Siamo in pericolo o siamo cretini?

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    Lupus in fabula

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    Mi defilo in buon ordine, poichè la discussione va oltre le mie conoscenze.
    Mi permetto solo di considerare che, se pur mancasse qualche anello (di congiunzione) nella teoria darwiniana, ciò non porterebbe in automatico ad esser giusta la teoria creazionista.
    E' che, siccome non ce ne sono altre, la nostra irrazionalità non sa far altro che reputare esatta o una o l'altra. Irrazionale, appunto.
    Conosco solo il blu e il giallo. ..E' blu ? No... Allora è giallo.
    Tutto ciò dimostra con certezza soltanto la umana illogicità.
    Passo e chiudo.
    :)
     
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  2. TMan075
     
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    CITAZIONE (Reduan @ 20/9/2009, 21:03)
    Mi defilo in buon ordine, poichè la discussione va oltre le mie conoscenze.
    Mi permetto solo di considerare che, se pur mancasse qualche anello (di congiunzione) nella teoria darwiniana, ciò non porterebbe in automatico ad esser giusta la teoria creazionista.
    E' che, siccome non ce ne sono altre, la nostra irrazionalità non sa far altro che reputare esatta o una o l'altra. Irrazionale, appunto.
    Conosco solo il blu e il giallo. ..E' blu ? No... Allora è giallo.
    Tutto ciò dimostra con certezza soltanto la umana illogicità.
    Passo e chiudo.
    :)

    Ok.
    Certo hai ragione la negazione di una cosa non porta automaticamente all'esattezza dell'altra. Si vedrà: giutifico la cosa con "io non c'ero quindi non so bene" ;)

    "Quando esco con una ragazza italiana spesso si parla per luoghi comuni, a volte c'è sfiducia, diffidenza reciproca e poca voglia di conoscersi veramente. Con le straniere questo non mi capita.
    I disastri del femminismo sono soprattutto culturali ed è molto difficile sui grandi numeri creare una forte contro-cultura da opporre al martellamento mediatico"

    Questa è una massima che hai nella firma. Condivido pienamente visto che sono il sostenitore che i rapporti sociali tra uomo e donna all'estero son ben diversi e le donne sono molto più "umane".
     
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  3. digilando
     
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    CITAZIONE (Reduan @ 20/9/2009, 21:03)
    Mi defilo in buon ordine, poichè la discussione va oltre le mie conoscenze.
    Mi permetto solo di considerare che, se pur mancasse qualche anello (di congiunzione) nella teoria darwiniana, ciò non porterebbe in automatico ad esser giusta la teoria creazionista.
    E' che, siccome non ce ne sono altre, la nostra irrazionalità non sa far altro che reputare esatta o una o l'altra. Irrazionale, appunto.
    Conosco solo il blu e il giallo. ..E' blu ? No... Allora è giallo.
    Tutto ciò dimostra con certezza soltanto la umana illogicità.
    Passo e chiudo.
    :)

    No no red, di pure la tua, non era mia intenzione andare troppo sul tecnico, era solo una parentesi con milanesestanco, per chiarire che l'evoluzionismo pone comunque l'uomo al vertice (o su un vertice, così siamo piu precisi).

    E' giusto quello che dici, il punto interessante è, possibile che l'uomo non riesce a concepire qualcosa (per le teorie scientifiche le cose vanno in maniera un po' diversa, ma il darwinisno [o neodarwinismo] sicuramente non è una teoria scientifica), fintanto che questa umilierebbe la sua condizione di "essere vivente dotato di coscienza"?

    Si puo' dunque dire che la cosa piu' importante, piu' dannosa agli esseri umani, è l'umiliazione, e per questa ragioni, disposti a mentire a se stessi, a rimanere in uno stato di incoscienza e a vedere la realtà da una prospettiva sbilenca ,pur di non vedersi umiliati?

    In fondo io credo che sia proprio così, ecco perchè tempo fa scrissi:


    Umiliare la Volontà....è questo il torto peggiore contro la vita.
    Perchè la Volontà non tollera l'umiliazione, gli è fatale in quanto da questa ne viene rimpicciolita.
    Preferisce dunque bilanciare, sacrificare coscienza per inconscio, e salvare se stessa.
     
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  4. TMan075
     
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    "Una mela al giorno leva il medico di torno"
     
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  5. digilando
     
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    CITAZIONE (milanesestanco @ 20/9/2009, 16:57)
    comunque è interessante la notazione sulla coincidenza di valore squisitamente tecno-scientifico e valore filosofico in una civiltà.
    qualcosa di simile , fu introdotta dal marxismo per contestare i risultati de la "scienza borghese", la "democrazia borghese"
    facendo notare come accettare il paradigma significasse già inquadrarsi in un Sistema e quindi essere orientato nei risultati.

    Popper scrisse, riprendendo non ricordo piu' chi, che le ipotesi scientifiche sono come delle reti, soltanto chi le getta ,pesca qualcosa (vado a memoria, ma il concetto era quello).
    Posso solo aggiungere, e questo vale in generale non solo per le ipotesi scientifiche, che si pesca anche il tipo di pesce (o meglio si eslude un tipo di pesce) secondo la rete che si butta....se si butta una rete per i granchi....non si pescano tonni.

    Nel nostro campo, con lo stalking si prendono nella rete soprattutto uomini.
    Embè, evidentemente si vede che la rete è stata buttata per quelli....non per le altre.

     
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  6. milanesestanco
     
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    CITAZIONE (digilando @ 20/9/2009, 19:09)
    Digilando:
    Non c'e' nulla che derivi dall'uomo, l'uomo come anello intermedio che so, del coccodrillo del topo o della farfalla, ma ancora l'uomo come vertice,

    Non c'e' nessun errore di fondo. ;)

    Guardati la relazione d'ordine.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Relazione_d'ordine

    Essere al vertice non significa essere primo di tutti gli altri, il maggiore di tutti....ma non avere nessun oltre di se.

    Tu l'hai inteso immediatamente come un ordine lineare, ma io ho specificato che il concetto chiave, è che l'uomo non è l'anello intermedio di nessun altro. dunque....sta al vertice.. :D

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  7. Cad.
     
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    CITAZIONE (Reduan @ 19/9/2009, 21:09)
    CITAZIONE
    Siamo in pericolo o siamo cretini?

    Io, TMan075, sino a non molto tempo fa avrei detto che siamo in pericolo, ma ne possiamo uscire tutti insieme.
    Oggi ne sono molto meno sicuro, penso di più alla seconda ipotesi che hai scritto. Forse siamo al "si salvi chi può".
    Lo dico con tristezza e sperando di essere smentito dai fatti.
    Pensa che uno dei più attivi sul forum ha scritto spesso che la QM alla fine si riduce al fatto di avere o no una donna.
    Ed è uno dei più celebrati sul forum.

    Probabile che siamo al "si salvi chi può".
    Fare tesoro di quanto vediamo e capiamo sulla situazione attuale per cercare, per quanto possibile, di prevenire danni maggiori a noi stessi.

    Di un fatto sono sicuro. La QM non si riduce al fatto di avere o no una donna, molti magari lo pensano ma non è assolutamente così.
    Se uno ha consapevolezza della QM sa che questa non può essere risolta (anche solo con se stessi) per ciò fatto solo di avere una donna, anzi dovrebbe essere maggiormente sentita.

     
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  8. ilmarmocchio
     
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    Dire che la q.m. si riduce all'avere una donna , signi ca non capir niente. A parte che spesso il problema maggiore e' come non aver PIU' una donna, ma la questione comunque coinvolge tutto il rapporto con l'altro sesso, con la famiglia, insomma con buona parte della vita. Una sc..., per quanto importante, e' marginale
     
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  9. digilando
     
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    CITAZIONE (ilmarmocchio @ 21/9/2009, 07:53)
    Dire che la q.m. si riduce all'avere una donna , signi ca non capir niente. A parte che spesso il problema maggiore e' come non aver PIU' una donna, ma la questione comunque coinvolge tutto il rapporto con l'altro sesso, con la famiglia, insomma con buona parte della vita. Una sc..., per quanto importante, e' marginale

    Ragazzi, la questione maschile è questa, lo scrisse Rino su altrosenso già e ormai parecchi anni fa (10).
    Anzi, sarebbe proprio il caso di metterla in evidenza, tipo, "che cos'è la questione maschile?", così, almeno su questo punto, ci facciamo tutti la stessa idea, cioè partiamo tutti dalla stessa base, perchè se non si hanno le idee in comune nemmeno quì, non c'e' nessun altro punto sul quale si puo' concordare.

    Se poi uno per questione maschile intende i propri soggettivi problemi in quanto uomo maschio, beh, allora siamo alla frutta. :-------:
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    INUTILITA' EVOLUZIONISTICA

    Una soglia evoluzionisticamente irreversibile: l'inutilità maschile nel XXI Secolo.

    1- Autosufficienza economica del genere femminile. Autosufficienza di genere ed autosufficienza individuale. Macchine e robot: spalle meccaniche. Un evento capitale: l'irreversibile fine del fondamentale/primario contributo economico maschile.

    2- La necessità della maschilità nella riproduzione. Dalle banche del seme all'autoclonazione femminile. Eliminazione di una necessità originaria-primordiale: fine del necessario contributo maschile alla riproduzione. Gonadi inutili.

    3- La saturazione del mondo materiale: fine delle frontiere. Scomparsa delle "terre ignote".

    Conseguenze in ambito morale: svalutazione sociale delle specificità maschili: fisica (corpo, gestualità) emotiva, (entusiasmo, coraggio), mentale (razionalità, spazialità, etc...).

    Il disprezzo del corpo maschile: tra scherno ed irrisione. Il pene come strumento di gioco da impiegare su comando femminile (Viagra). La già avvenuta eliminazione dei diritti riproduttivi maschili. "Sarai padre se e quando io vorrò". Il divieto al disconoscimento della paternità. Il cognome paterno come finzione femminile ed autoinganno maschile. Verso l'inevitabile eliminazione del cognome paterno.

    EPISTEMOLOGIA DELL'INUTILITA'

    Il ruolo dell'inutile in un mondo limitato: occupazione di spazio e consumo di energia. "Ma cosa ci state a fare qui...?". Dalla simbiosi alla guerra: F\ la forma vincente. Da inutili a dannosi: incorporazione al femminile o eliminazione. Verso l'eliminazione delle specificità maschili. Uni-con-formati o incarcerati.



    IL DIVARIO DEL BISOGNO (Amore unilaterale).

    Il bisogno femminile di maschilità come Senso perduto della maschilità: fine del bisogno da parte femminile e fine del Senso maschile.

    Surrogati e palliativi della dipendenza sessuale:
    1- uso della chimica per l'autocontrollo-autogestione della libido maschile.
    2- omosessualità maschile autoindotta.
    3- cultura dell'astinenza.
    4- autoerotismo adulto.


    Bisogni femminili residuali:

    - il bisogno femminile di modellare il genere maschile. Il maschio come materia da plasmare. Maternizzazione ed infantilizzazione universale. L'esercizio del potere politico e sessuale per la regressione psicologica all'infanzia, eliminazione dell'autostima maschile. Verso la neotenia culturale: eterni bambini.

    - il bisogno femminile del riconoscimento maschile come esigenza surrogabile: "Mi faccio bella per me". Autocelebrazione del corpo e delle realizzazioni femminili: specchiarsi nell'innocenza originaria e nella propria bellezza. Vivere senza colpa.

    Sugli effetti della mancata relazione femminile con la maschilità: conseguenze a lungo termine (durata), conseguenze invisibili, violenza invisibile. Irrilevanza sociale degli effetti. Vivere meglio senza i maschi.

    L'altra faccia dell'inutilità: la prima e vera libertà, la fine dei doveri economici maschili. Vivere giocando.

    L'irreversibile inutilità evoluzionistica maschile: una fondamentale verità della FdM



    Altrosenso - Rino Barnart, 1999.
     
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23 replies since 19/9/2009, 19:42   560 views
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