Londra, il sexy-shop in centro

i clienti sono soprattutto donne

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  1. Amator Veritatis
     
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    CITAZIONE (Barnart @ 5/10/2004, 17:35)
    Le seguenti osservazioni vanno inquadrate nell'ambito di una "filosofia del possibile" .

    E' possibile adottare un atteggiamento del tutto nuovo (nuovo per i maschi) che consiste nel valutare ogni cosa alla luce della posizione maschile nel mondo, degli interessi maschili e delle prerogative maschili, trascurando radicalmente tutto il resto, applicando agli uomini lo stesso criterio che le donne applicano per sé e che è questo: "E' bene in senso assoluto ciò che è bene per noi".
    ("Non importa cosa sia bene o male per gli uomini. Importa solo cosa è bene per le donne" Miryan Schneir 1995 - The vintage book of f.sm).


    Si sente subito che una tale prospettiva (applicata dagli uomini agli uomini) suona egoistica e gretta, e qs. è ovvio (nel caso di F invece ciò indica autodeterminazione, autostima etc).
    La si può/deve adottare per due ragioni:

    1- proprio perché suona egoistica e gretta. In tal modo infatti si infrange il tabù secondo cui i maschi si debbono interessare della globalità, dell'universale e poi (se restano tempo, denaro, energie...) di se stessi.

    2- perché adottando questo punto di vista si vedono cose che altrimenti non si vedrebbero.

    Proviamo ad applicare quel criterio al caso dei matrimoni gay/lesb.
    1- del matrimonio delle lesbiche non ci interessa un fico secco.
    2- del matrimonio tra maschi si tratta di valutare se ne derivino danni al genere  maschile. Io non ne vedo, anzi. Il numero degli omosex forzati (non di quelli spontanei) è destinato ad aumentare, viste le condizioni sempre più sfavorevoli (umilianti) che le donne occidentali impongono agli uomini per avvicinarle, il divario abissale di potere nella coppia, la castità imposta ai partners e via dicendo.  Da tempo si lamenta (ma perché lamentarsene?) che il numero dei gay sta aumentando. Difficile dire se sia vero, certo è che era stato previsto. In ogni caso sta emergendo una nuova verità, sconcertante ma innegabile: il rapporto tra due maschi
    - è equilibrato nel potere
    - è equilibrato nei bisogni e nei desideri
    - è libero da scambi commercali
    - è libero da risentimenti di Genere

    Tutto il contrario di quel che avviene tra M ed F. Non c'è paragone.

    Ce n'è a sufficienza per poter azzardare la seguente affermazione (che non troverà d'accordo quasi nessuno, ma non è questo che importa ora):  il rapporto M/M è moralmente superiore a quello M/F del XXI secolo.

    3- adozioni da parte delle lesbiche. E' assolutamente da escludere che esse possano adottare maschi. Questo dovrà essere qualificato come un delitto. Adotteranno femmine che avranno così due mamme, non ci interessa con quali effetti (non sono affari nostri).

    4- i maschi adotteranno figli maschi. Si obietterà che i figli hanno bisogno anche di una figura materna. Già ma per impedire ai gay di adottare maschi bisogna prima dimostrare che figli allevati da due papà crescono peggio di quelli allevati da una sola persona, la madre, come è accaduto spesso nel passato e come accade oggi a milioni di figli allontanati dal padre. Ora, si può almeno ipotizzare che due uomini valgano quanto una donna (...!) e che i danni prodotti da due uomini non possono essere superiori a quelli prodotti da una madre single. Questo è impossibile, specie se la madre è italiana. In ogni caso anche i figli maschi sono maschi e del bene e del male dei maschi ci occupiamo noi. Sono affari nostri.
    Potranno adottare anche delle femmine? Non si vede per quale motivo due gay debbano occuparsi dell'altra metà del mondo, ma non ci sono impedimenti. C'è da immaginare però che questo sarà vietato dalle donne per simmetria col divieto al punto 3. Gli affari delle donne appartengono alle donne (non sono affari nostri).


    Quanto è utile la "filosofia del possibile"! Quanto illumina!


    Rino

    Rino, sei sicuro che l'omosessualità (sia maschile che femminile, ma ancor più quella maschile) non sia un "acconsentimento alla mollezza", la quale è sempre stata considerata caratteristica femminile?
    Non credi che il dilagare dell'omosessualità (in particolare quella maschile) non sia il segnale della deviante femminilizzazione della mentalità occidentale, femminilizzazione che è causa di una incontrollabile esplosione di impulsi d'ordine sottile (o psichico; di questi impulsi la sessualità è come luogo d'elezione)? E non è forse simile esplosione corrispondente alla rinuncia a "domare" e "dominare" la "donna interiore" di cui ha parlato Ganesha nei suoi messaggi, rinuncia dai nefasti effetti sovversivi e dissolutori?
    Infine, credi davvero che i figli maschi siano prerogativa esclusiva degli uomini (anzi di uomini così psichicamente fragili come possono essere i componenti di una coppia omosessuale), e che l'influenza materna debba essere considerata comunque foriera di effetti nefasti?
    Se questo fosse vero, l'istituzione famigliare verrebbe negata, così come la necessità dell'equilibrio dei due poli - maschile e femminile - per la conservazione del genere umano (conservazione che può essere intesa anche in senso simbolico).

    A. V.

    Edited by Amator Veritatis - 6/10/2004, 14:42
     
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46 replies since 1/10/2004, 15:10   885 views
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