MODELLI DI STERILITA'

Induzione alla sterilità femminile attraverso modelli culturali

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  1. wookyee
     
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    http://pediatrics.aappublications.org/cgi/...t/103/3/e36.pdf

    Exposure to the Mass Media and Weight Concerns Among Girls

    PER ACCERTARE L’INFLUENZA DEI MEDIA SUI RAPPORTI DELLE RAGAZZE CON IL PESO, SUI COMPORTAMENTI DI CONTROLLO E PERDITA DI PESO E LA PERCEZIONE DEL PESO CORPOREO E DELLA LINEA.

    Partecipanti: 548 ragazze del nord est degli stati uniti.

    Risultati: la percezione dell’influenza delle riviste di moda sulla soddisfazione del corpo, l’idea della forma corporea perfetta, la dieta per perdere peso e l’inizio dell’esercizio fisico.


    Le immagini nelle riviste hanno un forte impatto sulle ragazze nella percezione del loro peso corporeo e della linea. Tra le ragazze, il 69% ha riferito che le immagini sulle riviste influenzano la loro idea della linea perfetta del corpo, e il 47% ha riferito di volere perdere peso a causa delle immagini delle riviste.

    C’è una associazione lineare positiva tra la frequenza della lettura delle riviste femminili e la prevalenza a mettersi a dieta per perdere peso a causa di un articolo della rivista, o l’inizio di attività fisica a causa di un articolo, o la voglia di perdere peso a causa delle immagini nelle riviste, e la sensazione che le immagini nelle riviste influenzino la loro idea del corpo perfetto.

    In diversi modelli di regressione logistica che controllano lo stato del peso (soprappeso vs sottopeso), livello scolastico (elementari vs superiori) e razza, le ragazze che erano lettrici assidue di riviste di moda erano da due a tre volte, rispetto le lettrici poco assidue, più portate a fare una dieta per perdere peso a causa degli articoli delle riviste; a fare esercizio fisico per perdere peso e a sentire che le riviste avevano un influenza su come ritenessero il corpo ideale, inoltre, le lettrici moderate erano, rispetto alle lettrici poco assidue, più portate a fare esercizio a causa degli articoli delle riviste, e a sentire l’influenza delle riviste sulla loro idea di corpo ideale.

    DISCUSSIONE: la maggior parte delle pre- adolescenti e delle adolescenti in questo studio erano infelici per il loro peso corporeo e la loro linea.
    Questa scontentezza era strettamente collegata con la frequenza della lettura di riviste di moda. Sebbene studi precedenti abbiano concluso che i media stampati promuvono un ideale corporeo non realistico, il quale è almeno parzialmente responsabile della promozione di disordini alimentari, lo studio attuale è il primo che, noi ne siamo consapevoli, afferma direttamente l’impatto dei media stampati, sulle convinzioni delle ragazze riguardo al peso corporeo e alla linea.
    Abbiamo osservato che la frequenza nella lettura delle riviste di moda è positivamente associata con la prevalenza di mettersi a dieta per perdere peso, di iniziare una attività fisica per perdere peso o per migliorare la forma corporea, a causa di un articolo di giornale.


    Negli stati uniti molte giovani donne sono estremamente interessate al loro peso corporeo e alla loro linea e possono impegnarsi come risultato, in pratiche di controllo del peso non salutari. Una piccola percentuale soffre di disordini alimentari (lo 0.1 ha l’anoressia, e dal 1% al 3% hanno la bulimia) questo può avere seri effetti sulla salute mentale e fisica come depressione, problemi gastrici, alcalosi metabolica, aritmia cardiaca, e morte.

    I problemi di peso che preannunciano gli sviluppi di disordini alimentari fino al limite di severe sindromi, sono visibili soprattutto in giovane età. Per esempio, Gustafson-Larson and Terry hanno osservato che più della metà delle ragazze diplomate nel loro studio hanno riferito di voler essere più magre. Durante la pre – adolescenza e l’adolescenza, problemi di peso e linea sono così comuni tra le ragazze che sono considerati la norma.


    I mass media sono implicati della formazione di un ideale corporeo non realistico.
    La maggior parte delle ricerche in questo campo consisteva in studi che mostravano i trend nella diminuzione del peso o nell’incremento di modelli androgini nei media, nel tempo.


    Altri studi hanno documentato un incremento negli articoli riguardanti le diete e il peso, nel tempo, e hanno addotto questo incremento come prova che i media creano problemi di peso.
    Questi studi ecologici sono stati utilizzati per supportare la posizione che l’aumento di problemi di peso e i disordini alimentari nel tempo, siano causati almeno parzialmente dal peso corporeo non reale e dalla linea mostrata dai mass media.


    [...]

    Tra febbraio e marzo 1991, venne organizzato un questionario tra le ragazze della scuola pubblica di Boston, MA.
    La popolazione di studio venne campionata in modo che la sua composizione etnica fosse rappresentativa dell’interno distretto scolastico. 13 scuole elementari, 1 junior high school e 1 high school.
    La composizione era 548 ragazze, il 29.5% delle elementari, il 34.1% della junior high school e il 33.3% della high school.
    […]
    RISULTATI:

    Tra le 548 ragazze la prevalenza della insoddisfazione con la linea corporea era del 59% e la percentuale di chi voleva perdere peso era il 66%, maggiori rispetto alla prevalenza di sottopeso il 29%. Questa differenza ha indicato che alcune ragazze con peso salutare non erano soddisfatte della loro linea.

    Le immagini nelle riviste hanno un forte impatto sulla percezione del proprio corpo.
    Il 69% delle ragazze ha riferito che le immagini influenzano la loro idea di corpo perfetto e il 47% ha riferito che vogliono perdere peso a causa delle foto sulle riviste.

    Approssimativamente l’85% delle ragazze viene esposta alle riviste di moda, comunque solo il 26% delle ragazze legge queste riviste almeno 2 volte a settimana.

    La prevalenza dell’alta frequenza nella lettura delle riviste di moda era simile tra le ragazze alle elementari (25%), junior high (32%) e high school (21%).

    L’influenza percepita dai media è collegata con le frequenza della lettura delle riviste di moda.

    C’è un'associazione lineare positiva tra la frequenza della lettura e la prevalenza di essere a dieta per perdere peso a causa degli articoli sulle riviste, di iniziare un programma di attività fisica e di volere perdere peso, e della sensazione che le immagini influenzino la loro idea di corpo perfetto.


    Nei modelli di regressione logistica multipli che controllano lo stato del peso (soprappeso vs sottopeso),il livello scolastico, e la razza e il gruppo etnico, le ragazze che erano lettrici frequenti delle riviste di moda erano due o tre volte, rispetto alle lettrici occasionali, più probabilmente a dieta per perdere peso, o facevano attività fisica per perdere peso e sentivano che le immagini influenzavano le loro opinioni riguardo la linea del corpo ideale a causa delle immagini nelle riviste di moda. Inotre, le lettrici moderate, rispetto alle lettrici saltuarie, più verosimilmente riferivano di fare esercizio fisico a causa degli articoli su giornali e sentivano l’influenza delle immagini.
    […]

    DISCUSSIONE


    Abbiamo osservato che la maggior parte delle preadolescenti e delle adolescenti nello studio erano infelici del loro peso e della loro linea.

    Questa insoddisfazione era collegata fortemente con la frequenza nella lettura delle riviste di moda, che dissero influenzava la loro idea della linea perfetta nel 69% delle ragazze.

    L’effetto dei media era così forte che perfino tra le ragazze che solo saltuariamente leggevano le riviste di moda, quasi il 60% sentiva che i media influenzavano la loro idea del corpo perfetto.

    La frequenza della lettura di queste riviste era positivamente associata con la prevalenza di essere a dieta per perdere peso, o di fare esercizio fisico per perdere peso o per migliorare la linea e con la decisione di fare attività fisica a causa degli articoli sui giornali.

    Sebbene studi precedenti abbiano concluso che la stampa promuova un irrealistico corpo snello come ideale, che, a turno, è almeno parzialmente responsabile della diffusione di disordini alimentari, lo studio presente è il primo che, siamo certi, afferma direttamente l’impatto della stampa sulle convinzioni delle ragazze sul peso e sulla linea.

    Questo studio offre un supporto per il forte impatto della stampa sulla percezione delle giovani ragazze nei riguardi del loro peso e della loro linea così come nel dettare la linea perfetta.


    Una limitazione sui risultati è che il questionario non contiene domande riguardo l’influenza della televisione sul desiderio di perdere peso e di modificare la linea.

    Concludendo, abbiamo osservato che l’insoddisfazione del peso e della linea è molto comune tra le preadolescenti e le adolescenti.


    ******************------------------------**************
    http://com.hilbert.edu/students/papers/car...isorder-01.html


    Effect of the Media on Eating Disorders


    Il dito della vergogna è spesso puntato sui media quando viene sollevato il dibattito sulle cause della crescente prevalenza di disordini alimentari nelle donne. L’allarme è scattato come l’aumento della magrezza delle modelle e delle attrici è coinciso con l’aumento dei disordini alimentari. Medici professionisti, ricercatori e membri della popolazione sono d’accordo che qualcosa è andato storto nei riguardi dell’ immagine corporea delle persone giovani, ma i media sono colpevoli?

    I due principali disordini alimentari che vengono discussi quando si considera l’influenza dei media sono la bulimia e l’anoressia.

    [...]
    Corrispondente con l’American Psychiatric Association tra lo 0.5% e il 3% della popolazione in genere e dal 4% al 22% delle ragazze in età da college ammettono che hanno avuto disordini alimentari.
    Queste percentuali si sono alzate negli ultimi 30 anni. (Harrison, 1997).


    I principali ricercatori sui disordini alimentari riconoscono che le figure protagoniste belle e di successo nei media sono magre, e questo conduce chi guarda ad associare la magrezza con il self control e il successo (Harrison 1997).

    L’associazione con differenti linee corporee e lo stato sociale desiderato può essere tracciata tornando indietro completamente alle donne di Rubens del 17° secolo. (Garner et al., 1980).

    Sin dal 1950, la figura della linea ideale femminile è stata ridotta drammaticamente (Harrison 1997), questa linea ideale si è evoluta da una figura curva, voluttuosa, ad una figura angolare snella, (Garner et al. 1980), uno dei più famosi studi riguardanti questo standard di cambiamento è stato condotto da David Garner, , Paul Garfinkel, Donald Schwartz, and Michael Thompson (Harrison, 1997).

    Questi ricercatori hanno raccolto dati sulle concorrenti di Miss America e sulle modelle usate dalla rivista Playboy per confermare il trend attraverso lo standard più snello tra gli anni ’60 e ’70.

    In un aggiornamento di questo studio J.J. Gray , J.E. Mosimann, and A.H. Ahrens hanno trovato che dal 1979 al 1988 le concorrenti dello spettacolo e l’inserto centrale di Palyboy hanno continuato a mostrare una diminuzione nel peso.

    Gray, Mosimann, and Ahrens hanno riferito che il 69% dell’inserto centrale di Playboy e il 60% delle concorrenti pesavano al limite il 15% in meno rispetto al peso che ci si aspettava avessero.

    Questo è stato motivo di interesse, poichè l’American Psychiatric Association afferma che l’essere almeno pesare il 15% in meno rispetto alla norma è un sintomo di anoressia.


    Meno del 5% della popolazione può in modo salutare e geneticamente, raggiungere la linea ideale e le taglie presentate dai media. - Yarborough, 1999

    Nonostante questi fatti, le donne continuano a sovrastimare la taglia del loro corpo.

    Le donne con disordini alimentari hanno perfino una sovrastima più alta nei confronti della loro taglia.

    [...]

    L’effetto dei media sui disordini alimentari è chiaramente visibile quando si considera il fatto che i disordini alimentari si trovano principalmente nelle donne, insieme al fatto che le donne ricevono più messaggi dai media circa il loro corpo ideale.

    Non ci sono state così tante ricerche fatte sulle aspettative socioculturali della attrazione per gli uomini come sono state fatte per le donne, ma le scoperte che esistono supportano l’idea che le donne sono esposte a più materiale riguardante la perdita di peso rispetto a quanto lo siano gli uomini.


    Questo è evidente nello studio condotto da Brett , Lauren Perdue, Barbara Peterson, e Eileen Kelly.

    Nel quale hanno cercato di determinare la differenza nella quantità di esposizione da parte dei media del cibo e del peso collegato con materiale per uomini e per donne, questi ricercatori hanno studiato Quattro riviste femminili Family Circle, Ladies Home Journal, Redbook, and Women's Day e Quattro riviste maschili Field and Stream, Playboy, Popular Mechanics, and Sports Illustrated,nel contenuto su annunci e articoli che riguardavano la forma corporea,la dimensione del corpo, la dieta, il cibo,le bibite e la cucina.

    E’ stato trovato che il numero totale di annunci sul cibo dietetico nei 48 articoli delle riviste femminili erano 63, in confronto con solo 1 nei 48 articoli delle riviste maschili.

    Il totale numero di articoli riguardanti la linea e la taglia e gli annunci per prodotti non alimentari che migliorano la figura erano 96 nelel riviste femminili e solo 8 in quelle maschili.

    Nonostante la grande attenzione sulla magrezza e sulla dieta, le riviste femminili contenevano anche molti più annunci pubblicitari sul cibo rispetto a quelle maschili, con 1179 annunci in confronto con 10 per quelle maschili.

    Il risultato dello studio indica che le donne sono soggette a specifici messaggi di genere nelle riviste che leggono.


    Mentre incoraggiano a rimanere in forma e ad essere magre espogono anche molte pubblicità sul cibo e sulla cucina. (Silverstein et al., 1986).


    Ci sono considerevoli quantità di ricerche che coinvolgono altri fattori.

    In uno studio condotto da Silverstein, Shari Carpman, Deborah Percick, and Lauren Perdue è stato trovato che i disordini alimentari possono essere collegati con l’auto – definizione da parte delle donne nelle aree associate con i successi maschili.

    Donne che sottopongono a tensione l’intelligenza e il successo professionale sono quasi due volte più portate, rispetto alle altre donne, ad avere disordini alimentari.

    Un collegamento è stato trovato anche tra disordini alimentari e conflitti di identità di genere nelle donne. Silverstein, 1990.

    Women who stress intelligence and professional success are almost twice as likely as other women to have disordered eating habits. Correlation was also found between disordered eating and gender identity conflict in women


    [n.d.r. ho riportato anche il testo inglese, per maggiore chiarezza]

    ***********---------------------************
    http://www.westminstercollege.edu/myriad/i...75&content=4795

    [perché le donne si fanno influenzare dai media]

    Female Body Image

    Le donne di tutte le età sembrano essere particolarmente vulnerabili ai disturbi in quest’area; l’insoddisfazione corporea nelle donne è un fenomeno ben documentato nella letteratura della salute mentale.

    I ricercatori hanno chiamato il rapporto femminile con l’apparenza fisica “normative discontent” , implicando che l’insoddisfazione del corpo affligge tutte le donne a diversi livelli. Striegel-Moore & Franko, 2002, p. 183; Tiggemann & Slater, 2004

    E’ stato scoperto che le donne hanno un’insoddisfazione con la loro apparenza fisica in modo maggiore rispetto agli uomini, e donne di ogni età e taglia mostrano disturbi con la loro immagine corporea.

    Appare che l’insoddisfazione è molto più collegata con le percezioni della propria apparenza piuttosto che con la realtà fisica.

    La relazione con il peso e con le questioni collegate all’apparenza spesso emergono presto nello sviluppo femminile e continuo attraverso tutta la durata della vita. L’importanza dell’apparenza fisica è enfatizzata e rinforzata presto nella maggior parte dello sviluppo delle ragazze.


    […]

    L’importanza della dieta e i modelli alimentari anomali sono diventati un crescente problema per le adolescenti e le donne adulte.

    Inoltre gli studi hanno mostrato che l’insoddisfazione nei riguardi del corpo è il più potente fattore di rischio per lo sviluppo della dieta e dei disordini alimentari.


    [...]

    Images of Women in the Media

    Le immagini dei media oggi propongono un irreale e perfino pericoloso standard di bellezza femminile che può avere una influenza potente sul modo nel quale le donne vedono loro stesse.

    Dalla prospettiva dei mass media, la magrezza è idealizzata ed è ciò che si aspettano le donne per essere considerate attraenti.

    [...]

    I media sono ricoperti di immagini di donne che esaudiscono questi standards irrealistici, facendo sembrare che sia normale per le donne raggiungere questi ideali.

    Dittmar and Howard (2004) hanno rilasciato questa dichiarazione riguardo alla preponderanza di immagini non reali nei media:

    <<le modelle ultra magre sono così prevalenti che l’essere esposti alle loro diventa inevitabile e “cronico” costantemente si rinforza una differenza per la maggior parte delle donne e delle ragazze tra la loro vera taglia e il corpo ideale (p. 478)>>

    Solo una molto piccola percentuale di donne nei paesi occidentali incontra i criteri che i media usano per definire la bellezza; Dittmar & Howard, 2004; Thompson & Stice, 2001 –
    così tante donne sono esposte ripetutamente alle immagini dei media che inviano messaggi che una donna non è accettabile e attraente se non uguaglia lo standard sociale “ultra – snello” di bellezza. (Dittmar & Howard, 2004, p. 478).


    [...]

    Molte delle modelle mostrate in Tv, nelle pubblicità, e in altre forme di media sono approssimativamente il 20% sotto il peso ideale, così incontrano i criteri diagnostici della anoressia.(Dittmar & Howard, 2004).

    La ricerca ha ripetutamente mostrato che la costante esposizione a modelli magri crea in molte donne cattive relazioni con l’immagine corporea e disordini alimentari. Quasi tutte le forme di media contengono immagini irreali, e l’effetto negativo di questi ritratti ideali è stato dimostrato da numerosi studi.


    [...]

    Le riviste e le pubblicità sono commercializzate per aiutare le donne “a migliorare loro stesse” fornendo informazioni e prodotti che si suppone siano per farle sentire e apparire meglio.

    Le donne leggono queste riviste con la speranza che se seguono i consigli dati, saranno più accettabili e attraenti.

    Le strategie di marketing adescano le donne nell’acquisto di queste forme di media, e la maggior parte hanno il potenziale di avere una forte influenza sulla sensazione delle donne nei confronti di loro stesse e sulla loro soddisfazione nei riguardi della loro apparenza.

    Tiggemann ha scoperto che le lettrici frequenti di riviste erano fortemente collegate con alti livelli di insoddisfazione del proprio corpo e avevano disturbi alimentari.

    Lo studio ha anche scoperto che le donne che leggono le riviste di moda, mostrano alti livelli di interiorizzazione di ideale di magrezza., che è un fattore potenziale di rischio per lo sviluppo dell’ansia del peso e dei modelli di disordine alimentare.

    Insieme alla insoddisfazione del peso e della patologia del mangiare, gli studi hanno mostrato che le donne che vedono le immagini delle donne fotografate in molte riviste tradizionali e nelle pubblicità mostrano incrementi di livelli di depressione, stress, colpa, vergogna e insicurezza. (Stice, Schupak-Neuberg, Shaw, & Stein, 1994).

    Perspectives on How and Why Women Internalize the Thin-Beauty Standard

    Mentre le ricerche hanno ripetutamente mostrato che i ritratti dei media hanno un impatto negativo sul modo con il quale le donne guardano a loro stesse, il meccanismo attraverso il quale le donne interiorizzano tali standard è ancora non chiaro.


    [...]

    Ci sono una varietà di teorie che forniscono una possibile struttura per come le immagini nei media sono interiorizzate e trasformate in insoddisfazione, tra molte donne.

    Queste teorie includono:

    - il paragone sociale;

    - la cultura;

    - l’auto schema;

    Inoltre per esaminare come l’esposizione alle immagini nei media veramente va ad impattare sulle donne, questa prospettiva da qualche giustificazione sul perché alcune donne sembrano essere colpite molto di più di altre dall’ideale ultra magro.


    Social Comparison Theory

    Esamina come gli individui valutano loro stessi in relazione con i loro pari, con i gruppi, e con le categorie sociali.

    Il principale argomento è che le persone paragonano loro stesse su molte differenti dimensioni con altri individui simili.

    Dipende dal target del paragone, una persona di solito giudicherà se stessa se è uguale, migliore o peggiore.

    Un paragone verso l’alto ci sarà quando un individuo paragona se stesso con qualcuno che ha un successo migliore rispetto a loro su un particolare costrutto.

    Al contrario, un paragone verso il basso ci sarà quando una persona paragona se stessa con qualcuno che non ha lo stesso successo.

    In generale il paragone verso l’alto è stato scoperto essere collegato con depressione, mentre il paragone verso il basso con stati d’animo elevati.

    Ci sono molte differenti risorse alle quali gli individui possono guardare per il paragone, ma i mass media sembrano essere una delle principali dominanti influenze, specialmente per le donne.

    La Tv, le pubblicità, le riviste e altre forme di media forniscono una pletora di riferimenti per un paragone verso l’alto.

    Le immagini dei media generalmente progettano uno standard al quale le donne ci si aspetta che aspirino, quello standard è quasi completamente impossibile da raggiungere per la maggior parte delle donne. (Schooler et al., 2004; Thompson & Coovert, 1999).

    Particolarmente per le donne è difficile che passi un giorno senza che vedano immagini che inviano messaggi “non sei abbastanza”.
    La persuasione dei media fa diventare molto impegnativo per molte donne evitare di valutare se stesse nei confronti dello standard di bellezza socioculturale.

    Le prove degli effetti negativi del paragone femminile con le immagini dei media sono abbondanti.
    Le ricerche hanno scoperto che le donne che riferiscono frequentemente di paragonare loro stesse ad altre donne, specialmente dei media, sono più portate a mostrare segni di stati d’animo negativi e di disturbi nell’immagine corporea.


    Il livello al quale una donna riferisce di paragonare se stessa alle altre donne sembra essere associato con il livello al quale interiorizza l’ideale di magrezza.

    Tiggemann e Mcgill hanno scoperto che le donne che mostravano alti livelli di paragone erano molto più negativamente colpite dalla esposizione ai media.

    Questo è stato proposto da molti ricercatori: il paragone può essere il meccanismo attraverso il quale gli standard irreali dei media sono trasformati in disturbi riguardanti la reale immagine corporea negli individui.

    Le donne che riferiscono alti livelli di paragoni sociali sono vicine al rischio di sviluppare estreme preoccupazioni con il peso corporeo e l’apparenza, e sono molto più portate a mostrare disordini alimentari anche clinici.



    Cultivation Theory

    Le immagini mediatiche irreali delle donne sono così prevalenti che sembra che le donne che ubbidiscono a tale standard siano più la norma che l’eccezione.
    La teoria della cultura afferma che le immagini che ritraggono le donne che uguagliano l’ideale socioculturale di bellezza sono estremamente prevalenti nei media popolari, e che la ripetitiva esposizione a tali modelli influenza l’abilità delle donne a capire che tali standard sono irreali.

    Molte donne iniziano a vedere le donne ultra – snelle come fossero normali e così si determina che ogni donna che non è all’altezza di questo ideale è anormale. (Schooler et al., 2004; Tiggemann, 2003).

    Coerenti rappresentazioni in Tv costruiscono un ritratto specifico della realtà, e l’esposizione ripetitiva a questi contenuti porta chi guarda ad adottare questa realtà alternativa come valida. Poiché il corpo delle donne rappresentato in Tv è così alterato, l’adozione da parte delle donne, di questa realtà, si crede che porti a diminuzioni di soddisfazione nei confronti del loro corpo, un forte desiderio di essere più magre e disordini alimentari. (Schooler et al., 2004, p. 38).

    Ricerche empiriche supportano questa teoria; gli studi hanno mostrato che gli individui che riferiscono di vedere molta Tv e che sono esposti a specifici tipi di media (per es. musica, o soap opera) mostrano più grandi insoddisfazioni con l’apparenza fisica.


    Tiggemann ha scoperto che le donne che erano meno consapevoli degli effetti dei media mostravano molto di più i sintomi di disturbi dell’immagine corporea.

    E’ stato mostrato che se una donna è abile a riconoscere questi standard che sono valutati dai media, sono irreali, ella mostrerà un più alto livello di resistenza ai problemi corporei.

    Al contrario, se una donna non riconosce che le aspettative dei media sono quasi inattuabili, sarà molto più portata a interiorizzare e così sarà colpita negativamente dall’ideale magro.


    Self schema theory

    Le basi della teoria sull’auto schema è che le donne usano 3 punti di riferimento per costruire le loro percezioni circa la loro apparenza fisica: il corpo ideale rappresentato dalla società; il corpo oggettivo; e il corpo interiorizzato.

    I ritratti delle donne fatti dai media e da altri importanti individui nella vita di una persona influenzano il corpo ideale rappresentato socialmente.

    Questo punto di riferimento viene da cosa un individuo creda che la società si aspetti rispetto all’apparenza fisica e alla bellezza.

    Al contrario, il corpo oggettivo implica la valutazione di una persona del proprio corpo.

    La soddisfazione o l’insoddisfazione nei confronti dell’aspetto fisico sono contenute all’interno di queste dimensioni; gli individui quasi sempre hanno delle opinioni riguardo al loro modo di comportarsi.

    L’interiorizzazione del corpo ideale coinvolge il livello al quale un individuo accetta l’immagine ideale e aspira a raggiungerla.

    Alcune donne possono essere esposte alle immagini di donne magre e non interiorizzare tali standard poiché sanno che sono irrealizzabili.

    Al contrario, gli ideali interiorizzati di alcune donne sono molto simili all’ideale rappresentato dalla società, ciò fa sì che loro siano particolarmente vulnerabili agli effetti potenti dei media.

    Se c’è una larga differenza tra un ideale di corpo interiorizzato da una persona e il suo corpo oggettivo, la sua stima e soddisfazione è spesso colpita negativamente, le immagini femminili dei media rendono difficile per un individuo mantenere un’ideale interiorizzato che sia realistico e raggiungibile.

    Con l’esposizione a ripetute immagini di donne ultra magre, l’ideale corporeo interiorizzato di un individuo spesso diventa più magro.

    Questo incrementa il gap tra come una persona sente sia la sua apparenza fisica, e come dovrebbe essere.
    Non sorprendentemente, i ricercatori hanno scoperto che le donne che hanno un ideale corporeo interiorizzato che strettamente assomiglia all’ideale corporeo rappresentato socialmente sono ad alto rischio per lo sviluppo di disturbi dell’immagine corporea e dei disordini alimentari.


    CONCLUSIONI

    La rappresentazione mediatica delle donne ritrae uno standard di bellezza che è irreale e irraggiungibile per la maggioranza delle donne nella società.

    Le modelle mostrate in tutte le forme di media sono spesso sotto a quello che è considerato il peso salutare, la qual cosa invia un potente messaggio che le donne devono sacrificare la loro salute per essere considerate attraenti dagli standard della società.

    Gli effetti negativi delle immagini femminili ultra snelle sono stati documentati; ricerche hanno mostrato che le donne che sono ripetutamente esposte a queste immagini e interiorizzano l’ideale snello sono a forte rischio di sviluppo di disturbi legati all’immagine corporea e alle patologie alimentari.

    La teoria del paragone sociale, la teoria della cultura e la teoria dell’auto- schema possono essere usate per esaminare come le immagini dei media vanno a colpire il modo nel quale le donne si sentono nei riguardi dei loro corpi e della loro apparenza fisica.

    Questa prospettiva da anche alcune spiegazioni sul perché alcune donne mostrano una resilienza agli effetti negativi dei media, mentre altre siano colpite drammaticamente.
     
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