La bufala dell' 8 MARZO

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  1. silverback
     
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    http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id...=UNPOSTOALCUORE
    Vorrei che domenica giorno dedicato come di consueto alle donne non vi fosse quello scambio di fiori gialli, quel rituale quasi doveroso del marito alla moglie, dal ragazzo alla sua amata, dal playboy alla sua fiamma del momento occasionale. Sogno che quel giallo venga interpretato come un colore d'attenzione per tutti noi. Sogno che domenica ci sia una riflessione nei rapporti familiari, quelli nascenti e quelli occasionali. Se festa ci dovrà essere spero che sia festa per, tutti uomini e donne, per tutte le coppie di tutti i tipi. Molti di noi forse hanno dimenticato l'origine di questa festa che nel corso degl'anni è passata da commemorazione a ricordo, da ribellione a femminismo, e ultimo ma non ultimo, all'organizzazione di spogliarello trasgessivo. La riflessione, l'attenzione per quello che le donne hanno fatto per questa società, per il mondo del lavoro per le singole famiglie, ecco questo dobbiamo festeggiare. Costruire questa società è stato come veder crescere un'albero dal seme ai suoi frutti. Per crescerlo l'abbiamo irrorato, sostenuto, potato. Abbiamo avuto refrigerio sotto le sue foglie, ci siamo aggrappati al suo tronco nei momenti pericolosi, ci siamo riparati sotto le sue fronde nei momenti tristi, abbiamo raccolto i suoi frutti che ci ha dato sempre con generosità. Ecco cos'è la donna per me e per chi rispetta il suo ruolo. Per crescere un albero ci vuole molto tempo, ma per tagliarlo ci vogliono pochi minuti. Ecco perché dico che per la donna ci vuole "un posto ..nel cuore".

    Un lettore


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    Bisognerebbe ricordare le ragioni di questa data di festa, certo. Non trascurare che si festeggia come giorno lieto la ricorrenza di una strage di operaie che scioperavano, a New York. Celebrare, più che festeggiare, le grandi trasformazioni che nei 101 anni trascorsi da allora hanno segnato la vita delle donne. Oppure, lei ha ragione, rendere questa giornata un omaggio alle metamorfosi dei rapporti tra le donne e gli uomini, della natura dei loro legami, duraturi o temporanei. Certe donne in questo giorno si regalano lo “sfizio” un po’ frustrato e un po’ aggressivo di assistere a uno spogliarello maschile. Altre preferiscono stare tra loro, godere della solidarietà femminile. Altre non ci pensano. Sarebbe meglio estendere la festa a tutti, pensarla come celebrazione delle relazioni tra pari. Perché la parità e i suoi equilibri sono conquiste laboriose e lunghe, e non è certo l’innalzamento dell’età pensionabile per le donne a migliorare uno stato dove esse sono ancora per molti versi pregiudicate e ostacolate. Un otto marzo per la distensione degli scambi tra i sessi: perché siano più uguali, cioè più rispettosi delle differenti nature. Incominciando dal rispetto per le donne, creature di relazioni. E proseguendo con tutti noi, creature bisognose di relazioni.

    Lisa Ginzburg
     
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186 replies since 8/3/2004, 14:03   4939 views
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