esaltazione della maternità

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  1. -Renato-
     
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    Può essere anche una mia impressione ma ho constatato che c'è una generale esaltazione della maternità e del ruolo materno , sostenuto da parte soprattutto femminile ma anche maschile.

    Ora io credo che l'esaltazione della maternità sia una altra arma e l'ultima potente arma per la svalorizzazione maschile e l'esaltazione del femminilità.
    Le donne esaltando la maternità si pongono come la fonte di Vita e di Amore ,quindi come le uniche a svolgere il ruolo educativo perchè solo esse in grado di dare il necessario di cui il figlio ha bisogno.
    Alla esaltazione della della maternità corrisponde simmetricamente la denigrazione del valore della persona maschile e della paternità; se la donna è la fontedi Vita e Amore, l'uomo non è la fonte di Vita e Amore quindi è la negazione della maternità, ossia della capacità di educare e amare un figlio.
    NOn essendo la fonte di Vita e di Amore e quindi non avendo anche l'intelligenza per educare un figlio, l'uomo è posto di conseguenza INFERIORIORMENTE ALLA DONNA.Ecco che la esaltazione della maternità diviene lo strumento per il vero scopo LA SVALORIZZAZIONE DELLA PERSONA MASCHILE .
    Credo che questa tendenza sia molto forte e diffusa tra le donne occidentali.



    Cosa ne pensate è solo una mia impressione?

    Edited by -Renato- - 12/9/2004, 22:04
     
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  2. Joker
     
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    L'esaltazione della maternità -ovvero di un valore con cui lor femminucce nascono- è uno dei tanti appigli a cui si aggrappano per sentirsi meno inferiori/mediocri : io sono "speciale" in quanto donna.

    Una volta che fanno questo ragionamento si mettono apposto per il resto della vita, non c'è più nient'altro da dimostrare, il mio "essere speciale" è una cosa che ho in quanto "donna"... questo è un modo infantile per scappare da sensi di inferiorità e per sentirsi un pò meno mediocri.

    Dato che non riescono a sentirsi speciali per meriti propri delegano questa loro "caratteristica" ad una presunta/fantomatica/(inesistente) "superiorità" del genere a cui appartengono. Da qui ecco l'esaltazione del "io come donna" e le altre cretinerie sulla maternità (20 minuti in cui sputano un marmocchio te li fanno pesare manco avessero scalato l'everest, se fossero gli uomini a partorire farebbero tutto sorseggiando coca-cola e guardandosi la partita in tv, come se niente fosse... invece le femminucce devono incorporare il "dramma" per sentirsi un pò "speciali"...).

    Poi, per finire, per adesso non ho ancora visto una femmina partorire senza lo sperma, anche nella clonazione non possono partorire maschi, ma solo il doppione della madre.
     
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  3. ventiluglio
     
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    Renato, capisco il tuo ragionamento.

    Tuttavia la maternità è uno di quegli aspetti del "femminile" storicamente più disprezzati dal Femminismo, proprio perché vista come un ostacolo - ad esempio - alla "carriera" ed alla auto-realizzazione femminile nel lavoro "produttivo" (e quindi al maldestro scimmiottamento dei ruoli tradizionalmente "maschili"), visti a loro volta come unica possibile strada percorribile per una presunta "emancipazione".

    Io penso viceversa che l'istinto alla maternità sia (...possa essere) un aspetto decisamente positivo e luminoso del femminile, che andrebbe riscoperto, valorizzato ed esaltato (come d'altra parte è stato sempre fatto dagli uomini di tutti i tempi).

    Uomini e donne non sono infatti intercambiabili e la presenza materna per un bambino (diciamo fino ai 18 mesi o più) ad esempio è insostituibile e fondamentale.
    Che ci piaccia o meno come uomini.

    Diverso è il ruolo maschile (e paterno), che diventa fondamentale ed altrettanto insostituibile assai più tardi (soprattutto nell'adolescenza e soprattutto - credo - per i figli maschi).

    Non credo poi sia facile essere una buona madre.
    Non basta l'istinto ma occorre anche un'educazione ed una cultura della maternità.
    Così come non basta l'istinto maschile per essere autenticamente "uomini".

    Uomini e donne dovrebbero quindi sempre imparare a coltivare le proprie specificità, ponendosi (come se non sbaglio suggerisce il Corano) "uno ad ornamento dell'altro".
    Essendo la maternità (ovvero l'istinto al nutrimento e la cura) uno degli aspetti più autenticamente femminili, dal momento che non siamo misogini dobbiamo essere i primi a riconoscerlo.

    L'attuale esaltazione della maternità fatta dai politici è invece assai ipocrita e strumentale:
    In un'epoca di devastante denatalità come l'attuale, qualcuno si è finalmente accorto dei costi sociali spaventosi che ciò rappresenterà per le generazioni future.

    Il fatto è che non basta appunto appellarsi ad un (certamente esistente) istinto materno femminile, perché la scelta della maternità non è un fatto di competenza esclusiva femminile.
    Dove c'è una maternità c'è (ci sarà - ci deve essere) una paternità.
    La scelta di avere figli deve sempre essere la scelta di vita di una coppia (uomo + donna = padre + madre).
    E' quindi la crisi della coppia e della famiglia (sottoprodotto del Femminismo e della guerra dei sessi) che andrebbe prima risolta e sanata.

    Una maternità che non riconosca l'altrettanto importante (e diverso) ruolo paterno (e quindi il valore dell'uomo in senso lato) non può invece che diventare - come giustamente paventi - un atto esclusivamente di egoismo femminile.


    Lorenzo

    Edited by ventiluglio - 13/9/2004, 00:41
     
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  4. Ganesha
     
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    Bravo Lorenzo.
    Un'analisi veramente eccellente.
    Concordiamo in pieno
     
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  5. Joker
     
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    CITAZIONE
    Essendo la maternità (ovvero l'istinto al nutrimento e la cura) uno degli aspetti più autenticamente femminili, dal momento che non siamo misogini dobbiamo essere i primi a riconoscerlo.


    In questo momento storico non riconosco alle femmine nemmeno la maternità. E' questo ciò che intendo per "sospensione della cavalleria maschile". Ogni complimento, esaltazione, o altro dev'essere interrotto a tempo indeterminato. D'altra parte non vedo da parte loro l'esaltazione del Dono Maschile (i 1'400 morti all'anno ad esempio), ma anzi vedo solo una ridicolizzazione costante dell'uomo e lo sminuire dell'intera-immensa Opera Maschile.

    Finchè lor signorine non daranno a Cesare quel che è di Cesare (ad esempio dire un grazie a quella Tecnologia che gli ha permesso di "emanciparsi" e che ha Padri, non madri, non mi sembrerebbe brutto) io non darò credito a niente di niente di quel che han fatto o faranno, e tanto meno esalterò una qualità in base al genere di appartenenza. Se poi cambiano rotta e finiscono di fare le stronzette-spocchiosette allora è possibile che si ritorni ad essere gentiluomini ()...

    ...ma fino ad allora nisba-nada-niente, la bicicletta l'hanno voluta e adesso pedalano, senza nessuno che le sorregga dietro perchè senza rotelline di sostegno non vanno da nessuna parte... devono cadere e spaccarsi le ossa per capire che senza uomini per le femminucce non c'è trippa per gatti in questo pianeta. Poi possono anche far finta, quando entrano in casa, che quel palazzo non è stato edificato da uomini e qualche maschio non ci abbia anche perso la vita - possono far finta quando accendono la luce che quella stramba invenzione della lampadina non sia opera Maschile - possono far finta che quando prendono un aereo quel marchingegno non sia opera Maschile... insomma, possono mentire a loro stesse quanto cazzo gli pare, e finchè lo faranno loro continuerò a farlo anch'io. Ripeto, devono cadere e FARSI MALE per riacquisire un minimo di cervello che forse prima avevano ma adesso davvero sembra evaporato nel nulla.

    Poi chiunque è libero anch'oggi di fare il "cavaliere" o il "gentiluomo", non son problemi miei e ognuno è libero di fare come crede.

     
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  6. tyrtix
     
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    Secondo me, Renato ha invece perfettamente ragione, ma bisogna analizzare la cosa diversamente: un conto è considerare la maternità come QUALITA' APPARTENENTE AL GENERE FEMMINILE, un conto invece è considerarlo un'aspetto naturale dal quale praticamente tutte le donne dovrebbero prima o poi passare. Il femminismo moderno usa LA QUALITA' per screditare il maschio, dal momento che l'uomo, in quanto tale, non può partorire e manca quindi di un fantomatico "sentimento" che le donne a quanto pare acquisiscono dalla nascita (il desiderio di maternità, nelo specifico). Ora, il F. non dice però che la donna, epr sentirsi tale, DEVE soddisfare questo "istinto" o "sentimento", soprattutto, appunto, perchè diventa un'ostacolo ad altri obbiettivi; in più, la possibilità di partorire ed avere figli, il F. la vede intrinseca alla donna, ma la vede anche come un'obbligo imposto finora dal maschile...ovviamente tutto ciò non è che indice della caoticità dell'attuale pensiero F., e niente, nella totalità, risulta più privo di significato e logica. In poche parole, la donna è migliore dell'uomo perchè PUO' partorire e dare la vita, ma NON DEVE FARLO perchè questo la limita, e la colpa è dell'uomo, che non l'aiuta, che gli impone il ruolo esclusivo di madre, che non potrà mai capirla perchè non passa attraverso il dolore (??) del parto...
    Vorrei aggiungere una nota personale al discorso, giusto per sottolineare questa cosa del dolore: 5 anni fa mi son rotto una gamba, tornando a casa col motorino dalla discoteca...caddi e mi ruppi il malleolo sinistro. Tornai a casa da solo e mi rimisi a letto, incurante del dolore...ho visto donne rompersi un dito e strillare come ossesse...non mi è mai sembrato che l'uomo sopporti meno il dolore della donna.
     
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  7. -Renato-
     
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    CITAZIONE
    Tuttavia la maternità è uno di quegli aspetti del "femminile" storicamente più disprezzati dal Femminismo, proprio perché vista come un ostacolo - ad esempio - alla "carriera" ed alla auto-realizzazione femminile nel lavoro "produttivo" (e quindi al maldestro scimmiottamento dei ruoli tradizionalmente "maschili"), visti a loro volta come unica possibile strada percorribile per una presunta "emancipazione".


    Si questo è il "femminismo teorico" che lo sostiene ma ciò che hai scritto è parziale.Anche le donne che fanno le veline o che mettono in mostra il loro corpo sono disprezzate dalle femministe teoriche perchè secondo le femministe teoriche la donna deve essere aprezzata per la sua intelligenza e non solo per il suo corpo(come se fossero uomini insomma)
    Ma nonostante le "femministe teoriche" disprezzino la meternità, perchè è un ostacolo alla carriera della donna, la realtà dimostra che la donna non viene meno alle sue pulsioni ormonali, e anzi la maternità viene super-esaltata dalla donna perchè da ad essa motivo di realizzazione "biologica" e autocelebrazione (per quello che ho detto al messaggio iniziale).
    Quando la maternità viene vista come una imposizione maschile allora questa è disprezzata perchè impedisce la carriera della donna, ma quando questa risponde alle volontà femminile e alle pulsioni fisiologico-ormonali femminili allora questa è vista come un diritto femminile.
    Il tuo discorso quindi non è sbagliato, ma è parziale, perchè viene combattuta la maternità vista come imposizione maschile , mentre viene esaltata la maternità come diritto femminile e come celebrazione della superiorità della donna.
    Eè lo stesso discorso pubblicato sul sito sulla libertà sessuale.La era riferito alla vulva qua io lo riferisco alla maternità
    La donna vuole quindi la realizzazione di sè nel lavoro per arrivare ad essere pari" all'uomo, ma vuole nel contempo il diritto alla maternità come e quando vuole.


    CITAZIONE
    Io penso viceversa che l'istinto alla maternità sia (...possa essere) un aspetto decisamente positivo e luminoso del femminile, che andrebbe riscoperto, valorizzato ed esaltato (come d'altra parte è stato sempre fatto dagli uomini di tutti i tempi).



    Ma lo è esaltato.E alla grande.Ma lo è esaltato in chiave femminil-femminista come celebrazione dellla libertà sessuale femminile, della capacità di dare la Vita ed essere fonte di Amore.La maternità tantosbandierata dai siti femminili,forum femminili e dai salotti televisivi è la celebrazione della superiorità femminile , della libertà sessuale femminile e della prerogativa femminile alla procreazione.

    Edited by -Renato- - 13/9/2004, 21:43
     
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  8. -Renato-
     
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    CITAZIONE
    L'attuale esaltazione della maternità fatta dai politici è invece assai ipocrita e strumentale:
    In un'epoca di devastante denatalità come l'attuale, qualcuno si è finalmente accorto dei costi sociali spaventosi che ciò rappresenterà per le generazioni future.

    Il fatto è che non basta appunto appellarsi ad un (certamente esistente) istinto materno femminile, perché la scelta della maternità non è un fatto di competenza esclusiva femminile.
    Dove c'è una maternità c'è (ci sarà - ci deve essere) una paternità.
    La scelta di avere figli deve sempre essere la scelta di vita di una coppia (uomo + donna = padre + madre).
    E' quindi la crisi della coppia e della famiglia (sottoprodotto del Femminismo e della guerra dei sessi) che andrebbe prima risolta e sanata.




    Lorenzo,il problema della denatalità è un altro problema.Io credo che ladonna con la sua emancipazione e la sua volontà di scimiottare i mestieri maschili abbia tardato di almeno 10 anni la gravidanza.Ciò vuol dire che ha meno possibilità di fare un figlio.Ma per la donna la maternità è un bisogno fisico -ormonale come per l'uomo il sesso.Non lo si può sopprimere.Vogliono studiare elavorare come l'uomo , ma ai bisogni fisici non si può dire di no.La donna fa figli dopo i 30 e questo vuol dire meno figli.Questo non sognifica il calo del desiderio di maternità,bensi il fatto che il corpo dopo i 30 non fa più fatica afarne.la inseminazione artificiale dimostra come la donna abbia forte ilbisogno di gravidanza e la inseminazione artificiale è fortemente sostenuta dalla donna.Lainseminazione artificiale è così diffusa perchè la donna fa i figli più tardi, quando la natura non gliene darebbe.
    Ma l'inseminazione artificiale dimostra come il bosogno, la pulsione fisiologica della maternità è cosa assolutamente forte della donna non può essere soppressa.
    Se il femminismo avesse proclamato l'abolizione della maternità in nome della sua libertà ad emanciparsi sarebbe fallito miseramente.ma il femminismo sa benissimo che la maternità è parte essenziale della donna ed ha proclamato la donna come l'unica ad avere l'ultima parola su quando essere madri e come essere madri eha dato alla maternità molto più valore della paternità.


    Io vedo cheil sostegno alla maternità dai politici è visto solo in termini puramente economici quindi non mi soffermerei in questo.

    Io dico che il femminismo non si può combattere col sostegno della famiglia.Perchè anche negli USA il sotegno della famiglia è forte nelle comunità religiose.Eppure ilfemminismo è forte quanto prima.Si può sostenere ila famiglia ,molte donne occidentali losostengono, ma anche il concettodi famiglia il femminismo ha sciaguratamente deformato, trasformando l'uomo- padre in mammo, ossia il prodotto maschile della cultura familiare femminil-femminista.L'uomo mammo mansueto ,buono la cui anima è nelle mani della moglie.L'uomo mammo che educa i figli come vuole lei ,che fa il padre come vuole lei ,che fa ciò che vuole lei, che è uomo per quello che vuole lei.Cioè non è libero.

    Edited by -Renato- - 13/9/2004, 21:56
     
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  9. -Renato-
     
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    tyrtix:

    CITAZIONE
    in più, la possibilità di partorire ed avere figli, il F. la vede intrinseca alla donna, ma la vede anche come un'obbligo imposto finora dal maschile...ovviamente tutto ciò non è che indice della caoticità dell'attuale pensiero F., e niente, nella totalità, risulta più privo di significato e logica. In poche parole, la donna è migliore dell'uomo perchè PUO' partorire e dare la vita, ma NON DEVE FARLO perchè questo la limita, e la colpa è dell'uomo, che non l'aiuta, che gli impone il ruolo esclusivo di madre, che non potrà mai capirla perchè non passa attraverso il dolore (??) del parto...



    Esattamente lo stesso discorso che ho fatto a Ventiluglio il quale è lo stesso discorso che viene fatto sul sito parlando della libertà sessuale femminile di FM sulla "sacralità della vulva"
    Il femminismo condanna la maternità come obbligo maschile.Ma la rivendica come diritto alla libertà sessuale femminile(ossia voglio il figlio quando voglio io e come voglio io) e come strumento per celebrare la superiorità della donna in quanto donatrice di Vita e di Amore , sorgente di Vita e di Amore.
    Non a caso nella coppia è sempre lei adire: ora voglio un figlio."Il femminsmo ha fatto esclusiva PREROGATIVA FEMMINILE il diritto alla maternità .Certo non lo dice apertamente, ma quando si esaltà una cosa la si vuole anche elevare rispetto aqualcosaltro equesto qualocsaltro è l'uomo..

    Il discorso fatto sulla infubulazione e sulla libertà sessualef emminile come diritto assoluto femminile(anche quando questo lesivo come la inseminazione e l'aborto) lo bisognerebbe fare anche sulla maternità come prerogativa della volontà femminile( quando avere la gravidanza ecome)
    E inoltre ripeto ,la maternità non viene usata per rivendicare solo la libertà sessuale femminile ma vien anche usata per proclamare e celebrare la superiorità femminile.

    Edited by -Renato- - 13/9/2004, 21:46
     
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  10. -Renato-
     
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    Joker :

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    ma fino ad allora nisba-nada-niente, la bicicletta l'hanno voluta e adesso pedalano, senza nessuno che le sorregga dietro perchè senza rotelline di sostegno non vanno da nessuna parte... devono cadere e spaccarsi le ossa per capire che senza uomini per le femminucce non c'è trippa per gatti in questo pianeta. Poi possono anche far finta, quando entrano in casa, che quel palazzo non è stato edificato da uomini e qualche maschio non ci abbia anche perso la vita - possono far finta quando accendono la luce che quella stramba invenzione della lampadina non sia opera Maschile - possono far finta che quando prendono un aereo quel marchingegno non sia opera Maschile... insomma, possono mentire a loro stesse quanto cazzo gli pare, e finchè lo faranno loro continuerò a farlo anch'io. Ripeto, devono cadere e FARSI MALE per riacquisire un minimo di cervello che forse prima avevano ma adesso davvero sembra evaporato nel nulla.



    Io ho pensato, ma se gli uomini smettessero di faregli operai, i falegnami i muratori...le donne se ne accorgerebbero? Si accorgerebbero che senza di noi non vanno da nessuna parte?Oppure direbbero che siamo dei fanulloni che non hanno voglia di lavorare?.Io penso più alla seconda.
    Da una parte muoiono nell'invidia per ciò che fanno (e sono) gli uomini.Dall'altra sono talmente immerse nella loro auto-esaltazione e nel loro impegno di esercitare il potere sessuale sui maschi che nulla prendono in considerazione se non loro stesse e le loro pulsioni psicologiche o ormonali.

    Edited by -Renato- - 13/9/2004, 21:19
     
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    CITAZIONE (-Renato- @ 12/9/2004, 20:58)
    Può essere anche una mia impressione ma ho constatato che c'è una generale esaltazione della maternità e del ruolo materno  , sostenuto da parte soprattutto femminile ma anche maschile.


    Dico la mia impressione: i mass media, che tutto governano nella nostra vita (..purtroppo non ci danno anche i soldi per vivere, quelli ce li dobbiamo sudare) già da alcuni anni hanno iniziato una campagna in tal senso. Non si contano le trasmissioni tv, per es. che esaltano il valore della maternità e, anche se in misura molto minore, si parla addirittura anche di paternità. Abbondano le trasmissioni tv con protagonisti i bambini ed anche il governo tende ad avere un occhio di riguardo verso il problema "figli" (nel senso che cerca di incoraggiare le nascite) ed è frequente sentire nelle varie interviste a personaggi femminili noti (atlete, subrette, attrici, etc) che ella (il personaggio) sarebbe prima di tutto interessata alla famiglia, ai figli (quasi mai dicono anche d'essere interessate ai mariti) . Il tutto va ad incidere sul sentimento collettivo ed ecco quindi che si ricava lì'impressione di cui si parla , ed anche le donne stesse sicuramente rimangono influenzate in tal senso (la donna poi è influenzabilissima dalla propaganda mediatica) . A me pare evidente che si tratti di una cosa voluta. Chissà, forse si è visto che l'Italia si stava spopolando, oppure c'entra l'ultimo rapporto ONU in cui si dichiara che non saremmo più a rischio di esplosione demografica incontrollata. Difficile dire.
    Questa è la mia impressione.


    Edited by Reduan - 13/9/2004, 18:45
     
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  12. Joker
     
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    CITAZIONE
    non mi è mai sembrato che l'uomo sopporti meno il dolore della donna.


    Tyrtix datti una ripassata al thread "UNA VOLTA PER TUTTE"....
    Mi pareva di aver già affrontato esaurientemente la questione "una volta per tutte", è stato DIMOSTRATO SCIENTIFICAMENTE che i maschi sopportano meglio il dolore per via del testosterone. La storia che le femmine partoriscono non centra un fico secco, viene usata solamente per dire che man mano che si avvicinano al parto il corpo rilascia una dose extra di testosterone proprio per alleviarle un pò il dolore, ma anche tutte le dosi extra di questo mondo non si avvicinerebbero mai al livello del testosterone che gli uomini hanno nel sangue.

    Che noia ripetere la stessa cosa fino alla
    nausea quando invece è già stata scritta


     
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    Hai ragione Joker. Peraltro faccio notare ai distratti che tyrtix diceva la stessa cosa, solo in maniera più sintetica.
     
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  14. -Renato-
     
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    Reduan:

    CITAZIONE
    Dico la mia impressione: i mass media, che tutto governano nella nostra vita (..purtroppo non ci danno anche i soldi per vivere, quelli ce li dobbiamo sudare) già da alcuni anni hanno iniziato una campagna in tal senso. Non si contano le trasmissioni tv, per es. che esaltano il valore della maternità e, anche se in misura molto minore, si parla addirittura anche di paternità. Abbondano le trasmissioni tv con protagonisti i bambini ed anche il governo tende ad avere un occhio di riguardo verso il problema "figli" (nel senso che cerca di incoraggiare le nascite) ed è frequente sentire nelle varie interviste a personaggi femminili noti (atlete, subrette, attrici, etc) che ella (il personaggio) sarebbe prima di tutto interessata alla famiglia, ai figli (quasi mai dicono anche d'essere interessate ai mariti) . Il tutto va ad incidere sul sentimento collettivo ed ecco quindi che si ricava lì'impressione di cui si parla , ed anche le donne stesse sicuramente rimangono influenzate in tal senso (la donna poi è influenzabilissima dalla propaganda mediatica) . A me pare evidente che si tratti di una cosa voluta. Chissà, forse si è visto che l'Italia si stava spopolando, oppure c'entra l'ultimo rapporto ONU in cui si dichiara che non saremmo più a rischio di esplosione demografica incontrollata. Difficile dire.
    Questa è la mia impressione.




    Reduan per me è cosa voluta e non è uno stratagemma per aumentare le nasscite.Rientra nel grande celebrazione del femminile.

    Inoltre dico una cosa sulle nascite.La donna anche se fa figli più tardi, vorrebbe più figli ,anzi leggendo articoli sui giornali ,lettere sui giornali e girando forum femminili (il più importante www.mammeonline.net )ho capito che la donna più figli fa meglio è.Il femminismo ha posticipato l'età della maternità, non la ha negata, tuttaltro.

    IL perchè oggi ci sono pochi figli secondo me è da collegare adue cose:

    1)separazioni chiesti da lei dopoil primo e secondo figlio

    2)età ecessiva delladonna.

    3)volontà maschile di avere pochi figli.Questo è un punto essenziale.Gli uomini oggi VOGLIONO POCHI FIGLI ,massimo due, non dipiù.Anche a costo di rimanere asecco di sesso per anni..Agli uomini non volere figli costa molto, perchè per non essere fregati dalla consorte devono rinunciare al sesso.Ma sta di fatto che oggi per un uomo il figlio è una grossa spesa per cui va limitato al massimo.
    Questo indica un altra caratteristica maschile: l'uomo non ha la necessità biologica della paternità.SE il figlio viene , nasce la paternità, se il figlio nonviene non c'è il bisogno fisico di averlo.
     
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    Renato, io penso che sia un insieme di fattori che determina il fenomeno della scarsa natalità degli italiani/e. Ma la maggior parte di questi fattori, a mio avviso, è strettamente correlata alla velenosa ideologia femminista degli ultimi decenni, tra questi fattori, per esempio, il "diritto a far carriera" (e dimenticare così i figli), la rivendicazione ad "essere persone e non solo madri" (come se le due cose fossero disgiunte) e la stessa struttura sociale, nel complesso, che il velenoso femminismo ha contribuito in maniera determinante a disegnare .

    Per capirci, se il femminismo avesse avuto a cuore il desiderio di maternità delle donne avrebbe potuto, molto semplicemente (come dice ad es, la Badinter, se non erro), reclamare maggiori diritti ed agevolazioni per le *madri* e non per le *donne* solamente.
    Pensare ad es già allora all'assegno per la maternità, e non soltanto ai contributi per le aspiranti imprenditrici.
    Secondo me il femminismo degli ultimi decenni (il f. contemporaneo) è stato ed è (tra le altre cose) uno dei più importanti attacchi contro la vita che mai essere umano abbia elaborato.
    ...E' una mia opinione, ovviamente.

    Edited by Reduan - 13/9/2004, 22:12
     
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