Baci rubati

sentenze e giurisprudenza

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  1. ventiluglio
     
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    http://wwww.ansa.it/main/notizie/fdg/20060...1732245187.html

    CASSAZIONE: STOP A BACI RUBATI, SONO UN REATO

    ROMA - Sfiorare appena le labbra di una collega, tentare di darle un bacio sul collo o darle una pacca sul sedere: sono tutti comportamenti punibili penalmente se imposti con violenza, minacce o abuso di autorita'.

    Lo ha ribadito la Corte di Cassazione respingendo il ricorso di un funzionario di Polizia cinquantenne condannato nel 2002 dalla Corte di Appello di Genova a un anno e due mesi di reclusione per violenza sessuale: il poliziotto, gia' condannato in primo grado dal Tribunale di San Remo, nel '94 aveva costretto una giovane collega alle sue dirette dipendenze a subire baci sul collo, e aveva tentato poi di baciarla anche sulla bocca dopo averla stretta a se con forza all'interno di una vettura di servizio.

    Il funzionario di Polizia aveva proposto il ricorso in Cassazione per insussistenza del reato spiegando che le sue erano state semplici 'avances' e che non incidevano sulla sfera sessuale della donna. Con la sentenza n. 19808 depositata oggi a piazza Cavour, la Suprema Corte ha rigettato il ricorso confermando la condanna.

    I giudici della terza sezione penale della Corte di Cassazione hanno quindi confermato le considerazioni espresse nel 2004 con sentenza n. 37395, nella quale avevano fissato i limiti della condotta tipica del reato di violenza sessuale, ovvero 'qualsiasi azione che possa ledere il bene giuridico di liberta' sessuale, non solo quindi la congiunzione carnale o gli atti di libidine'': per questo fu confermata allora la condanna per un magistrato accusato di aver dato una pacca sul sedere proprio a una dirigente del 'Palazzaccio' e ad altre impiegate.

    Come sancito da diverse pronunce della Suprema Corte, anche palpeggiamenti e i toccamenti - spiega il relatore della sentenza odierna, Aldo Fiale - possono costituire una indebita intrusione nella sfera sessuale ed il riferimento del sesso non deve limitarsi alle zone genitali, ma comprende pure quelle ritenute erogene dalla scienza medica, psicologica ed antropologica. I giudici di Piazza Cavour hanno quindi respinto il ricorso del funzionario di Polizia confermando la condanna a un anno e due mesi di reclusione ed addebitando all'imputato le spese di giudizio.

    Ecco alcuni precedenti sui quali e' stata chiamata a decidere la Suprema Corte:

    2001 - UNA SOLA PACCA IL CAPO LA PUO' DARE - Via libera in ufficio a chi vuole palpeggiare il fondoschiena delle colleghe: la Suprema Corte dice che se il gesto e' ''isolato e repentino'' non costituisce ''offesa alla sfera sessuale della donna''. Viene cosi' respinto il ricorso del pm veneziano Felice Casson contro l'assoluzione di un dirigente di una Usl di Basso Piave che aveva 'toccato' una dipendente.

    2003 - DIETROFRONT, E' REATO ANCHE SE FUGACE - Per quanto veloce e non atta a soddisfare pienamente ''l'istinto sessuale'', la pacca e' reato ''in quanto violenza sessuale'' che integra una ''aggressione alla sfera sessuale della vittima''. La Suprema Corte condanna - a un anno e due mesi di reclusione - un romano che aveva dato una ''fuggevole toccata ai glutei'' di una barista.

    2004 - LA PACCA E' REATO, NON SEMPRE IMPUDICO - La pacca - dice la sentenza 37395 - e' una violenza sessuale ma non necessariamente un atto osceno. In pratica, se non istiga l' istinto sessuale dell'uomo di media moralita', e' un atto ''relativamente osceno'' che non lede il comune senso del pudore. Confermata la condanna nei confronti proprio di un magistrato di Cassazione che palpeggiatore le impiegate della cancelleria. Depennata la condanna per ''atti osceni'': le sue pacche suscitavano solo indignazione.

    2005 - CONDANNATO PALPEGGIATORE IN CABINA TELEFONICA - A Ivan P. e' costato caro - un anno e due mesi di carcere con la condizionale - aver messo le mani sul sedere della bella Meghi P., una ragazza carnica che telefonava in una cabina nella piazza di un paesino vicino a Tolmezzo. Anche la madre e il fidanzato della ragazza avevano assistito al gesto e hanno testimoniato contro il palpeggiatore.

    2006 - DIRETTORE BACIA COLLEGA IN BANCA, 14 MESI - Condannato un direttore di banca aver tentato di baciare - con un ''mero sfioramento delle labbra'' - una dipendente dell'istituto di credito che dirigeva. La Cassazione ha infatti confermato la condanna a 14 mesi di reclusione (con la condizionale) nei confronti di Valter B. (50 anni), direttore di una piccola banca del Trevigiano processato per violenza sessuale su una giovane cassiera della filiale. Il direttore, nel giorno di San Valentino del 2000, aveva cercato di baciare sulle labbra la dipendente, ma per la resistenza della donna era a malapena riuscito a sfiorarle con le labbra il viso.
     
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    Lupus in fabula

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    C'è davvero di che restare senza parole.

    C'è da rimanere sbigottiti, specie se si pensa che tutti quei reati non hanno un corrispondente al femminile.

    Ovvero non sembra esistere ''aggressione alla sfera sessuale'', se si parla di un uomo.

    Evidentemente un uomo non ha una sfera sessuale.

    Sarebbe a dire: "se ci provi sei un delinquente, se ti mostrano metà sedere ( "te la sbattono in faccia" ) e non ci provi sei uno sfigato.

    ...C'è di che farsi una sana risata. Magari per non piangere.
     
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  3. ventiluglio
     
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    Aggiungo per completezza.


    Lorenzo

    http://www.corriere.it/ultima_ora/agrnews....2-594A2BFB8EA7}

    09 giu 15:10

    Cassazione: bacio sul collo non richiesto e' molestia sessuale
    ROMA - La Corte di Cassazione ha ribadito, con sentenza ufficiale, che un bacio sul collo o il solo tentativo di bacio sulle labbra rientrano nella sfera degli 'atti sessuali' e sono punibili penalmente se connotati da costrizione con violenza o abuso di autorita'. La Cassazione ha respinto il ricorso di un funzionario di Polizia condannato nel 2002 dalla Corte di Appello di Genova a un anno e due mesi di reclusione. Il poliziotto nel '94 aveva costretto una collega di grado inferiore a subire baci sul collo e aveva tentato poi di baciarla anche sulla bocca con la forza. Secondo la Cassazione il reato di violenza sessuale ''comprende, oltre ad ogni forma di congiunzione carnale, qualsiasi atto che rivelandosi in un contatto corporeo se pur fugace ed estemporaneo sia finalizzato a porre in pericolo la liberta' del soggetto passivo''. (Agr)
     
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  4. -Renato-
     
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    Dare delle pacche sul sedere(anche se come sappiamo non poche fanno di tutto per mostrarlo e mettertelo davanti epoi far finta di nulla) , baciare una donna con la forza fare apprezzamenti pesanti sono cose non rispettose.Ma questa è una cosa risaputa.

    Punire penalmente questi reati significa:

    1) .
    Si viene acreare quello stato di intimidazione per gli uomini per cui oltre ai casi di molestia accertata, (bacio con forza, palpeggi )da sconosciuti o conoscenti che tuttti già sappiamo, tale criterio può essere usato con mariti e fidanzati in circostanze in cui tali reati non sussistono.Una donna come nel caso dello stupro può decidere in un secondo momento che quel bacio è stato una molestia, che quella toccata è stata di troppo.Insomma si viene acreare il clima di intimidazione per gli uomini tipico della società femminista dove il reato non è definito chiaramente a priori ma viene deciso a postumi dell'accaduto..


    2) una che vain giro con il sedere ben in vista può tentare la mano morta a qualcuno.Ebbene, chi provoca dovrebbe essere punita , magari con una multa,invece che avere l'impunità più assoluta.


    3) e' probabile che tali sentenze sono state fatte per essere applicate solo in un senso unico cioè la vittima femminile..
    Però, una donna che mi tocca il sedere a me mi da un gran fastidio perchè adifferenza della toccata maschile , non c'è lavolgia di toccare quel bel sedere, ma c'è il dileggio come intenzione di base.Per cui anche la parte maschile andrebbe tutelata nello stesso identico modo.
     
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  5. Barnart
     
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    CITAZIONE (Reduan @ 9/6/2006, 23:53)
    C'è da rimanere sbigottiti, specie se si pensa che tutti quei reati non hanno un corrispondente al femminile.



    Ovvero non sembra esistere ''aggressione alla sfera sessuale'', se si parla di un uomo.
    Evidentemente un uomo non ha una sfera sessuale.

    Questo è il punto: non esiste un corrispondente reato antimaschile.

    Come se:
    come se negli uomini non vi fosse nulla che una donna può violare.
    Come se il maschio non avesse una sua sfera. Né sessuale né extrasessuale.

    Oggi negli uomini non vi è nulla di inviolabile, nulla di sacro, nulla di rispettabile. Nulla di interdetto.
    Persino agli animali oggi si riconosce una sfera di diritti inviolabili.
    Mi si indichi in un maschio qualcosa che una femmina non possa lecitamente violare.

    Sostanza e manifestazione della subordinazione morale maschile.

    Rino








    CITAZIONE (-Renato- @ 10/6/2006, 10:38)
    Però, una donna che mi tocca il sedere a me mi da un gran fastidio perchè adifferenza della toccata maschile , non c'è lavolgia di toccare quel bel sedere, ma c'è il dileggio come intenzione di base..

    Precisamente.

    Rino
     
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  6. Vero Mummio
     
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    Be' Rino in linea di massima e forse un pò teorica l'uomo occidentale ha ancora la vita di sacro e inviolabile.
    Se una donna uccide un uomo viene punita, molto meno che se un uomo uccide una donna, ma viene punita.
    Dire che abbiamo meno sacralità degli animali mi sembra esagerato proprio per questo, anche perchè in effetti ne abbiamo quasi uguale, mi sembra già abbastanza grave così la situazione senza bisogno di ulteriore catastrofismo.
     
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  7. Quinzio
     
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    Io volevo solo fare "due" considerazioni...

    Che in ogni societa' umana sia il maschio a farsi avanti e a doversi fare avanti nel corteggiamento credo che siamo tutti d'accordo.
    Quindi viene dato per scontato che chi effettua "avances" non desiderate in un posto di lavoro sia al 95% l'uomo.
    A questo punto quasi tutti gli utenti di U3000 dicono: "Si, pero' oggi le donne vanno in giro e in ufficio talemente scosciate e smutandate che per un uomo e' praticamente impossibile non fare una qualche avances sessuale, per cui all' uomo no deve essere mai fatta l'accusa di molestia".

    Ora, le soluzioni potrebbero essere 2: una sarebbe di imporre un abbigliamento "casto" alla donna.
    Volevo sapere se siete d'accordo con questa affermazione, e se pensate che una specie di "burka" sia sufficiente a frenare le inevitabili avances sessuali.

    Un'altra soluzione sarebbe quella di non colpevolizzare piu' le avances "leggere" e che il giudice del caso non possa piu' condannare questi atteggiamenti.
    Se si facesse una cosa del genere, non pensate che dopo pochi mesi, le donne, non avendo gradito le continue avances, baci e palpeggiamenti, decidano di starsene a casa e di rinunciare al lavoro ?

    Altra considerazione:
    QUOTE
    Sfiorare appena le labbra di una collega, tentare di darle un bacio sul collo o darle una pacca sul sedere: sono tutti comportamenti punibili penalmente se imposti con violenza, minacce o abuso di autorita'.

    Io credo che la legge deve essere ferma nel caso che chi fa le avances sia un diretto superiore della donna.
    Purtroppo chi ha il comando in un luogo di lavoro detta legge in quel luogo (dal punto di vista lavorativo). Puo' pertanto decidere di far subire umiliazioni e molestie psicologiche alla donna che rifiuta le sue avances. Ad esempio a tutto l'ufficio viene offerta una cena di lavoro gratis, tranne che alla donna in questione. Voi sareste d'accordo ?
    Questo, se si volgiono dei posti di lavoro "mentalmente sani" credo che sia da evitare.


    Scenari paralleli:
    A)
    Sono una ragazza giovane e carina e porto una maglietta che lascia scoperto l'ombelico. Mi siedo al tavolino di un bar. Uno sconosciuto si avvicina infila la mano sotto la maglia e mi tocca il seno per lunghi secondi. Io intimidita dalla paura e dallo stuprore non reagisco immediatamente.
    La mia amica fotografa la scena e insieme facciamo la denuncia.
    B)
    Mi sono comprato una Porsche nuova fiammante. Parcheggio davanti al bar mi siedo al tavolino e appoggio le chiavi sul tavolo. Uno sconosciuto che mi ha visto arrivare afferra le chiavi, corre verso la macchina, sale e se ne va. Dopo 5 minuti ritorna, mi restituisce le chiavi, mi da 1 euro per la benzina e mi dice "Davvero bella la tua Porsche". Il mio amico fotografa la scena e insieme facciamo la denuncia per tentato furto.
    C)
    Mi sono sposato e ho un figlio. Mia moglie va a lavorare perche' non vogliamo mangiare sempre pane e mortadella. Una sera mia moglie torna a casa in lacrime e mi dice che il capo voleva darle un premio produzione e per farle firmare l'accettazione dl premio l'aveva invitata nella sua casa a pranzo, ma poi ha scoperto che non si trattava di un pranzo ma di un rapporto sessuale.
    Io decido di far cambiare lavoro a mia moglie e quindi denuncio il capo.

    Io vorrei sapere dagli utenti di U3000, cosa ne pensano dei casi A B C e perche' la denuncia sia giusta o non giusta in un caso e non nell'altro.
    Questo mi farebbe capire qualcosa in piu' sulla linea di pensiero di questo sito.

    Edited by Quinzio - 11/6/2006, 09:41
     
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  8. seiper1
     
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    per Quinzio:
    le tue osservazioni mi sembrano più che sensate e ti di co come la penso io al riguardo:

    in primo luogo, il comportamento sessuale negli esseri umani, uomini e donne o altro, non è affatto lineare e standardizzato, come ci dimostrano le innumerevoli perversioni, ambiguità e contorsioni psicologiche intorno all'argomento (lo dico senza alcuna intenzione moralistica).
    A me, ad esempio, è capitato di conoscere tempo fa una donna, decisamente bella e provocante, che aveva piacere e si eccitava sessualmente quando era maltrattata e picchiata; ciò che in condizioni ordinarie avrebbe configurato un'ipotesi di reato decisamente grave, ai sensi di legge e senza neanche scomodare la normativa sulle molestie o sulla violenza sessuale, a mio esclusivo carico.
    E' del tutto superfluo aggiungere che io non ho mai accondisceso a quelle sue aspettative, sicchè la relazione è durata poco tempo e si è conclusa per, diciamo così, incompatibilità.
    Più in generale, il comportamento femminile è spesso gravido di ambiguità indecifrabili, intenzioni non dichiarate, comunicazioni indirette e volontà indefinite.
    La disciplina sulle molestie prevede, al riguardo, semplicemente che l'approccio sessuale che non incontra il consenso (parte consenziente) della destinataria (la pongo al femminile per ovvie ragioni) è da considerarsi un reato, in quanto viola la sfera personale e psicologica della "vittima".
    Intanto, se una donna veste in modo provocante, sta già violando, in qualche modo, la mia sfera personale di uomo, in quanto quel suo comportamento indeterminato ha delle ripercussioni chiare e biologicamente misurabili sul mio corpo.
    Ma, a parte questo, se l'ipotesi di reato scatta al primissimo immediato approccio, senza che io possa sapere a priori se quel determinato tipo di approccio possa incontrare il favore della donna o meno, il mio spazio e la mia libertà d'azione saranno così delimitati e costretti da risultare, nei fatti, castranti.
    Quindi, premesso che trovo del tutto giustificata una particolare tutela per le donne in quelle situazioni, a causa della obiettiva inferiorità e debolezza fisica nei confronti dell'uomo, la legge dovrebbe prevedere che il consenso o il dissenso della persona rispetto ad un approccio sessuale debba essere espresso in modo chiaro e senza ambiguità.
    Non può essere sufficiente un tentativo di bacio per configurare una molestia ma, semmai, la reiterazione di quel tentativo solo dopo che la donna abbia manifestato chiaramente e senza ambiguità di sorta la propria indisponibilità a quell'approccio.
    Allo stesso modo, senza ricorrere ad alcun burka, una specifica responsabilità femminile nel determinismo di quell'episodio (la provocazione, anche se indiretta e non mirata) non può non essere considerata in chiave giuridica, perchè questo significa legittimare qualunque tipo di comportamento femminile nella sfera sessuale e negarla, invece, alla parte maschile.
     
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  9. animus
     
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    CITAZIONE (Vero Mummio @ 10/6/2006, 20:52)
    Be' Rino in linea di massima e forse un pò teorica l'uomo occidentale ha ancora la vita di sacro e inviolabile.
    Se una donna uccide un uomo viene punita, molto meno che se un uomo uccide una donna, ma viene punita.
    Dire che abbiamo meno sacralità degli animali mi sembra esagerato proprio per questo, anche perchè in effetti ne abbiamo quasi uguale, mi sembra già abbastanza grave così la situazione senza bisogno di ulteriore catastrofismo.

    Rino si riferiva alla specificità maschile, se la vita è "sacra", è perchè la possiede anche la donna, e cmq, è meno sacra.

    La domanda puo' essere quindi posta in questi termini:
    Cosa rispetta la ns. società delle qualità/caratteristiche che sono esclusivamente/tipicamente maschili?

    Difficile eh? :hmm.gif:
     
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  10. wookyee
     
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    Nella società dove lavoro, quando si sono insediati i nuovi vertici, hanno proposto alcune nuove regole:
    ora non le ricordo tutte, ma più o meno erano tutte mirate ad aumentare, ovviamente la produttività.
    - meno tempo a disposizione davanti alle macchinette del caffè;
    - non fermarsi a chiacchierare in corridoio;
    - modifiche dell'orario del bar;
    - maggiore controllo sul tempo della pausa pranzo;
    - etc;
    ma quella che ha creato più clamore, è stata proprio, guarda caso, quella che proponeva che le donne venissero a lavorare con un abbigliamento consono al luogo di lavoro.

    Potete immaginare "l'insurrezione" delle donne che si sentivano offese da questa imposizione di un abbigliamento consono, si chiedevano chi e come si potesse definire un abbigliamento consono.
    (a mio parere una grande dose di buon gusto, potrebbe essere sufficiente a determinare un abbigliamento consono ad un dato luogo)
    I sindacati sono insorti, e le nuove regole dell'abbigliamento consono non sono state accettate...

    Concordo con il fatto che molte donne vengono a lavorare vestite come fosse l'ultimo giorno della loro vita (!!).
    E che sono totalmente fuori luogo...
    ..ma quello che mi chiedo, perchè presentandosi una tale opportunità, non si è fatto nulla??

    Ci sono anche alcuni colleghi che fanno molto caso all'abbigliamento di donne che non utilizzano abiti provocanti, ma semplici pantaloni e camicia o maglietta, e la domanda di rito è: Perchè non ti vesti mai da donna?!

    Mio padre mi ha raccontato che fuori di una chiesa, non ricordo dove, il parroco ha messo questo avviso:
    "Dio conosce benissimo come è fatto il tuo ombelico, non c'è bisogno che glielo mostri ogni domenica in chiesa".
    neanche a dirlo: chi si è sentito più offeso e ha vivamente protestato??
    Le mamme delle ragazze!!



     
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  11. ErosNec
     
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    chi si è sentito più offeso e ha vivamente protestato??
    Le mamme delle ragazze!!

    Per forza. L'abolizione del ruolo del capofamiglia, ha ridotto la figura dell'uomo a quella di padre e marito di donne dai facili costumi.
     
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  12. animus
     
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    wookyee:
    CITAZIONE
    le donne venissero a lavorare con un abbigliamento consono al luogo di lavoro.
    Potete immaginare "l'insurrezione" delle donne..

    seiper1:
    CITAZIONE
    quel suo comportamento indeterminato ha delle ripercussioni chiare e biologicamente misurabili sul mio corpo

    L'ovvia conseguenza (scopo):

    Rino:
    CITAZIONE
    Sostanza e manifestazione della subordinazione morale maschile.

     
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  13. Quinzio
     
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    Volevo chiarire un attimo il senso del mio messaggio perche' puo' essere frainteso.

    Gli UU come le DD non sono tutti uguali, ma hanno caratteri e comportamenti molto diversi.
    Esiste una piccola percentuale, di cui fanno sicuramente parte quelli di U3000, che non hanno bisogno delle leggi anti/molestie, delle leggi contro la pedofilia, ne vanno in giro a toccare sederi di donne, ne' ricattano le dipendenti sul luogo di lavoro.
    Per quanto poco li conosco, non vedo un Ventiluglio, un Barnart, un Renato che possano andare in giro a molestare ragazze.
    Questa percentuale di UU saranno il 10%.
    Poi invece ci sono il restante 90% degli UU che, chi piu' chi meno, approcia le DD in modi pesanti, noiosi, fatti di frasi volgari, di proposte indecenti, di atti, telefonate insistenti, ecc.
    Esistono , purtroppo, direttori disonesti, che oltre a scaldare la poltrona, molestano le loro dipendenti. Esistono uomini che trattano le donne in modo prepotente.
    Le leggi anti/maschio sono fatte per loro, non per noi di U3000.
    Poi, puo' capitare che anche un uomo onestissimo e fedele, subisca una separazione e si veda costretto a mantenere una moglie che non e' piu' sua moglie. E questa e' una vera ingiustizia.
    Ma se eliminate le leggi che evitano le molestie alle donne, avrete migliaia di donne che vengono molestate e umiliate.

    Bartnart:
    QUOTE
    Mi si indichi in un maschio qualcosa che una femmina non possa lecitamente violare

    Caro Bartnart, di solito le donne non vanno a molestare gli uomini. La natura ha voluto cosi'.
    Bisognerebbe eliminare le clausole finanziarie dai matrimoni, in modo che nessun uomo possa essere rovinato da una cosiddetta moglie.
    Ma oltre a questo non vedo sinceramente dove e come gli uomini non sono rispettato dalle donne.
    SPIEGATEMELO per favore.

    Se io Uomo voglio andare in giro con l'ombelico scoperto lo posso fare. Se voglio mettermi i pantaloni a vita bassa lo posso fare. Se voglio tenere i capelli lunghi e farmi biondo lo posso fare.
    Il fatto e' che le donne non sbavano dietro a un sedere maschile.
    Viceversa il 90% degli UU quanto vede un paio di slippini che esce fuori gli viene la bava alla bocca.

    Io ho gia' detto altre volte. Tutti questi problemi sono causati da uomini non da donne.
    IL femminismo, e' avallato e consentito da uomini, politici e non.

    DOVE SBAGLIO ?
     
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  14. Vero Mummio
     
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    CITAZIONE (Quinzio @ 11/6/2006, 19:35)
    Questa percentuale di UU saranno il 10%.
    Poi invece ci sono il restante 90% degli UU che, chi piu' chi meno, approcia le DD in modi pesanti, noiosi, fatti di frasi volgari, di proposte indecenti, di atti, telefonate insistenti, ecc.

    Non penso proprio che il 90% degli uomini sia così...
    Che il 90% degli uomini faccia sempre la prima mossa è anche possibile, inviti a cena, complimenti, corteggiamento eccetera.
    Ma che il 90% sia prepotente, pressante e molestatore è un pò grossa.

    Per il resto credo che sì, le molestie vadano legalmente disincentivate, senza però farle passare nella teoria e nella concretezza per un atto contro una qualsivoglia sacralità.

    Riguardo al fatto che le donne non facciano molestie sessuali come gli uomini è molto opinabile, è probabilmente dovuto al semplice fatto che le donne uno stesso comportamento lo considerano molesto e gli uomini in genere no.
    Lo strusciarsi, il toccare punti intimi, il sedersi sulle ginocchia di un amico, sono tutte azioni che le donne compiono ogni giorno e che penso che ognuno di noi abbia subito, in genere però gli uomini non solo non danno peso a ciò (com'è probabilmente giusto che sia) ma anzi si sentono onorati.
    Ecco se però io considerassi molestie sessuali certi comportamenti e li denunciassi probabilmente non solo verrei deriso, ma passerei io dei guai con la legge.
     
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    Lupus in fabula

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    Ma se eliminate le leggi che evitano le molestie alle donne, avrete migliaia di donne che vengono molestate e umiliate.

    A parte il fatto che non sono d'accordo sulle percentuali che hai riportato e credo che andrebero più realisticamente invertite, comunque si, il problema esiste.
    Ma infatti io non sarei per l'abolizione delle leggi a tutela delle donne, sarei per una lor "umanizzazione" e poi chiederi a gran voce una legge simmetrica al maschile.
    Ovvero chiedo anche io che sia protetta la mia sfera sessuale.
    Le donne vogliono che la loro sia protetta, giù le mani dalle loro mutande ? Bene.
    Ma in quel modo si comportano come il gatto che provoca il cane alla catena, mantendosi a distanza di sicurezza.
    Basta leggi in apparenza "paritarie", ma in realtà assolutamente sessiste.
    Come dice Rino B. "giù le mani dalle nostre psicomutande".
     
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