PERCHE' CI SI SPOSA?

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  1. seiper1
     
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    CITAZIONE (Reduan @ 21/3/2006, 23:14)
    ....Ma prendiamo invece il caso di un single e di un coniugato. Davvero non ci vedi nessuna differenza da un punto di vista sociale ?....

    Premetto che gli indici di fertilità sono quanto mai distanti dalle mie personali preoccupazioni e, aggiungerei, quanto mai distanti dalla questione maschile, per come la vedo io.
    Rispondo. No, non ci vedo proprio nessuna differenza.
    Io sono un single che ha perso entrambi i genitori, non ho praticamente rapporti con la parentela (quindi non ho alcuna famiglia), non sono più un ventenne nè un trentenne, e però campo molto meglio di diversi uomini sposati che conosco.
    Ciò di cui parli tu è la condizione sociale che deriva dall'avere sufficienti entrate economiche (un buon lavoro) o non averle. Ma questo può riguardare tanto il single quanto il coniugato, senza differenze sostanziali. Anzi, essere sollevati dal mantenimento di una famiglia rende, oggi, un single estremamente più stabile economicamente di un coniugato (non parliamo poi se è separato).
    Anche per quanto riguarda l'assistenza, direi che se qualcuno si sposa per essere assistito nei momenti difficili, non mi sorprende che ci sia una tale diffusione delle separazioni. Credo non ci sia motivazione peggiore per un matrimonio. Comunque questo rende, per te, la coppia più forte del singolo. Benissimo.
    Ma la domanda che ho posto non era: perchè ci si mette in coppia?
    Non era: perchè ci si innamora?
    Era: perchè si arriva a stipulare un contratto-capestro quale quello contemplato nel nostro ordinamento giuridico? Perchè ci si sottopone, spontaneamente, ad una ragnatela di obbligazioni, vessatorie oltre misura per la parte maschile?
    La risposta che, personalmente, sento di condividere sinora è quella della "propaganda ginocentrica" e dell'incoscienza maschile di cui parla Vero Mummio.
     
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  2. seiper1
     
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    CITAZIONE (REY MISTERIO WRESTLER @ 22/3/2006, 16:30)
    io se mi sposo mi sposo con il regime di separazione dei beni....ovvero se ti va di restare con me bene,se mi vuoi lasciare fuori dalle balle e fuori da casa mia....

    Questo non ti mette assolutamente al riparo da tutti i guai giuridici, in caso di eventuale separazione, che ho sinteticamente elencato.
    Se avessi dei figli, ad esempio, e la casa in cui vivete (l'unica di cui disponete) fosse di tua proprietà, nonostante la separazione dei beni ne perderesti il possesso e l'uso sino al compimento della maggiore età dei figli (che, ovviamente, sarebbero affidati con molte più probabilità alla tua ipotetica signora che non a te).
    Dovresti, comunque, versarle gli alimenti e, nel caso (molto probabile, visto l'andazzo) che tu le avessi garantito nel tempo un tenore di vita superiore alle sue nuove possibilità, gli alimenti stessi sarebbero commisurati alle condizioni necessarie per farle mantenere quel tenore di vita perso con la separazione.
     
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  3. lelen
     
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    Scusate ma chi ve lo fa fare di sposarvi? Personalmente ribadisco che già non ne vedo il motivo quando tutto fila liscio. Se poi oltretutto partite già con tutta 'sta serie di paranoie... che sneso ha?Convivete e non se ne parli più no? Dov'è il problema? Volete sposarvi per forza? Boh, chi vi capisce è bravo.

    Edited by lelen - 23/3/2006, 00:12
     
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  4. REY MISTERIO WRESTLER
     
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    CITAZIONE (seiper1 @ 22/3/2006, 18:16)
    CITAZIONE (REY MISTERIO WRESTLER @ 22/3/2006, 16:30)
    io se mi sposo mi sposo con il regime di separazione dei beni....ovvero se ti va di restare con me bene,se mi vuoi lasciare fuori dalle balle e fuori da casa mia....

    Questo non ti mette assolutamente al riparo da tutti i guai giuridici, in caso di eventuale separazione, che ho sinteticamente elencato.
    Se avessi dei figli, ad esempio, e la casa in cui vivete (l'unica di cui disponete) fosse di tua proprietà, nonostante la separazione dei beni ne perderesti il possesso e l'uso sino al compimento della maggiore età dei figli (che, ovviamente, sarebbero affidati con molte più probabilità alla tua ipotetica signora che non a te).

    io dovrei mantenere moglie e figli,perchè dargli la casa????
    La separazione dei beni si verifica quando ciascuno dei coniugi è il solo proprietario dei beni acquistati durante il matrimonio. Egli ha quindi il diritto di goderli e amministrarli, salvo naturalmente l'obbligo di contribuire ai bisogni della famiglia in relazione alle proprie sostanze e capacità di lavoro.

    Il regime di separazione dei beni produce l'effetto di attribuire al coniuge che effettua l'acquisto ogni diritto sul bene, in via esclusiva.

    I patrimoni di marito e moglie restano quindi separati durante il matrimonio, salvi i diritti successori nonché i diritti legati allo status di coniuge.

    Per ottenere la cointestazione di un bene, una volta optato per il regime di separazione, occorrerà esplicitamente dichiarare all'atto dell'acquisto tale volontà, specificando anche la quota di comproprietà da assegnare.

    La scelta del regime di separazione va fatta seguendo le modalità di cui all'art. 162 del Codice civile, cioè con:
    convenzione prematrimoniale, attraverso dichiarazione resa all'ufficiale dello stato civile ovvero al Ministro di culto che celebra il matrimonio;
    convenzione successiva al matrimonio, stipulata davanti a un notaio e alla presenza obbligatoria e non rinunciabile dei testimoni.
    Nel regime di separazione dei beni vigono particolari regole in materia di "onere della prova". Con ciò si intende che, in caso di contenzioso giudiziale fra i coniugi, questi, ai sensi dell'art. 219 del Codice civile, potranno provare con ogni mezzo, nei loro rispettivi confronti, la proprietà esclusiva del bene mobile acquistato, non applicandosi i limiti di ammissione della prova testimoniale di cui agli artt. 2721 e seguenti codice civile.

    Nel caso in cui nessuno dei due coniugi riesca a provare la proprietà esclusiva del bene, questo è attribuito in proprietà di entrambi di coniugi, per pari quota (art. 219 II comma del Codice civile).




    CITAZIONE (seiper1 @ 22/3/2006, 18:16)
    CITAZIONE (REY MISTERIO WRESTLER @ 22/3/2006, 16:30)
    io se mi sposo mi sposo con il regime di separazione dei beni....ovvero se ti va di restare con me bene,se mi vuoi lasciare fuori dalle balle e fuori da casa mia....

    nel caso (molto probabile, visto l'andazzo) che tu le avessi garantito nel tempo un tenore di vita superiore alle sue nuove possibilità, gli alimenti stessi sarebbero commisurati alle condizioni necessarie per farle mantenere quel tenore di vita perso con la separazione.

    anche se lei ha un ottimo reddito derivante dal suo lavoro??? Perchè mi sembra ovvio cmq che non sposerei una casalinga disoccupata,questo è poco ma sicuro.....
    cmq conosco una persona che ha divorziato con separazione dei beni e con figlio (lei aveva un ottimo reddito gia' di suo e lui pure)

    Edited by REY MISTERIO WRESTLER - 23/3/2006, 09:27
     
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  5. ErosNec
     
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    Ipotesi.
    Dunque, mi sposo perché la tal tipa suscita in me un incontenibile impulso di possesso. Sono un tipo geloso. Dopo averla sposata non posso fare a meno di considerarla una mia proprietà. Fanculo la Legge, non le riconosco alcun diritto di separarsi da me né di avere amanti. Le prometto che qualora lei non sottostasse a dette imposizioni, la ucciderei... e non ci sarebbe Tribunale né scorta armata che potrebbe impedirmi fisicamente di farlo... in quanto me ne frego altamente di finire in galera.
    Commenti?
     
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  6. seiper1
     
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    Per Rey M.W.
    Ho postato nel topic - Scripta manent - una sentenza della Cassazione, in forma integrale, che forse potrà essere d'aiuto a capire la dinamica giurisdizionale della questione. Ne potrei postare altre, altrettanto significative anche se non sono le peggiori che sono state emanate, ma porterei via un sacco di spazio.
    Quello che dici tu è in parte corretto, nel senso che se ti separi in regime di separazione dei beni possedendo diverse proprietà e fondi, quelli rimangono in tuo possesso; naturalmente gli oneri finanziari a tuo carico sarebbero corrispondenti a questo tenore di vita.
    Ma se, come è abituale, ti separi e la tua unica proprietà è una casa (non in comunione, ma di tua esclusiva proprietà), ne perderesti comunque il possesso e l'uso, in presenza di figli minori in affido alla madre, per le superiori esigenze dei minori stessi. Sino, quantomeno, a raggiunta maggiore età dei figli (ma, assai più spesso, sino alla loro raggiunta indipendenza economica). Tutto documentabile da sentenze.

    Per lelen:
    invece di stare a dirci cosa dobbiamo o non dobbiamo fare, che ognuno può valutare tranquillamente da solo avendo raggiunto, si presume, la maggiore età, perchè non rispondi alle cose che ti ho postato ed eludi sempre i terreni accidentati della questione?

    Per ErosNec:
    ti suggerisco (è del tutto disinteressato) di non scrivere sciocchezze che potrebbero (sottolineo il condizionale) configurare, nelle interpretazioni di chi avesse intenti censori verso questo sito, ipotesi di apologia di reato.
    Naturalmente sai sicuramente quello che fai, rimanendo responsabile delle tue affermazioni in via personale e puoi anche ridere di quanto sto dicendo. Il mio è un semplice suggerimento di moderazione.
     
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  7. REY MISTERIO WRESTLER
     
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    CITAZIONE (seiper1 @ 23/3/2006, 11:07)
    Per Rey M.W.
    Ho postato nel topic - Scripta manent - una sentenza della Cassazione, in forma integrale, che forse potrà essere d'aiuto a capire la dinamica giurisdizionale della questione. Ne potrei postare altre, altrettanto significative anche se non sono le peggiori che sono state emanate, ma porterei via un sacco di spazio.
    Quello che dici tu è in parte corretto, nel senso che se ti separi in regime di separazione dei beni possedendo diverse proprietà e fondi, quelli rimangono in tuo possesso; naturalmente gli oneri finanziari a tuo carico sarebbero corrispondenti a questo tenore di vita.
    Ma se, come è abituale, ti separi e la tua unica proprietà è una casa (non in comunione, ma di tua esclusiva proprietà), ne perderesti comunque il possesso e l'uso, in presenza di figli minori in affido alla madre, per le superiori esigenze dei minori stessi. Sino, quantomeno, a raggiunta maggiore età dei figli (ma, assai più spesso, sino alla loro raggiunta indipendenza economica). Tutto documentabile da sentenze.

    Per lelen:
    invece di stare a dirci cosa dobbiamo o non dobbiamo fare, che ognuno può valutare tranquillamente da solo avendo raggiunto, si presume, la maggiore età, perchè non rispondi alle cose che ti ho postato ed eludi sempre i terreni accidentati della questione?

    Per ErosNec:
    ti suggerisco (è del tutto disinteressato) di non scrivere sciocchezze che potrebbero (sottolineo il condizionale) configurare, nelle interpretazioni di chi avesse intenti censori verso questo sito, ipotesi di apologia di reato.
    Naturalmente sai sicuramente quello che fai, rimanendo responsabile delle tue affermazioni in via personale e puoi anche ridere di quanto sto dicendo. Il mio è un semplice suggerimento di moderazione.

    le sentenze dei tribunali ordinari non sono precedenti vincolanti nel sistema italiano....cioè un altro giudice e persino lo stesso giudice di fronte ad un eguale caso puo' decidere in maniera diversa....e le stesse sentenze della cassazione possono essere mutate dalla medesima...nel senso che successivamente puo' formulare una nuova sentenza su un caso uguale...
    pensa al recente fatto di cronaca
    prima la cassazione dice che dire sporco negro non è ingiuria e ovviamente argomentava cio'
    poi a distanza di pochi giorni sempre argomentando afferma di si

    che poi i giudici si lascino influenzare dai precedenti giurisprudenziali è indubbio ma nulla vieta loro di decidere diversamente in linea di principio(solo nel sistema anglosassone vige il precedente giurisprudenziale vincolante).
    Cmq lo sai che faccio?
    Non mi sposo,almeno scopo con chi mi pare e i frutti del mio lavoro me li godo solo io come è giusto
     
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    Lupus in fabula

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    CITAZIONE (ErosNec @ 23/3/2006, 09:57)
    Ipotesi.
    Dunque, mi sposo perché la tal tipa suscita in me un incontenibile impulso di possesso. Sono un tipo geloso. Dopo averla sposata non posso fare a meno di considerarla una mia proprietà. Fanculo la Legge, non le riconosco alcun diritto di separarsi da me né di avere amanti. Le prometto che qualora lei non sottostasse a dette imposizioni, la ucciderei... e non ci sarebbe Tribunale né scorta armata che potrebbe impedirmi fisicamente di farlo... in quanto me ne frego altamente di finire in galera.
    Commenti?

    CITAZIONE
    Per ErosNec:
    ti suggerisco (è del tutto disinteressato) di non scrivere sciocchezze che potrebbero (sottolineo il condizionale) configurare, nelle interpretazioni di chi avesse intenti censori verso questo sito, ipotesi di apologia di reato.
    Naturalmente sai sicuramente quello che fai, rimanendo responsabile delle tue affermazioni in via personale e puoi anche ridere di quanto sto dicendo. Il mio è un semplice suggerimento di moderazione.

    ...Concordo.


    Al di là del problema legale in sè, quella di Nec è un'ipotesi che ha un valore del tutto individuale, in quanto per fortuna non sono cmq molti gli uomini disposti a distruggere la propria vita (e nemmeno quella altrui), per i motivi esposti. La sua è e rimane quindi, a mio avviso di utente, una semplice "esternazione" che ha valore unicamente come opinione personale.
    Sarebbe infatti del tutto illogico (nonchè perverso, quantomeno) proporre questa come una possibile e reale soluzione a qualsivolgia questione qui trattata.
    Non si parla quindi di una soluzione, ma di un sintomo estremo di un disagio estremo, come del resto va inteso, a mio avviso, il tragico fenomeno delle "stragi familiari".
     
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  9. tekla74
     
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    CITAZIONE (REY MISTERIO WRESTLER @ 23/3/2006, 12:00)
    CITAZIONE (seiper1 @ 23/3/2006, 11:07)
    Per Rey M.W.
    Ho postato nel topic - Scripta manent - una sentenza della Cassazione, in forma integrale, che forse potrà essere d'aiuto a capire la dinamica giurisdizionale della questione. Ne potrei postare altre, altrettanto significative anche se non sono le peggiori che sono state emanate, ma porterei via un sacco di spazio.
    Quello che dici tu è in parte corretto, nel senso che se ti separi in regime di separazione dei beni possedendo diverse proprietà e fondi, quelli rimangono in tuo possesso; naturalmente gli oneri finanziari a tuo carico sarebbero corrispondenti a questo tenore di vita.
    Ma se, come è abituale, ti separi e la tua unica proprietà è una casa (non in comunione, ma di tua esclusiva proprietà), ne perderesti comunque il possesso e l'uso, in presenza di figli minori in affido alla madre, per le superiori esigenze dei minori stessi. Sino, quantomeno, a raggiunta maggiore età dei figli (ma, assai più spesso, sino alla loro raggiunta indipendenza economica). Tutto documentabile da sentenze.

    Per lelen:
    invece di stare a dirci cosa dobbiamo o non dobbiamo fare, che ognuno può valutare tranquillamente da solo avendo raggiunto, si presume, la maggiore età, perchè non rispondi alle cose che ti ho postato ed eludi sempre i terreni accidentati della questione?

    Per ErosNec:
    ti suggerisco (è del tutto disinteressato) di non scrivere sciocchezze che potrebbero (sottolineo il condizionale) configurare, nelle interpretazioni di chi avesse intenti censori verso questo sito, ipotesi di apologia di reato.
    Naturalmente sai sicuramente quello che fai, rimanendo responsabile delle tue affermazioni in via personale e puoi anche ridere di quanto sto dicendo. Il mio è un semplice suggerimento di moderazione.

    le sentenze dei tribunali ordinari non sono precedenti vincolanti nel sistema italiano....cioè un altro giudice e persino lo stesso giudice di fronte ad un eguale caso puo' decidere in maniera diversa....e le stesse sentenze della cassazione possono essere mutate dalla medesima...nel senso che successivamente puo' formulare una nuova sentenza su un caso uguale...
    pensa al recente fatto di cronaca
    prima la cassazione dice che dire sporco negro non è ingiuria e ovviamente argomentava cio'
    poi a distanza di pochi giorni sempre argomentando afferma di si

    che poi i giudici si lascino influenzare dai precedenti giurisprudenziali è indubbio ma nulla vieta loro di decidere diversamente in linea di principio(solo nel sistema anglosassone vige il precedente giurisprudenziale vincolante).
    Cmq lo sai che faccio?
    Non mi sposo,almeno scopo con chi mi pare e i frutti del mio lavoro me li godo solo io come è giusto

    ricordati rey di usare un anticoncezionele.........non si sa mai.
     
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  10. tekla74
     
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    non credo si possa argomentare perchè ci si sposa,non si può scindere il desiderio di "firmare un contratto" dai sentimenti.Nella società italiana poi il matrimonio spesso è vincolato da una cultura etico religiosa che ti fa sentire accettato dal resto della comunità;così ci si sposa perchè ormai è tempo di farlo....ci sposa perchè i genitori ,mammme soprattutto, ti alitano sul collo con occhi sognanti,ci sisposa perchè in quel momento credi che sia giusto così e non pensi davvero ad un "contratto capestro".Domandi seiper1 perchè ci si mette in coppia,spesso qui avete parlato di istinto primordiale di scienza legata ai rapporti uomo donna e forse devi andare lì a ricercare il perchè un uomo decide di legarsi ad una donna;oppure in realtà non c'è nessun valido motivo per cui questo avvenga siamo semplicemente umani e alla fine dobbiamo sbagliare per capire come rimediare.
     
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  11. seiper1
     
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    Premetto, laddove ce ne fosse la necessità, che non ho postato questa discussione per convincere qualcuno ad agire in un modo piuttosto che in un altro. Semmai, per stimolare una riflessione sull'assurda disparità di trattamento giuridico nel matrimonio (e nelle separazioni) a danno maschile.

    Per Tekla:
    CITAZIONE
    non si può scindere il desiderio di "firmare un contratto" dai sentimenti

    Personalmente, non ho mai avvertito alcun desiderio nel firmare un contratto, a meno che non fosse estremamente vantaggioso per me. I sentimenti possono esprimersi anche al di fuori delle forme giuridicamente vincolanti.

    CITAZIONE
    ..Domandi seiper1 perchè ci si mette in coppia...

    No, guarda bene. Ho detto esattamente il contrario. Ho scritto che era proprio quella la domanda che non ponevo, dal momento che tutti i discorsi sui sentimenti sono più che ovvi. Non è il legame tra uomo e donna che è in discussione, ma la forma giuridica in cui questo si realizza nell'attuale ordinamento, nella maggior parte dei casi il matrimonio, e le conseguenze giuridiche di quando si scioglie, la separazione.
    La domanda che io (e sottolineo la forma soggettiva) mi pongo ogni volta che vengo a sapere che un uomo si sposa: ma è pazzo?

    Aggiungo:

    CITAZIONE
    ci sisposa perchè in quel momento credi che sia giusto così e non pensi davvero ad un "contratto capestro".

    Tu, che immagino sia una donna, puoi tranquillamente non pensarci e ragionare in questi termini trasognati perchè per te sarebbe solo un indiscriminato guadagno. Il contratto - capestro non sarebbe tale per te, ma per lui.
     
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  12. animus
     
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    CITAZIONE (tekla74 @ 23/3/2006, 14:36)
    ci sisposa perchè in quel momento credi che sia giusto così e non pensi davvero ad un "contratto capestro"

    Eggià, le donne non ci pensano al contratto capesto, anche perchè chi lo deve firmare sono gli uomini.

    Una volta una mia "amica", parlandole di questi argomenti, mi rispose:
    Il bello, l'emozione, sta proprio nel buttarsi non sapendo se si ha con se il paracadute.

    Davvero delle gran belle parole, dette da chi rimane a guardarti sull'aereo e decide se nello zaino di chi si deve buttare, metterci un paracadute o una bibbia.

    Consiglio a tutti gli amici del forum di frequentare almeno una femminista.
    Quello che si impara dall'ipocrisia della liberata, non ha veramente prezzo...

    Edited by animus - 23/3/2006, 18:39
     
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  13. tekla74
     
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    non mi sono sposata per fare UN INDISCRIMINATO GUADAGNO,ti prego di moderare il linguaggio quando ti rivolgi ad una perosna che non conosci e sopratutto di cui non sai niente....non sto qui a raccontarti la mia vita, ma posso assicucarti che non ho mai pensato di metetre un cappio al collo di mio marito;fra poco ex.
     
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  14. ErosNec
     
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    CITAZIONE (Reduan @ 23/3/2006, 14:12)
    CITAZIONE (ErosNec @ 23/3/2006, 09:57)
    Ipotesi.
    Dunque, mi sposo perché la tal tipa suscita in me un incontenibile impulso di possesso. Sono un tipo geloso. Dopo averla sposata non posso fare a meno di considerarla una mia proprietà. Fanculo la Legge, non le riconosco alcun diritto di separarsi da me né di avere amanti. Le prometto che qualora lei non sottostasse a dette imposizioni, la ucciderei... e non ci sarebbe Tribunale né scorta armata che potrebbe impedirmi fisicamente di farlo... in quanto me ne frego altamente di finire in galera.
    Commenti?

    CITAZIONE
    Per ErosNec:
    ti suggerisco (è del tutto disinteressato) di non scrivere sciocchezze che potrebbero (sottolineo il condizionale) configurare, nelle interpretazioni di chi avesse intenti censori verso questo sito, ipotesi di apologia di reato.
    Naturalmente sai sicuramente quello che fai, rimanendo responsabile delle tue affermazioni in via personale e puoi anche ridere di quanto sto dicendo. Il mio è un semplice suggerimento di moderazione.

    ...Concordo.


    Al di là del problema legale in sè, quella di Nec è un'ipotesi che ha un valore del tutto individuale, in quanto per fortuna non sono cmq molti gli uomini disposti a distruggere la propria vita (e nemmeno quella altrui), per i motivi esposti. La sua è e rimane quindi, a mio avviso di utente, una semplice "esternazione" che ha valore unicamente come opinione personale.
    Sarebbe infatti del tutto illogico (nonchè perverso, quantomeno) proporre questa come una possibile e reale soluzione a qualsivolgia questione qui trattata.
    Non si parla quindi di una soluzione, ma di un sintomo estremo di un disagio estremo, come del resto va inteso, a mio avviso, il tragico fenomeno delle "stragi familiari".

    Bene. Mi è piaciuta l'interpretazione di Red. Infatti la mia ipotesi aveva lo scopo di fornire uno dei perché più rari e complessi circa i motivi per cui ci ci sposa: l'autodistruttismo. Uccide le moglie e va in galera; oppure uccide la moglie e si toglie la vita; oppure tenta di uccidere la moglie, ma resta ucciso lui, ecc.; ovviamente accade anche il contrario: uccide il marito e (non?) va in galera; uccide il marito e si toglie la vita, ecc. Il matrimonio è un fattore che incide più di molti altri sull'autoditruttismo.

    Quanto ai rischi citati, tranquilli: sono tutt'altro che a digiuno in materia di giurisprudenza e scambio di opinioni attraverso forum mediatici e se sussistesse la possibilità di ipotizzare un'apologia di reato, non avrei postato.

    Per quanto riguarda il mio matrimonio, il mio intervento non c'entra nulla; sono, infatti, sposato da una decina d'anni, soddisfatto, non geloso e costruttivo.

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  15. ErosNec
     
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    CITAZIONE (tekla74 @ 23/3/2006, 18:41)
    non mi sono sposata per fare UN INDISCRIMINATO GUADAGNO,ti prego di moderare il linguaggio quando ti rivolgi ad una perosna che non conosci e sopratutto di cui non sai niente....non sto qui a raccontarti la mia vita, ma posso assicucarti che non ho mai pensato di metetre un cappio al collo di mio marito;fra poco ex.

    Benone. Hai solo 32 anni e già ti separi?
    Ormai le donne che restano fedeli al marito si stanno estinguendo.
    E forse è proprio colpa dei mariti... me ne sto convincendo sempre più... va delineandosi una generazione di maschi estremamente rincoglioniti... grazie alle loro mamme.
    Ciao,
    Nec

    CITAZIONE (animus @ 23/3/2006, 18:35)
    Consiglio a tutti gli amici del forum di frequentare almeno una femminista.

    Io ne ho frequentate due. Due avvocatesse. Alla fine di ogni interminabile, stressante e accesa discussione, mi sono consumato anche le mani sui loro rispettabilissimi fondoschiena.

    (Scusa ma questa non resistevo a tenermela)
     
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291 replies since 20/3/2006, 18:16   8764 views
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