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ilmarmocchio.
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Ho preso le frasi piu' comprensibili di un lungo, delirante articolo di cui ho messo l'indirizzo dr. Nicoletta Gandus ( processo Mills ) "la consapevolezza che le ragioni della critica femminista al diritto non potevano prescindere
dalla sua natura di classe, e l'idea che questa consapevolezza non
andava ad aggiungersi alla specificità della differenza sessuale, come
se fosse possibile pensare un io femminile diviso, ma dava luogo ad una
nostra differente specificità, proprio come donne".
Esistono tanti gruppi (delle
storiche, delle letterate, delle giuriste), che lavorano bene in ambiti
specifici ma non riescono a far parlare la soggettività nella sua
concretezza, il modo con cui ognuna di noi rappresenta se stessa e il
mondo, lasciandosi sfuggire quel "caposaldo del potere materiale e
psicologico delle donne - quello che appare loro come il più
direttamente accessibile - e cioè il rendersi indispensabile all'altro,
vincolarlo a sé con la dipendenza, infantilizzandolo."
Raccontare le connessioni che abbiamo
cercato fra pensiero e pratica nel nostro lavoro - le relazioni con gli
altri e l'organizzazione, il senso della funzione, il contenuto delle
decisioni, il rapporto con la norma - significa appunto raccontare una
modalità dell'agire politico femminile nel mondo della giustizia.
Perché avevamo disvelato (a noi stesse prima di
tutto) che l'ambito nel quale operiamo, la simbologia che lo
caratterizza, lo strumento di cui facciamo uso - il diritto - ed il
processo con la sua ritualità hanno caratteri maschili per eccellenza.
Una pratica politica si riversa, come è ovvio,
nell'ambiente di lavoro: ci siamo rese conto di avere nel tempo cercato
di modificare, o comunque di dare un'impronta particolare, alle nostre
relazioni nel lavoro. Ci siamo rese conto che essere donna consapevole
- e forse anche orgogliosa - della propria specificità fa differenza,
in un tribunale così come in una scuola, in un ospedale, in un'azienda.
Tutte ci siamo rese conto che i conflitti, non solo
quelli che hanno origine nei rapporti personali ed affettivi,
normalmente non trovano composizione nel diritto, o comunque trovano
miglior composizione fuori da ogni decisione autoritaria.
Questa acquisizione può informare di sé il nostro
lavoro, rendendolo a sua volta, in qualche modo, pratica politica.
Nel 1987 le giuriste della Libreria delle Donne
hanno scritto (in "Non credere di avere dei diritti", Rosemberg &
Sellier): "Le donne che operano nel campo del diritto - avvocate e
giudici - possono costruire tra loro una trama di rapporti
significativi, attraenti, che le toglie dall'isolamento e dalla
omologazione al modello maschile e mette in circolazione un di più
femminile, dando loro visibilità e autorevolezza non come tecniche
neutre ma come portatrici di un sapere originale, capace di segnare al
femminile il diritto."
Ma diritto sessuato è stato anche qualcosa di più: è
stato il progetto di modificare il senso delle norme attraverso la
giurisprudenza, dando ingresso alla diversità di genere nel diritto
La domanda cruciale che si erano poste le amiche
romane, e che ci siamo poste noi tante volte, era: come può interagire
la categoria della differenza in un sistema di pensiero fondato sul
principio di uguaglianza?
Indirizzo:
http://magistraturademocratica.it/2007/07/...i-ed-esercizio-
delle-funzioni-giurisdizionali-essere-donna-fa-d
E poi non ha ragione il Berlusca ? Questa sarebbe un magistrato imparziale ? Femmininsta e dichiaratamente sinistra
Cama Leo, come e' possibile avere una giustizia cosi' ?
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COSMOS1.
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ma quanto seguito ha qs pazza?
ci sta qualcuno che la caga?
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ilmarmocchio.
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@ Cosmos1 : pensa che ho fatto una cernita del suo lungo articolo. Hai detto bene " qs pazza ". Cio' che fa rabbrividire e' che questa pazza e' Presidente di Tribunale. Uno va in Tribunale per una causa, e ti trova un Presidente delirante. E poi questi pazzoidi sono al di sopra della legge, in quanto irresponsabili. Bello eh ? . -
COSMOS1.
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CITAZIONE (ilmarmocchio @ 22/5/2009, 11:53)che questa pazza e' Presidente di Tribunale.
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vero mummio 2.
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CITAZIONE (ilmarmocchio @ 21/5/2009, 21:12)lasciandosi sfuggire quel "caposaldo del potere materiale e
psicologico delle donne - quello che appare loro come il più
direttamente accessibile - e cioè il rendersi indispensabile all'altro,
vincolarlo a sé con la dipendenza, infantilizzandolo."
Fantastico.
Quando parliamo noi di questo potere siamo pazzi...
Comunque inquitante.
CITAZIONE"Le donne che operano nel campo del diritto - avvocate e
giudici - possono costruire tra loro una trama di rapporti
significativi, attraenti, che le toglie dall'isolamento e dalla
omologazione al modello maschile e mette in circolazione un di più
femminile, dando loro visibilità e autorevolezza non come tecniche
neutre ma come portatrici di un sapere originale, capace di segnare al
femminile il diritto."
Be' sì il dogma spirituale della grande madre, solo che qui se lo neghi la maestra non è che si mette a strillare, ti manda in galera...CITAZIONELa domanda cruciale che si erano poste le amiche
romane, e che ci siamo poste noi tante volte, era: come può interagire
la categoria della differenza in un sistema di pensiero fondato sul
principio di uguaglianza?
Be' ci son vari escamotage, per esempio scalzando il principio di uguaglianza, oppure scalzandolo implicitamente con il solito "i maiali sono più uguali degli altri animali", o ancora prevedendo leggi che sulla carta sono asessuate ma nei fatti rispondono a comportamenti tipici di un genere piuttosto che di un altro, ma molto più semplicemente fare il cazzo che si vuole perchè intanto nessuno dirà mai nulla.
Ehhh.... -
ilmarmocchio.
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Questa dr. Nicoletta Gandus e' proprio Presidente di Tribunale. E politica a parte, non si puo' non riconoscere che Berlusconi aveva ragione a voler ricusare un siffatto giudice.
pensiamo in che guai si tronerebbe un uomo comune alle prese con questa arpia . Dove sono ora i sacerdoti della Costutuzione ? Giudici come lei, e ce ne sono, la costituzione la calpestano quotidianamente.
- e cioè il rendersi indispensabile all'altro,
vincolarlo a sé con la dipendenza, infantilizzandolo."
Bello eh ? Da radiare, se la Giustizia italiana non fosse il verminaio che e'
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vero mummio 2.
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La magistratura italiana sembra la parodia del sistema giuridico dei galli, quello dei druidi per intenderci...
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Guit.
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A cosa serve dare del pazzo alla gente? Cosa aggiunge alla critica, che condivido, nei confronti di quel personaggio e della sua ideologia?
Il femminismo pervade l'intera società, dare del pazzo non aiuta. La cosa è più grave della pazzia, perché si struttura in una precisa ideologia.
Comunque più passa il tempo più mi trovo costretto a dare ragione a Berlusconi. Stavolta almeno, caso unico, la penso come la maggioranza degli italiani.
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ilmarmocchio.
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" Pazzo " serve forse a esprimere lo sconcerto di fronte a un giudice che afferma concetti in oalese contrasto con la sua funzione. In realta' la distorsione del pensiero della Gandus e' su base ideologica : femminismo ed estremismo di sinistra.
Berlusconi ha detto 2 cose evidenti : il Parlamento italiano e' pletorico e la Gandus e' pliticamete ostile al premier. La sentenza di 400 pagine, e gli scritti della magistrata,
lo dimostrano. Un giudice cosi' NON e' idoneo alla sua funzione. -
COSMOS1.
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dire ke è pazza è un modo x tagliare corto...
se non hai tempo x articolare meglio
se invece hai tempo e voglia, ci sono molti altri modi + costruttivi di scrivere di quella pazza..... -
ilmarmocchio.
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@ Cosmos1 : condivido pienamente . Un breve giro sul sito di Magistratura Democratica e ho letto, solo di questa Gandus, cose raccappriccianti. Pazza diventa quasi un complimento.
E non e' che molti magistrati uomini siano migliori. -
Zonan.
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i giudici di un Paese sono espressione di ciò che è il Paese, pur certamente meno di quanto è un Presidente del Consiglio
(che in quanto eletto dai cittadini li rappresenta ancora più fedelmente, in tutta la sua follia, per giunta illegale e disonesta, che nel caso attuale è palese a gran parte dei cittadini stessi, anche se la maggioranza sminuisce quelle magagne perché preferisce avere a capo disonesti in grado di governare piuttosto che onesti con le mani legate),
ma di qui a delegittimare la loro affidabilità nel lavoro giudiziario ce ne corre.
(tradotto in sostanza: la Gandus è pazza, ma meno di quanto lo siano la maggior parte dei politici, eletti in tutti i governi almeno da quindici anni a questa parte... ne consegue che la necessità di scegliere & valutare poi tra gradi e forme di pazzia ci porta tutti ad impazzire, chi non diventa pazzo non riesce più a interagire col sistema).. -
ilmarmocchio.
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@Zonan : la magistrata ha scritto 400 pagine di sentenza, chiaro segno che non ha prove.
L'aberrante compoprtamento della magistratura, politicizzata e inefficiente, e' sotto gli occhi di tutti. Infatti solo una minoranza di italiani ha fiducia in essa. E le istituzioni europee hanno condannato ripetutamente la giustizia italiana, na delle piu' scadenti del mondo occidentale. Il premier ha detto che la giustizia e' un problema e' che il Parlamento e' pletorico ? Ha ragione, e' vero
La magistraturasi delegittima da sola, col pessimo servizio che rende al citadino e con la smania di protagonismo che la espone a continuii errori. -
tonireve.
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CITAZIONEL'aberrante compoprtamento della magistratura, politicizzata e inefficiente, e' sotto gli occhi di tutti. Infatti solo una minoranza di italiani ha fiducia in essa. E le istituzioni europee hanno condannato ripetutamente la giustizia italiana, una delle piu' scadenti del mondo occidentale.
Su questo siamo d' accordo, non ci piove.CITAZIONEIl premier ha detto che la giustizia e' un problema e' che il Parlamento e' pletorico ? Ha ragione, e' vero
Qui c'è un' altra cosa che va detta:
Un conto è dire ste cose, un altro è sfruttare queste magagne del sistema giudiziario per vivere nell' impunità.
Credo che a lui faccia più comodo una giustizia così che una efficiente ed imparziale, così fa quello che gli pare coprendo tutto con la foglia di fico della non imparzialità della magistratura.
Guarda caso, anziché migliorarne efficienza ed imparzialità, cosa ha fatto?
Ha accorciato i tempi della prescrizione.. -
ilmarmocchio.
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@ Tonireve : siamo d'accordo. Ora il premier ha la forza per fare le necessarie e profonde riforme. Se non le fara' significa connivenza. L'accorciamento del tempo di prescrizione e' giusto : un giudizio non deve diventare pena, durando secoli. La magistratura deve lavorare di piu' e meglio .