Donne e politica

Diritti, opportunità, doveri

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  1. IlFemminista
     
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    Ragazzo mio.... ;)

    Io purtroppo non so come sai te tutte le cose che mi descrivi, non le so però non perchè voglio evadere la realtà, bensi perchè credo che la realtà non sia fatta in base alle nostre convinzioni.... è fatta di altro....io sono d'accordo che si debba parlare di fatti ma affermare "l'impegno politico delle donne in politica è inferiore a quello degli uomini" se non è suffragata da dimostrazioni è pretestuosa....o se è una di quella affermazioni che pretende di essere oggettiva, per la forma in cui si presenta,ma non può essere dimostrata è alquanto inutile....no non è un fatto notorio che le donne si impegnino meno in politica,....

    Ma io voglio essere generoso, affermando che ci credo, che le donne iscritte nei partiti politici siano una percentuale bassissima....a questo punto non credi sarebbe utile coinvolgere il sesso femminile, da parte dei partiti, in qualche modo? O chi se ne frega, è una scelta loro? Nel senso personalmente, ammesso che fosse vero quello che dici tu, non è un problema che i partiti debbono risolvere? a mio giudizio si, favorire in tutti i modi possibili il coinvolgimento delle donne lo credo vitale perchè il loro apporto, in quanto donne, è fondamentale, come quello degli uomini....a mio giudizio molto di più, essendo mancato per troppo tempo....

    Poi la non passione politica delle donne è alquanto discutibile....io mi limito alla mia parte politica, e penso alla passione politica libera, di tante donne, Rossana Rossanda, Lidia Menapace....penso a Nilde Iotti, se poi vado oltre il mio orticello penso alla passione politica della senatrice a vita Rita Levi Montalcini....alle battaglie storiche dell'attuale ministra Emma Bonino, di quelle, in una sfera parapolitica come il premio nobel Margherità Huck....oggi presidente dell'UAAR.... se scavi vedi che di donne coraggiose che si sono impegnate in politica ce ne sono, che sono state fautrici di grandi battaglie....e hanno dato molto, culturalmente, insieme alla parte politica con cui hanno militato o militano... Penso alle donne dell'associazione "madre dei deseparecidos" che esiste anche in Italia, e se quella militanza, che si espleta in incontri, convegni, manifestazioni; solo perchè non comporta una tessera politca, non può essere definita "impegno politico", mi dispiace molto....

    Le donne di cui ho fatto nome e cognome, alcune delle tante che si potrebbero citare, si contraddistinguono, caratterialmente per un punto in comune, la loro tenacia, la loro forza nell'imporsi.... Certo credo anche io che senza quote rosa le donne potrebbero e dovrebbero intervenire nella scena politica....allo stesso tempo, poichè quelle quote rosa non compiono, secondo la mio opinione, alcuna discriminazione, ben vengano se favoriscono l'ingresso delle donne nella politica....

    Uomini e donne sono uguali, no? siamo d'accordo, come diritti....ma vi è profonda e demarcata differenza fra un modo di essere di un uomo e quello di una donna....la politica governa il tutto, e di entrambi le capacità, di entrambe le intelligenze, peculiari, c'è bisogno....ora se il problema è a livello partitico, e quindi prima bisognerebbe sensibilizzare e coinvolgere, ammesso che sia come dici te, oppure no, questo non conta. L'esigenza è che entrambi i sessi possano avere soggetti appartenenti al loro sesso che li rappresentino, in eguale modo. Il fatto, la realtà, è che non è così. Ora si deve risolvere. Il modo, può essere appunto, imporre per legge una percentuale di donne obbligatoria, come altri metodi. Se ne avete altri, ci si può ragionare. Se invece non condividete l'assunto, niente, non penso si possa discutere.

    Buona Festa della Repubblica a tutti, il 2 giugno 1946, per la prima volta, nel nostro Paese, votarono anche le donne....insieme si costruiscono le grandi cose, come le istituzioni repubblicane, non da soli...

    Leggevo che prendendo la parola nel 1787, un'anonima cittadina, in un'atmosfera che già preludeva la rivoluzione francese; rivolta agli uomini rivoluzionari disse questo: "(...) tutti i progetti e le leggi che si pubblicheranno saranno invalidi senza il nostro consenso. Voi siete gli amanti della libertà e non dovrete sopportare che rimanga schiava una metà intiera del genere umano. Voi siete i politici e dovete conoscere che se il nostro sesso vi è amico, l'esecuzione del gran vostro progetto è sicura; se invece è contrario ai vostri disegni, questi stessi vostri disegni saranno vani (...)"

    Così si potrebbe ritenere, in linea meramente teorica, che la maggior parte delle leggi vigenti sarebbero invalidi, perchè non sono state decise da un consesso democratico dove uomini e donne sono rappresentati alla pari....uno dei principi che la festa di oggi ci ricorda è appunto che chi fa le leggi e chi vi è sottoposto devono conincidere, nel modo più omogeneo possibile.... Un Parlamento chiamato a decidere sul lavoro femminile, può espletare il suo alto compito, quando la maggior parte dei componenti, se non la totalità, sono uomini? Un Parlamento chiamato a decidere su aborto, cure, tecniche che riguardano il corpo e la persona delle donne in particolare, può farlo se ci sono solo uomini? Questi sono casi limite, ma tutte le leggi della Repubblica riguardano uomini e donne, uguali nei diritti, ma diversi nelle esigenze....ora non si può sottovalutare che queste leggi sono state approvate, per la maggioranza, da solo uno dei due sessi, ne che basti il tecnicismo....per me, per la mia cultura, e la mia formazione mentale, non è accettabile....

    Un saluto, di nuovo auguri per oggi!

    Alessandro


     
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27 replies since 21/5/2006, 11:19   1592 views
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