Gli uomini sanno empatizzare
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Gli uomini sanno empatizzare

con gli altri uomini?

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  1. silverback
     
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    CITAZIONE (Davide.4. @ 15/9/2007, 15:24)
    Certo Silver. Però è anche vero che un ragazzo che ha il padre sempre presente e che lo controlla costantemente e, con i soldi, molto difficilmente sarà avvelenato con il mondo.

    Certo, Davide, ed è per questo che poc'anzi ho scritto che "in particolar modo c'entra la figura del padre, sia nel bene che nel male".

    CITAZIONE (Davide.4. @ 15/9/2007, 15:24)
    Un ragazzo invece povero, senza soldi e senza una "figura guida" cresce incazzato con la vita non ha tutto quello che può avere...

    Senza alcun dubbio.
    E questo vale ancor di più in una società capitalista come la nostra.

    CITAZIONE (Davide.4. @ 15/9/2007, 15:24)
    Almeno ho potuto riscontrare (dalla mia esperienza personale) che tutti quelli matti erano figli di operai, elettricisti, muratori o con il padre assente perchè morto o in galera.

    Personalmente ho conosciuto delle eccezioni, ma è pacifico che nel 99,9% dei casi è così.


    P.S. Io sono figlio di un tornitore - che per un certo periodo fece anche il muratore a Bergamo, sul finire degli anni Cinquanta - e di una casalinga (entrambi deceduti), perciò so bene di cosa parli.
    Anch'io provengo "dal basso".
     
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  2. Quinzio2
     
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    Arrivato all'età di 34 anni penso di poter trarre un giudizio su quello che è stata la mia famiglia. Due parole: di merda.
    Quando sono nato mia madre aveva 44 anni, mio padre 54, e prima di me c'erano 4 fratelli (potevano essere 5).
    Soldi contati fino all'ultima lira. Madre casalinga e padre che lavorava in proprio in una bottega del centro del paesone.
    Chiaramente i figli nascevano perchè la parola "contraccettivo" stava a metà strada tra "diavolo" e "perversione". Una bestemmia.
    Così i figli nascevano e i soldi finivano.
    Non che si facesse la fame, ma era tutto centellinato e col contagocce.
    Mio padre, tanto per dare un'idea, ha fatto la seconda guerra mondiale in Africa, (Tobruk, El-Alamein e compagnia bella).
    I miei genitori (mio padre specialmente) erano due persone "ottocentesce", con valori e comportamenti antichi come i paioli di rame.
    Poi, quando è stato il momento di allevare me, erano stanchi.
    Ma stanchi nel vero senso della parola, fisicamente e mentalmente.
    Questo significa che hai un padre assente, una madre isterica.
    A tutto ciò si aggiunge una sorella (la maggiore) un po' testa di c...o che in quegli anni frequentava i circoli femministi e piano piano è riuscita a far si che i miei genitori si dividessero.

    Va beh, non voglio annoiare oltre, comnque so bene anch'io cosa vuole dire avere una famiglia un po' sgangherata e dei genitori di cui non gliene importa niente di cosa fai, con chi sei.


    CITAZIONE
    CITAZIONE (Davide.4. @ 15/9/2007, 15:24)Un ragazzo invece povero, senza soldi e senza una "figura guida" cresce incazzato con la vita non ha tutto quello che può avere...

    Senza alcun dubbio.
    E questo vale ancor di più in una società capitalista come la nostra.

    Certamente si.
    Oggi più che mai come dice Silver viviamo in un mondo dove "non sei". In questa società "hai", perchè si può avere, si può comprare.
    Non siamo più cittadini, siamo consumatori.
    Chi non può avere vive emarginato, ai bordi, guarda e non partecipa, vive e basta. Escluso, uno si deve inventare forme di divertimento per non impazzire di noia.
    Quando avevo 15 anni c'era una moda dalle mie parti e nel nord italia, la moda dei "paninari".
    Ora queste emerite teste vuote si riconoscevano tra di loro per essere vestiti con abiti firmati, griffati. Niente altro.
    Chi poteva si comprava davvero le magliette da 100.000 Lire, quegli altri scimmiottavano. Ma non potevi tirarti fuori dal gioco, non potevi dire "a me non importa".
    Il gioco era quello, o avevi soldi da spendere, e allora avevi amici e divertimento, oppure eri un pezzente.

    CITAZIONE
    CITAZIONE (Davide.4. @ 15/9/2007, 15:24)Almeno ho potuto riscontrare (dalla mia esperienza personale) che tutti quelli matti erano figli di operai, elettricisti, muratori o con il padre assente perchè morto o in galera.

    Verissimo Davide. E non c'è bisogno di scomodare nessun psicologo per capirlo. E' così dappertutto, in tutto il mondo.
    Tra un figlio crescuito bene, con i soldi, con le attenzioni morali e materiali di cui un bambino ha bisogno e un figlio crescuito "alla buona" c'è una differenza enorme.
    Penso alla differenza che c'è tra un giardino curato, con l'erba verde e le aiuole tagliate e un giardino incolto, pieno di erbacce, sporco.
    La differenza è la stessa e si vede.
     
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  3. juliya
     
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    ma davvero credete che un figlio di un imprenditore sta tanto bene, perché ha i soldi?
    ma lo sapete quanti ragazzi figli di papà non hanno un rapporto con il padre
    ...proprio perché fa i vostro stesso ragionamento?! soldi, soldi, soldi!! non dico che sia una regola fissa ma la differenza che spesso noto tra i ragazzi ricchi e quelli medi, è che hanno conosciuto la coca a 11 anni invece che a 30/40 anni.
    vestiti firmati, buone scuole, villette e zone residenziali, macchine e benzina pagata...ma negli occhi il vuoto..il vuoto assoluto per famiglie convinte che l'amore e l'affetto si dimostri con queste stronzate...con comprare cose...
    scusatemi ma non sono completamente d'accordo, mi spiego: non sto dicendo che è meglio essere poveri e morti di fame, intendo dire che un capofamiglia, un padre che viaggia, che non c'è quasi mai per far quattrini e comprare cose e cose...e quando c'è è stanco o assente mentalmente...lascia cmq un figlio senza una guida, oltretutto dando un pessimo esempio x i figli che cresceranno credendo che la famiglia sia quella, una bella e patinata realtà fatta di cose superflue e inutili, che la ricchezza viene prima dei figli e della famiglia...
     
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  4. *STRIDER*
     
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    CITAZIONE (juliya @ 15/9/2007, 20:16)
    ma davvero credete che un figlio di un imprenditore sta tanto bene, perché ha i soldi?

    Di certo, però, sta meglio del figlio di un manovale.

    CITAZIONE
    proprio perché fa i vostro stesso ragionamento?! soldi, soldi, soldi!!

    Purtroppo in questa società se non hai soldi da spendere sei morto, soprattutto se nasci maschio.

    P.s.: io sono figlio di due insegnanti e non ho mai avuto problemi economici.
     
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  5. Davide.4.
     
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    Quinzio2
    CITAZIONE
    I miei genitori (mio padre specialmente) erano due persone "ottocentesce", con valori e comportamenti antichi come i paioli di rame.

    Non devi fartene una colpa.
    Mio padre, per esempio, (di un'altra generazione) percepisce la vita in maniera diversa da come la vive " il sottoscritto".
    Prima c'erano sicuramente più valori, l'uomo cresceva con forti responsabilità per il suo futuro.
    La donna faceva la casalinga.
    Oggi, invece, i ragazzi vogliono un lavoro che non li responsabilizzi in maniera eccessiva. C'è la voglia di trasgredire... di curare le proprie passioni (1) di godersi la vita a fondo.


    (1) Io mi sfondo di palestra.

    CITAZIONE
    Il gioco era quello, o avevi soldi da spendere, e allora avevi amici e divertimento, oppure eri un pezzente.

    Questa è la conferma (se c'era bisogno) che il denaro è il mezzo del potere.

    CITAZIONE
    Tra un figlio crescuito bene, con i soldi, con le attenzioni morali e materiali di cui un bambino ha bisogno e un figlio crescuito "alla buona" c'è una differenza enorme.
    Penso alla differenza che c'è tra un giardino curato, con l'erba verde e le aiuole tagliate e un giardino incolto, pieno di erbacce, sporco.

    Infatti, sono dell'idea, che se un uomo non ha le capacità\possibilità economiche è inutile mettere al mondo figli che non si possono mantenere (1).

    (1) Un mio amico (bello ignorante) è diventato padre a 20 anni. Non è ricco ha un lavoro precario. E' un deficiente.
     
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  6. Davide.4.
     
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    juliya
    CITAZIONE
    ma davvero credete che un figlio di un imprenditore sta tanto bene, perché ha i soldi?

    Sicuramente.

    Anche se l'imprenditore "in questione," fosse un uomo spregevole, il figlio, non sarà mai avvelenato come uno che dalla vita non ha niente.

    Quando sono andato a casa di quel mio amico, questa estate, ho visto il degrado.
    Una casa : bagno, corridoio e uno stanzone che faceva da cucina, letto e salotto. Niente vernice... Il nulla. Mai prima avevo visto tanta miseria.
    Questo mio amico ha 3 vestiti contati perchè non ha i soldi per comprarne altri.
    Ha preso la 3 media a 19 anni. Una famiglia che è meglio non raccontare...

    Eppure ci sono anche queste realtà.
     
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  7. Scienziato apocrifo
     
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    CITAZIONE (juliya @ 15/9/2007, 20:16)
    ma davvero credete che un figlio di un imprenditore sta tanto bene, perché ha i soldi?
    ma lo sapete quanti ragazzi figli di papà non hanno un rapporto con il padre

    Questo tuo ragionamento andava bene 30-40 anni fa... non ora.
    Al giorno d'oggi un figlio di genitori ricchi vive senza l'affetto del padre e probabilmente della madre. Un figlio di genitori poveri vive allo stesso modo senza un padre, perchè è stato cacciato di casa dalla moglie, e probabilmente senza una madre, perchè senza un lavoro e nonostante l'assegno di mantenimento non è in grado di sopravvivere.
    L'unica differenza è che almeno i primi vivono nel lusso.
     
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  8. juliya
     
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    CITAZIONE (Davide.4. @ 15/9/2007, 20:58)
    juliya
    CITAZIONE
    ma davvero credete che un figlio di un imprenditore sta tanto bene, perché ha i soldi?

    Sicuramente.

    Anche se l'imprenditore "in questione," fosse un uomo spregevole, il figlio, non sarà mai avvelenato come uno che dalla vita non ha niente.
    Quando sono andato a casa di quel mio amico, questa estate, ho visto il degrado.
    Una casa : bagno, corridoio e uno stanzone che faceva da cucina, letto e salotto. Niente vernice... Il nulla. Mai prima avevo visto tanta miseria.
    Questo mio amico ha 3 vestiti contati perchè non ha i soldi per comprarne altri.
    Ha preso la 3 media a 19 anni. Una famiglia che è meglio non raccontare...

    Eppure ci sono anche queste realtà.

    ti farò conoscere un po di ragazzi ricchi allora: belle ville, bei vestiti, belle macchine...e a 25 anni con la terza media e precedenti penali.
    a me sembrano avvelenati anche questi fortunati ragazzi, di cosa? forse perché è tutta apparenza, che in tanto ricchezza...se si gratta esce fuori tanta di quella ipocrisia, di falsità e di freddezza che non hai niente cmq ...e ciò che hai, di materiale, non è merito tuo, è merito di qualcun altro, tu non sei nessuno, equivali ad uno zero assoluto ed è vietato parlarne.
    non era mia intenzione giudicare un padre dal tipo di lavoro o dalla posizione sociale che occupa, può essere spregevole oppure meraviglioso come uomo, ma per garantire uno stile di vita così, non ha tempo per fare i padre.
    con questo non sto dicendo che sta meglio il tuo amico.
     
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  9. Davide.4.
     
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    juliya
    CITAZIONE
    ti farò conoscere un po di ragazzi ricchi allora: belle ville, bei vestiti, belle macchine...e a 25 anni con la terza media e precedenti penali.

    Allora ti farò conoscere i miei amici. Vediamo chi è più avvelenato con la vita.

    CITAZIONE
    a me sembrano avvelenati anche questi fortunati ragazzi, di cosa?

    Non sono avvelenati sono arroganti.

    CITAZIONE
    ...e ciò che hai, di materiale, non è merito tuo, è merito di qualcun altro

    Però con quel "materiale non tuo" ci vivi ti sfami ti puoi permettere tutto.
    Uno che non ha niente è un cane rabbioso che da un momento all'altro stà per espoldere.

    CITAZIONE
    ma per garantire uno stile di vita così, non ha tempo per fare i padre.

    Certo. Il lavoro ti da il lavoro ti toglie.
    Non si può avere tutto. (Purtroppo)

    Edited by Davide.4. - 15/9/2007, 22:14
     
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  10. juliya
     
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    CITAZIONE (Scienziato apocrifo @ 15/9/2007, 21:42)
    CITAZIONE (juliya @ 15/9/2007, 20:16)
    ma davvero credete che un figlio di un imprenditore sta tanto bene, perché ha i soldi?
    ma lo sapete quanti ragazzi figli di papà non hanno un rapporto con il padre

    Questo tuo ragionamento andava bene 30-40 anni fa... non ora.
    Al giorno d'oggi un figlio di genitori ricchi vive senza l'affetto del padre e probabilmente della madre. Un figlio di genitori poveri vive allo stesso modo senza un padre, perchè è stato cacciato di casa dalla moglie, e probabilmente senza una madre, perchè senza un lavoro e nonostante l'assegno di mantenimento non è in grado di sopravvivere.
    L'unica differenza è che almeno i primi vivono nel lusso.

    se le persone sono veramente povere, non divorziano, non cacciano nessuno, a meno che non sia lui o lei a sparire. è impensabile x una o uno che davvero hanno problemi economici, trastullarsi in divorzi o litigarsi il posacenere di plastica...pagando un occhio un avvocato ...il maggior numero di ultra divorziati sono ricchi... e lì c'è un motivo per farlo, non chi non ha nulla.
    se io sono testimone di ciò che per te esisteva solo 40 anni fa, può essere perché tu lo vedevi all'ora, io lo vedo oggi.

    CITAZIONE (Davide.4. @ 15/9/2007, 22:13)
    Allora ti farò conoscere i miei amici. Vediamo chi è più avvelenato con la vita.

    conosco gruppi di teppistelli, che erano formati da ragazzi di borgata e altri , i c.d. ragazzi di buona famiglia che organizzavano bravate e peggio, semplicemente perché avevano un malessere dentro...condividevano una sola cosa, anche se il contesto sociale era così diverso: la mancanza del padre. erano una famiglia ed erano uniti...erano avvelenati nello stesso modo con vite completamente diverse. gli arroganti....non possono essere arroganti anche i poveri? oppure per te l'extracomunitario più povero di un italiano, se è arrogante è da giustificare perché più povero?!
    per me no!
    CITAZIONE
    Però con quel "materiale non tuo" ci vivi ti sfami ti puoi permettere tutto.
    Uno che non ha niente è un cane rabbioso che da un momento all'altro stà per espoldere.

    certo, è la stessa cosa che un altro-che sta peggio - può dire: ma almeno tu hai tutte e due le gambe e le braccia, non hai dovuto vendere un rene né un figlio per comprarti un pugno di riso, hai l'acqua potabile e hai il bagno in casa senza un buco nel pavimento, quindi tu stai bene e sei felice. ma chi ci pensa a queste cose? chi pensa a chi sta peggio?
    nonostante si hanno dei vantaggi, si può cmq star male, per altro...

    per un ricco è uguale, figurati se va a pensare a chi non mangia o alle mura del suo appartamento o ai suoi tre vestiti....ciò che ha di materiale un ricco, è normale, è abituato, come per te avere le gambe e le braccia...non ci si sente tutti i giorni felici x ciò che si ha in più degli altri, si vive (avvelenati a volte) pensando a quello che abbiamo di meno. ciò che si ha lo si da per scontato...non ha più valore, né ha il potere di dare soddisfazione, a meno che non si perda ... il ricco è uguale al povero: se ne frega di chi sta peggio.

    Edited by juliya - 15/9/2007, 23:29
     
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  11. Quinzio2
     
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    CITAZIONE
    ma davvero credete che un figlio di un imprenditore sta tanto bene, perché ha i soldi?

    SI


    Evidentemente, julia, non ci stiamo capendo e abbiamo in testa due concezioni diverse dell'argomento.
    Da una parte il mondo femminile, dove le parole chiave sono quelle che scrivi tu: l'amore e l'affetto, il vuoto negli occhi. Un mondo fatato di emozioni, sentimenti e parole.
    Il nostro mondo, quello degli uomini, non è così.
    Se un uomo parla in questi termini, "di vuoto negli occhi", è un mezzo uomo, è un po' effemminato, non è virile.
    Noi non ci possiamo permette queste divagazioni sentimentali.
    Noi dobbiamo portare a casa la pagnotta, sgobbare e sudare, combattere e farci valere, difendere la famiglia e la patria.

    La cosa che dispiace è che tu sei qui su questo forum e leggi quello che viene scritto.
    La distanza tra i due punti di vista sembra davvero incolmabile.

    scienziato
    CITAZIONE
    L'unica differenza è che almeno i primi vivono nel lusso.

    Beh, non mi sembra una differenza da poco.
    Non so da dove arrivi questa concezione molto becera e illusoria che i soldi non fanno la felicità.
    Cerchiamo di chiarirci ... ma cos'è che la felicità, forse non è una bella macchina o una bella casa, ma allora spiegatemi perchè c'è gente che si ammazza di lavoro per pagarsi tutte queste cose.
    C'è chi arriva a rubare ad ammazzare per i soldi.
    E poi cosa si legge in giro ? Che i soldi non sono tutto.
     
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    Lupus in fabula

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    A mio avviso (sarò banale..) i soldi sono un mezzo per raggiungere determinate cose; come tutti i mezzi anche i soldi possono essere utilizzati con profitto oppure no.
    Non nego affatto che i soldi procurino un sacco di cose, ma davvero un sacco, e che possano cambiare radicalmente una vita e un destino.
    Non nego affatto nemmeno che, chi di soldi ne ha pochi, vada incontro a diversi "inconvenienti".

    E' perfettamente possibile, però (e ci sono diversi esempi), che una persona con molti soldi non sia affatto felice.
    Sono esempi di un mezzo utilizzato con scarso profitto.
     
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  13. *STRIDER*
     
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    CITAZIONE (Quinzio2 @ 15/9/2007, 22:55)
    Il nostro mondo, quello degli uomini, non è così.
    Se un uomo parla in questi termini, "di vuoto negli occhi", è un mezzo uomo, è un po' effemminato, non è virile.
    Noi non ci possiamo permette queste divagazioni sentimentali.
    Noi dobbiamo portare a casa la pagnotta, sgobbare e sudare, combattere e farci valere, difendere la famiglia e la patria.

    E' questo che le femmine non riescono a capire.
    Essere uomini è molto più dura che essere donne.

    CITAZIONE (Reduan @ 15/9/2007, 23:54)
    E' perfettamente possibile, però (e ci sono diversi esempi), che una persona con molti soldi non sia affatto felice.

    Sicuramente Red, ma di certo una persona povera sta peggio, molto peggio.
     
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  14. juliya
     
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    CITAZIONE (Quinzio2 @ 15/9/2007, 22:55)
    E videntemente, julia, non ci stiamo capendo e abbiamo in testa due concezioni diverse dell'argomento.
    Da una parte il mondo femminile, dove le parole chiave sono quelle che scrivi tu: l'amore e l'affetto, il vuoto negli occhi. Un mondo fatato di emozioni, sentimenti e parole.

    no, il problema quinzio è che stiamo parlando di due argomenti diversi, tu parli di uomini e di donne, io mi riferivo ai figli di cosa hanno davvero bisogno.
    se i genitori per te devono solo dare cibo vestiti e cose materiali, ok, ne prendo atto, ma allora non servono nemmeno i genitori, può bastare una macchine che fornisce cibo e bevande in una bella e lussuosa casa fornita di tutto...e stiamo apposto ...e c'era pure chi si preoccupava delle tate o delle scuole materne...bah..

    CITAZIONE
    l nostro mondo, quello degli uomini, non è così.
    Se un uomo parla in questi termini, "di vuoto negli occhi", è un mezzo uomo, è un po' effemminato, non è virile.
    Noi non ci possiamo permette queste divagazioni sentimentali..

    il mondo di un figlio ancora bambino, non è il mondo di un uomo.

    CITAZIONE
    Noi dobbiamo portare a casa la pagnotta, sgobbare e sudare, combattere e farci valere, difendere la famiglia e la patria.

    chi non ha intenzione di crearsi una famiglia, la sua pagnotta se la godrà tutta e suderà e sgobberà per soddisfare i suoi bisogni e interessi...a questo punto può anche togliere definitivamente dalla lista tutti quei sacrifici che ha giustamente deciso di non compiere.

    CITAZIONE
    La cosa che dispiace è che tu sei qui su questo forum e leggi quello che viene scritto..

    anche a me dispiace...

    CITAZIONE
    La distanza tra i due punti di vista sembra davvero incolmabile.

    almeno che non lo si voglia...basterebbe non voler confondere àncora per ancòra.

    Edited by juliya - 16/9/2007, 00:10
     
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  15. *STRIDER*
     
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    CITAZIONE (Quinzio2 @ 15/9/2007, 22:55)
    Beh, non mi sembra una differenza da poco.
    Non so da dove arrivi questa concezione molto becera e illusoria che i soldi non fanno la felicità.

    Di certo i soldi non possono impedire nemmeno a uno ricco di morire di cancro, tanto meno ti possono rendere immortale, ma di certo danno una bella mano... meglio averli che non averli.

    CITAZIONE (juliya @ 16/9/2007, 00:09)
    almeno che non lo si voglia...basterebbe non voler confondere àncora per ancòra.

    Quindi per te i soldi non hanno alcuna importanza?
    Io dico che un giorno la penserai in maniera molto diversa, magari quando vivrai da sola e ti toccherà pagare almeno 500 euro d'affitto, più le spese varie per le bollette, l'auto e il cibo.
     
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