La tenerezza delle donne, via per la pace...e dell'amore

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. davide_v
     
    .

    User deleted


    La tenerezza delle donne, via per la pace
    ''Il sistema nel quale viviamo e' violento, maschilista e patriarcale. Per uscirne occorre la tenerezza, che costituisce il cuore, l'essenza dell'essere donna, e va trasformata in un principio politico vincente''


    Come sappiamo quella sopra riportata è una frase di padre Alex Zanotelli, ma non ha importanza chi l'ha evacuata perchè sono parole che escono continuamente dalle bocche di qualsiasi maschietto-pentito o femminista frustrata.
    Vorrei allora, in questo thread, raccogliere le testimonianze di tutti quei casi in cui le donne dimostrano la loro umanità, nobiltà d'animo, amore verso il prossimo, empatia, rettitudine.... insomma le qualità indispensabili per uscire dal sistema nel quale viviamo, violento maschilista e patriarcale.

    Cominciamo subito con il seguente articolo da La Stampa del 14 luglio:

    Blitz nel trapanese. "Tutti pagavano il pizzo, dagli imprenditori ai gestori di pedalò".

    I boss sul set di Clooney e Pitt: ventitrè arresti

    "Ocean's twelve" nel mirino. Manette per le due donne al vertice della cosca.

    Il racket delle estorsioni non risparmiava nessuno: dai ricchi imprenditori, uno dei quali è anche un deputato regionale dell'Udc, ai gestori dei pedalò. Tutti dovevano pagare, in proporzione alle loro disponibilità. Chi non sottostava alle richieste veniva punito con attentati incendiari.
    Queste regole emergono dall'inchiesta "Tempesta", che ha portato all'arresto di 23 persone, tra cui due donne che sarebbero state al vertice della cosca locale. Gli investigatori della squadra mobile hanno lavorato per oltre un anno, registrando conversazioni tra boss e riunioni di capimafia, mentre i magistrati della Dda denunciano la mancata collaborazione delle vittime del racket. "Abbiamo registrato - dice il procuratore aggiunto Alfredo Morvillo - la mancanza assoluta di collaborazione da parte delle vittime delle estorsioni e delle intimidazioni".
    .....
    Le donne arrestate sono Antonella Di Graziano, 45 anni e Rosa Fiordillo, di 51. Di Graziano è la moglie di Francesco Domingo, conosciuto come "tempesta", detenuto e indicato come il capomafia di Castellammare del Golfo, mentre Fiordilillo è sposata con Gioacchino Calabrò, anche lui in carcere, accusato di essere un boss.
    .....
    Intanto, si registra anche una svolta nella gestione delle "famiglie": fino a qualche decennio fa, infatti, le donne di mafia non avevano alcun ruolo, se non quello di essere dedite esclusivamente all'educazione dei figli e alla cura della casa. Appartenevano - si leggeva in una sentenza - a un contesto "intriso di passività e subordinazione nei confronti dell'autorità maschile".Ma ormai anche dentro Cosa nostra la donna si è emancipata, come confermano due distinte inchieste che hanno portato a Trapani e Agrigento all'arresto di tre esponenti del "gentil sesso".
    Sono mogli o sorelle di boss, i loro uomini sono in carcere o latitanti, e loro li sostituiscono in tutto e per tutto. Oltre a quelle contro Antonella Di Graziano e Rosa Fiordilillo, accuse analoghe sono state mosse a Carmela Maria Rita Falsone, quarantenne,sorella del latitante di Campobello di Licata (Agrigento), Giuseppe, uno degli uomini di fiducia del supelatitante Bernardo Provenzano. E' stata arrestata dai carabinieri perchè ritenuta reponsabile del reimpiego di ingenti somme di denaro possedute dal fratello, provenienti dalla partecipazione agli affari di Cosa nostra.
    Non è il primo caso e quasi certamente non sarà l'ultimo. Le donne di mafia sembrano ormai essere diventate il "sesso forte", a cui le cosche fanno ormai affidamento, mentre tramonta definitivamente l'immagine tradizionale che i mafiosi come Tommaso Buscetta avevano trasmesso dell'altra metà di Cosa nostra.


    Ed ora una "nota di colore".

    La Stampa, 10 luglio:

    Lui la respinge, lei gli mette le mani nel costume
    Condannata a otto mesi per molestie sessuali


    Non sono più mosche bianche le donne condannate per aver molestato sessualmente l'uomo dei loro sogni, e la molestia ormai non si limita più al pedinamento, alle telefonate, alle lettere. Anche il gentil sesso allunga le mani. E' il caso di una cinquantenne, Rosa M., condannata dalla Suprema Corte a otto mesi di reclusione per aver pedinato, ingiuriato e messo più volte le mani dentro al costume da bagno di Raffaele I. - un prestante uomo maturo - che respingeva la sua insistenza. La molestatrice si era invaghita follemente della sua "vittima", sposato con un'altra donna, e lo seguiva con l'automobile non appena lui usciva di casa per andare al lavoro. E' addirittura arrivata ad affittare una casa nel luogo dove l'uomo andava in vacanza con la famiglia.


    Edited by davide_v - 6/8/2004, 11:30
     
    Top
    .
826 replies since 6/8/2004, 10:04   26884 views
  Share  
.