Commenti a "MODELLI DI STERILITA' "

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Scienziato apocrifo
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Quinzio @ 17/12/2006, 18:11)
    In un passato non molto lontano, fame carestie siccita' e denutrizione erano all'ordine del giorno.
    Le donne erano dunque tutte sterili ? Non credo.
    E allora quelle ricerche e quei trattati scientifici, in base a cosa sono stati fatti ?

    Se qualcuno mi potesse illuminare !

    Chissà, forse questa è la dimostrazione che, nonostante la malnutrizione del passato, le donne hanno sofferto meno di quanto si pensasse.

    Oppure, se ad esempio, da questa ricerca viene fuori che in giovane età le ragazze malnutrite soffrono meno il problema della sterilità, si spiega come mai le donne venivano prese in sposa anche a 13 anni. Anzi, in fondo lo si spiega comunque, visto che, se c'erano problemi di fertilità, bisognava provarci subito, finche non si otteneva un risultato.

    C'è da dire che in passato (ma anche tuttora tra le società meno progredite), la questione "fertilità" era tenuta in alta considerazione. Si sfasciavano alleanze tra imperi e si facevano guerre per questo problema.
     
    Top
    .
  2. wookyee
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Reduan Inviato il: 17/12/2006, 21:11

    L'argomento è molto molto interessante, complimenti

    Grazie, :D come ho già detto l'ispirazione è stata data da Animus.

    CITAZIONE
    Avrei diverse domande da porti, ma aspetto di leggere il resto della ricerca.

    Ok

    Intanto riguardo a:

    CITAZIONE
    Reduan Inviato il: 17/12/2006, 21:32
    Ma "infertilità" e "sterilità", sono la stessa cosa !?

    Introduzione: l’infertilità e la sterilità

    Nell'affrontare il tema dell'epidemiologia della sterilità e dell'infertilità di coppia è necessario anzitutto definire cosa si intenda per infertilità e per sterilità anche se molti Autori usano indifferentemente i due termini come sinonimi.

    Secondo l'organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) e l'American Fertility Society (A.F.S.) una coppia è da considerarsi

    infertile : quando non è in grado di concepire e di avere un bambino dopo un anno o più di rapporti sessuali;

    viceversa è da considerarsi

    sterile quella coppia nella quale uno od entrambi i coniugi sono affetti da una condizione fisica permanente che non renda possibile avere dei bambini.

    Vengono definite affette da infertilità secondaria quelle coppie che non riescono ad avere un bambino dopo una gravidanza coronata da successo.

    La definizione di infertilità proposta dall'O.M.S. e dall'A.F.S. trae origine da un noto lavoro di M J. Whitelaw pubblicato nel 1960 che dimostrava, sulla base di uno studio condotto in una popolazione omogenea degli Stati Uniti, come circa il 56% delle coppie sane concepiva entro il l° mese di rapporti sessuali; il 78% entro il 6° mese e ben l'86% delle coppie concepiva entro il 12° mese.
    http://www.salutedonna.it/epidemiologia%20...20sterilita.htm



    GP Che differenza c’è fra infertilità e sterilità?

    CF Questa domanda è interessante, perché io sto protestando per questo uso dell’antilingua che mi dà un po’ fastidio perché d’ abitudine vengono utilizzati termini che non sono corretti.

    Ad esempio, se lei va a guardare nel dizionario la parola ‘eterologo’, trova ‘incontro fra gameti di specie diversa’, diversa come ad esempio quella di un ornitorinco… Si tratta ovviamente di un uso improprio.

    Si usano allo stesso modo anche ‘infertilità’ e ‘sterilità’ perché gli anglosassoni chiamano ‘infertility’ la sterilità.

    Noi, d’abitudine, diciamo che è ‘sterile’ una persona che non inizia la gravidanza se è una donna e non la fa iniziare se è un uomo;

    ‘infertile’ è una coppia che non riesce ad avere figli vivi o che non riescono a sopravvivere.

    C’è una differenza anche nelle terapie: quelle dell’infertilità non sono così importanti, complesse… Moralmente criticate,come quelle della sterilità.
    http://www.psicolinea.it/i_e/carlo_flamigni.htm


    La sterilità vera e propria indica l'impossibilità a fecondare da parte del seme maschile o dell'ovocita femminile. È una condizione permanente, ed è relativamente rara.
    Molto più frequente è l'infertilità, un'incapacità a generare che non sempre si può far risalire a cause precise.

    http://giandany.interfree.it/referendum/ref2/06.htm

    ...negli articoli in inglese si usa solo il termine : INFERTILITY - con il quale si intende sterilità e anche infertilità,

    La ricerca riguarda le cause che portano a non potere più concepire....forse è meglio parlare di infertilità se consideriamo i termini scientifici...

    E' che a volte questi due termini sono utilizzati come sinonimi nel linguaggio comune...

    CITAZIONE
    animus Inviato il: 17/12/2006, 21:13
    Cara wookyee, quest'articolo e' una vera perla, ma tutto il lavoro svolto sembra essere egregio.
    Davvero brava

    .

    :D thank u !

    CITAZIONE
    Scienziato apocrifo Inviato il: 18/12/2006, 01:24

    CITAZIONE (Quinzio @ 17/12/2006, 18:11)In un passato non molto lontano, fame carestie siccita' e denutrizione erano all'ordine del giorno.
    Le donne erano dunque tutte sterili ? Non credo.
    E allora quelle ricerche e quei trattati scientifici, in base a cosa sono stati fatti ?
    Se qualcuno mi potesse illuminare !

    Chissà, forse questa è la dimostrazione che, nonostante la malnutrizione del passato, le donne hanno sofferto meno di quanto si pensasse.

    non vorrei sbagliarmi perchè devo ancora tradurlo completamente, ma ricordo di avere letto che prima, essendo più scarsa la possibilità di reperire il cibo, il corpo avesse sviluppato la capacità di accumulare riserve di grasso. Però mi sembra che l'articolo parlasse di ere preistoriche. Controllerò al più presto!
     
    Top
    .
  3. falke
     
    .

    User deleted


    cominciamo con il "modello di bellezza": non è affatto vero che i maschi abbiano un modello di donna predefinito, tutto dipende da i gusti accettati a livello sociale.solo negli ultimi 100 anni i gusti sono cambiati continuamente.

    il motivo per cui gli stilisti usano modelle sempre più magre? si ok, sono quasi tutti gay, ma non è quello.su una persona magra molti particolari di un vestito si vedono meglio. esempio : se fai indossare un abito da sera ad una donna con la 5a di reggiseno, tutto il lavoro fatto su molte parti del vestito semplicemente scompare . se fai un tailleur e lo fai indossare ad una donna formosa la forma della giacca dovrà seguire quella del seno e dei fianchi, di fatto annullando tutto il lavoro del disegnatore.

    se ci fate caso anche i modelli maschi non sono quasi mai "corpulenti".

    quanto al mdello imperante della donna extramagra (ad esempio la modella del'ultima pubblicità d&g) da una parte credo ci sia l'obbiettivo di fondo di scoraggiare la fertilità. a vari livelli c'è il progetto, varato verso glia nni 60nei circoli intellettuali di alto livello, di portare in poche generazioni la popolaizone mondiale alla metà di quella attuale. come? semplice. avete mai sentito lo slogan "un bambino in ogni famiglia?". la specie umana per mantenersi numericamente inalterata ha bisogno di una natalità pari a 2 figli per ogni donna. se ogni donna fa solo 1 figlio, nel giro di una generazione la polazione si riduce del 50 % . non credete che ci sia un progetto di fondo? cercate "rientro dolce" su un qualsiasi motore di ricerca

    perchè una donna magra è una donna che fa pochi figli?

    semplice

    una donna preoccupata di ingrassare non solo non vorrà portare a termine gravidanze (che deformano il fisico) ma non concepirà come possibile il trascurare la propria forma fisica (allenamenti diete sonno regolare) per star dietro ad un bambino , collegando le cure materne al modello di donna chiusa in casa.
     
    Top
    .
  4. falke
     
    .

    User deleted


    un altro ottimo motivo per cui alle donne è stato imposto un modello di sfrenata magrezza è porgli un obbiettivo difficile da realizzare (detto per inciso : magra come una modello una donna o ci nasce o non ci nasce. se non ci nasce difficilmente ci diventerà) così

    a) il mancato raggiungimento dell'obbiettivo genera frustrazione. che, come ben sanno gli esprti del marketing, genera acquisti (cibo vestiti intrattenimento)

    b) il tentativo di raggiungere l'obbiettivo genera acquisti di abbigliamento sportivo (scarpe : minimo 70 euro, tuta: minimo 130 euro, maglietta: minimo 20 euro)


    it's all about money----
     
    Top
    .
  5. wookyee
     
    .

    User deleted


    falke
    CITAZIONE
    una donna preoccupata di ingrassare non solo non vorrà portare a termine gravidanze (che deformano il fisico) ma non concepirà come possibile il trascurare la propria forma fisica (allenamenti diete sonno regolare) per star dietro ad un bambino , collegando le cure materne al modello di donna chiusa in casa.

    Ultimamente infatti "va di moda" il parto cesareo prima del completamento dei 9 mesi di gestazione, per evitare di acquisire gli ultimi chili necessari per il parto e per far sì che la perdita di chili post parto sia più semplice.
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Lupus in fabula

    Group
    Administrator
    Posts
    5,462

    Status
    Offline
    Un passo tratto dalla ricerca:
    CITAZIONE
    La funzione pratica del modello Malthusiano che dice che la fertilità aumenta e diminuisce con il reddito ha resistito a 2 secoli di esami accurati e l'inclusione Malthusiana dello spostamento dei gusti nella sua analisi potrebbero essere tradotte nel contesto moderno per includere il prezzo dei bambini.

    L'inclusione del costo netto ha conseguenze significative, cioè, la fertilità rurale può essere più alta perché il costo della loro alimentazione quando i bambini contribuiscono al lavoro per mantenere il podere è più basso rispetto alla città.

    Una deduzione di imposta sul reddito per i bambini negli Stati Uniti riduce il costo.
    Lo sviluppo economico alza il costo dei bambini dovuto al tempo speso per la cura del bambino che diventa più importante.

    Il contesto moderno è cambiato dal tempo di Malthusian ed il costo di istruzione, di formazione e di cure mediche è rilevante.

    L'implicazione è che un aumento del reddito potrebbe ridurre la domanda dei bambini quando l’istruzione e la formazione dei bambini aumenta.

    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.f...l=pubmed_docsum

    Io non sono d'accordo con questa analisi che ritengo quantomeno parziale, ed anche imprecisa.
    Se ho ben capito, in sostanza qui si dice che la teoria malthusiana ha resistito nella pratica per due secoli, ma che adesso il tutto va rivisto perchè ci troviamo in un "contesto moderno".
    Assurdo.
    Malthus diceva che , in teoria, in una società naturale, (cioè non influenzata da fattori esterni artificiali e artificiosi), con l'aumentare delle disponibilità economiche sarebbe aumentato il tasso di fertilità.
    Io penso che sia assolutamente vero.
    Quello che cambia, in "un contesto moderno" (cioè il nostro), è proprio che il tutto è influenzato da fattori esterni artificiali ed artificiosi.
    Già Malthus diceva, secoli fa, che il tasso di fertilità umana è influenzato in primo luogo da fattori culturali, prima che economici.
    In altre parole è essenzialmente il tipo di cultura di un paese, quello che determina il tasso di fertilità. Tutto il resto è di secondaria importanza.

    E lo dimostra il fatto, tra l'altro, che con la campagna mediatica "pro bebè", iniziata già da qualche tempo, si è registrata già una piccola ripresa in quel senso. Fare figli, oggi, "è tornato di moda".
    Resistono però ancora gli impedimenti e gli ostacoli oggettivi da un punto di vista sociale e legale, messi in campo ormai diversi anni fa, quando fare figli non era precisamente "di moda" e nessuno lo vedeva come una necessità.


    P.s.
    sia chiaro che la mia non vuol essere una critica alla ricerca in sè, ma solo a quel preciso pezzo, non ho ben capito da chi scritto .

    Edited by Reduan - 18/12/2006, 23:54
     
    Top
    .
  7. animus
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (wookyee @ 18/12/2006, 21:35)
    Ultimamente infatti "va di moda" il parto cesareo prima del completamento dei 9 mesi di gestazione, per evitare di acquisire gli ultimi chili necessari per il parto e per far sì che la perdita di chili post parto sia più semplice.

    Magari fosse così,

    quì si entra, quasi senza accorgersene, nell'altro tema relazionato con l'oggetto della ricerca, quello piu' oscuro ed invisibile.

    Se da una parte possiamo ipotizzare una Volontà (lo ipotizziamo soltanto) che brama il controllo sulla fertilità femminile, dall'altra, vi è una Mano che vuole appropriarsi del frutto della fecondità.

    - Quando il parto viene indotto, non è piu' la donna che "decide" quando è il momento ma la mano della scienza che sceglie quale il momento, e con il parto cesario, l'intrusione esterna è ancora piu' profonda, perchè cambia anche il come.
    La fine.

    - Quando si effetua una FIVET o si applicheranno le tecniche eugenetiche, si porta al di fuori del corpo della donna un processo che sarebbe, naturalmete, sempre interno.
    Questo è un passaggio cruciale.
    L'inizio.

    Forse sembra nulla, ma solo cambiando la percezione di un fenomeno si puo far in modo che il processo venga perseguito materialmente, finchè, inizio e fine convergeranno.
     
    Top
    .
  8. *STRIDER*
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (falke @ 18/12/2006, 18:43)
    se ci fate caso anche i modelli maschi non sono quasi mai "corpulenti".

    Si', ma non sono mai anoressici come le femmine.
     
    Top
    .
  9. wookyee
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Reduan Inviato il: 18/12/2006, 23:21
    Io non sono d'accordo con questa analisi che ritengo quantomeno parziale, ed anche imprecisa.

    Ho postato qiesta ricerca perchè parlava della teoria maltusiana, di cui ho letto qui nel forum, nonne so molto e purtroppo è vero che l'articolo riportato è anche parziale, perchè come già detto il sito non permette la visualizzazione completa.

    Mi sembrava interessante come confronto con la teoria maltusiana.

    Cercherò di approfondirlo, con nuove ricerche.

    CITAZIONE
    animus Inviato il: 19/12/2006, 13:48
    quì si entra, quasi senza accorgersene, nell'altro tema relazionato con l'oggetto della ricerca, quello piu' oscuro ed invisibile.

    E' un articolo che ho trovato durante la ricerca:

    http://www.fertilita.org/ferti/articoli/item.asp?id=3

    parto cesareo
    Incinte e magre: il cesareo cosmetico
    di Fertilita.org
    Un articolo in una rivista americana mette in luce l'inquietante ricerca della magrezza nelle donne alla moda a New York.
    Per limitare al massimo i danni fisici della gravidanza, le donne più "in" della città ricorrono in massa al cesareo all'inizio dell'ottavo mese…

    La ragione di questa scelta? Evitare "di mettere su quei chiletti in più" del nono mese.
    Anche se questo grasso protegge il bambino, anche se partorire a questo stadio della gravidanza per ragioni non mediche è eticamente scorretto. Una volta, una storia come questa sarebbe stata archiviata come apocrifa.
    Oggi non più, non nell'epoca di quella che la rivista chiama "l'era del cesareo cosmetico".
    Si specula e si spettegola su quale star del cinema sia "troppo elegante per spingere", una definizione coniata con riferimento a Victoria Beckham, l'ex-Posh Spice, sottoposta a due cesarei). Come Elizabeth Hurley e Madonna, secondo la stampa gossip. Le donne richiedono il cesareo per ragioni di natura non medica: perché hanno paura del dolore, perché vogliono programmare la loro vita, perché hanno paura di perdere l'elasticità vaginale, perché in questo modo "i bambini nascono più belli", per non ingrassare troppo. E come tutte le questioni che circondano la maternità moderna, il cesareo on-demand è diventato un argomento caldo, che polarizza l'attenzione delle donne e della comunità medica. Contro questo dibattito, spesso presentato come la nuova frontiera della "libertà di scelta della donna", sta un esercito di persone comuni e di medici che preferiscono lasciar far alla natura il suo corso e ritengono il ricorso elettivo al cesareo un altro sintomo (preoccupante) dell'aumentata medicalizzazione della nascita, un indice in più di come le donne si siano allontanate da un processo trasformativo del tutto naturale.

    Il contro-movimento include ovviamente molti medici che si rifiutano di eseguire questo tipo di chirurgia.
    Ma dall'altro lato della barricata si trovano i medici e l donne che continuano a sostenere che gli individui devono poter scegliere il metodo che garantisce loro lesperienza della nascita più positiva possibile.

    Il conflitto, apparentemente frivolo, ha radici culturali profonde. Per esempio, la nozione che la maternità comporti un sacrificio enorme. Perciò, la donna che ifiuta il travaglio e le spinte viene assimilata a una principessa viziata.
    Come osa considerare il suo benessere come una priorità? Eppure, non si può dimenticare che benessere e confort sono valori sociali altamente stimati (così come la credenza che si possa controllare la propria vita anche quando questo controllo è illusorio come nel parto), e che la popolarità crescente della chirurgia estetica ci ha messo sempre più a nostro agio con le procedure elettive.

    L'Organizzazione Mondiale della Sanità considera ufficialmente che una percentuale di cesarei superiore al 15% è indice di "uso inappropriato", ma ciò nn toglie che in Brasile, la capitale mondiale della chirurgia plastica, il parto cesareo sia un vero e proprio status symbol. In quel paese, il cesareo si pratica nel 90% dei casi, in barba alle indicazioni dell'OMS.

    Il Canada segue a ruota, con un cesareo ogni 5 parti (ogni 4 a Toronto), e negli Stati Uniti la "scelta del paziente di ricorrere al cesareo" è aumentata del 20% tra il 1999 e il 2001. L'argomento ha provocato una tale preoccupazione che le cliniche e gli ospedali stanno approntando protocolli ad hoc, mentre l'American College of Obstetricians and Gynecologists pubblica la sua opinione ufficiale supportando "l'ammissibilità del parto con cesareo elettivo in una gravidanza normale, dopo adeguato consenso informato". Ciò significa un'attenta revisione dei rischi del parto cesareo, che comprendono l'accresciuta mortalità materna rispetto ai parti vaginali, insieme a un'aumentata incidenza di altre complicazioni quali emorragie, coaguli, infezioni, problemi riproduttivi futuri come gravidanza ectopica, rottura uterina, ridotta mobilità dopo la gravidanza e tempi di recupero più lunghi. Inoltre, i bambini nati dal parto cesareo tendono ad avere un adattamento respiratorio più complesso, e presentano una maggiore incidenza di allergie. Infine, il cesareo impone al sistema un onere aggiuntivo: i costi del ricovero sono più alti. In una pubblicazione specialistica che ha fatto scalpore, una ginecologa americana sostiene che molti dei risultati negativi del parto cesareo potrebbero essere associati al problema che lo ha reso indispensabile, piuttosto che alla procedura in sé.

    La dottoressa fa anche notare che la "nascita naturale" in realtà di naturale non ha più nulla, un fatto confermato dal Ministero della Salute canadese: tre nascite su quattro prevedono qualche forma di intervento chirurgico, che si tratti del taglio cesareo, dell'epidurale, del forcipe, dell'estrazione a vuoto o dell'episiotomia.

    Una scuola emergente di pensiero sostiene che a dispetto dei rischi, il parto cesareo è più sicuro per il bambino. Alcuni specialisti ritengono che il cesareo elettivo alla trentanovesima settimana di gravidanza riduca i rischi globali per il bambino, perché la chirurgia potrebbe diminuire l'incidenza dell'asfissia, del trauma per intervento medico, e delle infezioni che possono prodursi con la nascita vaginale.

    A oggi, non ci sono però prove scientifiche che possano modificare procedure e percezioni.

    E molti sono i medici che ritengono "il diritto di scelta della donna" uno schermo di fumo all'insegna della correttezza politica sostenuto dai medici che vogliono rendere il parto più comodo per se stessi, non per le madri. Alcuni sociologi considerano la crescente richiesta di cesarei on-demand il simbolo dei problemi contemporanei connessi alla nascita.

    Tutti gli interventi medici ingiustificati (da ragioni mediche) in realtà toglierebbero il controllo alle donne, e le allontanerebbero dagli ambienti di supporto che rendono la nascita un'esperienza sana e naturale. Insomma, conclude una ricerca: com'è potuto accadere che l'esperienza più profonda della vita si sia ridotta a una questione di trend?

     
    Top
    .
  10. *STRIDER*
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (falke @ 18/12/2006, 18:43)
    da una parte credo ci sia l'obbiettivo di fondo di scoraggiare la fertilità. a vari livelli c'è il progetto, varato verso glia nni 60nei circoli intellettuali di alto livello, di portare in poche generazioni la popolaizone mondiale alla metà di quella attuale. come? semplice. avete mai sentito lo slogan "un bambino in ogni famiglia?". la specie umana per mantenersi numericamente inalterata ha bisogno di una natalità pari a 2 figli per ogni donna. se ogni donna fa solo 1 figlio, nel giro di una generazione la polazione si riduce del 50 % . non credete che ci sia un progetto di fondo?

    Domanda; perchè questo presunto progetto non riguarda i paesi musulmani?
    E perchè i suddetti intellettuali non dicono ne' fanno nulla per impedire l'ingresso in Italia - nonchè in tutto l'Occidente - degli immigrati provenienti dai paesi islamici?



    P.s.: media musulmana: 4,6-6,4 figli...
    P.s.2: mi risulta pure che la popolazione mondiale aumenta ogni anno di 80 milioni: ovvero una Germania* in più all'anno (83* milioni di abitanti).
     
    Top
    .
  11. *STRIDER*
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (wookyee @ 19/12/2006, 17:48)
    Le donne richiedono il cesareo per ragioni di natura non medica: perché hanno paura del dolore

    Secondo me il motivo principale è proprio questo: la paura del dolore.
     
    Top
    .
  12. silverback
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (*STRIDER* @ 19/12/2006, 17:52)
    P.s.: media musulmana: 4,6-6,4 figli...
    P.s.2: mi risulta pure che la popolazione mondiale aumenta ogni anno di 80 milioni: ovvero una Germania* in più all'anno (83* milioni di abitanti).

    Aggiungiamo dell'altro, STRIDER.
    Ogni minuto il nostro pianetà avrà centoventi abitanti in più, ogni giorno la popolazione terrestre aumenta di duecentocinquantamila persone, abbastanza per riempire una città di media grandezza.

    Per esempio, nel 1950 la Nigeria era un Paese di media grandezza, con una popolazione di circa trenta milioni di abitanti; nel 2050 sarà il quinto Paese del mondo per popolazione con oltre trecento milioni di abitanti, cioè il decuplo in soli cento anni.
    Teoricamente, se la popolazione continuasse a crescere con questo ritmo, nel 2150 la Nigeria avrà tre miliardi di abitanti.
    Ma non accadrà: il Paese soccomberà molto prima di allora perché non ci sarà spazio a sufficienza per tutti.
    __________________________________________

    Comunque, su Internet sono disponibili molte informazioni sul futuro e sulla tecnologia del futuro.
    Ecco alcune delle fonti più importanti.
    CNN Online, notizie scientifiche:
    http://www.cnn.com
    ONU:
    http://www.un.org
    Homepage della NASA:
    http://www.nasa.gov
    Ce n'è anche un altro di indirizzo dove si può trovare una lista completa dei siti* Internet, dei libri e degli articoli che sono stati usati per scrivere libri come BREVE STORIA DEL FUTURO, di Eirik Newth, classe 1964, astrofisico, esperto di nuove tecnologie e vincitore di numerosi premi, fra i quali, il Brage, prestigiosissimo riconoscimento norvegese.
    http://newth.net
    (Se dovesse apparire un messaggio di errore, per trovare la pagina contenente la lista si possono inserire le parole chiave 'Newth' e 'futuro' in uno dei grandi motori di ricerca (come Altavista e Yahoo) disponibili su Internet.)
    *Uno è questo:
    http://www.eb.com

    Edited by silverback - 19/12/2006, 21:37
     
    Top
    .
  13. animus
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Barnart @ 19/12/2006, 18:23)
    Il modello della magrezza non è rappresentato in altre occasioni che nelle sfilate di moda.
    Non sono magre le attrici né di ieri né di oggi, qualsiasi ruolo rivestano, dall'amante all'eroina, dalla donna in carriera alla fidanzata/moglie/madre standard etc.

    Non sono magre le conduttrici e le presentatrici della TV, né lo sono le donne famose e di grande visibilità e appeal mediatico (es. principesse e regine, donne in politica o nelle alte sfere delle istituzioni, o dirigenti apicali etc. ).

    Non lo sono le anonime della pubblicità televisiva né di quella cartellonistica.

    La sola occasione in cui il modello anoressico viene mostrato (e quindi "imposto") è in occasione delle sfilate o nei rotocalchi femminili nelle pagine della moda.

    Ora le sfilate sono sempre pubblicizzate dai media, ma se si paragona il tempo-immagine dedicato alle indossatrici rispetto alle altre donne di condizione normolinea (o "in carne") azzarderei a dire che questo tempo/immagine non supera un qualche punto %le (a voler esagerare) rispetto al totale.

    Quindi la donna che sta tra la corporatura media e quella abbondante è rappresentata (pubblicizzata e perciò "imposta") in proporzione non lontana dal 95-97% sul totale.

    Dite che sono fuori rotta ...

    Direi di sì, perchè fissi il modello di donna normale in un punto sbagliato.

    Se considerassimo come donna normale, quella comune, quindi secondo la definizione statistica di normalità, si vedrebbe che le modelle sono anoressiche, e le attrici di successo, pur non arrivando ai loro livelli, sono semplicemente magre o molto magre (ho fatto l'es di Milla Jovovich, ma ce ne sono molte altre).

    Quello che costituisce il fulcro della ricerca pero', non è l'essere magre, inteso come non essere in carne, ma inteso come non avere una quantità di grasso minima, che è uno dei fattori (chiaramente ce ne sono altri e ci sono le eccezioni) che inducono all'infertilità.

    Anche tutte le donne palestrate quindi, come il modello Demi Moore in Soltato Jane (già citato, lo riporto) rientrano nella categoria delle magre, ma anche tutte le atlete di tutte le discipline, dalla maratona ,al sollevamento pesi (sotto la categoria dei massimi, quelle a peso), proprio perchè la percentuale di grasso corporeo è sotto il livello di soglia.

    Nei modelli di magrezza (sinonimo di istigazione all'infertilità), non rientrano quindi solo quelli di "bellezza" (attrici e modelle), ma anche quelli d'efficienza femminile, infatti:

    1) il tessuto adiposo converte gli androgeni in estrogeni attraverso la profumazione.
    Il grasso corporeo è così una fonte importante extragonadale di estrogeno;

    2) IL peso corporeo, perciò la grassezza, influenza il senso (direzione) del metabolismo estrogeno in forme più o meno potenti; le donne più magre producono più estrogeni del catecolo (*) , la forma meno potente;



    image


    Ma per gli scopi della ns. ricerca, anche considerare come normalità la norma statistica (ossia quella basata sulla popolazione) è sbagliato, perche se fosse vero come lo è (altrimenti non ci sarebbe la mania delle diete) che la popolazione imita un modello, si finirebbe per stabilire la normalità, quella giusta, cioè la non influenzata, su un campione che invece lo è!

    La donna non magra quindi, quella secondo cui tutte le altra vanno definite come magre ed indipendentemente dal fatto che lo sia tutta la popolazione, è proprio quella che ha una percentuale di grasso corporeo utile alla procreazione, che secondo la ricerca di Wookiee è:

    Gli studi indicano che la proporzione di massa grassa deve rappresentare il 17% del peso corporeo prima che le menarche possano presentarsi e che, all'età di 18 anni, la proporzione di massa grassa deve essere almeno il 22% per il mantenimento dei cicli mestruali normali.

    E quindi, se il 22% è necessario per avere mestruazioni normali, la donna normale, deve avere una percentuale di grasso corporeo almeno del....30-35% ???

    Segue, che praticamente tutte le donne di successo presentate dai media (modelle e attrici) , e gran parte delle donne normali, sono al di sotto di questa "soglia normale di fecondità", che sarebbe la normalità per una donna.
    ;)

    Edited by animus - 19/12/2006, 21:18
     
    Top
    .
  14. juliya
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (animus @ 19/12/2006, 20:11)
    E quindi, se il 22% è necessario per avere mestruazioni normali, la donna normale, deve avere una percentuale di grasso corporeo almeno del....30-35% ???

    Segue, che praticamente tutte le donne di successo presentate dai media (modelle e attrici) , e gran parte delle donne normali, sono al di sotto di questa "soglia normale di fecondità", che sarebbe la normalità per una donna.

    io sapevo che la percentuale di grasso corporeo deve essere non superiore al 28% per una donna normale e in salute, e non ha nulla a che vedere con l'essere grassa o soprappeso. anche l'uomo non dovrebbe avere meno del 18% di grasso corporeo per essere in salute, senza per questo risultare grasso. cmq leggendo qui, mi sembra che si esagera nel senso contrario...tra l'altro se tutto ciò fosse vero senza ombra di dubbio e scientificamente dimostrato, una modella magrissima come kate moss non avrebbe potuto avere figli e invece nonostante sia magra (e anche cocainomane) ha una bambina sua...

    image
     
    Top
    .
  15. falke
     
    .

    User deleted


    QUOTE (*STRIDER* @ 19/12/2006, 17:52)

    QUOTE
    Domanda; perchè questo presunto progetto non riguarda i paesi musulmani?
    E perchè i suddetti intellettuali non dicono ne' fanno nulla per impedire l'ingresso in Italia - nonchè in tutto l'Occidente - degli immigrati provenienti dai paesi islamici?

    negli anni 80 gli intellettuali vedevano nella contaminazione culturale qualcosa di positivo. in realtà l'immigrazione dai paesi musulmani (ma , in italia, sono musulmani solo il 40 % degli immigrati) è tollerata perchè i loro paesi di origine (nigeria, algeria, egitto, tunisia) sono tra i massimi esportatori di materie prime molto utili. nei loro paesi c'è disoccupazione , anche perchè ad un periodo di elevatissima natalità ( negli anni 70 il nordafrica aveva un tasso di fertilità di 7 figli per donna) ne è seguito uno di forte denatalità . quindi consentendone un ingresso in massa da una parte si toglie pressione sociale (sennò scoppiano guerre civili) dall'altra si ntroducono lavoratori che si accontentano di bassi salari per fare lavori che gli occidentali non vogliono fare più.

    quanto ai paesi islamici, vediamo di aggiornare un pochino i dati..

    i paesi islamici da cui provengono il grosso degli immigrati musulmani sono

    egitto
    tunisia
    marocco
    turchia
    algeria



    negli anni 70 tutti questi paesi facevano circa 7 figli per donna fertile.
    ecco i dati della natalità relativa a questi paesi

    egitto : 2,8 figli per donna
    marocco : 2,6
    tunisia : 1,74
    algeria : 1,89
    turchia :1,92

    e l'iran, il paese del fondamentalismo? 1,8
    infine il più popoloso stato islamico del mondo, l'indonesia : 2,4

    le aree del mondo popolate da musulmani sono le zone in cui la natalità stà calando più rapidamente.

    come mai? semplicemente hanno adottato diversi aspetti dello stile di vita occidentale. molte ragazze studiano fino ad età inoltrata , lavorano fuori casa, non è più considerato disdicevole non sposarsi, lentamente stanno imponendo regole simili a quelle occidentali per il divorzio. e questi semplici fattori contribuiscono in maniera determinante ad abbassare fortemente la natalità.
    quanto alla nigeria, è sbagliato considerarla un paese musulmano : tutti i paesi "neri" africani hanno tassi di natalità spaventosi (ed anche nell'africa nera stanno intervenendo per moderare la natalità, con metodi meno "delicati" di quelli usati in occidente : si parla di aborti forzati e legature delle tube fatte senza il parere dell'interessata-)
    come vedi questo progetto viene portato avanti in tutto il mondo, anche nei paesi musulmani.



     
    Top
    .
107 replies since 17/12/2006, 16:36   2435 views
  Share  
.