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  1. Davide.4.
     
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    Donne in sala operatoria
    Più brave, e più discriminate


    Nella settimana dedicata alle “pari opportunità” val la pena raccontare la vita difficile delle dottoresse che hanno scelto un “mestiere da maschi”. All’ospedale San Timoteo sono quattro, tutte stimate e ricercate dai pazienti. Ma costrette a fare i conti con una sorta di legge non scritta che in corsia le considera inadeguate rispetto ai colleghi. Ecco le loro storie e le peripezie per conciliare un lavoro duro e le necessità familiari

    Il dottor James Barry, chirurgo militare inglese, fu il primo a eseguire con successo un parto cesareo. Laureatosi a soli 17 anni, stimatissimo e famoso per le sue doti professionali, dimostrate ampiamente durante le guerre napoleoniche, morì nel 1865. E solo allora si scoprì che quello che tutti chiamavano “the beardless lad”, il ragazzo senza barba, altri non era che una donna. Lo aveva tenuto nascosto perché la sua professione, quella di chirurgo appunto, era praticamente interdetta all’universo femminile. Visto che questa è la settimana dedicata alle “pari opportunità” sarebbe bello poter raccontare che quella della dottoressa “James Barry” è una storia dimenticata dal tempo e superata dagli eventi. Purtroppo non è così.

    Sono passati centocinquanta anni, ma quella sorta di divieto a entrare nel mondo della chirurgia per le donne – non teoricamente, ma nella sostanza – in qualche modo ancora sopravvive. Sono i numeri a dirlo. Secondo una ricerca condotta l’anno scorso dall’Acoi (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani), il numero di laureate in medicina supera di gran lunga quello dei colleghi maschi e in chirurgia la crescita delle donne rispetto al passato è così vistosa che nei prossimi dieci anni il numero dei camici verdi al femminile potrebbe persino triplicarsi. Nonostante ciò le iscritte all’Acoi e alla Sic (Società Italiana di Chirurgia) sono tuttavia poche – tre anni fa erano 783 - appena un decimo dei colleghi maschi. Fra queste, quelle che ricoprono incarichi dirigenziali non sono neppure l’1 per cento degli iscritti, e ancor meno quelle che insegnano all’Università. Un quadro sconfortante, in particolare se si scopre che oltre il 50 per cento delle professioniste denuncia episodi di mobbing durante e, soprattutto, all’inizio della carriera. Non si tratta solo delle solite squallide molestie sessuali, ma di vera e propria emarginazione professionale. Alcuni esempi? Ridotta (forzata) partecipazione alle sedute operatorie, esecuzione di interventi limitati alla chirurgia di superficie, difficile ingresso in uno staff chirurgico dove spesso i maschi vengono preferiti a parità di curricola e preparazione specifica. Questo perché molto diffusa, in un ambiente ancora troppo maschilista, l’opinione che una donna non sia in grado di prendere decisioni rapide o di affrontare interventi di chirurgia maggiore, ai quali può prender parte, purché non si tratti di eseguirli, come si dice in gergo, “in prima”.
    Anche a Termoli la situazione è simile?

    Al San Timoteo se ne contano appena quattro, che operano nei reparti di chirurgia, ortopedia, otorinolaringoiatria e ginecologia-ostetricia. «E’ un lavoro duro, difficile. Puoi rischiare di trascorrere giornate intere in ospedale, specialmente quando sei reperibile. Spesso la seduta operatoria finisce alle quattro, poi c’è l’ambulatorio o la visita pomeridiana in reparto». Parole di Mirella Esposito, 47 anni, chirurgo d’urgenza. Da circa un anno e mezzo lavora in Chirurgia Generale, dopo un lungo periodo in Pronto Soccorso. «Ho frequentato la Chirurgia per più di dieci anni, compresi quelli della specializzazione, come volontaria. Era dura anche allora, senza le stesse responsabilità. Adesso, con un marito e un figlio di 8 anni, la vita è certamente più complicata, ma la mia famiglia mi aiuta ad andare avanti. Non è facile conciliare il lavoro con gli affetti».

    Anna Cordisco, sposata, due figlie, una all’Università, ortopedico ormai da quasi vent’anni: «In famiglia bisogna organizzarsi e collaborare, avere spirito di sacrificio e disponibilità a dare una mano. Quando torno tardi dal lavoro mio marito ha già cucinato. Dopo vent’anni di matrimonio non ho ancora divorziato» ride. Continua: «Il confronto con i colleghi è sempre difficile, conflittuale. Una donna deve rendere conto, dimostrare quello che sa e vale, e spesso non le viene riconosciuta alcuna professionalità. Nessuno ti dice brava, anche quando i fatti ti danno ragione. Non che uno voglia dei complimenti, perché facciamo solo il nostro dovere. La donna poi non ha pretese di avere sue opinioni: si documenta, studia, cerca di portare nel suo lavoro l’esperienza altrui, ne fa tesoro. E’ molto più precisa e capace di utilizzare quell’intuito clinico che l’eccessiva razionalità maschile mette qualche volta da parte».
    E il rapporto con i pazienti? «I pazienti si fidano. Noi donne siamo più aperte e sensibili» è la dottoressa Esposito ad intervenire «Alcuni parlano apertamente di problemi che non confiderebbero a un maschio. E nessuno ha mai rifiutato di essere operato. Del resto il professor Veronesi tempo fa ha detto che si farebbe tranquillamente operare da una donna».
    Mirella Esposito e Anna Cordisco sono concordi nel proporre una migliore organizzazione del lavoro di sala e di corsia. Non può che giovare ai pazienti e alla vita privata di chi svolge un’attività così impegnativa, e questo non è un problema di genere. «Non sarebbe una cattiva idea quella di creare in ospedale un asilo, dove poter seguire i propri figli, come succede in altre realtà» propone la dottoressa Cordisco. «Le donne chirurgo ne sarebbero felici, come ogni mamma che lavora in ospedale».

    Professione difficile e rischiosa, dunque, sotto molti punti di vista. Ma la rifarebbero se tornassero indietro. «Senza dubbio» risponde Mirella Esposito «Uno dei problemi da affrontare è spiegare a mio figlio in cosa consiste il mio lavoro e lui è molto interessato a ciò che fa la mamma. Certo occorre essergli vicina il più possibile. Fare il chirurgo è impegnativo ma può dare grandi soddisfazioni». Anche se c’è molta competizione e talvolta scarsità di risorse, materiali e umane. Specialmente adesso che la sanità molisana sta vivendo un stagione critica e carica di incertezze.

    (Pubblicato il 18/06/2007)

    di Giulia Cannito


    FONTE: http://www.primonumero.it/attualita/primop...olo.php?id=3276



    Le 30enni non fanno figli
    per salvare il lavoro


    Doppio lavoro Quasi una donna sposata su due a Milano deve sia lavorare che occuparsi da sola di casa e figli. Ma a quanto ammonterebbe tanto lavoro tradotto in stipendio?

    Se anche il lavoro di casa e la cura dei bambini fosse remunerato il reddito così calcolato ammonterebbe per le donne milanesi a quasi 35 miliardi (quasi 17 per lavori di casa) contro 31 degli uomini (poco più di 3 per le attività casalinghe): a Milano il reddito femminile supererebbe quello maschile del 12% contro una media italiana del 3,6%.
    Cinque ore Secondo i dati presentati ieri dalla Camera di Commercio in occasione del premio Milano produttiva, il lavoro domestico occupa le milanesi circa 5 ore e mezza al giorno, in linea con le italiane, e più di tutti gli altri Paesi europei. L'uomo italiano è infatti il meno collaborativo.
    Meno figli Secondo la ricerca le donne milanesi lavorano di più della media delle donne italiana, (60,5% di quelle in età lavorativa contro 46,3% della media). Ma fanno meno figli. Le difficoltà maggiori, secondo il dossier, le vivono proprio le donne che lavorano e in particolare le trentenni: solo una su tre ha figli. Fanno eccezione le immigrate: se oggi un neonato su tre è figlio di stranieri, il sorpasso arriverà tra quattro anni. Oltre una trentenne su due (56%) non fa figli, o decide di non farne altri, perché rendono difficile per la madre lavorare. Infatti quasi una donna sposata su due (42%) a Milano deve sia lavorare che occuparsi da sola di casa e figli contro la media nazionale del 25%. Il 48,4% delle famiglie con bambini sotto i 3 anni ricorre ai nonni per accudirli, il 32,3% alle babysitter.
    Il part-time Riguarda il 41% delle donne occupate con bimbi sotto i due anni, raggiungendo picchi nelle mamme con età compresa tra 25 e 29 anni (51,3%) e tra 40 e 44 anni (53,8%). Ansa, Apcom

    18\06\2007


    FONTE: http://city.corriere.it/news/articolo.php?...75&id_testata=2
     
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    IN CRISI IL MASCHIO ITALIANO (09/04)

    Sono passati diversi anni da quando negli anni '70 la donna lottava per la parità di diritti. E da allora il suo ruolo è radicalmente cambiato anche a letto mettendo sempre più in crisi il maschio. Le femmine non si accontentano più delle prestazioni sessuali che gli vengono proposte a letto. Ma l'uomo, anziché vivere lo scambio sessuale trovando un giusto compromesso, si ritira dal confronto quasi deluso per non essere stato in grado di rispondere alle aspettative della compagna di turno. Proprio per meglio comprendere il fenomeno si stanno portando avanti diversi studi tra cui quello della psicosessuologa dell'Università 'La Sapienza' di Roma, Chiara Simonelli. Secondo la dottoressa ''I problemi sessuali sono sempre esistiti, ma oggi, rispetto al passato se ne parla di più. E questo - spiega - solo per merito della donne che hanno deciso di non restare più in silenzio, 'ubbidire' e sopportare. La donna riesce a letto a stabilire un dialogo, a parlare il linguaggio maschile e quello femminile, a differenza del partner che non vuole invece aprirsi e che entra in crisi perché non riesce, non è abituato, o non vuole 'contrattare'. E da qui la defaillance, la crisi o la fuga (vera e propria rinuncia a priori a trovare un compromesso o un accordo sessuale). O, peggio ancora, l'accusa alla donna di essere troppo aggressiva e di aver perso la propria femminilità''.
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    FONTE: http://italiasalute.leonardo.it/news.asp?ID=760



    CHE FINE HANNO FATTO I MASCHI LATINI? (28/05)

    Chi l'avrebbe detto che ai maschi piace più guardare la partita piuttosto che fare l'amore con la propria donna. Ovviamente non tutti fanno parte di questa categoria. Ma quanti di loro preferiscono anastetizzarsi davanti alla Tv anziché vivere una sessualità evoluta con la propria compagna. Sono molti i programmi televisivi che vengono considerati malsani per la vita di coppia. A rilevare questi dati è stato il Censis per il quale il 58,4% degli uomini ha problemi di sesso e il 17,8% pare addirittura non abbia proprio una vita sessuale. Più del 41% soffre di disfunzioni erettili. Ma tracciamo più dettagliatamente il profilo del giovane vergine italiano? A delinearlo è l'associazione di sessuologi ''Donne e qualità della vita''. Ha 30 anni, passa più di tre ore davanti alla televisione passando da un programma di sport ai talk show politici. Ha problemi di rapporti con l'altro sesso dovuti sesso dovuti all'insicurezza. Questo prototipo maschile, tipico italiano, è la conseguenza anche di un rapporto 'madre-figlio' morboso dove la figura materna assume troppo spesso un ruolo di tiranno. A questo maschio italiano nella maggirparte dei casi è mancato un padre-guida in grado di iniziarlo alla sessualità nel giusto modo.
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    FONTE: http://italiasalute.leonardo.it/news.asp?ID=1095



    MASCHIO, PERCHÉ TI TRASCURI? (28/10)

    Sono molti i pazienti con patologie congenite o acquisite dell'apparato riproduttivo e sessuale maschile (non solo la disfunzione erettile) che per vari motivi (ignoranza, disinformazione, timidezza, scarsa confidenza) non si rivolgono all'andrologo. Molte persone, infatti, spesso mantengono segreto il proprio problema, sviluppando ansie e fobie di ogni tipo; raramente ne parlano ai medici di Medicina generale, spesso preferiscono rivolgersi direttamente ad un altro specialista, talora non competente in materia.
    "Noi andrologi ci siamo resi conto che il maschio italiano si trascura.” risponde il professor Vincenzo Mirone dell'Università di Napoli Federico II, presidente della Società Italiana di Andrologia , “Almeno otto su dieci non sanno che esiste uno specialista per l'uomo così come il ginecologo lo è per la donna. Quindi, quando hanno un problema, si rivolgono a medici che - pur molto preparati - non sono andrologi e dunque non sono specializzati nelle problematiche del maschio".
    Visite e consigli saranno limitati alle sole problematiche sessuali?
    "Assolutamente no. La Settimana è stata promossa per venire incontro al maschio italiano che ha problemi sotto le lenzuola ma anche, per chi soffre o ritiene di soffrire di tutte le altre patologie dall'infertilità, al varicocele, ecc. Quindi non solo disfunzione erettile, eiaculazione precoce e calo del desiderio. Visite e consigli a tutto campo. Sono invitati a sottoporsi a queste visite anche coloro che non hanno problemi e che vogliono approfittare dell'occasione per mettere in atto una vera prevenzione".
    Professor Mirone, il maschio italiano sta incontrando sempre più difficoltà a letto.
    "Sì, basti pensare a quello che è accaduto nell'ultima estate. Per tante coppie italiane ma anche per tanti single, si è trattato di un'estate da dimenticare. Per adoperare una espressione ormai comune un'estate in bianco. Questa realtà è emersa dalle tantissime telefonate fatte dagli italiani ai medici, in particolare agli andrologi, e dalle confessioni che gli stessi italiani hanno fatto agli specialisti quando si sono presentati per una visita. E le confessioni hanno riguardato i fallimenti, nonostante il clima favorevole dell'estate".
    Perché è accaduto?
    "In primo luogo c'è da dire che tanta gente è andata in vacanza con il chiodo fisso di trascorrere un'estate di fuoco a letto. Ha riposto tante aspettative in incontri galanti. Al dunque, la disperata voglia di compiere una grande prestazione ha comportato un blocco. Quindi un fallimento. E quando l'uomo fallisce a letto è difficile che possa rimediare subito, perché alla prestazione successiva si porta dietro il ricordo del primo fallimento, si impegna al massimo non per trovare soddisfazione nell'atto sessuale e quindi di dare la stessa soddisfazione alla partner, ma di convincersi che si era trattato di un infortunio isolato. E arriva il bis. C'è poi un'altra motivazione: il fatto di non essere impegnati nel lavoro fa cadere un alibi. Mi spiego: durante l'anno si portare come scusante un impegno lavorativo o la stanchezza dovuta al lavoro per evitare il rapporto, rinviato ad altro momento. In vacanza non ci si può giustificare così, come pure non regge la scusa della stanchezza, da qui quasi l'obbligo di avere il rapporto e in queste condizioni il fallimento è facile".
    Ci sono state coppie che si sono provvisoriamente separate proprio per trascorrere una vacanza all'insegna del sesso.
    "E' stato un errore. Si è esasperata la voglia di prestazione eccezionale. Per di più è mancato quel rapporto confidenziale che esiste in una coppia".
    Eppure esistono farmaci che aiutano il maschio.
    "Il problema è proprio nei farmaci. Si tratta di sostanze che funzionano, che permettono una prestazione, ma che hanno bisogno di essere guidati dallo specialista. E così gli uomini che hanno preso queste sostanze senza interpellare lo specialista - non avendo la risposta tanto attesa - sono rimasti spiazzati. Non sapendo dell'esistenza dell'andrologo non hanno neppure potuto chiedere consiglio allo specialista giusto. Molti dei maschi hanno gestito e gestiscono queste pillole da soli: vagano fra il dosaggio di 25-50-100 mg di un prodotto o 2-3 mg per un altro. Improvvisano modalità di assunzione: quindi, pur avendo assunto farmaci validi hanno fallito. Potremmo dire che in certe situazioni questi farmaci, pure efficaci, si sono rivelati un boomerang". Ora gli andrologi italiani hanno messo a disposizione un numero verde 800-51.27.17 per chiunque volesse informazioni
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    FONTE: http://italiasalute.leonardo.it/news2pag.asp?ID=7226



    IN CALO LA VIRILITÀ DEI MASCHI ITALIANI (02/10)

    Fumo, alcol, sedentarietà e stress stanno mettendo in crisi il maschio italiano quando si trova tra le lenzuola. La pagella è degli andrologi che fotografano gli italiani e il sesso suddividendoli per zona geografica e professione.
    Fa sesso una, al massimo due volte la settimana, registra un calo del desiderio, si trova sempre più spesso di fronte a defaillances quali disfunzioni erettile ed eiaculazione precoce. L'identikit del maschio italiano è stato tracciato per la prima volta dagli specialisti sulla base dei dati raccolti durante la Settimana di prevenzione andrologica 2001, illustrati oggi a Roma in occasione della presentazione della prossima settimana dedicata all'uomo, dal 21 al 26 ottobre.
    I dati sono stati raccolti in occasione della visita gratuita di cui 12mila italiani hanno approfittato, lo scorso anno. Per il 58,2% degli uomini visitati si trattava della 'prima volta' dall'andrologo. Ebbene, il 48,03% ha un disturbo sessuale: in particolare, disfunzione erettile per il 20% ed eiaculazione precoce per il 21,2%. Il calo del desiderio affligge il 20% dei maschi. Il record regionale di 'defaillances' spetta alla Valle d'Aosta (81,54% dei 65 uomini visitati), seguita da Trentino Alto Adige (73,17% su 41), e Basilicata (72,99 su 274). Con meno problemi a letto e dunque piu' virili, invece, Friuli Venezia Giulia (37,7% su 562 visite), Puglia (41,07% su 745) e Campania (42,81% su 1.572).
    ''Fumo e alcolici - ricorda Vincenzo Mirone, presidente della Societa' italiana di andrologia - sono i principali nemici dell'erezione. Basta una sola sigaretta per ridurre anche del 30% l'afflusso di sangue al pene nelle due, tre ore successive''. I maschi sono avvisati: le disfunzioni sessuali affliggono il 51,61% dei fumatori contro il 48,39% degli altri. Se, pero', il vizio delle bionde diminuisce, l'alcol fa sempre piu' proseliti fra gli uomini del belpaese. ''Con la conseguenza - afferma l'andrologo - che chi beve si eccita piu' facilmente, ma poi ha piu' problemi a mantenere l'erezione''.
    A compromettere le 'performance' fra le lenzuola contribuisce anche la sedentarieta'. Tra i 12mila italiani visitati dagli andrologi, due su tre confessano di non svolgere alcuna attivita' fisica. Ebbene, la meta' dei pigroni lamenta disturbi sessuali, che invece colpiscono il 44% dei maschi piu' sportivi. Infine, lo stress. ''Tutte le professioni in cui e' molto forte e causa depressione e abuso di alcolici e sigarette - spiega l'andrologo - sono a rischio 'a letto': quindi, 'defaillances' piu' frequenti fra manager e medici, in particolare i chirughi. Invece, impiegati e pensionati hanno una vita sessuale tranquilla e appagante''. Durante la Settimana di prevenzione andrologica 2001, sono stati diagnosticati in 3 uomini su 10 anche problemi urologici, come disturbi della minzione (23,4%), varicocele (4,1%) ed ernie inguinali (2,8%). Sono stati 'scoperte' anche patologie tumorali.
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    FONTE: http://italiasalute.leonardo.it/news.asp?ID=3446



    DONNE PARLANO MEGLIO DEGLI UOMINI. QUESTIONE DI NEURONI (17/03)

    Le donne parlano meglio degli uomini. Questione di cervello, perche' pare che la donna attivi ''molto piu' precocemente e piu' finemente dell'uomo'' le aree neurologiche del linguaggio, fino a diventare maestra nella velocita' e nella fluidita' con cui articola le parole, piu' abile nel sceglierle, piu' padrona della grammatica e piu' sciolta nello spelling. Nessun luogo comune, dunque, ma verita' scientifica.
    Almeno secondo gli esperti del Centro di eccellenza delle malattie neurodegenerative (Cend) dell'Universita' degli studi di Milano, che sul tema ''sesso e cervello'' hanno tenuto il secondo incontro del caffe' scientifico 'pazzescaMente', ciclo di dibattiti per studenti organizzato presso il Bar Magenta di Via Carducci.
    Un fatto di cervello ma ancor prima di ormoni, ha spiegato la professoressa Adriana Maggi, docente di farmacologia e direttrice del Cend. ''Il nostro Cend. ''Il nostro gruppo di ricerca -ha riferito- sta studiando gli effetti degli estrogeni (gli ormoni sessuali femminili) sull'attivita' cerebrale, a prescindere dalla loro azione sul processo riproduttivo''. Ebbene, e' stato provato che ''quando i livelli di estrogeno sono bassi le donne hanno una maggiore capacita' di ragionamento astratto'', mentre nel periodo vicino all'ovulazione, quando l'ormone e' ai massimi livelli, le donne sono meno inclini alle speculazioni mentali ed ''eccellono invece nelle attivita' verbali''. Insomma, quando si parla di cervello la parita' tra i sessi 'vacilla' ''per differenze biologiche, biochimiche e morfologiche che stanno poi alla base di differenze culturali'', ha sottolineato Maggi. Qualche esempio? ''La diversa attivazione degli emisferi cerebrali'' ha risposto la studiosa, ricordando che ''le donne li usano entrambi qualsiasi compito o azione stiano svolgendo, mentre gli uomini li usano separatamente uno alla volta a seconda dei casi''; col risultato che ''le donne sviluppano alcune proprieta' comportamentali e cognitive mentre gli uomini ne elaborano delle altre''.
    Una su tutte, una maggiore capacita' di orientamento. ''Rispetto alla donna -ha infatti affermato Paola Negri-Cesi, fisiologa del Cend - l'uomo possiede maggiori abilita' di analisi spaziale: muovendosi riesce a costruire mentalmente la mappa dello spazio che lo circonda, quindi in genere sa sempre dove si trova e che in direzione procedere per andare da qualche parte''. In altre parole, quando guida o naviga il maschio non ricorre a punti di riferimento ma utilizza le coordinate geometriche come se fosse dotato di una specie di 'bussola cerebrale'. Una virtu' che, lo confermerebbe anche la scienza, manca del tutto alla femmina, costretta ad affannarsi nella ricerca di oggetti o luoghi gia' memorizzati per orientarsi e sperare di non perdersi.
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    FONTE: http://italiasalute.leonardo.it/news.asp?ID=4291



    UOMINI VITTIME DELLA TRISTEZZA: 10 REGOLE PER COMBATTERLA (05/05)

    Vive in una citta' del Nord Italia, fa un lavoro di tipo intellettuale e non sorride da tempo. Questo l'identikit del maschio italico 'malato di tristezza', un problema comune nel nostro Paese a ben sette uomini su dieci (71%), come rivela uno studio della rivista Riza Psicosomatica, condotto su 1.028 italiani tra i 18 ed i 67 anni. Se la depressione colpisce prevalentemente le donne e puo' impedire un'esistenza normale, la tristezza miete vittime soprattutto tra gli uomini. Ben sette maschi su dieci (71%) confessano, infatti, di sentirsi tristi ogni giorno, contro solo il 29% delle donne. A 'proteggere' queste ultime, spiegano gli esperti di Riza, sarebbe l'inclinazione a trovare sfogo al proprio malcontento, ''mentre gli uomini nascondono angosce e tormenti, che cosi' si trasformano alla lunga in uno stato di tristezza perenne''. Se i 40enni sorridono poco, anche gli over 54 non se la 54 non se la passano meglio: uno su quattro (25%) dichiara di essere vittima della tristezza. I piu' fortunati? I giovani: solo il 6% dei 'tristi cronici' ha meno di 24 anni. La tristezza regna nelle regioni settentrionali (57%), mentre ha scarso peso al Sud (15%). Dallo studio emerge anche che il 47% degli intervistati abita in citta', mentre solo il 18% vive in campagna. Manager, professionisti, avvocati, ma anche studenti figurano fra i piu' a rischio: una vittima della tristezza su due svolge un lavoro di concetto, mentre solo il 17% un'attivita' prevalentemente manuale. Rassegnati, perennemente stanchi e apatici, cosi' si presentano gli uomini con il morale sotto i piedi. E scatta l'allarme: la tristezza puo' diventare cronica, trasformandosi in una vera e propria patologia. Tachicardia, ulcere e coliti, dolori muscolari, cefalee sono alcune delle conseguenze negative. Senza dimenticare gli effetti nefasti sulla sfera sessuale, con il crollo del desiderio. Fra le cause, gli esperti puntano il dito contro l'ansia da pianificazione, i colleghi sempre in cerca di aiuto ma anche un rapporto di coppia piatto ed insoddisfacente. Il 33% degli intervistati non ha dubbi: e' la paura di sbagliare le scelte importanti che condiziona in maniera negativa il proprio stato d'animo. Per una persona su cinque (20%) la causa di ogni male e' la responsabilita' sul lavoro, mentre solo per il 15% degli uomini sono le questioni di cuore a pesare. Il 10% attribuisce le cause della tristezza all'eta' che avanza, mentre per il 7% all'origine di tutto ci sono moglie e figli.
    Ma piu' che tentare di reagire, il 42% delle 'vittime' si chiude in se stesso, mentre uno su quattro (26%) ricorre a psicofarmaci. Il 13% aspetta solo che il momento negativo passi, mentre l'11% tenta di agire, magari distraendosi e uscendo di casa. Gli esperti non hanno dubbi: la tristezza non curata, o curata male, rischia di dar vita a numerose patologie. Da tosse e raffreddori, perche' si ha meno energia per combattere virus e batteri, a dolori alle ossa e crampi muscolari. Anche il cuore puo' reagire a questo stato d'animo accelerando irregolarmente il suo battito: ecco comparire tachicardie e aritmie. Se sono in crescita le cefalee, anche i problemi allo stomaco e all'intestino aumentano: la digestione si fa lenta, e spuntano anche coliti e ulcere.
    La tristezza, comunque, si puo' vincere. Ecco le dieci regole d'oro stilate dagli esperti di Riza: 1) Pensare di piu' a se stessi. Troppo altruismo fa male; 2) Sfogare di tanto in tanto la propria rabbia. Gridare fa bene; 3) Imparare a proteggere la propria privacy, per evitare di svelare ogni aspetto di se'; 4) Non essere sempre pronti a risolvere i problemi degli altri; 5) Smettere di lamentarsi; 6) Andare alla ricerca di nuovi esperienze; 7) Dare spazio alla propria creativita'; 8) Godersi il litigio con una persona cara prima di fare pace per cercare di comprendere i motivi dello scontro; 9) Tenere un diario per scoprire le azioni inutili che contribuiscono a creare malumore; 10) Infine, allontanarsi per qualche giorno dal proprio partner per trovare nuovi stimoli.
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    FONTE: http://italiasalute.leonardo.it/news.asp?ID=4547



    I MASCHI NON SERVONO: NATO IN LABORATORIO TOPO SENZA PADRE (22/04)

    Per fare un topo ci vuole un topo femmina e un ricercatore giapponese. Per la prima volta, ricercatori giapponesi hanno infatti generato un topo con una “nascita vergine", per partenogenesi, vale a dire utilizzando solamente materiale genetico femminile contenuto nella cellula uovo della madre e senza alcun contributo di un animale maschio.
    I ricercatori, nel loro articolo pubblicato sulla rivista Nature, sottolineano come la partenogenesi sia stata già osservata negli insetti e nei rettili, ma non nei mammiferi da laboratorio. Nell’esperimento sono stati generati embrioni di mammiferi da una cellula uovo di cui è stata indotta la divisione come se fosse stato fertilizzato. L’embrione è morto dopo alcuni giorni di gestazione.
    La barriera da infrangere era la necessità di un processo denominato “Imprinting”. Esso assicura che una delle due copie di ogni gene in una cellula - solitamente uno del padre e uno della madre - sia “spenta”. Se ciò non accade, l'embrione smette di svilupparsi.
    Assicurandosi che determinati geni fossero disattivati, Tomohiro Kono, dell'Università dell’Agricoltura di Tokyo è stato in grado di generare un topo da un ovocita ricostruito che conteneva due sets di materiale genetico materno.
    Il topo nato (femmina, naturalmente) è diventato adulto e in grado di riprodursi. Questi risultati indicano che, normalmente, la partenogenesi non avviene perché i geni paterni controllano l’imprinting. Ciò rende obbligatorio il contributo paterno ai fini della procreazione. Ora, a quanto pare, la scienza ha reso tale contributo superfluo.
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    FONTE: http://italiasalute.leonardo.it/news.asp?ID=5870



    MASCHI ITALIANI IGNORANTI A LETTO (25/01)

    Donne prime della classe: almeno secondo Vincenzo Mirone, presidente della Società italiana di andrologia. Le signore "sono molto più sicure e preparate - dichiara - e questo grazie al dialogo con le madri e al rapporto con il ginecologo. Fin da adolescenti iniziano a rivolgersi a questo specialista e la loro salute sessuale è seguita molto più di quella maschile".
    I quali maschi non si conoscono: ignorano l'erezione e i tempi dell'amore, pensano di avere il pene troppo piccolo, fanno sesso come se fosse uno sport: conta più la prestazione della sua efficacia! "Insomma, gli uomini italiani a letto sono 'ignoranti' - denuncia l'esperto - soprattutto i giovani". E a chi attribuire la responsabilità di tale stato? "Alla mancanza di cultura della sessualità, di paura e imbarazzo, che fanno sì che su 10 uomini con un disturbo, solo 1 si curi".
    Proprio per colmare questo vuoto nasce oggi ufficialmente Albes, "un'organizzazione per il benessere e la salute sessuale, forte del contribuito di associazioni di medici e pazienti, convinti che la sessualità non sia un lusso ma un diritto". Le statistiche illustrate sono sconfortanti nella loro attendibilità: un uomo impiega due anni a capire di avere un problema e a rivolgersi ad uno specialista, mentre una donna lo fa in appena due settimane. E solo la disfunzione erettile conta tre milioni di 'vittime', di cui solo 450.000 in cura. Fra gli aspetti che mettono in crisi il latin lover, "anche il fatto di non saper riconoscere un'eiaculazione precoce. Spesso, poi i giovani arrivano al matrimonio senza sapere se sono fertili, perché non hanno mai fatto uno spermio-gramma. E troppi - aggiunge - vivono un sesso 'palestrato', totalmente slegato dalla sessualità, in cui il rapporto è visto come un mero esercizio fisico".
    Tutto bene per la donna, allora? Sì, a condizione che non accentuino questa loro sicurezza "che può comportare - soprattutto da parte delle giovanissime - un eccesso di aggressività verso l'uomo". Per conciliare le esigenze di entrambi i partner, "occorre istituire dei Dipartimenti per la salute sessuale della coppia, in cui andrologo e ginecologo - conclude il medico - possano esaminare e trattare i problemi a tutto campo".
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    FONTE: http://italiasalute.leonardo.it/news.asp?ID=2404



    MATRIMONIO: MARITI STRESSATI MUOIONO PRIMA (12/02)

    Stressati dal matrimonio, dalla moglie, dalla vita quotidiana o, più in generale, dalla vita quotidiana? L'interrogativo non è di poco conto e anzi è basilare visto che attorno a esso ruota la notizia che ci giunge dagli USA.
    Diciamo allora che la "miscela esplosiva" che accorcia la vita degli uomini è quella formata da stress lavorativo e problemi di famiglia. L'università di Pittsburgh e della State University of New York-Oswego, hanno basato le proprie analisi seguendo, per circa dieci anni, 12mila uomini (di cui era nota la situazione lavorativa e gli eventuali problemi connessi) e altri 11mila sposati, e 'sotto osservazione' nella loro vita di coppia. Nessuno aveva problemi cardiovascolari all'inizio dello studio.
    A ulteriore chiarimento dello studio, i ricercatori chiariscono che l'aumento di mortalità maschile per problemi lavorativi e matrimoniali è indipendente da variabili quali l'età, il livello d'istruzione, il fumo, il consumo di alcol, la pressione diastolica e i livelli di colesterolo.
    I risultati hanno mostrato che, se all'aumento dei problemi sul lavoro si univano anche crisi matrimoniali, a rischio di separazione, aumentava sia la mortalità in generale che quella dovuta alle malattie cardiovascolari. In particolare, se c'erano almeno tre motivi di stress sul lavoro, il rischio aumentava di oltre il 25% rispetto a chi non aveva problemi e - se c'erano state ragioni che avevano portato al divorzio - il rischio vedeva in incremento del 37% rispetto agli uomini con un matrimonio stabile.
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    FONTE: http://italiasalute.leonardo.it/news.asp?ID=2525
     
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  4. adangwin
     
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    CITAZIONE
    Per fare un topo ci vuole un topo femmina e un ricercatore giapponese.

    Uomo, naturalmente :unsure:
     
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  5. Davide.4.
     
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    LAVORO: POLLASTRINI, PIANO PER INCENTIVARE ASSUNZIONI DONNE

    (AGI) - Perugia, 21 giu - "E' un piano ambizioso che prevede l'uso di incentivi per le aziende che assumono donne, la valorizzazione delle imprese che rispettano le pari opportunita', l'avanzamento delle donne nelle carriere e la copertura del periodo di maternita' per quelle che hanno impieghi discontinui". L'ha detto rispondendo ai giornalisti, a proposto della sua proposta di un piano straordinario per il lavoro alle donne da finanziare con il tesoretto il ministro per le pari opportunita', Barbara Pollastrini, intervenuta questo pomeriggio a Perugia alle seconda parte dell'iniziativa nell'ambito della manifestazione sportiva Assisi Endurance LifeStyle dedicata alle donne arabe, alle loro esperienze professionali e tutela dei diritti. Quella del ministro e' una proposta che 'dovrebbe trovare risposte - ha spiegato - sia nella redistribuzione delle risorse attuali, sia nella scrittura del Dpef sia, infine, nella futura finanziaria'.
    'L'Italia e' il paese europeo con il minor numero di donne occupate - ha evidenziato il ministro - e spesso quelle che lavorano lo fanno in condizioni di mancanza di diritti, tra cui quello di poter diventare mamma quando lo desiderano'.
    Sempre in materia di tutela dei diritti 'l'importante e' che l'Italia abbia una buona legge' ha affermato in riferimento ai Dico. 'Ora la proposta e' in commissione giustizia - ha spiegato - ed e' stato deciso di fare il comitato ristretto, che mi auguro, e lavoro anche per questo, che raggiunga il traguardo che desideriamo, una legge equilibrata e saggia che rispetti la liberta' e la sicurezza di persone che convivono, che nulla neghi alla famiglia ma che allarghi i diritti e i doveri'.

    21 giugno 2007


    FONTE: http://www.agi.it/perugia/notizie/20070621...012703-art.html



    Indagine sulle donne di oggi
    Le donne, il sesso, l’amore


    Come sono oggi le donne? Passionali e disinibite, amano osare e stupire il partner, ma credono nell’amore, nel colpo di fulmine, nel principe azzurro. E per quanto riguarda il sesso…

    Sanihelp.it - Sicure, emancipate, disinibite, ma anche tradizionali, romantiche, passionali: questo il ritratto delle donne di oggi, come emerge da una ricerca commissionata nel marzo scorso da Lactacyd alla MillwardBrown Delfo, che ha intervistato 1000 italiane su svariati aspetti della loro esistenza, per ricostruire uno spaccato del mondo femminile contemporaneo.

    Ambivalenza e immagine oscillante di sé sono le cifre dominanti della donna moderna. Nel campione osservato infatti si riscontra incertezza tra, da un lato, una certa emancipazione nelle relazioni con l’altro sesso, e dall’altro un’adesione ai sentimenti tradizionali, al mito di un sogno d’amore duro a morire.
    Qualche esempio: dall’indagine emerge che sette donne su dieci hanno pagato la cena a un uomo, quattro su dieci gli hanno regalato dei fiori, metà di loro starebbe con un uomo più giovane (48%), un quarto di loro ha avuto più di dieci partner (27%), metà si è dichiarata almeno una volta per prima a un uomo (57%) e sempre metà dichiara di usare metodi contraccettivi (49%).

    Un bel traguardo per le donne, ma a questa modernità di comportamenti fa da controaltare una forte adesione al romanticismo e ai sentimenti di una volta: sette su dieci credono nell’amore a prima vista, metà al principe azzurro (48%), metà festeggia San Valentino (48%), quasi nove su dieci hanno scritto una lettera d’amore.

    E questa immagine ambivalente è ben rappresentata da quel 47% che dichiara di aver tradito il partner e da quel 60% che invece non ha mai perdonato un’infedeltà. Inoltre il 65% dice di avere simulato almeno una volta l’orgasmo, e la cosa curiosa è che le stesse categorie di donne che lo affermano sono le stesse che riferiscono di tradire di più.

    Sessualmente le donne stanno imparando a osare: un esempio lampante è quel 78% che dichiara di rapporti orali con il partner. Un altro dato significativo è che oggi, in Italia, pochissime donne arrivano vergini al matrimonio (il 5%).

    Questa immagine di donne disinibite, sicure di sé, pronte a tradire, deve però essere messa a confronto con la percentuale del 54% che racconta di avere pianto nell’ultima settimana (anche se la capacità di piangere può essere vista non solo come debolezza, anche come accettazione delle proprie emozioni, e quindi come grande ricchezza) e con quel 73% che per pudore preferisce avere una ginecologa donna.

    La stessa ambivalenza emerge anche nell’immagine estetica che le donne hanno di sé: la stragrande maggioranza ha cambiato colore di capelli (79%), sa camminare sui tacchi alti (79%), ha seguito una dieta (79%) ma non ha mai fatto ricorso alla chirurgia estetica (93%), anche se nove su dieci sono lontane dall’avere la taglia 38, tre su dieci hanno un abbonamento in palestra, ma sei su dieci non hanno mai fatto una mammografia.

    Naturalmente la visione generale della vita, delle relazioni, della sessualità, è più assoluta ed estremizzata nelle ragazze giovani, di contro la maturità porta con sé maggiore tolleranza, più disincanto. È però molto bello vedere che una visione romantica della vita è lontana dallo scomparire del tutto: pensate che ben il 94% di tutte le donne ricorda ancora il nome del primo ragazzo che ha baciato !

    21 giugno 2007


    FONTE: http://www.sanihelp.it/news/scheda.php?ID=5970
     
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  6. silverback
     
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    CITAZIONE
    Qualche esempio: dall’indagine emerge che sette donne su dieci hanno pagato la cena a un uomo, quattro su dieci gli hanno regalato dei fiori,

    Eehhhhh!! :woot: ... :rotfl: :rotfl:

    CITAZIONE
    un quarto di loro ha avuto più di dieci partner (27%),

    Ecco, questo è molto più veriterio.

    CITAZIONE
    metà si è dichiarata almeno una volta per prima a un uomo (57%)

    Questa invece è una cacata.

    CITAZIONE
    Sessualmente le donne stanno imparando a osare: un esempio lampante è quel 78% che dichiara di rapporti orali con il partner.

    Il problema non è se lei "li fa" ma "come li fa"...

    CITAZIONE
    Questa immagine di donne disinibite, sicure di sé,

    Eh sì, eh già... sono proprio delle "bestie".

    CITAZIONE
    e con quel 73% che per pudore preferisce avere una ginecologa donna.

    E qui casca l'asina! :woot:
    "Disinibite e sicure di sé"... :-------:

    CITAZIONE
    Inoltre il 65% dice di avere simulato almeno una volta l’orgasmo

    Solo il 65%...? :shifty:

    CITAZIONE
    pensate che ben il 94% di tutte le donne ricorda ancora il nome del primo ragazzo che ha baciato !

    Oh madonna, che romanticone 'ste femminucce moderne!

    Sono veramente tutto e il contrario di tutto!

    Edited by silverback - 21/6/2007, 19:50
     
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  7. Davide.4.
     
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    Aumentano però depressione e disturbi alimentari
    Inghilterra, è boom del lifting maschile


    Dal silicone nei polpacci alla riduzione di «seno» e pancia, spopola l'estetica maschile. Il Times fa un listino prezzi

    LONDRA – Una volta si sarebbero vergognati. Perfino della tinta dei capelli. Ma oggi i maschietti sono cambiati e, per stare al passo con i tempi e apparire giovani e belli ad ogni costo, si sono ormai convertiti alla chirurgia estetica.

    MANIA - In Inghilterra c’è un vero e proprio boom di trattamenti fino a poco tempo fa impensabili, come gli impianti di silicone nei polpacci, piuttosto che gli interventi al seno maschile (per ridurlo con una lipo o per gonfiare i pettorali, con gli impianti), che quasi battono, per vanità, quelli tradizionalmente riservati alle donne. Il Times sabato ha realizzato un servizio con una stima dei costi per ogni trattamento, segnalando i più popolari e i più efficaci e calcolando che, per un corpo completamente rifatto, un uomo potrebbe spendere circa 45mila sterline (67.500 euro) in totale.

    EFFETTI - Questa ricerca del corpo perfetto ad ogni costo ha già creato diversi problemi nel Regno Unito, che ha visto un incremento allarmante di casi di disordini alimentari e depressioni nella popolazione maschile. Nel frattempo la chirurgia estetica maschile ha avuto un incremento esponenziale e la maggior parte di uomini, se dice sì al bisturi, pare voglia un nuovo naso, stando ai dati resi noti dall’associazione britannica di chirurghi estetici.

    GLI INTERVENTI - Ma il sospetto è che la procedura più richiesta sia quella dell’ingrandimento o allungamento dell’organo genitale - entrambi gli interventi sono oggi facilmente realizzabili al costo, in media, di 9mila euro l'uno. Poi ci sono micro-interventi, non chirurgici, al volto, come le iniezioni di Botox per far sparire le rughe, piuttosto che mini-lifting del viso o piccoli interventi alle orecchie, al collo, alle palpebre e al mento (il costo è di circa 4.500-6.000 euro a procedura). Un'altra operazione molto popolare è ai glutei, dove gli impianti di silicone fanno apparire il sedere più alto e più sodo. Infine c’è il trattamento per far sparire la pancia, che è totalmente diverso da quello femminile perché il grasso maschile è localizzato più vicino agli organi interni e quindi più difficile da sradicare.

    FANATICO - Philip Clark, un giovane venditore di spazi pubblicitari di Manchester, 27 anni, ha già effettuato diverse operazioni estetiche come l’intervento per sistemare le orecchie a sventola, botox per le rughe sulla fronte, sbiancamento dei denti, peeling al viso e liposuzione allo stomaco e dice: «Alcuni interventi fanno un po’ male, ma ne vale la pena». Clark, che si fa regolari docce di liquido auto-abbronzante, ha aggiunto: «L’operazione alle orecchie e quella alla pancia sono state le cose migliori della mia vita. Ci tengo ad apparire al meglio, ma è qualcosa che sento dentro, nessuno me lo impone. Spendo circa 250 euro al mese in prodotti di bellezza – creme idratanti, auto-abbronzanti, copri-imperfezioni, creme solari, sieri per la pelle e così via – e continuerò a farlo per restare giovane e in forma il più a lungo possibile».

    Deborah Bonetti

    17 giugno 2007


    FONTE: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronach..._maschile.shtml
     
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  8. Davide.4.
     
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    FARSI ALLUNGARE IL PENE

    E' uno degli interventi piu' richiesti dai maschietti inglesi.
    Gli uomini di oggi non sono piu' quelli di una volta. Oggi si depilano, si fanno la liposuzione all'addome per togliere gli eccessi di grasso, si impiastricciano di creme abbronzanti e olii profumati, si truccano, si gonfiano col botulino per stirare le rughe. In profumeria e negli istituti di bellezza spendono ormai piu' delle donne. Il Times di Londra ha stilato una classifica degli interventi piu' gettonati dai maschietti british. Tra una ricostruzione e l'altra delle varie parti del corpo vi e' anche l'allungamento o l'ingrandimento degli organi genitali. Costo cadauno: circa novemila euro. Altro che ostriche al viagra come stanno pensando di incrociare i produttori del famoso mollusco afrodisiaco

    autore: redazione

    data: 16.06.2007


    FONTE: http://www.abruzzoreport.com/news/default.asp?id=3679
     
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  9. -Julius-
     
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    CITAZIONE (silverback @ 21/6/2007, 19:43)
    CITAZIONE
    Qualche esempio: dall’indagine emerge che sette donne su dieci hanno pagato la cena a un uomo, quattro su dieci gli hanno regalato dei fiori,

    Eehhhhh!! :woot: ... :rotfl: :rotfl:

    Ma queste statistiche sono redatte dall ' Orso Yoghi o dal Ranger Smith ?!?!?! :-------: :lol:

    Credo che nessuno abbia mai visto fenomeni paranormali di tale entità....
     
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  10. Davide.4.
     
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    Apartheid alla romagnola

    A Riccione una spiaggia riservata alle donne. “Che bello, una vacanza senza uomini tra i piedi

    DANIELA COTTO
    INVIATA A RICCIONE
    Bagno 134, lungomare di Riccione, comodo lettino nella spiaggia tutta rosa: un angolo di mondo riservato alle donne. I maschi qui non sono graditi, come segnala il vistoso cartello all’ingresso. «Mi sono fiondata in questo paradiso mollando marito e figlio, una meraviglia»: Cinzia Donati, 43 anni, casalinga milanese dal look distinto, accarezza l’inseparabile Cocki. Gli uomini no, ma i cani sono tollerati. «Vede? È uno stabilimento di classe, pulito, ordinato. Perfetto per noi. Da sole si sta benissimo. Ci si rilassa, puoi leggere o sonnecchiare, pensare senza sentirti chiamare mamma seicento volte. Gli uomini non sono indispensabili». Ma in questo mondo che riserva spazi sempre più importanti alle donne è ancora necessario vivere la vacanza come trasgressione? Cinzia ti pianta addosso uno sguardo deciso: «Sì. Mio marito non mi permette neppure di andare a ballare la sera. Voglio stare per conto mio, incontrare altre donne, confrontarmi, parlare. Qui posso permettermi di non essere perfetta».

    Niente sguardi
    Nell’oasi dell’apartheid romagnola si indossa il bikini o ci si mette in topless senza dover respingere sguardi imbarazzanti. Una limata alle unghie, una spazzolata ai capelli. Lontano dal giudizio del mondo, magari con pantaloncini e magliette non intonate. «Scusa, Katia, mi spalmi la crema?». La giornata ti accarezza tra un bagno di sole, un tuffo in mare, una bibita e qualche pettegolezzo. Negli stabilimenti più tradizionali c’è Martina Colombari che gioca con il figlio, munito di secchiello e paletta. Come una mamma qualunque. «Poveretta – commenta Cristina, fisico mozzafiato e tatuaggio sul polpaccio - non può fare un passo che tutti le sono addosso. Pensa che stress. Le consiglieremo di traslocare qui».

    Arriva l’estetista. Manicure, pedicure? Che sballo. Il sole massacra con quei 37 gradi e molta umidità. Ma nulla è fastidioso nella prima spiaggia italiana per sole donne, che non è un rifugio omosessuale. Ecco il parrucchiere, nessun problema se non vuoi partecipare: stai sul tuo lettino che sembra il divano di casa tanto è comodo e ti nascondi dietro il libro. «Caro Diego – attacca Cinzia - mi puoi lisciare i capelli? E mi controlli il colore?».

    In questo moderno gineceo si discorre di tutto, di vestiti, scarpe, moda, prezzi, sesso, amori, famiglia. Momenti femminili. Altro che uomini. «Io li trovo noiosi, il loro argomento preferito è il calcio, il 4-4-2. Sai che interessante!» sbuffa Alice Ghresta, 24 anni, geometra. «Vengo qui per rilassarmi. Dovrebbero mettere un eunuco all’ingresso». Invece c’è un bagnino tutto muscoli con Ray-Ban a goccia, quelli che fanno figo. Ma a vigilare sulla privacy femminile, in quel privé che tanto incuriosisce chi non può entrare, c’è Francesca Ravaglia, 22 anni, bagnina. Con la cuoca, la dj e le animatrici compone lo staff.

    «Da noi non ci sono mosconi. In Romagna per le donne la vita è dura, i maschi non le lasciano in pace - dice - . Qui ciascuno trova il proprio spazio, si “stacca”. Nessuno controlla se hai la cellulite, non devi nasconderla con il pareo, firmato altrimenti sei out. I maschi sono severissimi nei giudizi ma non possiamo essere tutte Miss Italia».

    Miss in trasferta
    Una miss però al 134 di Riccione c’è davvero: è Marta Magnani, eletta ad Alassio Miss Muretto, paladina della lotta all’anoressia. L’idea di questo connubio tra la Riviera romagnola e quella ligure è di Francesco Di Biase, promotore dello storico concorso di bellezza, figlio di Luisella Berrino, voce di Radio Montecarlo: «La spiaggia rosa è un primo esperimento nato dalla volontà di portare la filosofia di Miss Muretto in giro per l’Italia. È un nuovo concetto di spiaggia, con servizi dedicati in esclusiva alle ragazze». Ora di pranzo. Sorpresa garantita: menù speciale «per donne». Grasse e magre. Tutto a base di gamberi, salmone, verdure abbinate a pasta, insalate con l’immancabile piadina. Roberta Brescia, 30 anni, bresciana, è lo chef.

    Dopo pranzo il riposo è quasi di rigore. Ci si rianima verso le 16. Al 134, che rimarrà aperto fino a settembre, c’è vita dal mattino alla sera. Hai ancora energie? Ecco il corso di acquagym o la palestra. Per le più pigre lezioni di portamento: proprio come nella Dolce Vita di Fellini. Ci si infila i tacchi, a partire da quelli di 8 centimetri per arrivare al tacco 12, quello delle modelle, delle veline, di chi ama camminare ancheggiando.

    Le arabe
    All’improvviso un brusio, lo staff si affretta a montare tende per proteggere una fila di lettini: arriva un gruppo di donne dal Dubai. Sono ricche, viaggiano con autista e scorta, bambini al seguito e baby sitter. Anche le musulmane, qui? Sì, la spiaggia rosa ha una zona interamente dedicate a loro. Il séparè del privè.

    «Riccione offre emozioni e shopping – spiega Luigi Tritelli, proprietario dello stabilimento - ed è sicura. Da noi le donne arabe sono tranquille, fanno il bagno velate come è nei loro costumi». La loro presenza non è gradita da tutte. «Quando noi italiane visitiamo i loro Paesi - protesta Giulia - dobbiamo adeguarci, loro vengono a imporci la legge islamica». Pazienza. Anche questo è business.

    23/6/2007


    FONTE: http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...22984girata.asp
     
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  11. adangwin
     
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    CITAZIONE
    A Riccione una spiaggia riservata alle donne. “Che bello, una vacanza senza uomini tra i piedi

    Bah... altro che maschio in crisi. La vera crisi sembra riguardare le donne, se devono ricorrere a espedienti come questo...
     
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  12. davide_v
     
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    CITAZIONE
    Qui posso permettermi di non essere perfetta

    Falsissimo. E' noto che gli sguardi più maligni e le battute più perfide arrivano proprio dalle rappresentanti del tuo stesso (gentil) sesso....


    Prima:
    CITAZIONE
    Gli uomini no, ma i cani sono tollerati.

    CITAZIONE
    Gli uomini non sono indispensabili

    poi:
    CITAZIONE
    Arriva l’estetista. Manicure, pedicure? Che sballo. Il sole massacra con quei 37 gradi e molta umidità. Ma nulla è fastidioso nella prima spiaggia italiana per sole donne, che non è un rifugio omosessuale. Ecco il parrucchiere, nessun problema se non vuoi partecipare: stai sul tuo lettino che sembra il divano di casa tanto è comodo e ti nascondi dietro il libro. «Caro Diego – attacca Cinzia - mi puoi lisciare i capelli? E mi controlli il colore?».

    Ma come, Diego?? Un uomo?


    Oggi:
    CITAZIONE
    Da noi non ci sono mosconi. In Romagna per le donne la vita è dura, i maschi non le lasciano in pace

    Domani:
    non ci sono piu' gli uomini di una volta, i maschi non corteggiano piu', i latin lover spariti anche dalla Romagna, i maschi fanno l'amore solo
    una volta al mese ecc ecc


    CITAZIONE
    Da sole si sta benissimo

    Certo come no. Una bella vacanza rilassante. Peccato però che non sia vero. Perchè qualche pensierino che vi turba c'è. Eh si'. Chissà cosa sta facendo il maritino maschiettino a casa, senza di voi tra i piedi....










     
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  13. Davide.4.
     
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    La metà degli italiani non usa Internet, dove il futuro è donna

    Il 52% degli italiani non usa Internet, il 31% è all’avanguardia tecnologica - diviso tra "eclettici" e "tecnofan"- e le giovani donne si rivelano utenti più accanite dei loro coetanei maschi.

    I dati dell’indagine commissionata dall’Osservatorio permanente contenuti digitali ad AcNielsen, presentata oggi a Roma, conferma non solo il digital divide, ma anche il divario culturale che aggrava la situazione. Sebbene aumenti il numero delle persone, quasi 9 milioni di italiani, che utilizzano le tecnologie come sistema di comunicazione e di svago, è ancora in minoranza chi usa con consapevolezza gli strumenti più creativi ed evoluti del web.

    Intanto l’indagine smentisce la supremazia maschile in questo campo: la tecnologia per comunicare è donna, soprattutto in fatto di blog e forum tra le 14-24 enni, e le piattaforme più utilizzate sono il Pc con Dvd (39%) e il cellulare con Mp3-fotocamera-video (33%), seguito dal lettore Dvd (26%), lettore Mp3-iPod (15%) e tv Lcd al plasma (15%).

    5/6/2007


    FONTE: http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubr...one=Web%20Notes
     
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  14. Quinzio
     
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    CITAZIONE
    Domani:
    non ci sono piu' gli uomini di una volta, i maschi non corteggiano piu', i latin lover spariti anche dalla Romagna, i maschi fanno l'amore solo
    una volta al mese ecc ecc

    Comunque ho visto un servizio in TV su questa spiaggia e mi sembra che vi si dia un peso esagerato.
    Su 150 km di spiaggia da Gabicce a Iesolo mi va bene anche un paio di metri riservato alle donne.
    Come può esistere una spiaggia riservata ... che ne so....a quelli della marina, o ai pensionati di Milano, o al circolo di bocce, mi sta bene anche una spiaggia di sole donne.
    Quelle che hanno intervistato erano delle ragazze molto belle e una ha detto molto chiaramente che gli uomini sono appiccicosi e più fastidiosi dei mosconi.
    E in questo mi sento di darle ragione, siccome una bella donna che si fa un giro da sola o con le amiche in spiaggia ogni 20 metri viene fermata da qualcuno che pensa di essere il più furbo e di conquistarla con qualche conchiglia raccolta sul bagnasciuga.
    E ci sono degli uomini (gli stessi che poi fanno gli zerbini e i cascamorto) che non capiscono che se lei ti dice di no vuol dire proprio no, che non gliene importa una mazza e diventano insistenti come i vu cumpra.

    CITAZIONE
    Ma come, Diego?? Un uomo?

    Beh, per lavorare vanno benissimo. Anche come camerieri o pulisci-cessi.
    A patto che durante la pausa caffe il Diego non ci provi con la bellona che si stende al sole.
     
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  15. Davide.4.
     
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    Discussione su Yahoo

    DOMANDA :

    Per le ragazze.. secondo voi i maschi sono impaurati da voi ?
    i ragazzi hanno paura di affrontare una donna ?

    john m

    RISPOSTE :

    ciao john, secondo me gli uomini sono impauriti perchè molte volte si trovano di fronte donne troppo aggressive, è giusto farsi valere ma vuoi mettere quanto vale essere femminile?

    lorelyn80

    se non lo sapete voi uomini dobbiamo saperlo noi???per la mia espereinza posso dirti che fino ad ora ho conosciuto ragazzi timidi ma la maggior parte sono attrati dalle donne e non le temono...

    sandy


    Dipende mlt volte davanti alla ragazza che magari gli interessa si ma nn sempre

    * Valentina *

    apparentemente no... ma scavando nella loro psiche sn terrorizzati e hanno 1000 fisse

    Ambra

    La maggior parte purtroppo sì John...soprattutto i trentenni...io li vedo quasi tutti impauriti e intimiditi, incapaci di fare il primo passo...
    ragazzi non mordiamo!!!


    B@mbi

    dipende da come sono fatto il ragazzo e anche da come è fatta la ragazza...non sono mica tutti uguali!

    carmen


    impauratissimi

    Ro

    si si molto impaurAti...da paura = impaurati giusto....
    dai a parte gli scherzi....
    Io credo che i maschi di oggi si sentano spiazzati più che impauriti....non sanno come comportarsi..non avendo più un ruolo specifico ed avendo alle spalle genitori che magari ancora insegnano loro che la donna...è quella col grembiulino in cucina che fa la mamma e la moglie ...ed essere a contatto invece di soggetti di sesso femminile..che hanno più @@ di loro a volte...e quindi..."oddio mo' che faccio" pensano spesso...
    ma noi non siamo cambiate siamo diventate solo più coscienti del vero potenziale che abbiamo...ma rimanendo donne donne....
    Iniziate a guardarci come vostre alleate..e non come nemiche..e tutti si starebbe meglio...

    Gilda

    dicono che oggi noi siamo piu' aggressive,intraprendenti e a molti ragazzi questa cosa spaventa ,ma x la mia esperienza non ho visto grossi cambiamenti da parte dell'uomo nei confronti di una donna che gli piace.

    tiziana d

    Oh che si!

    betty b

    macchè impauriti... semplicemente IMBRANATI!

    coppa cobram

    dipende dal carattere di entrambi..cmq la maggior parte delle volte Si!!!!

    Erika

    mah..spaventati da me sicuramente!!perche non riusciranno mai a mettermi i piedi in testa..sono fatta cosi..!!^^

    Patrizia!!

    IMPAURATI?!?

    martina

    molti ragazzi scappano davanti ad una donna "aggressiva,che se la sa cavare in molte siazione e sa esattamente ciò che vuole...

    cremy8282

    Macche' impauriti ma figurati...cioe' c'e' qualke ragazzo timido o un po' impacciato o quello ke vuoi ma questi ci sono sempre stati e smettiamola con la solita storia del fatto ke gli uomini di prima erano meglio di quelli di adesso e tutte le altre cavolate...Innanzitutto uomini cosi' ci sono sicuramente sempre stati e sempre ce ne saranno e anzi c'erano anke quando la donna nn era indipendente come adesso...Di donne forti e uomini deboli ne e' piena la storia...Quindi fatemi il piacere ragazze tutte saputelle di adesso non fatevi le grandi solo xke' sentite alla televisione ke le ragazze oggi sono piu' forti degli uomini come si capisce da qualke altro commento ke ho letto, semplicemente la cosa ke la fa da padrone, come l'ha sempre fatta, e' l'attrazione tra uomo e donna (vabbe' c'e' anke tra i sessi uguali ma vabbe' e' un'altra storia) senza necessita' ke uno dei due sia spaventato o sottomesso...Ciao

    RaZIeL_M2

    impaurati è bellissimo!!!!
    quanto alla domanda, le donne di oggi si, fanno paura.
    x la loro determinazione.

    è una cosa buona, però
    se nn si eccede.

    clitemnestra

    esistono uomini cosi!
    ma altri fortunatamente no....sono uomini normali!

    Tokyo


    FONTE: http://it.answers.yahoo.com/question/index...20044913AAZqz5z

    Edited by Davide.4. - 24/6/2007, 13:12
     
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930 replies since 30/3/2007, 20:28   33415 views
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