domanda per Rino

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  1. -Renato-
     
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    La lettice che si sente vecchia ed invisibile se non considerata dagli uomini è la conferma di ciò che dice Rino.
    Forse èanche per questo che le donne vogliono essere continuamente approvate elodate dagli uomini.Per sentirsi che esistono.
    Ma io chiedo, c'è unaconnessione fra importanza evalorizzazione? una donna che non si sente esistente si sente anche svalorizzata o sono 2cose diverse?
     
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  2. Paolo S.
     
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    Personalmente non credo che tale discorso valga solo per le donne, non credo che la realta' sia cosi' bianca e nera.
    Ho conosciuto e conosco ragazzi ed uomini che "pendono" dalle labbra del "gentil sesso".
    Poi, pure io sono dell'opinione che esse soffrano di piu' il fatto di non essere apprezzate, ammirate, "viste" dagli uomini.
    Pertanto una donna che non si sente esistente e' anche una donna che non si sente valorizzata.
     
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  3. Barnart
     
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    QUOTE (-Renato- @ 20/2/2005, 11:21)
    La lettice che si sente vecchia ed invisibile se non considerata dagli uomini è la conferma di ciò che dice Rino.
    Forse èanche per questo che le donne vogliono essere continuamente approvate elodate dagli uomini.Per sentirsi che esistono.
    Ma io chiedo, c'è unaconnessione fra importanza evalorizzazione? una donna che non si sente esistente si sente anche svalorizzata o sono 2cose diverse?

    Ottima la domanda sulla distinzione tra certezza d'esistenza e valorizzazione e come il cacio sui maccheroni il pezzo riportato della V. Finzi in particolare dove segnala che la fonte del riconoscimento non deve necessariamente venire dall'altro Genere.

    Ritorno alla precitata affermazione della D. Francescato che, essendo donna e femminista, qui va presa davvero sul serio in quanto dice una verità che danneggia le donne ("danneggia"dal punto di vista femminista, beninteso ):

    "Sono madre quindi valgo,
    sono amata quindi esisto"

    1- Sia la certezza dell'esistenza che il valore che si sente di avere all'interno di essa sono espressioni della valorizzazione che gli esseri umani solo in parte possono trovare in sé stessi ma che è data soprattutto dagli altri. In questo senso valore ed esistenza, almeno in parte, si sovrappongono. Ma hanno aspetti (colori) diversi.

    2- La Donna (in senso universale) è importante per la vita perché né è biologicamente depositaria e custode. Questa prerogativa è inscritta nel suo corpo e non vi è bisogno che alcuno glielo confermi e glielo ricordi perché il suo corpo glielo garantisce istante dopo istante. Sul piano simbolico si dice che la Donna è Terra e Materia ossia che precede la nascita e la morte perché tutto quel che nasce viene da lei e a lei ritorna. Questa eternità trans-storica della Donna è sentita da tutte le donne (sia pur in misura diversa, questo è ovvio) e questa è la ragione per la quale Storia e Politica interessano poco (o nulla) alle donne. Perché gli avvenimenti passano, Lei resta.
    Ma, proprio per questo, essa è lontana dall'altro polo, quello del Logos (di cui approfondiremo i caratteri ...nei prossimi anni...) e dallo Spirito che rappresentano però la sola dimensione nella quale si prende coscienza di esistere e si è sicuri di esistere. Gli animali non sanno di esistere.


    3- L'Uomo non sente di avere nel corpo il suo valore ed infatti non ce l'ha. Come è vero che una ventenne è la creatura che vale di più così un ventenne è quello che vale di meno (infatti ci si ammazza sulle moto, nei week-end in auto e in guerra, in massima parte a quell'età). L'Uomo vale per ciò che realizza e per realizzare è necessario sentire il corpo come uno strumento non come il fine. Il corpo maschile è spendibile. Può e deve essere speso per realizzare qualcosa. Solo realizzando qualcosa l'Uomo supera il tempo, si eternizza in qualche modo, raggiungendo quella condizione che nella Donna è naturale. La realizzazione è creazione di qualcosa che prima non c'era. Significa dar forma a ciò che prima non l'aveva. E la forma non è materiale, è immateriale: è precisamente ciò che la materia non possiede in sé.
    La forma è puro spirito. Allo stesso tempo il problema della Storia può porsi soltanto a chi si sente mortale e cerca di rendersi immortale con le opere.
    Quanto al fatto che l'Uomo sa di esistere perché declina dalla parte del Logos, ne affronteremo annessi e connessi nei prossimi ...decenni. Qui prendiamola come se fosse vera e vediamo quante cose spiega.


    4- Se vi è qualcosa di vero in tutto questo (e la Francescato, contro la sua volontà e contro il suo interesse ce lo conferma) ne segue che:
    - solo gli uomini danno prestigio alle opere sia degli uomini che delle donne
    - solo gli uomini possono far sentire importante (nel senso di esistente) una donna
    - vi sono due modi per gli uomini di garantirsi uno spicchio di futuro: attraverso il corpo delle donne e/o attraverso la realizzazione di un'opera

    quindi
    - il riconoscimento maschile del valore della donna è insostituibile (la Finzi ...finge che non sia così per non dover riconoscere un fattore di dipendenza femminile dagli uomini, e lo dice esplicitamente, perché nulla vi è di più umiliante per la Donna Liberata che il riconoscere di dipendere per qualcosa dal ...nemico). Per una donna la lode di mille donne non varrà mai quella di un solo uomo.
    - anche per un uomo la lode di mille donne non varrà mai quella di un altro uomo quanto al riconoscimento di valore delle sue opere mentre, a rovescio, solo la lode di una donna ("Bravo!") ha senso come via per il futuro perché la femmina è la porta del futuro (biologico). Di qui la dipendenza maschile dalla "Porta Celeste".

    In breve, la domanda: "Che ci sto a fare in questo mondo?" è una domanda da uomini cui solo gli uomini possono dare risposta. Le donne sanno bene cosa stanno a fare in questo mondo. La loro incertezza riguarda l'esserci o meno.

    Tutto questo cum grano salis e con presupposti e conseguenze che approfondiremo nei prossimi ...secoli.

    Rino

     
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  4. -Renato-
     
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    ok rino senza approfondire eportarti via tempo , ipotizziamo , ragionando per assurdo, che in breve tempo tutti gli uomini mostrino un disinteresse totale verso il corpo femminile.Ipotizziamo che lo smutandamento di donne comuni , veline, vallette ,attrici e quant'altro non provochi nessun incanto nella coscienza maschile.Ipotizziamo che in night imporvvisamente si svuotino, nessuno si giri più al passaggio per strada o al lavoro di una in minigonna e che nessuno vada più achiedere autografi alle attici o alle donne di spettaccolo.
    Disinteresse totale.A questo punto secondo le donne come reagirebbero? con la disperazione più totale ,lo smarrimento eil pianto ai piedi degli uomini?
    O con la rabbia e la violenza per non essere più al centro dell'attenzione?
     
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  5. *Wolverine*
     
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    CITAZIONE (Barnart @ 14/2/2005, 16:54)
    La mia risposta è sì. Le femmine hanno un bisogno profondo di venir considerate dai maschi, bisogno che non si estinguerà mai. Ovviamente, questo bisogno è utile nasconderlo per non svelare una dipendenza nei confronti del ...nemico, perché poi quello si monta la testa. Perciò è necessario fingere di non averne alcun bisogno.

    Di qui la favola secondo cui "Mi faccio bella per me..." "Mi spoglio perché mi piace ..." ed altre simili vergognose bugie. Noi invece, che siamo maschi e perciò molto meno falsi delle femmine e che per giunta siamo maschi della nuova èra (quelli che sanno di avere ormai ben poco da perdere) non ci vergogniamo di confermare che abbiamo bisogno delle femmine, pur sapendo che dall'altra parte non ci sarà né cavalleria né pietà.

    Ma poiché, una volta tanto, siamo giunti a parlare del bisogno che F ha di M vediamo da dove nasce.
    Nasce dal fatto che la Donna (la donna come ipostasi, idea universale del femminile) se non è pensata dagli uomini non può sapere di esistere. La Donna sa di esistere se e solamente se sta nella mente degli uomini.
    Questo è cosa diversa dal sapersi importanti. La Donna sa di essere importante e lo sa tanto bene che non ha bisogno di creare né istituzioni, né arte né scienza per sentirsi importante. Sa di essere importante ma non è sicura di essere viva: non è sicura di esistere se non sta nella mente degli uomini.

    Ora, "stare nella mente" è importante per tutti, anzi è un bisogno insopprimibile di tutti gli esseri umani, una necessità vitale, ma per F e per M ha caratteri diversi.
    Gli uomini non hanno bisogno delle donne per sapere di esistere ma hanno bisogno di esse per avere una chance di futuro. Per le donne vale il contrario, perciò in QMDT ho detto che la donna non subisce come l'uomo la svalorizzazione della sua persona perchè essa basta già a se stessa: essa non ha problemi di valore ha problemi di esistenza (di questo non ho parlato perché ...il libro è già abbastanza lungo).


    Senza le donne gli uomini sono ...mortali,
    senza gli uomini le donne sono ...inesistenti.

    Senza il corpo delle donne gli uomini sono ...mortali,
    senza la mente degli uomini le donne sono ...inesistenti.


    E' uno di quei doppi poteri e reciproci bisogni di cui ho promesso di parlare (il tutto era già scritto ma una falla del PC lo ha cancellato. Lo riscriverò)

    Vi è quindi un bisogno essenziale degli uomini da parte femminile, il che rappresenta una (residua ma eterna) fonte di valore e di potere degli uomini da mettere sulla bilancia dei poteri e dei bisogni.

    Qui però c'è un probema: le donne conquistano la mente degli uomini senza alcun fare, senza sforzi, con la sola espozione del loro corpo, un gesto che non costa nulla ma che è sufficiente allo scopo.

    Nasce cmq un vincolo reciproco: catturo la tua mente promettendoti il mio corpo, ossia, mentre la mente degli uomini viene effettivamente catturata (=la Donna acquista esistenza), il suo corpo non viene concesso (=tu non hai la garanzia del Futuro).

    Nondimeno, il bisogno femminile di stare nella mente degli uomini è un potere che gli uomini posseggono e conserveranno per sempre.

    Rino

    Gran bel post. Non ti conosco, ma basandomi su quello che scrivi, devo dire che sei un uomo di grande spessore emotivo, oltre che intellettuale.
     
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  6. ventiluglio
     
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    Rino è un grande.
    Vale sempre la pena di leggere con attenzione quello che scrive.
    Originalità di pensiero, spessore intellettuale, buon senso, chiarezza espositiva e bella scrittura non gli fanno mai difetto.

    E talvolta una lettura soltanto non è sufficiente per cogliere tutti gli aspetti dei suoi ragionamenti.
    Ho sperimentato personalmente di ri-letture - a distanza di tempo - dei suoi scritti (in primis il suo libro, QMDT), che riservano spesso piacevoli sorprese (dettagli importanti, trascurati ad una prima lettura, che si rivelano inaspettatamente alla seconda, ecc.).

    Mi fa piacere condividere con altri l'apprezzamento e la stima che da sempre nutro nei suoi confronti.
     
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  7. Lizaveta
     
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    CITAZIONE (Barnart @ 21/2/2005, 16:10)
    CITAZIONE (-Renato- @ 20/2/2005, 11:21)
    La lettice che si sente vecchia ed invisibile se non considerata dagli uomini è la conferma di ciò che dice Rino.
    Forse èanche per questo che le donne vogliono essere continuamente approvate elodate dagli uomini.Per sentirsi che esistono.
    Ma io chiedo, c'è unaconnessione fra importanza evalorizzazione? una donna che non si sente esistente si sente anche svalorizzata o sono 2cose diverse?

    Ottima la domanda sulla distinzione tra certezza d'esistenza e valorizzazione e come il cacio sui maccheroni il pezzo riportato della V. Finzi in particolare dove segnala che la fonte del riconoscimento non deve necessariamente venire dall'altro Genere.

    Ritorno alla precitata affermazione della D. Francescato che, essendo donna e femminista, qui va presa davvero sul serio in quanto dice una verità che danneggia le donne ("danneggia"dal punto di vista femminista, beninteso ):

    "Sono madre quindi valgo,
    sono amata quindi esisto"

    1- Sia la certezza dell'esistenza che il valore che si sente di avere all'interno di essa sono espressioni della valorizzazione che gli esseri umani solo in parte possono trovare in sé stessi ma che è data soprattutto dagli altri. In questo senso valore ed esistenza, almeno in parte, si sovrappongono. Ma hanno aspetti (colori) diversi.

    2- La Donna (in senso universale) è importante per la vita perché né è biologicamente depositaria e custode. Questa prerogativa è inscritta nel suo corpo e non vi è bisogno che alcuno glielo confermi e glielo ricordi perché il suo corpo glielo garantisce istante dopo istante. Sul piano simbolico si dice che la Donna è Terra e Materia ossia che precede la nascita e la morte perché tutto quel che nasce viene da lei e a lei ritorna. Questa eternità trans-storica della Donna è sentita da tutte le donne (sia pur in misura diversa, questo è ovvio) e questa è la ragione per la quale Storia e Politica interessano poco (o nulla) alle donne. Perché gli avvenimenti passano, Lei resta.
    Ma, proprio per questo, essa è lontana dall'altro polo, quello del Logos (di cui approfondiremo i caratteri ...nei prossimi anni...) e dallo Spirito che rappresentano però la sola dimensione nella quale si prende coscienza di esistere e si è sicuri di esistere. Gli animali non sanno di esistere.


    3- L'Uomo non sente di avere nel corpo il suo valore ed infatti non ce l'ha. Come è vero che una ventenne è la creatura che vale di più così un ventenne è quello che vale di meno (infatti ci si ammazza sulle moto, nei week-end in auto e in guerra, in massima parte a quell'età). L'Uomo vale per ciò che realizza e per realizzare è necessario sentire il corpo come uno strumento non come il fine. Il corpo maschile è spendibile. Può e deve essere speso per realizzare qualcosa. Solo realizzando qualcosa l'Uomo supera il tempo, si eternizza in qualche modo, raggiungendo quella condizione che nella Donna è naturale. La realizzazione è creazione di qualcosa che prima non c'era. Significa dar forma a ciò che prima non l'aveva. E la forma non è materiale, è immateriale: è precisamente ciò che la materia non possiede in sé.
    La forma è puro spirito. Allo stesso tempo il problema della Storia può porsi soltanto a chi si sente mortale e cerca di rendersi immortale con le opere.
    Quanto al fatto che l'Uomo sa di esistere perché declina dalla parte del Logos, ne affronteremo annessi e connessi nei prossimi ...decenni. Qui prendiamola come se fosse vera e vediamo quante cose spiega.


    4- Se vi è qualcosa di vero in tutto questo (e la Francescato, contro la sua volontà e contro il suo interesse ce lo conferma) ne segue che:
    - solo gli uomini danno prestigio alle opere sia degli uomini che delle donne
    - solo gli uomini possono far sentire importante (nel senso di esistente) una donna
    - vi sono due modi per gli uomini di garantirsi uno spicchio di futuro: attraverso il corpo delle donne e/o attraverso la realizzazione di un'opera

    quindi
    - il riconoscimento maschile del valore della donna è insostituibile (la Finzi ...finge che non sia così per non dover riconoscere un fattore di dipendenza femminile dagli uomini, e lo dice esplicitamente, perché nulla vi è di più umiliante per la Donna Liberata che il riconoscere di dipendere per qualcosa dal ...nemico). Per una donna la lode di mille donne non varrà mai quella di un solo uomo.
    - anche per un uomo la lode di mille donne non varrà mai quella di un altro uomo quanto al riconoscimento di valore delle sue opere mentre, a rovescio, solo la lode di una donna ("Bravo!") ha senso come via per il futuro perché la femmina è la porta del futuro (biologico). Di qui la dipendenza maschile dalla "Porta Celeste".

    In breve, la domanda: "Che ci sto a fare in questo mondo?" è una domanda da uomini cui solo gli uomini possono dare risposta. Le donne sanno bene cosa stanno a fare in questo mondo. La loro incertezza riguarda l'esserci o meno.

    Tutto questo cum grano salis e con presupposti e conseguenze che approfondiremo nei prossimi ...secoli.

    Rino

    Quanto mi piaci Barnart!

    Questi diversi poteri maschili e femminili che avete messo in luce sono assolutamente reali.
    C'è una cosa che afferro solo sfocatamente in me, donna ormai 46 enne, e che con l'arrivo della maturità
    forse in qualche maniera per la donna le cose cambiano, e importa decisamente meno per loro riuscire a stare nella mente degli uomini, si riempiono d'altro.

    E gli uomini?
     
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  8. Tex6969
     
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    Citazione Lizaveta
    E gli uomini?

    Per la stragrande maggioranza è la stessa cosa che hai riassunto tu; calato l'"impeto ormonale", dopo i 40, eccetto alcuni casi che rappresentano una minima percentuale, si riempiono la testa di altro con una differenza rispetto alle donne; subiscono meno sul piano psicologico l'inevitabile declino fisico e quindi li vedo meglio di una donna in quella fascia di età.
     
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22 replies since 13/2/2005, 11:14   1147 views
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