ERIC ZEMMOUR

L'UOMO MASCHIO

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  1. C. Nemo
     
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    La ragione per cui ho deciso finalmente di iscrivermi a questo Forum è che ho appena finito di leggere il bel libro di Eric Zemmour L'UOMO MASCHIO, edito in Italia da Piemme e, avendolo trovato molto interessante, mi farebbe piacere commentarlo insieme a voi.

    So che questo libro è già stato segnalato in questo Forum:

    qui

    tuttavia mi sembrava opportuno dargli maggiore risalto e fargli maggiore propaganda di quanto non gli sia stata fatta.

    Si tratta infatti, per certi versi, di un evento in parte "epocale", perchè:

    - il titolo originale dell'opera, in francese, suona LE PREMIER SEXE e il riferimento a LE SECONDE SEXE di Simone de Beauvoir è evidente: come quel libro era destinato a scuotere le coscienze negli anni '60, così questo è destinato a scuotere le coscienze ai nostri giorni;

    - qui non si tratta più di un libro scritto da un ignoto, sebbene ovviamente ben qualificato e competente, scrittore italiano che nessuno conosce (=almeno non mi pare che Della Vecchia Barnart occupi ruoli istituzionali; perdodatemi se sbaglio), ma di qualcuno ben affermato e inserito in società (= Zemmour è capo reporter del Figaro ed editorialista e polemista di talento), che osserva il mondo in cui viviamo non dal punto di vista parziale e "provinciale" del "profondo Nord" (= Belluno), ma dallo stesso cuore pulsante dell'Europa (= Parigi), dove si determinano i destini di tutti noi europei.

    - il libro non è più stampato, per così dire, in proprio (dalla fantomatica casa editrice ALTRO SENSO), ma da un editore che, sebbene non sia certo Rizzoli, Mondadori, Einaudi o Laterza, può comunque vantare circuiti di distribuzione ben più vasti di Altro Senso, segno che la QM forse si prepara ad uscire dal "ghetto" in cui è stata finora confinata.

    - il libro è stato pubblicato l'anno scorso in Francia (ed è subito diventato un best-seller; Le Monde l'ha definito "il più provocatorio best-seller dell'anno") e, quasi subito, è stato tradotto in lingua italiana (da Roberto Boy: qualcuno di voi lo conosce; ne ha mai sentito parlare?): considerando che spesso, in Italia, i libri che suscitano qualche scalpore all'estero vengono tradotti anni (spesso anche decenni) dopo, la cosa è senza dubbio positiva: l'editore prevede cioè che il libro possa avere in Italia lo stesso successo che ha avuto in Francia.

    L'invito che faccio a tutti gli utenti del Forum (uomini e donne) è dunque quello di acquistare questo libro (se non l'avete già fatto), di farlo acquistare ai vostri amici o di regalarglielo, di leggerlo e farlo leggere ovviamente (è un libriccino di 140 pagine, ma molto dense, e si legge in una serata, mettendosi di buona volontà...) e di propagandarlo e diffonderlo in ogni modo possibile.

    E' la prima volta, infatti, che una grossa casa editrice si occupa della QM e, a mio avviso, questa occasione non la si deve lasciare scappare: se non è U3000 a farsi carico di far diventare LE PREMIER SEXE un best-seller anche in Italia, chi altri se ne deve occupare? Solo allorché gli editori, gli intellettuali, i giornalisti e gli uomini di cultura si renderanno conto che il tema interessa, si moltiplicheranno le pubblicazioni in tal senso, certo dapprima con toni scettici e un po' canzonatori (cercheranno di ridicolizzare o trivializzare la QM), ma poi, alla fine non potranno fare a meno di riconoscere che il problema esiste e che, piaccia loro o non gli piaccia, gli va dato il giusto spazio.

    Lancio poi un'altra proposta: perchè non si contatta il traduttore (Roberto Boy) e la casa editrice (Piemme) e si chiede loro cosa li ha spinti a pubblicare un simile libro e se per caso conoscono l'Associazione U3000 (o, per caso, l'avete già fatto)?

    Edited by C. Nemo - 16/4/2007, 18:54
     
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  2. Scienziato apocrifo
     
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    Tutto molto interessante.. non potresti dare qualche chicca in più sul libro?

    Non è male neanche l'idea di contattare Roberto Boy e la piemme editrice

    CITAZIONE
    qui non si tratta più di un libro scritto da un ignoto, sebbene ovviamente ben qualificato e competente, scrittore italiano che nessuno conosce

    diciamo che per essere un ignoto personaggio, ha avuto inviti dalla redazione della trasmissione di D.Bignardi, ha avuto interviste su giornali a tiratura nazionale... insomma, non è male.
     
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  3. C. Nemo
     
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    CITAZIONE (Scienziato apocrifo @ 16/4/2007, 17:11)
    Tutto molto interessante.. non potresti dare qualche chicca in più sul libro?

    Senza dubbio, mi sono iscritto al Forum anche per propagandare questo libro: nei prossimi giorni posterò certamente qualcosina. Datemi solo un pò di tempo.

    CITAZIONE
    Non è male neanche l'idea di contattare Roberto Boy e la piemme editrice

    Infatti, io penso che vada fatto: chissà, sarebbe un'occasione per U3000 per farsi conoscere un pò in giro e per la Piemme per vedere che l'argomento su cui ha puibblicato un libro riscuote un certo interesse e che perciò vanno pubblicati altri libri sulla QM.

    CITAZIONE
    diciamo che per essere un ignoto personaggio, ha avuto inviti dalla redazione della trasmissione di D.Bignardi, ha avuto interviste su giornali a tiratura nazionale... insomma, non è male.

    Desidero chiarire: non era assolutamente mia intenzione sminuire l'azione e l'operato dell'egregio Della Vecchia Barnart.
    Ho letto quello che lui ha scritto sul sito dell'Associazione e lo apprezzo moltissimo.
    La sua opera di pioniere è validissima.
    Ha avuto molto coraggio a parlare per primo, rischiando di essere "linciato" o perlomeno preso per pazzo e ridicolizzato.
    Per questo lo apprezzo.
    Quello che volevo dire è che semplicemente non mi pare che lo scrittore Della Vecchia Barnart ricopra un ruolo istituzionale (insegna per caso in qualche Università? scrive in qualche grosso giornale? non mi risulta): ovviamente proprio per questo la sua opera è tanto più da apprezzare, perchè lui con i pochi mezzi che aveva a disposizione ha fatto tanto (si è fatto stampare un'opera e ha detto, con coraggio, profondità e onestà intellettuale, tutto ciò che c'era da dire sulla QM).
    Però, nel caso di Zemmour, abbiamo un uomo che è direttore di una grossa testata giornalistica europea: i media non possono permettersi di ignorarlo, come forse potrebbero con Della Vecchia.
    Per questo noi dobbiamo propagandare e diffondere il libro di Zemmour: non foss'altro che perchè, attraverso la sua diffusione, anche Della Vecchia Barnart (che è persona validissima) e U3000 forse (dico forse: non sono qui per imporre certezze, ma per vagliare insieme a voi possibili strategie d'azione) potranno uscire dal "ghetto" e ricevere maggiore attenzione da parte del grande pubblico.
    Ciao
     
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  4. Sissy371966
     
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    dunque se ho letto bene:
    autore :Eric Zemmour
    titolo:L'UOMO MASCHIO
    casa editrice: Piemme

    Sono curiosa di leggerlo.
    Ho già "IL SECONDO SESSO" della Beauvoir.Letto in epoca adolescenziale e ricomprato per vedere che effetto mi avrebbe fatto rileggerlo in età adulta e avendo messo "la testa a posto".....Solo che è "un mattone" enorme.....e non l'ho ancora iniziato.
    Vorrà dire che che "il destino" ha voluto che leggessi quest'altro.
    Grazie per la segnalazione.
     
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  5. C. Nemo
     
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    CITAZIONE (Sissy371966 @ 16/4/2007, 19:21)
    dunque se ho letto bene:
    autore :Eric Zemmour
    titolo:L'UOMO MASCHIO
    casa editrice: Piemme

    Esattamente Sissy, questi sono i dati completi:


    Autore: Eric Zemmour
    Titolo: L' uomo maschio
    Editore: Piemme
    Anno: 2007
    Pagine: 143 p.
    Prezzo: € 11,50



    CITAZIONE
    Sono curiosa di leggerlo.
    Ho già "IL SECONDO SESSO" della Beauvoir.Letto in epoca adolescenziale e ricomprato per vedere che effetto mi avrebbe fatto rileggerlo in età adulta e avendo messo "la testa a posto".....Solo che è "un mattone" enorme.....e non l'ho ancora iniziato.
    Vorrà dire che che "il destino" ha voluto che leggessi quest'altro.

    Hai ragione Sissy. IL SECONDO SESSO è un mattone enorme e fra l'altro, per certi versi, anche particolarmente ostico da leggere, con un sacco di riferimenti filosofici e letterari.
    Invece questo testo di Zemmour è particolarmente snello, agile da leggere (appena 140 pagine), ma nel contempo profondo e acuto: dice un sacco di cose interessanti.
    Fra l'altro, come vedi, non costa neanche tanto: lo si può pensare anche come un regalo per un amico/a.
    Inoltre lo si trova facilmente sia nelle librerie che ordinadolo on-line, su Internet.

    CITAZIONE
    Grazie per la segnalazione

    Grazie a te per l'interesse, cara: sei una lettrice informata e intelligente! ;)
    Ciao!
     
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    Lupus in fabula

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    CITAZIONE (C. Nemo @ 16/4/2007, 18:47)
    CITAZIONE
    Non è male neanche l'idea di contattare Roberto Boy e la piemme editrice

    Infatti, io penso che vada fatto: chissà, sarebbe un'occasione per U3000 per farsi conoscere un pò in giro e per la Piemme per vedere che l'argomento su cui ha puibblicato un libro riscuote un certo interesse e che perciò vanno pubblicati altri libri sulla QM.

    Nemo, avresti tempo e voglia di occupartene tu? ... di mettere giù una bozza di lettera; noi poi ne prenderemo visione (eventualmente suggeriremo qualche modifica) dopodichè aggiungeremo le nostre firme e io provvederò ad inviarla. ...A nome non già del movimento, ma del forum stesso, che indicheremo nella e-mail.
    Che ne pensi ?
     
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  7. C. Nemo
     
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    CITAZIONE (Reduan @ 16/4/2007, 21:32)
    Nemo, avresti tempo e voglia di occupartene tu? ... di mettere giù una bozza di lettera; noi poi ne prenderemo visione (eventualmente suggeriremo qualche modifica) dopodichè aggiungeremo le nostre firme e io provvederò ad inviarla. ...A nome non già del movimento, ma del forum stesso, che indicheremo nella e-mail.
    Che ne pensi ?

    Penso che sia davvero un'ottima idea.

    Allora prendo tre impegni:

    - il primo è quello di postare in questo Forum gli stralci più interessanti del lbro di Zemmour, onde invogliarvi a comprarlo;

    - il secondo è quello di scrivere una lettera da inviare, a nome di tutti, alla casa editrice Piemme;

    - il terzo è quello di scrivere una seconda lettera al traduttore (il signor Boy), cercando anche di gungere, per suo tramite, allo stesso autore, cioè a Zemmour.

    Per fare tutto ciò, mi ci vorrà del tempo, ma vi assicuro che mi ci impegnerò.

    Sono contento che abbiate preso sul serio le mie proposte (stamattina mi sembravate degli "allucinati" da come mi avete in parte "accolto"...).

    Al lavoro adesso!

    Ciao!
     
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  9. C. Nemo
     
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    Come facevo a scuola, inizio a svolgere i tre compiti che mi sono stati assegnati (o che mi sono autoassegnati) dal più semplice, quello che richiede un impegno minore.

    Comincio dunque a trascrivere alcuni stralci dal libro di Zemmour.

    1. PREAMBOLI



    DAL RETROCOPERTINA

    "Sì, tutti ne parlano. E allora c'è una considerazione ineludibile sul pamphlet politicamente scorretto di Eric Zemmour: se ha costretto tutti a parlare del suo libro, vuol dire che ha toccato un nervo scoperto." (TF1)

    Commento

    Oh, bene: si riconosce che Zemmour ha toccato "un nervo scoperto": significa che tutti, anche il grande pubblico e i media, iniziano a intuire che qualcosa non va. A mio parere U3000, con la sua critica al Sistema e con le sue proposte di ricostruzione, dovrebbe inserirsi proprio in questo vuoto che, qua e là, si inizia a percepire.
    Per far ciò però non deve limitarsi solo a criticare, ma deve anche iniziare a ricostruire e a proporre qualcosa di valido e di alternativo. deve riedificare ciò che è stato distrutto, su nuove e più autentiche basi e fondamenta.
    Compito certo arduo, ma imprescindibile e inderogabile.

    "Come si presenta oggi l'uomo ideale? [...] Crede fermamente ai valori femminili. Privilegia il compromesso. Insomma, l'uomo ideale... è una vera donna. Ha reso le armi. [...] Tutto quello che è autenticamente mascolino è considerato una parolaccia. Una tara. Però così il gioco non funziona..."

    Commento

    Eh già: il gioco non funziona, e per nessuno: né per gli uomini, né per le donne; né per gli adulti, né per i bambini.
    Distruggendo la virilità e femminilizzando il sistema, abbiamo creato una società allo sbando, in cui nessuno sa più in cosa deve credere e cosa deve fare e tutti stanno male (gli uomini e le donne; gli adulti e i bambini; gli anziani e gli adolescenti), e ad averla vinta sono i furbi e le furbe (anzi, meglio: le furbe e i furbi, che fa ancora più politically correct), le egoiste e gli egoisti, le tiranne e i tiranni, le approfittatrici e gli approfittatori, le perverse e i perversi...

    DAL RISVOLTO DI COPERTINA

    "Lo so. So che non esistono l'Uomo e la Donna, ma gli uomini e le donne. Non generalizzazioni, solamente casi specifici. Tanti casi particolari quanti sono gli individui. Miliardi di storie per miliardi di esseri umani sul pianeta. Lo so che c'è qualcosa di femminile nell'uomo e di maschile nella donna. Lo so, figurarsi: sono stato adolescente negli anni Settanta.
    So che la catalogazione di tipicità sessuali è sospetta, per non dire reazionaria, che non ci sono sessi, ma solo generi. Sfumati, inevitabilmente imprecisi.
    So anche di non essere un sociologo, un filosofo, né un giornalista di Marie Claire, e di non aver preparato la mia polemica con una serie di sondaggi.
    Lo so, so tutto. Ma ho cominciato a scrivere questo breve libro per capire cosa è successo, cosa è capitato ai maschi, e soprattutto per recuperare il pensiero virile.
    Lo so, non si dovrebbero mai seguire i propri bassi istinti. Ma non sono che un uomo..."


    Commento

    A mio parere la chiave di volta di questa presentazione dell'autore risiede nelle due ultime frasi, che sono costruite in modo antifrastico rispetto a tutto ciò che precede (vale a dire che si contrappongono alle asserzioni riportate in precedenza).

    Ora, qual è il pensiero ufficiale vigente: che non esistono l'Uomo e la Donna in senso archetipico; che non esiste una norma, un tipo, un modello ideale di Uomo e di Donna, verso cui ogni uomo e ogni donna concreti dovrebbero tendere; che una donna può fare tutto ciò che fa un uomo e viceversa; che c'è del femminile nel maschile e del maschile nel femminile (ricordate Jung e la sua bizzara teoria dell'Anima dell'Uomo e dell'Animus della Donna?). In pratica non esisterebbero l'Uomo e la Donna, ma degli esseri umani androginici, un po' uomini e un po' donne.

    [A dire il vero le cose sono ancora più complesse, perché il femminismo, come ha ben appurato Rino Della Vecchia Barnart, fa uso dei più disparati approcci metodologici e li piega ai suoi fini:

    1. allorché si tratta di "decostruire" spazi tradizionalmente esclusivamente maschili (dal club esclusivamente maschile alla squadra di calcio), adotta un approccio "culturalista" e afferma che non esistono i sessi, ma solo i generi, i quali non cono categorie naturali, ma solo "costruzioni culturali" e che dunque, sulla scorta di Derrida, possono essere "destrutturati", "decostruiti", "smitizzati", perché c'è del maschile nella donna e del femminile nell'uomo, e non esistono l'Uomo e la Donna, ma solo gli uomini e le donne;

    2. allorché si tratta invece di preservare spazi per tradizione esclusivamente femminili o di crearne dei nuovi, ecco che allora il pensiero femminista torna ad adottare un approccio "essenzialista" e, di colpo, si ricorda che esistono l'Uomo e la Donna, e non semplicemente gli uomini e le donne.
    Un esempio: numerosi circoli femministi hanno già fatto sapere che si opporanno in ogni modo alla sperimentazione di macchine artificiali che permettano di portare avanti gravidanze extrauterine, perché la gravidanza, il parto, l'allattamento sono di competenza esclusiva della Donna. Ah sì: ma perché, esisterebbe la Donna in senso archetipico? Che facciamo: allorché torna comodo, recuperiamo un "pensiero essenzialista"? Le categorie di Uomo e Donna non erano state forse decostruite e destrutturate? E poi, scusatemi: non erano forse le femministe, negli anni '70, ad affermare che la maternità era stata, da sempre, il fardello attraverso cui la società patriarcale aveva oppresso la donna e l'aveva costretta in un ruolo subordinato: quello di sfornare figli per il marito e per la società? Che cos'è dunque questo ritorno al matriarcalismo e questa nostalgia della gravidanza e del parto? Inoltre: come mai la tecnologia sarebbe buona e "progressista" allorché, attraverso la fecondazione in vitro e le banche di sperma (che permetterebbe alle donne di partorire senza dover subire l'umiliazione del coito: ricordo che per le femministe "ogni coito è uno stupro" e "ogni penetrazione umilia, opprime e abbassa la donna") o attraverso le nuove tecniche bio-ingegneristiche che mirano a far divenire realtà l'antico sogno partenogenetico delle donne, renderebbe superlfluo il maschio, mentre, di colpo, diverrebbe demonica, stregonesca e hitleriana allorché vorrebbe far diventare superlfua la femmina?...]

    Di fronte alla vulgata ufficiale, Zemmour reagisce e, antifrasticamente, contrappone:

    1. al pensiero che non esistono i sessi, ma solo i generi, un pensiero opposto, secondo cui, invece, esistono, in sede archetipica, l'Uomo e la Donna, e che dunque queste non sono costruzioni culturali, ma dati essenziali della natura umana.
    Ora, non la pensano così anche quelli di U3000 e di MS? Il pensiero di Zemmour dunque non converge qui con quello dei tremmilisti e dei selvatici?

    2. alla necessità che per parlare bisogna per forza essere sociologi, filosofi, psicologi, mass-mediologi, etc. etc., egli contrappone invece la sua esperienza di uomo, di maschio, di essere appartente al sesso maschile (e fiero di appartenervi).

    Da qui, dunque, le sue due ultime affermazioni, che chiudono le brevi note di presentazione del libro:

    1. in base alla prima: "Ho cominciato a scrivere questo breve libro per capire cosa è successo, cosa è capitato ai maschi, e soprattutto per recuperare il pensiero virile" , Zemmour potrebbe essere annoverato fra i "tremillisti".
    Qui sembra infatti parlare come un "ridestato", come uno che finalmente riprende coscienza e inizia a interrogarsi sul suo stato e su ciò che è successo in questi ultimi decenni;

    2. in base alla seconda: "Lo so, non si dovrebbero mai seguire i propri bassi istinti. Ma non sono che un uomo...", egli sembra invece parlare come un "selvatico".
    Se prima sembrava Barnart, ora sembra Risè. Che cosa sta dicendo infatti ora Zemmour? Sostanzialmente quello che dice Risè: "Siamo vissuti in una società delle buone maniere, in una società consumistica della Grande Madre, che ha mortificato l'istinto e ha castrato l'uomo. Adesso è venuta l'ora di riscoprire l'istinto fallico e virile!..."

    Concludo qui.

    Vi piace come presentazione del libro?
    Gli ho fatto una buona propaganda?
    Vi ho convinti ad acquistarlo e a diffonderne il contenuto?
     
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  10. animus
     
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    CITAZIONE (C. Nemo @ 17/4/2007, 12:37)
    Gli ho fatto una buona propaganda?
    Vi ho convinti ad acquistarlo e a diffonderne il contenuto?

    Caro Capitan Nemo,
    ti faccio presente che noi di U3000, ossia quelli come me che appartengono al movimento e sono iscritti oltre che al forum, anche alla lista, conoscono il libro da prima ancora che uscisse in italia, e cioe' dal 22 marzo 2006, il giorno in cui e' stato segnalato in lista (nella versione francese) dallo stesso Rino: http://www.amazon.fr/exec/obidos/ASIN/2207...8214508-5762511

    A quoi ressemble l'homme idéal ? Il s'épile. Il achète des produits de beauté. Il porte des bijoux. Il rêve d'amour éternel. Il croit dur comme fer aux valeurs féminines. Il préfère le compromis à l'autorité et privilégie le dialogue, la tolérance, plutôt que la lutte. L'homme idéal est une vraie femme. Il a rendu les armes. Le poids entre ses jambes est devenu trop lourd. Certaines féministes se sont emparées de cette vacance du pouvoir, persuadées que l'égalité c'est la similitude. Aujourd'hui, les jeunes générations ont intégré cette confusion. Les fils ne rêvent que de couple et de féminisation longue durée. Ils ne veulent surtout pas être ce qu'ils sont : des garçons. Tout ce qui relève du masculin est un gros mot. Une tare. Mais la révolte gronde. Les hommes ont une identité à reprendre. Une nouvelle place à conquérir. Pour ne plus jamais dire à leurs enfants : " Tu seras une femme, mon fils. "

    Quindi, insomma ,se sei qui solo per fare pubblicita' al libro, sei cmq benvenuto, ma sappi almeno che arrivi con oltre un anno di ritardo. ;)
     
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  11. Scienziato apocrifo
     
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    CITAZIONE (C. Nemo @ 17/4/2007, 12:37)
    Vi piace come presentazione del libro?
    Gli ho fatto una buona propaganda?
    Vi ho convinti ad acquistarlo e a diffonderne il contenuto?

    Grazie.
    Se avevo qualche dubbio sul suo acquisto, ora me lo hai tolto definitivamente. :)
    Penso che al massimo entro una settimana me lo troverò tra le mani.

    Tuttavia, ti esorto a continuare nella tua presentazione, magari stralciando i passi più interessanti dei vari capitoli.

    Parla anche dello scenario internazionale o si limita a descrivere la situazione francese?
     
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  12. C. Nemo
     
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    Credo che non ci siamo capiti, Animus (caspita quanto siete aggressivi e suscettibili in questo Forum: bisogna stare attenti a centellinare e a soppesare ogni parola...)!

    Il mio intento non era quello di segnalare il libro a voi di U3000, ma di diffonderlo in giro e di farlo diventare un best-seller anche in Italia (come lo è stato in Francia).

    Qui non è questione di priorità: "Ho adocchiato io per primo questo libro!" "Non è vero: l'ho visto prima io!" "Sai Romolo, io ho visto sei aquile e le ho viste per primo!" "Sai Remo, tu hai avrai visto per primo sei aquile, ma io ne ho viste dodici e perciò ti uccido e fondo Roma, la Città Eterna, sul fratricidio!"...

    La vogliamo smettere con questa deleteria competitività maschile, che ruota intorno a chi ce l'ha più lungo (il senno e lo sguardo ovviamente...): dobbiamo allearci o dobbiamo dimostrare chi è il più forte, il più furbo, il più competente, il più bravo, il più accorto, il più lungimirante, il più informato, il più tempestivo?...

    A me risulta che quando esiste un'Associazione, è una buona norma strategica guardarsi un po' in giro e vedere di trovare dei possibili alleati, altrimenti si rischia di creare un gruppo chiuso che si autocommisera, ma che non propone nessuna alternativa valida per la società.

    Orbene: qui c'è un libro (che sì: è uscito nel 2006 in Francia e voi lo conoscete già, sta bene; ma in Italia è uscito solo ora e si tratta di diffonderlo ora in Italia: se in Francia è uscito nel 2006; in Italia sta uscendo adesso) che, anche se non propone esattamente le stesse cose di U3000, tuttavia, per molti versi, si avvicina alle tematiche di U3000 e comunque parla di QM e di critica al femminismo.
    E' uno dei pochi libri che non si genuflettono alle donne che esistono in circolazione ed è scritto in modo serio e competente: perchè non aiutarne la diffusione?

    Io non intendevo presentare il libro a voi di U3000, ma algi utenti di questo Forum: il libro voi di U3000 lo conoscevate già; bene, ma la vostra lista è appunto chiusa e riservata.
    Non era bene invece dare maggiore pubblicità a questo libro su questo Forum, che è pubblico?

     
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  13. Scienziato apocrifo
     
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    CITAZIONE (C. Nemo @ 17/4/2007, 13:11)
    Non era bene invece dare maggiore pubblicità a questo libro su questo Forum, che è pubblico?

    Decisamente si!
     
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  14. B.B.8
     
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    C.Nemo:
    CITAZIONE
    Vi piace come presentazione del libro?
    Gli ho fatto una buona propaganda?
    Vi ho convinti ad acquistarlo e a diffonderne il contenuto?

    si per 3 volte di fila.
    CITAZIONE
    [...] Io non intendevo presentare il libro a voi di U3000, ma algi utenti di questo Forum: [...]

    da parte mia grazie. :)
     
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  15. C. Nemo
     
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    PER SCIENZIATO

    CITAZIONE (Scienziato apocrifo @ 17/4/2007, 13:07)
    Tuttavia, ti esorto a continuare nella tua presentazione, magari stralciando i passi più interessanti dei vari capitoli.

    Sì infatti, Scienziato, è proprio quello che voglio fare.
    Mi piacerebbe però che man mano, oltre agli stralci e ai miei commenti, anche voi faceste le vostre considerazioni.
    Soprattutto mi piacerebbe sapere cosa ne pensa lo scrittore Della Vecchia Barnart (ovviamente se crede che sia opportuno), che mi sono accorto che, di tanto in tanto, scrive anche in questo Forum.

    CITAZIONE
    Parla anche dello scenario internazionale o si limita a descrivere la situazione francese?

    E' chiaro che il libro, essendo stato scritto in Francia, si occupa soprattutto della situazione francese, ma non in modo esclusivo.
    In parte vi è anche un riferimento al contesto internazionale (si parla anche di America).
    Di tanto in tanto c'è anche un riferimento all'Italia (soprattutto riguardo alla paurosa denatalità del nostro paese, che farà sì che in capo a qualche decennio non ci saranno più di venti milioni italiani sul nostro Paese; e il resto? Saranno immigrati: i "maschilissimi" cinesi e musulmani...).
    In ogni caso, è utile sapere quel che avviene in Francia, perchè, in un mondo globalizzato, quel che avviene da loro è anche quanto avviene (o avverrà a breve) da noi.

    Comunque continuerò a postare altri stralci dal volume, così vedrai quanto è interessante.
    Nel frattempo sono contento di averti convinto ad acquistarlo: bisogna assolutamente che questo libro diventi un best-seller, che abbia la stessa risonanza che negli anni '90 hanno avuto i libri di Claudio Risè...

    PER BB8

    CITAZIONE (B.B.8 @ 17/4/2007, 13:21)
    da parte mia grazie. :)

    Grazie a te, BB8, per l'attenzione riservata.
    E grazie anche per il tuo benvenuto nell'altro post.

    Una domanda, scusami, solo per capire: ma tu, sei un uomo o una donna, perché dal tuo nick non si capisce, e anche perchè non ho capito quello che volevi dirmi nel mio post di presentazione.
     
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