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Rocky Joe-
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CITAZIONE (Wishotel @ 1/2/2009, 11:25) ma il femminismo diventa causa o strumento a seconda di quel che si pensa lui possa essere. È strumento se è nato con l'intento di modificare la cultura. È causa se è nato per istintiva forma evoluzionistica. Il femminismo può essere causa, strumento o conseguenza a seconda dei nessi di causalità che cerchiamo. Faccio un esempio: a seguito del calo di natalità (magari dovuto al calo della mortalità infantile e/o all'urbanizzazione) si riduce il tempo che una donna deve occupare per uno dei suoi ruoli principali: gravidanza, allattamento e cura dei piccoli. Questo fa in modo che le donne abbiano più tempo per fare altro (conseguenza). Però spesso questo "altro" può essere molto più impegnativo del previsto e quindi sottrae ancor più tempo alle donne per occuparsi dei piccoli disincentivando ulterioremente le nascite. Si crea un giro vizioso che in un mondo fondato sulla competizione può inasprire i rapporti tra i sessi e metterli in competizione. Cosa che, ovviamente, disincentiva ulteriormente le nascite (causa).
Il "potere" (ossia l'establishment che ha le redini della società) può intervenire incentivando tale processo per volgerlo a proprio favore: il mantenimento dell'ordine. E quindi può favorire l'intellighenzia al suo servizio affinché mandi avanti campagne che vanno a favorire questo processo attraverso appositi movimenti culturali. E via discorrendo con tutte le conseguenze del caso (strumento)...
La cosa buffa è che non di rado proprio coloro che si definiscono "riformisti", "progressisti" o addirittura "rivoluzionari" spesso sono favorevoli a tali cose e quindi sono in definitva dei conservatori. Il femminismo solo in apparenza è "sovversivo" ma nei fatti è una politica estremamente conservativa. Il femminismo consiste nel favorire il dissolvimento di quel microsistema ri-produttivo quale è la famiglia allo scopo di salvare il macrosistema produttivo che è tutta l'economia capitalista (causa-mezzo-conseguenza).
In realtà non c'è niente di più rivoluzionario della crescita della popolazione. Solo che nella società odierna questa può essere garantita in massima parte da quell'istituzione ri-produttiva che è la famgilia.
PS: il femminismo cavalca anche l'onda del razzismo "inverso" come ho evidenziato in questo topic, ossia la moda odierna di discriminare le categorie di persone ritenute a torto o a ragione "privilegiate", le discriminazioni "positive" appunto. Moda che rientra nell'ambito della propensione generica di estremizzare le tendenze. E il razzismo inverso in campo sessuale prende anche la forma del "culto" laicista della Dea Madre con tutti gli annessi e connessi...
Edited by Giubizza - 3/2/2009, 12:55
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