La bufala dell' 8 MARZO

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  1. lelen
     
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    Intanto io non volevo dimostrare un bel niente se non rispondere ad Abigor che contestava quanto da me affermato.
    Gli volevo semplicemente far notare e che lui non può sostenrre che quanto dico é falso solo perché lui come singolo non azzera le conquiste femminili, ma le considera (almeno parzialmente suppongo) valide.
    Volevo solo ribadire che per molti uomini di questo forum, l'emancipazione femminile non é considerata come conquista ma come regresso e dunque Abigor parla esclusivamnte a titolo personale, com'é giusto che sia, ma deve tener conto che io non mi riferisco solo a lui con i miei interventi. Le vostre rivendicazioni per me sono (parzialmente) giuste, ma non é questo il punto già l'ho detto: le frange estremiste del Movimento maschile,così come di quello femminile portano solo scompiglio e non contribuiscono certo creare un equilibrio. E non sto parlando di compromessi ma di mediazione.
    Finché ambo le parti si ostineranno a vedere solo "le proprie ragioni" la guerra dei sessi non potrà mai finire! Tu dici di non capire il mio linguaggio, ma chiederei anche a te di specificare che vuol dire "contestualizzare diacronicamente"? Comunque sia, mi sembra un'assurdità affermare che uomini e donne siano stati discriminati allo stesso modo: l'uomo é stato sfruttato dalle classi abbienti, non discriminato in quanto maschio. Uomini e donne in passato hanno lavorato come le bestie per gli interessi di qualcun altro.
    Se parliamo poi delle dofferenze é chairo cghe essendo l'uomo più massa muscolare é stato sottosposto ai lavori più pesanti (ma non ovunque é stato così : in molti Paesi tuttora é la donna a svolgere i lavori più faticosi!).
    Ma va detto che la donna non é che se ne stava in casa a passarsi lo smalto sulle le unghie e a causa delle condizioni precarie e del'ignoranza moriva spesso di parto, come succede ancora nel Terzo mondo, dove ogni tre minuti una donna ci lascia le penne. Ad ogni modo la donna é stata anche discriminata in base al genere, oltre che in base alla classe di apparteneza. Mi pare innegabile e sostenere il contrario é sintomo di estrema ignoranza o di malafede. Legge, natura,o costume mi chiedi.... Intanto escluderei la natura come causa dei mali femminili. Infatti anche se per siamo geneticamnte più vulnerabili per ovvi motivi, tutto dipende cosa ne fa di questa vulnerabilità, il contesto sociale in cui la donna é inserita! E quello occidentale non é certo stato il massimo in questo senso! Inoltre lascia perdere per favore le donne fuori di testa che hai incontrato: anche se le esperienze personali sono determinanti, non possono essere considerate come universali. Io non mi baso semplicemente sui miei incontri,s ennò buonanotte! Sarebbe un giudizio troppo relativo e soggettivo, un pre-giudizio appunto. È come dire che siccome io non ho mai incontrato nessuno che voleva lapidarmi allora dovrei dire che quella realtà non esiste! Purtropppo mi confermi che molte vostre affermazioni partono proprio da brutte esperienze con le donne dunque capisco il vostro astio verso il mondo femminile moderno, ma non lo posso condividere né considerare legittimo. Comunque non hai riposto alla mia terza domanda, anzi l'hai elusa elegantemente...
    In quanto alla mia affermazione finale, voglio dire una cosa ovvia e semplicissima ossia che un conto sono le leggi,un altro la coscinza collettiva.
    Oggi si parla sempre e solo di leggi: sono basilari certo, ma non sono tutto: perché le donne oltre a voler essere autonome o professionalmente realizzate, in definitiva cosa vogliono?
    Esattamente ciò a cui aspirano anche gli uomini: avere una propria dignità ed essere accettate per ciò che sono, senza doversi sempre sentire dare, ad esempio, delle troie se vivono liberamente la proria sessualità, o delle stupide donne rompipalle se dicono ciò che non amano nel loro compagno!
    Essere considerate persone, con una propria volontà e con un'intelligenza, una logica insomma un'anima diversa da quelle maschile ma altrettanto valida. Chiediamo troppo?
    Tutto questo mi pare, le leggi non possono sancirlo perché fa parte di quella zona umana chiamata coscienza dove nessun magistrato può accedere.
     
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186 replies since 8/3/2004, 14:03   4941 views
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