Ille dixit

Alcuni personaggi celebri sul Femminismo

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  1. ventiluglio
     
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    EVA HERMAN

    Anche la stoica Germania non sfugge alla legge della fisica per cui la lingua batte dove il dente duole. E il molare cariato non è troppo difficile da individuare.
    Può capitare di dare un'occhiata ai libri ultrapopolari esposti in un centro commerciale qualsiasi per trovare, accanto al «Codice da Vinci» e alla biografia di Franz Beckenbauer, «Das Methusalem Komplott» (trad. it. «Il complotto di Matusalemme. Come prepararsi a vivere in un mondo di ultrasettantenni», Mondadori) di Frank Schirrmacher, responsabile delle pagine scientifiche della Frankfurter Allgemeine Zeitung. Un saggio sulle conseguenze dell'invecchiamento della popolazione, diventato un bestseller lo scorso anno. Difficile per un lettore di giornali, poi, non essere incappato in qualcuna delle paginate e interviste che i maggiori quotidiani hanno dedicato negli ultimi mesi a Ursula von der Leyen, ministro della famiglia Cdu, che forte dei suoi sette figli ha rilanciato il tema del sostegno urgente alla natalità. Così come eloquenti sono i dati resi noti una settimana fa dall'Ufficio statistico federale di Wiesbaden, stando ai quali il numero dei nati nel 2005 è stato di circa 686mila, il più basso in assoluto dal 1945 (la metà rispetto agli anni '60) con 20mila unità in meno rispetto al 2004. Un tasso di netta decrescita, visto che nel 2005 i morti sono stati 830mila, 144mila in più dei nuovi kinder. Numeri che in proiezione danno un'idea del collasso demografico che si profila per locomotiva dell'Unione Europea, e che hanno strappato un «bisogna assolutamente fare qualcosa» anche al vicecancelliere Spd Franz Müntefering, la cui figlia Mirjam, lesbica dichiarata, ha appena dato alle stampe «Emmas Story», romanzo sulle delizie dell'amore saffico.
    Il dente che duole davvero, però, sembra essere la causa di questa infecondità di massa, quella per cui attualmente il 40% delle donne laureate resta senza figli.
    Eva Herman, 47 anni, una vaga somiglianza con la nostra Claudia Gerini, è uno dei volti più noti della televisione tedesca. Da 18 anni legge le notizie al telegiornale più seguito, il Tagesschau delle 20 sul primo canale nazionale, e modera due popolari talk show. Quattro matrimoni alle spalle e un figlio a carico, la Herman ha firmato sul numero di aprile del mensile Cicero un lungo intervento sul perché fare figli è diventato una sorta di optional per tante famiglie tedesche. Un'acre analisi che ha preso di mira un imputato intoccabile: il femminismo e, in senso più ampio, quell'emancipazione femminile che ha spinto le donne ad «omologarsi ad un modello comportamentale maschile» svalutando il ruolo della donna come madre e presidio degli equilibri domestici. Risultato, «se lavoriamo contro la natura, non dobbiamo stupirci che la natura si rivolga contro di noi», lasciandoci senza prole.
    Apriti cielo. Un profluvio di critiche ha sommerso la bionda e fascinosa telegiornalista, che però, lungi dal desistere, ha annunciato per settembre la pubblicazione di un libro, «Das Eva Prinzip», che rincara la dose sugli stessi argomenti. Dimettendosi allo stesso tempo dalla conduzione del notiziario, per non coinvolgere la rete ammiraglia - apprezzata per l'apparente neutralità politico-culturale - nelle polemiche che ora la circondano.


    "Le inquietudini di una Germania senza figli", articolo di Andrea Galli
    pubblicato su Avvenire, mercoledi 23 agosto 2006
    http://www.db.avvenire.it/pls/avvenire/ne_...pubblicazione=2
     
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39 replies since 17/12/2005, 18:12   3563 views
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