PERCHE' CI SI SPOSA?

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  1. seiper1
     
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    CITAZIONE (lelen @ 21/3/2006, 19:59)
    ...Insomma qualcosa in questo forum non mi quadra davvero! Ma di quali pretese femministe state parlando? ...

    Te ne elenco qualcuna che č stata realizzata nel frattempo che provavi a districarti tra femminismo buono, femminismo cattivo e questione femminile:

    le modifiche al diritto di famiglia, fortemente voluta dalle donne, che, in caso di separazione, impongono al coniuge economicamente forte (chissā perchč non č mai, ma dico mai, la donna...) di mantenere inalterato il tenore di vita tenuto dal coniuge debole durante il matrimonio (leggi mantenimento a vita);

    la modifica, fortemente richiesta ed ottenuta dalle donne negli anni '80, della norma che prevedeva la trasmissibilitā ereditaria al coniuge superstite solo dopo cinque anni di matrimonio (o 7, non ricordo bene). Oggi, tale limitazione necessaria a non rendere il matrimonio un'impresa commerciale, č stata rimossa ad uso e consumo delle vedove interessate;

    la legge 66 del 1996, fortemente voluta dalle donne, che ha reso penalmente rilevanti, dopo le previsioni disciplinari giā introdotte nel diritto del lavoro, le c.d. molestie sessuali; ossia ha attribuito alle donne il potere assoluto di stabilire se un corteggiamento sia, non accettabile o meno, ma perseguibile giudiziariamente o meno. Ho postato tempo fa l'esempio di una recente sentenza della Cassazione che ha visto comminare ad un funzionario di banca diversi mesi di carcere, oltre a fargli perdere il posto di lavoro, per aver tentato nientemeno che di baciare un'impiegata. Ho citato quella, ne potrei citare molte altre analoghe;

    le condizioni giuridiche dei padri separati, relegati dalla normativa risalente agli anni del femminismo furente, ad un ruolo puramente accessorio rispetto ai figli;

    l'assoluta mancanza di alcuna previsione di responsabilitā giuridica dei comportamenti femminili nella sfera sessuale, che possono spingersi oltre ogni limite (provocazione, ambiguitā, adesso lo voglio adesso non lo voglio) senza doverne mai rispondere (neanche come attenuante nei casi di violenza sessuale). Questo sulla base dell'autoproclamato diritto alla "liberazione sessuale", ad uso e consumo della sola parte femminile;

    la pretesa, ancora solo in parte attuata in sede giurisdizionale, previsione normativa della violenza sessuale domestica. Ossia quando a lei non va di farlo in quel modo, puō denunciare il marito comodamente riparata dalle autoritā;

    Potrei continuare ma mi fermo qui.
    Potrai chiamare queste, pretese femministe o femminili; per me fa lo stesso. Ti sei mai accorta di nulla mentre stavi tra i figli dei fiori?
     
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291 replies since 20/3/2006, 18:16   8769 views
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