Gli uomini sanno empatizzare
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Gli uomini sanno empatizzare

con gli altri uomini?

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  1. tyrtix
     
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    Itis o Ipsia?

    Itis, indirizzo elettronica e telecom... più di 600 ragazzi...e meno di 10 ragazze...
     
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  2. Davide.4.
     
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    +Vargan+ Inviato il: 14/10/2007, 13:49

    CITAZIONE
    Con i bulli come per tutte le persone è importante capire che è meglio non pensare alla propria vita. Il messaggio che deve trasparire da te è che non ti importa di morire. Scoprirai a questo punto che a loro importa eccome. Magicamente si faranno da parte e ti lasceranno passare.

    Var, non sempre. Non sempre...


    CITAZIONE
    E' come se avessi clonato i modi di parlare e di muoversi di questa gente di maniera di passare inosservato davanti a loro. Credo che mi sia comportato come hanno fatto tanti.
    Ed infatti sono stato lasciato in pace perchè trasmettevo pericolo.

    Non mi stancherò mai di ripeterlo. Un uomo ti giudica forte in base alla violenza esercitata.

    Questo ragionamento lo fanno tutti gli uomini.

    Nel mio cervello, quando vedo un maschio la prima cosa che penso è se sono in grado di sottometterlo in caso dovesse fare lo stronzo.
    Lo vedo dalla stazza, l'altezza, da come "si muove" ecc. ecc.

    CITAZIONE
    I lupi vivono in branco. Di conseguenza puoi diventare come loro. Altrimenti stai solo. Metti una bella massa muscolare, uno sguardo feroce. E li lasci fare quello che vogliono e tu fai a tua voltà quello che ti pare.

    Una buona massa muscolare aiuta ma non è tutto.
    Devi avere una cosa che serve a farli desistere. La pazzia.

    Devi dimostrargli, con azioni, fino a che punto puoi arrivare.

    Come ripeto, se non hai un carattere con "determinate caratteristiche" (sicuramente la palestra, le arti marziali ti avranno fatto acquistare una certa sicurezza) non potrai mai arrivare a spaventare certi elementi.
    Soggetti con il veleno in corpo.
    Ci sono cresciuto, li ho frequentati, quindi so che razza di bestie sono.
     
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  3. Davide.4.
     
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    Baby gang, identificati gli autori del pestaggio

    Denunciati tre quindicenni. Decisivi gli interrogatori agli studenti del liceo '"Enrico Fermi"

    di La Redazione


    Sono stati identificati e denuciati dalla Squadra mobile della Questura di Bari, i due studenti che durante lo sciopero di venerdì scorso contro il ripristino dell'esame di riparazione, hanno picchiato due loro coetanei, allievi del liceo scientifico “Enrico Fermi” di Bari. Gli aggressori sono due quindicenni, di cui uno non italiano e figlio di immigrati mauriziani. Quest'utlimo era accompagnato dalla sua fidanzata, che pare abbia assistito ai pestaggi avvenuti di due diverse circostanze. Anche lei è stata iscritta nel registro degli indagati.

    Le vittime sono due diciasettenni. Uno di loro è stato ricoverato per una performazione del timpano destro. Il suo stato di salute migliora giorno dopo giorno, così come quello del suo coetaneo picchiato che è stato già dimesso. Quest'ultimo ha subito un trauma cranico giudicato guaribile in 15 giorni.
    Decisivi per l'identificazione dei due aggressori, sono stati gli interrogatori che gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Bari hanno eseguito nei confronti di molti studenti del liceo "Enrico Fermi".

    Durante la giornata di venerdì, insieme alle migliaia di studenti che hanno manifestato pacificamente, si sono verificati numerosi episodi di bullismo. Uno di questi ha riguardato l'occupazione del ponte XX settembre, dove alcuni studenti hanno lanciato uova contro i passanti e le automobili.


    FONTE: http://www.barilive.it/news/news.aspx?idnews=6833
     
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  4. +Vargan+
     
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    CITAZIONE (Davide.4. @ 14/10/2007, 22:01)
    Come ripeto, se non hai un carattere con "determinate caratteristiche" (sicuramente la palestra, le arti marziali ti avranno fatto acquistare una certa sicurezza) non potrai mai arrivare a spaventare certi elementi.
    Soggetti con il veleno in corpo.
    Ci sono cresciuto, li ho frequentati, quindi so che razza di bestie sono.

    Si Davide. Ti confesso che ha volte la sprigiono anche io quella pazzia. Ma mi rendo conto che è una lotta a chi è più pazzo.

    Preferisco vivere in serenità, facendo tesoro della conoscenza dei miei limiti. Ma dentro di me so che esiste il veleno. E' so che se serve lo dove tirare fuori. Perchè a volte non ci si può tirare indietro.
     
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  5. Davide.4.
     
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    +Vargan+ (Inviato il: 15/10/2007, 02:18)

    CITAZIONE
    Ti confesso che ha volte la sprigiono anche io quella pazzia.

    Var, è diverso.
    Tu ti sei incattivito per le prepotenze che ti sono state fatte.
    Oltre un certo limite, comunque, non arriveresti mai.

    Gli elementi, di cui parlo, sono cresciuti avvelenati... quindi non hanno alcun problema a darti una coltellata (anche alle spalle) e rimanere completamente indifferenti.

    Se tu, per dare un cazzotto ci pensi prima. Valuti che, un tuo cazzotto è capace di fare del male, loro non ci pensano proprio. Questo è quello che volevo dire.

    CITAZIONE
    Preferisco vivere in serenità

    Condivido.

    CITAZIONE
    E' so che se serve lo dove tirare fuori. Perchè a volte non ci si può tirare indietro.

    D'accordo al 100 %.
     
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  6. Davide.4.
     
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    Palermo, bulli in aula. Insulti, calci a disabile

    PALERMO - Due ragazzi hanno scavalcato la recinzione e si sono introdotti all'interno della scuola elementare e media in un quartiere della periferia di Palermo per compiere un vero e proprio raid, durante le ore di lezione. Sono due ex studenti. Le insegnanti hanno raccontato ai poliziotti che i due giovani hanno prima aggredito i tre bidelli che avevano cercato di fermarli, gridando che essendo minorenni "non avrebbero potuto essere toccati". Sono poi entrati in un'aula e con un atteggiamento da veri e propri bulli hanno insultato e minacciato sia l'insegnante che gli alunni, mettendo tutto a soqquadro e terrorizzando i ragazzi, testimoni inermi del raid. I due hanno poi colpito a calci e pugni un ragazzo disabile, insultandolo alla presenza degli adolescenti e dell'insegnante. Subito dopo si sono introdotti nella classe adiacente e nonostante i tentativi della docente di dissuaderli a compiere altre devastazioni, hanno scelto a caso un ragazzo da colpire con un pugno senza riuscirci. Poi due giovani sono fuggiti. La vicenda e' stata segnalata all'autorita' giudiziaria che valutera' se denunciare i due bulli. (ANSA)


    29\09\2007

    FONTE: http://notizie.msn.it/msn/news/fdg/2007-09-29_12992889.html
     
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  7. Guit
     
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    Odio la definizione di bullo. Di origine farmaceutica.



    E aggiungo una provocazione: hanno fatto bene.
     
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  8. Davide.4.
     
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    L'anno scolastico è appena iniziato ma su internet ci sono centinaia di film in classe
    una carrellata di violenze gratuite e nonnismo. Fallita la tolleranza zero per i cellulari


    Studenti e prof vittime dei bulli

    Ignorate le direttive di Fioroni

    ROMA - Se uno studente di Imperia potrebbe pagare fino a 18 mila euro per un video girato in classe col telefonino, nel resto d'Italia c'è chi rischia pene più severe. L'anno scolastico è cominciato da poche settimane, ma su Youtube ci sono centinaia di filmati girati a scuola. La tolleranza zero promessa dal ministro Fioroni sembra funzionare solo in rari casi. Le aule italiane sono il set dove si esibiscono giovani in atteggiamenti maleducati e prepotenti. Le vittime non sono solo gli studenti più piccoli e deboli. I professori non sembrano in grado di far rispettare le regole e diventano loro stessi preda dei bulli

    Nonnismo via web. L'inizio dell'anno scolastico è un momento d'oro per i bulli degli istituti superiori perché dalle scuole medie arrivano i 'primini' (al ginnasio 'quartini'). Il nonnismo è un fenomeno vecchio e stupido, ma è reso più crudele dalle nuove tecnologie. Così su internet si trovano video come quello che pubblichiamo: alcuni studenti anziani picchiano e insultano sui loro banchi e davanti al resto della classe due piccoli studenti. Un compagno immortala la scena con un videofonino. E il filmato è poi pubblicato su Youtube per rivedere la bella azione quando più fa comodo.


    http://tv.repubblica.it/home_page.php?play...r&cont_id=13379



    CITAZIONE
    alcuni studenti anziani picchiano e insultano sui loro banchi e davanti al resto della classe due piccoli studenti.

    Visto che, con i maschi della loro taglia vengono sottomessi, l'unico modo per sfogare la loro "forza" è sui soggetti più piccoli.

    Queste merde devono essere piegati con l'uso della forza.


    Violenza gratuita. La crudeltà e la brutalità sembrano essere una costante nelle scuole italiane. In un altro video si vede un innovativo modo di omologare un casco. Alcuni studenti prendono a pugni un loro collega che indossa un casco da motociclista. Nella didascalia pubblicata su internet si sostiene che sia un test di omologazione. La forza con cui colpiscono il compagno dimostra tutto l'impegno e l'attenzione per i problemi della sicurezza sulla strada. Questo esempio di violenza gratuita non è isolato. Via web si assiste a una carrellata di sedie rotte, zuffe tra compagni di classe e atti violenti di qualsiasi tipo e senza nessuna giustificazione.

    http://tv.repubblica.it/home_page.php?play...r&cont_id=13380

    Direttive inapplicate. Dagli insegnanti ci si attende maggiore attenzione e vigilanza. Tuttavia il preside e il professore che hanno denunciato lo studente videoamatore di Imperia sembrano delle eccezioni. Lo scorso 15 marzo il ministero della Pubblica istruzione ha stabilito lo stop all'uso dei telefonini. La direttiva di Giuseppe Fioroni, però, non sembra preoccupare studenti e professori. Così il primo giorno di scuola può essere immortalato mentre il docente è in cattedra. Nel filmato che pubblichiamo non c'è traccia di violenza, ma da parte dell'insegnante non c'è nessun richiamo al rispetto delle regole.

    Professori inermi. In realtà i professori vigilano poco e sono anche loro vittime del bullismo e dei filmini girati in classe. Su Youtube si possono vedere docenti che subiscono scherzi, che urlano contro gli allievi, che piangono in classe perché incapaci di far rispettare l'ordine. C'è addirittura un insegnante di italiano che consente ai suoi alunni di giocare a ping pong in aula. Il video è stato pubblicato negli scorsi giorni, ma potrebbe essere stato girato nello scorso anno scolastico. Il suo contenuto è però un esempio allarmante: il tavolo da gioco è la cattedra e la rete da ping pong è lo stesso professore. Per salvare la scuola italiana forse non è sufficiente reintrodurre gli esami di riparazione a settembre.


    http://tv.repubblica.it/home_page.php?play...r&cont_id=13374

    13\10\2007

    FONTE: http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/s...m-a-scuola.html
     
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  9. Davide.4.
     
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    BENZINAIO COMASCO PICCHIATO PER VENDETTA, UN ARRESTO

    (AGI) - Como, 16 ott. - Primo arresto nell'ambito delle indagini sul sanguinoso pestaggio di un benzinaio di Cantu' avvenuto il 21 settembre scorso ad opera di quattro persone per 'vendicare' una donna incinta che un paio d'ore prima aveva avuto con lui una accesa discussione. Ieri sera, i carabinieri di Cantu' hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Como facendo scattare le manette attorno ai polsi di Antonio Galati, 55enne domiciliato a Meda (Milano), con le accuse di lesioni personali e danneggiamenti. Secondo le ipotesi investigative avrebbe partecipato a quella spedizione punitiva nei confronti di Luigi Malafronte, 67enne titolare di un impianto di distribuzione carburanti. L'uomo finito in cella e' il padre della donna con cui il benzinaio ebbe la violenta discussione al termine della quale gli aggressori, prima di andarsene, devastarono la stazione di servizio. Malaforte era stato preso a calci e pugni davanti a sua moglie e a un amico. Due ore prima il benzinaio aveva discusso con la figlia dell'arrestato perche' non aveva accettato la carta di credito per il pagamento di un rifornimento da 20 euro. La donna ando' poi dai carabinieri per denunciare Malaforte sostenendo di essere stata presa a ceffoni e spintonata. (AGI)


    16\10\2007

    FONTE: http://www.agi.it/milano/notizie/200710161...mi1026-art.html
     
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  10. Davide.4.
     
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    Oggi sono uscito con una ragazza. Mentre tornavo, dopo la giornata trascorsa, ho incontrato un conoscente del mio quartiere.
    Parliamo del più e del meno fino a che, ad un certo punto, mi racconta di come ha preso di mira un ragazzo.

    " Da... quando vuoi chiamami che gli tiriamo la roba addosso " :-------:

    (Ovviamente non partecipo)

    Non c'è modo per empatizzare. C'è solo la violenza.

    Edited by Davide.4. - 23/10/2007, 00:02
     
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  11. Davide.4.
     
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    BULLISMO: CREMONA, APPICCANO FUOCO A SCUOLA, STUDENTI EVACUATI

    (AGI) - Cremona, 22 ott. - Episodio di bullismo all'istituto professionale Einaudi di Cremona dove questa mattina alcuni studenti hanno appiccato fuoco all'interno dei bagni della scuola. Il fumo sprigionato da un mix di plastica e carta igienica ha fatto scattare le procedure di sicurezza: 400 studenti sono stati evacuati dalla struttura scolastica, mentre i vigili del fuoco spegnevano le fiamme. Un professore, responsabile antincendio interno, e' rimasto leggermente intossicato mentre cercava di tenere a bada le fiamme con l'estintore. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, le Volanti della polizia e la Digos. Il preside ha sporto denuncia contro ignoti: "E' il terzo episodio vandalico in 15 giorni.
    Non sappiamo purtroppo chi siano i responsabili visto che il fatto e' avvenuto nel cambio d'ora". (AGI)


    22\10\2007

    FONTE : http://www.agi.it/milano/notizie/200710221...mi1019-art.html



    Frasi estratte dall'articolo : BULLISMO: CREMONA, APPICCANO FUOCO A SCUOLA, STUDENTI EVACUATI

    CITAZIONE
    alcuni studenti hanno appiccato fuoco all'interno dei bagni della scuola.

    Quando andavo a scuola... specialmente i primi due anni delle superiori... una volta a settimana c'era un'allarme bomba (fisso).
    Un modo come un altro per predere ore e passare una giornata "spensierata".
     
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  12. Davide.4.
     
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    PADRE I FIGLIO DI RITORNO DA MANIFESTAZIONE A ROMA VENGONO PICCHIATI NELLA STAZIONE DI GENOVA BRIGNOLE

    GENOVA. 21 OTT. Un uomo e il figlio di ritorno dalla manifestazione del Pdci di ieri a Roma sono stati aggrediti e picchiati da un gruppo di giovani nella stazione di Genova Brignole. A denunciare l'accaduto è stato il segretario ligure del Pdci. L'uomo, cardiopatico ed invalido civile, stava aspettando insieme al figlio il treno per Busalla quando è stato avvicinato da un gruppo di giovani che intonava alcune note di "faccetta nera" e picchiato. I giovani si sono dati poi alla fuga; sul posto è intervenuta la Polfer.


    21\10\2007

    FONTE : http://www.ligurianotizie.it/news.php?news_id=28867



    Frasi estratte dall'articolo : PADRE I FIGLIO DI RITORNO DA MANIFESTAZIONE A ROMA VENGONO PICCHIATI NELLA STAZIONE DI GENOVA BRIGNOLE


    CITAZIONE
    L'uomo, cardiopatico ed invalido civile, stava aspettando insieme al figlio il treno per Busalla quando è stato avvicinato da un gruppo di giovani che intonava alcune note di "faccetta nera" e picchiato.

    Psichiatri, psicologi ed intellettuali parlano di questi episodi di volenza come " la voglia di attenzione... di capirli a causa di un passato difficile " e via stronzeggiando.

    Io ne ho conosciuti di soggetti simili. Non si meritano niente.
    Sanno quello che fanno. Gli piace la violenza e sentirsi i più forti.
    Esercitare un potere sugli altri e comandare.

    Zero comprensione.
     
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  13. Davide.4.
     
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    Massacrato dai rapinatori «sbucati fuori dal cassonetto»

    «Mi sbattevano la testa contro gli spigoli del contenitore»

    Matteo Indice


    Come in un film, i rapinatori sono spuntati dal cassonetto della spazzatura e lo hanno massacrato di botte: «Mi sbattevano la testa contro la lamiera, ho perso conoscenza e sono rimasto svenuto per qualche minuto. Poi mi sono trascinato a casa, ho tamponato il sangue, il giorno dopo mi hanno portato all’ospedale dove sono stato ricoverato per tre giorni. Alla polizia l’ho raccontato, eccome, e mio figlio quando l’ha saputo voleva farsi giustizia da solo. Ma io, sa, mi sono messo a piangere, è già un miracolo se sono ancora vivo».

    Ha rischiato di morire davvero, Antonino Dente, 69 anni, ex dipendente dell’ospedale San Martino oggi in pensione, residente in via Walter Fillak a Sampierdarena. Aggredito venerdì 19 (ma la notizia è filtrata soltanto ieri) da due banditi che stavano rovistando nei cassonetti dell’immondizia, ha il volto tumefatto, gli occhi gonfi, due tagli profondi sulle guance. «Non è la prima volta che succede una cosa del genere - accusa Ida Pastine, anche lei abitante in via Fillak, una delle donne che ha convinto l’anziano a farsi medicare - a me è capitato dieci giorni fa. Stavo buttando un sacchetto, ho aperto il contenitore ed è saltata fuori una donna. Subito dopo ne è spuntata un’altra ma sono riuscita a scappare».

    Antonino Dente fatica a parlare perché gli fa male pure la bocca. «Venerdì sera - ricorda - ho mangiato da solo come accade quasi sempre. Un po’ di televisione, poi verso le 22,30 sono sceso come faccio spesso per gettare la spazzatura, qui vicino ai portici». Il pestaggio è andato in scena a ridosso del civico 42. «Evidentemente uno dei rapinatori era dentro, forse cercava qualcosa da mangiare, non so. In un secondo si è alzato, mi ha tenuto per la giacca e se n’è materializzato un altro da dietro i bidoni». Pochi secondi, ma le botte sono state bestiali: «Mi sbattevano il volto contro gli spigoli del contenitore, per questo i segni sono così evidenti. Ho iniziato a perdere sangue, c’era buio e non vedevo niente intorno.


    26\10\2007

    FONTE : http://www.ilsecoloxix.it/genova/view.php?...df-0003badbebe4


    Frasi estratte dall'articolo : Massacrato dai rapinatori «sbucati fuori dal cassonetto»


    CITAZIONE
    mio figlio quando l’ha saputo voleva farsi giustizia da solo

    L'emotività e il risentimento. Direi di tenere d'occhio il ragazzo. L'esasperazione più portare ad azioni estreme (1).


    (1) Se vedessi mio padre con il volto pieno di sangue mi farei giustizia da solo.
    Troverei un modo per vendicarmi. Qualsiasi modo.
     
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  14. *STRIDER*
     
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    CITAZIONE (Davide.4. @ 26/10/2007, 12:23)
    Psichiatri, psicologi ed intellettuali parlano di questi episodi di volenza come " la voglia di attenzione... di capirli a causa di un passato difficile " e via stronzeggiando.

    Io ne ho conosciuti di soggetti simili. Non si meritano niente.
    Sanno quello che fanno. Gli piace la violenza e sentirsi i più forti.
    Esercitare un potere sugli altri e comandare.

    Zero comprensione.

    Concordo al 100 per cento.

    CITAZIONE (Guit @ 16/10/2007, 20:09)
    Odio la definizione di bullo. Di origine farmaceutica.



    E aggiungo una provocazione: hanno fatto bene.

    Potresti spiegarti meglio?
    Grazie.
     
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  15. doctor doctor
     
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    CITAZIONE
    Psichiatri, psicologi ed intellettuali parlano di questi episodi di volenza come " la voglia di attenzione... di capirli a causa di un passato difficile " e via stronzeggiando.

    Poi si lamentano con gli psicologi dicendo che non capiscono niente... per forza! Sparano delle cretinate mostruose che uno si domanda se ci sono o ci fanno.
    Per tornare all'empatia voglio ripetere ciò che avevo detto: gli uomini sanno empatizzare e anche molto.
    Penso infatti che quelli che intonavano freccetta nera sono in grado benissimo di farlo tra loro.
    Empatia significa mettersi nei panni di qualcuno, non solo dal punto di vista cognitivo ma anche emotivo.
    Sono sicuro che tutti noi ci rallegriamo per i successi di un nostro amico mettendoci nei suoi panni, poiché utilizziamo l'empatia.
    Se gli uomini non fossero in grado di empatizzare, l'unica cosa con cui potrebbero farlo sarebbe la loro immagine allo specchio.
     
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196 replies since 6/12/2006, 20:15   6290 views
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