Le detenute madri

riflessioni dopo la sentenza di Cogne

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  1. LesPaul
     
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    Perché deve essere considerato attenuante l'essere madre?
    A maggior ragione se sei madre dovresti pensare a ciò che fai. Dovrebbe essere un'aggravante!
     
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    CITAZIONE (Ritavi @ 11/6/2008, 23:50)
    C. considerando che l'incarcerazione delle donne rimanda alla loro posizione nella società in generale, in cui le donne si trovano imprigionate in un sistema concepito e diretto essenzialmente dagli uomini per gli uomini,

    Che un'istituzione pubblica faccia cacciate di bassa ideologia come questa la dice lunga sulla situazione in cui versiamo. Ecco forse perché l'Unione Europea, che di per sé potrebbe essere un buon progetto politico internazionale, si sta rivelando un bidone.
    Ps: per "bassa ideologia" intendo tutti gli "argomenti" che si fondano su tesi che vengono date per scontate senza prendersi la briga di dimostrarle e argomentarle. Cosa vuol dire che una cosa è fatta "dagli uomini e per gli uomini"? E su quali basi si sostiene questa affermazione?

    CITAZIONE
    F. considerando che tutti i detenuti, uomini e donne, devono beneficiare di pari accesso alle cure sanitarie, ma che le politiche penitenziarie devono prestare particolare attenzione alla prevenzione, al controllo e al trattamento, a livello sia fisico che mentale, dei problemi di salute specifici delle donne,

    E chi vuol negare questo pari accesso? O per caso il termine "pari" applicato alle donne vuol dire che non sono abbastanza privilegiate?

    Infine penso che abbia ragione Cosmos, seppure forse estremizza. Il carcere è utile ma molto limitatamente. Diciamo che serve solo a contenere un po' il caos ma non certo a mettere ordine.
     
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    Lichtenstein .. o San Marino, che anche loro hanno il rappresentante all'ONU

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    CITAZIONE (Ritavi @ 11/6/2008, 23:50)
    http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc...+DOC+XML+V0//IT

    Proposta di risoluzione del Parlamento Europeo:

    sulla particolare situazione delle donne detenute e l'impatto dell'incarcerazione dei genitori sulla vita sociale e familiare

    (2007/2116 (INI))

    Il Parlamento europeo,

    –.........
    C. considerando che l'incarcerazione delle donne rimanda alla loro posizione nella società in generale, in cui le donne si trovano imprigionate in un sistema concepito e diretto essenzialmente dagli uomini per gli uomini,

    D. considerando che occorre porre in essere misure concrete adeguate ai bisogni specifici delle donne, in particolare l'applicazione di pene alternative,

    Q. considerando che l'aumento del numero di donne detenute può essere attribuito in parte al degrado delle condizioni economiche delle donne,
    R. considerando che il pari accesso dei detenuti, uomini e donne, all'occupazione, alla formazione professionale e al tempo libero durante la detenzione è fondamentale per il loro equilibrio psicologico e il loro reinserimento nella società e nel mondo del lavoro,


    .......................

    S. considerando che non basta permettere ai detenuti, uomini e donne, di accedere alle offerte, per quanto variegate, in materia di istruzione, formazione, occupazione, tempo libero ed interventi personali, e che è necessario mettere a punto programmi di accompagnamento che facilitino la loro partecipazione alla preparazione e allo svolgimento del loro percorso di reinserimento,

    T. considerando che le donne detenute devono poter accedere senza discriminazione alcuna a un'occupazione retribuita e al volontariato, nonché a misure di formazione professionale e civica diversificate atte a favorire il loro reinserimento dopo l'espiazione della pena e adatte alle esigenze del mercato del lavoro,
    U. considerando che il successo del reinserimento sociale dei detenuti e delle detenute nonché la prevenzione della recidiva si basano sulla qualità dell'inquadramento fornito durante la detenzione, in particolare attraverso partenariati instaurati con imprese e organismi di assistenza sociale, nonché sul monitoraggio e l'assistenza socioprofessionale, offerti dopo l'espiazione della pena,

    V. considerando che esiste un bisogno manifesto di dati e di statistiche ripartite per genere, globali, chiare e aggiornate,

    Condizioni di detenzione



    3. invita la Commissione a includere nella sua relazione annuale sui diritti dell'uomo una valutazione del rispetto dei diritti fondamentali dei detenuti e delle detenute nonché delle condizioni speciali di detenzione previste per le donne;

    .......................

    7. ricorda la "specificità" delle prigioni femminili ed insiste sull'introduzione di strutture di sicurezza e di reinserimento concepite per le donne;
    8. invita gli Stati membri a integrare la dimensione della parità tra uomini e donne nella rispettiva politica penitenziaria e nei rispettivi centri di detenzione nonché a tenere maggiormente presenti le specificità femminili e il passato spesso traumatizzante delle donne detenute, soprattutto attraverso la sensibilizzazione e la formazione appropriata del personale medico e carcerario e la rieducazione delle donne ai valori fondamentali:

    a) integrando la dimensione di genere nella raccolta dei dati in tutti i settori in cui è possibile, al fine di evidenziare i problemi e i bisogni delle donne;

    b) creando, in ciascuno Stato, una commissione d'inchiesta e sistemi di mediazione permenente per una sorveglianza effettiva delle condizioni di detenzione, al fine di individuare e correggere i fattori di discriminazione che continuano a colpire le donne nel sistema carcerario;
    c) sollevando la questione dei bisogni delle donne detenute nel quadro dei dibattiti locali, regionali e nazionali, al fine di incoraggiare l'adozione di misure positive relative alle risorse sociali, alle condizioni di alloggio, alla formazione, ecc.;
    9. invita gli Stati membri a garantire un accesso uguale e non discriminatorio per le donne alle cure mediche di qualsiasi tipo, che devono essere di qualità equivalente a quelle dispensate al resto della popolazione, per prevenire e trattare efficacemente le malattie specificamente femminili(12);

    riprendo questo topic e, in particolare la direttiva europea che si prefigge una politica di "genere" per le condizioni carcerarie per eliminare le discriminazioni femminili anche nelle carceri, anche alla luce delle considerazioni all'interno dell'articolo in cima al 3D

    CITAZIONE
    La criminalità femminile è divenuta materia di indagine e di studio solo da poco. Da quando cioè, negli ultimi trent'anni, le donne sono diventate protagoniste del profondo cambiamento sociale che ha interessato il nostro paese e che si è risolto nella approvazione di una serie di leggi a favore della libertà e della emancipazione delle donne: dalla procreazione controllata alla depenalizzazione dell'aborto, dal divorzio all'abrogazione del reato di adulterio femminile, con il riconoscimento di una parità - in termini di diritto di accesso a lavori prima esclusivi del mondo maschile e di parità di retribuzione - che interessa ora l'intera sfera sociale.

    La maggiore visibilità che hanno ora le donne ha però prodotto in ambito criminale ben pochi mutamenti: gli uomini sono ancora i protagonisti quasi esclusivi della realtà carceraria e criminale.
    Va sottolineato come la ridotta incidenza statistica della delinquenza femminile anche se, è stato registrato un lieve aumento di tale fenomeno, ha determinato uno scarso interesse alla detenzione femminile che ha portato a trattare i problemi e le difficoltà delle donne allo stesso modo in cui vengono trattati quegli degli uomini, con una carente analisi della differenziazione dei loro bisogni e con la propensione a generalizzare anche gli eventuali problemi da proporre.

    perchè sto leggendo un libro "Torino gialla e nera" in cui sono riportati due casi di cronaca avvenuti a Torino rispettivamente nel 1884 e nel 1898 ... prima del neo-femminismo e quando il femminismo emetteva i suoi primi vagiti ... :D

    da "Torino gialla e nera" di Renzo Rossotti.

    In quel 1884, verso la fine di aprile venne inaugurata l'Esposizione generale Italiana con l'intervento dei reali: il 27 un fulmine colpì il pallone frenato innalzato sopra l'Esposizione. L'Aerostato fu distrutto ma non si ebbero vittime. Le cronache davano spazio a questi eventi e, in particolare all'inaugurazione del Borgo Medioevale lungo le rive del Po. Così venne confinata in poche righe la drammatica vicenda di Paoletta Saltin, pittrice di poca fama, che, nel furore della gelosia, esplose due colpi di rivoltella contro l'amante, Pietro Amurri, restauratore di mobili. L'uomo, padre di famiglia, separato dalla moglie, due figli, morì poco dopo. La donna se la cavò con una pena mite poichè i giudici le riconobbero evidenti disordini mentali. Ebbe più guai l'incauto giocattolaio, con bottega in via Po, che per poche lire aveva venduto la rivoltella alla sventurata ...
    ... omissis

    Le donne, mentre reclamavano parità di diritti cominciavano a sparare. ...
    ... omissis
    In altre città italiane, si puo' notarlo scorrendo le cronache, altre donne avevano preso l'abitudine di tenere un revolver, magari elegantemente modellato nella borsetta, talvolta con propositi di vendetta, quasi sempre verso un uomo oppure una rivale.
    Mentre il secolo tramontava Torino si appassionò, si era nel 1898, a un altro caso passionale. La quasi trentenne Biniana Bussone, operaia nelle maglierie Bevilacqua, percorreva per recarsi al lavoro il Ponte delle Benne, così chiamato popolarmente. ... omissis .... In quello scenario di per sè piuttosto cupo, non molto mutato neppure oggi maturò il gesto di Biniana, quando si trovò in attesa di un figlio da Ermenegildo Canuto con cui teneva una relazione. L'uomo la schernì, manifestò il proposito di lasciarla e subito dedicò le proprie attenzioni ad altre ragazze, attratto soprattutto dalle grazie di una pollivendola. Biniana lo seguì, lo vide con questa ragazza. Si appostò e lo sorprese su una pista da ballo. Tutti la prendevano in giro e le parve di non poter resistere alla vergogna.
    Doveva vendicarsi e farla pagare a quell'ometto - il Canuto era mingherlino e per niente attraente - che l'aveva resa madre, facendosi poi beffe di lei.
    Biniana si procurò una rivoltella, pare acquistandola a Porta Palazzo da un malavitoso, attese l'amante al Ponte delle Benne, lo seguì sino a che non lo vide incontrare la pollivendola. Allora, furiosa, estrasse da sotto il grembiule la rivoltella e fece fuoco. L'uomo, colpito alla schiena, cadde riverso, la pollivendola fuggì urlando. Una guardia daziaria che si trovava poco lontano fermò Biniana. Portata in carcere, la ragazza pregava tutti i santi affinchè l'uomo se la cavasse, spiegando di aver agito d'impulso, di non aver riflettuto sul gesto che si preparava a compiere. Canuto con il passare dei giorni migliorò e fu dichiarato fuori pericolo. I giudici furono clementi con Biniana, riconoscendo come avesse premeditato il gesto, ma portandolo a compimento in un raptus. La sua detenzione non fu lunga. Si disse, a Torino che il Canuto, ammettendo le proprie responsabilità. l'avesse poi sposata.
     
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  4. Kinghiss
     
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    Riguardo l'articolo di sofri.Rispondo con una provocazione parafrasando Massimo Fini:SI PER LA GRAZIA A VALLANZASCA(bandito onesto che non hai mai negato o riversato sulla società le sue responsabilità)NO A SOFRI!
     
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  5. ilmarmocchio
     
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    Straquoto Kinghiss. Sofri, ipocrita e assassino, vada dentro. Le detenute madri ?
    Stessa pena per lo stesso reato. I disagi dei figli delle detenute ? E i disagi di chi ha subito i reati, magari e' stato assassinato ? Il documento del Parlamento europoide e' delirante. Uno psichiatra ricovererebbe tutti gli autori di quell'obbrobrio. Comunque e' utilissimo per capire dove e' il marcio. E quanto puzza!
     
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  6. LordDrachen
     
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    CITAZIONE (Kinghiss @ 30/7/2009, 22:13)
    NO A SOFRI!

    quello che mi fa schifo di Sofri non è la sua presunta colpevolezza ma il fatto che si atteggi a fine
    intellettuale per non so quali cavolo di credenziali.
    ipocrita come pochi.
     
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  7. ilmarmocchio
     
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    @ LordDrachen : quoto al 100%. sofri o scrive stronzate o , le cose giuste sono banalita'. In ogni caso sempre scritte in modo involuto e pesante. Noioso come pochi. Inoltre trasuda l'arroganza tipica della sua categoria : il pseudointellettuale
    organico al potere, con ottimo conto in banca. Se poi aggiungiamo che e' un maschiopentito, il risultato e' chiaro : uno schifo di uomo
     
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21 replies since 6/6/2008, 21:41   678 views
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