La bufala dell' 8 MARZO

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  1. mi.ro
     
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    Lelen:

    CITAZIONE

    Spiacente di dovervelo ripetere ma ottusità di un simile elemento a parte, finché non sarete capaci di affrontare il maschilismo presente anche all'interno del forum, nessuno tranne i vostri adepti e simpatizzanti, potrà considerarvi credibili


    Guarda che a me personalmente, di essere credibile ai tuoi occhi non me ne importa molto.
    Gli uomini vivono nell'ignoranza e per questo talvolta non ci considerano credibili. Il regime mediatico femminista perpetua l'ignoranza maschile. Se un uomo prende coscienza si schiera con noi, nove volte su dieci.
    A noi interessa l'adesione degli uomini, non quella delle donne. Anzi, se una femminista mi dà torto credo di essere ancora di più nella ragione.
    Quindi aspetta a parlare. Aspetta che è troppo presto.

    Roberto
     
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  2. lelen
     
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    Anche a me non me ne fotte niente di risultarvi credibile o simpatica e credo di averlo dimostrato ampaimente giacché anche se ho cercato di ripondere il modo pacato, non ho certo adulato nessuno mi pre. In quanto alle mie critiche continuate a fingere di non a capire: NON RIGUARDANO TANTO I CONTENUTI DELLA VOSTRA BATTAGLIA, MA I VOSTRI MODI BUZZURRI ( per non dire peggio). Ci vuol tanto a capire la differenza? Evidentemente vi fa comodo non rilevarla.
    Ma se credete che l'opportunismo paghi, vi sbalgiate di grosso. Comunque donne a parte , non mi pare che qui si sentano tante altre campane anche da parte maschile. Evidentemente il vostro atteggiamento non aiuta a sensibilizzare!Se volete continuare a restare una setta di pochi eletti, fate pure.
     
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  3. mi.ro
     
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    CITAZIONE (lelen @ 24/3/2004, 13:37)
    Anche a me non me ne fotte niente di risultarvi credibile o simpatica e credo di averlo dimostrato ampaimente giacché anche se ho cercato di ripondere il modo pacato, non ho certo adulato nessuno mi pre. In quanto alle mie critiche continuate a fingere di non a capire: NON RIGUARDANO TANTO I CONTENUTI DELLA VOSTRA BATTAGLIA, MA I VOSTRI MODI BUZZURRI ( per non dire peggio). Ci vuol tanto a capire la differenza? Evidentemente vi fa comodo non rilevarla.
    Ma se credete che l'opportunismo paghi, vi sbalgiate di grosso. Comunque donne a parte , non mi pare che qui si sentano tante altre campane anche da parte maschile. Evidentemente il vostro atteggiamento non aiuta a sensibilizzare!Se volete continuare a restare una setta di pochi eletti, fate pure.

    Mi sembra evidente che, almeno fra me e te, la buzzurra sei tu.

    Ti consiglio di non criminalizzare un intero movimento di idee sulla base di qualche comportamento scorretto. Ogni gruppo può essere attaccato in questo modo. E' sempre stata l'arma preferita dei regimi dittatoriali quella di screditare i movimenti oppositori accusandoli per qualche errore "collaterale".

    Sensibilizzare gli uomini a cosa? Gli uomini che aderiscono vengono in genere da storie personali che li hanno già sensibilizzati abbastanza. In genere da storie in cui la femmina non rispetta il maschio, perché questo il TUO femminismo gli ha insegnato.
    Se credi che io accetterò un giorno di vivere in una cultura dove vengo costantemente deriso per la mia maschilità, ti stai sbagliando di brutto.

    Prima di parlare di riconciliazione fra uomini e donne, please, voi fate qualche passo indietro e tornate a rispettarci nella nostra identità, nei nostri valori, nei nostri spazi simbolici, nella nostra paternità.

    Tutto il resto sono solo chiacchiere e letame.


    Roberto
     
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  4. lelen
     
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    Senti Robertoo, io sono venuta qui in pace che ci crediate o no , che vi faccia comodo o meno.
    Riferendomi a U3000 ovviamente non intendo criminalizzare l'intero gruppo né tantomeno tutto il Movimento maschile.
    Ma non puoi negare le tue/vostre responsabilità soprattutto da parte dei imoderatori. Infatti la linea di questo forum ( commenti individuali a parte) dovrebbe
    rappresentare la posizione di U3000 o sbaglio?
    Ho capito da tempo che qui ci sono uomini animati da risentimenti personali, come del resto mi
    copnfermano le tue parole, anche se detto da me ciò suona offensivo e dunque é stato subito contestato, se ricordi...
    Ma così come tu non trovi giusto che tutto il genere maschile venga incolapato a causa degli errori di alcuni (tanti!) uomini non vedo perché io dovrei farmi carico di tutte le esperienze negative che voi o alcuni di voi hanno subito con le donne! E non dimenticare che ci sono altre person che leggono questo forum e che possono
    per l'appunto essere sensibilizzate in merito al male -bashing e alla guerra dei sessi.
    Pe quanto mi riguarda non credo di aver dimostrato insensibilità nei confronti delle vostre idee, e in generale nei riguardi degli uomini nonmi sembr di non aver ripüsettato identità, valore, spazi simbolici e paternità ( prova ne é che, come detto, che siamo una famiglia allargata ei mei ex sono invitati regolarmente a cena un giorno si e uno no! ). Mentre mi pare evidente che da parte vostra non ho ricevuto lo stesso trattamento, anzi!

    Edited by lelen - 25/3/2004, 15:17
     
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  5. mi.ro
     
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    Il problema è politico e ciò che spinge gli uomini ad aderire ai movimenti maschili è la conseguenza, vissuta sulla propria pelle, di scelte politiche femministe.

    La denigrazione e lo svilimento del maschile è PIANIFICATO nei media, soprattutto laddove vi sia una maggioranza di donne a decidere.
    O nelle agenzie pubblicitarie dove la maggioranza a decidere sono sempre, già oggi, donne.
    La loro incessante azione di rieducazione ha prodotto oggi una generazione di maschi pentiti che le aiutano.

    Questa è la negazione reale e tangibile della presunta superiorità morale femminile. Ce l'hanno provata a far passare in tutte le salse, ancora oggi su virgilio.it si auspica un mondo di uomini casalinghi e donne al potere... E' un continuo attacco. Incessante. Un muro di fuoco contro l'identità maschile. La volontà di privare l'uomo dello stesso diritto di autodeterminazione che le donne rivendicano per loro.

    E' un problema politico.

    Le storie personali sono altra cosa, sono quelle che ci spingono a cercare su Inernet se non vi siano altri uomini "stanchi". Sono due diversi aspetti dello stesso fenomeno.

    Non fare delle nostre accuse una questione personale, io ti critico solo nel momento in cui sposi la tesi dei miei avversari.

    Roberto
     
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  6. lelen
     
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    E quando mai l'ho sposata scusa?
     
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  7. silverback
     
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    CITAZIONE (Reduan @ 8/3/2004, 14:05)
    C'era una volta la festa di Sant'Agata, era la protettrice delle donne non maritate e delle madri che allattano, in molti posti il 5 febbraio è dedicato alle donne, con processioni, feste patronali, si fa il pane di Sant'Agata a forma di mammella (alla giovane Agata erano state tagliate le mammelle durante la persecuzione).
    [vedi nella sezione SANTI la storia di Sant'Agata].
    Oggi se ancora si festeggia, lo si fa con un misto tra goliardia e fede.
    Gli uomini cucinano e servono a tavola, oppure accudiscono i pargoli e le donne si trovano tra loro a festeggiare.

    Poi venne il '68, la rivoluzione sessuale, le rivendicazioni femministe, e nacque la festa dell'8 marzo.
    La leggenda narra che una femminista tedesca, Clara Zetkin durante il Congresso socialista di Copenaghen, propose la data dell'8 marzo, per la giornata internazionale della donna, in ricordo d un gruppo di donne arse vive all'interno della fabbrica nella quale lavoravano, e nella quale il datore di lavoro le aveva rinchiuse.

    Da quel giorno si festeggia l'8 marzo, regalando mimose (fiore umile e puzzolente, ma reperibile in quel periodo). Scopriamo però, leggendo Messori, che si tratta di una "bufala".
    --------------

    Una "festa" inventata
    di Vittorio Messori
    Pensare la storia, San Paolo, Milano 1992, p. 107.


    C'erano una volta delle operaie tutte lavoro, fede socialista e sindacato; e c'era un padrone cattivo. Un giorno, le lavoratrici si misero in sciopero e si asserragliarono nella fabbrica. Qualcuno (il padrone stesso, a quanto si dice) appiccò il fuoco e 129 donne trovarono atroce morte. Era l'8 marzo 1908, a New York.
    Storia molto commovente, (…) con un solo difetto; che è falsa. Eh già, nessun epico sciopero femminile, nessun incendio si sono verificati un 8 marzo del 1908, a New York. Qui, nel 1911 (quando già la "Giornata della donna" era stata istituita), se proprio si vogliono spulciar giornali, bruciò, per cause accidentali, una fabbrica, ci furono dei morti, ma erano di entrambi i sessi. Il sindacalismo e gli scioperi non c'entravano. E neanche il mese di marzo.

    Piuttosto imbarazzante scoprire di recente (e da parte di insospettabili quanto deluse femministe) che il mitico 8 marzo si basa su un falso che, a quanto pare, fu elaborato dalla stampa comunista ai tempi della guerra fredda, inventando persino il numero preciso di donne morte: 129...

    ...Domani cosa racconteranno in proposito?...
    Si accettano scommesse...
     
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  8. Barnart
     
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    QUOTE (silverback @ 7/3/2005, 13:42)
    ...Domani cosa racconteranno in proposito?...

    Non racconteranno nulla. Si fingerà di non aver mai raccontato quella storia che è durata per 40 anni. Era falsa ma questo la rende ancora più significativa.

    Si è inventato un fatto che è un delitto. Si è inventato un delitto. Un delitto maschile a fondamento della festa della donna. Da cui si vede che:
    - la colpevolizzazione è lo strumento principe della guerra contro gli uomini
    - la colpa maschile è falsa come lo fu quel crimine. L'intero racconto femminista è una costruzione artificiale creata per la colpa maschile. La colpa e quindi il debito eterno e quindi l'espiazione eterna.
    - quel racconto parlava di donne bruciate vive, proprio come le streghe. e intanto sentivamo gridare "Tremate tremate! Le streghe son tornate!"

    "...tremate di colpa e di vergogna... assassini!.... ".

    Non si poteva inventare qualcos'altro? Qualcosa di "meglio"?

    No, non si poteva.

    Rino

    Edited by Barnart - 7/3/2005, 14:30
     
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  9. lelen
     
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    Domani racconteremo che ci sono ancora sei milioni di bambine in Africa alle qualivengono mutilati i genitali, che c'é la tratta delle schiave, che in Italia solo lo 0,9% delle lavoratrici ricopre un ruolo dirigenziale.
    E sempre l'Italia é al 69esimo posto nel mondo per quanto riguarda le donne in parlamento, mentre in Svizzera una donna su cinque subisce nel corso della propria vita violenze da parte del partner. Altro che festeggiare! Questo racconteremo e scusate se é poco.
     
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  10. morethen
     
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    Ho appena letto il resto del topic... a costo di sembrare antipatico, devo dire che bevete tutti/e troppo caffè :-) Passate alla camomilla che è meglio.... cmq! Le mutilazioni sono orribili, ok, ma potrei dire che spessissimo sono anche le madri di famiglia a difendere le "tradizioni"... sul 0,9% di dirigenti donne come ho già detto altrove credo che il motivo sia nella scarsa propensione delle donne di sacrificare completamente la famiglia per il lavoro... sull'italia al 69° posto... be... a costo di sembrare stereotipato ricordo che a parlare di politica con una donna è come parlare a un uomo di assorbenti, cioè un argomento sgradito e sconosciuto (almeno a me è sempre andata così, poi ci saranno eccezzioni)... sulla svizzera, credo sia ormai ovvio che la violenza è unisex, nn mi sembra che la donna sia messa poi così male rispetto all'uomo (o meglio: entrambi sono messi malissimo).

    Tutto questo per nn drammatizzare, poi che ci siano situazioni in cui la donna è messa male (sopratutto all'estero, ma anche in italia) nessuno lo nega, ma nn mi sembra che, almeno in italia, stiano così male da meritare davvero una festa extra solo perchè si è donne. Nn che questo cambia molto cmq... io porterò le mie brave mimose (di plastica, che quelle vere nn ci sono causa freddo) a un mare di ragazze perchè credo che quando vuoi bene a una persona ogni festa è solo un ottima scusa per dimostrarglielo :-) Ciao e buon 8 marzo
     
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  11. Barnart
     
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    QUOTE (lelen @ 7/3/2005, 15:02)
    Domani racconteremo che ci sono ancora sei milioni di bambine ...

    Avevo appena finito di scrivere che ogni volta che si tenta di darci torto ci viene data ragione.

    - cos'è la festa della donna? Il giorno della criminalizzazione degli uomini.
    - qual è l'arma più importante della guerra antimaschile? La colpevolizzazione. La costruzione della Colpa e quindi del debito e quindi dell'espiazione.
    - cosa si farà domani 8 marzo? Si rinnoverà il racconto del crimine maschile.
    - la donna liberanda poteva/può usare altro metodo? No, non poteva e non può.

    ...e puntuale è arrivata la conferma.

    Perciò a questo post, per dimostrare che abbiamo torto, si risponderà in questo modo: rimemorando ancora una volta ....il millenario crimine maschile di cui domani si celebrerà la "festa".

    Appunto.

    Al che, di nuovo io scriverò che appunto questo è il grande annuncio di U3: la criminalizzazione dei maschi è la prima arma del conflitto e l'8 marzo è il giorno della loro criminalizzazione universale e la mimosa è il fiore dell'espiazione, della colpa e della vergogna dei maschi.

    Allora ci verrà ricordato il wlad arabo, i roghi delle indiane, la soppressione delle cinesi, l'aborto selettivo del Bangladesh, il 40% delle americane stuprate, l'80% delle francesi molestate etc. etc.

    E avanti così ...dialogando...
    fino a quando ci confesseremo colpevoli.

    Colpevoli di essere nati maschi.

    Informiamo amici e nemici, amiche e nemiche che quel giorno, per noi, a costo di morire, non arriverà mai.

    Noi non piegheremo la testa. Mai.

    "E' meglio morire onorando la propria forma che salvarsi abiurando se stessi" (Vedanta).

    Rino

    Edited by Barnart - 7/3/2005, 17:45
     
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  12. lelen
     
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    No Morethen, non bevo caffé, non mi piace.
    a mia coscienza non mi permette di far finta di niente e di ignorare chi non gode dei miei stessi privilegi. Come donna credo che sia giusta non dimenticarmi che altrove ci sono donne che soffrono solo in quanto donne. Questo non significa negare la sofferenza di un uomo in quanto uomo ( e non in quanto povero, che é un'altra cosa!).
    Purtroppo anche gli esseri umani sottostanno alla legge del più forte: la donna per natura é più debole ( non più scema come si é fatto credere).
    A parte l'innegabile inferiore forza fisica, già per il fatto non trascurabile di partorire, cosa che la rende dipendente. Anche i cambiamenti ormonali sono motivo di maggiore vulnerabilità. Insomma siamo diversi e ben venga.
    Ma siamo anche animali e dunque il più forte spesso ne approfitta, purtroppo.

    Riguardo al fatto che le meutilazioni genitali così come altri obbrobri vengano sostenuti e addirittura praticati dalle stesse donne ( madri, zie etc,) non vedo contraddizione: una cultura condiziona maschi e femmine allo stesso modo.
    Ma é evidente che si tratta di una cultura maschilista, tesa cioé a privilegiare il maschio. Le mutilazioni sono semplicemente un modo di controllare la sessualità femminile (siamo alle solite).
    I dati che ho riportato sulla civilissima Svizzera non sono frutto della mia torbida fantasia, bensì purtroppo di uno studio serio realizzato nel '97 e finanziato dal Fondo Nazionale ( puoi documentarti via web)

    Edited by lelen - 7/3/2005, 17:54
     
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  13. tyrtix
     
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    Riguardo alla situazione politica italiana Lelen, un solo accenno: quel 69 posto ce lo MERITIAMO grazie a quelle donne in politica che in italia NON SI OCCUPANO DI POLITICA, MA DI FEMMINISMO. un politico fa ben'altro, ma le nostre donne sono lì SOLO per il potere.
    Il mio modesto parere è che quando in italia avremmo donne ADATTE ALLA VITA POLITICA e ciò che ne consegue ben vengano anche le donne in parlamento, ai vari ministeri e perfino come capi di stato, no importa se sono donne o uomini, IMPORTA SE SONO CAPACI. Poichè l'atytuale tendenza italiana ci fornisce dati SOLO ED ESCLUSIVAMENTE sull'incapacità delle nostre politichesse, significa che i tempi non sono maturi, e che potremmo, sempre a mio parere, esclusivamente danneggiarci grazie alla linea delle quote.
    Idem, più o meno, dicasi per le donne-manager: come si fa, in un paese dove la piccola e media industia rappresenta un'enorme fetta del lavoro, a pensare a donne manager in cima a grandi complessi industriali?' NON CI SONO I COMPLESSI INDUSTRIALI!
    E quelli che ci sono, vengono tuttora finanziati dallo stato per rimanere in vita, e poi vengono "trasmessi" per via ereditaria...
     
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  14. *Goblin*
     
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    CITAZIONE (lelen @ 7/3/2005, 15:02)
    Domani racconteremo che ci sono ancora sei milioni di bambine in Africa alle qualivengono mutilati i genitali, che c'é la tratta delle schiave, che in Italia solo lo 0,9% delle lavoratrici ricopre un ruolo dirigenziale.
    E sempre l'Italia é al 69esimo posto nel mondo per quanto riguarda le donne in parlamento, mentre in Svizzera una donna su cinque subisce nel corso della propria vita violenze da parte del partner. Altro che festeggiare! Questo racconteremo e scusate se é poco.

    Mi fai conoscere la tua opinione in merito?
    http://www.landriscina.it/wiki/doku.php?id...erfidi_talebani
     
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  15. lelen
     
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    Il discorso "donne e politica" non può certo esaurirsi in poche parole.
    A prescindere dal fatto che la politica fine a sè stessa non mi piace, credo che il modo delle donne di concepire la politica
    ( così come tutto il resto ) sia diverso.
    Ma é risaputo in questa società è permesso occupare posti di spessore, solo se si pensa e ci si comporta da uomini (alcune persino fisicamente sembrano dei maschi!). Se sei una donna vera e capace al limite ti danno un premio (persino un nobel).
    Ma le sorti del mondo le decidono altri, i più prepotenti tra gli uomini appunto che magari hanno accanto donne senza scrupoli questo sì.
    E poi ci sono le bamboline, che però non hanno mai un vero potere e servono semmai ad addobbare la vita dei potenti.
    Come dire: Condoleeza, Thatcher etc. NO GRAZIE! Meglio stare a casa a fare la calzetta. Quindi non è questione di incapacità, ma di differenza.
    Certo per questo modo di fare politica, ostruzionismo a parte, non siamo adatte e non mi smebra un gran peccato.
    Del resto anche molti uomini sensibili e con una coscienza non lo sono.
    E dimmi... quante chances ci sono di occuparsi di politica seguendo altre modalità?
    Che vuoi che ti dica pure tra gli uomini ci sono comunque pochi eroi e quei pochi, si sa, li fanno fuori.

    Goblin, faccio una pausa e poi appena possibile vado a leggere quanto mi hai segmalato sui cari amici Talebani ( ho giusto dato un'occhiatina e mi pare un altro tema non da poco... Ufff...mi fate sudare!)

    Edited by lelen - 8/3/2005, 00:20
     
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186 replies since 8/3/2004, 14:03   4939 views
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