Ille dixit

Alcuni personaggi celebri sul Femminismo

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. ventiluglio
     
    .

    User deleted


    user posted image
    DORIS LESSING

    I conti col passato non finiscono mai. Qualche volta sono tormenti intimi, qualche altra pacate riflessioni, ma in certi casi esplosioni di aggressività. Come è successo a una rinomata signora, conosciuta in tutto il mondo: Doris Lessing, una delle grandi dame della letteratura inglese. A ottant’anni compiuti, appena beatificata da un nuovo prestigioso premio letterario in patria.

    Lessing ha voluto dire la sua sulle ragazze degli anni Sessanta, in particolare su quelle fra loro che hanno considerato il libro che l’ha lanciata nel 1962, IL TACCUINO D’ORO, un testo sacro del nascente movimento delle donne, un inno all’indipendenza e autodeterminazione femminile.
    "Le femministe degli anni Sessanta hanno buttato via il loro tempo in chiacchiere e gruppetti", ha detto la scrittrice. Per loro nessuna comprensione o giustificazione, sono ree di avere creato una nuova generazione, quella attuale, di donne arroganti e dalla mentalità ristretta, di aver devastato il potenziale femminile, e soprattutto di avere stupidamente e rovinosamente denigrato gli uomini. Quanto ai progressi nella condizione femminile, il merito non è dell’ideologia (femminista), ma della tecnologia, dai contraccettivi alla lavastoviglie. Lessing si è fatta questa idea soprattutto guardando in tv il modo in cui le giovani donne di oggi parlano di se stesse, del sesso e dei maschi, un modo da lei definito "rivoltante".


    Da: SETTE, Uomini e Donne, del 5/4/01, pag. 208


    user posted image
    NORMAN MAILER

    Molti ebrei americani sono allarmati del crescente antisemitismo soprattutto in Europa.
    "Dopo l'Olocausto ebraico c'è stata un'assenza forzata di antisemitismo nel mondo e per tanti anni le società hanno messo pubblicamente un tappo sopra quell'atto impronunziabile. Ma cercando di sopprimerlo, il mostro ha covato sotto la cenere risorgendo più forte che mai. Parlare di "lobby ebraica" è sciocco: esistono gruppi di pressione ben più potenti dell'ebraico. Come quello delle donne, contro le quali nessun politico americano osa fiatare da 30 anni".
    Le femministe sono ancora le sue nemiche giurate?
    "Per fortuna ce ne sono rimaste poche in giro. La rivoluzione delle donne non ne ha migliorato le menti ma solo la condizione economica e l'accesso alla politica. Le linee aeree interne oggi sono affollate di donne d'affari in completo pantalone, computer portatile, 24 ore e cellulare. Tutte molto soddisfatte di sé per aver scalato i vertici delle corporation. Quando avevo la loro età provavo pena per i miei coetanei costretti a vivere così.
    In questo senso la rivoluzione femminista è fallita miseramente".


    Estratto di intervista dal Corriere della Sera, ottobre 2002


    user posted image
    TIZIANO TERZANI

    "Una guerra a cui non ero abituato, essendo vissuto per più di 25 anni in Asia, era la guerra dei sessi, combattuta in una direzione soltanto: le donne contro gli uomini.
    Seduto ai piedi di un grande albero a Central Park, le stavo a guardare.
    Le donne: sane, dure, sicure di sé, robotiche. Prima passavano sudate, a fare il loro jogging quotidiano in tenute attillatissime, provocanti, con i capelli a coda di cavallo; piu tardi passavano vestite in uniforme da ufficio - tailleur nero, scarpe nere, borsa nera con il computer -, i capelli ancora umidi di doccia, sciolti. Belle e gelide, anche fisicamente arroganti e sprezzanti.
    Tutto quello che la mia generazione considerava "femminile" è scomparso, volutamente cancellato da questa nuova, perversa idea di eliminare tutte le differenze, di rendere tutti uguali e fare delle donne delle brutte copie degli uomini.
    Folco, mio figlio, anche lui cresciuto in Asia, mi aveva raccontato che, pochi giorni dopo essere arrivato da studente alla New York University Film School, aveva cercato di aprire la porta di un'aula per lasciar passare una sua compagna e quella lo aveva freddato, dicendo: "Ehi , tu, credi che io non sia capace di aprire questo cazzo di porta da sola?" Avevo pensato che fosse un'eccezione. No. Era la regola. E più le donne svillupano muscoli e arroganza, piu gli uomini si fanno impauriti e titubanti. Se sono necessari per concepire un figlio, capita loro di essere convocati per la bisogna e rimandati a casa dopo l'uso.
    Il risultato? una grande infelicità, mi sembrava, specie se quello che mi capitava di osservare in silenzio, da sotto l'albero o dalla mia finestra, era il secondo atto della stessa storia: tante donne sole, sui quaranta, cinquant'anni , molte con la sigaretta in bocca, a portare a spasso un cane che mi pareva avesse il nome di qualche loro uomo che non c'era più. "Bill, vieni qui da me", "No, Bill, non traversare la strada da solo", "Avanti, Bill, vieni, ora andiamo a casa." Erano le stesse donne che anni prima correvano per costruirsi dei bei corpi, ora comunque attempati; le stessa donne che avevano investito la loro gioventù nel preteso sogno di una libertà guerriera, finita ora in solitudine, piccoli tic, tante rughe e almeno per me che osservavo, in una pesante malinconia.
    Mi venivano spesso in mente le donne indiane, ancora oggi così femminili, così diversamente sicure di sé, così più donne a 40, 50 anni che a 20. Non atletiche, ma naturalmente belle. Davvero, l'altra faccia della luna. E poi, le donne indiane, come le europee della generazione di mia madre, mai sole; sempre parte di un contesto familiare, parte di un gruppo, mai abbandonate a se stesse.
    Dalla finestra assistevo spesso a un vero proprio trasloco: una ragazza che, da una qualche parte d'America, arrivava a New York con tutta la sua vita in una borsa. La immaginavo leggere gli annunci economici di un giornale, trovarsi una camera d'affitto, una palestra in cui fare aerobica e un impiego davanti allo schermo di un computer. La immaginavo, durante la pausa pranzo, andare in una salad bar a mangiare, in piedi, con una forchetta di plastica, verdure biologiche messe con delle pinze in una vaschetta e pagate a peso.
    E la sera? Un corso di Kundalini Yoga che promette di risvegliare tutte le energie sessuali per quell'atto un tempo potenzialmente divino e ora ridotto, nel migliore dei casi, a una prestazione sportiva... a punteggio: John batte Bob quattro a due.
    Alla fine anche quella ragazza, attratta come una falena dalle luci di N. York sarebbe finita nel grande falò di umanità che ricarica in continuazione questa particolarissima città.
    Fra dieci, vent'anni potrà toccarle di essere una di quelle tristissime donne che osservavo, silenziose e impaurite, senza un amico o un familiare aspettare nelle poltroncine dell'MSKCC (ospedale oncologico famosissimo, n.d.r.) di essere operate o di avere il responso di un qualche preoccupante esame."


    Da: "UN ALTRO GIRO DI GIOSTRA" (ed. Longanesi, Milano 2004) pagg. 56-57

    Edited by ventiluglio - 19/12/2005, 00:53
     
    Top
    .
39 replies since 17/12/2005, 18:12   3563 views
  Share  
.