Donne militari
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  • 4) No. La carriera militare è "prerogativa maschile". Gli uomini e le donne hanno "attitudini diverse".
    24.39%
    10
  • 8) Altro (specificare)
    21.95%
    9
  • 2) No. La presenza militare (femminile) "disarticola" un altro "ambito maschile".
    12.20%
    5
  • 5) Risposta 1 e 3 (insieme)
    12.20%
    5
  • 6) Risposta 2 e 4 (insieme)
    12.20%
    5
  • 1) Si. Tutti i cittadini possono accedere liberamente (senza discriminazioni sessuali) alle cariche militari.
    9.76%
    4
  • 3) Si. "Parità" significa "uguale possibilità\accesso nel fare qualcosa. Le donne hanno il diritto di far parte dei corpi militari.
    4.88%
    2
  • 7) Non so\ non risponde
    2.44%
    1
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Donne militari

Si o no?

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  1. ventiluglio
     
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    Caro M. E.,
    non mi sento certo in colpa - e men che meno umiliato - nemmeno io se le le donne buttano nel cesso la cosa più preziosa che hanno: la femminilità. La cosa però non mi rallegra.

    E soprattutto offende la mia intelligenza accettare come vere ed appurate delle totali, pericolose scemenze.
    Quand'anche a scriverle sia, ad esempio, un militare di professione (di un esercito - quello italiano - si badi bene, mai impegnato in "attività bellica" dal lontano 1945).
    Avete presente la scenetta del comandante che visita le truppe in prima linea e domanda a bruciapelo al malandato e malnutrito fantaccino: "soldato, com'è qui il rancio?". "Ottimo ed abbondante signor comandante!" risponde a macchinetta quello battendo sull'attenti.
    Ecco, il rapporto militare che segnali (che peraltro conoscevo) ricalca il medesimo schema mentale: dal Ministero ordinano a un capoccione un rapporto sulla situazione del servizo femminile, e quello...

    A fronte di tanto professato entusiasmo del nostro generale va infatti precisato che nessuna tra le nazioni che oggigiorno sono impegnate in vere attività belliche ha mai ammesso le donne in ruoli di combattimento, equiparandole completamente ai soldati uomini.
    Un motivo evidentemente c'è.

    Martin Van Creveld (http://www.uomini3000.it/401.htm) - che per inciso è uno studioso ed esperto di faccende militari tra i più noti, citati e studiati al mondo - ci ha scritto un libro (Men, Women and War) che affossa totalmente l'idea che possa mai esserci una vantaggiosa equiparazione tra i ruoli maschili e femminili sotto le armi.


    Più in generale - e questa è una mia opinione che probabilmente mi distingue anche all'interno di U3000 - io ritengo una mia precisa responsabilità "virile" farmi carico del Bene della collettività (l'esimio professor A.I. direbbe: "dell'universale") e del suo futuro.
    Non posso accettare il progressivo scivolamento collettivo in una menzognera e distruttiva follia come un fatto che non mi riguardi, rispetto al quale io possa liberarmi la coscienza semplicemente dicendomi "non sono io il responsabile di tutto questo, non l'ho voluto io, e dunque perché agitarsi? Tanto peggio, tanto meglio".

    Per quanto mi riguarda il sipario non si cala.
    I Cavalieri non se ne vanno.

    Edited by ventiluglio - 14/3/2007, 13:16
     
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90 replies since 11/3/2007, 11:19   7296 views
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