La bufala dell' 8 MARZO

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  1. Reduan
     
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    Lupus in fabula

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    Una "festa" inventata
    di Vittorio Messori
    Pensare la storia, San Paolo, Milano 1992, p. 107.



    C'era una volta la festa di Sant'Agata, era la protettrice delle donne non maritate e delle madri che allattano, in molti posti il 5 febbraio è dedicato alle donne, con processioni, feste patronali, si fa il pane di Sant'Agata a forma di mammella (alla giovane Agata erano state tagliate le mammelle durante la persecuzione).
    [vedi nella sezione SANTI la storia di Sant'Agata].
    Oggi se ancora si festeggia, lo si fa con un misto tra goliardia e fede.
    Gli uomini cucinano e servono a tavola, oppure accudiscono i pargoli e le donne si trovano tra loro a festeggiare.

    Poi venne il '68, la rivoluzione sessuale, le rivendicazioni femministe, e nacque la festa dell'8 marzo.
    La leggenda narra che una femminista tedesca, Clara Zetkin durante il Congresso socialista di Copenaghen, propose la data dell'8 marzo, per la giornata internazionale della donna, in ricordo d un gruppo di donne arse vive all'interno della fabbrica nella quale lavoravano, e nella quale il datore di lavoro le aveva rinchiuse.

    Da quel giorno si festeggia l'8 marzo, regalando mimose (fiore umile e puzzolente, ma reperibile in quel periodo). Scopriamo però, leggendo Messori, che si tratta di una bufala.
    --------------


    C'erano una volta delle operaie tutte lavoro, fede socialista e sindacato; e c'era un padrone cattivo. Un giorno, le lavoratrici si misero in sciopero e si asserragliarono nella fabbrica. Qualcuno (il padrone stesso, a quanto si dice) appiccò il fuoco e 129 donne trovarono atroce morte. Era l'8 marzo 1908, a New York.
    Storia molto commovente, con un solo difetto; che è falsa. Eh già, nessun epico sciopero femminile, nessun incendio si sono verificati un 8 marzo del 1908, a New York. Qui, nel 1911 (quando già la "Giornata della donna" era stata istituita), se proprio si vogliono spulciar giornali, bruciò, per cause accidentali, una fabbrica, ci furono dei morti, ma erano di entrambi i sessi. Il sindacalismo e gli scioperi non c'entravano. E neanche il mese di marzo.

    Piuttosto imbarazzante scoprire di recente (e da parte di insospettabili quanto deluse femministe) che il mitico 8 marzo si basa su un falso che, a quanto pare, fu elaborato dalla stampa comunista ai tempi della guerra fredda, inventando persino il numero preciso di donne morte: 129...

    Edited by Reduan - 3/3/2008, 00:47
     
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