Gli uomini sanno empatizzare
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Gli uomini sanno empatizzare

con gli altri uomini?

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  1. silverback
     
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    CITAZIONE (Quinzio2 @ 9/10/2007, 20:37)
    Un giorno, se qualcuno mi sta ascoltare, mi spiego meglio.

    Io ti starò ad ascoltare.
     
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  2. Davide.4.
     
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    Scuola: casi di bullismo ad Alcamo

    Pugni, calci, persino bruciature sulle mani procurate con le cicche di sigaretta. Torture che sarebbero state messe in atto da studenti di 16 e 17 anni ai danni di loro compagni di appena due anni più piccoli.

    Azioni ripetute - stando al racconto dei genitori - sui pullman che ogni giorno trasportano gli studenti delle scuole superiori da Castellammare del Golfo ad Alcamo. I genitori, che si sono riservati di denunciare i fatti alla polizia, hanno intanto organizzato delle ronde quotidiane sui bus, dopo che i figli hanno spiegato, non senza resistenze, il perchè di lividi e bruciature su più parti del corpo.

    I bulli, ogni mattina, occupavano gli ultimi posti dei pullman e chiamavano "l'appello": i ragazzi dovevano presentarsi al loro cospetto e subire prevaricazioni di ogni genere. Le ronde hanno sortito gli effetti sperati: la presenza degli adulti ha fatto desistere i componenti della banda, che grazie alla collaborazione delle vittime sono stati individuati.


    12\10\2007


    CITAZIONE
    Pugni, calci, persino bruciature sulle mani procurate con le cicche di sigaretta.Torture che sarebbero state messe in atto da studenti di 16 e 17 anni ai danni di loro compagni di appena due anni più piccoli.

    L'unico modo per mostrare la propria forza, il POTERE davanti agli altri maschi (quindi impressionarli) è di fare violenza.

    Ovviamente questi "elementi", selezionano accuratamente " a chi fare le prepotenze e a chi no ".

    Se sbagliano il soggetto da sottomettere rischiano di finire all'ospedale in prognosi riservata.
    O, peggio ancora, nella furia momentanea di lasciarci le penne.

    In questo caso, (come sempre) la violenza viene rivolta verso i soggetti più deboli.


    CITAZIONE
    Azioni ripetute

    Quando sai, che dall'altra parte c'è paura e la vittima non è in grado di difendersi subentra il sadismo. Il dimostrare quanto si è forti.
    Hai il potere di decidere le sorti di una persona.

    La legge del più forte.


    CITAZIONE
    I bulli, ogni mattina, occupavano gli ultimi posti dei pullman e chiamavano "l'appello": i ragazzi dovevano presentarsi al loro cospetto e subire prevaricazioni di ogni genere.

    Davide.4. Inviato il: 9/10/2007, 12:33

    CITAZIONE
    Se sei un maschio timido, non violento oltre ad essere torturato da altri maschi, avrai grossissime difficoltà a trovare una femmina.
    Anzi sei fottuto.

    Non devo aggiungere altro.


    La vita del maschio medio, è e sarà sempre più difficile rispetto ad una femmina.
     
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  3. Davide.4.
     
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    Quindi, ricapitolando, la vita di uomo è difficile.

    Lottare fin da piccolo per non soccombere.
    Cercare una donna. (Lei non ha bisogno di cercare)

    E in più ci si mettono i mass media, a prendere per il culo.
    Tra maschietti, inferiorità morale, sulla nostra futura estinzione frà incapacità amatoriali ecc. ecc.

    Adesso ci si mette anche quel cornuto di Schioppa (ma schioppasse veramente) a darci dei bamboccioni.

    Che vita di merda.
     
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  4. *STRIDER*
     
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    CITAZIONE (Davide.4. @ 12/10/2007, 12:47)
    La vita del maschio medio, è e sarà sempre più difficile rispetto ad una femmina.

    Concordo al 100 per cento.

    CITAZIONE (Davide.4. @ 12/10/2007, 13:26)
    Che vita di merda.

    Si', è proprio una vita di merda.
     
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    CITAZIONE (Quinzio2 @ 9/10/2007, 20:37)
    Davide
    CITAZIONE
    Se sei un maschio timido, non violento oltre ad essere torturato da altri maschi, avrai grossissime difficoltà a trovare una femmina.
    Anzi sei fottuto.

    Esatto. Io sono timido ed è davvero così. Lo hai detto nel modo in cui va detto: conciso, senza mezze parole. Forse non ti ricordi ma diverso tempo fa avevo detto di essere un molto timido e di avere grosse difficoltà a trovare una ragazza.

    Non lo dico provando del rancore nei tuoi confronti, tu hai detto una cosa giustissima. E lo avrei apprezzato anche se me lo avessi detto sapendo che sono così.

    Anzi, se me lo avessero spiegato quando avevo 13 anni forse potevo avere una vita più decente, invece di scoprirlo a forza di calci nel sedere quando hai 30 anni e ti senti solo preso in giro, deluso e privo di energie e speranze.

    Pe quanto riguarda essere torturato, o diciamo, molestato da altri ragazzi, qui non ho molto da lamentarmi. Gli altri ragazzi mi hanno sempre , quasi sempre, più o meno lasciato in pace.
    Forse perchè ho comunque un fisico robusto, anche se non sono alto, anche se non ho mai fatto della palestra.
    Un paio di spalle larghe valgono ancora nella legge della jungla come deterrente contro gli attaccabrighe.
    Non sono mai stato insomma il tipo mingherlino e occhialuto (anche se a scuola andavo bene) a cui si va a rubare la merenda.
    Però per quanto riguarda il capitolo donne qui purtroppo la natura ha fatto qualche errore grossolano e c'è qualcosa che non va.
    Qualcosa che non centra nulla con la QM, con quello di cui si parla qui. E' qualcosa che riguarda il carattere e la timidezza.
    Un giorno, se qualcuno mi sta ascoltare, mi spiego meglio.

    Mi ritrovo molto nella situazione da te descritta, anche se per me la QM c'entra, perché contribuisce all'eccessiva distanza culturale tra uomo e donna. Detto in parole molto molto povere, riassuntive e schematiche, la refrattarietà delle donne nei confronti di uomini con problematiche socio-comportamentali maschili che li rendono meno comprensibili alla donna, è direttamente proporzionali alla distanza culturale e di potere citata sopra.
     
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  6. *STRIDER*
     
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    CITAZIONE (Quinto Aurelio Simmaco @ 5/10/2007, 17:41)
    CITAZIONE
    Del resto, qualunque uomo pensante che abbia memoria della propria adolescenza, sa che un ragazzo rispettato è uno che sa "come comportarsi"... espressione con la quale si intende indicare
    qualcuno che "sa misurare mentalmente un altro individuo valutando la propria capacità di picchiarlo qualora se ne dovesse presentare l'occasione".

    Francamente non riesco a seguirti in questo ragionamento.
    Mi piacerebbe se mi spiegassi una cosa : quello che tu hai descritto sopra lo vedi / lo vivi come una sventura, una maledizione ? Soprattutto vedi preponderante il fatto che esista ( se esiste .... ) insito in queste prove un giudizio esterno ? E se esisti pensi che sia negativo ?

    Io sono convinto che il "sapere come comportarsi", come tu lo definisci, non è un concetto pertinente solo all'adolescenza ma è l'essenza stessa della maturazione di un individuo , uomo o donna.
    Non serve picchiare fisicamente un altro : tutta la nostra vita è una concorrenza fra individui , cosciente od inconsapevole . Ci confrontiamo con altri individui, ci confrontiamo con la natura ed in questo confronto impariamo a misurarci.

    http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/s...m-a-scuola.html
    L'anno scolastico è appena iniziato ma su internet ci sono centinaia di film in classe
    una carrellata di violenze gratuite e nonnismo. Fallita la tolleranza zero per i cellulari
    Studenti e prof vittime dei bulli
    Ignorate le direttive di Fioroni
    di GIUSEPPE BOI

    Studenti e prof vittime dei bulli
    Ignorate le direttive di Fioroni


    Un fotogramma di un film in classe
    ROMA - Se uno studente di Imperia potrebbe pagare fino a 18 mila euro per un video girato in classe col telefonino, nel resto d'Italia c'è chi rischia pene più severe. L'anno scolastico è cominciato da poche settimane, ma su Youtube ci sono centinaia di filmati girati a scuola. La tolleranza zero promessa dal ministro Fioroni sembra funzionare solo in rari casi. Le aule italiane sono il set dove si esibiscono giovani in atteggiamenti maleducati e prepotenti. Le vittime non sono solo gli studenti più piccoli e deboli. I professori non sembrano in grado di far rispettare le regole e diventano loro stessi preda dei bulli.

    Nonnismo via web. L'inizio dell'anno scolastico è un momento d'oro per i bulli degli istituti superiori perché dalle scuole medie arrivano i 'primini' (al ginnasio 'quartini'). Il nonnismo è un fenomeno vecchio e stupido, ma è reso più crudele dalle nuove tecnologie. Così su internet si trovano video come quello che pubblichiamo: alcuni studenti anziani picchiano e insultano sui loro banchi e davanti al resto della classe due piccoli studenti. Un compagno immortala la scena con un videofonino. E il filmato è poi pubblicato su Youtube per rivedere la bella azione quando più fa comodo.

    Violenza gratuita. La crudeltà e la brutalità sembrano essere una costante nelle scuole italiane. In un altro video si vede un innovativo modo di omologare un casco. Alcuni studenti prendono a pugni un loro collega che indossa un casco da motociclista. Nella didascalia pubblicata su internet si sostiene che sia un test di omologazione. La forza con cui colpiscono il compagno dimostra tutto l'impegno e l'attenzione per i problemi della sicurezza sulla strada. Questo esempio di violenza gratuita non è isolato. Via web si assiste a una carrellata di sedie rotte, zuffe tra compagni di classe e atti violenti di qualsiasi tipo e senza nessuna giustificazione.

    Direttive inapplicate. Dagli insegnanti ci si attende maggiore attenzione e vigilanza. Tuttavia il preside e il professore che hanno denunciato lo studente videoamatore di Imperia sembrano delle eccezioni. Lo scorso 15 marzo il ministero della Pubblica istruzione ha stabilito lo stop all'uso dei telefonini. La direttiva di Giuseppe Fioroni, però, non sembra preoccupare studenti e professori. Così il primo giorno di scuola può essere immortalato mentre il docente è in cattedra. Nel filmato che pubblichiamo non c'è traccia di violenza, ma da parte dell'insegnante non c'è nessun richiamo al rispetto delle regole.

    Professori inermi. In realtà i professori vigilano poco e sono anche loro vittime del bullismo e dei filmini girati in classe. Su Youtube si possono vedere docenti che subiscono scherzi, che urlano contro gli allievi, che piangono in classe perché incapaci di far rispettare l'ordine. C'è addirittura un insegnante di italiano che consente ai suoi alunni di giocare a ping pong in aula. Il video è stato pubblicato negli scorsi giorni, ma potrebbe essere stato girato nello scorso anno scolastico. Il suo contenuto è però un esempio allarmante: il tavolo da gioco è la cattedra e la rete da ping pong è lo stesso professore. Per salvare la scuola italiana forse non è sufficiente reintrodurre gli esami di riparazione a settembre.

    (13 ottobre 2007)

    Certi soggetti vanno fisicamente devastati a suon di sganassoni.
     
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  7. Quinzio2
     
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    CITAZIONE
    Certi soggetti vanno fisicamente devastati a suon di sganassoni.

    Un volta il professore aveva una bacchetta per indicare la lavagna.
    E tante volte la bacchetta finiva sui dorsi delle mani di chi rompe le scatole oltre ogni limite.
    Oggi non si può più toccare nessuno, sennò il prof rischia la galera.
    Una bacchettata sulle mani fa male per una mezz'ora, un'ora, ma a distanza di trent'anni nessuno si ricorda più delle bacchettate che prese in 3 elementare.

    I soggetti che vengono bullizzati, derisi, malmenati dai loro stessi compagni, da quelli che dovrebbero essere loro "amici", diventano vittime, si deprimono e diventano fobici, la paura si cronicizza, fa la cancrena dentro al cervello e uno se la ritrova a 30 anni, se la ritrova con gli amici e con sua moglie, se la ritrova con i suoi colleghi.

    Prima o poi bisognerà mettere mano anche a questa schifezza.
     
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  8. silverback
     
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    CITAZIONE (Quinzio2 @ 13/10/2007, 13:11)
    I soggetti che vengono bullizzati, derisi, malmenati dai loro stessi compagni, da quelli che dovrebbero essere loro "amici", diventano vittime, si deprimono e diventano fobici, la paura si cronicizza, fa la cancrena dentro al cervello e uno se la ritrova a 30 anni, se la ritrova con gli amici e con sua moglie, se la ritrova con i suoi colleghi.

    Sì, molto spesso è così.

    Personalmente non sono mai stato un bullo, ma neppure un bullizzato, nel senso che essendo sempre stato un tipo abbastanza focosetto, mi sono sempre fatto rispettare.
    Ma c'è un episodio, risalente alla mia gioventù (poco dopo la metà degli anni Ottanta) che mi ci è voluto
    molto tempo per "digerire".
    Dunque, sempre a causa delle solite, maledette questioni di femmine, un fratello geloso (oggi 40enne) prese a pugni mio fratello minore perché, a suo dire, aveva importunato la sorella (una cazzata).
    Nel suo tentativo di reazione, mio fratello fu bloccato da due suoi amici, quindi non poté neanche
    difendersi come avrebbe voluto.
    Un fatto che portò il sottoscritto a fare altrettanto.
    Infatti, pochi giorni dopo, beccai il tipo a spasso con la sorella, lo affrontai e lo riempii di cazzotti.
    Allorché mi minacciò di morte ma non ebbe mai il coraggio di venirmi a cercare da solo.
    Chiese aiuto a un amico e al fratello maggiore - un pezzo di merda che entrava e usciva dalla galera* - e mi vennero a cercare.
    Per farla corta, fui aggredito dai tre "coraggiosi uomini", il fratello del suddetto mi dette anche due calci in faccia che mi procurarono la frattura del setto nasale; di conseguenza fui ricoverato in ospedale.

    Beh, fu un episodio che scatenò "il mostro" che è in me - così come in ciascuno di noi -, per
    lungo tempo "accarezzai" l'idea di ucciderli ** (non sto scherzando), solo i miei genitori -
    che all'epoca erano ancora vivi - riuscirono a calmarmi.
    Ma mi ci vollero anni per ricostruire la mia autostima.
    Di più: quell'episodio mi rese ancor più guardingo, intollerante e manesco verso gli idioti.
    (L'ultima volta che mi è capitato di alzare le mani contro qualcuno è stato due anni fa, contro un 60enne, che mi aveva pesantemente e gratuitamente offeso in pubblico, dandomi anche del gay. Di certo il tipo si ricorderà di me fino all'ultimo dei suoi giorni...)


    *Negli anni Novanta, per questioni di droga, fu massacrato di botte da dei tunisini.
    ** Fosse successo a mio fratello lo avrei fatto veramente, nonostante i miei genitori, ed oggi non starei qui a scrivere.

    Edited by silverback - 18/10/2007, 01:38
     
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  9. tyrtix
     
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    Nonostante l'istituto superiore che ho frequentato fosse piccolo, era ripieno solo di figure maschili, molte delle quali abbastanza stupide. Non vi dico quando una prof discreta entrava in classe....tuttavia, non sono mai stato vittima di bullismo neanche quando ero in prima: una mia sola occhiata bastava a far capire che non era il caso di darmi fastidio, e forse la mia aria burlona ma a volte solitaria, contribuiva a dare l'idea che fossi un tipo "particolare". L'unica volta che ci han provato, ho lasciato un livido sulla spalla del tizio che era 5 anni più grande di me, che gli è rimasto per una settimana...andava in giro dolorante, poorello.
     
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  10. Davide.4.
     
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    Frasi estratte dall'articolo : Studenti e prof vittime dei bulli

    CITAZIONE
    Le aule italiane sono il set dove si esibiscono giovani in atteggiamenti maleducati e prepotenti.

    Si comportano in questo modo, solo con chi " possono permetterselo ".

    CITAZIONE
    Le vittime non sono solo gli studenti più piccoli e deboli.

    Il 99% sono studenti più piccoli e deboli.

    CITAZIONE
    Così su internet si trovano video come quello che pubblichiamo: alcuni studenti anziani picchiano e insultano sui loro banchi e davanti al resto della classe due piccoli studenti.

    Questi soggetti si sfogano con chi è indifeso.
    Sono forti con chi è debole.
    Con uno forte, la musica cambia.


    *STRIDER* Inviato il: 13/10/2007, 12:48
    CITAZIONE
    Certi soggetti vanno fisicamente devastati a suon di sganassoni.

    Esatto, Strider.


    silverback Inviato il: 13/10/2007, 19:06

    CITAZIONE
    Personalmente non sono mai stato un bullo, ma neppure un bullizzato

    CITAZIONE
    nel senso che essendo sempre stato un tipo abbastanza focosetto

    Idem.


    CITAZIONE
    Per farla corta, fui aggredito dai tre "coraggiosi uomini", il fratello del suddetto mi dette anche due calci in faccia che mi procurarono la frattura del setto nasale; di conseguenza fui ricoverato in ospedale.

    CITAZIONE
    Beh, fu un episodio che scatenò "il mostro" che è in me - così come in ciascuno di noi - per
    lungo tempo "accarezzai" l'idea di ucciderli ** (non sto scherzando), solo i miei genitori -
    che all'epoca erano ancora vivi - riuscirono a calmarmi.
    Ma mi ci vollero anni per ricostruire la mia autostima.

    Purtroppo il mondo è pieno di stronzi.
    Hai fatto la cosa giusta, Silver.


    Io l'ultima volta che ho fatto a botte è stato con uno di Tor Bella Monaca. Faceva tutto il cazzone.
     
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  11. *STRIDER*
     
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    CITAZIONE (tyrtix @ 13/10/2007, 20:07)
    Nonostante l'istituto superiore che ho frequentato fosse piccolo, era ripieno solo di figure maschili, molte delle quali abbastanza stupide.

    Itis o Ipsia?
     
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  12. Quinzio2
     
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    CITAZIONE (silverback @ 10/10/2007, 00:57)
    CITAZIONE (Quinzio2 @ 9/10/2007, 20:37)
    Un giorno, se qualcuno mi sta ascoltare, mi spiego meglio.

    Io ti starò ad ascoltare.

    Ti ringrazio sai Silver.
    Anche una piccola frase così aiuta a stare meglio.

    Si tratta di parlare di cose che mi fanno vergognare molto e sono penose da leggere e da scrivere.
    Si tratta di parlare di interi pomeriggi passati a guardare il lampadario perchè non hai amici, nè tantomeno amiche, perchè sei depresso.
    E più sei depresso più la gente ti sta lontana, e più sei isolato più diventi depresso.
    E quando dico guardare il lampadario per delle ore non è una immagine inventata, è la realtà.
    Si tratta di parlare di una madre che quado tu gli dici che non hai mai avuto una ragazza lei ti risponde: " E cosa vuole dire ??? Tuo padre si è sposato che avevo 29 anni.".
    Questo ti succede quando hai 23 anni. Arrivi a 34 anni e la situazione non cambia.
    E quando te lo dicono tu ci credi perchè hai fiducia nella gente, hai fiducia in tua madre.
    Poi la fiducia la perdi perchè capisci che ti hanno solo raccontato delle frottole perchè nessuno ti ascolta. Alla fine non credi più alla gente e ignori anche tua madre.
    Bisogna parlare di psicologi a psichiatri che sono totalmente incompetenti, ma che lo stesso vogliono 60 euro all'ora, qualsiasi sia il risultato.
    Quando mi sono recato dalla dottoressa per chiedere un'antidepressivo, mi sento rispondere: "Forse è solo una questione di tempo, aspetta e passerà". Gli ho detto: "Mi sono sentito dire così anche quando avevo 16 anni, ora ne ho 27, quanto ancora devo aspettare ?".
    Non ha detto più nulla e mi ha fatto la ricetta.
    E' come se ti rechi al pronto soccorso con una gamba rotta e ti dicessero vai a casa che passa. Ci vuole una lastra, il gesso, gli antidolorifici. Si fanno le cose come vanno fatte.

    Quando poi si parla di donne, li veramente la situazione dal disastroso diventa catastrofica e disperata.
    Perchè non capisci mai quando un tuo comportamento è giusto o non è giusto. Non sai se devi telefonare, o non devo telefonare, non sai che devo invitare fuori una donna.
    Tu mi dirai ma come è possibile che uno non capisca queste cose ?
    E' possibilissimo e non sono l'unico,succede perchè non hai punti di riferimento. Non hai amici su cui confrontarti.
    Io non sono mai andato da un amico a raccontare quello che facevo o non facevo con una ragazza. Perchè ho pochissimi amici e quei pochi non ti aiutano. Perchè non parli sei taciturno e la gente ti evita, sei noioso, se non parli è perchè non ti piacciono gli amici.

    Sinceramente sto scrivendo le cose come mi vengono in mente senza un filo logico. Purtroppo ogni frase andrebbe spiegata e commentata con intere pagine. Scrivere certe cose purtroppo mi fa stare male e preferisco evitare. Le ho scritte in fretta e sono le prime cose che mi venivano in mente.
    Se non mi sono spiegato e se non hai capito nulla è normalissimo.
     
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    QUINZIO 2
    Quando poi si parla di donne, li veramente la situazione dal disastroso diventa catastrofica e disperata.
    Perchè non capisci mai quando un tuo comportamento è giusto o non è giusto. Non sai se devi telefonare, o non devo telefonare, non sai che devo invitare fuori una donna.
    Tu mi dirai ma come è possibile che uno non capisca queste cose ?
    E' possibilissimo e non sono l'unico,succede perchè non hai punti di riferimento. Non hai amici su cui confrontarti.

    E' senz'altro possibilissimo, io aggiungo che accade anche se si hanno molti amici che dispensano consigli. Io posso inventarmi varie tattiche, sia sulla mia personalissima base che basandosimi sui consigli altrui, ma mi passa la voglia di cercare di metterle in pratica perchè voglio essere me stesso fino in fondo. La tattica mi sta bene in una situazione di sopravvivenza o di pura strategia commerciale (fermo restando che non scadrei nel tentativo di inganno, ovviamente), non nel rapportarmi ad altri, uomini o donne che siano. Non è colpa nostra se la donna media si rifiuta di comunicare e farsi capire o usa un linguaggio completamente diverso dal nostro.

    Per il resto che hai detto, mi riconosco in varie cose.

    Ciao
     
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  14. silverback
     
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    CITAZIONE (Quinzio2 @ 14/10/2007, 09:40)
    Ti ringrazio sai Silver.
    Anche una piccola frase così aiuta a stare meglio.

    Si tratta di parlare di cose che mi fanno vergognare molto e sono penose da leggere e da scrivere.
    Si tratta di parlare di interi pomeriggi passati a guardare il lampadario perchè non hai amici, nè tantomeno amiche, perchè sei depresso.
    E più sei depresso più la gente ti sta lontana, e più sei isolato più diventi depresso.
    E quando dico guardare il lampadario per delle ore non è una immagine inventata, è la realtà.
    Si tratta di parlare di una madre che quado tu gli dici che non hai mai avuto una ragazza lei ti risponde: " E cosa vuole dire ??? Tuo padre si è sposato che avevo 29 anni.".
    Questo ti succede quando hai 23 anni. Arrivi a 34 anni e la situazione non cambia.
    E quando te lo dicono tu ci credi perchè hai fiducia nella gente, hai fiducia in tua madre.
    Poi la fiducia la perdi perchè capisci che ti hanno solo raccontato delle frottole perchè nessuno ti ascolta. Alla fine non credi più alla gente e ignori anche tua madre.
    Bisogna parlare di psicologi a psichiatri che sono totalmente incompetenti, ma che lo stesso vogliono 60 euro all'ora, qualsiasi sia il risultato.
    Quando mi sono recato dalla dottoressa per chiedere un'antidepressivo, mi sento rispondere: "Forse è solo una questione di tempo, aspetta e passerà". Gli ho detto: "Mi sono sentito dire così anche quando avevo 16 anni, ora ne ho 27, quanto ancora devo aspettare ?".
    Non ha detto più nulla e mi ha fatto la ricetta.
    E' come se ti rechi al pronto soccorso con una gamba rotta e ti dicessero vai a casa che passa. Ci vuole una lastra, il gesso, gli antidolorifici. Si fanno le cose come vanno fatte.

    Quando poi si parla di donne, li veramente la situazione dal disastroso diventa catastrofica e disperata.
    Perchè non capisci mai quando un tuo comportamento è giusto o non è giusto. Non sai se devi telefonare, o non devo telefonare, non sai che devo invitare fuori una donna.
    Tu mi dirai ma come è possibile che uno non capisca queste cose ?
    E' possibilissimo e non sono l'unico,succede perchè non hai punti di riferimento. Non hai amici su cui confrontarti.

    Caro Quinzio,
    la mia storia personale è diversa dalla tua, non ho mai sofferto di depressione e pur essendo un tipo
    introverso, non sono un timido (introversione e timidezza non necessariamente vanno di pari passo).
    Anzi, a volte (non sempre, ovvio) l'essere introverso - ma non timido - ti rende più interessante agli occhi femminili di quanto lo sia un uomo estroverso.
    Le femmine sono fatte così: tutto e il contrario di tutto. (*)

    I miei drammi sono stati altri: la malattia di mia madre, che si ammalò di cancro quando avevo poco più di 13 anni, successivamente ebbe problemi di salute mio fratello (oggi quasi risolti) e poi mio padre, deceduto anni fa.
    Fatti che mi hanno segnato e profondamente logorato.

    Al tempo stesso, però, mi è capitato di conoscere molti ragazzi e uomini che avevano ed hanno problemi molto simili o uguali a tuoi, a questo aggiungiamo la mia naturale sensibilità riguardo a certe problematiche; pertanto capisco molto bene cosa vuoi dire.
    Comprendo la tua rabbia, il tuo dolore, il tuo senso di impotenza, la tua mancanza di Senso.
    Quando è così diventa complicato fare ogni cosa, è difficile alzarsi la mattina per andare a lavorare, è stancante doversi relazionare con gli altri, è triste anche andare in ferie, perché non si sa cosa fare, perché non ci si diverte, perché non si ha una donna da amare e con la quale costruire un futuro.
    E poi c'è il tempo che passa, che scappa, che non torna più; c'è anche il desiderio, il sogno, il fantasticare di poter essere un altro, più bello, più intelligente, più forte, più ricco, più fortunato, più tutto.
    Tutte cose che fanno star male, molto male, specialmente in una società come la nostra, fabbricatrice
    di illusioni, sogni e desideri irrangiungibili ai più.
    Quindi una società dispensatrice di malessere, una società dove il pinco panco maschio qualunque
    non conta praticamente nulla.

    CITAZIONE
    Perchè non capisci mai quando un tuo comportamento è giusto o non è giusto. Non sai se devi telefonare, o non devo telefonare, non sai che devo invitare fuori una donna.

    Purtroppo questo fa parte delle condanne dell'uomo, il dover osare, il doversi esporre, il dover prendere l'iniziativa, quindi l'andare anche incontro a fallimenti e delusioni.

    CITAZIONE
    Si tratta di parlare di una madre che quado tu gli dici che non hai mai avuto una ragazza lei ti risponde: " E cosa vuole dire ??? Tuo padre si è sposato che avevo 29 anni.

    Sì, immagino.

    CITAZIONE
    Bisogna parlare di psicologi a psichiatri che sono totalmente incompetenti,

    Nella gran parte dei casi, sì, è gente veramente incompetente, nonché insensibile.

    CITAZIONE
    Scrivere certe cose purtroppo mi fa stare male e preferisco evitare.

    Lo so che scrivere certe cose ti fa star male, ma al tempo stesso ti libera almeno un po', ti permette
    di buttare fuori qualche rospo in un luogo virtuale dove nessuno ti deriderà per questo né strumentalizzerà le tue parole.

    CITAZIONE
    Se non mi sono spiegato e se non hai capito nulla è normalissimo.

    Ti sei spiegato benissimo ed ho capito tutto.

    Coraggio, Quinzio. ;)
    Ciao.


    (*) C'è un ristorante dove ogni tanto vado a mangiare e dove fino a poco tempo fa lavorara come cameriera una 30enne straniera, tra l'altro fidanzata con un mio concittadino che come secondo
    lavoro fa il buttafuori.
    Una tipa che mi sarei fatto volentieri ma con cui non mi sono mai esposto più di tanto, a parte qualche apprezzamento per il taglio dei capelli, le unghie o gli orecchini... ed anche lei non si è mai esposta, sorrisi a parte.
    Quindi sono sempre rimasto sulle mie, anche perché sapendo che il suo uomo fa il buttafuori e conoscendo molto bene i miei simili, sarebbe potuta finire male.
    (Fosse la prima volta...)
    Beh, so per certo che questa giovane donna negli ultimi tempi non combinava più nulla quando vedeva me, si distraeva, si scordava di certe cose, sbagliava a prendere le ordinazioni, ect., etc...

    Edited by silverback - 14/10/2007, 14:29
     
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    CITAZIONE (tyrtix @ 13/10/2007, 20:07)
    Nonostante l'istituto superiore che ho frequentato fosse piccolo, era ripieno solo di figure maschili, molte delle quali abbastanza stupide. Non vi dico quando una prof discreta entrava in classe....tuttavia, non sono mai stato vittima di bullismo neanche quando ero in prima: una mia sola occhiata bastava a far capire che non era il caso di darmi fastidio, e forse la mia aria burlona ma a volte solitaria, contribuiva a dare l'idea che fossi un tipo "particolare". L'unica volta che ci han provato, ho lasciato un livido sulla spalla del tizio che era 5 anni più grande di me, che gli è rimasto per una settimana...andava in giro dolorante, poorello.

    Io invece sono stato vittima di casi di bullismo. Tutte le medie e quasi tutte le superiori.

    E' incredibile come queste cose hanno cambiato il mio modo di pensare è di ragionare. Di relazionarmi con gli altri è hanno fatto di me una persona fondamentalmente indipendente e schiva dai gruppi. Nel senso che sto tranquillamente con le persone ma non con i gruppi.

    A causa delle violenze e dei soprusi che ricevevo sono stato decisamente sottomesso. Sono riuscito a liberarmi dalla sottomissione con la violenza frequentando persone di una certa risma e trasformando la mia immagine (almeno apparente) da vittima a possibile carnefice.

    E' come se avessi clonato i modi di parlare e di muoversi di questa gente di maniera di passare inosservato davanti a loro. Credo che mi sia comportato come hanno fatto tanti.
    Ed infatti sono stato lasciato in pace perchè trasmettevo pericolo.

    Di conseguenza ho perso a fare arti marziali, palestra e via dicendo. Una fissazzione che mi urlava nella mente che il mondo è un posto pericoloso e di stare sempre in guardia.

    Purtroppo chi è vittima di casi di bullismo e di sottomissione non riporta danni fisici troppo elevati. Ma porta stampati in maniera indelebile il marchio di fuoco del sottomesso. Un marchio che non sbiadisce se non con molto e lungo tempo. La debolezza carateriale che mi ha accompagnato per molti anni è stata distrutta da me stesso.

    Diciamo che sono morto e rinato. Ho cancellato la forma della mia personalità contestandola razionalemente e sono riuscito ad oppormi a questi schemi.
    Ma mi rendo conto che al giorno d'oggi ancora quando sento persone che ridono mi si accende l'attenzione quasi che stessero ridendo di me. E' quando cammino per strada ogni tanto mi sento gli occhi delle persone che mi stanno addosso.

    E' molto difficile liberarsi da questa condizione. Non parlo di tutto il vissuto che ho alle spalle perchè francamente non voglio tediarvi è perchè francamente non voglio essere una vittima.(anchè perchè non lo sono).

    Il bullismo uccide la persona. Ma lo spirito ribelle ti da abbastanza forza per ricomporre i brandelli della tua dignità. Chi distrugge la sua anima devastata. La può ricomporre in maniera più forte.
    Ma mai riuscira a dimenticare del tutto le ulimiliazioni subite. Ed il suo carattere sara sempre pronto a scattare verso l'ira è l'insofferenza.

    Il problema del bullismo quindi è la distruzzione della dignità attraverso l'umiliazione. Questo portà alla sottomissione. Quindi alla passaggio in secondo piano della tuà volontà per l'appagazione della volontà altrui. Questo viene a torto chiamato da molti "essere buoni". Falso.

    Una persona "umiliatà" cerca il gruppo come protezione. Di conseguenza per ingraziarselo "fà il buono". Ma in realtà l'animo umano ha posto solo per la vendettà. E la rabbia resta celatà dentro di te aspettando solo il momento buono per punire le persone quando ti capiterà la possibilità di farlo.

    L'unico modo che ha un bullizzato per lasciarsi la cosa alla spalle è il distacco spirituale dalla propria persona. Un abbandonare se stessi quasi un allontanamento dalla propria persona. Perchè è importante capire che se è vero che ognuno di noi si costruisce con il vissuto è anche vero che cambiando il vissuto cambi la persona. Motivo in più per non dare peso alle proprie esperienze.

    Comunque i bullizzati sono a rischio di violenza. Io stesso per un certo periodo di tempo stavo percorrendo i passi che mi avrebbero fatto diventare uno di quei tanti "perdenti" sempre pronti ad alzare le mani. La classica razza da osteria. sguardo truce e onore sempre in gioco.

    Con i bulli come per tutte le persone è importante capire che è meglio non pensare alla propria vita. Il messaggio che deve trasparire da te è che non ti importa di morire. Scoprirai a questo punto che a loro importa eccome. Magicamente si faranno da parte e ti lasceranno passare.

    I lupi vivono in branco. Di conseguenza puoi diventare come loro. Altrimenti stai solo. Metti una bella massa muscolare, uno sguardo feroce. E li lasci fare quello che vogliono e tu fai a tua voltà quello che ti pare.

    Il problema è che la violenza come voi sapete non è solo fisica, ma anche psicologica.
    E noi tutti viaviamo in un mondo di Lupi.

     
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