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Il Femminismo e le culture tradizionali Più devastante dei B52 -una interessante disquisizione del giornalista-scrittore Massimo Fini
"E' obbligatorio che la donna musulmani si omologhi a quella occidentale o avranno pur diritto le donne e gli uomini di quella cultura di decidere, loro, quali devono essere i ruoli dei sessi in una comunità islamica? La questione è ancora più importante di quanto non appaia a prima vista. Sulla condizione dell'"altra metà del cielo" in Islam si gioca infatti la partita decisiva della definitiva e planetaria egemonia occidentale. E non è certamente un caso che tutti i media occidentali battano ossessivamente su questo tasto. La cosidetta "liberazione della donna" islamica è infatti il più potente grimaldello con cui l'Occidente cerca di far passare i propri valori, il proprio modello di vita e di sviluppo e, naturalmente, i propri interessi economici e imperiali nel mondo arabo-musulmano.
Un grimaldello estremamente efficace perché trova l'adesione istintiva e convinta delle nostre donne, anche quando siano decisamente contrarie a ogni guerra all'Islam. Una volta abbattuto il bastione del ruolo della donna musulmana, l'Islam sarà una guarnigione aperta senza più difese, ai piedi dell'Occidente. Nessun al-Zarqawi, fosse anche a capo di mille milizie decise a tutto, potrà più salvarlo.
La "liberazione" della donna è l'arma più devastante a disposizione dell'Occidente, più dei suoi B52, delle sue "bombe blu", dei suoi eserciti. Perché corrode l'Islam dall'interno. E questo le leads, maschili, dell'Occidente lo hanno capito benissimo e strumentalizzano le donne europee e americane per motivi che con l'emancipazione femminile non hanno niente a che vedere"
cit. da Massimo Fini, Il Ribelle dalla A alla Z, Marsilio Editori, Venezia 2006, pp. 63-64.
TEHERAN. Una manifestazione di un centinaio di donne, radunatesi nel centro di Teheran per protestare contro le leggi sul matrimonio e il divorzio, e in particolare la poligamia, è stata dispersa dalla polizia, che ha effettuato alcuni arresti. Gli incidenti, scrive oggi la stampa araba, sono avvenuti ieri pomeriggio nella Piazza Haft-e-Tir.
Le partecipanti, precisa il quotidiano 'Jomhuri Eslamì, gridavano slogan e innalzavano cartelli in cui chiedevano una modifica della legge, basata sul codice islamico, che permette agli uomini di sposare fino a quattro donne, oltre che di contrarre un numero illimitato di matrimoni a tempo, che equivalgono a concubinaggi.
Le manifestanti chiedevano inoltre modifiche alla legge riguardante il divorzio, che garantisce diritti per l'uomo molto superiori a quelli della donna, a partire dalla custodia dei figli, quasi sempre concessa agli ex mariti. Il direttore generale per gli affari politici e della sicurezza della prefettura di Teheran, Ali Jahanbakhshi, ha detto oggi all'agenzia Irna che la manifestazione non era autorizzata. «Coloro che si radunano creando problemi di ordine pubblico e per il traffico - ha sottolineato il funzionario - non devono aspettarsi di essere trattati in modo normale dalla polizia».
-Anche una manifestazione per la festa internazionale della donna, l'8 marzo scorso, era stata dispersa con la forza dalla polizia, con un bilancio di diverse partecipanti arrestate e alcune contuse.
La Stampa 13 giugno 2006 http://www.lastampa.it
Edited by Reduan - 28/9/2006, 14:12
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