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  1. silverback
     
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    dal mensile MAX - luglio 2004

    HO MANDATO A PUTTANE CAPITOL HILL

    Si chiama Jessica, faceva la stagista dei senatori USA
    e arrotondava lo stipendio. Portandoseli a letto


    Ha fatto tremare le stanze del Congresso, sia per le grida
    che accompagnavano gli amplessi consumati nelle pause
    pranzo, sia per il clamore suscitato dall'ennesimo scandalo
    sessuale a Washington. Jessica Cutler è la stagista del momento.
    Assunta al Senato come impiegata, si era poi ingegnata per
    arrotondare lo stipendio.
    "Sono la puttana di Capitol Hill, ma non sono certo la sola",
    sostiene. Con lo pseudonimo "Washingtonienne", Jessica
    ha messo in Rete il diario delle sue acrobazie sessuali: un blog
    seguitissimo, nel quale non lesinava i particolari più piccanti
    e dove spiegava che per una sveltina si faceva pagare anche
    400 dollari. Ci ha pensato il Washington Post ad associare
    un nome e un cognome alla protagonista e a dar fuoco allo scandalo.
    Un affronto per il datore di lavoro della Cutler, il senatore repubblicano
    Mike DeWine. Uno tutto casa e chiesa, che per salvare il salvabile
    l'ha licenziata in tronco.
    Peccato che i clienti (o amanti che fossero) della disinibita ragazza
    appartengano proprio al Partito repubblicano.
    Oggi Jessica è contesa, a suon di dollari, dai principali newtork
    americani e già si vocifera sull'uscita di un libro shock.

    di LORENZO FRANCULLI:

    "Ecco i post più piccanti estratti dal blog di Jessica:
    al confronto Monica Lewinsky è un'educanda"...

    CAMERA CON VISTA
    5 maggio 2004 5: 32 PM

    Io ho un lavoro "alla moda" al Colle.
    Non m'interessa il Governo o la politica,
    ma lavorare per un senatore fa curriculum.
    E queste stanze di marmo sono un così
    bel posto per conoscere ragazzi e mostrargli
    i miei attributi.


    ERO SBRONZA
    7 maggio 2004 9: 35 AM

    Per rispondere alla tua domanda, no,
    io e RS non abbiamo scopato (è la mia settimana di riposo se ricordi).
    RS assomiglia a George Clooney quando
    toglie gli occhiali. Sono seria. Ha un bel culo.
    Numero di eiaculazioni: 2.
    Gli piace frustare (dare e ricevere).
    Ho fatto il primo passo con lui.
    L'ho portato a casa mia.
    Gli sono saltata addosso.
    Ero ubriaca, lui completamente sobrio.
    (Almeno ho avuto una scusa per il mio comportamento.)

    MI FACCIO 6 UOMINI
    11 MAGGIO 2004 2: 42 PM

    Su vostra richiesta ho finalmente creato una
    legenda per portare avanti la mia vita sessuale.
    In ordine alfabetico:
    AJ=Collega del mio ufficio con cui voglio scopare.
    F=Uomo sposato che mi paga per scopare.
    Capo dello staff presso un'agenzia governativa
    incaricato da Bush.
    J=Ho perso la mia verginità con lui e mi sono
    innamorata.
    Mi ha fatto impazzire fino al 1999.
    Vive a Springfield, IL. Vola per mezzo Paese per
    scoparmi, poi non lo sento per settimane.
    MK=Serio, fidanzato a lungo termine con il quale
    ho vissuto fino al 2001.
    Disastrosa rottura in marzo anche se continuiamo
    a vederci.
    RS=Il mio nuovo tipo dell'ufficio con il quale sono
    rimasta invischiata in uno scandalo sessuale.
    Attualmente il mio preferito...
    W=Uno zuccheroso paparino che vuole sesso anale.
    Cerco di rompere con lui, ma mi paga troppo bene.
    Merda mi sto scopando 6 uomini.


    MI VUOLE SOTTOMESSA
    9: 19 AM

    La scorsa notte è stato divertente.
    Lui è stato chiaro circa il sesso.
    Gli piace parlare sporco e mi ha detto che gli piacciono
    le donne sottomesse.
    Bene, ora posso prendermela con comodo a letto.
    Sdraiarmi e guardarlo mentre mi scopa.


    CON LUI HO CHIUSO
    11: 47 AM

    Ho chiuso con lui, per davvero questa volta.
    Un uomo che cerca di mettertelo nel culo quando
    sei sobria non ti ama. Ci vorrebbero un paio di
    drink per toglierti il dolore.
    Ora so che a lui non interesso.
    Gli interessa solo il mio buco del culo.


    MONEY, MONEY, MONEY...
    14 maggio 2004 4: 34 PM

    Oggi ho avuto l'aumento!
    Ora guadagno 25.000 dollari (non è quello che prendevo prima?).
    La maggior parte delle mie spese è generosamente
    sovvenzionata da alcuni gentiluomini di mezza età.
    Sono sicura che non sono l'unica che fa soldi in questo
    modo: come si può vivere con 25.000 dollari l'anno?
    Se fai qualche indagine su ogni cazzo di componente dello
    staff del Colle, sono sicura che troveresti qualche strana
    merda.
    Sono convinta che gli uffici del Congresso sono pieni
    di ricettatori e imbroglioni.


    COME DUE ANIMALI
    9: 53 AM

    Non so se sta diventando una cosa seria.
    Ci vediamo un giorno sì e uno no.
    Lui mi piace molto e io piaccio a lui.
    Ma dove ci porterà questa storia?
    Non so. Lui è ebreo, io no.
    E scopiamo violentemente come animali, non come
    un uomo e una donna.
    Ma lavoriamo insieme e questo è un incentivo per stare
    insieme ed evitare una rottura imbarazzante.
    Voglio diventare una brava donna di casa ebrea con
    un diamante al dito.


    LA FRASE DEL GIORNO
    Martedì 18 maggio 2004 10. 59 AM

    Ho appena avuto un lungo pranzo con F
    e una sveltina che mi ha fruttato 400 dollari.
    Al mio ritorno in ufficio ho sentito che il mio capo
    chiedeva dove fossi stata.
    Perdente!
    Attenzione: il pezzo che segue è molto sdolcinato.
    Preparatevi a vomitare.
    Sono andata a letto, era mezzanotte.
    "Che ore sono?" chiese RS.
    "Mezzanotte" risposi.
    "Sai cosa significa?".
    "Uh...no".
    "E' il tuo compleanno" e tirò fuori un pacchetto verde e rosa.
    Già sapevo che era un nuovo vestito di Lilly. E lo era.
    Facemmo sesso in posizione missionario.
    E lui è venuto, con il preservativo.
    Poi ha detto:"Chi diavolo viene più nella posizione missionaria?".
    E' o non è la citazione del giorno?


    _______________________________________________________________________________

    > Oggi, Jessica è contesa, a suon di dollari, dai principali newtork americani
    e già si vocifera sull'uscita di un libro shock...


    Edited by silverback - 24/7/2004, 13:30
     
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  2. Abigor*
     
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    Tanto per restare in tema..guardate che bel "costumino":
    http://www.misogini.com
     
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  3. silverback
     
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    da La Repubblica delle Donne - supplemento de la Repubblica, 3-9 dicembre 1996 n. 28


    Questioni erotiche - di Shere Hite

    EDIPO KILLER DEL SESSO
    E' durante l'adolescenza che nascono certi sentimenti ambivalenti
    degli uomini verso le donne. Quel loro amore misto a ostilità.
    Perché è allora che "tradiscono" la madre.



    Le vittime della violenza sessuale urlano ogni giorno dai giornali e dagli
    schermi televisivi; le statistiche mostrano come le violenze sulle donne siano,
    purtroppo, storie di ordinaria follia; in Ruanda e in Bosnia lo stupro è ormai
    strumento bellico; gli atti di sadismo sulle donne sono un classico della pornografia.
    Da dove nasce l'impulso che spinge un uomo a infliggere umiliazioni o violenze
    sessuali? Prima di scrivere il mio Rapporto sulla sessualità maschile (The Hite
    Report on Male Sexuality) ho raccolto numerose testimonianze di uomini che
    dichiaravano di essere fieri di non aver sposato la donna di cui erano innamorati:
    avendo "agito razionalmente" e avendo "mantenuto il controllo" sui propri
    sentimenti, infatti, sentivano di essere nel giusto.
    La scoperta è sconvolgente: tra gli uomini è radicata la convinzione che il "vero amore"
    non possa durare e sia destinato al fallimento. Pessimismo non condiviso dalle donne,
    convinte che i problemi di coppia, possano essere risolti se affrontati nel modo giusto.
    Dalle mie ricerche è emerso un quadro dell'identità psicosessuale maschile e del suo
    sviluppo radicalmente diverso da quanto si è creduto sino ad ora. Stando a ricerche
    precedenti il "risveglio" della sessualità maschile avrebbe inizio tra i 10 e i 12 anni,
    quando i cambiamenti fisici rendono possibile l'orgasmo insieme all'eiaculazione.
    Quello di cui le precedenti teorie non avevano tenuto conto è che l'intensificarsi delle
    pulsioni sessuali si accompagna a una crisi di valori che porta il giovane a mettere in dubbio
    la propria identità emotiva e il rapporto con la madre. Molti finiscono per nutrire nei confronti
    dell'altro sesso un misto di desiderio e diprezzo che non di rado si manifestano con la stessa
    forma: è quello che hanno vissuto nei confronti della madre, desiderata da un lato,
    respinta dall'altro. Il rapporto fisico ed emotivo degli uomini verso le donne, dunque, è
    indissolubilmente costituito da odio e amore, e oscilla tra desiderio e repulsione.
    Per questo può risultare normale, persino eccitante, per un uomo umiliare una donna nel
    momento in cui desidera baciarla. Il trauma derivante da una dissociazione tanto radicale
    può distorcere a tal punto l'identità sessuale di un uomo che questi, spinto dall'amore-odio
    verso la propria madre (e tutte le altre) arriva a sentirsi autorizzato, nei momenti di eccitazione,
    a reagire con violenza psicologica o fisica. E le donne non possono che stupirsi nel vedere
    il partner trasformarsi, da tenero in aggressivo.
    Si tratta di un trauma che non viene preso sul serio dalla società, che lo liquida come processo
    "naturale" (il "complesso di Edipo" di freudiana memoria), una serie di reazioni legate agli
    "ormoni" che, modificando il corpo maschile, spingono il giovane ad allontanarsi dalla madre.
    Concordo con Freud riguardo al desiderio sessuale che i figli maschi provano nei confronti
    della madre, ma non ritengo che questo "attaccamento edipico" si risolva con la crescita.
    E' la derisione da parte di amici e padri che spinge a modificare atteggiamento.
    E il mutamento porta con sé implicazioni a livello sociale, per cui gli uomini si sentono in dovere
    di dominare le donne nel sociale, oltre che nella vita privata.
    L'ambivalenza nei rapporti con l'altro sesso non è parte integrante della "natura maschile"
    (non tutti gli uomini assumono simili atteggiamenti), ma è la società che inculca negli uomini
    determinati comportamenti, che da una parte spinge l'adolescente a rifiutare la figura materna
    e dall'altra lo incita a provare interesse sessuale verso le donne.
    Un "cortocircuito" nella mente dei ragazzi, dove le due opposte pulsioni finiscono per fondersi.
    Per moltissimi ragazzi le prime esperienze sessuali sono profondamente (anche se inconsciamente)
    legate alla figura della madre, la donna con la quale hanno il rapporto più intimo: l'hanno baciata,
    conoscono i suoi abbracci, l'hanno osservata, sanno che il sesso fa parte della sua vita.
    Ma l'adolescente impara presto che, se vuole entrare a far parte dei "maschi", deve mettere
    da parte tutto ciò che è "femmineo", anche se questo implica ripudiare la persona che ama di più.
    La rottura con la madre è fonte di stress; in molti fa nascere la convinzione che l'amore non
    possa durare. Sovente il nuovo atteggiamento provoca sensi di colpa, perché il ragazzo sente
    di comportarsi in modo sleale, ma non ha scelta.
    In alcuni casi, per un involontario rovesciamento della prospettiva, il ragazzo arriva a pensare
    che sia la madre ad essersi staccata da lui e conclude che "non ci si può fidare delle donne".
    Oppure sviluppa la convinzione che i sentimenti siano fonte di distruzione.
    Un analogo caos regna nella sfera sessuale. Durante la pubertà gli uomini imparano a mescolare
    sesso e violenza. Staccandosi dalla figura materna proprio nel momento in cui prova le prime
    pulsioni sessuali il giovane riversa nel rapporto sessuale angosce e sensi di colpa.
    Molti uomini danno per scontato che l'attività erotica implichi una qualche forma di violenza sulla donna.
    E quanto più la madre insiste a offrire "amore" e "comprensione", tanto più aumentano l'ostilità e il
    disagio del ragazzo, che subisce le attenzioni della madre come un'umiliazione.
    La frustrazione che ne deriva influenza, a sua volta, l'opinione che il ragazzo avrà dell'amore
    femminile e comprometterà le sue relazioni con l'altro sesso, perché non sarà in grado di scendere
    a patti con le "aspettative" delle donne. Che altro non sono, in realtà, che il suo latente senso
    di colpa per il dolore provocato alla madre.

    ___________________________________________________________________________________


    > Per questo può risultare normale, persino eccitante, per un uomo umiliare una donna nel momento stesso in cui desidera baciarla.


    Mi auguro che le future generazioni maschili non debbano mai più sentire né leggere simili cazzate.
     
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  4. silverback
     
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    http://www.donnesoldato.org

    Considerando che le femmine hanno strillato per anni contro le "orribili" discriminazioni maschili che impedivano loro di prestare servizio militare (facoltativo, però.. ), non si capisce proprio per quale ragione, lor signore e signorine, debbano essere esentate dall'obbligo del taglio dei capelli*(forse perché sono immuni ai pidocchi?..) e dall'impiego in prima linea.

    (Per non parlare del "doppio standard"...alias discriminazione positiva.)

    Certo, è dimostrato che, in caso di guerra, la loro presenza causerebbe ancora più vittime fra gli uomini, poiché gli appartenenti al genere maschile sono naturalmente portati a proteggere le femmine e quindi a rischiare di più (tradotto: a farsi ammazzare al posto loro), ma è pur vero che una soluzione ci sarebbe: caserme ed unità esclusivamente "rosa"...
    E la tanto agognata parità sarebbe finalmente raggiunta...
    O no?
    _____________________________________________________________________

    P.S.: Mi ricordo che quand'ero militare (obbligatoriamente..), il "nostro" capitano usava ripetere spesso, durante l'adunata, questa frase:<< I vostri capelli devono essere sempre corti perché siete dei soldati, dovete avere un certo aspetto formale e soprattutto per igiene >>.

    Edited by silverback - 15/2/2005, 21:11
     
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  5. Paolo S.
     
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    silver, con me sfondi una porta aperta..
    La parita' l'hanno voluta loro, di conseguenza ne paghino il prezzo fino in fondo.
    Niente e' gratis su questo mondo.


     
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  6. silverback
     
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    da LA NAZIONE - domenica 12 settembre 2004


    PRESTIGIACOMO - Per il ministro delle pari opportunità c'è una grande accelerazione del ruolo femminile nell'Islam


    GUBBIO - L'altra sera ha sfilato assieme agli 80 mila a Roma, bella e quasi eterea con il suo vestito bianco di lino. La migliore icona possibile in una fiaccolata non banalmente "bipartisan", ma unitaria davvero, governo e opposizione insieme per liberare Simona Pari e Simona Torretta.
    Ieri si è divisa tra Gubbio e Orvieto, tra fecondazione assistita e ruolo delle donne in politica.
    Il ministro per le pari opportunità Stefania Prestigiacomo è un altro esempio di "donna al fronte".
    O meglio "ai fronti", perché non c'è mai una sola battaglia da combattere.
    << Ho dinanzi agli occhi le immagini girate dai terroristi dentro la scuola di Beslan. Ne ricordo in particolare una - è l'incipit della Prestigiacomo - quella della donna velata che con una pistola in mano minaccia i bambini nella palestra. Una donna terrorista dentro, madri disperate fuori, bambini assurdamente ostaggio, ed ancora più assurdamente vittime di un fanatismo religioso. Ancora donne.
    Le nostre due Simone, operatrici di pace e solidarietà, bersaglio ancora del terrorismo, ed altre donne irachene che scendono coraggiosamente in piazza a Bagdad per chiederne la liberazione >>.
    Per il ministro c'è una feroce accelerazione del protagonismo femminile.
    << In molti paesi islamici - è il messaggio della Prestigiacomo - dall'Iran, al Pakistan, all'Afghanistan la situazione delle donne è difficile e altrettanto difficile è il nostro approccio di occidentali. Se da un lato non dobbiamo presumere che i nostri valori e la nostra cultura siano esportabili in tutte le realtà, dall'altro abbiamo il dovere morale e politico di contrastare tutte quelle situazioni in cui vengono violati i più elementari diritti umani. E di queste violazioni le donne sono le vittime principali. Laddove c'è un deficit nel rispetto dei diritti umani, le donne, con i bambini, sono quelle più minacciate. Laddove c'è il dramma della povertà, le donne sono le più povere, laddove c'è emergenza sanitaria, le donne sono quelle più falcidiate dalle malattie >>. In nome del "genio delle donne", evocato anche dal Papa, con il dogma di "donne operatrici di pace", Stefania Prestigiacomo ha messo sul piatto, anche davanti a Giuliano Amato ad Orvieto, "il gap di rappresentanza femminile da colmare subito in politica".
    Ma è quella stretta al cuore e quella fiaccola in mano per le due Simone, più della battaglia per le "quote elettorali", la sua immagine simbolo di ieri.


    Edited by silverback - 12/9/2004, 14:40
     
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  7. silverback
     
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    dal settimanale ANNA; n.37 - 14 settembre 2004


    LA POSTA


    Chador/La legge francese e la storia dell'altra metà del cielo

    In questi giorni è tornata, drammaticamente, d'attualità la legge francese sul velo.
    Sono consapevole che anche le donne occidentali dovrebbero rimettere in discussione
    molte situazioni che le riguardano. Le nostre cosiddette libertà qualche volta sono più
    presunte che reali, sul lavoro manca un'effettiva parità e il corpo femminile è sempre
    più spesso usato come una merce qualunque. Lo specifico perché non mi interessa
    nulla porre la questione del velo nei termini di "scontro di civiltà", né ricordare che
    "Paese che vai usanze che trovi e adeguarsi è un obbligo". Non ritengo cioè di poter
    guardare alle altre donne del mondo dall'alto di una supposta superiorità, né mettere
    in discussione l'identità e la libertà di culto di chiunque. Ma le donne musulmane devono
    capire che per fare andare avanti la storia di tutte le donne è necessario, a un certo punto,
    negare, rifiutare certi simboli, velo compreso, che ne ingessano il percorso. Partendo,
    magari, da quei luoghi, Francia, Italia, Europa in senso lato, dove farlo può essere più
    facile, certamente meno rischioso. In questo senso la legge francese, pur con tutti i suoi
    limiti, può aiutare la storia dell'emancipazione femminile, e quindi delle donne tutte,
    collettivamente intese, a fare un passetto avanti.


    Maura Rodano, ROMA

    ***********************************************************************************

    > sul lavoro manca ancora un'effettiva parità

    In effetti manca una reale parità, visto e considerato che sono gli uomini a svolgere i lavori più pesanti, più nocivi, più pericolosi.
    Nel solo 2003 gli uomini sono stati - nel nostro Paese - il 91,8% dei deceduti, per infortuni vari, sul posto di lavoro.
    Per non parlare del fatto che gli appartenenti al genere maschile, pur vivendo mediamente 7 anni di meno rispetto alle femminucce, sono costretti a ricevere la pensione 5 anni dopo...
    (Alle donnine chi glie le paga?..)

    > il corpo femminile è sempre più spesso usato come una merce qualunque
    > per fare andare avanti la storia di tutte le donne è necessario, a un certo punto,
    negare, rifiutare certi simboli, velo compreso


    Allora...
    Smutandamento Femminile=Oppressione Maschile.
    Femmine con le mutande (velo compreso..)=Oppressione Maschile.

    Ripeto: NULLA di costruttivo potrà MAI uscire dalla bocca di qualsiasi femminuccia "moderna".


    Edited by silverback - 12/9/2004, 15:24
     
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  8. maschilista
     
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    Riguardo al "diritto" delle donne di vestirsi? come gli pare, mi ricordo che lo scorso anno una afghana aveva partecipato (in un paese occidentale) a una sfilata in mutandine e reggiseno, e questo fatto era stato considerato, sia dalle femministe che dai femministi, un segno di "emancipazione"...eh eh...
    Hai proprio ragione, Silver, quando sostieni che con queste qui c'è ben poco da ragionare, perché quando si è state "immerse" fin da piccole nella Grande Bugia Femminista, è impossibile o quasi osservare i fatti in maniera critica e obiettiva. (Fermo restando il fatto che nessuno è depositario della "Verità": tantomeno le donne..eh eh..)
    A proposito di donne che vanno in giro semi nude: dove lavoro io, ci sono due tipe niente male (una 31enne sposata e una 26enne fidanzata?..) che si recano in ufficio regolarmente vestite? con minigonne inguinali, oppure pantaloni bassissimi con perizoma che esce fuori dagli stessi, camicette trasparenti, magliettine cortissime (qualche volta non indossano neppure il reggiseno), scarpe con tacchi di 10/12 centimetri..
    Sarà perché si sentono "oppresse"?..

    Edited by maschilista - 13/9/2004, 19:31
     
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  9. Joker
     
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    Ocse, al lavoro solo un italiano su 5 over 60
    (ANSA) - ROMA, 12 SET - Quattro italiani su cinque tra i 60 e i 64 anni scelgono di lasciare il posto di lavoro per andare in pensione. Una tendenza che contribuisce in maniera significativa ad appesantire il sistema pensionistico. A lanciare l'allarme e' l'Ocse che sostiene che e' necessario fare di tutto per convincere gli ultrasessantenni a non abbandonare l'attivita'. Tra i 60 e i 64 anni e' attivo solo il 19,2% degli italiani. Un dato ben piu' basso della media Ocse.
    2004-09-12 - 16:11:00

    E' off-topic ??

     
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  10. Paolo S.
     
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    http://www.corriere.it/solferino/severgnin...04-09-20/08.spm
     
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  11. -Renato-
     
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    Vale il principio della libertà sessuale femminile.

    Indossare il chador ,anche se è voluto dalle donne islamiche lede la libertà femminile perchè segue una tradizione ela tradizione la impone l'uomo cioè colui a cui nulla deve essere concesso.

    Edited by -Renato- - 21/9/2004, 00:51
     
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  12. silverback
     
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    Lettera pubblicata su NOI DONNE nell'aprile del 1992.


    SIGNORI UOMINI
    PROVATECI VOI


    Cara abbonata di Vicenza non firmata, ho riletto più volte
    la tua lettera su noidonne di novembre 1991. Viene
    fuori chiara l'idea della tua indipendenza, fino a volere case
    con prostituti pagati. Comprendo benissimo che tu non cerchi
    un rifugio per il tuo relax, ma bensì il potere. Un desiderio
    maturato attraverso il tuo vissuto o forse anche ereditato
    da quando eri in grembo alla tua mamma. Il potere. Col denaro
    tu detieni il potere, comandi, ordini, quanto ti devo per quest'altro
    servizio?, eccetera, fino a portare l'altro all'odio nei confronti
    del mondo intero.
    Anche se lui non disdegna il denaro, ma tutti sappiamo che
    il denaro è presente in noi in ogni caso nel corso della nostra
    vita. Io questa proposta un po' per scherzo un po' per rabbia
    la lanciai anche su una rivista chiamata Effe e poi la gridai
    da uno stand al parco Ruffini, festa dell'Unità a Torino un paio
    di anni fa, qualcuno mi filmava e registrava, ma penso di aver
    lasciato tutti un po' perplessi.
    Questo per dimostrare ai signori uomini, mariti, padri, eccetera,
    distinti e non, quanto sia umiliante subire per denaro e portare
    sulle spalle l'umiliazione di essere una poco di buono in quanto
    prostituta perché accetti il denaro, subire il disprezzo generale e
    vedere il tuo cliente perché ti ha pagato, innalzarsi come si innalza
    sulla moglie, poiché sostiene di mantenerla ottenendo un pagamento
    in natura. Siamo in verità tutte e due sulla stessa bilancia, ecco
    quello che tu hai compreso, di conseguenza ti dà fastidio la figura
    della prostituta come quella della casalinga, con la differenza che
    una è legalizzata a vita a uno solo, l'altra a vita è legalizzata per
    tutti. Se le donne fossero unite lanciando questa proposta dimostrerebbero
    che anche loro hanno delle esigenze alla pari degli uomini.
    Forse, allora, i nostri uomini ci aiuterebbero a creare un mondo più
    giusto, prendendo coscienza, riscoprendosi nelle millenarie tradizioni,
    false convinzioni, assurde guerre, assurdi guerrieri, sofferenze e
    morti assurde. Riscoprendosi nel profondo forse diventerebbero
    meno violenti, meno stupratori, finalmente verrebbero a conoscere
    che cos'è l'amore.


    Vera Negro - VICENZA



     
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  13. Joker
     
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    CITAZIONE
    SIGNORI UOMINI
    PROVATECI VOI

    Cara abbonata di Vicenza non firmata, ho riletto più volte
    la tua lettera su noidonne di novembre 1991. Viene
    fuori chiara l'idea della tua indipendenza, fino a volere case
    con prostituti pagati. Comprendo benissimo che tu non cerchi
    un rifugio per il tuo relax, ma bensì il potere. Un desiderio
    maturato attraverso il tuo vissuto o forse anche ereditato
    da quando eri in grembo alla tua mamma. Il potere. Col denaro
    tu detieni il potere, comandi, ordini, quanto ti devo per quest'altro
    servizio?, eccetera, fino a portare l'altro all'odio nei confronti
    del mondo intero.
    Anche se lui non disdegna il denaro, ma tutti sappiamo che
    il denaro è presente in noi in ogni caso nel corso della nostra
    vita. Io questa proposta un po' per scherzo un po' per rabbia
    la lanciai anche su una rivista chiamata Effe e poi la gridai
    da uno stand al parco Ruffini, festa dell'Unità a Torino un paio
    di anni fa, qualcuno mi filmava e registrava, ma penso di aver
    lasciato tutti un po' perplessi.
    Questo per dimostrare ai signori uomini, mariti, padri, eccetera,
    distinti e non, quanto sia umiliante subire per denaro e portare
    sulle spalle l'umiliazione di essere una poco di buono in quanto
    prostituta perché accetti il denaro, subire il disprezzo generale e
    vedere il tuo cliente perché ti ha pagato, innalzarsi come si innalza
    sulla moglie, poiché sostiene di mantenerla ottenendo un pagamento
    in natura. Siamo in verità tutte e due sulla stessa bilancia, ecco
    quello che tu hai compreso, di conseguenza ti dà fastidio la figura
    della prostituta come quella della casalinga, con la differenza che
    una è legalizzata a vita a uno solo, l'altra a vita è legalizzata per
    tutti. Se le donne fossero unite lanciando questa proposta dimostrerebbero
    che anche loro hanno delle esigenze alla pari degli uomini.
    Forse, allora, i nostri uomini ci aiuterebbero a creare un mondo più
    giusto, prendendo coscienza, riscoprendosi nelle millenarie tradizioni,
    false convinzioni, assurde guerre, assurdi guerrieri, sofferenze e
    morti assurde. Riscoprendosi nel profondo forse diventerebbero
    meno violenti, meno stupratori, finalmente verrebbero a conoscere
    che cos'è l'amore.

    Vera Negro - VICENZA



    Fermi tutti(e)... Ho trovato la soluzione a questo "problema" millenario !!

    Da domani a tutte le prostitute verrà offerto un altro lavoro per guadagnarsi da vivere, così potranno smettere di battere i marciapiedi. Ecco la soluzione : tutte nei cantieri a preparare cemento e spaccarsi la schiena... che ne dite, bella soluzione no ?

    Così risolviamo anche il problema dei 1'400 morti all'anno sul posto di lavoro (95% son uomini), visto che ci dev'essere parità portiamo questa percentuale al 50% per le femmine e 50% per gli uomini... che ne dite della proposta ?

    Non va bene ? non mi direte mica che tutte le baldracche che affollano i marciapiedi vorrebbero fare lavori più "leggeri"... tutte attrici e cantanti scommetto ?

     
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  14. Paolo S.
     
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    CITAZIONE (silverback @ 26/9/2004, 11:01)
    Lettera pubblicata su NOI DONNE nell'aprile del 1992.


    SIGNORI UOMINI
    PROVATECI VOI


    Cara abbonata di Vicenza non firmata, ho riletto più volte
    la tua lettera su noidonne di novembre 1991. Viene
    fuori chiara l'idea della tua indipendenza, fino a volere case
    con prostituti pagati. Comprendo benissimo che tu non cerchi
    un rifugio per il tuo relax, ma bensì il potere. Un desiderio
    maturato attraverso il tuo vissuto o forse anche ereditato
    da quando eri in grembo alla tua mamma. Il potere. Col denaro
    tu detieni il potere, comandi, ordini, quanto ti devo per quest'altro
    servizio?, eccetera, fino a portare l'altro all'odio nei confronti
    del mondo intero.
    Anche se lui non disdegna il denaro, ma tutti sappiamo che
    il denaro è presente in noi in ogni caso nel corso della nostra
    vita. Io questa proposta un po' per scherzo un po' per rabbia
    la lanciai anche su una rivista chiamata Effe e poi la gridai
    da uno stand al parco Ruffini, festa dell'Unità a Torino un paio
    di anni fa, qualcuno mi filmava e registrava, ma penso di aver
    lasciato tutti un po' perplessi.
    Questo per dimostrare ai signori uomini, mariti, padri, eccetera,
    distinti e non, quanto sia umiliante subire per denaro e portare
    sulle spalle l'umiliazione di essere una poco di buono in quanto
    prostituta perché accetti il denaro, subire il disprezzo generale e
    vedere il tuo cliente perché ti ha pagato, innalzarsi come si innalza
    sulla moglie, poiché sostiene di mantenerla ottenendo un pagamento
    in natura. Siamo in verità tutte e due sulla stessa bilancia, ecco
    quello che tu hai compreso, di conseguenza ti dà fastidio la figura
    della prostituta come quella della casalinga, con la differenza che
    una è legalizzata a vita a uno solo, l'altra a vita è legalizzata per
    tutti. Se le donne fossero unite lanciando questa proposta dimostrerebbero
    che anche loro hanno delle esigenze alla pari degli uomini.
    Forse, allora, i nostri uomini ci aiuterebbero a creare un mondo più
    giusto, prendendo coscienza, riscoprendosi nelle millenarie tradizioni,
    false convinzioni, assurde guerre, assurdi guerrieri, sofferenze e
    morti assurde. Riscoprendosi nel profondo forse diventerebbero
    meno violenti, meno stupratori, finalmente verrebbero a conoscere
    che cos'è l'amore.


    Vera Negro - VICENZA




    CITAZIONE
    fino a volere case con prostituti pagati.


    Boh! Tolti i cessi (e neppure tanto), le donne avrebbero bisogno di pagare?

    CITAZIONE
    Col denaro tu detieni il potere


    Cioe', pagare qualcuna/o per avere del sesso, sarebbe un "segno di potere" ?
    Ma non sara' il contrario, dico io?..
     
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  15. silverback
     
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    Quando la parità dà alla testa:
    http://psicologipesaro.it/psi-depilazioni/...ni-maschile.php
     
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2651 replies since 1/4/2004, 00:38   55316 views
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