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  1. silverback
     
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    CITAZIONE
    D'altra parte li capisco: secoli di dominio ed ecco lì, dall'oggi al domani (circa 40 anni), che la schiava non ci sta più.

    Solito ragionamento femminile, totalmente privo di logica, poiché chi vive oggi non porta dentro di sé le reminiscenze genetiche del passato.
     
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  2. ilmarmocchio
     
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    (ANSA) - LONDRA, 23 SET - Altezza e spalle larghe ma anche odore del sudore e stile di
    ballo. Sono i fattori che spingono le donne a far l'amore con gli uomini. In un libro ('Perche' le
    donne fanno sesso?') due psicologi britannici cercano di capire cosa in un uomo fa girare la
    testa alle donne. In cima alla lista ci sono gli alti con spalle larghe e fianchi stretti. Irresistibili
    come quelli con lineamenti duri. Fondamentali, infine, l'odore del sudore e lo stile del ballo
    (FOTO ARCHIVIO).


    La 'dottoressa' dell'amore: «Ho fatto
    Pubblicità
    sesso con più di 1500 pazienti»
    Mar 15 Set - 18.35
    Pensiero Scientifico"
    Una sessuologa ha confessato al quotidiano Sun di aver avuto rapporti sessuali completi con
    circa 1500 pazienti su 10.000 nei suoi 23 anni di carriera. Dichiarazioni che ovviamente hanno
    destato scandalo tra gli addetti ai lavori e nell’opinione pubblica. Mare Simone, 54 anni, ama
    dichiarare di aver dedicato la sua vita ad aiutare uomini, donne e coppie con problemi sessuali.
    E fin qui niente di male, se non fosse che il suo zelo professionale la porta spesso più in là del
    consueto: “Mi guadagno da vivere andando spesso a letto con i mariti e i fidanzati di altre
    donne, è vero, ma non mi sento in nessun modo una prostituta, piuttosto una sorta di ‘surrogato’
    che agisce per scopi terapeutici: in questo modo ho cambiato in meglio la vita sessuale di
    migliaia di uomini e quindi anche di migliaia di donne, e da me i pazienti pagano per risolvere i
    loro problemi, non certo per fare sesso”.
    Tutte le sedute della Simone (5 al giorno di media, poco meno di 115 euro l’una il costo per i
    pazienti) iniziano allo stesso modo, con un colloquio seguito da carezze alle mani o alle spalle.
    Solo alla seconda o terza seduta i pazienti vengono invitati a spogliarsi per il cosiddetto
    “esercizio dello specchio”, durante il quale ci si abitua ad accettare la propria fisicità. Poi si
    passa a una sorta di body-massage e infine all’atto sessuale vero e proprio. “Il mio lavoro è far
    capire alle persone che i loro problemi sessuali non sono soltanto fisici, ma che risiedono nella
    loro mente e possono migliorare enormemente con soltanto un po’ di fiducia in se stessi”,
    spiega la Simone, che si dichiara specialista in sesso tantrico. “A volte faccio sesso con un
    paziente davanti a sua moglie, per mostrare loro come essere amanti più sensibili”. La donna
    finora non aveva rivelato ai suoi familiari il suo metodo di lavoro, ma ora sente che è il monento
    di uscire allo scoperto: “In vent’anni di lavoro non mi sono mai vergognata, amo quello che
    faccio e non ho intenzione di ritirarmi. Sono una guaritrice sessuale e me ne vanto”.

    Fonte: Pearce D. Meet the sexual healer who had slept with 1,500 men. The Sun 15/09/2009.
    david frati

    Il progresso e la scienza AVANZANO
     
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  3. Risorto
     
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    Grande donna questa !!!

    Il passaggio

    "non mi sento in nessun modo una prostituta, piuttosto una sorta di ‘surrogato’
    che agisce per scopi terapeutici: in questo modo ho cambiato in meglio la vita sessuale di
    migliaia di uomini e quindi anche di migliaia di donne, e da me i pazienti pagano per risolvere i
    loro problemi, non certo per fare sesso
    "

    è da incorniciare !!!!!

    Ahahhahaa !!

    Bisogna dire a tutte le mignotte del mondo adesso che, arrivate ai 50 anni e passa possono tranquillamente recriminare una pensione dalla loro ASL di competenza !! :D :D
     
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  4. silverback
     
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    http://www.corriere.it/cultura/09_settembr...44f02aabc.shtml
    la biografia dello storico britannico Tristram Hunt
    Friedrich Engels, femminista o sessista?
    Considerava la prostituzione un grave sfruttamento ma ammetteva: «Non farei altro che divertirmi con donne»


    MILANO - «La forma più evidente di sfruttamento è la prostituzione: questo è il modo in cui la borghesia attacca addirittura fisicamente il proletariato... La donna è sfruttata come oggetto della libidine maschile e come macchina per produrre figli». «Se avessi un reddito di 5mila franchi non farei altro che divertirmi con le donne, fino allo stremo. Senza le francesi la vita non avrebbe senso: ma finché ci saranno le grisettes, avanti tutta!». Parole dello stesso uomo, Friedrich Engels: perché nella nuova biografia scritta dallo storico britannico Tristram Hunt, The Frock-coated Communist: The Revolutionary Life of Friedrich Engels («Il comunista azzimato: vita rivoluzionaria di Friedrich Engels») tra le tante contraddizioni dell’industriale tessile amante della bella vita che scrisse con Marx Il Manifesto del Partito Comunista c’è anche la differenza impressionante tra la teoria e la prassi del suo rapporto con le donne.

    DONNE INDIPENDENTI - Perché è evidente, dimostra il documentatissimo prof. Hunt, che l’Engels filosofo sia tra i pionieri della rivendicazione dei diritti delle donne, architetto di una precisa teoria generale dell’emancipazione femminile. Ma il filosofo che scrive con passione - e mente modernissima - della donna doppiamente vittima di oppressione nella società è anche l’uomo che si lancia in appassionate odi ai lupanari, e che privatamente si trovò sempre a disagio in presenza di donne indipendenti (diremmo oggi: assertive) - lui trovava in realtà disdicevole che gli tenessero testa in una discussione. L’ennesima versione della solita vecchia storia, l’uomo che predica bene e razzola malissimo, progressista in tutto tranne quando si tratta di mettersi a stirare le camicie o stendere il bucato quando sta per cominciare la partita in tv? Ovviamente sì, ma non solo: certo i peccati personali di Engels sono, da una parte, così lontani, mentre la modernità delle sue teorie - almeno quelle sull’oppressione della donna - è ancora così (tristemente) attuale.

    TEORIA E PRATICA - Leggere il libro del professor Hunt, per un maschio, è però anche un test. Un modo per mettere alla prova i propri inevitabili pregiudizi personali: perché se il primo architetto della liberazione femminile assolveva i suoi comportamenti privati usando le posizioni pubbliche come salvacondotto, ciò non è evidentemente più possibile. Perché una peraltro giusta filippica perorata alla macchina del caffè, in ufficio o all’ora di cena, sulla mancanza di asili-nido, sulla cronica arretratezza delle pari opportunità italiane rispetto al nord Europa, sulle tante cose inammissibili all’estero che avvengono ogni giorno nei luoghi di lavoro italiani, non mette tuttavia nessun maschio al riparo dallo spettro che si aggira per l’Europa - e non solo - maschile e progressista: lo spettro del sessista illuminato, tanto orgoglioso delle proprie convinzioni egualitarie da specchiarsi più in esse che non nei propri comportamenti quotidiani.

    Matteo Persivale
    25 settembre 2009
     
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    CITAZIONE (silverback @ 21/9/2009, 18:23)
    CITAZIONE
    D'altra parte li capisco: secoli di dominio ed ecco lì, dall'oggi al domani (circa 40 anni), che la schiava non ci sta più.

    Solito ragionamento femminile, totalmente privo di logica, poiché chi vive oggi non porta dentro di sé le reminiscenze genetiche del passato.

    non avranno reminiscenze genetiche, ma nemmeno vengono da marte, la storia del passato la sanno, i racconi delle nonne lì hanno sentiti.
    non occorre tirare in ballo la genetica per sapere che fino a 60-70 anni fa le donne erano trattate da "schiave".
     
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    CITAZIONE (CiaoSilvia @ 25/9/2009, 20:32)
    non avranno reminiscenze genetiche, ma nemmeno vengono da marte, la storia del passato la sanno, i racconi delle nonne lì hanno sentiti.
    non occorre tirare in ballo la genetica per sapere che fino a 60-70 anni fa le donne erano trattate da "schiave".

    Ecco un'altra 30enne saccente e indottrinata.
    Oh, siete fatte con lo stampino, clonate come Alien...



    IL MITO DEL POTERE MASCHILE, di Warren Farrell.

    Come uomini abilissimi liberarono le donne, dimenticando di liberare se stessi

    Abigail, una tipica donna della fine dell'Ottocento, ebbe otto figli. Due volte rischiò di morire di parto. Quando l'ultimo dei suoi figli se ne andò di casa, lei era già morta.
    Cindy, una tipica donna degli Anni Novanta, rimase nubile fino a 25 anni. Dopo il matrimonio, ebbe due figli. Quando l'ultimo se ne andò di casa, le rimaneva ancora da vivere un quarto di secolo.
    Abigail non sentì mai parlare del frigorifero. Cindy poteva tirarne fuori un pasto completo. L'intera giornata di Abigail era occupata dalla spesa e dalla preparazione del cibo per la sua famiglia di dieci persone. Cindy spesso comprava pietanze già pronte, le metteva nel forno a microonde e venti minuti dopo stava già pranzando. (Spesso scherzava: «Io non preparo la cena: me la mangio».) C'erano sere in cui lei e suo marito Jeremy portavano i ragazzi da McDonald's, o si facevano portare a casa la pizza, oppure Jeremy preparava un bel barbecue o «il piatto preferito di Cindy - su richiesta». Comunque, sia Cindy sia Jeremy dovettero affrontare problemi che non sfiorarono mai Abigail (per esempio, fare l'autista, mantenere i figli all'università).
    Abigail andava a fare la spesa sul carretto o a piedi. Cindy o Jeremy andavano a fare la spesa in macchina, o la ordinavano per telefono. Abigail trovava i negozi aperti dalle nove del mattino alle cinque del pomeriggio, e se dimenticava qualcosa non c'era modo di rimediare. Cindy o Jeremy trovano dei negozi aperti 24 ore su 24.
    Abigail doveva lavare i piatti dopo ogni pasto. Cindy metteva i piatti nella lavastoviglie, e a volte neppure li toccava, perché se ne occupavano Jeremy o il figlio maggiore» Per lavare i panni Abigail doveva pompare l'acqua, accendere il fuoco per scaldarla e poi usare le mani per strofinare gli indumenti. Se pioveva o nevicava, appendeva i panni in tutti gli angoli della casa. Cindy sceglieva il lavaggio adatto e metteva in moto la lavatrice. E spesso non toccava neppure i panni, perché a riempire la lavatrice ci pensavano Jeremy o il figlio maggiore.
    Abigail cuciva con le mani callose in una casa fredda, a lume di candela. Cindy e Jeremy acquistavano dallo stockista abiti perfetti. Abigail impiegava due giorni per cucire una camicia per il figlio. A Cindy o Jeremy bastavano venti minuti per scegliere le camicie per i due figli.
    Su Abigail si riversavano le necessità di otto figli. Cindy aveva due figli le cui necessità si riversavano in parte sulla televisione. E Cindy aveva un'altra cosa ancora: un marito che sapeva come essere amorevole e come mantenere la disciplina.
    Nel 1990 Cindy si poteva ancora permettere di scegliere di fare il pane in casa o cucire una camicia a mano - ma era una scelta e non un obbligo. Capitava di tanto in tanto, non giorno dopo giorno; faceva parte della sua vita adulta ma non costituiva il 100 per cento della sua vita adulta.
    Cindy subiva pressioni che non avevano mai sfiorato Abigail? Sicuramente. Ma le nuove pressioni raramente si aggiungevano: semplicemente sostituivano un antico fardello. Se si aggiungessero, la vita media delle donne non sarebbe aumentata di quasi il 50 per cento dal 1920 ai giorni nostri.
    Ma allora perché la speranza di vita alla nascita era di un anno di meno per gli uomini nel 1920 e di sette anni di meno rispetto alle donne attualmente? Perché le prestazioni degli uomini - inventare, produrre, vendere, distribuire - hanno salvato le donne, mentre nessuno ha salvato gli uomini dalla pressione del dover fare. Da macchina per fare figli, macchina per preparare da mangiare, macchina per le pulizie, lei è diventata una persona che ha tempo per l'amore. Da macchina per prestazioni varie nei pressi di casa lui è diventato una macchina per prestazioni varie lontano da casa. E con meno tempo per l'amore.
    Gli uomini sono riusciti a creare case e giardini più belli per le mogli invece che miniere di carbone e cantieri edili più sicuri per se stessi. Ben pochi hanno rilevato il fatto che solamente degli uomini sono morti a migliaia costruendo attraverso le montagne strade per le automobili e ferrovie per i treni che permettevano al resto della civiltà di essere servito al vagone-ristorante.
    La lontananza del posto di lavoro separava l'uomo dalle persone amate, togliendo alla sua vita significato... e creando ogni giorno piccoli lutti. E se riusciva a fare tutto, diventava una macchina; se falliva, si sentiva umiliato e sminuito. In ogni modo, più aveva attenzioni e riguardi per la donna e più si abbreviava la vita. E alla moglie e ai figli lasciava, perché lo spendessero, quanto aveva guadagnato. Così gli uomini di successo liberarono le donne, ma dimenticarono dì liberare se stessi.
    Nonostante tutto le femministe etichettarono la «tecnologia maschile» - e in particolare «la tecnologia maschile medica» -come uno strumento del patriarcato inteso a opprimere le donne. E il passaggio alla II Fase fu perciò caratterizzato dalla critica rivolta agli uomini per avere distrutto l'ambiente costruendo per esempio una diga, dimenticando di riconoscere agli uomini il merito di aver prodotto elettricità costruendo quella diga, e di chiedere alle donne di assumersi la responsabilità della crescente domanda di elettricità che a sua volta richiedeva la costruzione di altre dighe.
    Quanto alla tecnologia medica maschile, fu probabilmente il fattore che allungò la vita media delle donne. Evitò che le donne morissero di parto e scoprì vaccini per quasi tutte le malattie contagiose (poliomielite, difterite, febbre tifoidea, morbillo, scarlattina, varicella, peste bubbonica, tubercolosi).
    In tempo di guerra, diversi farmaci sperimentali furono spesso testati sugli uomini. Se il farmaco non funzionava, l'uomo moriva. Ma se il farmaco dava buoni risultati, allora veniva usato per salvare sia le donne sia gli uomini. E sempre gli uomini furono usati come cavie per migliorare le procedure d'emergenza, i forni a microonde (inavvertitamente un uomo venne «cotto» durante le prove), e altri ritrovati utili a entrambi i sessi.
    In seguito fu etichettato come sessismo il fatto che i medici studiassero più gli uomini che le donne. Nessuno definì sessismo il fatto che gli uomini più delle donne fossero usati come cavie.
    Secondo le femministe, il patriarcato e la tecnologia maschile cospiravano per limitare la libertà di generare «il diritto di scegliere» da parte delle donne. Per la verità, la tecnologia maschile ha creato «il diritto di scegliere» delle donne: ha permesso il controllo delle nascite. E l'aborto sicuro. La tecnologia maschile per il controllo delle nascite ha contribuito più di qualsiasi altra cosa a ridurre il carico di lavoro delle donne, a rendere il sesso non univoco ma pluridirezionale. Soprattutto, la tecnologia fece sì che il ruolo maschile proteggesse le donne più di quanto il ruolo femminile proteggesse gli uomini. Per ironia della sorte, alcune femministe che tanto si lamentavano della tecnologia maschile sarebbero morte di parto o di aborto se quella tecnologia non ci fosse stata.
    La tecnologia maschile non creò invece per gli uomini l'equivalente diritto alla scelta. Pertanto, ogni volta che un uomo faceva del sesso con una donna che sosteneva di far uso di metodi contraccettivi, a lui non restava che fidarsi. In caso contrario, poteva accadere che si ritrovasse a dover mantenere un figlio fino ai diciotto anni. Se un uomo usava il preservativo ma in seguito la donna affermava di essere comunque rimasta incinta, la donna non sposata della II Fase aveva il diritto sia di informare l'uomo sia di non farlo; di abortire senza consultarlo o di chiedere segretamente che il bimbo venisse adottato; di allevarlo lei e di far pagare al maschio i conti; oppure addirittura di crescerlo da sola per dieci anni senza neppure informarne il padre e poi citarlo in giudizio perché provvedesse al mantenimento, anche per gli anni passati. E tutto ciò è legale.
    Ogni donna sa benissimo che se esistessero soltanto per il maschio mezzi di contraccezione, avrebbe la sensazione di non controllare la situazione, di essere alla mercè dell'altro. Quando «fidati» è detto da un uomo, fa soltanto ridere, ma quando si tratta di una donna, è legge. Il controllo delle nascite ha dato alla donna il diritto di scegliere e all'uomo non resta altro che fidarsi. Al giorno d'oggi, quando un uomo introduce il pene nel corpo di una donna, contemporaneamente mette la sua vita nelle mani di quella donna.
    In breve, la tecnologia maschile e le leggi maschili hanno liberato la donna dalla biologia femminile come destino femminile e creato la biologia femminile come destino maschile.


    -----------------------------------

    Il cambiamento di status delle donne ha diverse cause. Una è l'inesorabile logica dell'espandersi del cerchio morale, che ha portato anche all'abolizione del dispotismo, della schiavitù, del feudalesimo e della segregazione razziale. L'altra è il femminismo.

    La prima ondata femminista, compresa negli Stati Uniti fra la convenzione di Seneca Falls del 1848 e la ratifica del XIX Emendamento della Costituzione nel 1920, portò le donne al diritto di voto, di sedere in una giuria, di avere beni propri nel matrimonio, di divorziare e di ricevere un' istruzione.

    Ma checché se ne dica, la causa principale del cambiamento di status delle donne è il progresso tecnologico ed economico - portato avanti in primis dagli uomini -, che ha reso possibile alle coppie condurre una vita sessuale e allevare i figli senza bisogno della spietata ed ovvia (in quel contesto sociale) divisione del lavoro che costringeva la madre a consacrare ogni momento di veglia alla sopravvivenza della prole.

    L'acqua potabile, l'igiene e la medicina moderna hanno diminuito la mortalità infantile e il desiderio di avere un gran numero di figli. Grazie a biberon e latte di mucca pastorizzato, poi a tiralatte e freezer, si può dar da mangiare ai neonati senza che le madri debbano stare al loro servizio ventiquattr'ore su ventiquattro. La produzione di massa ha reso più economico comprare le cose che fabbricarle a mano e impianti idraulici, elettricità ed elettrodomestici hanno alleggerito ancora di più i lavori di casa.

    L'accresciuto valore del cervello rispetto ai muscoli nell'economia, il prolungarsi della vita (che rende possibile sperare di vivere decenni dopo aver allevato i figli) e l'accessibilità di un' istruzione di lunga durata hanno modificato i valori delle opzioni che si presentano alle donne nel corso dell'esistenza. Non solo. Grazie a contraccezione, amniocentesi, ultrasuoni e tecnologie riproduttive è diventato possibile per le donne rinviare il momento di mettere al mondo dei figli a quando lo ritengono più opportuno.

    In conclusione, ti faccio notare che ad aver tratto i maggiori benefici dal sopracitato progresso, sono state proprio le appartenenti al sesso femminile.
    Basti dire che nel 1900, in Italia, vi era una differenza di aspettativa di vita media fra i due sessi di soli 6 mesi. Nel 1920 era salita a 2 anni. Oggi, anno 2009, è di 6 anni.

    Edited by silverback - 25/9/2009, 21:23
     
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    CITAZIONE (CiaoSilvia @ 25/9/2009, 20:32)
    CITAZIONE (silverback @ 21/9/2009, 18:23)
    Solito ragionamento femminile, totalmente privo di logica, poiché chi vive oggi non porta dentro di sé le reminiscenze genetiche del passato.

    non avranno reminiscenze genetiche, ma nemmeno vengono da marte, la storia del passato la sanno, i racconi delle nonne lì hanno sentiti.
    non occorre tirare in ballo la genetica per sapere che fino a 60-70 anni fa le donne erano trattate da "schiave".

    Non c'entra nulla. Silver vuole dire che se tua nonna è stata discriminata, ciò non significa che tu debba ereditare il credito nei confronti della società.
     
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    CITAZIONE (silverback @ 25/9/2009, 20:54)
    Ecco un'altra 30enne saccente e indottrinata.
    Siete fatte con lo stampino, clonate come Alien.

    anche questa risposta è la tipica risposta fatta con lo stampino, me l'aveta già detta 3 o 4 volte :D

    Warren Farrell?
    sue congetture

    CITAZIONE (Warlordmaniac @ 25/9/2009, 20:59)
    Non c'entra nulla. Silver vuole dire che se tua nonna è stata discriminata, ciò non significa che tu debba ereditare il credito nei confronti della società.

    ho capito che non eredito un bel nulla, ma se tu senti tua nonna che ti dice che ai suoi tempi non poteva entrare in un bar da sola perchè altrimenti la cosideravano una "di quelle", beh, non ti sarà difficile immaginare che oggi una ragaza puo' diventare prepotente come per esorcizzare un possibile ritorno al passato.

    detto questo, era sbagliato il comportamento degli uomini nel passato, ed è sbagliato il comportamento di oggi di molte donne che trattano gli uomini come gli uomini trattavano le donne nel passato

    :)
     
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  9. silverback
     
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    CITAZIONE (CiaoSilvia @ 25/9/2009, 21:27)
    anche questa risposta è la tipica risposta fatta con lo stampino, me l'aveta già detta 3 o 4 volte :D

    Ovvio, perché sei dura di comprendonio...
    Continua a studiare, che non può che farti bene.


    CITAZIONE
    Warren Farrell?
    sue congetture

    Tu dici?
    Io dico di no.

    CITAZIONE (CiaoSilvia @ 25/9/2009, 21:27)
    detto questo, era sbagliato il comportamento degli uomini nel passato, ed è sbagliato il comportamento di oggi di molte donne che trattano gli uomini come gli uomini trattavano le donne nel passato

    "Degli uomini" e "molte donne"...
     
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    CITAZIONE (CiaoSilvia @ 25/9/2009, 21:27)
    detto questo, era sbagliato il comportamento degli uomini nel passato, ed è sbagliato il comportamento di oggi di molte donne che trattano gli uomini come gli uomini trattavano le donne nel passato

    Però te l'ho già detto che il passato non è un punto e i popoli sono lontani e diversi tra di loro. Noi ignoranti siamo la maggior parte, però credo che riusciamo ad intuire che la storia non sia così semplificabile (passato-uomini presente-donne).

    Anche perché non ti sembra strano che se gli uomini abbiano dominato per millenni, devo vivere proprio nel momento in cui hanno smesso? Ma ti rendi conto della coincidenza? Andrebbe contro le leggi statistiche!

    Io credo che il presente sia caratterizzato da un forte gap di considerazione dei gusti sessuali, maggiore rispetto a quello che in media dovrebbe esserci stato in passato.
     
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    CITAZIONE (silverback @ 25/9/2009, 21:35)
    Ovvio, perché sei dura di comprendonio...
    Continua a studiare, che non può che farti bene.

    potrei dire altrettanto a te :D
    studiare, che non può che farti bene :P

    CITAZIONE
    Tu dici?
    Io dico di no.

    ed io dico di sì, quindi?

    CITAZIONE
    "Degli uomini" e "molte donne"...

    esatto

    CITAZIONE (Warlordmaniac @ 25/9/2009, 21:37)
    Però te l'ho già detto che il passato non è un punto e i popoli sono lontani e diversi tra di loro. Noi ignoranti siamo la maggior parte, però credo che riusciamo ad intuire che la storia non sia così semplificabile (passato-uomini presente-donne).

    il passato non è poi tanto lkontano, certe cose che per me sono normali, per mia mamma erano impossibili, se poi passiamno alle nonne sembrano distanze abissali ma in pratica sono cose di non piu' di 80 anni fa, poi ci sono i libri, la storia, il film che reali o falsi che siano, fanno sempre vedere la donna come una schiava

    CITAZIONE (Warlordmaniac @ 25/9/2009, 21:37)
    Anche perché non ti sembra strano che se gli uomini abbiano dominato per millenni, devo vivere proprio nel momento in cui hanno smesso? Ma ti rendi conto della coincidenza? Andrebbe contro le leggi statistiche!

    per millenni l'umanità ha sempre vissuto quasi nello stesso modo, la tecnologia che c'era nel 1200 non era tanto diversa da quela del 1700, mentre in poco piu' di 30, dal 1945 al 1975, tecnologicamente parlando, l'umanità ha fatto un balzo innimaginabile fino a pochi decenni prima ... per secoli e millenni, il progresse è stato lentissimo, poi all'improvviso siamo passato dall'aratro trainato dai buoi alle missioni sulla luna ... anche questa accellerazione del progresso, agli occhi di un ipotetico alieno, andrebbe contro le leggi delle statistiche, per secoli il progresso era impercettibile, le generazioni si susseguivano senza cambiamenti, poi nel giro di una genarazione cambia l'intero modo di vivere, sembra strano eppure è successo, e noi, tra tutte le generazioni, siamo tra quelle che stanno vivendo questo cambiamento tecnologico ma avvenuto prima di una conquantina di anni fa.
    la stessa cosa vale per il discorso degli uomini che hanno "dominato" la donna per millenni, c'è stato un cambiamento improvviso e voi siete nati proprio in questo periodo.
    non ci vedo nessun disegno o complotto, è solo una coincidenza

    CITAZIONE
    Io credo che il presente sia caratterizzato da un forte gap di considerazione dei gusti sessuali, maggiore rispetto a quello che in media dovrebbe esserci stato in passato.

    boh, non lo so, ma credo che nessuno sappia il come e il perchè siamo arrivati a questo punto, per me è solo il risultato di tante coincidenze, nessuna regia occulta come taluni dicono.

    con questo chiudo qui il mio discorso in questa discussione, tanto nessuno cambierà idea, ne io, ne voi, di verità assolute non ce ne sono, ognuno fa supposizioni, e dopo che ognuno ha ribadito due, tre volte la propria supposizione, mi sembra inutile continuare a dire le stesse cose cambiando solo il modo in cui si dicono.
    :)
     
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  12. silverback
     
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    CITAZIONE (CiaoSilvia @ 25/9/2009, 22:30)
    potrei dire altrettanto a te :D
    studiare, che non può che farti bene
    :P

    No, tu non puoi, perché puzzi ancora di latte.


    CITAZIONE
    ed io dico di sì, quindi?

    Sessanta minuti...


    CITAZIONE
    esatto

    No, non è esatto per niente.


    CITAZIONE
    la storia, il film che reali o falsi che siano, fanno sempre vedere la donna come una schiava

    Il fatto è che tu, al pari della quasi totalità delle astiosissime e superficialissime femminucce moderne, sei indottrinata fino al midollo e pertanto non riesci a vedere più lontano del tuo naso.

    CITAZIONE (CiaoSilvia @ 25/9/2009, 22:30)
    con questo chiudo qui il mio discorso in questa discussione, tanto nessuno cambierà idea, ne io, ne voi(*), di verità assolute non ce ne sono,

    Beh, una ce n'è, ed è quella relativa al fatto che tutti dobbiamo morire: sia uomini che donne.


    CITAZIONE
    ognuno fa supposizioni,

    Quindi anche tu, giusto...?



    (*) Non si scrive ne io, ne voi, bensì né io, né voi.
     
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