Dalla Norvegia: Cambiare il ruolo degli uomini

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  1. TullioConforti
     
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    http://www.amb-norvegia.it/policy/gender/male/male.htm

    Nell’ambito del dibattito sulla parità dei sessi in Norvegia, l'attenzione rivolta al ruolo degli uomini genera ancora qualche resistenza. Gli uomini sono comunemente ritenuti il sesso forte e dominante, mentre le donne tendono ad essere considerate in termini di generazioni di discriminate che hanno un conseguente bisogno di misure speciali e azioni politiche mirate. Questa prospettiva è stata fondamentale per il raggiungimento della liberazione delle donne. Gli uomini non rappresentano un gruppo uniforme e non è neanche possibile parlare di un unico ruolo maschile. La mascolinità non è sempre sinonimo di potere: gli uomini vivono vite molto diverse e hanno differenti interessi.

    Le statistiche sociali e sanitarie mostrano che nella società occidentale la vita esige dagli uomini un prezzo più alto da pagare. Sono loro a costituire il numero più elevato di consumatori di sostanze stupefacenti e di presenze nelle carceri. L'aspettativa di vita degli uomini è più bassa comparata a quella delle donne. I ragazzi mostrano maggiori problematiche relative al comportamento a scuola rispetto alle ragazze e sono quelli che richiedono maggiori misure di supporto nella scuola elementare. Il tasso di abbandono scolastico dei ragazzi è considerevolmente più alto di quello delle ragazze.

    È ormai assodato che i bambini hanno bisogno di stare sia con uomini che con donne negli asili, nelle scuole e in famiglia. La preoccupazione diffusa, dal punto di vista della parità tra i sessi, è che gli istituti e le scuole rimangano ambienti dominati dalla presenza femminile. Gli uomini rappresentano soltanto il 7 % dello staff totale negli asili norvegesi e il 12 % degli insegnanti delle scuole elementari (dati del 2002). Il Governo sta lavorando per aumentare l'attenzione su questo aspetto e per promuovere una maggiore parità tra i sessi in questo settore. Per il 2007 obiettivo del Governo è giungere al 20% di personale maschile nelle istituzioni preposte all’assistenza all’infanzia.

    Uno degli ambiti in cui in Norvegia è maggiormente cambiato il ruolo degli uomini riguarda il ruolo di padre. Le ricerche indicano che la paternità porta gli uomini a rompere in modo più esplicito le tradizionali forme di mascolinità. Il permesso dal lavoro per paternità, introdotto nel 1993, si propone di rafforzare la relazione padre-figlio, segnalando la necessità che i padri partecipino attivamente alla cura dei propri figli.

    I cambiamenti avvenuti nel ruolo degli uomini non riguardano soltanto i rapporti con l'altro sesso, ma anche il modo in cui essi si relazionano ad altri uomini, a nuovi compiti e a importanti istituzioni sociali guidate da uomini. Nel 2002 è nato REFORM, un centro di assistenza rivolto agli uomini e finanziato dal Governo. Lo scopo è raggiungere la parità tra i sessi, aiutando a migliorare le condizioni di vita degli uomini e stimolando le risorse che un uomo ha per svilupparsi in ambienti e campi che tradizionalmente non sono associati al ruolo maschile.

    A cura del Ministero Norvegese per la Famiglia e l'Infanzia

     
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  2. digilando
     
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    Tutta merda.
    Il problema rimane sempre lo stesso, chi è che decide?
    Decidono gli uomini le politiche..o le subiscono?
    Ecco la parità.
     
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  3. TullioConforti
     
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    Si, il fatto e´ che attraverso una istituzione come questa si puo´ far passare di tutto.

    Anche costringere gli uomini ad indossare il tutu´ mentre fanno le pulizie di casa, perche´ e´ un comportamento meno associato ad un ruolo tipicamente maschile.

    La domanda e´ ma perche´ gli uomini non si devono comportare da uomini ed e´ giusto cambiarli?

    Chi lo ha stabilito?

    Me lo puo´ eventualmente spiegare quale e´ il motivo?

     
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  4. ilmarmocchio
     
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    Da dove viene tutta questa roba ? Chi sole le persone o le organizzazioni che la propugnano ? Chi puo' esserne il beneficiario ?
    La prima domanda ha una risposta: dal mondo anglosassone. La seconda e' piu' complessa, vero' vediamo sempre in prima fila ONU e filiali, U.E. e U.S.A. , che hanno sistemi economici e culturali simili. La terza, e qui la mia e' una IPOTESI, e' che il progetto sia quello di un governo non dico mondoale, ma del mondo occidentale: ecco il F.M, , l'OMS, le varie guerre e guerrette per l'energia, i tentativi di imporre ovunque il nostro modello, duetro il camuffamen to dell'esportazione della democrazia. Il femminismo serve a creare una massa di sudditi perche' comunque le donne non avranno mai le attitudini per governare strutture complesse. E chi comanda veramente, lo sa
     
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  5. digilando
     
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    Senti tullio, ma tu conosci il tedesco giusto?

    "Schlechtweggekommenen" che cosa vuol dire?

    Riguarda quest'argomento: #entry348983238
    Le menzogne su nietzsche
     
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  6. TullioConforti
     
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    si daccordo, questo e´ chiaro, siamo i malriusciti, o meglio il genere maschile con tutte le sue testosteroniche caratteristiche lo e´.

    Solo che questa di per se´ e´ un´affermazione come un´altra.

    La domanda e´ perche´ e´ stata presa sul serio?

    Furbizia di alcuni che sfruttano l´ignoranza e la stupidita´ di molti altri?

    O perche´ siamo proprio in balia dell´irrazionalita´?
     
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  7. Akiko*
     
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    CITAZIONE (TullioConforti @ 15/9/2009, 13:06)
    Si, il fatto e´ che attraverso una istituzione come questa si puo´ far passare di tutto.

    Anche costringere gli uomini ad indossare il tutu´ mentre fanno le pulizie di casa, perche´ e´ un comportamento meno associato ad un ruolo tipicamente maschile.

    La domanda e´ ma perche´ gli uomini non si devono comportare da uomini ed e´ giusto cambiarli?

    Chi lo ha stabilito?

    Me lo puo´ eventualmente spiegare quale e´ il motivo?

    Perchè probabilmente, spiega l'articolo, stanno subendo dei disagi (carceri , stupefacenti abbandono della scuola)
    e, prendendo sempre spunto dall'articolo, la soluzione propugnata è il fatto che essi debbano cambiare ruolo.

    Ma piano piano non lo stanno già facendo gli uomini?
    Incosciamente o meno, i passettini che essi fanno non vanno in un senso che non è più quel vecchio ruolo tutto d'un pezzo che occupavano nella societ del secolo scorso?

    Il problema si può centrare in quale forma debba veramente delinearsi questo benedetto ruolo.
    Laddove le donne, per stare al passo della domanda lavorativa, carrieristica e di potere, si devono trasformare in "donni", agli uomini, per stare al passo della domanda relazionale di genere, pare debbano trasformarsi in "uoma".

    Stiamo vivendo un periodo confuso, si sa, ma le confusioni porteranno a delle trasformazioni che per ora non siamo in grado di vedere.


     
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  8. Guit
     
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    C'è una cosa che non ho capito. Se lavorano sul problema della carcerazione maschile e, supponiamo, lo risolvono, poi in carcere chi ci va, le donne? E qui mi devo fermare per le risate.

    Allora dico, se riducono la mortalità maschile sul luogo di lavoro, chi si sacrificherà per compensare i morti mancanti, le donne? Scusate, mi devo fermare un'altra volta.


    L'unica soluzione è una società senza carcerati, senza lotte, senza morti sul lavoro. Una società ferma, senza morte e senza vita.



    Edited by Guit - 15/9/2009, 14:12
     
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  9. TullioConforti
     
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    uhm si quote rosa anche per il carcere, mi sembra ragionevole.

    xAkiko, bisogna vedere quale e´ la vera causa di quei disagi.
    Perche´ se non ci si azzecca e si crea ulteriore frustrazione, si ottiene l´effetto opposto.

     
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  10. milanesestanco
     
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    CITAZIONE (Akiko* @ 15/9/2009, 14:05)
    Perchè probabilmente, spiega l'articolo, stanno subendo dei disagi (carceri , stupefacenti abbandono della scuola)
    e, prendendo sempre spunto dall'articolo, la soluzione propugnata è il fatto che essi debbano cambiare ruolo.

    Ma piano piano non lo stanno già facendo gli uomini?
    Incosciamente o meno, i passettini che essi fanno non vanno in un senso che non è più quel vecchio ruolo tutto d'un pezzo che occupavano nella societ del secolo scorso?

    Il problema si può centrare in quale forma debba veramente delinearsi questo benedetto ruolo.
    Laddove le donne, per stare al passo della domanda lavorativa, carrieristica e di potere, si devono trasformare in "donni", agli uomini, per stare al passo della domanda relazionale di genere, pare debbano trasformarsi in "uoma".

    Stiamo vivendo un periodo confuso, si sa, ma le confusioni porteranno a delle trasformazioni che per ora non siamo in grado di vedere.

    il ruolo maschile si sta modificando.
    la cultura tradizionale dell' uomo(maschio) non è coerente con le richieste della società.
    ciò provoca dei forti traumi alla componente maschile.


    la cosa è affrontata dai norvegesi con un :
    cambiamo la cultura maschile.


    secondo me, sarebbe più giusto dire:


    1) forniamo alcuni strumenti perchè i patriarcali, senza opprimere nessuno (nè uomo nè donna), possano continuare a sentirsi bene.


    2) rendiamo meno traumatico il passaggio tra un tipo di cultura "perdente" ad uno "vicente" per tutti quegli uomini che vogliono cambiare ... ma solo per quelli. senza obbligare nessuno.


    anche se attualmene vi è una certa tendenza al tipo androgino , non è affatto detto che tutti si debba sviluppare questo modello e che esso sia il migliore per affrontare la modernità


    comunque già porsi il problema è , a mio parere, un livello superio rispetto alla negazione totale che vi è nella cultura femminista italiota
     
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  11. digilando
     
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    CITAZIONE (milanesestanco @ 15/9/2009, 14:28)
    il ruolo maschile si sta modificando.
    la cultura tradizionale dell' uomo(maschio) non è coerente con le richieste della società.
    ciò provoca dei forti traumi alla componente maschile.


    1) forniamo alcuni strumenti perchè i patriarcali, senza opprimere nessuno (nè uomo nè donna), possano continuare a sentirsi bene.

    2) rendiamo meno traumatico il passaggio tra un tipo di cultura "perdente" ad uno "vicente" per tutti quegli uomini che vogliono cambiare ... ma solo per quelli. senza obbligare nessuno.

    anche se attualmene vi è una certa tendenza al tipo androgino , non è affatto detto che tutti si debba sviluppare questo modello e che esso sia il migliore per affrontare la modernità

    Scusa milanese riprendo da quì perchè il post di ieri (che non trovo più) dove dicevi che le cose vanno bene così perchè dopo l'autarchia riproduttiva femmnile arriverà anche la rivalsa maschile. (l'uetero artificiale)
    Ecco, secondo me quello, è il tipico ragionamento da impotenti, non nel senso che non gli funziona bene l'uccello, ma se è veo che da una parte ci sono i patriarcali, dall'altra ci sono gli impotenti, e chi ha letto i miei topic su nicce, sa in quale accezione lo intendo, cioè il ragionamento tipicissimo di chi non puo' nulla, e invece di sviluppare una consapevolezza, e di conseguenza reazione, anche violenta, dello stato di soggiogamento a cui si è arrivati, e della propria impotenza, dice, "Beh, vabbè, ora ci va male a noi, ma domani sicuramente andrà male a loro", e si vendica con un ragionamento del tutto ipotetico.

    Se invece si crede che la realtà cambia sulla base di rapporti di forza, si capisce bene che "ma domani sicuramente andrà male a loro", potrebbe pure non avvenire mai, o , avvenire solo a seguito di immani tragedie.

    Quello che rimane, il dato reale, è l'atteggiamento degli impotenti.
    Da patriarchi a impotenti.
    Questo è il progresso degli uomini.


    Edited by digilando - 15/9/2009, 14:57
     
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  12. TullioConforti
     
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    QUOTE (milanesestanco @ 15/9/2009, 14:28)
    comunque già porsi il problema è , a mio parere, un livello superio rispetto alla negazione totale che vi è nella cultura femminista italiota

    A patto che non sia il solito espediente per degradare il maschile, con la scusa del buonismo.

    Come ho gia´ detto con un istituto di questo genere (che a me fa pensare ai principi "rieducativi" dei ministeri delle ideologie totalitarie) si puo´ far passare di tutto.

    Occorrerebbe conoscere le intenzioni che muovono queste iniziative peraltro non richieste.

     
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  13. milanesestanco
     
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    CITAZIONE (digilando @ 15/9/2009, 14:51)
    Scusa milanese riprendo da quì perchè il post di ieri (che non trovo più) dove dicevi che le cose vanno bene così perchè dopo l'autarchia riproduttiva femmnile arriverà anche la rivalsa maschile. (l'uetero artificiale)
    Ecco, secondo me quello, è il tipico ragionamento da impotenti, non nel senso che non gli funziona bene l'uccello, ma se è veo che da una parte ci sono i patriarcali, dall'altra ci sono gli impotenti, e chi ha letto i miei topic su nicce, sa in quale accezione lo intendo, cioè il ragionamento tipicissimo di chi non puo' nulla, e invece di sviluppare una consapevolezza, e di conseguenza reazione, anche violenta, dello stato di soggiogamento a cui si è arrivati, e della propria impotenza, dice, "Beh, vabbè, ora ci va male a noi, ma domani sicuramente andrà male a loro", e si vendica con un ragionamento del tutto ipotetico.

    Se invece si crede che la realtà cambia sulla base di rapporti di forza, si capisce bene che "ma domani sicuramente andrà male a loro", potrebbe pure non avvenire mai, o , avvenire solo a seguito di immani tragedie.

    Quello che rimane, il dato reale, è l'atteggiamento degli impotenti.
    Da patriarchi a impotenti.
    Questo è il progresso degli uomini.

    penso che tu quel post non l' abbia capito.


    ad esempio sulla riproduzione assistita , dico esplicitamente che quella tecnologia è un bene e che il prezzo (simbolico) che in futuro ( oggi non ancora) gli uomini si trovano a pagare vale la candela.

    detto altrimenti:

    se per i tanti casi di sterilità maschile che si potrebbero risolvere attraverso la produzione di sperma da cellulle staminali

    si deve avere qualche nazi-femminista che giubila perchè il maschio non è più necessario alla riproduzione (delle esaltate come lei e dele donne che possono permettersi e vogliono un figlio senza padre, neanche biologico)

    ci faccio sopra due risate.



    da quel che descrivi, più che "potenti", gli uomini che sogni mi sembrano frustrati.
    io non sono anti-moderno e soprattutto non sono fatalista.

    se la società è questa, bisogna proporre riforme possibili (talvolta rivoluzioni ma di solito finiscono male),

    e bisogna lottare perchè non esiste l'equilibrio per cui oggi a me , domani a te.




    Edited by milanesestanco - 15/9/2009, 15:38
     
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  14. digilando
     
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    CITAZIONE (milanesestanco @ 15/9/2009, 15:32)
    penso che tu quel post non l' abbia capito.

    ad esempio sulla riproduzione assistita , dico esplicitamente che quella tecnologia è un bene e che il prezzo (simbolico) che in futuro ( oggi non ancora) gli uomini si trovano a pagare vale la candela.

    detto altrimenti:

    se per i tanti casi di sterilità maschile che si potrebbero risolvere attraverso la produzione di sperma da cellulle staminali

    si deve avere qualche nazi-femminista che giubila perchè il maschio non è più necessario alla riproduzione (delle esaltate come lei e dele donne che possono permettersi e vogliono un figlio senza padre, neanche biologico)

    Sarà ma sei te che non capisci che curare la sterilità non significa surrogare anche i sani....

    Non è un diversa visione del mondo, e non è questione di lana caprina, significa proprio non capire di cosa si sta parlando.

    CITAZIONE
    ci faccio sopra due risate.

    Embè, chiaro, non a caso si dice, il riso abbonda....
     
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  15. milanesestanco
     
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    i ruoli tradizionali erano una necessità quando si aveva una determinata tecnologia ed in un determinato ambiente.

    oggi non sono più necessari ed ognuno deve essere libero.

    quello che non va, secondo me, è che quei ruoli esistevano perchè aumentavano delle attitudini di genere.
    estremizzazione necessaria a quei tempi.

    il problema è che oggi si vuole cancellare quei ruoli anche per chi li trova conformi alla propria natura individuale
    e negare che esistano delle tendenze di genere.

    tendenze che hanno ampie eccezione (gli ermafroditi,i trans.... per citare solo quelle biologiche/psichiche) e che comunque non sono determinitistiche (cioè una donna non è per forza meno forte fisicamente o più dolce di un uomo)







    CITAZIONE (digilando @ 15/9/2009, 15:39)
    Sarà ma sei te che non capisci che curare la sterilità non significa surrogare anche i sani....

    Non è un diversa visione del mondo, e non è questione di lana caprina, significa proprio non capire di cosa si sta parlando.

    si e le protesi o gli occhiali non curano le amputazioni o la miopia.



    CITAZIONE (digilando @ 15/9/2009, 15:39)
    Embè, chiaro, non a caso si dice, il riso abbonda....

    su quelli che campano con serenità e di certo non abbondano tra le femministe quindi...




    p.s.
    mmm..credo di aver risposto qui ad un certo "cristiano" mentre il suo commento forse era altrove :confused:

    Edited by milanesestanco - 15/9/2009, 15:52
     
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31 replies since 15/9/2009, 11:18   659 views
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