prima o poi mi adeguero' anch'io, e quando una donna apre bocca gli diro' "brava, complimenti", qualunque cosa dica e le appoggero' qualunque cosa dicano. In cambio della solita cosa, o nella speranza di.

    Una nuova alleanza ?
    Con le donne ? Ah si, giusto. Come darti torto. E questo significa accontentarle in tutto e per tutto ? E' quello che succede gia'.
    Forse servirebbe una nuova allenza tra gli uomini piu' che con le donne, per stabilire nuove regole e codici morali, per non pestarci i piedi gli uni con gli altri, il piu' delle volte a causa della Lei di turno.
     
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  6. animus
     
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    Che quella statuetta identifica la dea madre, è scritto sui libri di storia, di filosofia, di religioni.

    Invece no, per non dare "sempre ragione" (da intendersi, per dare cmq e sempre torto) a sua maestà La Donna (cioe' a tutte le donne) la statuetta che identifica universalmente la fertilità è per te il "Botero della preistoria".

    Cosa non si fa per contrastare il nemico, a costo di rendersi ridicoli........
     
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  7. G.Luca75
     
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    CITAZIONE
    Forse servirebbe una nuova allenza tra gli uomini piu' che con le donne, per stabilire nuove regole e codici morali, per non pestarci i piedi gli uni con gli altri, il piu' delle volte a causa della Lei di turno.

    Parole sacrosante.
    Non a caso le donne vedono l' amicizia tra uomini come il fumo negli occhi.
    La prima cosa che una donna fa quando inizia una relazione con un uomo è cercare di isolarlo e di fargli il vuoto intorno.
    Divide et impera...
     
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  8. Quinzio
     
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    CITAZIONE
    Che quella statuetta identifica la dea madre, è scritto sui libri di storia, di filosofia, di religioni.

    Sara' vero. Forse rappresenta una donna incinta o che allatta.
    Oppure, il "cavernicolo" che ha fatto la statuetta neanche' sapeva cosa fosse il concetto di fertilita'.
    Non ne verremo mai a capo, a meno di resuscitare l'autore della statuetta cicciona.
    Il fatto che sia scritto sui libri non cambia di molto la faccenda.
    Il libro piu' tradotto e stampato al mondo e' la Bibbia, per cui "e' tutto un dire". (Oppure devo credere che Mose' una volta getto' a terra la sua verga che si trasformo' in un seprente ?) .... simboli fallici a parte.
    Per me puo' anche essere scritto sulla roccia, ma se non mi entra nei miei circuiti logici non ha senso e fine.
     
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  9. *STRIDER*
     
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    CITAZIONE (Quinzio @ 25/12/2006, 07:25)
    Forse servirebbe una nuova allenza tra gli uomini piu' che con le donne,

    Concordo.
    Il problema è che la grandissima maggioranza degli uomini (italiani e non) non sa neppure cosa sia una "alleanza tra uomini" -: soprattutto di questi tempi.
    Basti dire che nel nostro paese ci si scanna ancora - e per parecchie generazioni continuerà ad essere cosi' - per questioni del tipo "tu sei un polentone" o "tu sei un terrone"; per non parlare dei vari scoltellamenti dovuti a questioni calcistiche.
    E' lunga la strada da fare.


    P.s.: certo, questo non significa non cercare dei punti d'incontro con l'altro sesso, assolutamente.
    Però i primi a doversi "curare" e a dover essere "curati" sono gli uomini.

    Edited by *STRIDER* - 25/12/2006, 19:23
     
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  10. legnogrezzo
     
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    :) salve, trovo interessante questa ricerca..trattandosi di una sorta di coscienza collettiva messa in atto dai media, per promuovere nuovi ed innaturali modelli di vita.
    Sono convinto che il bandolo della matassa vada ricercato nella forza e determinazione in cui noi esprimiamo il nostro unico e armonioso Libero Arbitrio.
    Siamo sicuri che sia veramente libero? Personalmente ho molti dubbi, altrimenti non saremo quì a discuterne.
    Legnogrezzo
     
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  11. wookyee
     
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    CITAZIONE
    Quinzio Inviato il: 24/12/2006, 10:59
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    Mi aspettavo che da un momento all'altro saltasse fuori la venere di Willendorf come prova che l'umanita' ha segretamente coltivato il mito della donna grassa e fertile.

    Vedendo effettivamente saltare fuori la suddetta venere, non mi posso trattenere da alcuni commenti.

    La venere di W. rappresenta una donna OBESA non fertile.
    Chi ci dice che la donna che ha ispirato la statuetta fosse effettivamente fertile ?
    Non e' stato detto in questo 3d che anche l'obesita' porta all'infertilita' ?
    Chi ci dic che l'autore della venere volesse rappresentare una donna fertile e non volesse solamente rappresentare una donna obesa ?

    Anche Botero raffigura uomini e donne irreali e obesi.
    Chi ha fatto le venere di W. non puo' essere semplicemente il "Botero della preistoria" ?

    Abbiamo una sola statuetta "cicciona" contro migliaia di altre statue dove donne e uomini sono rappresentati con un corpo ben fatto e non grasso (seppur neanche magro), diciamo un giusto peso corporeo.

    Si vada a vedere la venere di Milo, i bronzi di riace, il David di Michelangelo, ecc...

    CITAZIONE
    Per me puo' anche essere scritto sulla roccia, ma se non mi entra nei miei circuiti logici non ha senso e fine.

    … non tutti condividono il concetto di divinità, questo è il famoso libero arbitrio…

    …..che io lo condivido e che tu non lo condividi si è capito da post passati…

    …ma senza farsi accecare (e lo dico in tutte e due i sensi, non è polemica) da questi concetti, guardiamo....

    .... il tutto ha una sua logica…

    http://www.cardiometabolica.org/itfocus/st...ec=1&data=focus

    L'obesità nell'arte

    Evoluzione della rappresentazione artistica del corpo umano.
    […]
    Così, da quando esiste l’arte, il soggetto preferito è stato il corpo umano. Però, mentre la centralità del corpo quale soggetto rimane una costante, la forma assunta dal corpo stesso è andata incontro a consistenti variazioni nel tempo.
    Le più antiche opere conosciute sono figure femminili nude e obese, con mammelle e natiche di dimensioni spropositate. Si ritiene che queste figure avessero significati rituali o religiosi riferiti alla fertilità. […]

    Gli elementi anatomici erano distorti per dare all’opera un potere simbolico e spirituale.

    L’esempio più noto è la Venere di Willendorf, […]

    «Dobbiamo quindi credere che la donna preistorica fosse afflitta dall’obesità?» si chiede però l’endocrinologo americano Eric Colman. «Per quanto non si possa escludere l’esistenza di sporadici casi di obesità dovuti a malattia di Cushing, ipotiroidismo o disfunzione ipofisaria, diverse linee di pensiero suggeriscono che nella preistoria l’obesità sia stata molto rara, per non dire inesistente».

    Precisa meglio Colman: «[…]In primo luogo, le popolazioni dell’epoca si dedicavano prevalentemente alla caccia: così, per procurarsi il cibo avevano bisogno di luce diurna, condizioni climatiche adatte, tempo e fortuna. Con molta probabilità le prede erano scarse. Inoltre, per via della magrezza degli animali selvatici, i predecessori dell’uomo moderno consumavano una dieta ipolipidica, in cui l’apporto calorico dei grassi non superava il 20 per cento.

    […]in secondo luogo, lo stile di vita nomade dei cacciatori non era certo sedentario
    […]
    Infine, la speranza di vita della donna preistorica era breve. Vari studi su frammenti scheletrici indicano che la maggior parte delle persone vissute in quell’epoca non ha raggiunto i 35 anni.

    Nelle donne, ovviamente, l’incremento del peso corporeo riferibile all’età e alla menopausa non ha avuto modo di verificarsi.

    Nel complesso, sembra quindi improbabile che lo stile di vita della donna paleolitica potesse consentirle di diventare obesa».

    A conferma del ruolo simbolico che oggi si attribuisce alla Venere di Willendorf.

    Nei secoli successivi, cambiano le tecniche usate per ritrarre il corpo umano, ma l’obesità rimane strettamente associata ai concetti di buona salute, fertilità e rispondenza ai canoni di bellezza dell’epoca.

    La storia dell’arte propone momenti, che si possono ammirare nei dipinti di Pieter Paul Rubens (1577-1640; Baccanale, 1618)

    image

    e Pierre Auguste Renoir (1841-1919; : Le bagnanti, 1919)

    image

    in cui una figura femminile debordante era assai desiderabile.

    […]

    In tempi recenti, l’arte ha usato l’immagine del corpo sovrappeso per comunicare la crescente incidenza dell’obesità nella moderna cultura occidentale.

    In nessun momento della storia umana l’immagine del corpo-modello è stata così lontana dalla realtà quotidiana.

    Oggi l’ideale corporeo, impresso ogni giorno nei cervelli da una massiccia proliferazione di immagini pubblicitarie, è quello denutrito delle top model filiformi e quello, unto e scolpito, dei maschi culturisti e palestrati.


    Un pò Barbie e Big Jim... :woot:

    come dicevamo in alcuni post precedenti...


    Tutto questo, mentre il sovrappeso e l’obesità stanno diventando un problema di salute pubblica sempre più allarmante.

    Il sito da cui ho preso questo articolo l'ho trovato durante la ricerca, è un sito sul cardiometabolismo.

    Oggi le arti, specchio dei tempi, riflettono questi conflitti corporei e le relative condizioni.

    Mentre le top model possono svolgere il ruolo che nell’antica Grecia competeva ad Afrodite, cioè un ideale fantastico cui il pubblico dovrebbe aspirare, le arti figurative devono confrontarsi con la realtà delle contraddizioni esistenti nella società.
    E’ per questo che nell’arte contemporanea l’uso del nudo obeso sta diventando sempre più frequente.

    Diversamente dai nudi di Rubens e di Renoir, che rappresentavano al meglio i modelli estetici delle rispettive epoche, i nudi obesi contemporanei non sono presentati come sane bellezze un po’ carnose, ma sono usati in maniera simbolica.
    […] ma un simbolo di “obesità culturale” e di oppressione sociale.

    Queste figure, quali rappresentazioni simboliche di tali condizioni, hanno una parentela con i modelli classici – preistorici e antichi – in quanto non vengono usate per ritrarre singoli individui, bensì assumono un valore simbolico per la società in generale.

    Oggi l’ossessione per le diete e l’obesità si riflette nell’arte


    (Il duello, di Paolo Magnani),

    image

    proprio come la fertilità e la mitologia religiosa facevano nel passato remoto e prossimo.

    «E mentre l’obesità si “democratizzava”, l’élite socioeconomica dei paesi più industrializzati iniziava a valorizzare la magrezza come segno di condizione elevata» chiosa Natalie Angier sul New York Times «ristabilendo così il gap culturale preesistente».

    Quello di Fernando Botero è un caso a parte.

    (Medellin, 1932; una sua scultura in bronzo; Cartagena, Colombia)

    image

    A prima vista, le opere dell’artista colombiano si segnalano per le loro proporzioni esagerate e per la corpulenza delle figure umane e animali.

    La critica è spesso del parere che la “gente grassa” sia una rappresentazione satirica dei soggetti e delle situazioni che Botero sceglie a modelli,

    ma la sua spiegazione è diversa:

    «Un artista è attratto da certi tipi di forme senza saperne il motivo. Prima adotto una posizione per istinto, e solo in un secondo tempo cerco di razionalizzarla o anche di giustificarla».

    In realtà Botero non è un artista figurativo ma un astratto nel senso più generale del termine, in quanto sceglie colori, forme e proporzioni da usare solo in base alle sue intuizioni estetiche.

    Tutte le sue opere sono poi informate dalla sua profonda “colombianità” e dalla sua intensa partecipazione al tessuto sociale del paese.


    La Firsch prende gli stessi esempi, la venere di W., come esempio: in quali parti del corpo l’ormone femminile deposita il grasso.

    Rubens, come chi rappresenta un’ideale di donna di quei tempi.

    Se è vero, come detto anche in altre occasioni in altri post, che le donne vedendo un’immagine femminile sentono il desiderio di essere come la donna raffigurata, è plausibile che le donne super snelle e super magre di cui parla la Firsch nel suo studio siano un nuovo fenomeno, donne che vogliono assomigliare al modello di donna rappresentato dalla nostra società.

    Quando stavo traducendo i pochi passi trovati sul web del libro della Firsch mi sono venute in mente le casalinghe proposte dai media:

    image

    Una delle protagoniste ha dichiarato di avere avuto problemi di anoressia.

    Tra l'altro c'è un "evoluzione": il modello androgino:

    image

    image

    ....dicevo il tutto ha una sua logica...

    i modelli proposti oggi sono modelli di donna nei quali i punti del corpo dove solitamente si deposita il grasso corporeo sono...privi di grasso corporeo...
    ...e secondo gli studi senza una quantità minima di grasso corporeo c'è l'infertlità...

    ...contrapposizione tra modello proposto: proposta di donna potenzialmente fertile, proposta di donna potenzialmente infertile...

    ...proposta di modelli androgini....
     
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    Lupus in fabula

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    Apprezzo molto questa tua ricerca sulla sterilità associata alla forma fisica, però non riesco a non chiedermi: quale può essere l'ncidenza della forma fisica (anoressìa, obesità, etc.) sul tasso di fertilità della nostra nazione, e delle nazioni occidentali in genere ?

     
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  13. Scienziato apocrifo
     
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    CITAZIONE (Reduan @ 3/1/2007, 23:15)
    Voglio dire: così, "a naso", direi che è uno degli ultimi fattori che influiscono in tal senso, tanto che, in senso assoluto e a prescindere da valutazioni morali, potrebbe persino essere trascurabile .
    ...Dici di no ?

    In termini assoluti è un po' difficle dirlo. Bisognerebbe almeno confrontarlo con altri eventuali fattori.
    Secondo te quali sono gli altri fattori che incidono sulla fertilità?
     
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  14. wookyee
     
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    CITAZIONE (Reduan @ 3/1/2007, 23:15)
    Apprezzo molto questa tua ricerca sulla sterilità associata alla forma fisica, però non riesco a non chiedermi: quale può incidere la forma fisica (anoressìa, obesità, etc.) sul tasso di fertilità della nostra nazione, e delle nazioni occidentali in genere ?

    Voglio dire: così, "a naso", direi che è uno degli ultimi fattori che influiscono in tal senso, tanto che, in senso assoluto e a prescindere da valutazioni morali, potrebbe persino essere trascurabile .
    ...Dici di no ?

    Al momento non riesco ad essere molto precisa...un pò per l'orario... :D

    Un pò perchè una parte della ricerca è su un altro computer...

    Mi ritiro per deliberare! :D
     
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  15. animus
     
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    CITAZIONE (Reduan @ 3/1/2007, 23:15)
    Apprezzo molto questa tua ricerca sulla sterilità associata alla forma fisica, però non riesco a non chiedermi: quale può essere l'ncidenza della forma fisica (anoressìa, obesità, etc.) sul tasso di fertilità della nostra nazione, e delle nazioni occidentali in genere ?

    Non credi che sia un po' come chiedere: Secondo voi, quanti dei suicidi odierni nella nostra nazione, e nelle nazioni occidentali in genere sono dovuti alle conquiste femminili dell'ultimo mezzo secolo?

    E se anche (i suicidi) fossero pochi, perche sempre casi limite, non varrebbe piuttosto la pena "contabilizzare" piuttosto (se solo fosse possibile) i depressi ma anche i frustrati/e, gli umiliati, etc.?

    Qual'e' l'incidenza psicologica di un serial come "casalinghe disperate"?

    Certo, magari ci ridono sopra, cosi' come si "spaccavano" dalle risate i ragionieri degli anni 80-90 che correvano a casa a schiaffarsi davanti alla TV vestiti con una vestagliona di flanella, la loro birra gelata e il diritto al "rutto libero" davanti "a quell'idiota di fantozzi".

    Queste risposte (le percentuali) lasciamole ai maghi o al tempo.


     
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107 replies since 17/12/2006, 16:36   2435 views
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