USA, LE DONNE SONO SEMPRE PIU' INFELICI

Verità o mistificazione?

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  1. Grifone_verace
     
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    Tratto da http://movimentolaico.wordpress.com/ , un interessante post

    Erano pochi milioni, cent’anni fa. Oggi sono circa un miliardo. Il formidabile aumento del numero dei non credenti è l’unica, rilevante novità nel panorama religioso mondiale degli ultimi decenni (A me veramente non risulta, risulta solo che i non credenti si sono dichiarati tali, quindi può sembrare che non siano aumentati) . Un fenomeno che, peraltro, nei paesi democratici non accenna affatto a fermarsi: una crescita che, significativamente, non è il frutto dell’opera di ‘missionari’ dell’ateismo e dell’agnosticismo, ma l’esito di centinaia di milioni di riflessioni individuali. Circostanza ancora più eloquente, la loro diffusione è maggiore quanto maggiore è la diffusione del benessere, dell’istruzione, della libertà di espressione (Ergo, Paesi come USA, e quelli Scandinavi? Bella merda...). Lungi dal portare le società alla rovina, come vaticinano leader religiosi incapaci di trovare risposte più adeguate alla secolarizzazione, atei e agnostici ne rappresentano la parte più dinamica, quella che più contribuisce alla loro crescita: rispetto alla media della popolazione sono più giovani, più istruiti, più aperti al nuovo, più tolleranti nei confronti di chi viene troppo spesso dipinto come ‘diverso’: stranieri, omosessuali, ragazze madri, appartenenti a religioni di minoranza (E infatti il buonismo di ragazzi come questi ha distrutto tali paesi. E poi sulle ragazze madri...cacchio credevo che fosse un blog serio, ma come fate a difendere donne che odiano gli uomini? Perchè è difficile che una donna che non odi gli uomini diventi ragazza madre, a meno che sia vedova o sia single forzata)

    …..

    Un solo paese occidentale sembra fare eccezione, nonostante la religiosità sia in calo anche lì. È il paese con la classe politica meno apprezzata, con i livelli più bassi di libertà di espressione: un paese che tanti, in patria e all’estero, ritengono in declino. Quel paese è il nostro, quel paese è l’Italia. Un paese dove i non credenti sono i paria della società, relegati dalla legge (e dal condizionamento sociale) a cittadini di quinta categoria: l’incredulità viene buona ultima, quanto a diritti, dopo la Chiesa cattolica, le confessioni sottoscrittrici di Intesa, i culti ammessi e le confessioni non registrate. Un paese dove si può essere censurati se si tenta di scrivere che Dio non esiste (Non mi risulta, io ho visto manifesti atei in giro). Un paese dove, in televisione, è impossibile ascoltare una critica alle gerarchie ecclesiastiche.(ma su internet si)

    Allora, pensavo che fosse serio quel sito, e lo seguivo. Adesso , dopo le affermazioni che DISCRIMINANO i cattolici (definendoli più ignoranti degli atei), e dopo le affermazioni sulle ragazze madri per scelta, debbo inserirlo nella lista dei maschietti pentiti? O è solo una mia impressione?
     
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  2. ilvaccaro
     
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    CITAZIONE (Warlordmaniac @ 23/9/2009, 17:41)

    Ho letto....
    c'è mica tanto da scherzare....
    Son cifre da caporetto. :(
    Certo che se uno si ammazza perchè perde il lavoro
    malgrado in occidente il cibo gli sia garantito lo stesso:
    ( Mense pubbliche dormitori pubblici ecc )
    Vuol dire semplicemente che un uomo "è" finchè "fa"
    Quando non "fa" neppure è.......E sentendosi un "fallito" si ammazza. :cry: :cry:
     
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  3. digilando
     
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    CITAZIONE (ilvaccaro @ 23/9/2009, 18:06)
    Tutto quà secondo te?
    Insomma schiattano per il troppo lavoro e basta? :unsure:
    Ma non dicevano sempre che:

    " il lavoro nobilita l'uomo"

    Lavorando tanto non avrebbero dovuto limitarsi a diventare conti o visconti e basta? :shifty:

    Vaccaro, probabilmente tu il termine karoshi non l'hai mai sentito....
    Che vorrà di'?

    Vuol dire che lavorano finchè ce la fanno, e poi quando non ce la fanno più, sono schiattati, si lasciano morire di inedia in un parco (non sono parole mie ma di un mio collega che aveva un fratello a tokio e che gli diceva appunto come funziona) .

    In pratica il Giappone per impedire la colonizzazione culturale occidentale (dopo l'umiliazione dell'atomica), il cancro occidentale che ad es. sta invece metastatizzando il sud est asiatico, ha dovuto creare una supereconomia (i prezzi giapponesi sono proibitivi e quasi nessuno si puo' permettere di andare in vacanza in giappone).

    Se a questo aggiungi che è in massima parte sulle spalle degli uomini (proprio perchè essendo una società "tradizionale" le donne non sono impiegate nel lavoro in misura massiccia), si deduce la ragione delle 80 ore settim., sono motivate dal mantenere il sistema com'è, economicamente e culturalmente isolato dal resto del mondo, e le strutture tradizionali come quelle della famiglia "patriarcale".

    Ma come ho scritto poc'anzi, ormai nun cia fann chiù. :cry:
    Chiaro?
     
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  4. KasparHauser
     
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    In effetti l'articolo riportato a inizio discussione coglie un aspetto delle conseguenze del femminismo che mi trova d'accordo:
    il femminismo ha liberato gli uomini dal fardello di essere capifamigla.
    Il giappone ci dice che tale fardello non è (non era) privo di spiacevoli conseguenze.
     
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  5. TMan075
     
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    CITAZIONE (Guit @ 23/9/2009, 14:16)
    http://www.ansa.it/opencms/export/site/not...1673976811.html


    USA, LE DONNE SONO SEMPRE PIU' INFELICI
    NEW YORK - Donne sull'orlo di una crisi di nervi: sono sempre più infelici, e più infelici degli uomini, secondo una serie di studi pubblicati in questi giorni negli Usa. "Il 'gentil sesso' vede sempre più nero mentre gli uomini sono sempre più felici", sostiene il rilevamento della General Society Survey, un'organizzazione che ha seguito l'umore degli americani dagli anni Settanta e che ha chiesto ogni anno dal 1972 a 1.500 americani di entrambi i sessi e ogni livello di istruzione e stato sociale di misurare la loro felicità su una scala da uno a tre.

    Analizzato da Betsey Stevenson e Justin Wolfers, due sociologhi di Wharton, la prestigiosa scuola di economia dell'Università di Pennsylvania, lo studio sullo "happiness gap", il divario della felicità, ha scoperto che il livello generale di felicità delle donne è diminuito sia in rapporto a quanto era 40 anni fa che rispetto alla felicità degli uomini. Il rapporto sul malessere delle donne è stato accolto come un manifesto da due delle più influenti e aggressive columnist americane, Arianna Huffington del blog HuffingtonPost, e Maureen Dowd del New York Times. Entrambe simbolo di donne in carriera di grande successo, hanno alzato bandiera bianca dedicando ai risultati dello studio le loro rubriche e certificando sulla base della loro esperienza che "é tutto vero": affermazione che ha provocato una valanga di commenti di lettori e lettrici. Le donne erano al settimo cielo all'inizio degli anni Settanta quando "avevano cominciato a rompere il bozzolo domestico", ha scritto la Dowd osservando che in realtà le nuove sfide offerte dalla pari opportunità hanno finito per offrire alla sua generazione maggiori occasioni di stress.

    E non sono solo le donne americane, ha osservato la Huffington: "Il malessere è comune a donne di tutto il mondo" nonostante quattro decenni passati ad "assicurare maggiori opportunità, maggiori conquiste, più grande influenza e più disponibilità finanziaria". Per la Huffington, che ha creato un impero sfruttando le potenzialità dei nuovi media, è un brusco risveglio: il peggioramento 'nel nostro stato di animo collettivo sfida ogni possibile logica''. Ma non è solo un fatto di crisi del femminismo: c'é anche un aspetto biologico del 'divario della felicita'. Secondo Marcus Buckhingam, un ex ricercatore Gallup che ha pubblicato un nuovo libro 'Find Your Strongest Life', le donne cominciano la vita più soddisfatte degli uomini ma via via che invecchiano diventano sempre meno felici. Per gli uomini è diverso, "più sono stagionati più diventano felici". Un dato che la Dowd riconduce da un lato al fatto che i maschi invecchiano meglio fisicamente ("in una società dominata dal look, alle donne sessantenni è richiesto di far di tutto per tornare ai vent'anni") dall'altro all'abbondanza di scelte offerte dala società all'ex 'sesso debole': "Più affollate sono le nostre vite, meno attenzione riusciano a dare a ogni dettaglio. Aggiungi il fatto che le donne sono ormonalmente più complicate e vulnerabili degli uomini: siamo più severe con noi stesse, prendiamo tutto più a cuore".




    Commento di Armando in lista:

    Di quell'articolo si possono dire più cose.

    1) Demitizza l'emancipazionismo femminile e questo è un bene. Però ...

    2) E' contemporaneamente antimaschile quando dice che gli uomini sarebbero più felici perchè non più capifamiglia. Tratteggia un maschio narciso/bambino che è nella testa dei ricercatori, non la verità.Il maschio narciso bambino, alla lunga è infelicissimo, altro che storie.

    3) Ma poi con che cosa misura la felicità? Perchè ad esempio i suicidi maschili sono tripolici o quadrupli rispetto ai femminili? Per eccesso di felicità, forse?

    4) Dice una balla colossale quando sostiene che la società chiede più alle donne che agli uomini. Avete mai sentito dire che una donna è una fallita perchè non ha un lavoro, o non ha fatto carriera/successo? eppure dei maschi lo si dice costantemente, e soprattutto lo pensano spesso proprio le donne.
    In conclusione a me sembra l'ennesima questione di invidia. Prima perchè le donne erano escluse dal lavoroe dalla vita pubblics, ora perchè invece questo da loro infelicità. Si potrebbe continuare all'infinito nella lagna. Vivono più degli uomini ma vogliono la medicina di genere. Esigono i figli per se ma si sentono oberate, vogliono lavorare fuori casa ma sono infelici più di prima.

    Condivido pienamente l'articolo e le "correzioni" sull'analisi. Complimenti.
    Questa ide lo introdotta su questo sito domenica... prendendomi sassate.
    :D
     
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  6. Volpe_Argentata_37
     
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    CITAZIONE (KasparHauser @ 23/9/2009, 19:36)
    In effetti l'articolo riportato a inizio discussione coglie un aspetto delle conseguenze del femminismo che mi trova d'accordo:
    il femminismo ha liberato gli uomini dal fardello di essere capifamigla.

    Non ci giurerei, sopravvive in alcune di loro un atteggiamento nevrastenico, tipo quello della donna che riconosce nell'uomo di casa l'autorità che deve prendere le giuste decisioni al momento opportuno, nel senso però che "l'uomo di casa" dovrà decidere quello che LEI VORRA'...... :D
     
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  7. silverback
     
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    CITAZIONE (Guit @ 23/9/2009, 14:16)
    Per gli uomini è diverso, "più sono stagionati più diventano felici". Un dato che la Dowd riconduce da un lato al fatto che i maschi invecchiano meglio fisicamente ("in una società dominata dal look, alle donne sessantenni è richiesto di far di tutto per tornare ai vent'anni") dall'altro all'abbondanza di scelte offerte dala società all'ex 'sesso debole': "Più affollate sono le nostre vite, meno attenzione riusciano a dare a ogni dettaglio.

    Come sono solito dire da una vita: quali uomini...?
    Conosco uomini 55/60enni, che lavorano come muratori, carpentieri o manovali, che tutto sono meno che felici.
    Fra questi ci sono uomini soli, che hanno mille acciacchi (dovuti al lavoro duro che hanno sempre svolto) e che per compensare i loro problemi si danno all'alcol. Uomini che hanno un potere seduttivo verso l'altro sesso prossimo, se non pari, a zero.

    Seriamente: queste donnette moderne fanno veramente schifo.
    Dico, non fanno mai niente per farsi apprezzare.
    Vivono nel più totale risentimento nei confronti degli uomini.
    Tutti ottimi motivi per abbandonarle al loro destino.



    CITAZIONE
    Aggiungi il fatto che le donne sono ormonalmente più complicate e vulnerabili degli uomini: siamo più severe con noi stesse, prendiamo tutto più a cuore".

    Più vulnerabili?
    Ma come, non sono le femmine il "vero sesso forte"...?
     
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  8. Grifone_verace
     
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    [QUOTE=silverback,24/9/2009, 13:32]

    CITAZIONE
    Come sono solito dire da una vita: quali uomini...?
    Conosco uomini 55/60enni, che lavorano come muratori, carpentieri o manovali, che tutto sono meno che felici.
    Fra questi ci sono uomini soli, che hanno mille acciacchi (dovuti al lavoro duro che hanno sempre svolto) e che per compensare i loro problemi si danno all'alcol. Uomini che hanno un potere seduttivo verso l'altro sesso prossimo, se non pari, a zero.

    Seriamente: queste donnette moderne fanno veramente schifo.
    Dico, non fanno mai niente per farsi apprezzare.
    Vivono nel più totale risentimento nei confronti degli uomini.
    Tutti ottimi motivi per abbandonarle al loro destino.

    Non solo: già il fatto che operai, muratori , o persone che svolgono lavori letteralmente usuranti ( non a caso l'aspettativa media della vita è estremamente più bassa rispetto a quella di un impiegato) dice tutto. Poi non capisco questa cosa del potere seduttivo: ma le femministe non erano le "paladine" degli operai e dei contadini? Allora come si spiega quello che mi hai detto?

    "Tutti ottimi motivi per abbandonarle al loro destino" . CONSIGLIO TUTTE LE DONNE, ANCHE QUELLE VERE, DI INFORMARSI SULLA PERCENTUALE DI MATRIMONI MISTI E CONFRONTALA CON I MATRIMONI NON MISTI, SPECIE IN SCANDINAVIA , E POI RIFLETTERE. SECONDO ME GLI UOMINI GIA' SI SONO STUFATI DELLE "DONNETTE MODERNE DOC". LA DIFFERENZA E' CHE LORO HANNO PAURA A DIRLO, NOI NO.

    CITAZIONE
    Più vulnerabili?
    Ma come, non sono le femmine il "vero sesso forte"...?

    Quando mai lo è stato?
     
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  9. TMan075
     
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    CITAZIONE (Grifone_verace @ 23/9/2009, 17:31)
    CITAZIONE (Warlordmaniac @ 23/9/2009, 16:44)
    Non mi risulta.

    Riesci a provarlo?

    riporto due frasi significative, da un forum che non riesco a linkare



    Questo del bere è un costume molto radicato qui in Svezia, capita pure di vedere ragazze giovanissime dall'apparenza gentile completamente sbronze

    Tempo fa leggevo un articolo nel quale si diceva che la Svezia e' uno dei paesi europei con il tasso piu' alto di suicidi,e il fattore climatico era riportato appunto come una della cause determinanti

    Il problema è che non è solo un fattore climatico. In Canada, i suicidi sono più bassi rispetto a quelli in scandinavia. Stessa cosa per l'estremo sud dell'argentina

    Sì, il giappone già da tempo ha superato la Svezia per umero di suicidi pur essendo una nazione maschilista.
    Probabilmente il tutto è legato ad un fortissimo degrado e della crisi dei loro valori. Insomma non si capisce bene cosa è bene e cosa è male e alla fine ci si suicida per il tamagochi (si scrive così?) che è "morto" :o:
    Gli adoloscenti in Giappone hanno stanno subendo crisi mostruose ed è nata una "malattia": molti giovani si chiudono nelle loro stanze e non escono più se non per i bisogni primari. La socializzazione è scesa ai minimi livelli e lecoscenze dei giovani giapponesi sono fragilissime... forse è anche a causa dell'alta densità di popolazione: se si mettono troppi topolini nello stesso spazio alla fine si mangiano tra loro...
    Comunque "Grifone_verace" sottolinea un punto importante: l'abbinamento suicidi e rapporti femmili disastrosi. Io vivo nella città d'Italia con il più grande numero di divorzi... guarda caso è la città con il più alto tasso di suicidi... questo almeno fino a poco tempo fa... magari qualcuno ci ha "superati"
     
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23 replies since 23/9/2009, 13:13   581 views
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