DIO....

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  1. ruvolo
     
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    CITAZIONE (TullioConforti @ 19/5/2008, 09:37)
    Ecco finalmente ci si arriva piano piano.

    La nostra condizione di esseri pensanti in un mondo a 4 dimensioni, di cui una unidirezionale.
    E' un'assurdita'.

    Noi sappiamo intimamente che tutto questo ha un fine perche' sentiamo una passione interiore, che ci spinge a rispettare il creato e la vita, che ammiriamo, ed un po' temiamo per la sua grandezza meraviglia e per il mistero che racchiude in se'.

    Ed in definitiva riconduciamo questa nostra passione per la vita ad un essere che chiamiamo Dio.

    Questo e' un qualcosa che sappiamo esserci, si tratta di un ordine morale, di un principio etico che da un senso alla nostra esistenza.

    Tutto qui. I Dei dei libri sacri delle religioni sono solo un maldestro tentativo di mettere per iscritto questa passione, ed il frutto di truffaldinerie varie perpetuate da furbi che capiscono la potenzialita' di sfruttamento terreno di questo bisogno umano di ordine morale.

    Non si puo' descrivere sui libri cio' che non si conosce.

    La domanda senza risposta e', anche ammettendo che esista un'altra dimensione, spirituale, oltre il mondo fisico.

    E che le anime dei morti continuano a vivere e si reincarnano in altri corpi, cosa di cui io sono fermamente convinto. E che esiste un mondo spirituale, piu' reale di questo che e' certamente un'illusione.

    Cosa c'e' dopo?

    E qui che un brivido mi percorre nella schiena.

    Potrebbe esseerci il nulla? Un cieco divenire ciclico senza fine e senza scopo, in cui tutto ed il contrario di tutto sussiste?

    Io non riesco ad andare oltre.

    E' un mistero troppo grande, ed anche un po' spaventoso.

    Bello quello che scrivi.. Ho messo in grasseto e in blu un passaggio che riguarda la reincarnazione. Tempo fa ne ero fermamente convinta anche io poi ho cominciato a frequentare i seminari delle costellazioni familiari (bert hellinger, forse te che vivi in gemania lo conosci) che riguardano gli alberi genealogici e le dinamiche familiari, secondo un campo morfogenetico che si attivava molto facilmente era possibile sentire sensazioni corporee ed emotive di antenati più o meno lontani di cui non se ne sapeva niente e che poi risultavano confermate dagli studi successivi..
    Allora mi sono chiesta se la memoria cellulare (genetica) che portiamo con noi appartenendo ai nostri avi, ti può far rivivere conoscenze e sensazioni di vite passate senza per questo passare attraverso le reincarnazioni oppure se è una mescolanza tra le due oppure se non è niente di tutto questo...
     
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213 replies since 29/2/2004, 08:21   4202 views
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