MODELLI DI STERILITA'

Induzione alla sterilità femminile attraverso modelli culturali

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  1. wookyee
     
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    http://www.pubmedcentral.nih.gov/articlere...z&artid=1431879

    The world's population problem. Possible interventions to reduce fertility.

    Introduzione

    L’articolo del sig. Mc Namara ”Address on the Population Problem" era uno di una serie di letture al Massachusetts Institute of Technology su "World Change and World Security."

    La parte finale di questo discorso del 28 aprile 1977, è pubblicato nel Public Health Reports dedicato alla salute internazionale.

    Nei primi quattro capitoli, il presidente della world bank, discuteva del trend demografico e del problema della popolazione.

    Egli disse che:

    “senza un intervento aggiuntivo la popolazione presente nei paesi in via di sviluppo sta continuando a crescere a tassi molto in eccesso di quelli che potrebbero facilitare il progresso economico e sociale. È questo livello che potrebbe portare ad uno stadio ultimale della popolazione nel mondo di 11 bilioni. Che è chiaramente indesiderabile”.

    Espandere l’educazione (cultura) di base

    [..]

    La scolarizzazione tende a ritardare l’età del matrimonio, per le ragazze, e in questo modo riduce il loro numero totale possibile di anni per la gravidanza.

    Inoltre la cultura facilita, per le ragazze e i ragazzi l’acquisizione di informazioni sul planning sulle famiglie, aumenta la loro esposizione ai mass media e alle pubblicazioni, e li mette in gradi di conoscere i moderni contraccettivi e ad usarli.

    [..]
    La scolarizzazione aumenta la prospettiva di una ragazza a trovare un impiego fuori casa che è in competizione con la formazione di una grande famiglia.

    In uno studio in cui si paragonavano 49 paesi, il livello di educazione femminile in ogni nazione dimostrava un significativo effetto sulla percentuale dei salari e degli stipendi delle donne, e al contrario aveva una forte associazione con la bassa natalità.

    [..]

    C’è una piccola probabilità che I governi nei paesi in via di sviluppo – o nei paesi sviluppati, saranno presto d’accordo sulle strategie competitive per più efficaci sistemi scolastici.

    Ma il principale è al di là della disputa: in faccia a perenni pressioni di budget, è molto meglio provare a provvedere una base minima di educazione pratica e orientata allo sviluppo per molte persone, piuttosto che optare per una dispendiosa, formale e accademica educazione per poche persone.

    Un pacchetto di base, per entrambi u e d, includendo la letteratura e l’aritmetica, alcune scelte per rilevanti skill per l’attività di produzione, per il planning familiare e la salute, per la cura dei figli, la nutrizione, la sanità e la conoscenza richiesta per la partecipazione civica è un investimento che la nazione può pemettersi di non fare.

    La vera natura del processo educativo impone un intervallo di tempo relativamente lungo per il ritorno economico su questo investimento.

    Ma se il pacchetto di base è giusto, il ritorno sarà enorme, e non ultimo componente di questo ritorno sarà il beneficio della ridotta natalità.


    In genere, I piccolo agricoltori nei paesi in via di sviluppo sono tra i gruppi con più basso reddito nella società. La loro produzione agricola è spesso a scarsi livelli di sussistenza.

    Forse i soli individui più poveri sono i senza terra, la cui unica risorsa di reddito è l’impiego stagionale nelle fattorie.

    La natalità di entrambi i gruppi è caratteristicamente alta.
    [..]
    Per i piccoli proprietari terrieri che rimangono nella loro terra, l’unica speranza è la politica del governo che li assista per aumentare la loro produttività.
    [..]
    Dal 1973 per 3 anni sono iniziati 210 di questi progetti, calcolando almeno doppio il reddito di 8 milioni di famiglie di agricoltori, o circa di 50 milioni di individui.

    È attraverso questo incremento di reddito che queste famiglie hanno sperimentato un calo nella loro tradizionale alta fertilità.

    Grazie all’aumento del reddito hanno avuto accesso ad una salute migliore e all’educazione e agli standard di vita, i quali in cambio verosimilmente li hanno portati a famiglie più piccole.

    C’è allora, una formula politica che i governi possono attuare per i poveri agricoltori che riduce entrambe povertà e natalità.

    Ancora, ho trattato di questo soggetto a lungo in un altro conteso, nel 1975… Board of Governors of the World Bank in Washington, D.C.

    Cosa è chiaro è che l’urbanizzazione è stata usualmente associata con la bassa natalità.

    Nell’America latina, per esempio, studi hanno indicato che la grandezza della famiglia nelle aree rurali e nelle piccole città è quasi due volte più ampia rispetto a quelle nelle maggiori città urbane.

    Questo collegamento è stato trovato in paesi così diversi come l’India, il Libano, L’Ungheria, l’Unione Sovietica, il Giappone.

    In generale le città offrono relativamente migliori accessi al sistema moderno socioeconomico e alle sue attitudini Inoltre la migrazione dalle paesi tende a far perdere qualche legame con la famiglia estesa.

    Se i genitori non possono aspettarsi di abitare con i loro figli adulti, c’è un minore incentivo per loro di avere famiglie allargate per il proposito di supporto in tarda età.

    Infine la vera azione di lasciare la famiglia tradizionale potrebbe portare ad altre rotture con le tradizioni, come l’età del matrimonio e la larghezza della famiglia.

    [..]
    Equitable Distribution of Economic Growth

    La crescita economica non può cambiare la vita della massa di persone senza che raggiunga la massa delle persone. Non sta facendo così con sufficiente impatto nella maggior parte dei paesi in via di sviluppo del mondo.

    Tipicamente, poco più del 20% della popolazionericeve il 55% del reddito nazionale e meno del 20% ne riceve il 5%.

    Uno studio di varie caratteristiche in 64 paesi sia dalle aree in via di sviluppo che da quelle sviluppate nel mondo, per le quail erano disponibili i dati, hanno confermato che più eque distribuzioni di reddito, con la risultante e più vasta distribuzione di servizi sociali, è fortemente associato con una bassa natalità.

    L’analisi suggerisce che ogni punto percentuale addizionale di reddito totale ricevuto dal 40% dei più poveri riduce il tasso generale di natalità di circa 3 punti.

    I governi ovunque nei paesi in via di sviluppo stanno, certamente sforzandosi per accelerare la crescita economica.

    L’eccessiva natalità è essa stessa un ostacolo a questa crescita.

    Ma a meno che i benefici della crescita siano diretti più equamente al più basso 40% dei gruppi di reddito, dove infatti il tassi di natalità + più alti, allora la crescita economica come tale non farà muovere la società in avanti ad un ottimo livello di progresso.


    Enhancing the Status of Women

    L’importanza di aumentare lo status delle donne è critica, e esiste un grande affare che i governi possono fare per questo fatto.

    In alcune società perfino semplici cambiamenti legislativi – come stabilire i diritti legali di una donna che rifiuta di sposare il compagno che ha scelto per lei la sua famiglia, o il diritto della proprietà di se stessa – sono primi passi importanti per migliorare la sua posizione nella società.

    Di tutti gli aspetti dello sviluppo sociale il livello di cultura appare il più consistentemente associato con la bassa natalità.

    Ed è significativo che un incremento nell’educazione delle donne porta ad una bassa natalità con più grande estensione rispetto ad un incremento simile nella cultura degli uomini.
    […]

    Sebbene i governi alcune volte riconoscano che incoraggiare le donne ad entrare nelle fabbriche e nei lavori urbani riduca la natalità – da quando tende a ritardare l’età del matrimonio, e ad incrementare l’intervallo tra i figli – i politici concludono spesso che questo potrebbe solo intensificare una disoccupazione tra gli uomini, e da ciò un reddito minore per la famiglia.

    Ma questa obiezione è una vista a breve termine del problema.

    Nel lungo termine, una famiglia con due stipendi, e un più piccolo numero di dipendenti – dovuto alla collegata discesa della natalità – possono contribuire di più al reddito pubblico attraverso le tasse, e di più alla formazione del capitale attraverso gli incremento dell’economia.

    In contrasto con una larga e povera famiglia di un reddito, la famiglia più piccola con due stipendi aiuta l’accellerazione della crescita economica, e in questo modo incrementa la domanda di lavoro sia maschile che femminile.


    La verità è che l’opportunità economica più ampia per le donne – e le più ampie opportunità educative – potrebbero sostanzialmente ridurre la natalità.

    [...]

    Più educazione per le donne nei paesi in via di sviluppo è un buon acquisto.

    La scuola deve fare il punto per le giovani donne che il ruolo ideale di una ragazza non è essere madre in una larga famiglia internazionale sana e povera, ma invece di avere un doppio ruolo di madre di una piccola famiglia, e come lavoratrice che con il suo stipendio contribuisce al buon andamento della sua famiglia.

    Le donne rappresentano un seriamente sottovalutato potenziale nel processo di sviluppo.

    E il prolungamento di non eque pratiche che relegano le donne esclusivamente a ristretti ruoli tradizionali non solo nega sia a loro che alla società i benefici di quel potenziale, ma molto seriamente aggrava il problema della ridotta natalità.

    […]

    Come abbiamo detto, è il povero, in generale, che ha più figli.

    E è il paese più povero, in generale, che ha i più alti tassi di natalità. Ma è uno sbagli pensare che il povero abbia figli irrazionalmente, o senza propositi, o irresponsabilmente.

    Piuttosto il contrario, il povero, proprio a causa della sua povertà, ha un piccolo margine di errore. La vera incertezza della sua esistenza lo ha abituato ad essere cauto. Possono essere illetterati, sono raramente sconsiderati. Per sopravvivere del tutto devono essere per forza accorti.

    Le persone povere hanno grandi famiglie per molte ragioni. Ma il punto è che loro hanno ragioni. Ragioni per la sicurezza per la loro anzianità.
    Ragioni per lavoro aggiuntivo nella terra.
    Ragioni riguardanti la preferenza culturale per i figli maschi. Ragioni collegate alle leggi dell’eredità.
    Ragioni dettate da comportamenti religiosi.
    E ragioni di orgoglio personale.

    La demografia misura le persone. Non può misurare i loro sentimenti. E ancora capire le persone povere - e lo stretto range di opzioni che la povertà offre loro – è la chiave per assisterli ad ampliare le loro scelte.

    In un buon programma di informazione pubblica è precisamente quello che succede. Le scelte alternative diventano evidenti.

    I mass media possono essere d’aiuto, particolarmente la radio, la televisione, e i film che non dipendono necessariamente dalla comprensione letteraria. Ma tutti i media possono essere utilizzati: giornali, esibizioni, poster, canzoni, giochi, pubblicità, volantini.
    [..]
    Ma cosa I media possono fare, e lo fanno molto bene, è aiutare le persone a cambiare le loro visuali indirettamente mettendole in contatto con un altro mondo, espandendo i loro orizzonti, stimolando la lo curiosità, e introducendoli ad una nuova idea, includendo l’idea dell’attrazione di uno stile di vita alternativo, con meno figli, ma più avvantaggiati.[..]

    Ma alla fine nessuna forma di media è così efficace come la comunicazione da persona a persona.
    [..]

    C’è un intero spettro di situazioni formali ed informali per imparare che può essere utilizzato.

    L’educazione della popolazione come una componente del curriculum della scuola è ovvio ed essenziale.

    Furgoni mobili che visitano villaggi con film, esibizioni, e talks possono combinare l’intrattenimento con l’istruzione.

    I leader politici, le celebrità nazionali, e le autorità religiose possono firmare traguardi nazionali e apparizioni pubbliche.

    Tutto questo è possibile, data la leadership, l’immaginazione e la guida.
    E tutto questo è veramente proficuo.

    Ma al di là di queste informazioni e sforzi nell’educazione, c’è un intero range di misure aggiuntive per i governi che possono servire come incentivi a posporre la data del matrimonio, per intraprendere il progetto di una famiglia, o per adottare nuove norme sulla dimensione della famiglia e disincentivi per mantenere norme inappropriate.


    Incentivi e disincentivi

    La residenza (abitazione) e le opportunità di lavoro, I benefici per la maternità, la deduzione dalle tasse, gli assegni familiari, la pensione provvisoria, la priorità per l’ammissione a scuola: questi e altri benefit governativi e politici possono essere ridisegnati per incoraggiare i genitori ad avere una piccola famiglia, e per dissuaderli ad averne una grande. Gli incentivi possono disporre da un cash immediato per chi accetta il planning della famiglia alla elaborazione di programmi per pagamenti futuri, alla fine degli anni di crescita dei figli per restringimenti della natalità.

    I disincentivi possono limitare l’allocazione di vari servizi pubblici sua una scala graduata: di più a genitori con pochi figli, meno o niente a genitori con molti figli.

    A meno che, I governanti, attraverso azioni politiche appropriate, possano accellerare la riduzione della fertilità, la popolazione globale potrebbe non stabilizzarsi al di sotto di 11 bilioni. Quello sarebbe un mondo dove nessuno di noi vorrebbe vivere.

    Le cause e le determinanti per la riduzione della fertilità sono estremamente complesse, ma questo appare verosimilmente che ci siano un numero di chiavi di collegamento tra la riduzione di certi specifici elementi di sviluppo socioeconomico.

    I fattori che appaiono essere i più importanti sono la salute, l’educazione, la crescita economica distribuita ampiamente, l’urbanizzazione, e aumentare lo status delle donne.

    Questi fattori sono a lavoro nel mondo in via di sviluppo oggi, ma il loro progresso è troppo lento per essere pienamente efficace.

    [..]
    Per creare una domanda per un cambiamento nelle norme della famiglia, I governi dovrebbero provare a :

    a) ridurre la mortalità infantile;

    b) espandere la cultura di base e sostanzialmente incrementare la proporzione delle ragazze nelle scuole;

    c) Incrementare la produttività dei piccoli proprietari terrieri nelle aree rurali e espandere le opportunità di guadagno nelle città per gruppi a basso – reddito;

    d) mettere maggiore sforzo sulla distribuzione equa del reddito e dei servizi nella guida per una più grande crescita economica;

    e) E soprattutto anche, aumentare lo status delle donne socialmente, economicamente e politicamente;


    Per soddisfare la domanda per il cambiamento nelle norme della famiglia, I governi e le comunità internazionali dovrebbero:

    - provvedere una scelta ampia delle presenti tecniche contraccettive e dei servizi ai genitori;

    - migliorare il sistema di distribuzione con il quale i genitori possono avere i servizi che desiderano;

    - espandere i livelli esistenti di ricerca cercano tecniche e servizi migliori;

    entrambe le categorie sono necessarie.
     
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21 replies since 17/12/2006, 16:33   3791 views
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