La bufala dell' 8 MARZO

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  1. lelen
     
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    Comiunque sia , sai benissimo che nel nostro linguaggio parlato, "discriminazione" ha una valenza negativa ed implica un concetto di inferiorizzazione ossia di esaltazione di un genere a scapito dell'altro (parlando di discriminazione sessuale ).
    E proprio a questo, ovviamente, io mi riferivo.

    Edited by lelen - 9/3/2004, 20:40
     
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  2. mi.ro
     
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    Lelen:
    CITAZIONE

    Tu dici di non capire il mio linguaggio, ma chiederei anche a te di specificare che vuol dire "contestualizzare diacronicamente"


    Da: http://www.francescomorante.it/pag_diz/diacronico.htm

    Il termine nasce nello Strutturalismo insieme all’opposto "sincronico" per indicare due modi diversi di studiare un fenomeno culturale: "diacronico" è il momento dell’indagine storica mentre "sincronico" è il momento dell’analisi del fatto in se. Con il termine diacronico, per estensione, si indicano quindi tutte le situazioni in cui prevale una visione storicistica nell’analisi dei fenomeni sia culturali sia extra-culturali.


    Il femminismo propone una visione sincronica che mette sotto accusa il maschio interpretando la società di un tempo sulla base dei nostri costumi e dei nostri valori. Questo viene fatto strumentalmente per attaccare militarmente il maschile. E' il bombardamento aereo che anticipa l'invasione di terra. Ma è fondamentalmente una grande, immanente menzogna.

    CITAZIONE

    Oggi si parla sempre e solo di leggi: sono basilari certo, ma non sono tutto: perché le donne oltre a voler essere autonome o professionalmente realizzate, in definitiva cosa vogliono?
    Esattamente ciò a cui aspirano anche gli uomini: avere una propria dignità ed essere accettate per ciò che sono...


    Le donne hanno la loro dignità e si possono benissimo realizzare come e quando vogliono. Alle donne però questo non basta, esse sono invasive e vogliono sottomettere l'uomo ai propri voleri. Sono più discriminatrici di quanto l'uomo abbia mai dimostrato di essere. Si adoperano per cancellare e distruggere ogni luogo simbolico dell'identità maschile, anche il più insignificante (vedi pipì in piedi, aggettivi maschili-neutri, cognome paterno, ...).
    Raramente dimostrano di essere in grado di usare equamente il potere decisionale. Lottano per se stesse e per cambiare il maschio ai loro fini.
    Basti pensare che le donne in parlamento non volevano neanche riconoscere agli uomini che hanno fatto la leva obbligatoria, l'assegnazione di punti nelle graduatorie scolastiche. Questa è la loro giustizia.

    Per comandare equamente bisogna esser stati comandati e le donne oggi, specialmente le giovani, non sanno neanche cosa significhi. Questo storicamente è un valore maschile: il padre industriale che fa iniziare il figlio facendo l'operaio è l'esempio classico. O la durezza dell'accademia militare che dovrà forgiare i futuri ufficiali.
    Le donne questo tipo di approccio lo rifiutano di fatto, pretendendo l'accesso ai ruoli di potere per "quota" anziché per meriti. A loro è concesso tutto e ogni tipo di imposizione è vista come una violazione dei loro diritti.
    Queste sono alcune delle caratteristiche culturali del nostro tempo. Quelle di cui parli tu non le vedo, non le riconosco.

    Roberto
     
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  3. lelen
     
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    Allora Roberto, intanto la tua analisi mi sembra davvero inverosimile.
    Cosa c'entra la diacronictà se si parla di torture, violenze, imposizioni etc? Ricordo ancora che quand'ero ragazzina(dunque non nell'Ottocento) vigeva il cosiddetto delitto d'onore, che giustificava un uxoricida che agiva per aver beccato la moglie in flagrante: questa,spero che tu ne convenga, é un'evidente ingiustizia ieri come oggi. Idem per altri mille esempi che non cito 1) perché sono a conoscenza di tutti 2) perché mi direste che voglio manipolarvi, tramite l'ormai arcinoto dogma inerente la questione della Colpa e che questo non é un forum sui problemi femminili e bla, bla, bla... Chiaramente ci sono poi aspetti della questione meno eclatanti, come la
    riigida suddivisione dei ruoli (alla quale suppongo tu faccia riferimento) che per quanto abbiano limitato le donne, oggi vegono vissuti con una coscienza diversa e dunque determinate situazioni sarebbero non solo improponibili ma anche percepite con maggiore sofferenza.
    Ma questo non significa che le donne abbiano vissuto bene il fatto di dover dipendere ad esempio economicamente da uomini, magari violenti ( una delle prime ragioni che hanno spinto le donne a lavorare fuori casa!). O che non abbiano provato frustrazione per non aver potuto studiare o esprimersi nell'arte ecper il fatto,in definitiva, di non aver avuto altra scelta che sposarsi e partorire tutta la vita...
    Non che l'uomo proletario un tempo abbia avuto chissà quale libertà, intendiamoci. Ma sicuramente l'ui maschi hanno sempre goduto di una maggiore libertà di movimento a tutti i livelli.
    Il giudizio ed il controllo sociale esercitato sulle donne, é incomparabile se confrontato con quello che ha subito l'uomo. E in questo senso,per i miei parametri, é cambiato ancora troppo poco.
    La morale, sotto sotto, é ancora la stessa di ieri: l
    a donna é la malvagia,
    infida nemica dell'uomo, é Eva tentatrice... Se divorzia é "la cattiva di turno". Se viene lasciata "chissà cos'avrà combinato" . Se non si sposa é perché "nessuno la vuole perché é racchia o perché avrà un caratteraccio". Se va con chi le pare é una "puttana". Se viene violentata é perché "se ne va in giro da sola o perché provoca". Se non vuole figli "é un'egoista". Se ne vuole e poi magari decide di separarsi " é una stronza"...
    Queste sono le cose che le leggi non possono cambiare, se non minimamente. Perché per cambiare la mentalità di un popolo e i suoi stereotipi culturali, ci vogliono parecchie generazioni, questo stranamente ancora non l'avete capito nonostante la vostra erudizione e il vostro acume !
    Sulla faccenda altamente ridicola della pipì in piedi mi sono espressa poco fa in un altra sezione.
    Sul cognome paterno che volete che vi dica? Non vedo cosa ci sia di male a mantenere entrambi i cognomi o a lasciarecomunque anche in questo campo libertà di scelta. E per quanto riguarda la lingua, vi é un evidente uso improprio che non si riscontra in tuttie le lingue, segno
    evidente che l'Italia ha una forte origine patriarcale.
    Inoltre ti faccio notare che piuttosto che imporsi gli uomini dovrebbero imparare a guidare: sono due concetti ben diversi e spesso vengono confusi, proprio a causa della mantalità maschilista che non si basa sul rispetto bensì sulla sopraffazione del diverso e del più debole.
    E poi cos'é stà paranoia che le donne vogliono cambiare il maschio a tutti i costi? L'uomo non ha cambuiato la donna: l'ha semplicemente annullata, imponendo per secoli il silenzio alle donne (altrove si usa il burka, ma il proincipiop é quello!)
    E se oggi ci sono donne in grado finalmente di far sentire la propria voce, é una grande conquista che non potete condannare!
    Insomma, ascoltare un altro punto di vista e prendere atto anche di eventuali critiche, non significa necessariamente soccombere.!
    Ma temo che l'uomo in generale abbia ancora troppo inculcato uno stupidio senso di orgoglio e lo confonda conl a dignità maschile! Infine, fanno sicuramente parte del nostro tempo aspetti deleteri a cui ho già fatto accenno come l'ego sfrenato, l 'arroganza, l'incapacità di comprendere ed accogliere il prossimo etc. tutte cose dalle quali sicuramente neppure le donne sono esenti.
    Infatti non ho mai detto che per il solo fatto di appartenere al genere femminili, ci si meriti la beatificazione!
    La tendenza generale non aiuta di certo e non mi sembra che un genere sia migliore dell'altro, come invece vi piacerebbe dimostrare attraverso questo forum-piagnisteo, perpetuando così prorio l'errore di alcune femministe che si ritengono migliori degli uomini e che tanto disprezzate!

    Edited by lelen - 10/3/2004, 22:55
     
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  4. Abigor2
     
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    Allora lelen,tu parli di forum piagnisteo..
    Sì,è possibile e in alcuni casi sicuramente vero che qualcuno possa esagerare o aver esagerato con il lamento,ma tu cosa fai?
    Forse non ti lamenti?
    Ma se non fai altro che ricordarci ogni volta il Passato,l'Altrove e l'Attuale e le discriminazioni subìte e che subiscono le donne in altre parti del mondo?(uffa!).
    E poi,ricordati di un piccolo particolare:la realtà come la vediamo e la percepiamo oggi è ben diversa da come la percepivano e la vedevano in passato.
    Non solo:per diventare "civili" bisogna essere stati prima "incivili".
    Come ha già scritto il solito Silver,questo è per molti aspetti un mondo di merda (che non fu creato dall'uomo..) e la Natura "è quella lì".
    E ancora:sono esistite diverse culture in cui le donne non erano assolutamente oppresse come tu (e il femminismo in genere) vuoi far continuamente credere.
    E aggiungo:sì,l'Italia ha un origine patriarcale ma da tempo è una società mammista,una società dominata dalle madri e NON dai padri...
    I risultati si vedono:maschi sempre più mammoni e,recentemente,anche femmine sempre più mammone.

    Riguardo al maschilismo (che NON va necessariamente di pari passo con il patriarcato,come tu credi e vuoi far credere) ho già scritto che non ho niente a che spartire con tale sistema e tale mentalità.
    Anzi,mi auguro che nel tempo scompaia o,perlomeno,si riduca notevolmente,perché al pari di quella femminista è una mentalità che "ingabbia" entrambi i sessi.
    Pure io trovo assurdo il delitto d'onore,ma non solo perché sono anti-maschilista tanto quanto sono anti-femminista,ma soprattutto perché sono un fautore della VERA libertà sessuale (che nonostante il femminismo,in Italia NON esiste) e,per quanto mi riguarda,ho una visione dei rapporti d'amore e di sesso molto diversa dalla "media".
    Con questo non voglio dire che mi "piaccia" essere cornificato,ma mai penserei di picchiare o di ammazzare una donna con quale sto insieme,perché è andata a scopare con un altro.
    Semplicemente la pianto e non se ne parla più.
    E non parlo "in teoria" ma "in pratica",perché al pari di tanti altri (e tante altre) sono stato cornuto.

    Viveversa,se frequento una donna (anche se è MOLTO difficile trovarne una così,nonostante le tante sciocchezze che si raccontano in giro) solo per sesso,non me può fregar di meno se va a scopare anche con altri uomini.
    Anzi,ti posso dire che,nello specifico,l'idea che si faccia sbattere da altri uomini mi eccita.
    Mi eccita perché vuol dire che una femmina così è maiala (in senso buono) e io adoro la femmina maiala.
    In passato ne ho conosciuta una così in un night - in occasione di un addio al celibato -, per la precisione una spogliarellista che attualmente vive nell'Italia del nord-ovest.
    Un gran bel ricordo.



     
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  5. lelen
     
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    La "femmina maiala" o troia (in italiano sono sinonimi, giusto?) o donna-oggetto(non coinvilgente a livello più profondo , e che non pretende nulla,eccetto casomai una buona prestazione sessuale) fa parte dell'immaginario maschile. Quanti più uomini desiderano una donna é più il maschio si da dei punti. Oltretutto la tanto temuta potenza sessuale femminile ( che non si esaurisce necessariamente come per l'uomo in un solo orgasmo) viene così esorcizzata (v. film porno, soprattutto quelli di ultima tendenza: potendo farebbero penetrare le donne anche dalle orecchie e da mille uomini!).
    Tu, come molti ritieni di avere un pensiero molto aperto, ma la tua mancanza di possesso termina comunque laddove si rientri in un vissuto di coppia. Per tua stessa amissione ti eccita il fatto che una donna con cui vivi una
    relazione di solo sesso, possa avere altri incontri ("essere sbattuta da altri uomini" tanto per usare il tuo linguaggio). Ma ovviamnte i parametri cambiano nel momento in cui oltre al sesso subentrino dei sentimenti più profondi.
    Il tuo modo di intendere la sessualità,mio caro Abigor, mi sembra dunque ampiamnte nella norma: una donna-maiala da sognare ( e da scopare)nonché da spartire con altri e e una donna-santa da sposare e naturalmente da tenere tutta per sé!
    ...'Azz, che progresso ragazzi! In merito al fatto che anch'io seguo la scia del piagnisteo,é solo e sempre per bilanciare le vostre accuse nei confronti delle di donne e del Femminismo i particolare, ritenuto la causa dei vostri (e persino dei nostri) mali. Quando la pianterete di accusare le donne emancipate o perlomeno quando non criticherete più l'emancipazione su tutta la linea, pure io mi anmmorbidirò e sarò senz'altro disposta ad esaminare le cose anche da un punto di vista maschile. Le mie recriminazioni, non hanno infatti semplicemente lo scopo di zittire le vostre critiche alle donne, come mi rinfacciate spessso.. Ma per essere ascoltati bisogna ascoltare e qui non vedo tale predisposizione. Anzi leggo in continuamente accuse e mai l'ombra di una sana autocritica, scambiata per castrazione.
     
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  6. Barnart
     
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    CITAZIONE (lelen @ 11/3/2004, 11:13)
    ...'Azz, che progresso ragazzi!


    La denigrazione di quelli che pensano che le donne siano restie, di quelli che pensano che non lo siano, di quelli che pensano che devono esserlo e di quelli che pensano che non lo devono essere.

    Il dileggio di quelli che le sognano caste, di quelli che le sognano porcelle, di quelli che le sognano un po' caste e un po' porcelle. Di quelli che le sognano e di quelli che non le sognano.

    Il vilipendio del'immaginario maschile ("...l'immaginario..."), dei sentimenti delle paure, dei desideri, degli orientamenti, delle pulsioni, delle fantasie maschili.
    Della passione, del sesso, dell'eros quali sono vissuti dagli uomini.

    Oltraggi che non sono oltraggi ma strumenti di rieducazione.

    Picchia duro Lelen, senza scrupoli.

    La pulizia etica antimaschile è la premessa della società femminista.

    Rino U3








     
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  7. lelen
     
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    E voi continuate pure a restare in una posizione di difesa, anziché chiederc vi se per caso ci sia del vero in parole che nulla hanno di offensivo, se non per chi deve trovare a tutti i costi una valenza negativa in quanto affermo.
    In effetti io mi sono semplicemente limitata a rispondere ad Abigor, il quale sosteneva di non avere un pensiero standard, cosa che secondo me non é affatto vera.
    In quanto al suo maschilismo, non ho detto una parola. Maschilista infatti non é solo colui che ammazza di botte una donna che lo "cornifica" (tanto per usare i termini della società patriarcale). Ma anche l'uomo che usa una donna come se fosse una cosa e poco importa se a lui piace essere trattato nello stesso modo: tanto i parametri per giudicare una donna che vive relazioni di solo sesso restano comunque diversi!
    E si sa che spesso sono gli stessi uomini che vanno con le donne disposte a concedersi avventure, senza implicazioni di sorta, quelli che più le giudicano magari vantandosi con gli amici per il trofeo di caccia!
    Non mi fido degli uomini "liberi"che in una donna sanno apprezzare solo il lato materiale e le riducono a ad oggetto di piacere.
    Io voglio essere considerata nella mia interezza e sono fatta anche di emozionie sentimenti oltre che di pelle e di sangue!
    Pur dando ragione ad Abigi or sul fatto che in Italia, ma direi in tutta l'area occidentale( fatta eccezione per i Paesi Scandinavi, le terre di Odino!, anche se poi lì manca il senso del pudore e la percezione del proprio corpo. In poche parole si tratta di gente fredda...) la sessualità non é ancora priva di tabù e stereotipi, ho sempre ritenuto una relazione vissuta solo a livello solo a livello sessuale come squallida e priva di rispetto.
    E adesso ditemi pure che sono moralista.
    Ma che ci volete fà? A me non piace essere considerata solo per quello che ho tra le gambe e neanche mi interessa considerare un uomo per lo stesso motivo ,anche se evidentemente sarebbe più semplice.
    Voglio essere considerata come una persona intera, corpo-anima-cervello, se non é chiedere troppo. E non credo che questo sia sinonimo di mancata emancipazione.
     
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  8. mi.ro
     
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    CITAZIONE
    Allora Roberto, intanto la tua analisi mi sembra davvero inverosimile.
    Cosa c'entra la diacronictà se si parla di torture, violenze, imposizioni etc? Ricordo ancora che quand'ero ragazzina(dunque non nell'Ottocento) vigeva il cosiddetto delitto d'onore, che giustificava un uxoricida che agiva per aver beccato la moglie in flagrante...


    Torture, violenze e le altre cose che tiri in ballo a casaccio sono reati che non mi sogno in alcun modo di giustificare. Non farmi dire cose che non ho mai detto. Io mi riferisco ad altro. Per quanto riguarda il delitto d'onore, la giustificazione valeva in entrambi i sensi... Vedi "divorzio all'italiana".


    CITAZIONE
    Chiaramente ci sono poi aspetti della questione meno eclatanti, come la
    rigida suddivisione dei ruoli (alla quale suppongo tu faccia riferimento) che per quanto abbiano limitato le donne, oggi vegono vissuti con una coscienza diversa e dunque determinate situazioni sarebbero non solo improponibili ma anche percepite con maggiore sofferenza.


    Le donne hanno iniziato a lottare per la conquista dell'area neutrale in anticipo rispetto all'uomo. L'abolizione dei ruoli era nell'aria. Ci sarebbe stata comunque per necessità principalmente economiche.
    Le donne hanno colto l'occasione per iniziare una guerra di sopraffazione che non ha nulla a che vedere con la parità e il diritto.
    Hanno dichiarato guerra agli uomini.
    I diritti civili che le donne (e non solo) hanno conquistato sono sacrosanti ma esse, hanno colto l'occasione per andare ben oltre.
    I diritti civili non c'entrano nulla con la pretesa di trattare la genitorialità come un fatto esclusivamente femminile, e ridurre l'uomo a un mero donatore di sperma.
    Questo crimine lo hanno voluto e causato le donne e il femminismo.
    Ognuno si assuma le proprie responsabilità.

    L'obiettivo delle donne oggi, non è quello di rendere l'individuo libero dai ruoli, bensì quello di invertire i ruoli. Cioè di riproporre sull'uomo le ingiustizie del passato, vere o presunte che siano. Di qui la necessità di accostare le ingiustizie presunte a quelle reali, in grande quantità. In modo da poter accumulare crediti e non avere problemi di coscienza nel riproporle sugli uomini.

    Le donne ci stanno facendo la guerra e se non ci difendiamo la vinceranno rendendo il mondo più sessista di quanto non sia mai stato.

    Un consiglio Lelen, lascia perdere la sessualità. I desideri, le paure, i miti. Sono affari di un uomo che non ti riguardano. Se ci piace la porca o la puttana sono affari nostri. Non sei tu a insegnarci quello che è giusto e quello che è sbagliato. Se poi capiamo che è meglio sposarci con una santa... sono affari nostri anche quelli. Ok?

    Voi intanto andate ai vostri spogliarelli maschili, sostenete che sia una giusta forma di trasgressione, però poi accusate gli uomini di sfruttare il corpo femminile se vedete una donna che si spoglia.
    Oppure sposatevi liberamente con uomini più giovani, però poi accusate l'uomo che lo fa di essere un porco a cui piace la donna bambina...

    Tenetevi la vostra moralità e noi ci teniamo la nostra. E' più facile e - visto che ci teniamo tanto alla parità - anche più equo.


    Roberto
     
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  9. tyrtix
     
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    Notare: da femminista la nostra Lelen continuerà sempre a soffermarsi alla prima frase o parola sbagliata (magari per lei, anche se poi risulta giusta), e mai approfondirà concretamente ciò che dice, magari portando esempi.
    Lelen, rispondi a queste domande: è giusto che esista una festa delle donne e non una degli uomini? che cosa bisognerebbe fare durante la festa della donna? per quale motivo il "femminismo" esiste ancora, a distanza di 36 anni dall'avvento qua in Italia di tale movimento? Puoi dirti certa che tutto quello che è cambiato, almeno qua in Italia, in termini paritari fra i sessi, sia dovuto al movimento Femminista?
    Ti prego di risponderci a queste domande, cosicchè noi maschietti possiamo capire il tuo punto di vista, mentre propongo ai maschidi mandarmi prima di Lelen le risposte che darà secondo voi, per mail. Facciamo questo esperimento, sarà divertente ed istruttivo.
     
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  10. tyrtix
     
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    Vorrei aggiungere una cosa, giusto per far riflettere su come si continua ad incartare Lelen:
    CITAZIONE

    anziché chiederc vi se per caso ci sia del vero in parole che nulla hanno di offensivo, se non per chi deve trovare a tutti i costi una valenza negativa in quanto affermo


    CITAZIONE

    La "femmina maiala" o troia (in italiano sono sinonimi, giusto?) o donna-oggetto(non coinvilgente a livello più profondo , e che non pretende nulla,eccetto casomai una buona prestazione sessuale) fa parte dell'immaginario maschile


    CITAZIONE
    ho sempre ritenuto una relazione vissuta solo a livello solo a livello sessuale come squallida e priva di rispetto.


    Come al solito Lei è in diritto di giudicare che cosa sia offensivo ANCHE PER GLI ALTRI, e che cosa no, che cosa sia giusto e che cosa no, che cosa sia squallido e che cosa no....
    Lelen, tu non hai mai conosciuto una donna che lavora nella pornografia? Hai mai parlato con lei? e con un'uomo che fa lo stesso lavoro? Ti consiglio di farlo, e di IMPARARE quanto prima che QUASI TUTTI GLI UOMINI DISTINGUONO IL FARE SESSO DAL FARE L'AMORE, e che ritengono entrambe le cose piene sia di rispetto che di significato, tu no, e fai violenza su chi non la pensa come te.
     
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  11. silverback
     
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    CITAZIONE (lelen @ 11/3/2004, 11:13)
    La "femmina maiala" o troia (in italiano sono sinonimi, giusto?) o donna-oggetto(non coinvilgente a livello più profondo , e che non pretende nulla,eccetto casomai una buona prestazione sessuale) fa parte dell'immaginario maschile. Quanti più uomini desiderano una donna é più il maschio si da dei punti. Oltretutto la tanto temuta potenza sessuale femminile ( che non si esaurisce necessariamente come per l'uomo in un solo orgasmo) viene così esorcizzata (v. film porno, soprattutto quelli di ultima tendenza: potendo farebbero penetrare le donne anche dalle orecchie e da mille uomini!).
    Tu, come molti ritieni di avere un pensiero molto aperto, ma la tua mancanza di possesso termina comunque laddove si rientri in un vissuto di coppia. Per tua stessa amissione ti eccita il fatto che una donna con cui vivi una
    relazione di solo sesso, possa avere altri incontri ("essere sbattuta da altri uomini" tanto per usare il tuo linguaggio). Ma ovviamnte i parametri cambiano nel momento in cui oltre al sesso subentrino dei sentimenti più profondi.
    Il tuo modo di intendere la sessualità,mio caro Abigor, mi sembra dunque ampiamnte nella norma: una donna-maiala da sognare ( e da scopare)nonché da spartire con altri e e una donna-santa da sposare e naturalmente da tenere tutta per sé!
    ...'Azz, che progresso ragazzi! In merito al fatto che anch'io seguo la scia del piagnisteo,é solo e sempre per bilanciare le vostre accuse nei confronti delle di donne e del Femminismo i particolare, ritenuto la causa dei vostri (e persino dei nostri) mali. Quando la pianterete di accusare le donne emancipate o perlomeno quando non criticherete più l'emancipazione su tutta la linea, pure io mi anmmorbidirò e sarò senz'altro disposta ad esaminare le cose anche da un punto di vista maschile. Le mie recriminazioni, non hanno infatti semplicemente lo scopo di zittire le vostre critiche alle donne, come mi rinfacciate spessso.. Ma per essere ascoltati bisogna ascoltare e qui non vedo tale predisposizione. Anzi leggo in continuamente accuse e mai l'ombra di una sana autocritica, scambiata per castrazione.

    Il bello è che dopo ti lamenti se Joker fa dei "riferimenti" ai tuoi 4 matrimoni,cara la mia intollerante femminista che si permette di criticare l'immaginario e la sessualità maschile.
    Sei realmente una povera bacchettona frustrata e indottrinata.
    Ma chi te l'ha detto che per un uomo il termine "maiala" è necessariamente dispregiativo?
    E chi te l'ha raccontato che tutti gli uomini vogliono la moglie "santa"?
    Ma rilassati,lelen,e tira a campare!
    Vivrai meglio e di più.
    E soprattutto,lascia perdere la QM:non è roba per te.
     
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  12. Abigor2
     
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    Immaginavo che avresti risposto così:un classico.
    Potrei ribatterti parola su parola,ma non avrebbe alcun senso,perché il tuo scopo non è ascoltare ma soltanto criticare,sia me,sia tutti gli uomini,sia tutto ciò che riguarda il maschile e la sessualità maschile.
    Devo prendere atto che ancora una volta aveva ragione il Silver nel sostenere un po' di tempo fa,che l'unico scopo di una femminista è quello di farti "espiare" tutte le colpe,compresa quella di essere nato maschio.
    Mi "dispiace",lelen,ma sarà (per te) una "missione impossibile"...
     
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  13. -Renato-
     
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    CITAZIONE (ventiluglio @ 9/3/2004, 14:20)
    Parlo a titolo personale, a costo di fare la parte dell'intransigente-fanatico:
    io invece ritengo TUTTO il Femminismo - non solo gli evidenti e quasi comici deliri misandrici delle Elvire Banotti - un'ideologia FALSA e FALLIMENTARE, irriformabile, irrecuperabile, malata e maligna alla sua radice.

    Non esistono conquiste civili positive realmente ascrivibili al F. (semmai sono un portato inevitabile della Modernità).

    TUTTO, assolutamente TUTTO il F. è da respingere e condannare, senza alcuna distinzione tra un presunto F. "buono" ed uno "deviato".

    Sono assolutamente convinto di questo.
    E sono assolutamente convinto che la Storia non tarderà a dare ragione a chi sostiene la necessità e l'urgenza di una contrapposizione frontale e dura, senza alcuna concessione o distinguo, con questa ideologia maligna.

    Per quanto mi riguarda la credibilità di quel movimento è pari a zero.
    Il tempo è scaduto,
    la misura è piena
    e la nostra pazienza è finita.


    Lorenzo

    D'accordo.Il femminismo non è nata come rivendicazione dei diritti femminili.Ha usato la rivendicazione dei diritti femminili per portre avanti una idea basata sull'odio verso l'uomo esulla supremazia morale ed etica verso questo.
    Cosa c'è di più negativo di ciò?
     
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  14. lelen
     
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    Ma come sarebbe a dire che il Femminismo non é nato come rivendicazione dei diritti femminili?
    Qui si sta sta farneticando!
    Che poi nella ribellione delle donne ci siano anche semi di odio, mi pare non solo possibile ma inevitabile e l'ho già detto e stradetto.
    O voi credete che i Neri non provino rancore verso i Bianchi che li hanno oppressi per secoli?(E il paragone non é assolutamente fuori luogo, anzi!). Ovviamente non tutti i Bianchi si sono comportati allo stesso modo,si sa.
    Ma le leggi hanno sempre privilegiato TUTTI i bBanchi e dunque la razza bianca é stata identificata come nemica.
    Molti Bianchi per secoli hanno creduto di apaprtenere effettivamente ad una razza superiore (qualcuno lo pensa ancora adesso) irreteiti dal una falsa ideologia.
    Ora i Neri devono imparare a distinguere e a capire che ci sono dei Bianchi che non sono razzisti e che dunque non meritano il loro disprezzo. L'odio femminista che io sappia é stato indirizzato solo verso i maschilisti, anche se la gramigna cresce ovunque (e giudicare solo in base a quella, riportando solo stralci di scritti estremisti, mi sembra assurdo).
    Anche le donne ora devono imparare a distinguere e sta soprattutto a uomini come voi, a quelli cioé che si dichiarano antimachilisti, far capire che non tutti gli uomini sono uguali!
    Che poi, in conseguenza a millenni di oppressione, vi sia non solo tra le donne ma nell'intera società un'allergia generale verso il maschio non sarà senz'altro giusto, ma c'é una ragione storica... E provate a mettervi nei panni delle donne una volta tanto! Forse allora capirete quello che adesso non volete assolutamente vedere, presi come siete dalle vostre rivendicazioni (come se fossero le uniche al mondo degne di nota).
    Finché non imparerete a dare al passato al giusto peso piantandola di sentirvi colpevolizzati per questo, non potrete rendervi conto del perché si siano verificate siano determintate reazioni. Voi mi date della sognatrice a ci usa dei miei alti ideali e dle fatto che sono sentimentale. Ma a me sembra palese la vostra mancanza di realismo nell'osservare la questione uomo-donna: il vostro sguardo é troppo unilaterale, siete estremmnt eprevenuti,sempre sul piede di guerra e sulla difensiva! Dunque tutto quello che si dice di negativo nei confronti del genere maschile vi sempbra oltraggioso. Ma é come se i Neri dicendo ciò che hanno compiuto ( e compiono ) i Bianchi nel tempo, dicano una bestemmia!
    Il passato non va rinfacciato a chi non c'entra niente, siamo più che d'accordo.
    Ma va ricordato, affinché certi orrori non si ripetano più ( e non é certo rinnegandoli che si impedirà loro di rivivere!). È giusto visitare i lager, per mostrare alle nuove generazioni cos'é stato. Ma non per questo un tedesco deve vergognarsi, visitando un lager, di essere nato in Germania. Anzi può essere orgoglioso di essere un tedesco che nulla a che fare col nazismo. Finché non riconoscerete ciò che il genere maschile ha fatto all'umanità, ingannato dal patriarcato che ha messo i maschi in cima alla piramide gerarchica come una cosa voluta da Dio, resterete dei maschi lagnosi incapaci di assumersi le proprie responsabilità.
    Perché non ha senso denunciare le ingiustizie che gli uomini oggi subiscono, se prima non siete in grado di riconoscere ciò che il maschilismo ha provocato e provoca nel mondo.
    Il vostro modo di procedere non é credibile e toglie forza anche alle legittime denunce che cercate di portare avanti.
     
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  15. silverback
     
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    Comunque,attendo "con ansia" il giorno in cui tu e relativo movimento femminista,comincerai/comincerete a mettere in evidenza anche tutto quello che di buono l'uomo ha pensato,inventato e costruito.

    (Considera solo il fatto che se in questo preciso momento puoi startene qui a denigrare "in diretta" il genere maschile,è perché in passato ci sono state delle menti maschili che hanno "partorito" il computer.)

    Oh sì,lo so bene:non lo farai/farete mai.
    Ma ricorda/te che se esisti/iamo è in virtù di "quel Passato".
    Il mondo "buono e giusto",cioè il "paradiso terrestre",esiste solo nelle fantasie dei sognatori;ops:delle sognatrici.
     
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186 replies since 8/3/2004, 14:03   4940 views
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