no comment.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Joker
     
    .

    User deleted


    L'uomo? Un errore della natura

    Sono sempre più numerosi, scrive il settimanale tedesco "Der Spiegel", i genetisti
    che pensano che il sesso forte sia in realtà un essere riuscito male. Da quando si
    conosce la sequenza genetica del cromosoma "Y", quello che caratterizza l'uomo,
    sembrerebbe che "gli uomini siano delle donne venute male dal punto di vista genetico,
    che nascono con delle cellule degenerate". Gli esempi di questa degenerazione sono
    visibili a tutti: fragilità dei bambini rispetto alle bambine, aspettative di vita minori,
    violenza, alcolismo. Insomma il sesso forte lo è solo di nome.

    Der Spiegel (Germania)

    ( http://news2000.libero.it/webmagazine/sg44.html )



     
    Top
    .
  2. silverback
     
    .

    User deleted


    Appena avrò un po' di tempo scriverò qualcosa su questo bistrattato (dagli stessi scienziati maschi..) cromosoma Y.
     
    Top
    .
  3. alberto s.c.
     
    .

    User deleted


    Questo e' il genere di messaggi che si trasmettono alle nuove generazioni! Attraverso tutti i media! Ma insomma se continuiamo cosi' che speranza avranno i giovani maschi di sentire il proprio valore
    in una societa' sempre piu' anti-maschile? Siete degli errori, inutili, ecc . ecc.

    Allora... Dice l'articolo che ci sono sempre piu' scenziati (maschi) che la pensano a questo modo.
    Io penso che anche gli scenziati riestano del clima femminista e i loro pensieri si muovono inevitabilmente verso tali distorte teorie. Secondo me il pensiero di ogni uno viene influenzato dal pensiero collettivo, e' l'infuenza del pensiero collettivo "dominante" e' davvero forte su tutti. E' il pensiero collettivo odienrno e'
    "w il femminismo, pestiamo i maschietti arroganti!"

     
    Top
    .
  4. silverback
     
    .

    User deleted


    Infatti anche gli scienziati maschi sono vittime (spesso inconsapevoli) del pensiero collettivo dominante.
    L'esser "coscienti" non è necessariamente correlato al genio matematico/fisico o a lauree da 110 e lode, anzi...

    Edited by silverback - 15/1/2005, 15:32
     
    Top
    .
  5. lelen
     
    .

    User deleted


    Ok, allora fate bene a protestare.
    Ma la miglior forma di protesta é dimostrare col vostro esempio pratico, che non siete "maschietti arroganti" bensì veri uomini che sanno tirare fuori le palle al momento giusto, ma non solo per difendere i propri interessi. Ché in questo, anche altre categorie di persone sono bravissime.
    È il coraggio civico quello che manca oggi, ovviamente a tutti non solo agli uomini.
    Il pensiero collettivo dominante non é quelo femmminista, toglietevelo dalla testa.
    Tutt'al più ci sono delle influenze distorte.
    Il pensoieo dominante é quello fatto di stupidità e cinismo, non mi stancherò mai di dirlo qui come altrove.
    E voi accusando sempre e solo il Femminismo non solo siete riduttivi, ma contribuite ad alimntare la confusione generale , rallegrando coloro (uomini e donne) che se ne sbattono delle ideologie e vivono solo per il proprio tornaconto personale.
    Beh, perlomeno ora leggo chiaramente che c'é un pensiero collettivo che incondiziona le menti. Eppure in questo forum qualcuno mi derideva quando parlavo di condizionamenti a causa del lavaggio di cervello mediatico nonché di antichi retaggi!
    Ma scusate, siamo liberi solo quando si tratta se scegliere di prostituirci o meno(per strada, sui calendari, alla tv etc.) mentre per tutto il resto siamo condizionati dal pensiero femminista? Ah no, che stupida... anche la mercificazione sessuale fa parte del programma femminista é anzi uno dei suoi primi obiettivi, giusto?
     
    Top
    .
  6. ventiluglio
     
    .

    User deleted


    Lelen:
    CITAZIONE
    Il pensiero collettivo dominante non é quello femmminista, toglietevelo dalla testa.
    Tutt'al più ci sono delle influenze distorte.
    Il pensiero dominante é quello fatto di stupidità e cinismo, non mi stancherò mai di dirlo qui come altrove.


    La stupidità ed il cinismo (ma anche un'altra infinità di umanissimi difetti) faranno sempre parte dell'uomo.
    Pensare di sradicare la Stupidità dall'uomo è viceversa il proposito "politico" a sua volta più stupido che si possa immaginare.
    Questo è infatti un moralismo buonista ed elitista d'accatto di chi si ritiene evidentemente "buono ed intelligente", e che si sente autorizzato a dare giudizi morali sugli individui sulla base di chissà quali proprie personali virtù...
    Moralismo odioso che ha sempre creato storicamente utopie ed ideologie in sé criminali e disumane.

    Quanto al Femminismo, viceversa, questo è semplicemente un'ideologia ("falsa" e fallimentare) che ha una storia, programmi e realizzazioni storiche ben precise e va, a parer mio, semplicemente smantellato dall'A alla Z.
    La cosa è auspicabile e possibile.

    Un proposito "politico" - quello di espellere tale bacata, odiosa, velenosa e sterile ideologia - che certamente non risolverà da solo i mali dell'umanità.
    E' infatti una battaglia "necessaria" ma "non-sufficiente".

    Se però non passiamo attraverso una completa radicale condanna del Femminismo, di sicuro la nostra civiltà non ha alcun futuro.

    Siamo qui per condurre QUESTA battaglia ideale e non altre, perché la riteniamo la più realisticamente possibile e quella in assoluto più urgente.

    Se non lo hai ancora capito e se invece la tua personale battaglia è genericamente contro il "Male", l'"Ignoranza", ecc. (che sono dovunque e inestirpabili - perché connaturate nell'umanità) allora davvero non capisco cosa ci stai a fare qui.


    Lorenzo
     
    Top
    .
  7. silverback
     
    .

    User deleted


    I cromosomi sessuali che determinano il sesso - X e Y - si distinguono dai loro simili: le altre paia di cromosomi delle nostre cellule sono formate da due bastoncelli pressoché identici: un cromosoma di ogni coppia proviene dalla madre e l'altro dal padre, ma di solito entrambi hanno le stesse dimensioni e contengono gli stessi geni. (I geni sono i "modelli" da cui vengono sintetizzate le proteine,che svolgono la maggior parte delle funzioni dell'organismo.) Viceversa, il cromosoma Y è molto più piccolo dell'X: contiene solo alcune decine di geni, in confronto ai 2000-3000 contenuti nel cromosoma X.
    Un certo numero di geni dell'Y non possiede geni omologhi sull'X. Per di più, l'Y è pieno di "DNA spazzatura": sequenze di nucleotidi che non contengono alcuna istruzione per produrre molecole utili.
    Fino a tempi recenti, era difficile spiegare come il cromosoma Y si fosse ridotto in simili condizioni: esistevano varie teorie, ma i mezzi per confermarle erano pochi.

    La situazione si è ora modificata, soprattutto grazie al Progetto Genoma umano e ai vari tentativi di decifrare la sequenza completa dei nucleotidi contenuti nei cromosomi umani:l'X, l'Y e i 22 autosomi (i cromosomi non coinvolti nella determinazione del sesso).
    Nello stesso modo in cui i paleontologi possono ricostruire l'evoluzione di una specie esaminando il sistema scheletrico di animali e fossili, i biologi molecolari hanno imparato a seguire l'evoluzione dei cromosomi e dei geni analizzando le sequenze di DNA.
    Le nuove scoperte dimostrano che la storia dei cromosomi sessuali è stata incredibilmente dinamica, caratterizzata da una serie di violente alterazioni del cromosoma Y, seguite da cambiamenti compensatori nell'X.
    E questo gioco reciproco continua senza dubbio ancor oggi.

    Inoltre il cromosoma Y - a lungo considerato in grado di portare a termine a malapena il programma sessuale maschile - si sta rivelando molto più attivo di quanto si sospettasse.
    Nel corso di circa 300 milioni di anni è riuscito a conservare vari geni importanti per la sopravvivenza nei maschi e di acquisirne altri necessari alla fertilità.
    Pur regolarmente bistrattato,il cromosoma maschile somiglia un po' a Woody Allen: a dispetto della sua modesta apparenza, esercita un potere inatteso.
    La semplice curiosità ha guidato gran parte delle ricerche sull'evoluzione dei cromosomi sessuali umani; il lavoro però ha anche lo scopo pratico di spiegare e curare l'infertilità maschile.
    Scoprire i geni dell'Y che influenzano la capacità riproduttiva potrebbe aiutare a mettere a punto terapie innovative per gli uomini che sono privi di quei geni o che ne possiedono versioni difettose.

    Prima del XX secolo, i biologi ritenevano che fosse l'ambiente a determinare il sesso nell'uomo e negli altri mammiferi, proprio come accade nei rettili attuali.
    Nel caso di questi ultimi, la temeratura a cui è incubato l'embrione in uno stadio precoce dello sviluppo innesca meccanismi che determinano la nascita di un individuo maschio o femmina.
    All'inizio del Novecento, però, i ricercatori si resero conto in alcune specie animali sono i cromosomi a stabilire quale sarà il sesso.
    Circa 20 anni più tardi, si dimostrò che i mammiferi sono fra quegli animali che utilizzano i cromosomi - specificatamente l'X e l'Y - per determinare il sesso durante lo sviluppo embrionale.
    Nei decenni successivi, si identificò nel cromosoma Y il responsabile del sesso maschile e si dedusse che i due cromosomi sessuali (X e Y) si fossero evoluti a partire da autosomi simili di un antenato primordiale.

    Per caso, in un'epoca vicina all'origine dei mammiferi, una mutazione verificatasi in una piccola regione dell'autosoma che sarebbe diventato l'Y fece sì che gli embrioni che ereditavano il cromosoma mutato (con il suo partner, il futuro X) diventassero individui di sesso maschile.
    Quelli che invece ereditavano due copie dell'X diventavano femmine?
    Nel 1990 si individuò la regione del cromosoma Y che è responsabile dei tratti maschili.
    Si tratta del singolo gene SRY, cioè "regione dell'Y che determina il sesso".
    La proteina codificata da SRY determina la formazione dei testicoli, a quanto sembra attivando altri geni su diversi cromosomi.
    In seguito, il testosterone e altre sostanze prodotte nei testicoli hanno il compito di modellare i caratteri maschili.

    Gli scienziati sono giunti alla conclusione che i cromosomi sessuali umani in origine formassero una coppia di omologhi in parte perché le estremità dell'X e dell'Y sono tuttora molto simili e possono dar luogo a un processo di ricombinazione.
    Durante la meiosi (la divisione cellulare che porta alla produzione di uova e spermatozoi) i cromosomi omologhi si appaiano con precisione e si scambiano frammenti;dopodiché una copia di ogni autosoma, assieme a un cromosoma sessuale, viene distribuita uniformemente in ogni cellula germinale.
    Sebbene oggi la maggior parte dell'Y assomigli ben poco al cromosoma X, nei maschi le estremità di questi cromosomi si allineano durante la meiosi e si scambiano a vicenda frammenti, come se l'X e l'Y fossero ancora una coppia di omologhi. (Questo allineamento è cruciale per la corretta distribuzione dei cromosomi negli spermatozoi.)

    Un'altra prova del fatto che l'X e l'Y fossero un tempo molto simili è stata ricavata dalla regione del cromosoma Y che non ricombina con l'X.
    Molti dei geni distribuiti lungo questa regione possiedono ancora oggi una controparte sul cromosoma X.
    L'esistenza della regione non soggetta a ricombinazione, che rappresenta il 95% del cromosoma Y, ha offerto indizi su come questo sia divenuto l'ombra di ciò che era in origine.
    Sia in natura sia in laboratorio, la ricombinazione aiuta a mantenere l'integrità dei cromosomi.
    Viceversa, la sua assenza provoca l'accumulo di mutazioni deleterie nei geni situati nella regione che non si ricombina, fino a che essi si deteriorano e scompaiono.
    Pertanto sembrava ragionevole ritenere che un evento abbia fatto cessare i processi di ricombinazione di DNA fra ampie zone dell'X e dell'Y, in seguito al quale i geni della regione che non si ricombinava del cromosoma Y sono andati perduti.

    Ma quando e in che modo il processo di ricombinazione si sia interrotto dopo la formazione del cromosoma Y è per decenni rimasto oscuro.
    Le ricerche compiute negli ultimi sei anni hanno colmato molte lacune.
    Per esempio, nel 1999 Bruce T.Lahn,assieme a David C.Page del Whitehead Institute for Biomedical Research di Cambridge,nel Massachusetts, ha dimostrato che il cromosoma Y ha perduto la sua capacità di scambiare frammenti di DNA con l'X per tappe successive:coinvolgendo dapprima una zona di DNA che circondava il gene SRY, ed estendendosi quindi,a blocchi distinti,per tutta la lunghezza del cromosoma.
    Tuttavia,solo il cromosoma Y si è deteriorato dopo la perdita del meccanismo di ricombinazione con l'X.
    Il cromosoma X ha continuato ad andare incontro a ricombinazione ogni volta che due copie si incontravano nella donna al momento della meiosi.

    Che cosa può spiegare il venir meno della ricombinazione fra i cromosomi X e Y?
    Mentre i cromosomi X e Y primitivi cercavano di scambiarsi segmenti nella meiosi, in un lontano antenato degli attuali mammiferi, probabilmente parte del DNA del cromosoma Y invertì il proprio orientamento, capovolgendosi rispetto alla regione omologa sul cromosoma X.
    Poiché la ricombinazione richiede che due sequenze simili di DNA appaino l'una con l'altra, un'inversione avrebbe impedito le interazioni future tra regioni prima omologhe sui due cromosomi.
    E' stato scoperto che il processo di ricombinazione cessò in episodi distinti esaminando la sequenza necleotidica di 19 geni dislocati nella regione che non si ricombina di entrambi i cromosomi X ed Y.
    (Alcune delle copie dell'Y non sono più funzionanti.)

    In generale, se coppie appaiate di un gene smettono di ricombinarsi, la loro sequenza è destinata a divergere sempre più nel tempo.
    Un numero relativamente piccolo di differenze significa che la ricombinazione ha cessato di verificarsi in tempi abbastanza recenti; un numero elevato di differenze implica che il processo si è interrotto molto tempo fa.
    La maggior parte delle coppie X-Y apparteneva a uno di questi quattro gruppi.
    In ciascuno, le copie X e Y differivano all'incirca nella stessa misura e ciò indicava che la ricombinazione si era interrotta più o meno nello stesso momento.
    Ma i quattro gruppi erano ben diversi fra loro.

    Le copie di Y che avevano incominciato a divergere dalle loro controparti sull'X all'incirca quando si era sviluppato il gene SRY erano quelle che mostravano la maggiore differenza dai loro partner, mentre gli altri gruppi presentavano via via meno differenze fra le copie di X e di Y.
    Confrontando sequenze di DNA di specie diverse, si può calcolare all'incirca l'epoca in cui i geni un tempo omologhi (e le regioni in cui erano situati) hanno iniziato a prendere strade diverse.
    I confronti hanno rivelato che i precursori autosomici di X e Y erano ancora simili fra loro e intatti nei rettili che esistevano prima che la linea evolutiva dei mammiferi incominciasse a svilupparsi pienamente.
    Tuttavia i monotremi, che furono fra i primi a staccarsi dai mammiferi, possiedono sia il gene SRY sia una regione adiacente che non si ricombina.

    Queste differenze implicano che il gene SRY sia comparso,e che la ricombinazione nei suoi pressi si sia interrotta, in un'epoca vicina all'emergere della linea evolutiva dei mammiferi, circa 300 milioni di anni fa.
    Per ottenere maggiori informazioni è stata svolta un'analisi basandosi "sull'orologio molecolare".
    E' possibile stimare a posteriori la velocità di mutazione delle sequenze di DNA quando non vi siano particolari pressioni selettive che le mantengono invariate.
    Moltiplicando l'entità della differenza nelle sequenze delle coppie X-Y per la velocità stimata, è stato dedotto che il primo evento di inversione cromosomica che ha bloccato il processo di ricombinazione si verificò fra 240 e 320 milioni di anni fa.
    Analisi simili rivelano che l'inversione successiva si verificò fra 130 e 170 milioni di anni fa, poco prima che i marsupiali si staccassero dalla linea evolutiva che avrebbe dato origine a tutti i mammiferi placentati.
    La terza inversione avvenne fra 80 e 130 milioni di anni fa, prima della diversificazione dei mammiferi placentati.

    E l'ultima inversione ha sconvolto il cromosoma Y fra 30 e 50 milioni di anni fa: ossia dopo che le scimmie si erano avviate lungo il proprio cammino evolutivo, ma prima che scimmie antropomorfe e ominidi si separassero.
    Opponendosi alla tendenza generale della coppia X-Y, alcuni geni nella regione che non si ricombina dell'Y codificano per proteine che differiscono poco rispetto a quelle codificate dalla loro controparte sull'X, persino nelle regioni che hanno subìto precocemente l'inversione.
    Una simile conservazione può forse essere spiegata da una semplice regola evolutiva: se un gene è cruciale per la sopravvivenza di un organismo, tenderà a mantenersi.
    In effetti, i geni di Y che sono cambiati di meno sono principalmente quelli "housekeeping", la cui presenza è necessaria per l'integrità di quasi tutte le cellule dell'organismo.

    Non solo la logica, ma anche una gran mole di dati sperimentali indicano che la mancata ricombinazione tra i cromosomi X e Y e il conseguente deterioramento di molti geni di Y, devono essere stati seguiti da un terzo processo che ha compensato l'evento degenerativo.
    Il ragionamento è il seguente: non tutti i geni sono attivi in tutte le cellule.
    Ma quando una cellula ha bisogno di certe proteine, in genere attiva entrambe le copie, paterna e materna, dei geni corrispondenti.
    La quantità di proteina prodotta da ciascuna copia è regolata per garantire lo sviluppo e il funzionamento ottimale di un organismo, giorno dopo giorno.
    Perciò, via via che i geni sull'Y incominciarono a sparire, la produzione delle proteine loro associate si sarebbe ridotta disastrosamente nel sesso maschile se le specie colpite dall'evento non avessero sfruttato strategie compensative.

    Molti animali, come il moscerino della frutta,rimediano a questa disparità raddoppiando sul cromosoma X l'attività dei geni corrispondenti a quelli perduti nel cromosoma Y del maschio.
    In altri la strategia è più complessa: in primo luogo aumenta l'attività dei geni sull'X sia nel maschio sia nella femmina, una manovra che ripristina il livello proteico nei maschi, ma crea un eccesso nelle femmine.
    In alcuni animali, come nei nematodi,l'attività dei geni dell'X nelle femmine è poi dimezzata, mentre altri ancora, fra cui i mammiferi, ricorrono a un processo di inattivazione dell'X in cui le cellule degli embrioni femminili a uno stadio precoce disattivano a caso gran parte dei geni in uno dei loro cromosomi X.
    Cellule vicine possono "mettere a tacere" copie diverse del cromosoma X, ma tutti i discendenti di una data cellula mostrano lo stesso schema di inattivazione.
    Sebbene l'inattivazione dell'X sia stata a lungo ritenuta una risposta al decadimento dei geni dell'Y, la prova mancava.

    Se la degenerazione dei geni del cromosoma Y determinava l'inattivazione dell'X, allora i geni dell'X dotati di controparti funzionali nella regione che non si ricombina dell'Y avrebbero dovuto sfuggire all'inattivazione nelle femmine in modo da mantenere i livelli proteici in queste ultime equivalenti a quelli dei maschi.
    Analizzando i livelli di attività delle coppie X-Y superstiti in una ventina di specie di mammiferi, Jegallian e Page scoprirono alcuni anni fa che le copie dei geni attivi sull'Y situate sul cromosoma X sfuggivano all'inattivazione.
    Queste analisi hanno anche rivelato che tale processo di inattivazione non si è evoluto in un solo stadio; piuttosto, ha avuto origine quasi in sordina, frammento dopo frammento o, forse, gene dopo gene all'interno di un frammento; comunque non simultaneamente su tutto il cromosoma.
    Stranamente,la regione che non si ricombina dell'Y ha non solo alcuni geni indispensabili rispecchiati sull'X, ma anche una decina di geni che favoriscono la fertilità maschile e codificano per proteine sintetizzate solo nei testicoli, presumibilmente per contribuire alla produzione dello sperma.

    Sembra che alcuni di essi siano giunti sull'Y da altri cromosomi.
    Altri vi si trovano fin dall'inizio, ma in origine avevano funzione diversa:le nuove funzioni sono state acquisite col tempo.
    La degenerazione, quindi, è solo uno dei temi salienti nell'evoluzione del cromosoma Y; un secondo,poco considerato fino a qualche anno fa, è l'acquisizione dei geni che regolano la fertilità.
    Non è chiaro che cosa abbia trasformato il cromosoma Y in una calamita per geni di questo tipo.
    Una specie nel suo complesso può trarre beneficio dal fatto di relegare nei maschi geni che potrebbero danneggiare le femmine o non portar loro alcun vantaggio.
    E' anche possibile che il fatto di trovarsi sul cromosoma Y protegga i geni maschili della fertilità, assicurandone la trasmissione da maschio a maschio senza dover passare in individui di sesso femminile (che potrebbero eliminarli senza subire danni diretti).

    Un altro mistero è come i geni della fertilità possano prosperare in assenza di ricombinazione, in condizioni che hanno danneggiato irreparabilmente gran parte degli altri geni.
    Di fatto, quasi ogni gene per la fertilità presente sul cromosoma Y esiste in più copie: questa amplificazione potrebbe limitare gli effetti di mutazioni distruttive,che di solito colpiscono una copia per volta.
    Anche se alcune copie accumulano mutazioni e si inattivano,le rimanenti conservano la capacità riproduttiva dell'individuo e fungono da stampo per la loro stessa moltiplicazione.
    L'evoluzione dei cromosomi sessuali è stata studiata soprattutto sull'uomo.
    Queste ricerche hanno però messo in luce princìpi generali che agiscono anche in animali che hanno sviluppato cromosomi sessuali indipendentemente dai mammiferi.
    Alcuni di essi, come gli uccelli e le farfalle, usano il sistema W-Z di determinazione del sesso.

    Quando il fatto di ereditare una copia singola di uno specifico cromosoma porta alla formazione di un individuo di sesso maschile, quel cromosoma è chiamato Y e il suo parner X.
    Quando il fatto di ereditare una copia di un cromosoma porta alla formazione di una femmina, quel cromosoma è detto W e la sua controparte Z.
    Un principio importante è che i cromosomi sessuali derivano dagli autosomi, ma l'autosoma coinvolto può variare.
    I cromosomi W e Z degli uccelli, per esempio, si sono evoluti da autosomi differenti rispetto a quelli che hanno dato origine a X e Y nei mammiferi.
    E i cromosomi X e Y della drosofila derivano da autosomi diversi da quelli dei mammiferi.

    Nella maggior parte delle specie a riproduzione sessuata i cromosomi del sesso diventano sempre più dissimili via via che si susseguono cicli composti di tre fasi: la soppressione della ricombinazione,la degenerazione delle regioni che non si ricombinano dei cromosomi che specificano il sesso (Y o W) e, infine, la compensazione da parte dell'altro cromosoma.
    Al contempo, il cromosoma specifico del sesso in molte circostanze è divenuto importante per la fertilità, come è accaduto per l'Y dell'uomo e negli insetti.
    Ci si può chiedere che cos'abbia in serbo il futuro per la nostra specie. Il ciclo potrebbe continuare fino ad eliminare tutti gli eventi di ricombinazione fra l'X e l'Y e a distruggere addirittura il cromosoma Y,forse fra migliaia o milioni di anni?

    Secondo alcuni sì, secondo altri no e secondo qualcun altro - comunque sia - quel giorno "ci penserà" o ci avrà "già pensato" la scienza...
    E comunque, recenti scoperte indicano che nei maschi esista un meccanismo di protezione dei geni dell'Y che sono critici per la sopravvivenza e la fertilità del sesso maschile.
    Aggiungo che spesso la ricerca genetica ha obiettivi terapeutici.
    Alcune indagini sul cromosoma Y hanno avuto inizio proprio allo scopo di capire lo sviluppo maschile e correggere la sterilità.
    Ma, via via che si identificava un numero sempre maggiore di geni sui cromosomi X e Y, si è visto che essi hanno davvero una storia singolare da raccontare riguardo al passato remoto degli "stranamente e apparentemente" male assortiti cromosomi X e Y.


    Edited by silverback - 15/1/2005, 15:31
     
    Top
    .
  8. lelen
     
    .

    User deleted


    A Ventiluglio: diverse volte mi sono sentita chiedere che ci faccio qui.
    Ma in questa discussione secondo te dovrebbero dunque partecipare solo coloro che ravvisano nel Femminismo una minaccia per l'integrità maschile? E se io combattessi il male -bashing così come ogni altra forma di ingiustizia, pur partendo da altri presupposti?
    Vi sembra tanto strano? Riguardo alla mia stupidità nel voler estirpare il male dell'ignoranza, intanto non ho mai detto di avere un tale "proposito politico"... È solo ciò che auspico, consapevole del fatto che si tratta di un'utopia credere che ciò possa avvenire in modo politico ( il Paradiso sulla terra non esiste, si sa). Consapevolezza che non mi esime dal fare il possibile per lottare contro questa mala pianta e che non mi permette di perdere di vista il fatto che il male non sta appunto in un movimento che ha liberato le donne, da catene secolari, ma in una struttura sociale che favorisce il dilagare della stupidità e del cinismo. La mia lotta sarà dunque sempre rivolta contro tutto ciò che ci impedisce di vedere anche ciò che à più ovvio, spacciandolo per cultura, spettacolo, politica,arte o spiritualità.
    Io sono per il diritto di avere una coscienza libera e non soggetta a dittature di vario tipo siano esse politiche, economiche o religiose.
    Forse per voi che volete limitare il discorso alle respondsabilità del Femminismo, il mio può apparirvi come un discorso troppo globale e inconcludente. Ma a questo punto dovreste specificare che il forum combatte innanzitutto il Femminismo, giacché questo mi sembra il vostro scopo principale.
    Proprio perché ho capito tanti anni fa, che alla base di ogni male vi é una mancata presa di coscienza globale da parte dell'individuo, ho deciso di mollare il mio impegno politico, partendo innanzitutto da me stessa e usando le mie energie per cercare di evolvermi nel quotidiano.
    Cosa che ovviamente non eslude l'impegno sociale laddove possibile.
    In quanto alla presunzione di cui mi accusi, intanto mi pare in contraddizione col fatto che, anche se indirettamente (ma neanche tanto!) mi dai della stupida...
    E poi sappi che ritengo un dono Dio di cui essere estremente grata, il non far parte della categoria di persone che passa il tempo dal parrucchiere o a guardare i vari talk show televisivi come se fossero oro colato.
    Non mi ritengo certo un genio per questo, ma so differenziare tra chi cerca di vivere in modo critico e chi invece segue i diktat imposti alla massa.
    Le mie riflessioni sono semplici constatazioni e non significa che io mi senta superiore.
    Anzi, l'ho detto non me ne faccio un vanto dato che credo che tutto ciò che abbiamo di buono venga dall'alto. L'esperienza mi fa capire che la maggior parte delle persone preferisce addormentare la propria coscienza.
    Sempre l'esperienza mi fa capire che sono fatta di una pasta diversa e pago anche un prezzo per questo! Al contempo non mi considero affatto "arrivata", spero di poter vivere in modo sempre più consapevole anche se so che questo comporta una maggiore responsabilità, giacché non intendo usare la mia consapevolezza per aumentare il mio potere personanale. Tutto qui.

    Edited by lelen - 7/3/2004, 20:58
     
    Top
    .
  9. Barnart
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (alberto s.c. @ 7/3/2004, 11:58)
    1- Ma insomma se continuiamo cosi' che speranza avranno i giovani maschi di sentire il proprio valore
    in una societa' sempre piu' anti-maschile? Siete degli errori, inutili, ecc . ecc.

    2- Secondo me il pensiero di ogni uno viene influenzato dal pensiero collettivo, e' l'infuenza del pensiero collettivo "dominante" e' davvero forte su tutti.

    E Silver aggiunge che la coscienza non ha nulla a che vedere con l'istruzione, l'erudizione, le lauree etc.

    1- Questo persistente richiamo all'inferiorità genetica maschile è di una violenza incomparabile. E' come erodere le fondamenta di un edificio.
    I giovani non possono non sentirlo per quello che è: l'inoculazione del dubbio sul proprio diritto ad esistere.

    2- "La condizione normale dell'umanità è lo stato di incoscienza" (E. Neumann) ossia l'assunzione del sentimento comune, da tutti condiviso.
    E infatti la coscienza non ha nulla a che vedere con studi, titoli e lauree.

    E questa è la sola grande giustizia che la condizione umana garantisce a chiunque. Il pensiero autonomo (la vera filosofia) è accessibile a tutti.

    Non dipende dalla fortuna ma dal coraggio. (Quel che diceva ad es. Schopenhauer).

    Rino

     
    Top
    .
  10. ventiluglio
     
    .

    User deleted


    Lelen, a me i tuoi discorsi - quando mi sento di concederti la "buona fede" sulla quale viceveresa nutro ancora dubbi - mi ricordano i discorsi di un mio caro amico molto religioso, a suo modo "bigotto":

    Quando gli fai notare che c'è qualcosa che concretamente non funziona nella nostra società (che so? la scuola, le rappresentanze politiche, la famiglia...) e gli prospetti una possibile concreta e realistica riforma che possa avviare un percorso virtuoso di risanamento, la sua immancabile (e per me iritante) posizione è:
    "è il mondo che è malvagio, per questo le cose non vanno. Se tutti fossimo più buoni (o - per dirla come te - più intelligenti, o più "consapevoli", ecc.) non ci sarebbero tutti questi guasti..."

    Bene ma il mondo è (anche) malvagio e sicuramente imperfetto da sempre e sempre lo sarà.
    Però la scuola (ad esempio) in alcuni periodi storici ha funzionato, la famiglia nucleare anche...
    Ci sono state epoche storiche luminose e feconde, altre buie e improduttive, ma gli uomini sono sempre stati un uguale miscuglio di virtù e vizi.

    Questo tipo di atteggiamento (che è anche il tuo) - e che non esito a definire "moralista" - è invece del tutto inconcludente, improduttivo e quindi in definitiva fatalista e irresponsabile.
    Oltrettutto ho la sensazione che tu viva in una specie di eremo del tutto isolato dove le vicende del mondo non arrivano e rispetto alle quali tu sei del tutto disinformata (basti la tua ignoranza sulla questione delle "quote" - che dice tutto).
    Che contributo può dare chi si è isolato dal mondo e vive evidentemente prevalentemente nelle proprie fantasie e nella costante auto-osservazione del proprio-ombelico"?
    Parli di Femminsimo e non sai nemmeno cosa dicono e scrivono rappresentanti "ufficiali" di quel movimento.
    Di certo TU non sei "il Femminismo".
    Sei solo una che ha attribuito a questo termine una serie di connotati e propositi del tutto personali, che sono però sicuramente falsi da un punto di vista storico, fattuale e concreto.

    Tutti i tuoi discorsi poi, sono la negazione radicale della "Politica".
    Renditene conto, anziché crogiolarti e imbrodarti col tuo presunto "anticonformismo" e la tua (del tutto presunta) "libertà di coscienza".
    Cosa ti autorizza ad esempio a sentirti infatti TU libera da condizionamenti e NOI invece no?

    Lelen:
    CITAZIONE
    Ma a questo punto dovreste specificare che il forum combatte innanzitutto il Femminismo, giacché questo mi sembra il vostro scopo principale.


    Il Forum è libero e le opinioni che vi sono espresse sono ovviamente molto diverse.
    Per quanto mi riguarda però è proprio come dici:
    Il Femminsimo è il Male, irriformabile e sterile, che oggi va urgentemente abbattuto e sradicato perché nulla di buono verrà mai da quella mala pianta, bacata e infestante.
    Un proposito assolutamente "politico" nel senso - almeno nelle intenzioni - alto e nobile del termine.
    Che certamente può non essere condiviso, ma che non mi faccio (non ci facciamo noi di U3000) nessun problema ad affermare con chiarezza.
    E' anche scritto anche nei nostri Principi sul sito.
    Basta leggere...


    Lorenzo

    Edited by ventiluglio - 8/3/2004, 17:03
     
    Top
    .
  11. lelen
     
    .

    User deleted


    A Ventiluglio: anche se non ho più tanta voglia di impegolarmi in logoranti partite a ping-pong, mi sembra giusto ripondere come posso a quanto hai scritto. Intanto io non ho MAI detto di essere esente da ogni condizionamento.
    Ma già il fatto di sapere che siamo condizionati costantemente mi pare già un passo avanti rispetto a chi ( anche in questo forum) non se lo sogna neanche e crede e dice di essere un libero cittadino! O credi che siano in molti a rendersi conto del fatto che viviamo in una dittatura economica? Sono le multinazionali e non un generico "male" ad essersi impossessate delle nostre vite!
    Loro ci spingono a vivere come piccoli ingranaggi di un'immensa catena! In questo senso ho una coscienza piolitica,ma certo non cerco di combattere l'ingiustizia entrando nelle beghe politiche.
    E questo credo che sia anche il motivo per cui molte donne si rifiutano di entrare in politica, dato che si tratta di modalità create e volute da uomini ai quali non sta certamente a cuore il benessere collettivo.
    Io non me ne sto affatto su un eremo a lanciare sentenze sul mondo cattivo! Come ti viene in mente ?
    Certo ho creato un mio ambiente, la mia casa, il mio giro di amicizie dove cerco di vivere in armonia, dando e ricevendo buona energia. E allora? Nonmi interessano le dispute dei vari deputati, anzi le trovo ridicole e decisamente volgari. Fosse per me la televisione finirebbe nella spazzatura, ma mio marito non é del tutto d'accordo.
    Dunque ogni tanto seguo anche i telegiornali e i dibattiti politici italiani o svizzeri, che comunque (non illudetevi) non ci dicono mai la verità! (E la chiamano informazione...)
    Ma quando lo ritengo necessario ( e succede spesso) so scendere in piazza o recarmi in municipio, a scuola etc., per far sentire la mia voce.
    A differenza do molte persone impegnate nella politica, non mi tiro indietro quando c'é da organizzare un'occupazione o se c'é da fare una denuncia o,visto che ho la penna facile, se c'é da mandare una lettera ai giornali o alle autorità (come già detto ho anche una rubrica,"Nodi al pettine" su un giornale della Svizzera Italiana, che mi permette di sensibilizzare l'opinione pubbica in merito a vari problemi sociali).
    Ognuno ha il proprio modo di lottare. Di sicuro ho una coscienza civile e non sono una persona "tiepida" che sta "a guardarsi l'ombelico ".
    Tieni anche presente che ho 4 figli (e spesso un sacco di altra gente a tavola!) e dunque seguire tutto quello che succede all'esterno non é così evidente. (Mi riferisco ad esempio alle quote).
    Piuttosto che parlare, preferisco fare. Sono più sociale che politica, ma questo non significa che io sia una menefreghista!
    Siccome non sono una pecorona ho un mio modo di intendere il Femminismo che del resto, é comunque costituito da diverse ramificazioni. ( e una persona erudita come te non può ignorarlo! Mi chiedo dunque come mai fingi di non saperlo...)
    E riguardo ai miei principi, semmai si tratta di avere una morale non di essere una moralista (se capisci la differenza).
    Infine non vedo perché si debbe discutere sempre e ancora sulla mia moralità: chi autorizza te a mettere in dubbio la mia buona fede?
    Lo faccio forse io con alcuno di voi?
    Discutiamo sulla mie e sulle vostre idee, non sulla mia coscienza. Grazie.

    Edited by lelen - 9/3/2004, 01:19
     
    Top
    .
10 replies since 6/3/2004, 17:29   248 views
  Share  
.