L'unica legge è il desiderio

la materializzazione dell'Es

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  1. Vetriolo
     
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    CITAZIONE (Purusha @ 19/11/2008, 11:52)
    Qualcosa non torna, Vetriolo.
    Che l'Es obbedisca esclusivamente (come testualmente ti esprimi, o riporti da fonti secondarie dedotte dal Web) al principio di piacere, ciò è contestabile. Se infatti intendiamo attenerci alla teoria freudiana, ebbene il padre della psicoanalisi poco prima che pervenisse a formulare la sua seconda topica dell'apparato psichico (esposta negli scritti posteriori al 1920: e fu una svolta di portata rilevante) aveva già concepito la frizione cardinale fra pulsioni di vita (l'Eros, come rappresentante generale della vita, e non limitatamente alla fattispecie della sessualità) e pulsioni di morte (Eros-Thanatos, per l'appunto: coppia terminologica che Freud utilizza per la prima volta in Al di là del principio di piacere, opera datata per l'appunto al 1920). Certo, ci sarebbe da dire che nella costruzione freudiana Inconscio ed Es non sono due nozioni perfettamente coincidenti, ancorché accomunate sotto più di un aspetto. Ma su ciò sorvolo, onde non dirottare dall'argomento centrale del nostro dibattito.
    La logica edonistica del Lustprinzip è sempre in rapporto dialettico con il Todestrieb, la pulsione di morte, istanza non meno primordiale e originaria. Quindi la dottrina pulsionale di Freud ha carattere bipolare.
    Chi abbia letto con attenzione Al di là del principio di piacere, si accorge che nella visione di Freud il mondo umano non è abitato dalla razionalità biologica. La teoria freudiana della pulsione non è affatto una teoria naturalistico-edonistica. Al contrario, lo scandalo sollevato da Freud è che la pulsione è abitata dalla morte. E' che la pulsione è essenzialmente pulsione di morte (nella sua radice come nella sua struttura). Al punto che nell'opera succitata Freud giunge ad affermare perentoriamente che la pulsione di morte è una pulsione 'più pulsionale' (triebhafter).
    Proclamare dunque che l'Es si pone sotto il governo esclusivo (hai usato tu questa qualificazione, nella sua forma avverbiale) del principio di piacere è una resa inesatta e impoverita della lezione freudiana.

    Fatta tale digressione, mi chiedo, secondo gli utenti del forum, quale posizione le donne, dall'era femminista in poi, si ritiene occupino (cosa che non ho ancora bene inteso, e di certo per un mio limite) nell'architettura metapsicologica dell'Es. Perché non mi è affatto chiaro, ma così mi pare di aver inteso, che le donne 'emancipate' siano qui evocate come le rappresentanti par excellence del principio di piacere, inteso come generale pulsione biofila, e dunque comprensivo anche dell'istanza libidica.
    Attendo lumi, perché mi pare che la discussione possa incamminarsi su una direzione feconda.

    Qualche precisazione.
    Purusha, ho sorvolato sul fatto che l'inconscio non sia solo Es (tra l'altro cito i 3 punti, e ne ho esposti solo due), così come ho scritto che "nessuno puo dire con esattezza cosa c'e' li sotto", perchè la costruzione freudiana è......una costruzione teorica (tra l'altro anche contestata dai suoi successori).

    Per me l'inconscio, l'ho detto e lo ripeto, è soprattutto governato dal "principio di volere", esplicitato nel l'Io Voglio.

    Che poi sia formalizato in Es e Super Io, che esista un principio di piacere ,che pero è un altra forma dell'Io Voglio, trasformata culturalmente in Desiderio (Sessuale?), per me sono sfumature....

    Anche sulla pulsione di morte non concordo mica, se io ho 7 vite e te ne hai una (faccio un es.) e il mio inconscio è governato dalla volontà di potenza, farò in modo di portare entrambi verso la morte.

    A me rimangono 6 vite, e tu rimani a zero. ;)

     
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76 replies since 17/11/2008, 19:42   1751 views
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