Le donne ci amano tanto quanto noi amiamo loro?
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Le donne ci amano tanto quanto noi amiamo loro?

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  1. *STRIDER*
     
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    Sono assolutamente convinto di no, almeno nella maggioranza dei casi; anzi sono sicuro che se esse potessero rinuncerebbero volentieri a noi, e se non lo fanno è per via del guadagno indiretto che deriva dal frequentarci.
     
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  2. Scienziato apocrifo
     
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    Questo è uno dei grandi misteri della vita.
    Se, quando muoio, incontro Dio, sarà la prima domada che gli farò.
    Cmq se per amore includi anche quello materno, sono dell'idea che qualche donna che ci ama veramente c'è sempre
     
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  3. -Renato-
     
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    io ho votato escludendo il legame materno che è qualcosa di biologico.
     
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  4. tyrtix
     
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    Rispondo sì, e dico anche il motivo per cui do questa risposta. Io credo che in fondo ci siano ancora donne che amano profondamente gli uomini, anche se molta della dottrina femminista si è installata in molte di loro e purtroppo genera l'idea che la donna NON abbia bisogno dell'uomo, così come l'uomo ha invece bisogno della donna. E' come credere che una persona che viene traviata da qualcuno, pensi quel che pensa di sua spontanea volontà. Quindi le donne ci amano, ma non lo sanno...

    Edited by tyrtix - 11/12/2005, 15:54
     
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  5. okkiblu79
     
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    Certo che sì! E sanno farlo molto meglio dia quanto la società insegni loro, solo che spesso si fanno fregare e seguono la massa omologante.
     
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  6. Quinzio
     
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    Certo che le donne amano.
    Amano molto quelli che guadagnano bene, quelli con una bella casa, con la macchina grossa e luccicante, quelli vestiti bene e alla moda, quelli che frequentano discoteche e locali dove c'e' la bella gente, ecc ecc ecc....
    Amano quelli che sono sempre di buon umore e questo buon umore deriva dalla vita agiata che fanno.

    Amano, amano, certo che amano....
     
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    Lupus in fabula

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    Secondo me hai centrato il punto, Quinzio.
    Non è del tutto esatto, secondo me, che le donne amino chi ha soldi. Non proprio, probabilmente le cose sono un pò più complesse. Le donne in genere amano quello che l'uomo riesce a riflettere al di fuori di sè.
    E' palese però che un uomo che conduca una vita agiata, molto più facilmente rifletterà quell'immagine che tanto piace alla donna, anche perchè l'immagine che ognuno ha di sè (e che quindi riflette all'esterno), dipende molto anche dall'ambiente che lo circonda, in un gioco di influenze reciproche..
    E' altrettanto palese che, in una società che dileggia e degrada in tutti i modi l'uomo normale, (l'uomo medio) le donne saranno attratte in special modo da chi non appartiene a detta categoria.
    E' una questione di ambiente, in special modo. La donna è prevalentemente empatica, condizionarla coi classici media è gioco fin troppo facile.
    (Chiedo venia se sono stato un pò cervellotico)
     
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  8. Quinzio
     
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    Piu' o meno stiamo dicendo la stessa cosa.
    In genere la donna e' attratta dall'uomo "sicuro di se".
    Cosa si nasconde dietro questa espressione non e' chiaro.
    Secondo me chi dispone di mezzi e soldi puo' comunicare facilmente questa idea di uomo sicuro di se.
    Ad esempio un'amica mi diceva che un venerdi sera e' stata a ballare e poi alle 5 di mattina e' andata con la sua amica a casa di un ragazzo dove stava finendo una festa.
    Chiaramente a questa mia amica e' piaciuto molto essere invitata a casa di questa persona ed essere partecipe di questa festa, anzi poi lei veniva dalla discoteca per cui e' stata una notte di vera follia.

    Adesso io che vivo con mia madre ansiana e mia sorella non posso dare feste a casa mia fino alle 5 di mattina.
    Spesso mi viene detto perche' non vai a vivere da solo che hai gia' 32 anni, cosi' potrei fare tutte le feste che voglio.
    Con uno stipendio medio. una volta pagato mutuo/affitto/mobili e spese varie non so cosa mi rimarrebbe per il resto, per dare appunto quell'immagine di uomo sicuro di se. Probabilmente sarebbe una vita di sacrifici e basta, altro che feste fino alle 5 di mattina.

    Non dic o che le donne si comportano come prostitute, cioe' non vogliono soldi o regali costosi, ma vogliono che il loro uomo/amante/amichetto dia quell'immagine di sicurezza e tranquillita' che deriva quasi sempre da una condizione economica agiata.
     
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  9. silverback
     
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    Un fatto è certo, Quinzio: essere uomini oggi, in questa società, è ben più difficile, dura e complicata che essere donne.
    Non a caso viviamo anche di meno (in media, ovvio).

    Edited by silverback - 27/12/2005, 15:56
     
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  10. lelen
     
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    CITAZIONE (silverback @ 27/12/2005, 15:51)
    Un fatto è certo, Quinzio: essere uomini oggi, in questa società, è ben più difficile, dura e complicata che essere donne.
    Non a caso viviamo anche di meno (in media, ovvio).

    Per curiosità ( non leggetela come uns provocazione perché non lo è ). anche nel Terzo mondo gli uomini vivono in media meno delle donne? Se così fosse, come credo che sia (escludendo ovviamente, e qui faccio una battutaccia, morte per lapidazione etc. sick.gif )allora vorrebbe dire altro. Vorrebbe dire che già la selezione naturale prevede una maggior resistenza delle donne a infezioni etc. Diciamo unmaarcia in più per una questione di sopravvivenza della specie, visto che le donne partoriscono e allevano la prole. Supposizione errata? Non mi pare visto che già alla nascita le neonate hanno, pare, più chances di sopravvivere rispetto ai neonati. ( Battutaccia anche qui: tranne nei casi dove le bambine vengono soppresse in nome dell'idiozia umana!V. Cina, India etc.).
    Un caso? Non credo proprio.
     
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  11. animus
     
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    CITAZIONE (lelen @ 28/12/2005, 01:56)
    Per curiosità ( non leggetela come uns provocazione perché non lo è ). anche nel Terzo mondo gli uomini vivono in media meno delle donne? Se così fosse, come credo che sia (escludendo ovviamente, e qui faccio una battutaccia, morte per lapidazione etc. sick.gif )allora vorrebbe dire altro. Vorrebbe dire che già la selezione naturale prevede una maggior resistenza delle donne a infezioni etc. Diciamo unmaarcia in più per una questione di sopravvivenza della specie, visto che le donne partoriscono e allevano la prole. Supposizione errata? Non mi pare visto che già alla nascita le neonate hanno, pare, più chances di sopravvivere rispetto ai neonati. ( Battutaccia anche qui: tranne nei casi dove le bambine vengono soppresse in nome dell'idiozia umana!V. Cina, India etc.).
    Un caso? Non credo proprio.

    Tralasciando le altre provocazioni, sulle quali cmq mi piacerebe che mostrassi delle evidenze, su questa:
    CITAZIONE
    tranne nei casi dove le bambine vengono soppresse in nome dell'idiozia umana!V. Cina, India etc


    Non si tratta di idiozia umana, ma del minor valore delle femmine in una società rurale.
    Potendo mettere al mondo un solo figlio, in una società, che non è post industriale, e che quindi, per ovvie ragioni, avvantaggia i maschi, le femmine vengono soppresse.
    Quindi se te la devi prendere con qualcuno, prenditela o con la naturale inferiorità femminile o con i maschi di quei luoghi che non hanno ancora portato il progresso tecnologico nella propria società, ma allora devi pero' ringraziare gli occidentali che l'hanno fatto .

    Poi deve anche sapere pero' che in occidente, i due terzi degli infanticidi sono combiuti verso i figli maschi.
    Come vedi, quindi, non si tratta di stupidità, ma semplicemente di una questione di valori sociali.
     
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  12. tyrtix
     
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    CITAZIONE
    Per curiosità ( non leggetela come uns provocazione perché non lo è ). anche nel Terzo mondo gli uomini vivono in media meno delle donne? Se così fosse, come credo che sia (escludendo ovviamente, e qui faccio una battutaccia, morte per lapidazione etc.  )allora vorrebbe dire altro. Vorrebbe dire che già la selezione naturale prevede una maggior resistenza delle donne a infezioni etc

    Se nel mondo, le donne svolgessero i lavori che svolgono gli uomini, avremmo stragi fra le prime e sovrappopolazione fra gli ultimi. In realtà l'uomo invecchia più lentamente, ha più resistenza alle ferite ma non alle malattie e così via. Lelen, rifletti su una cosa: come mai le donne svolgono il loro compito naturale della riproduzione per un tempo molto più breve di quanto non possano farlo gli uomini?
    Purtroppo se si ragiona in termini evolutistici puri, l'uomo dovrebbe vivere moooolto più a lungo della donna, ma in realtà la società umana si è evoluta proprio in modo da dare alla donna le stesse capacità di sopravvivenza dell'uomo, ma solo se essa vive all'interno della società.
    La tua supposizione di una superiorità naturale della donna è del tutto sbagliata se posta in un contesto naturale più vicino all'animale che alla tecnologia, in quanto è palese che gli umani che vivono in società vicine all'età della pietra, le donne si riuniscono all'internodei villaggi per trovare la protezione di cui invece gli uomini cacciatori e/o raccoglitori non hanno bisogno. E nonostante l'uomo in questi contesti sia palesemente più in pericolo della donna, si riscontra una bassa differenza di età media fra gli uomini e le donne.
     
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  13. Scienziato apocrifo
     
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    CITAZIONE (lelen Inviato il: 28/12/2005 @ 01:56)

    Per curiosità ( non leggetela come uns provocazione perché non lo è ). anche nel Terzo mondo gli uomini vivono in media meno delle donne? Se così fosse, come credo che sia (escludendo ovviamente, e qui faccio una battutaccia, morte per lapidazione etc.  )allora vorrebbe dire altro. Vorrebbe dire che già la selezione naturale prevede una maggior resistenza delle donne a infezioni etc. Diciamo unmaarcia in più per una questione di sopravvivenza della specie, visto che le donne partoriscono e allevano la prole. Supposizione errata? Non mi pare visto che già alla nascita le neonate hanno, pare, più chances di sopravvivere rispetto ai neonati. ( Battutaccia anche qui: tranne nei casi dove le bambine vengono soppresse in nome dell'idiozia umana!V. Cina, India etc.).
    Un caso? Non credo proprio.

    Ma sai, ...forse è vero quello che sostieni tu.
    Forse gli uomini sono veramente meno longevi per una questione naturale. Bisognerebbe scremare tutte le cause non naturali che portano ad una precoce mortalità maschile ed analizzare a fondo le cause rimanenti e magari si troverà ancora un gap che conferma la tua tesi.
    Te lo posso dare per buono. Tutte le elucubrazioni che si fanno sulla questione non possono nascondere un'evidenza che è sotto gli occhi di tutti:
    "GLI UOMINI MUOIONO PRIMA"
    Allora permettimi di fare anch'io un ragionamento analogo.
    La stragrande maggioranza delle cose create dall'homo sapiens sono state fatte da uomini: arte, scienza, filosofia, medicina. Tutto quanto lo scibile umano (diciamo il 99,999%) è opera del maschio di homo sapiens.
    Si dice che è dovuto semplicemente al fatto che le donne non hanno avuto accesso all'istruzione quanto gli uomini.
    Forse è vero, anzi, probabilmente è vero (anche se non ci si spiega come mai, nellla pittura ci sono esempi di uomini autodidatti, analfabeti ed ignoranti che hanno fatto opere eccelse, ma ben poche donne sono state in grado di fare altrettanto), la parità tanto reclamata dalle donne sta dando loro le stesse opportunità che hanno gli uomini, ma ancora i risultati stentano ad evidenziare questa ipotesi.
    Perchè ora non provate a verificare sul campo la tua di ipotesi? andate voi donne, in massa, a morire in guerra, pensateci voi a salvare la gente che brucia nelle case o a proteggere le persone nelle città e sulle strade. Spezzatevi voi la schiena nei cantieri edili e nelle miniere. Rischiate voi la vitauna volta tanto, per salvare quella di un estraneo come fanno altruisticamente tanti uomini (Vedi qui).
    Forse, questa grande differenza di mortalità non ci sarebbe più, forse ci sarà ancora... ma perchè non ci mettete alla prova? perchè non "vi" mettete alla prova?


    Edited by Scienziato apocrifo - 28/12/2005, 17:13
     
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  14. Scienziato apocrifo
     
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    Quando ho votato, preso dal mio inguaribile ottimismo, ho cliccato sulla casella "nonso/non risponde"
    E' possibile cambiare il mio voto?
    inizio a pensare che le donne non ci amano quanto noi amiamo loro.

    Le principali vittime degli omicidi commessi dagli uomini, non sono donne, bensì sono a loro volta uomini.
    La maggior parte degli omicidi commessi dalle donne sono sempre uomini.
    Inoltre, un grane numero di uomini darebbe la vita per salvare la propria partner ed i fatti quotidiani documentati, dal passato (vedi titanic) ai giorni nostri, lo dimostrano. Quante donne hanno dato, danno e daranno la propria vita per salvare il proprio compagno?

    P.S. nella vicenda del titanic, che ho letto anche qui nel forum, non si è evidenziata una cosa. La percentuale di maschi che si è salvata, non era dello 0% solo perchè c'erano dei bambini maschi che hanno alzato la media. La % dei maschi adulti è, invece prossima allo 0.
     
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  15. ventiluglio
     
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    Lelen:
    CITAZIONE
    Vorrebbe dire che già la selezione naturale prevede una maggior resistenza delle donne a infezioni etc. Diciamo unmaarcia in più per una questione di sopravvivenza della specie, visto che le donne partoriscono e allevano la prole.

    Non mi sembra del tutto scorretto come ragionamento. Ma c'è di più.

    Questo argomento della differente Aspettativa di Vita (AV per brevità) tra uomini e donne, l'avevo un po' approfondito, con alcune letture a tema, diverso tempo fa.

    Contrariamente alle tue supposizioni risulterebbe che allo "stato naturale" le donne avrebbero una AV circa uguale o addirittura inferiore (in media) a quella degli uomini. Perché una percentuale notevolissima di donne (come d'altra parte accadeva ancora pochi secoli fa, anche in Occidente) morirebbe di parto.
    Il nostro caratteristico sviluppo del cranio rende infatti, come è noto, il parto umano particolarmente delicato, doloroso e pericoloso per la sopravvivenza della gestante.

    Sembra tuttavia che le donne, se si escludesse appunto la - per natura altissima - mortalità per parto, avrebbero una AV "biologica" leggermente superiore agli uomini (anche senza considerare i diversi rischi, i lavori logoranti, le guerre, lo stress, il fumo, l'alcol, la naturale propensione maschile a prendersi meno cura di se stessi, ecc.), con una maggiore resistenza femminile alle infezioni, ad esempio, e con una specie di rallentato logoramento al tempo dell'organismo.
    In altre parole le donne sarebbero effettivamente "programmate" geneticamente per vivere un po' più a lungo, sempre beninteso che sopravvivano al parto.

    Onde evitare poi che una gravidanza in età "avanzata" esponga nuovamente delle donne (spesso già precedentemente "madri", ovvero con prole) al rischio di morte per parto, la Natura farebbe sì che la femmina umana vada relativamente presto in menopausa (fenomeno naturale, anch'esso quasi esclusivamente umano) proprio per impedire che i figli avuti precedentemente rischino di rimanere orfani e quindi con scarsissime possibilità di sopravvivenza.
    La donna che abbia superato indenne la prova terribile del parto sarebbe così adatta a sopravvivere il più a lungo possibile, permettendo una cura ed uno svezzamento della prole prolungata (altra caratteristica peculiare umana).

    Sembra poi che esista una stretta correlazione tra l'AV "biologica" di un organismo vivente ed il rischio di "morte accidentale" a cui esso statisticamente è soggetto:
    Tutti gli animali con alto rischio di "morte accidentale" (predazione, o altro) subirebbero infatti una specie di accelerazione delle funzioni vitali che porterebbe il loro organismo a logorarsi e comunque morire naturalmente prima.
    Maggiore rischio di "morte accidentale", minore AV "biologica".
    Questo fenomeno, ad una cruda e spietata lettura "evoluzionistica" della faccenda, non deve meravigliare.
    Perché facendo un paragone "meccanico" sarebbe come se un progettista evitasse accuratamente lo spreco di progettare un motore automobilistico adatto a funzionare per milioni di chilometri, sapendo che quell'automobile statisticamente entro i primi 200.000 km si distruggerà in un incidente, o subirà un'usura delle altri parti meccaniche che la renderebbe comunque inutilizzabile.
    Com'è noto il motore di una formula uno è progettato per funzionare per un numero di chilometri infinitamente inferiore a quello previsto per un trattore o un'utilitaria.
    La formula uno è progettata per vincere le corse, non per durare nel tempo.
    E gli organismi viventi sono "fatti" per perpetuare la vita (tramandandola alle genenerazioni successive) al minor costo e nel modo più efficiente possibile, non per perpetuare se stessi all'infinito.

    In questo senso la relativamente minore AV maschile all'interno della sua stessa specie homo si spiegherebbe forse con la maggiore possibilità per il maschio di andare incontro a morte violenta (guerre, lotte per il diritto a riprodursi, ecc.) rispetto alla femmina.
    O meglio ancora, al contrario, è proprio la minore AV maschile (esclusa la mortalità per parto femminile) a indurci a ritenere che, allo "stato naturale", il maschio umano statisticamente affronterebbe una vita più "pericolosa" di quella della femmina.

    E' però grazie ai ritrovati della scienza occidentale (quasi esclusivamente "maschile") che la "mortalità femminile per parto è stata, con l'Era Moderna, praticamente azzerata.
    Alterando così in modo drastico il dato naturale.

    ...a voi le conclusioni.


    Lorenzo

    Edited by ventiluglio - 30/12/2005, 00:36
     
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