Infanticidio e figlicidio femminile
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Infanticidio e figlicidio femminile

più grave di quello maschile?

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    Lupus in fabula

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    Ciao Main 77.
    Vedi, la mente umana la si dice composta di due grandi parti: la corteccia cerebrale e il sistema limbico.
    Immaginando il classico iceberg, la corteccia cerebrale rappresenta all'incirca la parte affiorante, il sistema limbico la parte sommersa.
    La prima è sede della coscienza, della razionalità, della logica.
    La seconda contiene gli istinti e tutti quei processi inconsci indispensabili alla sopravvivenza degli esseri umani.
    Il sistema limbico, quando tutto va come deve, è tenuto costantemente "sotto controllo" o, per meglio dire, è strettamente "filtrato" dalla corteccia cerebrale.
    Vi sono poi dei casi in cui il filtro della corteccia cerebrale viene a mancare, sono casi estremi.
    Tra questi casi possiamo annoverare la "depressione aggressiva", che colpisce in prevalenza le donne, e la "aggressività disperata", che colpisce in prevalenza gli uomini.
    Quali gli effetti sulla realtà esterna e sulla società? Più o meno gli stessi.

    Nei casi limite, la donna va in depressione ed uccide i figli.
    Analogamente, nei casi limite, gli uomini si sentono disperati e uccidono quella che identificano come causa dei loro guai, nella gran parte dei casi la compagna o ex compagna. (molto raramente i figli)

    In entrambi i casi il sistema limbico ha preso il controllo della mente cosciente.
    In entrambi i (disgraziati) casi si contano una o più vittime.



    Ma anche qui c'è una differenza: la donna viene compresa da tutti e da tutti perdonata, compatita ed aiutata .
    L'uomo va inevitabilmente e rigorosamente a marcire in carcere, finchè finisce il tempo.

    Fa parte del pacchetto "parità" del post femminismo.

    Edited by Reduan - 27/11/2006, 23:47
     
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  2. main77
     
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    grazie Reduan,
    quello che hai scritto è, purtroppo, VERO ed è indice, a mio avviso, del fatto che si tenda sempre più ad allontanare l'uomo dalla sua dimensione umana. La donna viene compresa in quanto considerata essere umano, all'uomo non spetta più una tale comprensione: egli va giudicato allo stesso modo in cui vengono giudicati quegli animali che azzannano il padrone.

    dimenticavo, complimenti e grazie per http://www.altrosenso.info
     
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  3. juliya
     
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    CITAZIONE (Reduan @ 27/11/2006, 23:35)
    Ma anche qui c'è una differenza: la donna viene compresa da tutti e da tutti perdonata, compatita ed aiutata .
    L'uomo va inevitabilmente e rigorosamente a marcire in carcere, finchè finisce il tempo.

    Fa parte del pacchetto "parità" del post femminismo.

    ma veramente? questo significa che un uomo, con disturbi mentali, che si può curare, dovuto a forte depressione o stress, va in carcere e non è assistito?
    posso capire, quando si uccide qualcuno a sangue freddo, per ereditare qualcosa. infatti, quando sono i figli ad ammazzare i genitori, la momentanea pazzia mi convince meno...
    ma se non c'è questo...non è stata fatta un'accurata visita da uno specialista, poiché svolte le indagini non c'era nessuna prova che lo scopo dell'omicidio è stato fatto per interesse, com’ è possibile mettere una persona disturbata in carcere?
     
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  4. maurizio_st
     
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    Ti spiego la parità del post-femminismo juliya: se un uomo uccide il figlio, va in carcere già prima del processo (vedi il delitto di Tommy). Se una donna uccide il figlio si cerca sempre il perchè ed il percome, vedi Franzoni, e sta fuori dal carcere (e fa un altro figlio o più figli per non rischiare di andarci). E' tutto molto semplice....
     
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  5. juliya
     
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    CITAZIONE (maurizio_st @ 2/12/2006, 15:49)
    Ti spiego la parità del post-femminismo juliya: se un uomo uccide il figlio, va in carcere già prima del processo (vedi il delitto di Tommy). Se una donna uccide il figlio si cerca sempre il perchè ed il percome, vedi Franzoni, e sta fuori dal carcere (e fa un altro figlio o più figli per non rischiare di andarci). E' tutto molto semplice....

    il papà del piccolo tommy non è andato in carcere. hanno indagato anche su di lui, perchè erano in un punto morto. il sequestro in questione era anomalo: non si facevano sentire i sequestratori, la famiglia non era così benestante da poter essere presa di mira da dei "professionisti", non avevano "nemici" o persone da ritenere tali o da far nutrire dei sospetti, il bambino era praticamente ingestibile x essere utilizzato come ostaggio:
    1) era troppo piccolo
    2) aveva bisogno di medicine particolari ogni giorno, che per procurarsele avrebbero lasciato delle tracce.
    3) le foto trovate nel pc del padre sono state descritte dalla stampa "pedo-pornografiche".
    quindi per tutte le anomalie del caso specifico hanno sicuramente favorito delle indagini più sul padre che sul sequestro...che sembrava essere falso.
    ma il padre di tommy, non è stato mai arrestato, non è mai stato portato via da casa sua in manette, non è stato mai in carcere per dei sospetti, che a detta della stampa erano sospetti possibili e concreti (le foto).
    per quanto riguarda questo fatto specifico, a mio parere, è stata la stampa e tutti i mezzi di comunicazione a sbagliare di grosso, solo per fare notizia su un uomo che già passava l'inferno.
    oltre tutto questo esempio è il più sbagliato: l'errore della giustizia qui è stato casomai troppo superficiale con il vero colpevole, era vicino alla famiglia e con già dei precedenti gravi, ma per quello che aveva già fatto non è andato in carcere, questo lo ha reso libero di organizzare il sequestro e la morte del povero bambino. forse se quell'uomo fosse stato incriminato la prima volta, il povero tommy sarebbe ancora vivo.
    -------------------------------------------
    per quanto riguarda anna maria f., è stata condannata a 30 di carcere
    http://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/cr...entenzafra.html
    ma non li ha ancora scontati ...perchè? fai una ricerca per capire chi è il padre di questa donna, come mai si può permettere un avvocato simile e perchè il marito crede a lei, quando avrebbe tutto il diritto di divorziare, ottenere l'affidamento degli altri figli...e mandarla a ...
     
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  6. Quinzio
     
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    e' una madre, e' una donna, e' ricca.............. vuoi che la sbattano in prigione ??
    le prigioni sono fatte per gli uomini, gli extracomunitari, i neri, i poveracci, i matti.
     
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    CITAZIONE (cama-leo @ 18/9/2006, 16:27)
    A dover essere proprio precisi l'infanticidio è un reato che può essere commesso solo dalla madre, trattandosi di un reato punito come un omicidio attenuato. In quel caso, ma solo a determinate condizioni, la madre è punita addirittura meno del padre se la vittima è il figlio appena nato. Secondo me quel trattamento di favore poteva avere un suo senso quando l'aborto era proibito e non c'erano modi così sicuri per "liberarsi" di un figlio non gradito, mentre oggi dovrebbe trovare applicazione se non in casi assolutamente estremi, che potrebbero ricondursi alla generica incapacità di intendere e di volere. Insomma, oggi come oggi a parer mio un infanticidio è molto meno comprensibile di un tempo e quella fattispecie di reato dovrebbe essere eliminata.
    Il "figlicidio" è un omicidio in piena regola, per di più molto spesso, per ovvi motivi, aggravato, del quale sia il padre che la madre rispondono, giustamente secondo me, allo stesso modo.

    e inoltre direi che oggi l'infaticidio, sia commesso da un uomo che da una donna, sia commesso dalla madre che dal padre, dovrebbe prevedere punizioni molto più aggravate rispetto all'omicidio di un adulto.
     
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    Da "Il mito del potere maschile" Di Warren Farrell:

    La difesa della «madre depressa»: depressione postpartum e malattie infantili
    La depressione postpartum
    Vi ricordate di Sheryl Lynn Massip, la madre venticinquenne che uccise il figlioletto di 6 mesi investendolo con l'automobile? La Massip nascose deliberatamente l'infanticidio, finché non fu scoperta. Allora affermò, sotto giuramento, di soffrire di depressione postpartum. La sentenza? Cure mediche.[55]

    Anche i padri soffrono di depressione postpartum
    Ovviamente le madri soffrono di depressione postpartum. E anche i padri. Spesso il padre ha quasi la sensazione che la moglie lo abbia abbandonato per un «altro amante». Dicono spesso i mariti: «Loro due se ne stanno sul lettone, e io devo restare lì a guardare», oppure: «In due anni non abbiamo quasi mai fatto l'amore... - da quando è nato il bambino». Se il marito avesse ucciso il suo bambino, come fece Sheryl Lynn, è assai improbabile che ci saremmo limitati a curargli la depressione o a fare appello alla sindrome del «si salvi il matrimonio». Perché la versione femminile della depressione le consente di avere cure mediche per un infanticidio mentre lui sarebbe condannato all'ergastolo per infanticidio, con o senza depressione postpartum?

    Malattie infantili
    Josephine Mesa colpì ripetutamente con un bastone di legno il suo bambino di 2 anni, fino a ucciderlo.[56] Poi seppellì il corpicino in un bidone della spazzatura. Quando gli spazzini rinvennero il cadaverino nelle vicinanze del suo appartamento di Oceanside, in California, ella disse di non averlo mai visto e conosciuto. Poi, di fronte a prove schiaccianti, confessò. La scusa? Era depressa. Il bambino era affetto da due malattie infantili insieme. Il castigo? Consulti, libertà condizionata e antidepressivi. Non passò neppure un giorno dietro le sbarre.[57]
    Los Angeles Times
    Infanticidio: la donna resta in libertà
    Il giudice spera che il trattamento ne migliorerà la salute mentale
    di Tom Gorman

    La difesa «le madri non uccidono»
    «Illinois. Paula Sims denunciò il rapimento della primogenita Loralei; disse che l'aveva rapita un uomo mascherato e armato, mentre in realtà era stata lei a ucciderla. E la fece franca.[58] Così, quando la secondogenita Heather Lee la fece arrabbiare, la soffocò, ne gettò il corpo nel bidone della spazzatura e dichiarò che un altro uomo armato e mascherato l'aveva rapita. Solamente dopo il secondo rapimento attribuito a un 'uomo mascherato' si cominciò a indagare seriamente. E soltanto queste indagini approfondite portarono alla verità.»
    Heather Lee sarebbe ancora viva se le madri non godessero di una speciale immunità e fossero invece seriamente indagate?

    La difesa «i figli hanno bisogno della madre»
    «Colorado. Il marito di Lory Foster era tornato dal Vietnam e andava soggetto a forti sbalzi di umore sia per la sindrome post-traumatica da stress sia a causa del diabete.[59] Un giorno litigarono furiosamente e lui la picchiò e la violentò. Allora Lory Foster uccise il marito. Eppure, per lei il pubblico ministero non chiese la carcerazione. Perché no? Perché Lory doveva occuparsi dei bambini...»
    A spese dello Stato Lory ebbe l'aiuto di uno psicologo e seguì un corso di addestramento professionale. In sostanza, quindi, lo Stato pagò affinché avesse l'aiuto necessario quando già aveva infranto la legge, mentre non pagò per dare l'aiuto necessario a lui che aveva obbedito alla legge.
    Che cosa succede in realtà?
    Josephine Mesa, Paula Sims e Lory Foster erano tutte madri, uccisero e rimasero in libertà. La giustificazione più frequente, quando si lasciano in libertà delle madri, è che i figli hanno bisogno di loro. Ma Josephine Mesa rimase in libertà sebbene avesse ucciso il suo unico figlio. E quando Paula Sims uccise la sua primogenita, la libertà le permise di uccidere la secondogenita. Per giunta, se le madri fossero scarcerate perché «i figli costituiscono una priorità assoluta», allora i padri sarebbero scarcerati con altrettanta frequenza. E invece non è così. Neppure quando non c'è una madre a occuparsene. La difesa basata sul fatto che i figli abbiano bisogno della madre è forse una scusa per liberare le donne e non una priorità data all'amore per i figli?
    La difesa «biasimate il padre, abbiate comprensione per la madre»
    «Ramiro Rodriguez stava tornando dal supermercato. La figlioletta era seduta in braccio alla moglie.[61] Quando Ramiro svoltò a sinistra, l'auto fu investita da un furgone e la piccola morì. Ramiro fu accusato di omicidio. Per quale motivo? La figlia non era seduta nel seggiolino di sicurezza.
    «Ramiro spiegò che la figlioletta non stava bene e voleva stare in braccio, e perciò la moglie aveva deciso di tenersela in grembo. Eppure soltanto Ramiro fu accusato.
    «Sebbene fosse stata la madre a prendere la decisione di tenere in braccio Veronica (invece di sistemarla sul seggiolino sicuro), solamente il padre fu accusato di omicidio. La madre non fu accusata di nulla. Ramiro fu alla fine scagionato, dopo varie manifestazioni di protesta, perché divenne un caso di razzismo.[62] Del sessismo non si accorse nessuno.»
    Vogliamo allargare il quadro? Entrambi i genitori avevano preso la decisione di lasciare la bimba alla madre e la guida al padre. Pertanto entrambi, o nessuno dei due, avrebbero dovuto essere accusati di omicidio colposo. Ramiro e sua moglie condividevano la funzione di genitori, ma soltanto Ramiro fu accusato di omicidio. Ma come si poteva accusare Ramiro di omicidio mentre Sheryl Lynn Massip aveva deliberatamente stritolato la testa del suo bambino con la sua auto ed era in libertà?

    La difesa «il figlio è mio, e mio è il diritto di maltrattarlo»
    «Kimberly Hardy fece uso di crack poche ore prima della nascita del figlio. Il bimbo nacque tossicodipendente e la donna fu dichiarata colpevole (di aver fatto assumere al figlio cocaina attraverso il cordone ombelicale). La decisione fu capovolta dalla Corte Suprema del Michigan.»[63]
    «Dal 1987 è nato 1 milione circa di bambini tossicodipendenti, ma solamente 60 madri sono state incriminate. Una fu condannata.»[64]
    «Negli Stati Uniti, l'11 per cento dei bambini nasce da madri drogate.[65] Ciò accade prevalentemente tra le madri che vivono da sole[66] (sebbene soltanto il 21 per cento dei bambini viva in nuclei famigliari unicellulari).[67] («La festa della mamma» nel gergo dei trafficanti di droga è il giorno in cui le madri ricevono gli assegni famigliari e corrono a procurarsi la droga.)»[68]
    Quando una madre abortisce, se il feto sia o no una vita umana è oggetto di ampio dibattito. Ma quando una madre passa il crack al feto a poche ore dalla nascita, e il bimbo nasce tossicodipendente, chiaramente è un bambino cui è stata fatta violenza. Se il neonato muore subito, si tratta di omicidio colposo. Il diritto di scegliere significa diritto di abusare?
    Che cosa accade in realtà? La questione è forse: il feto gode o no di diritti legali? No, la questione non è questa. La risposta infatti già la conosciamo. Per esempio, se una madre tossicodipendente provocasse un incidente stradale e uccidesse il feto di un'altra donna, la madre tossicodipendente sarebbe ritenuta legalmente responsabile. Una donna non ha il diritto di far violenza al feto di un'altra madre, ma ha il diritto di far violenza al proprio. Ecco perché questa linea di difesa viene chiamata «il figlio è mio, e mio è il diritto di maltrattarlo». Qui, dunque, non si tratta affatto di diritti del feto né di diritti del bambino, ma di diritti della madre.
    Se riteniamo responsabile l'autista ubriaco, perché mai non dovremmo ritenere responsabile la madre tossicodipendente? In realtà, solo occasionalmente l'autista ubriaco può procurare lesioni a un essere umano; la madre tossicodipendente nuoce gravemente e costantemente a un essere umano.
    Perché la madre che rende il figlio dipendente dal crack deve avere più diritti di una qualsiasi persona che sottopone a violenze un bambino, o di un trafficante di droga? Come possiamo condannare all'ergastolo un normale trafficante di droga ma affermare che una madre che passa la droga al figlio non deve neppure essere processata? Se proviamo compassione pensando alle circostanze che l'hanno portata alla droga, perché non consideriamo anche le circostanze che hanno portato il trafficante di droga alla droga, chi abusa dei bambini ad abusarne, l'omicida...
    La madre che rende il figlio dipendente da crack e cocaina non è soltanto una trafficante di droga e una che fa violenza a un bambino. Nel 1991 la prima grande ondata di bambini esposti al crack prima della nascita arrivò nelle scuole del paese. Alcuni di loro presentano ritardo mentale, difficoltà di linguaggio e paralisi cerebrale. Altri apprendono molto lentamente, non capiscono i numeri, o non riescono assolutamente a star fermi.[69] Questi bambini inducono gli insegnanti migliori ad andarsene, e pertanto le loro madri non hanno fatto soltanto violenza ai figli, ma anche agli altri bambini della comunità.
    Quando i bambini tossicodipendenti vengono separati in classi speciali, il costo annuo della loro istruzione è di circa 15.000 dollari, contro i 3500 spesi per gli altri.[70] È questo uno dei motivi per cui le scuole pubbliche costano tanto più delle scuole private. Sotto questo aspetto, il contribuente medio paga affinché i suoi figli godano di un'istruzione peggiore; sovvenziona la violenza contro i suoi figli.
     
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  9. silverback
     
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    http://archiviostorico.corriere.it/1996/ma...605145611.shtml
    Orribile scoperta a Londra in casa della figlia di un miliardario
    Ragazza madre mette il neonato nel freezer

    ------------------------- PUBBLICATO ------------------------------ Orribile scoperta a Londra in casa della figlia di un miliardario TITOLO: Ragazza madre mette il neonato nel freezer - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA .
    E' una storia orribile, ancora da spiegare. Ma i poliziotti di Scotland Yard sono accanto al letto d' ospedale di una ragazza, Emma Gifford, per chiederle di giustificare una scoperta agghiacciante: il corpo di un neonato, avvolto in una borsa di plastica, trovato surgelato nel suo freezer. La ragazza non e' stata arrestata, anche se appare ovvio che il neonato fosse suo figlio: sarebbe nato il 5 aprile e l' autopsia condotta dal dottor Iain West, del Westminster Hospital, non ha potuto accertare le cause della morte, al di la' di una generica "mancanza di cure". Percio' s' aspetta di sapere cio' che dira' Emma, 20 anni, quando le sue condizioni permetteranno l' interrogatorio. Donne che nascondono la nascita di un figlio con l' infanticidio non sono purtroppo una rarita' . Ma questo caso fa scalpore perche' avviene nel centro di Londra, South Kensington, ed Emma Gifford non e' una ragazza sbandata, ma la figlia di un miliardario. La macabra scoperta, nell' appartamento di Emma in Onslow Gardens, e' stata compiuta una settimana fa da Kris, fratello della ragazza, il quale ha aperto il freezer in cerca di qualcosa da mangiare. Invece di cibo, ha trovato la borsa di plastica con il cadaverino surgelato. Kris ha allora avvertito il padre, Michael Gifford, 60 anni, ex direttore generale della Rank Organization, che ha chiamato la polizia. Gifford, pensionato da poco, s' e' appena risposato e vive con la terza moglie a Little Chart Forstal, nel Kent, poco lontano dalla seconda moglie, madre di Emma. La ragazza, che voleva diventare attrice e s' era iscritta all' Universita' di Edimburgo, aveva finito per diventare commessa a Londra: il neonato, si dice, puo' aver avuto per padre un compagno di studi, che Emma aveva lasciato da poco, apparentemente senza drammi. Nessuno s' era accorto dell' avanzata maternita' : solo la settimana scorsa Emma, non essendosi presentata al lavoro, aveva messo in allarme. Ora e' in ospedale, non si sa con quale diagnosi. Il padre di Emma, fermato per strada dai giornalisti nel villaggio del Kent, ha evitato ogni commento. Nei 13 anni in cui e' stato direttore generale della Rank Organization, ne ha moltiplicato gli utili e il fatturato. Un uomo dinamico, ha ricominciato la vita con la terza moglie, americana. I suoi vicini, che conoscono Emma, dicono che la ragazza non sembra la figlia di un miliardario: "Non si puo' dire che sia stramba, ma certo e' originale".


    Pagina 10
    (14 maggio 1996) - Corriere della Sera


    http://archiviostorico.corriere.it/1995/lu...507242237.shtml
    Il caso ha sconvolto l' America: la donna butto' l' auto con i due figli in un lago e invento' un rapimento
    " Susan e' una madre assassina "
    Dopo il verdetto, si aspetta la sentenza: ergastolo o sedia elettrica

    ------------------------- PUBBLICATO ------------------------------ Il caso ha sconvolto l' America: la donna butto' l' auto con i due figli in un lago e invento' un rapimento TITOLO: "Susan e' una madre assassina" Dopo il verdetto, si aspetta la sentenza: ergastolo o sedia elettrica - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON
    . In lacrime, tremante, torcendosi le mani, Susan Smith ha ascoltato i dodici giurati, nove uomini e tre donne, pronunciare a uno a uno l' identico verdetto: colpevole di duplice omicidio premeditato dei suoi due bambini, Michael di tre anni e Alex di soli quattordici mesi, da lei chiusi nell' auto e buttati in fondo al lago il 23 ottobre scorso. Alle sue spalle, l' ex marito David, la foto dei due piccoli sulle ginocchia, ha chinato il capo sconvolto, e sulla enorme aula del tribunale di Union, nella Carolina del Sud, e' sceso un agghiacciante silenzio. Tre ore prima, Susan Smith, 23 anni, due tentativi di suicidio e un' incredibile storia di stupri e amanti alle spalle, aveva rifiutato d' invocare clemenza. E, in mezz' ora, la giuria aveva respinto la richiesta della difesa di prounciare solo un verdetto di duplice omicidio preterintenzionale. Dopo due ore e mezzo in camera di consiglio, lo spietato giudizio: la madre assassina e' ora sospesa tra ergastolo e sedia elettrica. In base alla legge della Carolina del Sud, sara' la stessa giuria, non il giudice, a emettere la sentenza. Lo fara' dopo quello che, di fatto, e' un secondo processo, fino a una settimana di udienze pro e contro la pena capitale. La disumana tragedia ha scosso l' America e spaccato in due la citta' , conservatrice e religiosa. Dai sondaggi, la maggioranza degli americani e' per la condanna a morte. "Non scordate . ha tuonato il pubblico ministero Tommy Pope mentre un brivido scuoteva il pubblico e la giuria . le urla dei bambini. Non scordate le loro grida di aiuto "papa' ! papa' !" nella macchina che scendeva lentamente in fondo al lago. Sono grida che dicono: condanna a morte per la madre assassina!". Invano, il difensore David Bruck ha chiesto comprensione: "Quel terribile giorno . ha detto ., Susan Smith ha agito con la mente contorta e con la disperazione nel cuore: questa donna paghera' per tutta la vita". Assai piu' che il dramma di O.J. Simpson, l' attore ed ex campione nero di football americano accusato dell' assassinio della moglie e dell' amico di lei, quello di Susan Smith ha coinvolto l' America. La morte di Michael e Alex, inquadrata in una serie di omicidi e abusi infantili, ha aperto un traumatico squarcio sui problemi della societa' americana, ha costretto la nazione a interrogarsi sui valori di fondo, la famiglia e la giustizia. La scoperta della verita' l' ha angosciata. Il 23 ottobre, quando i due bambini sparirono, Susan Smith dichiaro' che erano stati rapiti da uno sconosciuto nero. Per nove giorni, tra pianti disperati, in diretta alla tv, la giovane menti' : la partecipazione della gente fu enorme, a Union e nella Carolina del Sud rischio' di esplodere l' odio razziale. Poi, il 3 novembre, la madre crollo' . E la furia del Paese ingannato si riverso' su di lei: questa assassina, disse, non merita di vivere. Una delle testimonianze piu' strazianti in tribunale e' stata quella dello sceriffo Howard Wells, l' uomo che indusse Susan a confessare. "Dopo il primo giorno di ricerche nel lago, quando non trovammo nulla . ha riferito lo sceriffo . tornai da Susan. "E Dio che ha preso la macchina con se' coi miei bambini", mi disse. Era dilaniata dal rimorso: tocco' con la mano la mia pistola: me la dia, voglio farla finita, aggiunse". Wells dovette farla sorvegliare giorno e notte. Gli psichiatri che l' hanno visitata, hanno testimoniato in aula che e' in preda a depressione suicida. Ma hanno concluso che "al momento del delitto era capace di intendere e volere, almeno in parte". Di qui il verdetto della giuria: i nove uomini e le tre donne, alcuni dei quali la conoscevano da anni, non l' hanno perdonata. Ha dichiarato l' avvocato David Bruck: "Susan non ha paura di morire, vuole espiare: afferma che non potrebbe vivere con lo straziante ricordo dell' infanticidio". L' America attende ora la sentenza col fiato sospeso. La minoranza che invoca l' ergastolo la definisce una vittima, ne sottolinea il tremendo passato, i suoi disordini sessuali, il suo selvaggio legame con un giovane industriale dopo la separazione dal marito . per non perderlo, avrebbe ucciso i figli ., la sua schizofrenia. A 15 anni, la giovane fu molestata sessualmente dal patrigno, Beverly Russell, un pilastro della locale Coalizione cristiana e del Partito repubblicano. Nonostante le cure psichiatriche, tra l' uomo e la ragazza nacque una relazione durata anni. Ancora due mesi prima della tragedia, Susan Smith si divideva tra lui, il giovane che voleva sposare, l' ex marito, il suo anziano datore di lavoro, un altro amante. Una storia tenebrosa a cui la protagonista, messa per la prima volta nella sua vita di fronte a se stessa, vuole che venga messa fine.

    Caretto Ennio

    Pagina 6
    (24 luglio 1995) - Corriere della Sera
     
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  10. Tex6969
     
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    http://archiviostorico.corriere.it/1992/gi...920626361.shtml

    donna condannata perche' insidiava l' ex marito
    un pretore ha condannato una donna in base alla legge che vieta al coniuge separato di importunare l' ex partner


    http://archiviostorico.corriere.it/1992/lu...207191510.shtml
    una donna condannata per stupro aiuto i due fratelli
    una donna che aveva aiutato i due fratelli a violentare una ubriaca e' stata riconosciuta colpevole di stupro

    NOTEXT

    Pagina 9
    (19 luglio 1992) - Corriere della Sera







     
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  11. Tex6969
     
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    CITAZIONE
    http://www.corriere.it/cronache/09_febbrai...44f02aabc.shtml

    Alla polizia ha detto di aver tenuto nascosta la gravidanza alla famiglia
    Palermo, neonato nel cassonetto
    Confessa la madre: ha solo 16 anni
    La ragazza, ricoverata in ospedale in stato confusionale, è ora indagata per infanticidio
    PALERMO - Una neonato è stato trovato martedì sera in un cassonetto dei rifiuti a Palermo. La mamma del piccolo, una ragazza di 16 anni che era stata ricoverata in stato confusionale all'ospedale Ingrassia, dove le è stata riscontrata anche una forte emorragia, avrebbe confessato di avere abbandonato il figlioletto dopo il parto tra i rifuti: secondo quanto ha detto la ragazza, il neonato era già morto.

    MEZZE AMMISSIONI - La giovane ha trascorso la notte nel suo lettino d'ospedale, dove è stata sentita dalla polizia, assistita da una psicologa. Da quanto si è appreso, avrebbe fatto mezze ammissioni, tra il pianto disperato e lunghi silenzi. La ragazza sostiene di avere nascosto alla madre la gravidanza per tutti i nove mesi, ma gli investigatori che conducono l'inchiesta non credono a questa ipotesi. Tra oggi e domani verrà eseguita l'autopsia sul corpicino del neonato morto. L'ipotesi di reato su cui si indaga è quella di infanticidio.


    18 febbraio 2009

    Ricordatevi maschi che comunque il problema numero uno in Italia rimane lo stupro !!! CAPITO ?????????????
     
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  12. Teiwaz
     
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    Sì, abbiamo capito.
    Ormai non dovremmo stupirci se allo studio vi fosse anche qualche legge volta non solo a tutelare le madri pedofile e infanticide, ma anche a premiarle.
     
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  13. ilmarmocchio
     
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    Purtroppo la deriva "psicologica" della legge e' sotto gli occhi di tutti. Invece di giudicare i fatti per quello che sono, i giudici puntano l'attenzione sulle emozioni, sul " sentito " e su dogmi psicologicopsichiatrici con i risultati che vediamo
     
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27 replies since 17/9/2006, 09:15   2174 views
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